Applausi. Peccato che ci siano così pochi video di Fronterotta, e così pochi saggi.
@biagio604715 күн бұрын
Non ho trovato nessuno che spieghi meglio di lui la filosofia. Devo e voglio menzionare il prof. Antonio Gargano, anche lui davvero molto capace.
@massimilianoconti3340Ай бұрын
A questo punto, e grazie a Lei professore, io mi posso chiedere: se per Hegel Dio non e' piu' la Sostanza, o l'Usia, ma l'insieme di tutte le categorie della Logica, l'Uomo e' esso stesso Sostanza? E lo Spirito, in divenire, razionale oltre l'intelletto, autogiustificante e illimitato nel suo essere logico oltre gli errori della finitudine e proteso all'infinito, ha ancora bisogno dell'Uomo?
@luciocortella613123 күн бұрын
Per Hegel le sostanze autosussistenti non esistono più, risolte nelle loro relazioni. L'unica sostanza è lo spirito, cioè la totalità autocosciente delle relazioni logiche. Dunque neppure l'uomo è sostanza, anzi, in quanto essere finito, è "ideale", ovvero reale solo come momento dell'idea. Solo come coscienza dell'assoluto, cioè come spirito che sa di sé, l'essere umano diventa identico con la sostanza spirituale che sa se stessa. Da ciò consegue che l'autocoscienza umana è essenziale alla totalità spirituale (non vi è per Hegel alcun'altra coscienza al di fuori di quella umana - il Dio sostanza non c''è più). Solo nella coscienza umana la totalità diventa cosciente di se stessa (e la coscienza umana quando si sa come consapevolezza del tutto supera la sua finitezza, diventando identica con la consapevolezza della totalità). Quando si arriva a quel livello siamo nello "spirito assoluto", anzi nella sua più alta manifestazione, la "filosofia". Questa ardita tesi hegeliana (la coincidenza di autocoscienza umana e autocoscienza del tutto) è forse la parte più complessa e problematica dell'intero sistema di Hegel.
@carloromano36152 ай бұрын
Stupendo
@andreamillefiorini98682 ай бұрын
Splendida spiegazione
@mariateresacerutti38552 ай бұрын
Lezione strepitosa...
@menta19672 ай бұрын
La conclusione è meravigliosa. "(...) e alla luce di questo primato del futuro, che è il primato del proprio essere per la morte, l'esserci si comprende come un ente da cima a fondo temporale: l'essere è tempo!"
@mareverticale3 ай бұрын
Dopo avere letto l'opera, Goethe invito Hegel a studiare meglio il Tedesco per esprimersi in modo più comprensibile.
@luciocortella61313 ай бұрын
Non era la Logica ma la Fenomenologia. Bersaglio mancato. E comunque qualche sforzo per capirla avrebbe potuto farlo anche Goethe. Ci siamo riusciti in tanti, senza essere Goethe...
@mareverticale3 ай бұрын
@@luciocortella6131 peggio mi sento, perché la Fenomenologia forse è meno incomprensibile della Logica. In realtà Goethe ebbe sempre rispetto per Hegel, pur addebitandogli disconnessione dalla realtà e i danni che essa, a suo dire, arrecava alla cultura tedesca (anche se questo va contestualizzato). Che Goethe non si sia sforzato di capire le opere di Hegel mi pare improbabile, anzi le sue considerazioni su di essa sono sensate e puntuali. D’altro canto, passi per la figliastra, che dubitava della sanità mentale di Hegel dopo averlo sentito sproloquiare a tavola, ma se grandi filosofi hanno avuto da ridire su di essa e su di lui, anche in termini di intelligibilità, un motivo ci sarà.
@luciocortella61313 ай бұрын
@@mareverticale "Un motivo ci sarà". Certo: non l'hanno capito, non si sono sforzati di capirlo, non l'hanno voluto capire. E finiamola qui
@luciocortella61313 ай бұрын
E interveniamo nel merito, per favore. Tutte queste osservazioni laterali non servono a niente, se non a sollevare pulviscolo. La filosofia è un'altra cosa.
