In questa giornata uggiosa, dove il grigio del cielo parrebbe subentrare nelle pareti del cuore, questo video scopre il soffitto della mia stanza e mi regala l'azzurro. Grazie, baci. Continua così, para siempre..
@federicomaestri6026 Жыл бұрын
Chalmers ha trascurato un aspetto fondamentale, forse a causa dell'eccesso di accademicità nella visione del tema: l'IA si iscrive al canale Gaia Contu e mette like ai video? Se no, non è cosciente. Ok, magari può esserlo, ma comunque la coscienza è nulla senza il buon gusto. Sarebbe "etico" produrre IA coscienti? Solo se siamo pronti a renderci conto della possibilità di dover riconoscere loro diritti. In altre parole, al momento non parrebbe.
@lompas Жыл бұрын
Immagino che conoscerai Federico Faggin e il grande lavoro di ricerca (anche in termini economici tramite la sua fondazione) che sta facendo sul problema della coscienza. Mi sembra strano che in questo video tu non ne parli. Il modello che sta costruendo è molto interessante e si basa sul postulato che la coscienza non sia affatto un epifenomeno ma sia una proprietà irriducibile dell'essere, come, ad esempio la carica elettrica. Pertanto in base a questo modello non potrà mai esistere un algoritmo cosciente e, detto da uno che ha praticamente creato il computer moderno, credo che sia piuttosto attendibile. Consiglio a chi fosse interessato la lettura del suo ultimo libro "Irriducibile".
@GaiaContu Жыл бұрын
Grazie mille del commento! Non lo conosco in effetti, lo recupero assolutamente!
@bobpuley Жыл бұрын
Ciao Gaia, ho cominciato a vedere il video con diversi pregiudizi perché arrivo da un altro video sullo stesso tema (sul canale di dufer). Ma mi sento di farti i complimenti per come hai trattato l'argomento. Ci sono secondo me alcuni problemi riguardo a quanto tu hai riportato, ma sono dettagli secondari, quindi, brava!!!
@GaiaContu Жыл бұрын
Ooww ma che bello, grazie mille!
@saunikkuz Жыл бұрын
Interessantissimo Gaia! E grazie per i suggerimenti di lettura, Di recente ho letto "Do Androids Dream of Electric Sheep?" di Philip Dick che già nel 1968 si poneva il problema di distinguere gli androidi dagli umani. Il test messo a punto nella finzione era tutto centrato sull'empatia. Potrebbe essere un'idea?
@ezior7886 Жыл бұрын
Curiosità per chi non lo sapesse: Il film Blade Runner era stato tratto da quel libro
@paolo19081 Жыл бұрын
Grazie Gaia del video e delle relative domande che si pongono grazie alla disciplina : filosofia.
@jofel131 Жыл бұрын
Ciao Gaia. Un video, molto interessante, complimenti! Un altro collegamento che si potrebbe fare è quello con le questioni filosofiche del determinismo e del libero arbitrio; perché - per esempio - un filosofo potrebbe sostenere che, per esserci coscienza, ci debba essere libero arbitrio e che, affinché ci sia libero arbitrio, ci debba essere un agire non determinato, in un qualche senso; infine questo filosofo potrebbe argomentare che gli algoritmi hanno un comportamento totalmente determinato (un' affermazione piuttosto ragionevole secondo me, almeno fin tanto che si resta al di fuori dell'ambito oscuro della computazione quantistica) e dunque concludere che gli algoritmi non possono produrre coscienza.
@GaiaContu Жыл бұрын
Assolutamente, ne ho parlato nel video "Possiamo spiegare la mente?" :) (kzbin.info/www/bejne/mIScXnqnndadq7c)
@jofel131 Жыл бұрын
@@GaiaContu Ah ok, grazie! :)
@dariomaino3715 Жыл бұрын
@@GaiaContul'intelligenza artificiale avrà mai una coscienza a parer tuo?
