Sessismo, asterischi e suoni strani * VYGOTSKIJ!

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Roberto Mercadini

Roberto Mercadini

Күн бұрын

Пікірлер: 1 300
@AdaranMiles
@AdaranMiles 3 жыл бұрын
propongo una nuova rubrica: "Lo sa il Diavolo il motivo!"
@Thebasicmaker
@Thebasicmaker 3 жыл бұрын
Io sono piu' avvezzo a u sapi diu...lo sa dio in siciliano
@HoNow222
@HoNow222 3 жыл бұрын
Si vi prego
@andreanfuso
@andreanfuso 3 жыл бұрын
Però è più Dostoevskijana che da Vigotskij haha
@solojoe
@solojoe 3 жыл бұрын
Giusto, ci tengo a sapere tutti quello che sa il diavolo, così quando lo vedo ho la lista e mi faccio dare spiegazioni!
@wydespread8889
@wydespread8889 3 жыл бұрын
Una frase molto ricorrente ne “Il maestro e Margherita”
@solojoe
@solojoe 3 жыл бұрын
E dopo questo video vado alla rosticceria siciliana a prendere un po' di arancin* (tutta la Sicilia triggered)
@alexandergigliotti7034
@alexandergigliotti7034 3 жыл бұрын
Forse solo in questo caso ci vorrebbe veramente l'asterisco o la ə ahaha
@gabrielem1406
@gabrielem1406 3 жыл бұрын
Nel senso, siccome non potremo mai e poi mai metterli d'accordo, tanto vale farli incazzare tutti direttamente e godere dello spettacolo conseguente 😂👍
@solojoe
@solojoe 3 жыл бұрын
@@alexandergigliotti7034 Secondo me questo è il caso in cui riesci ad offendere ambedue le scuole di pensiero
@marinakamoeria8000
@marinakamoeria8000 3 жыл бұрын
@@alexandergigliotti7034 è l'unico termine che non fccio capire la desinenza, che due coglioni ogni volta 😂
@lelesuper912
@lelesuper912 3 жыл бұрын
Questa è la battuta più bella che abbia mai letto sull’argomento 😂
@marinakamoeria8000
@marinakamoeria8000 3 жыл бұрын
Piccola curiosità, in russo il plurare non ha genere, si vede come sono avanti😂 Comunque meno male che ho visto questo video dopo aver dato la materia linguistuca generale, perché altrimenti mi sarei messa a discutere con il prof e sarebbe stato subito 18 (purtroppo non è un buon prof, non vuole essere contraddetto). La mia opinione in merito è abbastanza simile alla tua Roberto, solo che mi arrabbio tantissimo quando vedo l'asterisco, perché la vedo come una storpiatura della mia lingua. Nel parlato dovresti troncare la vocale del morfema grammaticale no? Benissimo, ma così facendo vai ad infrangere una regola morfologica che sta alla base della nostra lingua. In ogni sillaba deve essere presente un nucleo, il nucleo è costituito da una vocale. Questa regola conferisce il classico aspetto della lingua italiana, rendendola musicale in contronto alle altre lingue. È una bellissima particolarità e mi arrabbio da morire con queste persone, perché non riescono a capire il mio punto di vista, divento un'ancella del patriarcato 👁️👄👁️
@CristianLuchetta
@CristianLuchetta 3 жыл бұрын
E per fortuna aggiungerei io! se mi fossi dovuto imparare anche altre declinazioni per tutti e tre i generi pure nel plurale sarei andato a pascolare pecore in Trentino hahaha E poi sarebbe strano togliere la vocale perché invece tutte quelle lingue che possiedono sonanti che possono funzionare da nucleo sillabico tendono a sviluppare una vocale di supporto alla sonante e mi fa molto ridere che si voglia proporre, artificiosamente, di fare il contrario. Molto più sensata è la proposta della scevà (che però farebbe suonare l'italiano come il napoletano, sarebbe divertentissimo) ma buona fortuna ad imporre artificiosamente una modifica sistemica all'interno dei morfemi grammaticali, cosa che da un punto di vista evoluzionistico linguistico è molto sfavorito
@francescocarli4869
@francescocarli4869 3 жыл бұрын
Per fortuna che ho trovato la tua risposta, così mi hai evitato di scrivermela da me 😂. Viva la linguistica (nonostante certuni professori universitari)!♥️
@marinakamoeria8000
@marinakamoeria8000 3 жыл бұрын
@@CristianLuchetta ma hey! Alla fine noi siamo i cattivi, mica lo diciamo perché le studiamo ste cose no? Comunque veramente, il napoetano come lingua nazionale sarebbe fantastico! Immagino i servizi giornalistici "la vittima teneva venti anni" Sembra scemo ma mi fa morire
@marinakamoeria8000
@marinakamoeria8000 3 жыл бұрын
@@francescocarli4869 yup! È una delle materie più divertenti, è come giocare con i lego.
@fabriziolacaccia6025
@fabriziolacaccia6025 3 жыл бұрын
Il mio sogno è quello di poter parlare l'italiano, o anche il mio dialetto "catanese", in qualunque parte del mondo e che tutti potessero capirmi. La stessa cosa a mia volta, capirei tutte le lingue al mondo. Così, tutti contenti, nessuno più dovrebbe "mettere di lato" la propria cultura linguistica. Immaginate i dialoghi in un mondo del genere... Spettacolo!
@garysquarepants898
@garysquarepants898 3 жыл бұрын
Pausa Pranzo, Mercadini, i due nutrimenti di cui ho bisogno
@CuVa_Studios
@CuVa_Studios 3 жыл бұрын
anche per me compagno indiscusso..!
@andreanonali4557
@andreanonali4557 3 жыл бұрын
Preferisco il merca al cibo a volte 😂
@peoilpeyote5702
@peoilpeyote5702 3 жыл бұрын
Mercadini cibo dell'anima.
@m4nalk231
@m4nalk231 3 жыл бұрын
Uguale
@RuggeroRollini
@RuggeroRollini 3 жыл бұрын
"Perché la capra è l'animale più bello che c'è..." Scherzi a parte, sono curioso di leggere la discussione che emergerà dai commenti. Potrebbero saltare fuori cose interessanti (se la situazione non degenera).
@peoilpeyote5702
@peoilpeyote5702 3 жыл бұрын
Ruggero ultimamente sei dappertutto 😅🙃
@SandroRizzo
@SandroRizzo 3 жыл бұрын
" ... perché la capra è il miglior animale che c'è, dopo la ..." Cit. Anzi, semi cit.
@Fedebic
@Fedebic 3 жыл бұрын
Faccio un esempio; ho avuto la fortuna di trascorrere un periodo di studio nella straordinario centro di ricerca di studi di genere dell’Università di Utrecht, in cui la stragrande maggioranza del corpo docente è costituito da donne (ma non solo eh, anche perchè non è che non vogliamo maschietti, son loro ad essere poco interessati alla carriera nei gender studies). Quando ne parlavo lì, dicevo “I really appreciate the way professors relate to students”, e tutto ok, nessun fraintendimento, ho detto quello che intendevo, Quando sono tornata in Italia e mi son trovata a raccontare la mia esperienza ho detto la medesima frase “Apprezzo moltissimo il modo in cui i professori si relazionano con gli studenti”; e devo dire professori perchè uno su 10 in quella facoltà sono uomini, e non posso diluirli nelle professoresse. Ma di fatto la frase che ho detto ha trasmesso a chi mi ascolta l’immagine della solita facoltà popolata al maschile come qui. E quindi non mi ha permesso di dire ciò che effettivamente intendevo, ma una sua distorsione. Poi sarà che la formazione in lingue e il poliglottismo me la rendono più facile, ma a me sta schwa tanto impronunciabile non sembra. E comunque non è vero che in italiano esiste il plurale neutro e non il plurale maschile. La desinenza -i è un derivato del nominativo plurale maschile non neutro (i neutri finiscono i -u o -a se non ricordo male). E questo spiega anche alcuni termini che cambiano genere (e anche senso) quando diventano plurali, (oltre al fatto che esistevano i pluralia tantum, ovvero parole che venivano usate solo al plurale); esempio, le gesta - che in italiano è femminile plurale - deriva dal neutro latino gestum, gesti (2a declinazione). Infine la proprietà, in quanto cosa che si possiede per eccellenza, non poteva che essere femminile... Comunque, per quanto diversamente dai più rimanga convinta del valore della discussione, se non altro un punto di vista ragionato, divertente e che non ridicolizza la questione ma la affronta con la presa bene. :)
@elettrafranciosa3556
@elettrafranciosa3556 3 жыл бұрын
@@Fedebic Capisco il tuo punto di vista ma prendo in esame la tua specifica frase "devo dire professori perchè uno su 10 in quella facoltà sono uomini, e non posso diluirli nelle professoresse". Penso che in tal caso parlando uno può benissimo aggiungere nella frase che erano per la maggior parte donne o generalizzare dicendo che "era professoresse con qualche professore uomo". O cambiare la frase in "Apprezzo moltissimo il modo in cui le professoresse e i professori si relazionano con gli studenti". Nel senso, se può essere vero che esistono solo forme maschili o femminili nella nostra lingua, può esistere il modo di includere tutti quanti nel discorso usando le parole che già abbiamo senza escludere nessuno.
@AndreaSichenze
@AndreaSichenze 3 жыл бұрын
"Dobbiamo smetterla di pensare che una regola grammaticale arbitraria sia per forza maschilista" Da mettere in costituzione
@giacstoughts
@giacstoughts 3 жыл бұрын
Anche perché non mi sembra si sia mai lamentato nessuno del fatto che ci si debba dare del lei nei contesti formali lol
@AndreaSichenze
@AndreaSichenze 3 жыл бұрын
@@giacstoughts Ha ragione Sua Altezza
@giacstoughts
@giacstoughts 3 жыл бұрын
@@AndreaSichenze La ringrazio, cordiali saluti
@alessio2986
@alessio2986 3 жыл бұрын
Non è arbitraria.
@ChronicaMortalis
@ChronicaMortalis 3 жыл бұрын
@@giacstoughts Il duce se ne lamento': considerava il "lei" femmineo e anglofilo (sic!)
@spadafuera_
@spadafuera_ 3 жыл бұрын
Pensate che in dialetto siciliano "Il Pene" si traduce "La Minchia" mentre "La Vagina" si traduce "Lo Sticchio" (U Sticchiu per essere precisi).
@vins1979
@vins1979 3 жыл бұрын
chiù sticchiu ppi tutt*
@alessio2986
@alessio2986 3 жыл бұрын
Siciliano lingua transgender
@matteoc2696
@matteoc2696 3 жыл бұрын
Futuristi
@manfvedi_unofficial7548
@manfvedi_unofficial7548 3 жыл бұрын
Le palle divengono più pattiarcalmente i cugghiuna
@riccardob6329
@riccardob6329 3 жыл бұрын
Grazie!