@mareverticale3 ай бұрын
@@luciocortella6131 ok, riferisco a Schelling, Kierkegaard, Schopenhauer, Nietzsche, Feurbach, Popper ecc. È stato un piacere. Saluti
@LuigiSimoncini3 ай бұрын
Il passaggio dove spiega il primato ontico e ontologico della domanda sull'essere: illuminante! Finalmente capisco perchè Heidegger è considerato il genio che è stato. Certo se ci son voluti una decina di video di canali diversi per capirlo sarà anche un po' colpa di M.H. (e diamo invece solo grande merito a Bancalari, GRAZIE!)
@LuigiSimoncini4 ай бұрын
Interessantissima lezione. Tanti complimenti a Bancalari, anche per l'energia che traspare, grazie!
@gianfrancoscassi99964 ай бұрын
Lezione illuminante grazie professore..
@GiovanniGallotti-j6u4 ай бұрын
Immenso. Il dono della semplicità chiarificatrice che deriva dalla volontà di condividere in maniera disinteressata il proprio sapere. Grazie.
@vincenzocarboni56065 ай бұрын
Grazie davvero
@vincenzocarboni56065 ай бұрын
Davvero grazie
@MicheleGerace-qu9ty5 ай бұрын
Chiarissimo, esaustivo e perfetto.
@paolabellisario66835 ай бұрын
È favoloso questo professore
@AntonioCannata-l8e5 ай бұрын
Vero. Capacità didattiche e comunicative, difficilmente eguagliabili.
@alfredoboso63616 ай бұрын
validissimo ausilio
@raulcesari41156 ай бұрын
Platone, molto più di Nietzsche, avrebbe ben potuto dire di sé "Io sono questo e questo, ma soprattutto, non scambiatemi per un altro". Detto questo Popper ha perfettamente ragione, il problema però è vedere se il CHIARISSIMO "totalitarismo" di Platone, e il suo radicale e altrettanto CHIARISSIMO anti-individualismo, sono una colpa e non piuttosto il merito imperituro del grande pensatore ateniese. Oggi, proprio noi che viviamo quotidianamente tutti i disastri e le miserie morali e intellettuali della popperiana "società aperta", il radicalismo di Platone è l'unica via che ci resta per uscire da questa discarica.
@chiara65996 ай бұрын
Una traccia perfetta per leggere H. senza perdersi... così mi sono iscritta al canale. Poi mi piace anche sentire le opinioni dei maitre à penser contemporanei, per esempio mi è piaciuto Vattimo. Grazie. La Sapienza ha superato la Statale di Milano nella classifica delle migliori Università italiane, sia pure entro un generalizzato retrocedere. A livello globale abbiamo perso qualche punto.
@lapiquredesocrate60417 ай бұрын
L'idea dunque comme continuo processo dialettico, che nel suo movimento diventa permanente nel proprio movimento. Ma, in fondo, l'oggettività resta ancorata nella soggettività autoriflessiva...Quindi si resta comunque in un idealismo, differente da quello kantiano, mi a che resta, mi sembra, comunque fondato sul soggetto...In un certo senso, m'uomo come essere pensante resta comunque dentro la sua soggettività, che, anche se sostanziale e auto riflessiva, esce da se stessa per ritornare a se medesima.
@luciocortella61316 ай бұрын
E ciò fa di Hegel un moderno. La razionalità oggettiva dei Greci si è fatta autoriflessiva. Questo è, in effetti, il grande programma hegeliano: conciliare il primato greco dell'oggetto col primato moderno del soggetto. Ma alla fine rimane un'ultima, resistente, struttura soggettiva in Hegel, nonostante tutte le critiche al soggettivismo moderno e all'idealismo trascendentale. L'assoluto è autoriflessivo, certo un'autoriflessività "oggettiva" e non più individuale, ma quella riflessività svela la propria radice soggettivista: perché per Hegel l'assoluto può essere solo autoriflessivo ed autoriferito (in caso contrario perderebbe la sua assolutezza, dipendendo da altro).