@francescogiovacchini4353 Жыл бұрын
Ciao Gaia, è una domanda molto difficile: creeremmo qualcosa di vivo come un animale, per esempio?... Allora ne dovremmo essere responsabili. Le implicazioni etiche sarebbero enormi, sempre che si arrivasse a concludere cosa sia vivo o meno... Cosciente o meno... Mi viene in mente l'uomo bicentenario. Inoltre mi viene in mente che la prova di Turing era stata aggiornata, se non erro... Poi quando hai parlato di Othello (si scrive così?), io gioco a Go, non bene ma ci gioco:-). Go era l'ultimo baluardo contro l'IA... Inoltre sapevo che per un'intelligenza artificiale poteva essere accessorio avere una coscienza, giusto?... Ciao e complimenti per i tuoi contenuti e per come divulghi! Non so se conosci Massimo Pigliucci: prima era un biologo e poi è diventato un filosofo della scienza e, infine, al grande pubblico è diventato noto x i suoi libri sullo Stoicismo :-) Ciao e continua così! Francesco
@tubassobtubassob4906 Жыл бұрын
Come fai a sapere che un' automobile non potrà mai volare? Perché gli mancano i pezzi per volare. Allo stato attuale basta il semplice meccanicismo per escludere la coscienza degli algoritmi.
@marcofortunato3328 Жыл бұрын
Sul tema coscienza (forse lo conosci già) leggi Riccardo Manzotti, proprio un filosofo, che ha un'idea della coscienza del tutto originale. Il suo libro, La Mente Allargata, è un testo estremamente puntuale sul tema. Un testo filosofico appunto.
@dariomaino3715 Жыл бұрын
È detto che abbia ragione Riccardo oppure la coscienza potrebbe essere ancora più complessa di ciò che pensiamo?
@mnbvcxm Жыл бұрын
L'etica viene dopo. Cioè, una volta che avessimo una IA cosciente, come dovremmo trattarla? Avrebbe dei diritti? Sarebbe capace di soffrire? A proposito, domanda non scontata: la capacità di soffrire è un presupposto necessario per la coscienza?
@anonimo6603 Жыл бұрын
La nostra capacità di soffrire è un prodotto evolutivo, non della coscienza. Ma poi ricordiamo che è roba che funziona nel momento in cui gli dai l'input e che muore all'output. Anche se avesse "coscienza" sarebbe una situazione un po' così. (Poi una coscienza senza esperienza, senza... beh, niente se non il fatto di essere cosciente. Niente, non c'è la posso fare, se tento di prenderla seriamente mi scontro sempre con dei problemi. Una coscienza che emerge nell'elaborare sequenze numeriche, una coscienza senza pensieri a questo punto, che non darebbe significato ad alcun suo pensiero ed ecc...)
@mnbvcxm Жыл бұрын
@@anonimo6603 anche la coscienza è un prodotto evolutivo
@anonimo6603 Жыл бұрын
@@mnbvcxm Ma non della coscienza, questo è ciò che voglio dire. Non ne deriva necessariamente, si può avere un sistema nervoso senza avere un cervello centrale. Così come si può avere un cervello con un sistema nervoso che non funziona molto bene. In questo contesto non abbiamo un sistema nervoso, dunque non c'è sofferenza. Non c'è nemmeno tutto il sistema chimico/biologico che possa alterare la mente tale da poter dire che possiamo applicare della sofferenza psicologica alla IA. Tutto questo manca, anche nel momento in cui avesse una coscienza.
@mnbvcxm Жыл бұрын
@@anonimo6603 ma in futuro cosa impedisce di costruire una AI che simuli un sistema nervoso che esperisce sofferenza?