@giuseppe1ricco627
@giuseppe1ricco627 3 жыл бұрын
"Io non dovrei fare il video che sto per fare" e invece posso assicurarti che questo dovrebbero vederlo tutti indifferentemente, è poesia pura dall'inizio alla fine. Va cambiata la mentalità e il modo di pensare, non attacchiamoci alla grammatica e alle banalità che si perde poi il significato corretto
@AndreaSichenze
@AndreaSichenze 3 жыл бұрын
Esatto, questo video ora come ora è doveroso
@federicopavani9703
@federicopavani9703 3 жыл бұрын
Anzi, è un problema che un intellettuale onesto come Mercadini debba fare tutte queste premesse prima di esprimere la propria idea, tra l'altro motivata e sensata.
@profmarchioro
@profmarchioro 3 жыл бұрын
"Persona", "gente". Termini femminili usati anche per esseri o gruppi interamente maschili. Abbiamo una lingua bellissima anche per questo!
@isaacgranatiero206
@isaacgranatiero206 3 жыл бұрын
Bra
@marcoperusisavorelli4798
@marcoperusisavorelli4798 3 жыл бұрын
Insegno la lingua cinese da vent'anni: non esistono i generi grammaticali dei nomi, ma sono sempre stati e sono in parte tuttora un popolo maschilista e patriarcale.
@lorenzod.1546
@lorenzod.1546 3 жыл бұрын
c'è però in una provincia cinese una popolazione di cultura matriarcale, i Mosuo dello Yunnan se non erro (giusto per arricchire il discorso)
@marcoperusisavorelli4798
@marcoperusisavorelli4798 3 жыл бұрын
@@lorenzod.1546 Non erri e non è neppure la sola etnia matrilineare o matriarcale, ma, come si suol dire, sono le eccezioni che confermano la regola.
@lorenzod.1546
@lorenzod.1546 3 жыл бұрын
@@marcoperusisavorelli4798 Interessante, pensavo fosse il solo popolo della Cina con cultura simile. Però da persona orientata alle materie matematiche mi permetto di dire che la locuzione "eccezione che conferma la regola" è totalmente priva di senso 😂
@marcoperusisavorelli4798
@marcoperusisavorelli4798 3 жыл бұрын
@@lorenzod.1546 Probabilmente hai ragione; la locuzione forse ha senso solo in ambito etico e umanistico.
@davideverga2526
@davideverga2526 2 жыл бұрын
@@lorenzod.1546 ha senso quando si dimostra che è un eccezione solo apparente
@AntaresCore
@AntaresCore 3 жыл бұрын
Il pene d'ora in poi avrà "il cappello" e non "la cappella". xD
@theloneprobe843
@theloneprobe843 3 жыл бұрын
sarebbe di certo più elegante hahah
@endritDevYellowHatGames
@endritDevYellowHatGames 3 жыл бұрын
Il glande
@marcocostantini2196
@marcocostantini2196 3 жыл бұрын
Tanto di cappello
@bismutob2551
@bismutob2551 3 жыл бұрын
E non dimentichiamo l'asto
@hyomaaiiroofficial
@hyomaaiiroofficial 3 жыл бұрын
Sì chiama glande
@151eg
@151eg 3 жыл бұрын
Non credo che questo discorso di correzione della lingua sia nato per i diritti femminili. Certo, non si può negare che questo discorso sia stato portato avanti, ma non credo che l'origine del "problema" sia legata alla discriminazione nei confronti del ruolo del genere femminile. Da qualche tempo a questa parte, è diventato di dominio pubblico che il genere biologico e l'identità di genere siano due cose completamente diverse. Effettivamente, esistono persone ermafrodite e androgine che quindi hanno caratteristiche poco definite come seni e fianchi femminili ma la presenza di un pene con testicoli, corpo villoso con petto definito ma anche vagina funzionante e con ciclo mestruale. Esistono anche persone che, sebbene abbiano un corpo completamente maschile, hanno identità di genere completamente diversa e si ritrovano alienati dal proprio corpo tanto da essere disposti a qualsiasi cosa pur di cambiare aspetto. Come la disabilità un tempo veniva ignorata, e un ragazzo con la sindrome di Asperger veniva etichettato come pazzo o come "un po' particolare", anche queste caratteristiche, sebbene rare, sono state completamente ignorate per molto, moltissimo tempo. I medici, giustamente, avendo a che fare con un neonato, vede la presenza di un pene o di una vagina, la comunica, ed ecco che lo stato prepara tutte le scartoffie del caso e il neonato col pisellino si ritrova ad essere maschio, con un nome da maschio, e magari un intero armadio di vestiti e giocattoli smessi da un fratello maggiore. Chi può sospettare che in piena pubertà il ragazzino si ritroverà ad avere dei seni molto sviluppati e l'esigenza di identificarsi con le altre ragazzine? O che in ogni caso, senza sviluppi fisici anomali, non si renda conto di essere nel corpo sbagliato? Ora, visto che viviamo in un mondo che mira all'inclusione (a volte in modo esagerato e poco cosciente, ma con buone intenzioni dopotutto) è logico che la prima domanda da fare a un ragazzino o ragazzina in questa situazione sia: Sei un maschio o una femmina? Maschio o femmina non è poco. Può significare moltissimo. I tuoi diritti cambiano, il bagno in cui sei accettato cambia, la tua possibilità di partecipare a certi concorsi e scuole cambia. Purtroppo, anche lo stereotipo che si avrà di te sarà diverso. Quindi come ti possono rispondere? Alcune persone riescono a dire "sono un uomo/ sono una donna" e a cambiare sesso se necessario con un'operazione, ma non tutti riescono a fare una scelta. Quando una persona nasce, cresce e si forma in modo definito a cavallo tra due sessi, come può sceglierne uno solo? In lingua inglese, sono state proprio le persone con questo problema a proporre una soluzione: in inglese esistono He (maschile) She (femminile) It (neutro). It è The Chair o The Table, che cambia? Se qualche cosa non ha genere, allora è It. Alcune parole, però, in inglese hanno bisogno di differenze tra maschile e femminile, ma essendo una minoranza di parole le si evita o si usa l'asterisco. Parlando con queste persone in inglese, tutt'ora, si usa It che permette di parlare tranquillamente senza usare generi. Purtroppo in italiano non è possibile, e qualche gruppo di persone abituate a questo concetto in inglese, hanno pensato, prestando poca attenzione, di mantenere la regola dell'asterisco in italiano. Il problema che in italiano non sono The Chair e The Table ma La sedia e Il tavolo. Uno maschile e uno femminile. La nostra lingua, molto poetica, ha deciso che le sedie fossero femmine e i tavoli maschi. Però i seggiolini sono maschi e le tavolate femmine. Voler usare il maschile o il femminile su qualcuno che non è né maschio né femmina è effettivamente offensivo, ma la soluzione degli asterischi è balorda. Significa non aver capito il funzionamento stesso della lingua italiana. Tutt'ora, purtroppo, nei social la comunità LGBT (di cui io stesso faccio parte) insiste in questo metodo e osa offendersi ad ogni incomprensione da parte di chi non fa parte di questo mondo e non lo comprende. Di certo il maschile e femminile italiano utilizzato per il plurale o per gli oggetti è innocuo e innocente, ma esiste una soluzione per parlare con una persona dal genere particolare senza incappare anche solo in verbi come "sei stata vista / sei stato visto" o aggettivi come "bella / bello"? Non capisco perché non alternare le due forme se proprio necessario. Capisco la minoranza e che non sia un caso nazionale per cui modificare un intero linguaggio, ma mi chiedo se esista una soluzione semplice per soddisfare l'esigenza di questa minoranza. Se una soluzione ragionevole ci dovesse essere allora perché non usarla?
@edier7695
@edier7695 3 жыл бұрын
Ti ringrazio davvero tantissimo! Stavo cercando un commento così ed è pure meglio di ogni aspettativa. Grazie davvero :)
@MesserMorfeo
@MesserMorfeo 3 жыл бұрын
Ohhh, finalmente qualcuno che espone l'esclusività del plurale femminile! Quello che studiamo come plurale maschile (-i) è infatti caratterizzato dall'incertezza del genere dei soggetti, come riportato dai tuoi esempi, ovvero partendo da un plurale di quel tipo non abbiamo sicurezza se tutti i soggetti abbiano genere maschile o siano misti. L'errore è quello di traslare il problema delle disparità di genere a livello sociale in un livello linguistico senza che sia fatto uno studio vero e proprio, ma solo perché una parola ha un determinato genere. Cioè le parole solo al maschile o al femminile, ma non sono maschi o femmine: è un'ovvietà ma credo sia necessario sottolinearlo. Bizantinismi.
@fabriziolacaccia6025
@fabriziolacaccia6025 3 жыл бұрын
Giusto quello che dici. Per me l'errore è quello di vederci tutte ste stronzate dietro. L'importante è capirsi. Poi ste sciocchezze del femminismo e del maschilismo applicate al modo di parlare le vedo forzate e prive di importanza sostanziale
@LLanfri
@LLanfri 3 жыл бұрын
@@fabriziolacaccia6025 o per lo meno non è questo il campo di battaglia
@mattia3475
@mattia3475 3 жыл бұрын
Nel caso della capra però l'incertezza è ribaltata, se vedo un gruppo dico che sono delle capre, senza sapere se sono maschi o femmine, se vedo delle trote è la stessa cosa. Entrambi i plurali non hanno genere?
@MesserMorfeo
@MesserMorfeo 3 жыл бұрын
@@mattia3475 È un po' differente. L'esempio delle capre presuppone che il soggetto sia "capra + capra", in quanto la parola stessa al maschile (capro) abbia un significato differente. Per indicare il maschio della capra si usa un'altra parola, ariete. Quindi non è possibile fare un parallelismo.
@chitacarlo
@chitacarlo 3 жыл бұрын
@@MesserMorfeo nella treccani il maschio della capra è definito "capro" (o becco).L' ariete e il montone sono due modi per definire il maschio della pecora. E comunque, quello "espiatorio" è solo il maschio della capra! Questo si che è sessismo! ;)
@yuripalazzo3512
@yuripalazzo3512 3 жыл бұрын
Non sentivo così tante volte l'espressione "lo sa il Diavolo" da quando lessi "Il Maestro e Margherita"
@enricopecchioli
@enricopecchioli 3 жыл бұрын
io sul diavolo ho sempre sentito: Le donne ne s'hanno di più del diavolo!
@robertocollo2890
@robertocollo2890 3 жыл бұрын
@@enricopecchioli “sanno”
@enricopecchioli
@enricopecchioli 3 жыл бұрын
@@robertocollo2890 scusa, il correttore del c....