@lapiquredesocrate60416 ай бұрын
@@luciocortella6131 La ringrazio moltissimo per la Sua gentile risposta. Sono d' accordo con Lei! Cordiali saluti
@massimilianoconti3340Ай бұрын
Credo di aver capito che tutte le categorie considerate nell'intelletto, alla maniera di Kant, non permettano al concetto di Essere che non sia un rimbalzare tra di esse. Questo, per Hegel, renderebbe necessaria l'elevazione al Concetto puro, dove ritroverebbero la loro sostanzialita' nell' Autoriflessione. Dunque, l'essenza di Dio, insostanziata tra le categorie dell'Intelletto, risplenderebbe come Concetto puro che si autoriflette: naturalmente, non avendo tralasciato il suo porsi in relazione vivendo i 3 stadi della Dialettica hegeliana. Tuttavia, probabilmente io sono ancora nell'errore! Grazie, professore! 👍
@lapiquredesocrate60417 ай бұрын
La razionalità e la logicità del reale è già un concetto greco.
@lapiquredesocrate60417 ай бұрын
In effetti, il sapere assoluto non ha più oggetto, diviene un sapere puro autocosciente.
@lapiquredesocrate60417 ай бұрын
L' autocoscienza esiste in quanto è il risultato di un insieme di relazioni di mediazione tra soggetto, soggetti, e oggetto o oggetti. La relazione con l'altro come soggetto e/o come oggetto, costituisce dialetticamente la coscienza in sé e per sé.
@lapiquredesocrate60417 ай бұрын
Si ritorna a una sirta di oggettivismo antico, tra virgolette
@lapiquredesocrate60417 ай бұрын
Hegel, ovvero l'Eraclito dei tempi moderni, veramente l'ultimo dei Greci. La realtà possiede già una sua logica e une sua razionalità, che non è dovuta a una costruzione umana della realtà esterna. Il mondo, che ci precede, è già razionale, una razionalità non xonsciente che incontra la razionalità dell' uomo che invece è cosciente. Con Hegel, si esce dall'idealismo soggettivo quqsi solipsistico precedente.
@carpetcrawlers667 ай бұрын
Che chiarezza espositiva! Grazie Professore
@enricof279 ай бұрын
Ciò che consente alla sostanza di stare è il suo autoriflettersi. Questa caratteristica è la caratteristica del pensiero. => conclusione 11:50
@enricof279 ай бұрын
Quale sarà l’essenza dell’essere? (ndr. è la domanda che avvia il secondo libro) 6:30
@enricof279 ай бұрын
una definizione pregnante dell’idealismo che da Hegel: 8:14 l’idealismo consiste nel fatto che il pensare è l’ oggettivo
@enricof279 ай бұрын
Cioè che il pensare non è una nostra proprietà ma sta dentro le cose
@enricof279 ай бұрын
La logica è il pensiero delle cose e la cosa stessa
@brokenheart749 ай бұрын
Bellissime lezioni dalle quali emerge la sua originaria passione per la filosofia, non come mera esposizione teorica e astratta, di un dire che racconta (come molti credono erroneamente la filosofia sia), ma come una immanente esperienza che fa della filosofia e della esperienza dell'essere in un mondo, una cooriginarietà.
@pierpier78069 ай бұрын
Grazie prof... un autodidatta che lavora nell'economia quantitativa grazie a Lei, ed altri, ha la possibilità di coltivare la propria passione filosofica senza dover andare all'università😊
@mauriziocarlotti188210 ай бұрын
L' Einstein della psiche
@Orlando-je6wn10 ай бұрын
Grazie professore.Spiegazioni chiarissime.
@gustavs910 ай бұрын
Con queste lezioni è piu facile preparare gli esami....