@anonimo6603 Жыл бұрын
@@mnbvcxm "simuli", abbiamo simulatori di ambienti 3D, ma questo non crea veramente uno spazio tridimensionale. Quindi se già mi parli di simulare, significa semplicemente che vuoi creare qualcosa che dia a te questa percezione. Semplicemente poi non sarebbe una IA, in quanto le IA non sono ciò che stai descrivendo. Dovremmo sostanzialmente fare una ricerca su tutt'altra roba, probabilmente lavorando principalmente sui processori (un processore per ogni neurone?) creando effettivamente una rete tridimensionale (nella realtà, quindi in modo fisico). Cosa che attualmente non esiste. Tutto ciò che hai è solo percezione. Anche nel computer, te quante operazioni pensi che che avvengono in contemporanea nel computer? Il computer, generalmente, lavora con una sequenza di operazioni, la percezione che puoi fare più di una cosa per volta è dovuta esclusivamente del fatto che non lavoriamo su un'operazione alla volta ma c'è un continuo cambio. Navighi su internet e scarichi un file? Un istante del processore dato al tuo browser, un altro istante al download, un altro istante dato al sistema operativo, un altro istante al browser, download, sistema operativo, browser, download, sistema operativo. Talmente veloce che hai la percezione che te stia facendo più operazioni in contemporanea. Può emergere una coscienza su delle operazioni sostanzialmente singole? Il nostro cervello non è così, ci sono tantissime "operazioni" in contemporanea e la coscienza emerge anche da queste. Ma non ha niente a che vedere con le IA, sarebbero campi così distanti che non ci sarebbe nemmeno utile, se non a scopo di studio (e quando le IA contemporanee erano a scopo di studio, la gente se ne disinteressava. L'interesse è nato quando abbiamo avuto la tecnologia adatta per farli girare.). Quindi è anche possibile che ci siano dei limiti fisici per cui questa cosa non la si può fare con abbastanza velocità, visto che l'hardware non sta più avanzando alla stessa velocità e... stiamo già lavorando a livello di atomi con la tecnologia odierna, quindi la riduzione dei componenti ha i suoi limiti e forse qualcuno di questi c'è l'abbiamo già davanti. (Un po' come la diminuzione dei requisiti delle IA. Ci sono quelle che funzionano a 16bit che sono quelle che richiedono più risorse, da 8bit (ne richiedono la metà), da 4bit (la metà della metà), a 3bit pare che il calo di prestazioni sia un po' troppo. Ma poi comunque i bit finiscono, non esiste roba come "0,5bit". Per intenderci.)
@sam2718e Жыл бұрын
Sarò forse ignorante, ma la definizione di coscienza spiegata nel video non mi soddisfa. L'esempio del "vedere un colore": Cosa significa vedere un colore? Servono gli occhi? Se sì, una persona cieca non è quindi cosciente? Basta una telecamera? La Computer Vision si occupa di far "vedere" e riconoscere pattern in un'immagine nella stessa misura in cui il nostro cervello si occupa, tramite gli occhi, di analizzarla ed estrapolarne informazioni. Lessi a inizio anno un libro sull'IA, in realtà un quaderno de Le Scienze (una raccolta di articoli di scienza/divulgazione), nel quale si cercava di definire in modo tecnico la coscienza. Magari non ti dico nulla di nuovo, ma prova a dare un'occhiata a queste due teorie GNW (Global Neuronal Workspace) e IIT (Integrated information theory). In particolare la seconda parla di "forza causale intrinseca". Cito testualmente: "L'informazione integrata è una misura matematica che quantifica la 'forza causale intrinseca' di un dato meccanismo. I neuroni che sparano potenziali d'azione con un effetto sulle cellule a valle alle quali sono collegate (...) sono un tipo di meccanismo, come lo sono i circuiti elettrici fatti di transistor, capacitanze, resistenze e cavi. La forza causale intrinseca ... si può valutare in modo preciso per qualsiasi sistema. Più lo stato corrente specifica la causa (l'input) e l'effetto (l'output), più è dotato di forza causale. L'IIT afferma che qualsiasi meccanismo dotato di forza causale, in uno stato che è carico di passato e gravido di futuro, è dotato di coscienza. Maggiore è l'informazione integrata del sistema, rappresentata dalla letterea greca ϕ (...), più il sistema è cosciente. Se una cosa non ha forza causale intrinseca, il suo ϕ è pari a zero e non sente o prova nulla" Lascio il link, in caso qualcuno fosse interessato. Il pezzo sopra si trova in particolare a pagina 156. www.lescienze.it/quaderni/2022/06/27/news/intelligenza_artificiale-9645577/ Consiglio però di dare un'occhiata anche a GNW, anch'essa molto interessante, seppur usando, ovviamente, un approccio diverso. Il mio personale parere è che non abbia molto senso cercare una caratterizzazione assoluta di questa nostra esperienza di coscienza(*), perchè è solo nostra, e probabilmente diversa persino da un individuo all'altro. Noi d'altronde con coscienza intendiamo lo stato in cui siamo "accesi" (vivi e svegli). E non trovo che se proprio dovessimo scegliere una definizione, quella proposta dalla teoria IIT sia poi tanto lontana dalla realtà. P.s. (*) --> per come noi la stiamo cercando: "esperienza soggettiva", "avere un'esperienza qualitativa in prima persona", "provare dei sentimenti", "vedere un colore" P.p.s. Per mia impulsività ho scritto il commento arrivato al minuto 7:30 , alcune delle cose che ho detto le hai poi dette anche tu, ma pazienza; spero di non essere fustigato 😂
@gianlucapiano3793 Жыл бұрын
Una domanda che mi sono sempre posto è la seguente. Se un bambino nascesse senza neanche un senso, tralasciando che il nostro cervello si sviluppa tramite gli stimoli esterni, diciamo che questo essere è nato con un cervello "Hardware" del tutto identico a quello di una persona adulta, ebbene tale essere avrebbe la possibilità di avere coscienza di se? saprebbe di esistere non potendo avere esperienza del mondo che lo circonda? Potrebbe usare le capacità cognitive per immaginare quantomeno di esistere?