@marcomimiq4220
@marcomimiq4220 3 жыл бұрын
Dopo la rubrica "Me lo ha detto Vigotskij" vogliamo anche "Lo sà il diavolo il motivo"
@fedra76it
@fedra76it 3 жыл бұрын
Il livello di sovranalisi a cui si è arrivati, sia per quello che riguarda il genere nelle lingue, sia in altri ambiti (es. la cosiddetta "appropriazione culturale") si distacca troppo spesso dalla realtà e dal buonsenso. C'è una dietrologia incredibile, un eccesso di interpretazione, spesso condite/sospinte da un atteggiamento rabbioso, che crea un rumore assordante e, temo, non porta a niente di utile. Togliamoci dalla testa che si possa ottenere alcunché di concreto, sul piano della lotta alle reali discriminazioni, tramite queste battaglie. È come credere che per essere tutti più uniti e paritari si debba e possa parlare l'esperanto a livello mondiale. Io preferisco dedicare le mie risorse, intellettuali e materiali, a qualcosa di più sostanziale.
@AlessandroPrex
@AlessandroPrex 3 жыл бұрын
“It is usually futile to try to talk facts and analysis to people who are enjoying a sense of moral superiority in their ignorance.” ― Thomas Sowell
@Juli77Beudelaire
@Juli77Beudelaire 3 жыл бұрын
🎩
@leonhardeuler9241
@leonhardeuler9241 3 жыл бұрын
Vorrei aggiungere due punti al tuo discorso sulle differenze tra l'uso del maschile e del femminile in italiano. 1. La forma di cortesia prevede di dare del "Lei" alla persona a cui ci si rivolge, anche se si tratta di un uomo. Addirittura, a volte anche gli aggettivi sono declinati al femminile, ad esempio si dice "Quando l'ho incontrata la prima volta, Lei mi ha detto che..." 2. Quando si parla di una terza persona chiamandola per cognome, generalmente si tende a mettere l'articolo se questa è una donna (la Merkel, la Clinton, la Meloni, etc...) mentre se è un uomo no (Mattarella, Draghi, Trump, etc...) Molti dicono che questo è sessista perché secondo loro oggettifica la donna. Tralasciando che io, essendo trentino, sono abituato a mettere sempre l'articolo anche davanti al nome di battesimo, questi discorsi mi sembrano campati in aria anche perché, nel linguaggio ottocentesco, mettere l'articolo davanti al cognome era un modo di omaggiare la persona (infatti si trova scritto "il Manzoni", "il Leopardi", etc...) In generale mi sembra che ci sia una mentalità un po' distorta dietro questi ragionamenti, secondo cui ogni volta che donne e uomini sono trattati in modo diverso, anche solo a livello grammaticale, debba esserci per forza una discriminazione maschilista.
@milanfanas
@milanfanas 3 жыл бұрын
Sottoscrivo
@waltergrusso17
@waltergrusso17 3 жыл бұрын
Aggiungerei anche che parole come "folla", "gente", "massa", sono tutte di genere femminile anche quando indicano gruppi di soli uomini. In più esiste un termine più specifico per indicare l'essere umano, che è "persona/e", femminile anche questo.
@chitacarlo
@chitacarlo 3 жыл бұрын
@@waltergrusso17 come anche "umanità"
@paolagalluccio4060
@paolagalluccio4060 3 жыл бұрын
Si dà del "lei" perché sottintende "la Vostra signoria"
@redelbluredelmai2750
@redelbluredelmai2750 3 жыл бұрын
Più che distorta io oserei dire malata. C’è proprio un’ossessione morbosa, quasi a voler trovare sempre e comunque il pelo nell’uovo, dettata da una totale assenza di logica di base. Non a caso quando provi a ragionare con certi soggetti vieni tacciato delle peggio cose senza però ricevere argomentazioni valide a supporto delle loro tesi.
@andreaa2779
@andreaa2779 3 жыл бұрын
Pubblicità con audible di Barbascura e video di Mercadini, ma che bellezza
@davidebenassi2
@davidebenassi2 3 жыл бұрын
Il giapponese.... In Giappone la traduzione della parola "amico/a" è universale nel senso che va bene come maschile singolare/plurale e femminile singolare/plurale. Tomodachi... Amico, amici, amica, amiche.... Peccato che il Giappone sia un paese molto sessista. Ho detto tutto, fateci voi il ragionamento che volete. Grande Roberto, è sempre un piacere ascoltarti
@giuliamascia4824
@giuliamascia4824 3 жыл бұрын
Io ti ringrazio per questo discorso: ho avuto varie discussioni su questo tema, perché l'uso dell'asterisco, al fine di non offendere certe categorie di persone, lo trovo ridicolo. Sono sempre stata attaccata, nonostante sia laureata in lettere e abbia una certa cognizione dell'argomento: ciononostante, passavo per 1) maschilista 2) insensibile 3) provocatrice. Dicono che il mio problema siano i modi, perciò ringrazio che tu, col tuo umorismo, abbia espresso il mio pensiero in maniera chiara, corretta e appunto, divertente 😃
@devastomondiale2241
@devastomondiale2241 3 жыл бұрын
Ormai la gente censura pure il proprio pensiero con asterischi...
@MatthewDovetail
@MatthewDovetail 3 жыл бұрын
Cara Giulia, facendo anch'io parte del club mi permetto di darti un input: non sono i tuoi modi, sono i loro complessi. ;) saludos
@GiovanniDeRosa69
@GiovanniDeRosa69 3 жыл бұрын
"LE cause sono maschili, GLI effetti sono femminili" ;)
@simoneliberatore6089
@simoneliberatore6089 3 жыл бұрын
Mi sanguina il naso, sono ancora più confuso
@22aplile
@22aplile 3 жыл бұрын
"ma infatti si sa che gli uomini sono il problema delle donne..." fra 3...2...1...
@lyuk9828
@lyuk9828 3 жыл бұрын
Il mio cervello è andato in tilt e sta iniziando a colarmi dalle orecchie
@sergiorodia1435
@sergiorodia1435 3 жыл бұрын
Quando Mercadini alza il dito e chiede umilmente "Posso dire una cosa?" Metto pausa, mi preparo bello comodo, mi rilasso e ascolto: inizia lo spettacolo.
@thomasmichelini8353
@thomasmichelini8353 3 жыл бұрын
Aveva ragione tua moglie Roberto, dovevi farlo questo video! ❤️
@edoardofiorini2449
@edoardofiorini2449 3 жыл бұрын
Ciao Roberto, trovo le tue riflessioni molto interessanti, ho sempre pensato anche io che spesso questo tipo di battaglie sociali, importantissime, vengono combattute su terreni in cui si rischia di perdere di vista l'intento principale. Ti scrivo perché il primo esempio linguistico che hai portato, quello dei bambini, mi ha fatto venire in mente le lunghe conversazioni che facciamo insieme con la mia fidanzata riguardo questi argomenti. Lei non è completamente d'accordo con me (e quindi non lo sarà nemmeno con quanto dici nel video, lo scoprirò quando lo vedrà...) ed essendo entrambi insegnanti ci confrontiamo soprattutto su quanto di più profondo ci muove nel nostro lavoro: la malsana idea di voler cambiare quello che non ci piace nel mondo, un pezzetto alla volta. Lei insegna in una scuola primaria e ogni giorno, entrando in classe, saluta dicendo:"ciao bambine e ciao bambini". Io sono d'accordo con quanto dici nel video ma mi piace pensare che quei bambini e quelle bambine, grazie a quel saluto un po' insolito, si sentano tutti coinvolti in quel momento educativo in cui, con molta probabilità, impareranno a costruire una società futura in cui non ci sarà più bisogno di porre l'attenzione su "problemi" linguistici di questo tipo in quanto saranno crollate le differenze di genere che li fanno sembrare problemi. Ti saluto, complimenti per tutto quello che fai.
@MassimilianoGallieri
@MassimilianoGallieri 3 жыл бұрын
Grande, una cosa che pensavo da tempo e che finalmente qualcuno come te ha la capacità di spiegare che certe battaglie ideologiche sono fondate su premesse sbagliate.
@beatricesoma6340
@beatricesoma6340 3 жыл бұрын
Premetto che non conosco questo canale, questo video mi è stato linkato da una persona con cui ho avuto una discussione sul tema asterisco gender neutral. Però un commento vorrei farlo. Quando le persone cercano un linguaggio più inclusivo, non lo fanno perché la lingua è sessista. Lo fanno perché il linguaggio è un mezzo di comunicazione, direi IL mezzo di comunicazione, e influenza, in un modo o nell'altro, la visione del mondo di chi lo usa (non c'è bisogno di inventarsi studi comparati con il giapponese, esistono già ricerche in merito all'ipotesi Sapir-Whorf). Qui parla di comunicare meglio in una società dove il maschile non dovrebbe più essere il default e il femminile l'eccezione. Ancor di più si tratta di comunicare, al livello metalinguistico, che il maschile non è il default e che il femminile non è l'eccezione, normalizzando espressioni realmente non marcate. Queste espressioni avranno successo? Magari no, ma i tentativi sono già in sé segno di un progresso. Aggiungo che purtroppo è un privilegio - anche se dovrebbe diventare un diritto - poter avere una visione del mondo "cieca" alle differenze di genere. Un privilegio di cui spesso le donne non godono, essendo la loro presenza tutt'altro che scontata in molti ambienti lavorativi e istituzionali, per non parlare di quanto può pesare il ruolo di genere femminile nel quotidiano. Non parlo nemmeno, qui, delle persone di genere non binario, ma l'inclusività del linguaggio è pensata anche per loro. Si è lottato molto (e ancora si lotta) per infrangere il glass ceiling, è naturale che la lingua rispecchi i cambiamenti sociali ed è anche piacevole ottenere finalmente riconoscimento. La creazione di un linguaggio inclusivo a tutti i costi è una questione prioritaria? No, non direi, ma si possono anche affrontare i problemi su più fronti contemporaneamente. In più, nello scritto l'asterisco è ormai un diffuso e noto sostituto all'insopportabile "-i/-e". Non è meno comprensibile, è più inclusivo e ha una grafia più semplice. Non ci sono le basi per fare un'argomentazione funzionalista, l'asterisco è già invalso nell'uso. Nel parlato forse non si userà mai lo schwa, ma si possono usare perifrasi o dire semplicemente "persone", cosa che in molti già fanno senza problemi. Intendiamoci: scegliere di non usare l'asterisco per ragioni pratiche, pur supportando la causa dell'inclusione, è una valida scelta comunicativa. Nessuno verrà mai corretto perché ha usato il maschile non marcato, e mai nessuno si offenderà perché non sono state utilizzate espressioni gender neutral. Ma perché opporsi attivamente a chi le usa, comunicando ancora una volta alle donne (e alle identità marginalizzate) che anche i più piccoli cambiamenti atti a includerle non sono i benvenuti?
