Stabat Mater | Gioachino Rossini

Gioachino Rossini
Stabat Mater
L’opera venne composta tra gli anni ’30 e ’40 dell’Ottocento, commissionata a Rossini dal prelato spagnolo Manuel Fernández Varela. La prima parigina del 1842 fu molto favorevole e ne seguì, proprio all’Archiginnasio di Bologna, la prima italiana diretta da Gaetano Donizetti, altrettanto trionfante. Le dieci sezioni di cui è costituito il pezzo, su testo duecentesco di Jacopone da Todi, sono trattate quasi drammaticamente da Rossini che all’epoca era considerato il maggior operista di sempre. Così, in modo teatrale, prendono vita i sentimenti dolorosi della Vergine, di fronte alla morte del Figlio.
Michele Mariotti, direttore
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Yolanda Auyanet, soprano
Veronica Simeoni, mezzosoprano
Antonino Siragusa, tenore
Marko Mimica, basso
Sala dello Stabat Mater - Trasmissione in diretta streaming al Teatro Comunale di Bologna, Biblioteca dell’Archiginnasio Bologna in occasione del 150° anniversario dalla morte del Compositore
Per la diretta streaming :
REGISTA
Paolo Fiore Angelini
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA
Tommaso Alvisi
MONTAGGIO | MIXER LIVE
Massimiliano Bartolini
OPERATORI CAMERA
Francesco Valentino
Barbara Fantini
Davide Rossi
Gianmarco Rosselli
DIRETTORE DI PRODUZIONE
Valentina Ferretti
STAFF TECNICO AUDIO-VIDEO
Daniele Naldi, Emiliano Goso, Roberto Ranzi
in collaborazione con:
Stefano Baraldi - Soundscape by BH audio
SUPERVISIONE PROGETTO
Maurizio Tarantino
Teatro Comunale di Bologna
Biografie:
Michele Mariotti
Classe 1979, pesarese, dopo gli studi di composizione al Conservatorio Gioachino Rossini della sua città e di Direzione d’Orchestra all’Accademia Musicale Pescarese con Donato Renzetti debutta nel settembre 2005 dirigendo Il barbiere di Siviglia al Teatro Verdi di Salerno. Nel 2007 dirige il Simon Boccanegra per l’apertura della stagione del Teatro Comunale di Bologna dove nel 2008 diventa il Direttore Principale e nel 2014 Direttore Musicale. Nel 2009 allo Sferisterio di Macerata dirige La traviata con Mariella Devia trasmessa in diretta da Rai 5. Nel 2012 a Torino dirige la sua prima Norma con Dimitra Theodosiou e debutta al Metropolitan Opera House di New York con Carmen. Nel 2016 a Bologna dirige Attila con Ildebrando D’Arcangelo e alla Scala I due Foscari con Plácido Domingo. Nello stesso anno riceve il prestigioso Premio Abbiati come migliore direttore d’orchestra.
Yolanda Auyanet
Nasce in Spagna a las Palmas de Canarias dove comincia gli studi poi completati a Barcellona con il Baritono polacco Jerzy Artysz. Dopo il debutto con Traviata nel ruolo di Violetta ha lavorato con direttori del calibro di Zubin Mehta e Michele Mariotti cantando nei principali teatri italiani ed europei tra cui il Teatro Regio di Torino, il Teatro Massimo di Palermo e la Konzerthaus di Vienna. Nel corso della sua carriera, grazie anche alla straordinaria duttilità della voce ha interpretato tutti i principali ruoli del repertorio verdiano e mozartiano.
Antonino Siragusa
Nasce a Messina, e, dopo gli studi presso il conservatorio della sua città, debutta nel 1996 nel ruolo di Don Ottavio nel Don Giovanni al Teatro Politeama di Lecce. Nel corso di una carriera dall’orizzonte internazionale ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri al mondo tra cui il Teatro alla Scala e il Metropolitan di New York, collaborando con numerosi direttori tra cui Riccardo Muti e Yves Abel. Raffinato interprete del repertorio verdiano e rossiniano, negli anni ha fatto del Conte d’Almaviva il suo ruolo d’elezione.
Veronica Simeoni
I suoi studi musicali cominciano al conservatorio di Adria per proseguire all’Accademia Chigiana di Siena, all’Accademia Vecchi Tonelli di Modena e all’Università Statale di Sofia. Nel corso della carriera ha interpretato con successo molti ruoli verdiani, tra cui in Nabucco e nel Trovatore, e ruoli donizettiani. Il suo territorio di elezione è, tuttavia, rappresentato dal repertorio francese, che l’ha vista protagonista in molti ruoli, tra cui Didon in Les Troyens e Juliette in Les Contes d’Hoffmann al Teatro alla Scala. Una parte della sua carriera è poi dedicata alla musica contemporanea e alla musica vocale da camera.
Marko Mimica
Classe 1987, il giovane basso-baritono croato diplomato all’Accademia musicale di Zagabria, ha partecipato allo Young Singers Project del Festival di Salisburgo nel 2011. Ha interpretato diversi ruoli del repertorio Rossiniano, tra cui Selim ne Il Turco in Italia e Don Basilio ne Il Barbiere di Siviglia. In ambito concertistico ha collaborato con la BBC National Orchestra of Scotland e con la The RTV Slovenia Symphony Orchestra oltre che con l’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai a Torino. Attualmente è membro dell’Ensemble della Deutsche Opera di Berlino.