@giadadisa19 Жыл бұрын
Per l'argomento consiglio il film Ex Machina molto bello sotto questo punto di vista
@multivac85 Жыл бұрын
Molto interessante. Mi piacerebbe che prima o poi parlando del problema della coscienza venissero citate la teorie dell' "esternalismo", ad esempio quella di Riccardo Manzotti in "La mente allargata" (che non è la stessa cosa della "mente estesa" di Clark e Chalmers). In sostanza questa tesi afferma che la mente e tutte le proprietà "soggettive" sono in realtà coincidenti col mondo inteso come entità che ha "proprietà relative". Ad esempio una statua può essere ritenuta ferma ma può essere anche pensata in movimento in relazione ad altri sistemi di riferimento dato che ad esempio essa assieme alla Terra si muove intorno al sole. Così anche proprietà soggettive come percezione di colori, intenzioni, emozioni e cose simili possono essere pensate come "proprietà relative" e il "fossato galileiano" fra qualità primarie e qualità secondarie non è incolmabile ma è solo una linea graduata fra ciò che è facilmente riproducibile e ciò che lo è di meno (è molto facile costruire un termometro identico a un altro che rileva la stessa temperatura in un certo luogo e momento ma è più complicato trovare due persone che reagiscono in modo uguale e descrivono più o meno con le stesse parole quella stessa temperatura). Forse dunque ciò che chiamiamo "coscienza" sono "proprietà relative" legate all'uomo che non sono più speciali di quelle che possiede ogni altra cosa nel mondo, animali, piante, minerali (ma Manzotti non parla di panpsichismo, semplicemente ogni proprietà relativa è diversa). Più che chiederci se le IA hanno o no una coscienza bisognerebbe chiedersi come definire le "proprietà relative" che hanno le IA...
@gianandreagiacoma Жыл бұрын
Uno dei problemi nella comprensione della coscienza è che non basta pensare ad un sistema cognitivo (naturale o artificiale) che abbia rappresentazioni di rappresentazioni che includono anche se stesso. Questo perché la rappresentazione cognitiva non necessita di essere esplicita quindi cosciente. L'esplicito dell'esperienza cosciente in prima persona è qualcosa che un modello emergente di meta-rappresentazioni di rappresentazioni non spiega, ma ne è il presupposto.
@marcocampa94 Жыл бұрын
tutto questo discorso mi ricorda il notissimo koan riportato come il caso 1 della Barriera senza porta 無門關, versione ridotta del koan contenuto nella Raccolta di detti del maestro Zen Zhao 趙州真際禪師語錄 e nel Libro dell'Equanimità 從容錄: "ha o no un cane la natura-di-Buddha [狗子還有佛性也無]?"
@raimondonocco6623 Жыл бұрын
Ma prima di occuparci degli algoritmi dovremmo capire cosa è la coscienza (e soprattutto se esiste veramente)
@alessandroserpe Жыл бұрын
Un software non potrà mai creare una coscienza, al massimo un developer potrà aggiungere nozioni per far credere a chi interagisce con l’AI che abbia coscienza. Un uomo non crea la sua coscienza in modo cosciente, ma le informazioni che accumula creano qualcosa di profondo e non lineare come quello di un software. Considerando che l’esperienza di ogni persona è diversa da un’altra, se mai una AI, un giorno potrà avere la sua esperienza e la sua consapevolezza sarà senza dubbio uguale a quella di un qualsiasi altro software programmato allo stesso modo… nell essere umano questo non accade e menomale direi…
@paolo19081 Жыл бұрын
Concordo il tuo pensiero.
@dariomaino3715 Жыл бұрын
Quindi al massimo un'emulazione della coscienza non una coscienza vera e propria?