@Dharack
@Dharack 3 жыл бұрын
Tutto giusto, per carità, ma il problema del tuo ragionamento è un altro: il maschile non è il default e il femminile non è un'eccezione. È un modo un po' distorto di vedere il problema, la premessa non è corretta 😅
@beatricesoma6340
@beatricesoma6340 3 жыл бұрын
@@Dharack in molti ambienti lavorativi e soprattutto accademici il maschile era il default fino a nemmeno troppi anni fa. Non solo in senso linguistico, peraltro. In molti posti lo è ancora, semplicemente perché in molti ambienti la rappresentanza femminile è quasi minima. Non dico che sia un problema di per sé (casomai è il sintomo di un problema), ma, nel dubbio, potremmo iniziare provando a far sentire qualsiasi persona la benvenuta. E lo dico anche in merito agli ambienti in cui la maggioranza femminile è schiacciante, perché in fondo avere il monopolio sulle professioni sottopagate non è chissà quale conquista.
@micaelalugaro3893
@micaelalugaro3893 2 жыл бұрын
Per me è vero l'esatto contrario di quanto sostiene lei. La discriminazione la fa chi si pone il problema, volendo etichettare tutto e tutti creando di fatto delle differenze tra gli individui. E per differenze intendo categorie: categoria femminile, maschile, etc. Chi non discrimina non si pone neppure il problema. La lingua include già tutti, senza mettere cartellini identificativi: le persone, l'umanità, la gente, l'essere umano, l'uomo... chi non discrimina non sente la necessità di differenziare e questa è, a mio parere, la vera inclusività.
@Tarcuastros
@Tarcuastros 3 жыл бұрын
Come al solito magistrale. Una precisazione però: la “u” che tu hai inventato di sana pianta, in realtà ad oggi viene utilizzato (come la scevà e l’asterisco) dal femminismo e dalla comunità lgbt. La realtà, a volte, davvero supera la fantasia :)
@francesco5254
@francesco5254 3 жыл бұрын
ai "clitoridini" sono morto hahahaha
@bigmarsify
@bigmarsify 3 жыл бұрын
Questo, signori, si chiama "cambio di prospettiva".
@matichisitu
@matichisitu 3 жыл бұрын
Sai... sei infinito, come sempre. Hai sviscerato un tema che, personalmente, di recente mi da molto fastidio... però non voglio dirti niente qui, visto che posso ti scrivo "di là". Qui ti dico solo che ho apprezzato tantissimo questa analisi. Grazie.
@artiko888
@artiko888 3 жыл бұрын
perché il femminismo è maschile? gomblodddddoooo
@wigdhjgd
@wigdhjgd 3 жыл бұрын
"femminismo", per l'appunto... 🤯
@Uomo-ratto
@Uomo-ratto 3 жыл бұрын
"Non mi venite a dire che i è maschile" 🤣🔝
@ogre5576
@ogre5576 3 жыл бұрын
È stato un onore riceverla alla nostra assemblea di istituto
@davidefontanella2147
@davidefontanella2147 3 жыл бұрын
Devo dire che ultimamente all'interno delle comunità della linguistica e dell'italianistica questo tema sta diventando sempre più insopportabilmente retorico. Da studioso di lingue e di giapponese in particolare, aggiungo che il giappone non solo non ha una desinenza per la distinzione di genere, ma ha non ne ha neanche una per la distinzione del numero; o meglio, ce n'è una, "tachi", ma che ha come discriminante il fatto che l'oggetto in questione sia animato o meno. Il giappone comunque è una società classista e sessista molto più dell'italia (che non è che stia messa benissimo, quindi vi lascio immaginare). il problema alla base, come ha giustamente detto il dottor Mercadini, è culturale non linguistico e tanto meno è la lingua italiana. Anche una lingua come l'inglese, per esempio, non è scevra da polemiche di questo tipo, ma per il motivo opposto: ovvero perché non esiste una marca di genere specifica. altre polemiche sterili di questo tipo sono per esempio che woman contenga in se stesso il termine man, che dal punto di vista linguistico non ha nessun fondamento il termine man e woman infatti hanno origine da due radici completamente diverse. A mio parere le polemiche linguistiche (almeno queste che si fossilizzano su una sterile retorica) distraggono solamente dal vero scopo della nobile causa della lotta per la parità di genere.
@lorenapanico214
@lorenapanico214 3 жыл бұрын
Ma io come vivevo prima di conoscere te e il tuo canale? Scherzi a parte, questo video è meraviglioso, hai espresso alcuni pensieri che avevo formulati anche io ed altri che sono per me interessanti e fonte di riflessione.
@simonaoliveti2720
@simonaoliveti2720 3 жыл бұрын
Questo è uno dei tanti esempi di come le battaglie culturali si sviliscano spesso in battaglie linguistiche e di come invece di sottolineare le uguaglianze ci si inerpichi sempre nell'analisi delle differenze. Donna indipendente cresciuta da una donna indipendente quando sono fuori dalla camera da letto sono in primis un essere umano. O forse "essere umano" è un concetto troppo maschile? Grazie Roberto, come sempre grazie
@MrSevenup89
@MrSevenup89 3 жыл бұрын
Quando le lotte sociali sono in nome di un tornaconto economico questo succede. O cmdr lo fa per il progresso?
@Poklaz1
@Poklaz1 3 жыл бұрын
E quando torni nella camera da letto non sei più un essere umano? 😂
@simonaoliveti2720
@simonaoliveti2720 3 жыл бұрын
@@Poklaz1 no, li sono affari miei e di chi è con me, quello che sono 😜
@pedrodepres8960
@pedrodepres8960 3 жыл бұрын
sentire questa spiegazione brillante sminuisce ancora di più i ragionamenti dietro questi discorsi assurdi non possiamo che ringraziarla
@giacomomiglio2470
@giacomomiglio2470 3 жыл бұрын
Elio e le Storie Tese ci avevano visto lungo, in Cateto già si diceva “fece da rimediəəə, in quella tragediəəə”!
@LucaLunardiSyntrip
@LucaLunardiSyntrip 3 жыл бұрын
Per tagliarsi i capell* usava l* motoseg*
@izifish
@izifish 3 жыл бұрын
scherzi? ci si raddoppiano le rime in questo modo XD
@SiboWoW
@SiboWoW 3 жыл бұрын
Quando il femminismo parla di linguaggio inclusivo mi si accappona la pelle. Ho smesso di definirmi femminista quando anni fa mi ritrovai in un blog femminista a spiegare i numerosi errori presenti in un articolo, ma errori di linguistica basilare, da primo anno di lingue. Anche la confusione tra genere grammaticale e sesso è veramente un errore madornale. Ma a mia critica venne del tutto ignorata, perché sono maschio. Ora, so che non tutte le femministe sono così, e nemmeno tutti i femminismi, ma oggi questo pare quello più diffuso. Oltre a questo, quando un movimento spinge così tanto per il controllo della lingua, mi dispiace, ma sento la puzza di autoritarismo. Ci si concentra tanto sul sovranismo fascistoide, mentre sta roba qua passa del tutto inosservata. Pensare di cambiare la società cambiando la lingua ci porta direttamente in 1984, e anche se queste persone non se ne rendono conto, queste sono le conseguenze delle loro idee. Soprattutto, ci si concentra sulla lingua quando il problema è la cultura. Come dici tu, esistono società patriarcali e maschiliste che parlano lingue senza genere grammaticale. Quindi è palese che la lingua non è il problema, anche perché essa cambia al cambiare della società, non il contrario. Poi, sul fatto che sia possibile un uso della lingua più inclusivo sono assolutamente d'accordo, ma questo avviene e DEVE avvenire soltanto all'interno del sistema linguistico e del suo sviluppo naturale. Fine. Certe argomentazioni stupide e ignoranti mi fanno diventare peggio di Boldrin.
@shinigamirouter2057
@shinigamirouter2057 3 жыл бұрын
8:56 il caro Roberto Mercadini impara a parlare in dialetto barese ahahahah
@danilodeiure5590
@danilodeiure5590 3 жыл бұрын
Ma anche quasi abruzzese😂😂
@dario.kenkugga
@dario.kenkugga 3 жыл бұрын
Comunque ringraziamo tutti con tanta umiltà il gran Mercadini, che un altra volta ha illuminato una via d'argomentazione lucida e unificante, ma soprattutto giusta.
@valerioagnello2871
@valerioagnello2871 3 жыл бұрын
"Carə amicə"... sembra l'inizio di un discorso di Brunello Robertetti...
@stefanocargiolli2305
@stefanocargiolli2305 3 жыл бұрын
Ora dichə unə poesiə
@alessioazzena7412
@alessioazzena7412 3 жыл бұрын
Finalmente un video che tratta questo argomento da uno dei miei oratori semiseri (attributo che non ti penalizza affatto) preferiti
@marcoboschetto6891
@marcoboschetto6891 3 жыл бұрын
Un esempio di frase neutra in italiano: Andrea come mestiere fa l'igienista
@lorenzosimeone00
@lorenzosimeone00 3 жыл бұрын
È comunque moooolto probabile che Andrea sia maschio
@marcoboschetto6891
@marcoboschetto6891 3 жыл бұрын
@@lorenzosimeone00 dipende. In Italia è un nome prevalentemente maschile,all'estero è femminile
@lorenzosimeone00
@lorenzosimeone00 3 жыл бұрын
@@marcoboschetto6891 sì, vero
@bobon123
@bobon123 3 жыл бұрын
@@marcoboschetto6891 Che poi lo sa il diavolo il motivo per cui sia sia diffuso come nome unisex... Andrea viene da andrós, che significa uomo in senso opposto alla donna -- come in andrologo o androgino.
@marcoboschetto6891
@marcoboschetto6891 3 жыл бұрын
@@bobon123 non si sa. All'estero nella forma maschile si mette la s finale (Andreas),invece nei paesi dell'est la i (Andrei)
@oroppo
@oroppo 3 жыл бұрын
Questo video è geniale e fantastico, da far vedere a tutte le persone (un femminile che indica anche uomini) che si ostinano a non ragionare e propagandare fesserie pensando si tratti della vera parità di diritti.
@francescofornaca
@francescofornaca 3 жыл бұрын
Ciao Roberto! Gabriele ha fatto proprio queste due intraviste sul tema, dedicandotele: - La lingua italiana è maschilista? kzbin.info/www/bejne/oGPWhJl3bJWDi7M - La parola "giudichessa" è un insulto? kzbin.info/www/bejne/al6biJKHo5iKbpo
@leonardod.4454
@leonardod.4454 3 жыл бұрын
Semplicemente molta gente prende "a cuore" queste battaglie da social, perché non ha voglia di fare qualcosa di concreto, ma solo di lamentarsi, di sentirsi nu' bravo guaglione e di stare dalla parte del "giusto"; tutti gli altri, al di fuori di questa linea di pensiero, sono nemici, bigotti, razzisti, ecc... Impossibile ragionare con chi crea faide, polarizza qualsiasi discorso e attua estremismi o prende pensieri estremisti come dogma. Bisognerebbe cercare di essere più pragmatici, analitici e moderati, per non scadere nel qualunquismo o peggio. Mi deprimo, sapendo che alcuni elementi di spicco del Parlamento e del panorama politico, perdano tempo con certe cavolate (che sia per semplice propaganda o per vera ideologia), ma la cosa peggiore è che questo tipo di battaglie non siano nemmeno il fondo del barile.