[@angelalaurano1540]

Eccellenti! Tutti! Direttore favoloso!!!

[@giorgiopucciariello31]

Ercole D'aleo, un caloroso saluto. Bel coro

[@paweostaszewski6252]

Tante grazie TCB. Un'ora di piacere ascoltando questa bellissima interpretazione.

[@Andreadiroma982]

Lo facciamo quest'anno con il mio coro insieme a un altro..difficile ma meraviglioso, tra "in Sempiterna" e "Fac ardeat cristu premuniri" ecc! a Roma 8 e 9 giugno..

[@esabereducacional-dualdata674]

Faz muita diferença quando o maestro expressa as emoções na regência da obra. E este maestro, além da sua regência técnica, as suas emoções com a interpretação da obra com certeza foi um fator importantíssimo para eu sentir a essência desta maravilha. Como dizem, música tem que executar e interpretar com coração, com paixão. Tem que ter o "sentir humano".

[@brynjarhoff-lr6hw]

Many people dont know how great Rossini was as composer. May be besause music expert have seen him only as a comedy composer?

[@alixhesse7989]

In the most gorgeous setting a splendid performance! The soprano and mezzo are beautifully matched in duetto; the basso shows excellent control and dynamic range. Maestro took rather slower tempi which was quite pleasing. And on personal note - the basso recitativo with chorus sounded varied and not boring as in most instances. Regrettably, the tenor’s emission was totally foreign to the other soloists which was rather disrupting the cohesiveness in ensembles. Great thanks for Teatro Comunale di Bologna for such a wonderful tribute to great bolognese

[@raymondsmyth2169]

A glorious work many thanks.

[@RolandLeboucher]

houèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè🥰😍🤩

[@hansrichardnohrer2834]

Ein gutes video danke

[@mozartianissimo]

Magnífico 👏🏼👏🏼👏🏼

[@juttathyen9078]

Che bella!

[@bagnoliantonio]

Splendido! Grazie

[@anandsamuel1978]

Thanks so much for the information

[@trantiencaophong]

Excellent. Thank you very much for this sharing.

[@sinairfernandesbarcelos2700]

Belíssimo. Parabéns. Muito obrigado.

[@edelmiroconceicaosoares4225]

Que Maravilha! Gratidão por compartilhar! Bravíssimo, Maestro! Que Belo Trabalho!!!

[@andreaguarino8207]

58.22 l'espressione facciale, le labbra serrate e la mano sinistra imita Abbado. Così pure a 1.00.49 Comunque grande esecuzione, tranne per i cantanti che gonfiano e intubano i suoni credendo che siano più grandi all'ascolto.

[@chatbud]

The soloists aren't top-notch but I find the jaunty quartet at 33:30 strangely addictive for reasons I can't explain...

[@jazzy1947]

Porque aquí el tempo es ligero y delicioso, como son las óperas del Maestro. Creo que hay aquí más Rossini que en otras versiones más renombradas, en las que parece que el director quiere interpretar el Requiem de Mozart antes que dar vida a la partitura rossiniana.

[@XPRT10R]

In che data é stato eseguito?

[@leonardopagani5133]

per cortesia, chi sono gli interpreti?

[@robertotorres9945]

El tenor con su arete resta seriedad a un concierto de este tipo.

[@robertotorres9945]

Y falta trabajar más está aria

[@ransomcoates546]

Non mi piace la piccola voce nasale del tenore.

[@brunobaraldoo]

That’s because you’re not a heavy metal fan 😂

[@anandsamuel1978]

It's so disgusting that such a great work of Rossini is not written in English the most spoken language in the world! I really wonder why it's in Italian when it is shown around the world. I do not know where it was played, which orchestra, who the soloists are and who the conductor is!

[@revmiguel2000]

Anand Samuel areyou kidding? The work was written in the early 1800s, in Italian. This is an Italian performance in Bologna, Italy. You and I have the privilege to watch it in far away U.S. They do not translate the classic works for transmission to other countries - that would be absurd.

[@psysword]

Very stupid idea. Go learn Italian you lazy lout.

[@adolfoaguilera]

Anand Samuel is latin friend, Stabat Mater means “the mother was there” (at cross feet), Latin was used in Stabats, Requiems and others liturgical music.

[@petercrosland5502]

He was pretty consistent in being Italian, the work was commissioned by an Italian - I am sure he didn't mean to upset you so...

[@alancrabb]

From the notes : Michele Mariotti, direttore ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA