SUGNU CALABRISI - Otello Profazio

"Sugnu calabrisi", incisa nel 1956 (78 giri), si puó definire una canzone-manifesto: rappresenta il "credo" cui si é ispirato il giovane Profazio agli albori della sua carriera.
Traspare fortissimo il desiderio di farsi portavoce della "calabresitá" nel mondo e di voler raccontare con le sue canzoni la "vera" Calabria con i suoi pregi, difetti e fortissimi sentimenti che suscita: Amore, Gelosia, Spartenza (Odio-distacco-emigrazione) e Sdegno (disprezzo).
Odiata ed amata, la Calabria é sempre stata un punto di riferimento nel cuore di mio padre: é stata la sua "bussola".
Questa era la canzone con la quale era solito aprire i concerti agli inizi della carriera per presentarsi.
Successivamente preferí spesso sostituirla con "Vi riverisco signori eccellenti...", per poter introdurre un piú ampio discorso sulla storia della vita grama dei cantastorie che culminava con la canzone siciliana "Quant'é brutta (laria) la me zita", vedi links:
- Spettacolo a Mileto Agosto 1996 - • Otello Profazio a Mile...
- Concerto del 1976/77 (?) - • 1° NIP Otello Profazio
TESTO
Su calabrisi e calabrisi sugnu...
su nominatu pe' tuttu lu regnu...
Su calabrisi e riggitanu sugnu...
Di Catanzaru e di Cusenza vegnu...
Cu voli i me canzuni 'nci li dugnu...
D'amuri, gelusia, spatenza e sdegnu...
Rit.
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E quandu jue cantu mai non mi cunfundu...
E cu canta cu mia cci metti 'mpegnu...
A quanti cantaturi su a lu mundu...
A tutti cu la spada li cumandu...
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Calabria di stu' cori, terra duci dill'amuri...
Calabria mia 'nfatata, terra magica e incantata...
Calabria si la vita, la speranza chi 'ndi 'nvita...
Calabria si l'amuri, la passioni di lu cori...
Su calabrisi e calabrisi sugnu...
su nominatu pe' tuttu lu regnu...
Cu voli i me canzuni cci li dugnu...
D'amuri, gelusia, spatenza e sdegnu...
Amuri, gelusia, spartenza e sdegnu...
L' onuri da Calabria lu 'mmantegnu...
TRADUZIONE
Sono calabrese e calabrese sono...
Sono stato nominato per tutto il regno...
Sono Calabrese e sono di Reggio....
Ma vengo da Catanzaro e Cosenza...
Canto per chi vuole( ascoltare) le mie canzoni...
D'amore, gelosia, emigrazione e sdegno...
Rit.
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E quando canto io mai mi confondo...
E chi canta con me ci mette impegno...
A tutti i cantanti che ci sono nel mondo...
A tutti con la spada li comando...
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Calabria di questo cuore, terro dolce dell'amore...
Calabria mia fiabesca, terra magica e incantata...
Calabria sei la vita, la passione che ci invita...
Calabria sei l'amore, la passione di questo cuore
Sono calabrese e calabrese sono...
Sono stato nominato per tutto il regno...
Canto per chi vuole ascoltare le mie canzoni...
D'amore, gelosia, emigrazione e sdegno...
Amore, Gelosia, emigrazione e sdegno...
Mantengo alto l'onore della Calabria...

[@bepy860]

E questa è una canzone che in calabria si sente spesso cantare. La versione di Profazio non mi era sconosciuta nemmeno perché me l'aveva fatta ascoltare quell'amico collezionista di cui le avevo già parlato in un'altra occasione. Mi ero dimenticato però in quella circostanza di inserirla nel gruppo delle incisioni di Profazio non presenti su KZbin ma da me già ascoltate. Cmq mi ha fatto piacere trovarla qui su KZbin attraverso la sua pubblicazione,che è preziosa perché offre l'opportunità di poter leggere il testo della canzone e di poter scoprire che Profazio amava proporla con frequenza all'inizio dei suoi concerti. Io ricordo che come brano di apertura sceglieva molto spesso anche quello il cui titolo è ''prima vi cuntu e poi vi cantu''. Si regolava in quel modo perché gli offriva il pretesto per poter dire che nei suoi spettacoli non avrebbe mai fatto conoscere delle storie insignificanti come quelle che venivano raccontate in quel brano. E vabbè questa volta per me il gusto della novità non c'è stato ma cmq ho apprezzato ugualmente questa sua pubblicazione per il motivo che le ho già spiegato.