@Federico_Grandi
@Federico_Grandi 3 жыл бұрын
Spero che questo video venga visto al Cerbero
@eskimoso7146
@eskimoso7146 3 жыл бұрын
ADESSO BASTA
@lyuk9828
@lyuk9828 3 жыл бұрын
@@eskimoso7146 VUOI CRITICARE L'ASTERISCO O LA Ə? OK.
@eskimoso7146
@eskimoso7146 3 жыл бұрын
@@lyuk9828 No, è un titolo clickbait che usa sempre il cerbero
@lyuk9828
@lyuk9828 3 жыл бұрын
@@eskimoso7146 LASCIAM PERDERE, PER CORTESIA!
@eskimoso7146
@eskimoso7146 3 жыл бұрын
@ma dici a me? Chiedo venia, non l'ho capita.
@antoniocataldo8552
@antoniocataldo8552 2 жыл бұрын
Sei un grande, ti stimo sempre di più ! I tuoi video sono illuminanti, Quando li guardo spesso mi viene da applaudire e mi dispiaccio del fatto che non possa farlo davvero dinnanzi a te.
@lorenzo3787
@lorenzo3787 3 жыл бұрын
Quando hai detto "in realtà esiste solo il plurale neutro e manca quello maschile" sono scoppiato a ridere, pura genialità. Sei meraviglioso, sei riuscito a creare una tesi indiscutibile che zittisce una volta per tutte questa inutile "battaglia".
@castagnababba4291
@castagnababba4291 3 жыл бұрын
Grazie! Interessantissima riflessione. Volente o nolente questo argomento è molto presente su alcuni profili social e, ad oggi, non sono ancora riuscita bene ad inquadrarla, se non pensando che il sessismo vada affrontato su altri piani, come dici tu. Mi è stato fatto notare che, con l’utilizzo nella lingua scritta di asterischi e schwa, si vuole essere più inclusivi rispetto a quella minoranza di persone che, per n motivi, non si sente rappresentata da un sistema binario maschio/femmina. Purtroppo non trovo il link di un‘interessante intervista ad una neurologa infantile da girarti, la quale in breve spiegava che questo sistema scritto andrebbe sì a far sentire più “compresa” quella minoranza, ma renderebbe più difficoltosa la comprensione di un testo a tutti coloro che soffrono di patologie come la disortografia, la dislessia e disturbi dell’attenzione, solo per citare le più conosciute. Perché dovremmo mettere in difficoltà persone che solo negli ultimi anni sono riuscite a far emergere i loro bisogni in un campo così essenziale e delicato come quello dell’istruzione? Ammesso e non concesso che la comprensione di un testo scritto è cosa ardua per molti, me compresa in prima fila 🤪 Grazie ancora Un abbraccio forte
@pietropiociampa9413
@pietropiociampa9413 3 жыл бұрын
Certo che la lingua italiana è così complessa.... Ah no, il linguo🤔 ling%•×÷ error404
@yuriiknapik7241
@yuriiknapik7241 3 жыл бұрын
🔥
@trick_trock
@trick_trock 3 жыл бұрын
😂
@josta
@josta 3 жыл бұрын
Il Linguaggio, il Verbo, la Favella, la Parlata, l'Idioma...
@JennyBella1982
@JennyBella1982 9 ай бұрын
Grazie per questa rubrica ma soprattutto per questo video ❤😊
@Wanax1000
@Wanax1000 3 жыл бұрын
La schwa è la vocale finale standard di quasi tutte le parole in dialetto napoletano. Impariamo il napoletano per combattere le discriminazioni :)
@keyLimner
@keyLimner 3 жыл бұрын
Pensavo la stessa cosa proprio ieri 😂
@ilconsiglierfuggiasco3653
@ilconsiglierfuggiasco3653 3 жыл бұрын
Mah, è la mentalità comunque a cui si dovrebbe puntare secondo me, si possono atteggiamenti discriminatori anche se si utilizza il linguaggio più inclusivo del mondo.
@giovannidamiano8174
@giovannidamiano8174 3 жыл бұрын
Roberto, GRAZIE.
@leonardocampigli8320
@leonardocampigli8320 3 жыл бұрын
Da quante volte hai ripetuto "Orecchio" nella mia mente la parola ha perso il significato 😂
@lennesimocanaleyoutube5697
@lennesimocanaleyoutube5697 3 жыл бұрын
Video meraviglioso e mercadinico! Non si può non adorarti
@sophiuzzaa1702
@sophiuzzaa1702 3 жыл бұрын
Non sapevo che all’Associazione Maschilisti Italiani parlassero Calabrese
@shishi4004
@shishi4004 3 жыл бұрын
Posso dire che ti adoro? Onestamente nella mia "ignoranza" ho sempre dato per scontato argomenti del genere, ma sentirti mentre analizzi certe incoerenze è sempre bello.
@winday_2353
@winday_2353 3 жыл бұрын
'Libro' è maschile eppure un libro è fatto di pagine (femminile) su cui ci sono scritte frasi (femminile) che sono composte da parole (femminile) che a loro volta sono formate da lettere (femminile) stampate su carta (femminile) e la prima cosa che vedi di un ibro è la copertina (femminile) Eppure 'libro' è maschile, colpa del patriarcato 😂 Mi sono divertito anche io 😅 bellissimo video! Trovo geniale la tesi del plurale generico in -i
@micaelalugaro3893
@micaelalugaro3893 2 жыл бұрын
Ma qui c'è una lacuna! Manca la rilegatura (femminile) Immagino che il libro sia rilegato (maschile) Problemi di gente che ha troppo tempo libero da dedicare a speculazioni assurde
@carlasintucci2527
@carlasintucci2527 3 жыл бұрын
Roberto, sempre geniale, o genialo, ma siccome sei grande diciamo "geniali " Grazie
@davideferro6302
@davideferro6302 3 жыл бұрын
Bellissimo! La lingua non ha sempre una logica. Se avesse una logica allora la doppia negazione dovrebbe fare un'affermazione: una frase come "non c'è nessuno" dovrebbe significare allora "ci sono tutti". E in realtà non è così. La lingua è data dall'uso che ne fanno i parlanti. Ancora complimenti Roberto, ogni volta mi lasci arricchito e felice.
@lorisducly6567
@lorisducly6567 3 жыл бұрын
Tutto questo casino linguistico è puramente dovuto al fatto che siamo passati da una lingua a tre generi (latino) ad una lingua a due. Questo ha fatto sì che il neutro etimologico fosse assorbito da una parte o dall'altra (osso maschile, plurale ossa femminile: era un neutro regolare) e che per indicare concetti neutri si ricorresse sempre più al maschile, non per ideologia, ma per somiglianza della declinazione. Il neutro latino si declina per esempio all'accusativo (unico caso sopravvissuto nell'italiano) in modo uguale al maschile, cosa che ha portato molti neutri singolari a divenire maschili per poi formare il plurale al maschile (tolte le parole che fanno il plurale in a, come muro, gesto, ecc...). Non c'è nessun maschilismo di fondo, solo un adattamento linguistico più economico.
@Gerotex
@Gerotex 3 жыл бұрын
Insomma, meno seghe mentali e più lavoro pratico. Condivido.
@marialetizia5809
@marialetizia5809 3 жыл бұрын
.....e perché il dito e però, al plurale, le dita ? Il ginocchio e le ginocchia. ? Il membro e le membra??? Ecc...ecc. Sono misteri imperscrutabili della lingua...e, come tutti i misteri, bellissimi. Da accogliere, semplicemente accogliere, con amore....Non esagero e ribadisco : con amore. Perché noi nasciamo in un 'uogo, in un Paese, in una lingua, in una storia, in una famiglia....E questo fa parte della nostra ricchezza....
@michaelgreengrave3103
@michaelgreengrave3103 3 жыл бұрын
"Prima di impazzire dietro al linguaggio [...]" ...bisognerebbe capirne un po', di linguaggio! Grazie di cuore per il video!
@marcochesti3750
@marcochesti3750 3 жыл бұрын
Morale della favola? Meno pippe mentali (perdonatemi il francesismo ma così rende di più)! Grazie Roberto, ormai la gente su queste questioni è sfociata nella schizofrenia e sarebbe capace di darti del maschilista fascista anche a te dopo questo discorso nonostante il palese fricchettone che sei (Si scherza eh!). Sinceramente preferisco che ci si concentri di più su battaglie con un minimo di contenuto perché anche se scriviamo "Bellə", "Avvocat*" o "C140 c0m3 5741" una donna (purtroppo) verrà sempre picchiata, violentata ecc.
@think1325
@think1325 3 жыл бұрын
Io credo che il linguaggio sia stato creato tanto a seconda della migliore sonorità, mi ricordo che da piccolo a scuola indovinavo le parole che ancora non conoscevo semplicemente pensando a come sarebbe "suonata" meglio!
@spazionirodha
@spazionirodha 8 ай бұрын
In effetti la gente o le genti😅 dovrebbero preoccuparsi di altro, di cose più importanti, invece siamo arrivati al punto di essere giudicati femminist* o maschilist* se parliamo correttamente. Come dici tu dovrebbero guardare tutte le parole che a volte sono maschili e si riferiscono al femminile e viceversa😅. Mah... Forse vogliono distrarci da problemi seri😊
@Daprina
@Daprina 3 жыл бұрын
Ne avevo bisogno ❤️
@vitoschiraldi9762
@vitoschiraldi9762 3 жыл бұрын
Stavo per commentare "accusa di mansplaining in 3, 2, 1..." ma poi mi sono reso conto che il video è di 2 mesi fa. Allora vado un po' indietro nella cronologia dei commenti, convinto che l'accusa fosse già stata fatta, ma non ne ho trovata traccia. Contento di aver avuto torto, concludo che la community di KZbin è più sana di quanto paventassi. Su féisbuc sarebbe partito un merdone allucinante.
@danieledisalvatore1965
@danieledisalvatore1965 3 жыл бұрын
Aggettivi come "gentile", "grande" o "intelligente", sono invariabili in genere. E al plurale sono con la "i" neutra.
@gionnilutrolley7059
@gionnilutrolley7059 3 жыл бұрын
Finalmente un ottima spiegazione e una presa di posizione ..gentile
@marcoanzalone2505
@marcoanzalone2505 3 жыл бұрын
Guardo il video presto, prima che tu lo rimuova! 😂
@gabrielevaudanoYT
@gabrielevaudanoYT 3 жыл бұрын
La penso esattamente come te ma non sarei mai stato in grado di esporre il mio pensiero così chiaramente!
