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Nella formazione volta alla prevenzione e alla sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo, è importante muoversi su due tipi di registri: quello cognitivo e quello emotivo per questo motivo si è ritenuto opportuno creare ad hoc delle video storie che possano essere utilizzate come attivatori emozionali con l’obiettivo di favorire una conoscenza a vari livelli della condotta di gioco patologico.
Il video “La storia di Luca” realizzato con il contributo scientifico del Laboratorio Audiovisivo per lo Spettacolo (LABS) della “Sapienza” Università di Roma, con il supporto tecnico di Media Fenix e il coordinamento del Laboratorio di Psicologia Sperimentale Applicata, racconta come il gioco, normalmente un’attività costruttiva e piacevole, può assumere conseguenze drammatiche quando si crea dipendenza. Luca, il protagonista, è un ex-giocatore patologico, che dopo quasi venti anni rovinosi di gioco alle slot machine è riuscito a chiedere aiuto, avviandosi verso un percorso di riabilitazione.
Il video, girato presso la comunità Botticella-San Patrignano a Rimini, si muove tra generi apparentemente distanti, il documentario, l’intervista e la graphic novel che insieme concorrono ad una ricostruzione emotiva del vissuto, a ripercorrere i momenti salienti e le potenziali cause che il protagonista ha individuato nel racconto di sé stesso, fatto di luoghi fisici e di spazi mentali in cui i confini tra normalità e patologia sono impalpabili, e in cui, prima dell’intervento terapeutico, il potere deformante del gioco d’azzardo patologico sembrava non lasciare scampo.