TEST Moto Morini SEIEMMEZZO STR e SCR: le abbiamo provate in ANTEPRIMA! Come vanno e come sono fatte

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Abbiamo provato anteprima le nuovissime Moto Morini SEIEMMEZZO 650 nelle due declinazioni: la STR, più stradale, e la SCR, in configurazione scrambler.
Vi raccontiamo come sono fatte a Trivolzio, presso la Moto Morini, dove le moto vengono progettate, disegnate e collaudate dai tecnici italiani. Alberto Monni, general manager di Moto Morini, ci spiega nel dettaglio le caratteristiche, la filosofia che porta alla nascita della SEIEMMEZZO, ma anche l'interessantissimo prezzo di lancio.
La Moto Morini SEIEMMEZZO impiega l'ottimo motore 650 bicilindrico della X-Cape, che viene rivisto a livello di mappa e di scarico. Il telaio in acciaio è dedicato e sono nuove le sospensioni Kayaba, completamente regolabili.
L'impianto frenante è Brembo con ABS (non disinseribile). Molto particolare la scelta dei cerchi: a razze sulla STR, a raggi tubeless sulla SCR. Ma a stupire è il diametro anteriore, pari a 18 pollici (contro i soliti 17 delle moto nude). Una scelta precisa, voluta per dare alla Moto Morini SEIEMMEZZO un feeling più naturale e meno reattivo sulle orribili strade italiane. Il 18" è infatti meno rapido a scendere in piega, ma molto più rotondo e facile. Su strada ci ha convinti, sia me che Cristina Bacchetti che ci dà il suo prezioso commento su due moto nuove, pensate anche per i giovanissimi e le ragazze.
Piacevole, pieno ai bassi e sempre generoso il motore, che dispone di 60 cavalli, sufficienti per una velocità di punta di 170 km/h.
Le finiture sono curate, soprattutto se pensiamo all'ottimo prezzo, e la strumentazione è completa e ben leggibile.
Compare qualche vibrazione oltre i 130 km/h, velocità poco consone su una moto che nasce per viaggiare senza fretta. La maneggevolezza è ottima, grazie al peso di 200 kg col pieno.
La Moto Morini SEIEMMEZZO STR raccontata da Cristina
La prima sensazione in sella alla Moto Morini Seiemmezzo STR è che tutto sia esattamente al suo posto: a partire dall'ergonomia stessa del triangolo sella - manubrio - pedane, fino a tutti i dettagli quali i blocchetti al manubrio (retroilluminati!), i tasti, gli specchietti. Per me che misuro 165 centimetri, quindi un'altezza nella media, la STR è accogliente e pratica, perché la sella a 81 centimetri da terra permette di appoggiare agevolmente i piedi così che manovre a basse velocità o fermate d'emergenza non risultino mai problematiche. Ne attira di sguardi, la Seiemmezzo. Sguardi curiosi, affascinati, esperti. E anche qualche complimento, soprattutto da chi le Morini le ha vissute tanto tempo fa.
Hanno un nome importante, queste nuove arrivate, che portano con orgoglio e senza sfigurare. Appurato che la posizione di guida e le finiture della moto siano più che ok, partiamo per la nostra prova dinamica con la bianca STR.
Appena accesa il rombo del motore lascia intendere intenzioni più che serie, il borbottio del bicilindrico lascia il posto a un bel sound corposo una volta ingranata la prima marcia e dato fiato al motore. La frizione non è tra le più morbide provate, ma la possibilità di regolarne la leva rende tutto più facile, il cambio è preciso, silenzioso e morbido, particolare non trascurabile soprattutto se si usa la moto nei continui start&stop cittadini.
In ambito urbano la STR si comporta egregiamente, non richiede cambi di marcia e anche le sospensioni lavorano a favore del comfort di chi la guida, ma è fuori città che dà il meglio di sé, sulle prime alture lontana sfodera un caratterino inaspettato che permette divertimento al neofita, in piena sicurezza, così come al motociclista più navigato che, magari, non ha più voglia di tirare il collo a moto da 200 cavalli.
Anche qui le sospensioni accompagnano la guida, godereccia o veloce che sia, assecondando pieghe e curve anche su asfalti non perfetti. La posizione un pelo caricata sull'avantreno aumenta il feeling con la moto e la gommatura Pirelli Angel GT, con l'anteriore da 18 pollici, fa il resto. A favore della sicurezza di chi guida c'è certamente anche la frenata: ben modulabile, calibrata, mai invasiva e con un ABS che funziona davvero solo quando serve, e bene. Non mette in crisi nemmeno in caso di fermata di emergenza o inchiodate su fondi irregolari. In conclusione, una moto piacevole, ben costruita e bella da esibire al bar così come da portare sui passi di montagna. Bella sì, e soprattutto... italiana!
La Moto Morini SEIEMMEZZO SCR
Ha le gomme tassellate Pirelli MT60 e il manubrio rialzato. La sua guida è facile in ogni situazione. Solo la sella è un po' duretta, ma si tratta di una moto preserie e Moto Morini sta già lavorando per rendere la definitiva più confortevole.
Non nasce per il fuoristrada serio, ma con queste gomme le strade bianche si affrontano senza alcun problema. Su strada, manubrio a parte, propone le ottime sensazioni della STR guidata da Cristina. Sono belle moto, queste SEIEMMEZZO. Perfette per la classica giornata di guida. Lasci la città, fai un bagno al mare. E intanto pieghi a più non posso!
Di Andrea Perfetti

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