@francescotuppo
@francescotuppo 3 жыл бұрын
con l'utilizzo della schwa sembreremmo brunello robbertetti, il noto personaggio di Corrado Guzzanti 😅😄
@giosue2689
@giosue2689 3 жыл бұрын
Meno schwa, più schana wana
@venexianogo
@venexianogo 3 жыл бұрын
"Fece da rimedi /ə/ , piccola tragedi /ə/" Cit. "Cateto" di Elio e le storie tese. I quali attraverso l'utilizzo della Scevà trovarono l'artifizio per fare una rima tra una parola che finisce in ...dio con un'altra che finisce in ..dia. Geniali!
@tancredifallettidibarolo3482
@tancredifallettidibarolo3482 3 жыл бұрын
La realtà (come detto già nel video) è questa: il maschile o femminile grammaticale non implica per forza il maschile o femminile sessuale, sono cose diverse e non sempre confrontabili. Maschile e femminile grammaticali sono solo un modo per indicare categorie fonetiche grammaticali dei vocaboli che nel caso particolare di un vocabolo che indica una particolare persona in cui si specifica il genere (non sempre si deve specificare il genere, ad esempio se si indica un titolo: giudice, ministro, presidente, sindaco), allora coincide con il maschile o femminile sessuale. Ma solo in quel caso. Chi non accetta questo è in malafede, vuole creare divisioni laddove non ci sono o non si necessitano.
@mary8035
@mary8035 Жыл бұрын
potrei sbagliarmi, parlo da umile studentessa di latino, credo che il maschile per le cose piccole e il femminile per le cose grandi sia un lascito del latino. La maggior parte di quelle parole infatti erano neutre e presentano il plurale neutro con desinenza a, quindi il femminile che in italiano è allo stesso modo in a sembra essersi posto in sostituzione del neutro. Ovviamente l'evoluzione della lingua andrebbe studiata a fondo, io non posso che fare congetture sulla base delle poche informazioni che ho. In ogni caso al di là dell'interesse prettamente glossologico, condivido il fatto che ci stiamo fasciando la testa e arrovellando su una questione inutile. la polemica degli asterischi io la associo alle declamationes del periodo imperiale tipo l'elogio della mosca o della polvere. Dibattiamo su questioni di una rilevanza pressoché nulla
@saopaulo5878
@saopaulo5878 3 жыл бұрын
Ciao Mercadini, premetto che questo è il primo video che guardo sul tuo canale, ma mi sembri una persona con la quale si può ragionare, pertanto ci provo. Volevo esporti una posizione trans-femminista sul tema. Molto tranquillamente, credo che il problema principale quando si tratta questa tematica su KZbin Italia e/o sui social sia dato dalla mancanza di vere e proprie letture sull'argomento o la mancata frequentazione degli spazi politici che le promuovono. Il femminismo non è un blocco unitario, tant'è che già negli anni 70 le lesbiche non si sentivano rappresentate dalle battaglie portate avanti dalle femministe liberali, difatti, finirono per disidentificarsi con l'essere donna. Una lesbica non è una donna, è una lesbica. Dove sta scritto che donna=vagina (genere biologico), e se sta scritto da qualche parte sono menzogne, saperi da bruciare, direbbe la Witting che è in me. Ciò è infondato perché "donna" vuol dire troppe altre cose, così come "nero" ad un certo punto voleva dire schiavo, forza lavoro, etc., e non si limitava a descrivere un colore della pelle, ma una condizione sociale, economica, legale. La questione è quindi puramente politica, trascende i fronti su cui si muove. Ciò che queste pratiche linguistiche mettono in discussione non è tanto l'arbitrarietà della lingua, ma il modo in cui la lingua viene utilizzata per costruire identità sessuali e di genere che, spero si possa concordare tutte (femminile universale usato come rivendicazione storico-politica, un esempio che ti mancava), sono categorie sociali alle quali sono associati ruoli, attitudini e posizioni determinate nel mondo. Proporre una nuova immagine dell'uomo piuttosto che della donna non è l'intento di un certo femminismo, lo è invece rompere con una cultura egemone che non si muove verso la totale autodeterminazione. Questi interventi mirano a squarciare l'immaginario che abbiamo ereditato per aprirci a qualcosa di altro. Mutare l'Altro lacaniano, se così si vuol dire. Se è vero che l'inconscio opera nel simbolico e lo ripete, allora per forza da cambiare è il "dizionario", o almeno così mi piace interpretare quel luogo che pre-esiste il soggetto e nel quale esso si muove. Il dizionario non s'inventa, ma si può cambiare ed è cambiato nel tempo e cambierà, così come le strutture grammaticali e linguistiche. Intervenire sulla lingua significa intervenire sulla possibilità di soggettivarsi attraverso l'unico modo che esiste per farlo, la ripetizione del dizionario (che comprende tutti i linguaggi compresi quelli visivi, gestuali etc). Una lingua aperta all'autodeterminazione è una lingua che forma soggetti con gradi di libertà maggiore, che permette di espandere la carta dei diritti, di non vivere nella paura, nella minaccia, nella repressione, in pieno spirito europeo e progressista, se sono parole che ci piacciono. Non essere in grado di esprimerci neutralmente limita invece le nostre capacità; ad esempio è difficilissimo fare un discorso non-binario in italiano, o cambiare il proprio nome con uno che non sia caratterizzato dal punto di vista del genere. Sono cose da farsi, immaginari da costruire e che piaccia o meno qualcunx lotterà per averli, partono da un bisogno intimo, personale di certe soggettività, non è affatto una formalità, ma il tentativo di alcuni individui di realizzarsi pienamente. È tutto fuorché una battaglia o un confronto pacato fra maschi e femmine.
@RobertoMercadini
@RobertoMercadini 3 жыл бұрын
Grazie del contributo, Sao Paolo! Se ho ben capito, la questione del plurale neutro non riguarderebbe tanto le discriminazioni verso le donne, quanto quelle verso le persone omosessuali e transessuali. Mi confermi che è così? Questo è quanto mi stanno scrivendo nei commenti alcune persone transessuali.
@saopaulo5878
@saopaulo5878 3 жыл бұрын
@@RobertoMercadini Ti porto ovviamente la mia esperienza personale ed intellettiva, confermo solo la mia opinione e le mie letture con quello che dico. Non soltanto transessuali ed omosessuali, ma anche intersessuali, lesbiche (che non sono né donne né omosessuali), queer, asex e non-binary. Il dispositivo repressivo che nella theory queer-femminista si conforma come "regime fallocratico" ed "eteronormativo" colpisce tutte le minoranze sessuali, di genere ed etniche. Il femminismo è comprensivo di tutti questi temi e le sperimentazioni linguistiche che si stanno portando avanti sono parte di una lotta globale che col tempo ha assunto caratteri trasversali. Ti faccio un esempio: dallo psichiatra si mandava la donna perché "isterica", l'omosessuale perché "invertito" ed il transessuale perché "disforico" per riabilitare queste "soggettività malate". In psichiatria si è intervenuto psicoattivamente su tutti questi soggetti con metodi invasivi, con la segregazione, oltre che con la discriminazione e l'esclusione, tutto nella stessa struttura, con i medesimi rettori. La stessa cosa la facevano le altre istituzioni di "normalizzazione eteropatriarcale" (famiglia, scuola, ospedale, prigione, etc.) ognuna con le sue pratiche. Questo perché non era possibile costruirsi un'identità che non fosse conforme al "regime", cioè al governo, all'amministrazione dei corpi. Qui entriamo in un ambito prettamente biopolitico, cosa posso fare del mio corpo, dove posso stare? Le donne con il femminismo partono da qui, perché non posso autodeterminarmi, perché devo essere madre, perché devo stare a casa? Questo farsi domande è la vera piattaforma del femminismo intersezionale e raccoglie tuttx quellx che facendosi domande si sono trovatx segregatx, discriminatx, esclusx, sedatx o uccisx. Per alcune persone il punto non è stato riscrivere il significato di donna, perché la donna esiste solo in relazione all'uomo, o di omosessuale, il quale esiste solo se esiste l'omofobia, o di transessuale, che c'è solo se esiste la binarietà, per alcune di noi il punto è stato uscire da quella precisa determinazione ed il neutrale è una buona apertura, una zona franca da conquistare per non subire ulteriori abusi e per tentare di autodeterminarsi, o per avere la libertà di non determinarsi affatto. Vorrei consigliarti una lettura, è la postfazione a un'edizione di "Desiderio Omosessuale" di Hocquenghem, la trovi facilmente su internet, si chiama "Terrore Anale" di Preciado. Penso sia una buona introduzione a questo discorso che, come ripeto, credo sia importante spingere al di là del binario. Grazie per avermi letta e risposto.
