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Sebbene scavi archeologici abbiano evidenziato una presenza abitativa sull’altura del Tremasasso a cominciare dalla all’età del bronzo finale (XI sec. A.c.), le prime notizie del castello esistente sopra di essa risalgono al XIII secolo quando era posseduto dai Vassalli della famiglia Della Torre per poi passare ai Visconti. Nel 1454 a seguito della pace di Lodi il castello entrò nei possedimenti della Repubblica di Venezia. Nel 1509 i francesi calati in Lombardia distrussero una prima volta il castello mentre con l’arrivo degli spagnoli nel 1525 ci fu un primo restauro poiché Somasca tornò al Ducato di Milano mentre Vercurago Restò a Venezia. Infine nel 1799 la rocca fu rasa al suolo in occasione della controffensiva degli austro-russi condotti dal generale Suvorov contro i francesi. Un parziale restauro venne fatto dai padri Somaschi alla fine dell’ XIX secolo con l’allestimento dell’udicesima cappella del Sacro Monte di Somasca nella torre ricostruita. Una consolidata tradizione popolare vuole che Alessandro Manzoni, nel suo romanzo storico “I promessi sposi”, abbia preso ispirazione dalla rocca di Somasca per ambientare la residenza dell'Innominato.
Coordinate decimali :
45.815206°
09.426535°
h = 392 m./s.l.m.