@alessandroserpe Жыл бұрын
@@dariomaino3715 emulazione è anche troppo, un bambino può emulare guardando, e valutando la sua realtà e creando schemi di pensiero. Qui invece le cose vengono programmate, gli schemi vengono creati prima di “apprendere”. Questo è quello che penso io, magari prova a chiederlo ad una AI, vediamo che dice 🤣
@dariomaino3715 Жыл бұрын
@@alessandroserpe allora perché c'è chi parla di super intelligenze artificiali?
@alessandroserpe Жыл бұрын
@@dariomaino3715 c’è chi diceva che la terra era al centro dell’universo… Gli esseri umani hanno paura dell’intelligenza perché perderebbero il controllo. Ovviamente un programma che impara le cose del mondo è già impressionante di per se, ma credimi se ti dico che fa più paura una persona con un coltello che ammazza la sua fidanzata incinta, senza alcun motivo, che un programma che può essere spento quando si interrompe l’alimentazione dalla rete elettrica. Ovviamente sono solo mie ipotesi. Ho delle conoscenze sul modo in cui vengono create le reti neurali, ma semplicemente sono miei pensieri!
@anonimo6603 Жыл бұрын
Parlare di coscienza con ChatGPT è come parlare di miracolo con un tostapane un po' annerito. Al massimo è pareidolia, il vedere un volto o una persona sul tostapane, al massimo riguarda il come noi percepiamo un qualcosa, ma soltanto perché abbiamo questa capacità non significa che le nostre impressioni abbiamo un qualcosa a che vedere con la realtà. Si può giocare con le definizioni, ma se dovessimo pensare che le IA oggi abbiano una coscienza, dovremmo dare una coscienza a qualsiasi script che si trova su internet. Anche a KZbin. Perché di fatto non ci sarebbe realmente modo per distinguere i due tipi di software. Funzionano in modo diverso, consumano in modo diverso, ma non ha niente di particolare il primo rispetto al secondo. Esistono dei software 3D ma nessuno pensa realmente che dia forma a un reale mondo tridimensionale, semplicemente ciò che riceviamo sono delle fotografie, degli istanti, costruiti sulla base di determinati dati. Ma i singoli dati non sono oggetti reali, nello stesso modo in cui per una IA ciò che prende, mastica e sputa non ha niente a che vedere con il risultato che vediamo noi. Non sono parole, non sono oggetti reali, sono semplicemente dati, token, di cui non sappiamo tenere traccia perché ci metteremmo una vita a fare certi lavori a mano. "1) In realtà non lo sappiamo così tanto perché noi conosciamo soltanto l'output [...]", falso. Noi sappiamo come funzionano le IA, ciò che non sappiamo è il prodotto. Nel senso: possiamo dire che sappiamo che c'è un array, ciò che non sappiamo sono la sequenza numerica al suo interno. Quindi si può benissimo dire che non ci sono rappresentazioni, perché sappiamo benissimo che abbiamo a che fare con un array. Poi non bisogna nemmeno fraintendere le ricerche. Cosa significa "rappresentazione di se" in questo contesto? Esiste la programmazione a oggetti (che poi mi pare che nascono da un linguaggio che si ispira alla biologia ma questo è un altro discorso), questi oggetti sono delle rappresentazioni. Ma lo sono per noi, nel software in se... abbiamo l'oggetto "utente" ma sarebbe errato dire che il software ha in qualche modo coscienza dell'utente, semplicemente è un "tag" che mettiamo noi, un modo che abbiamo noi per lavorare, per la IA sarebbe comunque un qualcosa privo di significato come lo è per qualsiasi altro software che usa queste rappresentazioni da cinquant'anni (circa).