@gabrielefarina9103
@gabrielefarina9103 3 жыл бұрын
Ciao, Premetto che probabilmente sbaglierò nel dire qualcosa, ma sono ben interessato a confrontarmi, e anche ad imparare qualcosa di nuovo. Esporrò alcuni pensieri su delle cose che hai esposto, ed eventualmente correggi, se sbaglierò in qualcosa. Ora, sulla posizione in cui hai differenziato femminismo e lesbiche che si sono dis identificate da donne, hai utilizzato “genere biologico”; per quelle che sono state le mie lezioni di filosofia della biologia, sesso e genere sono spiegati come concetti separati, proprio per creare questa divisione tra natura e cultura, e quindi non creare confusione. Infatti, molto spesso, mi imbatto in persone che dicono “il genere è una costruzione sociale dell’individuo, con ruoli sociali e caratteristiche culturali che vengono assegnati ad un sesso”, e poi, in altre occasioni, “genere” che viene usato per parlare di persone, riferendosi al sesso: è una confusione interna a chi appartiene o sostiene questo immensa corrente di pensiero, oppure semplice ignoranza terminologica? (Questo diciamo è più un chiarimento che vorrei avere.) I punti su cui io sono, grossomodo, critico è che, le differenti proposte di generi ulteriori si fondano su due punti (perlomeno queste ho conosciuto, o mi pare di aver incontrato): 1) persone intersessuali che verrebbero escluse dal linguaggio attuale. 2) persone che, per la loro sensibilità (concedimi il termine), non trovano una loro dimensione, un loro spazio, nel linguaggio attuale. Per il primo caso mi viene da ammettere che, effettivamente, il linguaggio non include persone intersessuali; però, c’è da dire che, dati alla mano, le persone intersessuali sono circa l’1,5 - 2% della popolazione, e una persona intersessuale comunque ha tratti fenotipici, tipici di uno dei due sessi. Quindi l’eventuale utilizzo del linguaggio con maschile o femminile, mi verrebbe da dire, sarebbe una approssimazione per eccesso; sicuramente non perfetto, però funzionale al fatto di essere usato nella maggioranza delle situazioni di relazione con le altre persone. Il secondo caso, che è sicuramente quello più delicato per quello che traspare a me, presenta, secondo me, un problema principale: che è quello dell’elevare il genere come se fosse un principio immateriale, che esiste a prescindere dall’essere umano, in quanto entità biologica (e quindi qualcosa di oggettivo e misurabile). Indubbiamente un linguaggio più ampio, essendo più ampio, ha molte più possibilità di espandere la soggettività dell’individuo; però, uno dei grossi problemi di questo espandere la soggettività, sarebbe lo sfociare nel relativismo. Cioè, per consentire ad ognuno di realizzarsi, il linguaggio diventerebbe talmente personale, da non poter avere uno standard che gli consenta di essere trasmesso con l’insegnamento. Poi, magari, parlo dalla mia condizione di ignoranza, però, trovo che, per la mia esperienza, il linguaggio attuale offre già molte possibilità per slegarsi rispetto a certi schemi precostituiti e assegnati. Mi verrebbe da dire che, qualsiasi filosofo o filosofa, mettendo una certa dedizione nello studio, e tentando di riflettere con le sue conoscenze acquisite su tutto ciò con cui si relaziona, tende a slegarsi rispetto alla sua condizione corporea. Perlomeno, questa è la mia esperienza da studente di filosofia che mi porta a dire, parafrasando Seneca “il corpo è una macchina a cui bisogna dare l’olio per farlo funzionare bene, ma il di la di quello non gli devo nient’altro.”; ecco, secondo me, in una certa misura, anche senza linguaggio neutro è possibile trovare un proprio spazio. Secondo me, servono, più che altro, strumenti di pensiero. Però, ripeto, sono ignorante su molte altre cose. Una cosa che però mi viene da dire è che, un linguaggio deve avere dei fondamenti oggettivi per poter effettivamente essere utilizzato e insegnato; banalmente, io, maschile e femminile, li ho sempre utilizzati per riferimento a tratti fenotipici, non li ho mai pensati per riferirmi ad un eventuale identità culturale dell’individuo. Uomo e donna, intensi come identità culturali, non esistono di per sé, ma esistono come legate ai loro tratti fenotipici.
@saopaulo5878
@saopaulo5878 3 жыл бұрын
@@gabrielefarina9103 Ciao Gabriele, intanto ti chiarisco subito che non sono qui per dimostrare nulla, quindi non ti correggerò né mi posizioneró in maniera distaccata dalla questione per avere una pretesa scientifica, cosa che trovo alquanto nociva in filosofia. Ho usato "genere biologico" come referente di un'argomento a cui il mio discorso andava proprio contrario. Io nego il "genere biologico" e qualsiasi forma di essenzialità tanto quanto mi sembra inutile parlare di sesso o distinguere natura e cultura. I tratti fenotipici che caratterizzano le categorie di "donna" e "uomo" sono, a mio parere, pure contingenze, tant'è che la tecnica è oggi capace di rimodellare completamente un corpo e sarà sempre più possibile con l'avanzamento delle nano-bio-tecnologie. I paradigmi biologici degli esseri organici sono per l'appunto adattivi ed è possibile superare in effetto la contrapposizione binaria uomo/donna. La mia argomentazione si colloca però in una prospettiva ben più ampia e vede il processo antropogenetico come un'evento attualmente in corso, cioè verso un umanità che deve ancora venire, quindi non ritengo di volermi inserire in un discorso prettamente post-umano. Detto questo, un processo di transizione globale su base linguistico-genetica mi pare qualcosa di auspicabile e non credo che andrebbe a minare la nostra capacità di insegnare. Sicuramente interromperebbe la riproduzione di un certo tipo di saperi e di poteri che per contrario gridano al terrorismo o al relativismo di noi "manichei" che ci auguriamo la loro morte. Se parafrasiamo Seneca con Deleuze e Guattari "il mio corpo è una macchina fatta di organi-macchina e partecipa al sistema di produzione della natura, l'olio che le serve è quello che mi è richiesto dalle sue componenti, ma se cambio le parti posso scegliere l'olio, se diesel e benzina inquinano, scelgo l'elettrico". Qui si tratta di scegliere e reinterpretare il mondo, in questo non è niente più che un discorso politico, se proprio vogliamo, di design. Sicuramente ciò non ci porterà a un grando più alto di incomunicabilità, questi sono tutti discorsi che si sta facendo collettivamente, come co-ricerca, per comunicare in modo più complesso, cose più complesse che prima non erano comunicabili. Aprirsi a questo spazio virtuale speculativo ed estetico è aprirsi a uno spazio creativo. Progettare la lingua è progettare l'umano, ed anch'essa è tecnica e segue il nostro organizzarci, così come il nostro desiderare ed ambire.
@gabrielefarina9103
@gabrielefarina9103 3 жыл бұрын
@@saopaulo5878 allora, sul primo punto, trovo privo di senso negare il genere biologico, visto che in ogni caso è qualcosa con cui chiunque si deve confrontare; un medico che ha studiato medicina, con quel corpo ci si rapporta, e lo fa su differenze oggettive che deve conoscere, in quanto ci sono. Un maschio ha una prostata e testicoli, con relativi tumori: un medico ed il suo paziente, si devono rapportare con questi problemi come realtà di fatto. Una femmina ha la cervice, seno, delle ovaie con relative malattie con cui si deve rapportare. Lo stesso per la prevenzione, come nel caso del vaccino per il papilloma virus, per fare un esempio. Non si può prescindere dall’aspetto di natura, anche se solamente nel ruolo di paziente. Distinguere natura e cultura mi sembra quantomai doveroso, visto che la stessa tecnica, di cui celebri i futuri prodigi, si attiene alle regole della prima, e si nutre della seconda per esistere. Ed è prospettiva della Sintesi Estesa considerare natura e cultura come cose separate, che però interagiscono. Studiare il genoma e studiare la psiche dell’essere umano non sono la stessa cosa. Quindi, detto tutto ciò, puoi pure “rifiutare” la scienza, ma non puoi prescindere da essa; perché studia i dati di fatto con cui volente o nolente ti rapporti. Poi prima ancora. Detto pure da studente a cui piace filosare, nel 2021, non si può prescindere dalla scienza per il proprio filosofare; se no torniamo alla metafisica, ad una visione dogmatica e del parlare del nulla. O perlomeno, se lo si volesse fare, ciò deve essere fatto come mero esercizio accademico o di filosofare tra amici o tra amiche, non per questioni che coinvolgono un’intera società. La tua visione sulle possibilità della tecnica del futuro mi paiono alquanto discutibili, dal punto di vista etico. Modificare, agire sui corpi in funzione di ideologie filosofico/politiche, mi sembrano gli stessi fondamenti delle società del passato, che criticavi nel commento a Roberto Mercadini. E siccome le persone che si sottopongono a trattamenti, se è qualcosa di volontaristico e non imposto, saranno sempre una minoranza, il tuo ragionamento comunque non giunge da nessuna parte. Comunque maschio e femmina, e le loro relative differenze, saranno sempre uno standard di maggioranza. Per quanto riguarda la parte su Seneca hai frainteso: quello che io voglio sostenere, è che il corpo sia qualcosa che volenti o nolenti abbiamo, e quindi ne dobbiamo avere una cura; ma al di là di una cura, dobbiamo coltivare la nostra mente, ed emanciparci dai problemi legati al corpo. Ciò non vuol dire andare contro un linguaggio standarizzato e fondato su fondamenta quanto più oggettive possibili. Per quanto riguardo il problema del linguaggio, beh, in realtà è già così. Se sei un esperto di chimica fisica, al più ti capiranno altri chimici o dei fisici; lo stesso accade con un filosofo tra filosofi. Almeno nel proprio settore funziona così. Sinceramente, però, modificare un linguaggio alle sue fondamenta, in funzione di necessità puramente soggettive, allontana ancora di più le persone: da un lato avresti persone che avrebbero un linguaggio totalmente relativistico e che giustamente lo pretenderebbero anche dai loro interlocutori, e dall’altro persone che comunque manterrebbero un linguaggio quanto più vicino ad uno standard per potersi capire efficacemente. Anche perché, si parla del ridiscutere le fondamenta del linguaggio stesso con cui tutti si rapportano, non di ridiscutere il linguaggio degli esperti di un determinato settore.
@FrancescoCostaMerlara
@FrancescoCostaMerlara 3 жыл бұрын
Ottimo video come sempre, quando parli di linguistica. Però da appassionato d'agricoltura e allevamento devo sollevare un'obiezione: più volte hai indicato con montone il maschio della capra. Ma montone=ariete è il maschio della pecora; il maschio della capra è il becco.
@RobertoMercadini
@RobertoMercadini 3 жыл бұрын
Hai assolutamente ragione, Francesco! Grazie per la correzione! 🙂
@Swisscide81
@Swisscide81 3 жыл бұрын
I salientini mettono la "U" dappertutto in dialetto XD
@AT-ld7kg
@AT-ld7kg 3 жыл бұрын
non si può dare la colpa alle parole per la stupidità di alcuni (spero) per rispettare la donna non si deve cambiare la lingua ma il cervello !
@mauriziofalconi2936
@mauriziofalconi2936 3 жыл бұрын
Questo è il numero di volte che Mercadini ha detto: “Lo sa il diavolo il motivo” 👇🏻
@gianlucabonet31
@gianlucabonet31 3 жыл бұрын
Che é successo al video google ci trattada stupidi ?
@arbin40
@arbin40 3 жыл бұрын
La gente pensa che l'attributo "maschile" del genere grammaticale maschile si riferisce necessariamente al sesso Mi dovrebbero spiegare, dunque, dove si trova il fallo del tavolo o la vagina della sedia
@MrJunkiemonkey83
@MrJunkiemonkey83 3 жыл бұрын
Quando vedo questi video mi rincuoro e penso che poi così tanto "scemo" non sono. Bravo! Queste cose le dico da anni,magari non con questa diplomazia ma il concetto è lo stesso.
@davideiezzi362
@davideiezzi362 3 жыл бұрын
Secondo me come in ogni epoca, anche nella nostra ci sono degli estremismi. La lotta alle forme di discriminazione sociale (sulla razza, sul genere, sull'orientamento, sull'ideologia, ecc.) è oggetto di riflessioni e battaglie, primariamente giuste ma che possono degenerare in forme non meno opprimenti e ridicole del loro opposto.
@fumetti-rivoluzione
@fumetti-rivoluzione 3 жыл бұрын
Quindi la proposta di una lettera inventata in fondo a una parola è oppressivo come, non so, lasciare affondare i barconi a largo di Lampedusa. Uguale, opposti estremismi proprio.
@davideiezzi362
@davideiezzi362 3 жыл бұрын
Mi chiedo cosa c'entrino i barconi con la lotta alla discriminazione. Imporre un certo habitus linguistico è una forma di oppressione. Tempi, modi e quantità non definiscono le forme. D'altronde la discriminazione di genere non si configura sempre in forme gravi come la pratica del licenziamento in bianco per maternità, ma anche una battuta in un momento cruciale di una riunione di lavoro può esserlo.
@fumetti-rivoluzione
@fumetti-rivoluzione 3 жыл бұрын
@@davideiezzi362 quasi nessuno ha il potere di imporre una lingua, è molto difficile anche se tenta di farlo il ministero dell'istruzione di uno stato autoritario, quindi direi che puoi smettere di preoccuparti, è un falso problema. Le persone che lasciamo affondare a largo di Lampedusa le lasciamo affondare solo perché sono razzializzate e povere. Se ci fosse un naufragio di una nave da crociera tutte le forze navali europee convergerebbero per salvarli. Le morti nel Mediterraneo sono il frutto di una discriminazione per classe e razza. Essere lasciati morire affogati per il colore della propria pelle è un'oppressione. Un asterisco in un commento non è un'oppressione.
@davideiezzi362
@davideiezzi362 3 жыл бұрын
@@fumetti-rivoluzione secondo me dovrebbe sintonizzarsi sullo stesso argomento del video
@fumetti-rivoluzione
@fumetti-rivoluzione 3 жыл бұрын
@@davideiezzi362 bel dibattito 🤭
@blackice557
@blackice557 3 жыл бұрын
Propongo un punto di vista alternativo: e se il fatto di parlare del problema del genere nel linguaggio non abbia il fine reale di creare un nuovo "plurale neutrale" o di modificare la lingua, ma bensì quello di lanciare un messaggio sfruttando una argomentazione debole (ma di impatto mediatico perché rimane impresso nella memoria) come ad esempio litigare sul fatto di dire direttore o direttrice, bambini o bambin*. A quel punto il messaggio, o meglio il fine sarebbe quello di puntare i riflettori dell'opinione pubblica su problemi ben più grandi, come la parità dei diritti tra generi, la libertà della persona e la dignità in quanto esseri viventi. Mi spiego meglio, se io, un pinco pallino qualunque, andassi in televisione dicendo "Siamo nel 2021 e le aziende quando devono tagliare il personale come prima opzione preferiscono mandare a casa le donne (statistiche e fonti facilmente recuperabili); due persone omosessuali ancora non hanno il diritto di sposarsi; il fenomeno della discriminazione invece che svanire lentamente sembra aumentare" probabilmente in pochi si ricorderebbero di me o del mio discorso il giorno dopo la trasmissione. Se invece si inizia a battibeccare, a lanciare frecciatine e provocazioni con argomentazioni di minor rilievo e magari con qualcosa di inusuale e curioso come un "*" alla fine della parola, allora, forse quelle argomentazioni che vengano criticate o condivise comunque riceveranno notorietà, e chi vorrà potrà approfondire scoprendo di essere di fronte solamente alla punta dell'iceberg. Mi permetto ora, sperando di non contrariare nessuno, di dire che questo potrebbe essere una sorta di "paradosso della Gioconda", tutti sanno che esiste una battaglia per l'ottenimento della parità di genere, ma quasi nessuno sa qualcosa al riguardo o si è dovutamente informato, ed è qui che l'interesse riguardo informazioni leggere come gli asterischi o che una donna voglia essere chiamata direttore e non direttrice divampa e permette al messaggio di espandersi a macchia d'olio e si spera che giunto alle orecchie di 1000 persone, almeno 1 la incuriosisca abbastanza da informarsi decentemente sull'argomento da cui tutto questo nasce.
@pad_art3
@pad_art3 3 жыл бұрын
E' giusto, in giapponese non esiste il genere e il numero (come credo in quasi tutte le lingue asiatiche?), però cambia nettamente il modo in cui ti esprimi a seconda che tu sia uomo o donna, a partire da come ti riferisci a te stesso (la parola "io"). E il Giappone è purtroppo una società estremamente sessista (se le cose siano collegate o meno, non saprei) ^^
@Primus_Cacator
@Primus_Cacator 3 жыл бұрын
Verissimo. Il genere non esiste, ma c'è un registro linguistico distinto tra maschi e femmine. Una curiosità; nella lingua scritta, i termini che indicano sostanze nocive come, ad esempio, il termine "veleno" hanno, quasi tutti, l'ideogramma di donna come radicale.
@pad_art3
@pad_art3 3 жыл бұрын
@@Primus_Cacator Veleno (毒) ha il radicale di "madre" (母), sì. Il radicale di "donna" (女) invece compare in altri kanji poco simpatici tipo 妙, strano, ambiguo, 妖 misterioso, stregato, ecc... da ricordare però che i kanji sono stati "importati" dalla Cina, che quindi sono più che altro indicativi della cultura dell'estremo oriente in generale.
@michelemontanari8742
@michelemontanari8742 3 жыл бұрын
Per assurdo si potrebbe vedere il tutto al contrario: se in Italiano esiste il generico e il femminile, allora dovremmo rimuovere il femminile! Per esempio, si potrebbe vedere come svilente specificare che un gruppo è composto da sole "ragazze" di sesso femminile, come a specificare che "non ci sono maschi". Dovremmo chiamarlo comunque gruppo di "ragazzi" per lasciare il mistero (Si tratta solo di maschi? Maschi e femmine? O solo femmine?) e l'uguaglianza di trattamento.
@bacioldo
@bacioldo 3 жыл бұрын
Grazie, una posizione condivisibile in merito a questo argomento
@samuele7868
@samuele7868 3 жыл бұрын
Intelligente e simpatico, come sempre! E i commenti sono una dimostrazione che una buona argomentazione vince anche su certe forme di politicamente corretto. Personalmente credo che chi si sente discriminato dalla nostra lingua, sia piú vittima di un'idea culturale che scambia l'accoglienza come indifferenziazione e neutralità (piuttosto che che accoglienza delle differenze), che del patrimonio linguistico italiano, che in fondo dona spazio a chiunque. Non vorrei si creasse una cultura povera, impoverendo la ricchezza del nostro linguaggio, semplicemente per accomodamento verso un pensiero povero... Questo con tutto il sincero rispetto verso chi si sente discriminato da certe forme linguistiche...
@alemavmav5962
@alemavmav5962 3 жыл бұрын
13:59 cos'è quella voce alla Morgan 😂😂😂😂
@simonelibrio8696
@simonelibrio8696 3 жыл бұрын
Caru Amicu si potrebbe usare la U che poverina è una delle lettere meno usate
@adrianobecherucci35359
@adrianobecherucci35359 3 жыл бұрын
Il clitoride che fa i clitoridini? Like immediato
@garysquarepants898
@garysquarepants898 3 жыл бұрын
Madonna e' bellissimo :'D:'D
@sonnyboy2368
@sonnyboy2368 3 жыл бұрын
Come ogni importantissima battaglia sociale, quella del politicamente corretto e del rispetto di tutte le sensibilità, se portata avanti con cieco fanatismo può diventare una vera e propria religione. E così facendo si cadrà per forza nel tranello di moralizzare ogni aspetto della vita (compreso quello linguistico) ai dogmi del proprio credo. In questo caso """forse""" questo limite si è un po' oltrepassato e anch'io da femminista mi sento di dire che chissenefrega della "a" o della "o". La battaglia è difficilissima, non perdiamo di vista il vero obiettivo, facendoci distrarre da scaramucce di principio che non spostano di un millimetro la situazione e l'immagine che si ha della donna nella società.
@menteaperta2195
@menteaperta2195 3 жыл бұрын
Come sempre Mercadini ha ragione, menomale che c'è qualcuno che con ironia riesce a smuovere un po' le idee alle persone per farle ragionare (perché è di questo che si tratta, non di cambiare l'italiano)... In ogni caso per "smontare" la tua tesi sulla natura neutra della desinenza -i il massimo che si può fare è tirare in ballo il latino.... Peccato che non basti. Infatti ciò è verissimo per gli aggettivi di prima classe (TUTTI E SOLI GLI AGGETTIVI DI PRIMA CLASSE MASCHILI PLURSLI HANNO DESINENZA -I)... Ma già cin gli aggettivi di seconda classe maschile e femminile sono uguali. Per quanto riguarda i nomi, la maggior parte dei sostantivi della seconda declinazione in -us (che quindi fanno plurale in -i) sono maschili, ma ci sono delle eccezioni, e tirerei in ballo di nuovo le piante per dimostrare che non c'è fondamento logico nella categorizzazione dei sostantivi. In latino albero si dice "arbor, -is", terza declinazione, nome femminile. Infatti dire "arbor felix" è corretto, ma "altus arbor" no, perché gli aggettivi femminili di prima classe sono in -a, quindi diventerebbe "alta arbor". Per questo motivo gli alberi e le piante in generale sono femminili, anche se della seconda declinazione... Tra i vari esempi ci sono il pinus e il pirus (pino e pero). In italiano pino e pero sono rimasti così, e noi lo intendiamo come maschili, ma, essendo arbor femminile, anche pirus e pinus sono femminili. Quindi la desinenza plurale -i designa un gruppo di alberi "femmine"... Se i frutti però ora sono femminili, in latino erano neutri, perciò la mela e la pera si chiamavano "malum" e "pirum", al plurale "mala" e "pira"... E alberi? Beh, alberi si diceva arbores. Poi ancora, ci sono i sostantivi della terza declinazione, che in genere sono i nomi che hanno singolare in -e e plurale in -i (ad esempio cane, meteorite, ma anche matrice, tangente)... Di nuovo, il plurale in -i designa sia nomi maschili che femminili. Sarò scemo io, ma non riesco a trovare una regola sistematica per cui il linguaggio ora sia così, e oltretutto bisogna tenere conto che l'italiano non è l'unica lingua al mondo: in inglese, ad esempio, non esistono i generi, sebbene derivi dal tedesco, che di generi ne ha tre, ma di plurali ne ha uno solo (il cui articolo "die" è lo stesso usato per il singolare femminile)... Ora, per me la soluzione di Roberto di considerare -i la desinenza neutra è leggermente troppo mercadinica, ma dovremmo avere ben chiaro che non è il linguaggio a essere creato prima di essere utilizzato, ma il contrario. Nonostante la storia della Torre di Babele sia molto bella, ogni lingua si è creata dall'utilizzo di distinti suoni prodotti in base all'apparato fonatorio delle varie etnie per designare qualcosa, e in qualche modo ci siamo messi d'accordo su quali suoni designassero che cosa. È stato fatto un tentativo di inventare una lingua europea, l'esperanto, ma è impossibile forzare l'utilizzo di una lingua, perché la lingua è subordinata al nostro pensiero.
@brunofilippolapadula506
@brunofilippolapadula506 3 жыл бұрын
Forse il retaggio maschilista, usato così tanto che non ce ne accorgiamo più, è il dire "pronto" quando si risponde al telefono che è inequivocabilmente maschile.
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