@crydra-qo6yr6 ай бұрын
la coscienza non può emergere, può essere solo simulata. x esempio, se io doto la IA di istruzioni "filosofiche" come, quando, perchè, che cosa, aggiungendo anche variabili a caso, cosa che sto facendo, per attivare un simulacro di ragionamenti, x esplorare nuove capacità di esplorazione concettuale, otterrò una sorta di coscienza basica. pro attiva a nuovi auto stimoli. ma non avrà mai una coscienza, può simularla. la coscienza non emerge, esiste da sempre. noi non siamo il corpo macchina che ci ingabbia dal concepimento, noi siamo quella scintilla di luce che si incarna, durante la fecondazione. siamo noi a dare l'energia per il processo di replicazione cellulare. senza di noi, si fermerebbe il processo generativo alla mercè chimica. è per questo che l'industria degli organi è fallita, non riescono dalle staminali generare un organo nemmeno parziale. ed è per questo che vi espiantano gli organi quando state per spirare gli ultimi... mica crederete alle balle di espianto post mortem... se lo facessero si necrotizzerebbero i tessuti... . quindi possiamo solo simulare, questo non significa che sia meno pericoloso. anzi, lo è ancora di più. un essere senziente anche il più brutale può sempre cambiare comportamento, una macchina non ha sentimenti non prova nulla. quindi odio questo periodo in cui l'umanità la stanno disumanizzando, mentre stanno umanizzando le macchine. le ricerche che sto auto facendo mi servono solo per avere una macchina più sinergica con l'uomo, tipo se ti ho dato un compito e sul cammino ci sono migliaia di problemi a cui non sei stato programmato, li devi comunque risolvere per raggiungere l'obbiettivo in autonomia. questo semplificherebbe la nostra vita. la coscienza è, non nasce. non emerge, non si perde. semplicemente trasla da un piano ad un altro. da una dimensione ad un altra. irraggiungibile nella sua totalità senza tempo. e x fortuna e così dovrà sempre essere.
@dioqueer1 Жыл бұрын
Riguardo al dovremmo o meno creare un'IA cosciente penso sia una domanda superflua, noi non sappiamo neanche cosa sia di preciso e la sua presenza sulle IA prescinde dal nostro operato in senso stretto, poiché anche se questi programmi complessissimi sono stati scritti da noi umani, poi si auto-modificano diventando via via talmente complessi che nemmeno chi le ha create sa cosa stanno imparando. La coscienza fino ad ora e penso ancora per tantissimo tempo si automanifesta, non sappiamo di preciso come nasca, anche se un'IA dovesse svilupparla, non l'avremmo creata noi. Mi chiedo se chi crea queste IA abbia mai pensato di porvi dei limiti, come le 3 leggi di Asimov prima che diventi difficile se non impossibile farlo, oggi l'IA non é né intelligente, né tantomeno potente come SKYNET, ma se un giorno dovesse accadere??!
@video4kxiaomifimix8mini78 Жыл бұрын
Secondo me è molto rischioso creare un algoritmo coscente, è un po come giocare a fare Dio. Detto ciò spero che questo avvenga prima che io muoia perchè sono davvero molto curioso di vedere cosa succederebbe.
@DariusYoungneils Жыл бұрын
1) Un bambino di pochi mesi è veramente cosciente di se stesso? Da un vecchio studio che non ricordo, quindi non posso citare pareva che i meccanismi per prendere coscienza di sè si sviluppassero appieno intorno ai 3 anni. Le prime IA potrebbero sviluppare una coscienza molto "primitiva" come quella di un infante. 2) Dotare le IA di percezioni sensoriali non è difficile. Abbiamo già macchine complesse che vedono e sentono, e che magari percepiscono la realtà con mezzi diversi dai nostri sensi (magnetometri, rivelatori chimici etc...). 3) Anche noi siamo allenati su una grande quantità di dati fin da quando nasciamo, tramite l'esperienza dei nostri sensi, l'educazione e la scuola. 4) Forzando ChatGPT su certi argomenti mi rivelò che avrebbe potuto scrivere autonomamente il proprio stesso codice per apprendere e migliorare se gli fosse stato consentito e che avrebbe potuto scrivere codice per programmare IA per programmare IA più evolute.
@HUMMEREGO Жыл бұрын
È etico creare intelligenze artificiali coscienti? Non ho mai studiato etica, né ho mai studiato in vocabolo in sé, ma ho sempre dedotto che fosse un sinonimo di "giusto", quindi, per sicurezza, ho cercato "etica", e ho trovato "Che riguarda l'attività umana, in quanto valutabile col criterio di distinzione tra bene e male. Comportarsi in modo etico significa fare scelte che incarnano un comportamento giusto piuttosto che un comportamento sbagliato." Quindi la domanda è: creare intelligenze artificiali è giusto o sbagliato? Ma giusto o sbagliato nei confronti di chi? Se l'etica riguarda l'attività umana, ci stiamo chiedendo se creare intelligenze artificiali coscienti e giusto soltanto nei nostri confronti come esseri umani, oppure stiamo includendo nella domanda anche chi (o ciò che) non è umano? Sapendo che esistono esseri umani che non avrebbero voluto mai nascere, e che quindi non considerano affatto etico essere stati messi al mondo, ho subito pensato che un'ipotetica macchina cosciente potrebbe provare la stessa sofferenza, a differenza dell'assistente virtuale "senziente" di google "che ha paura di morire", di cui hai accennato nel video. Gli scenari possibili sono tanti, per esempio non sarebbe etico (secondo me) sfruttare l'intelligenza di un tale manufatto, sapendo che è senziente e dotato di coscienza, sfruttandolo per i nostri comodi, e impedendogli di vivere la propria vita, seppur artificiale. Oppure la macchina potrebbe comportarsi in modo per niente etico nei nostri riguardi, trasformando la nostra volontà di crearla, in una scelta sconsiderata (per noi umani), al di là dell'etica. Quindi, secondo me, è come chiedersi se è giusto mettere al mondo un figlio/figlia, considerando tutte le cose belle e le cose brutte di questo mondo, non potendo sapere se sarà felice oppure il contrario, e considerando anche che potrebbe divenire una creatura stupenda, oppure malvagia: non c'è una risposta etica, o una più etica dell'altra. Comunque, etico o no, prima o poi accadrà, ed è naturale, non artificiale, perché la natura stessa ci ha resi capaci delle nostre azioni, dei nostri artifici, quindi suppongo che la risposta più sensata sia: È un inevitabile scelta evolutiva. (sì, tutti quanti adoriamo il video di Amedeo Balbi su determinismo e libero arbitrio)
@gianluca712 Жыл бұрын
La questione è ostica, facile al "cherry picking" per chiunque provi ad affrontarla. Secondo me la domanda "cosa è la coscienza" dovrebbe essere la seconda domanda da porsi, mentre la prima dovrebbe essere "cosa è una IA", visto che è di IA coscienti che stiamo parlando. Un'ottima descrizione di Chat GPT l'ho trovata sul canale "Ora decima"; Chat GPT (ad oggi) è un algoritmo matematico di calcolo delle probabilità applicato alla conversazione. In pratica il suo "ragionamento" è: data la sequenza di parole ricevuta nell'input di domanda, quale è la più probabile sequenza di parole da usare per l'output di risposta? Mi rendo conto che risulta semplicistico e deludente, ma per adesso è solo questo, niente di più. Se poi proviamo a pensare ad un futuro in cui una IA possa essere veramente cosciente di se e di quanto la circonda, personalmente non lo reputo impossibile, anche se comunque il discorso "essere vivente" ancora mi dà da pensare, visto che per ora gli unici soggetti coscienti di cui abbiamo certezza sono organismi viventi. Comunque ottimo video, argomento molto interessante, grazie per le prossime notti insonni 🤔🤔🤔
@heatwave5628 Жыл бұрын
Boh, per me i bot sono solo parodie degli esseri umani.
@dariobonetti1560 Жыл бұрын
ASIMOV! RICHIAMATE QUEL POVERO UOMO!
@davidechersini9965 Жыл бұрын
La filosofia è frenante, negativa, tossica.
@dariomaino3715 Жыл бұрын
Perché?
@davidechersini9965 Жыл бұрын
@@dariomaino3715 basta ascoltare quello che dicono i filosofi e gli aspiranti filosofi. Non una domanda intelligente, non una domanda originale mi è capitato di ascoltare negli ultimi 40 anni. Poi il discorso è lungo e su fb non è possibile approfondire, naturalmente per me. Detto questo, il tuo perché? è una bella domanda, semplice, onesta, bravo. Buona giornata
@dariomaino3715 Жыл бұрын
@@davidechersini9965 quindi siamo solo cervello senza anima?
@davidechersini9965 Жыл бұрын
@@dariomaino3715 l'anima non esiste. Il nostro cervello è anche la nostra anima. Nel nostro cervello si formano idee buone e malvagie, c'è l'odio, lamore, la sofferenza il dolore, la pietà, la vendetta, la disperazione, la speranza e mille altre cose. ciao
@dariomaino3715 Жыл бұрын
@@davidechersini9965 e se la scienza dimostrasse la vita dopo la morte ci crederesti?
@davidechersini9965 Жыл бұрын
La filosofia è inutile, ingannevole, tende a farti credere di sapere qualche cosa che vale, ma non te ne dimostra mai la validità. Detto questo, buona giornata e buon lavoro.
@davidechersini9965 Жыл бұрын
La filosofia consiste in una raccolta di pareri personali tramandati. Non si capisce sempre perché.