@alfredoboso636110 ай бұрын
Prima lezione veramente chiara ed esplicativa sulle Enneadi
@emanuelevitali236510 ай бұрын
Ho ascoltato molti trattati di filosofia, ma devo dire che questo è un esempio magistrale di come dovrebbe essere (almeno al mio personalissimo giudizio). Grazie di cuore per questa meravigliosa e chiarissima lezione. Emanuele Vitali
@animaantica429211 ай бұрын
I sogni sono fenomeni energetici che vengono prodotti dall’anima, che è quell’energia consapevole che si incarna nel corpo facendo sì che il corpo si sviluppi allo scopo di raggiungere la maturità sessuale. Questi fenomeni energetici notturni (ve ne sono anche diurni, il più noto è conosciuto come fenomeno del deja vu) vengono prodotti da quell'energia consapevole che si incarna nel corpo e che, da quando veniamo concepiti, lo fa sviluppare fino a farlo diventare adulto. Dello scopo dell'anima nell'incarnarsi in un essere umano ci accorgiamo quando il corpo raggiunge la maturità sessuale, è allora infatti che proviamo una particolare attrazione per le anime incarnate nell'altro sesso. Lo scopo dell’anima è quello di dare vita a interscambi energetici con le anime dell'altro sesso, una capacità che ovviamente l’anima non possiede quando si trova allo stato puramente spirituale. I sogni non sono altro che la rappresentazione metaforica di una condizione di disagio nella quale si trova l'anima. Il problema che l’anima ci vuole segnalare con i sogni è che quando pensiamo produciamo un'energia che intossica l'aura, che è la parte di anima che non si è incarnata nel corpo. L'energia mentale infatti destabilizza la frequenza vibratoria dell'aura, cosa che si riverbera sul corpo facendolo invecchiare e questo all’anima non piace, perché, come sappiamo, per una questione puramente energetica il sesso riesce meglio quando il corpo è giovane. Come il corpo ha una sua capacità di auto guarigione anche l'aura cerca di reagire alla immissione di energia mentale e questa attività viene descritta nei sogni. Questa realtà era conosciuta dagli antichi egizi che l'hanno tramandata descrivendola negli Arcani Maggiori dei Tarocchi di Marsiglia, infatti l'ultimo arcano “IL MONDO” si riferisce proprio all'aura. L’aura cerca di proteggersi dalle radiazioni nocive emesse dall’energia mentale ingabbiandola, ma per farlo deve sacrificare parte della propria energia e questo dà vita ai sogni di frustrazione, che sono tutti quei sogni nei quali non riusciamo a portare a termine una determinata azione e viviamo con angoscia questa condizione (non riuscire a dare l’esame, a telefonare, a frenare l’auto ecc ecc). L’energia mentale è grezza e pesante essendo la sua frequenza molto più lenta rispetto alla frequenza dell’aura che è dotata di un’energia più sofisticata. All’interno dell’aura si formano delle sacche ricolme di energia mentale (arcano n. 15 IL DIAVOLO) che l’aura ad un certo punto non riesce più a trattenere proprio per mancanza di energia (sognare di essere senza scarpe o in desabillè molto imbarazzati per questa condizione), così l’energia grezza finisce per lacerare il tessuto energetico predisposto dall’aura con conseguente versamento di energia mentale (sognare il vestito strappato, di perdere i denti, i soldi ecc ecc) che, abbattendosi sui filamenti invisibili che formano l’aura può dare vita ai sogni del maremoto o del terremoto. Tutto ciò costringe l’aura/anima a un lavoro estenuante perché costretta di nuovo a riprendere l’energia mentale con grave perdita energetica (arcano n.16 LA CASA DI DIO).
@pierpier780611 ай бұрын
Adorno mi sembra un Nichilista del Divenire che tutto travolge... Panta Rei senza Armonia.. giustamente il relatore definisce Utopico il tentativo di Adorno di Salvare i Concetti .. di Sperare che il Concettuale possa DeFinire l'A-Concettuale... Che il Finito possa cumprendere l'Apeiron OO di Anassimandro od il Tutto Omniavvolgente ed AutoTeascendnete di Jaspers suo contemporaneo tedesco
@pierpier780611 ай бұрын
Magnifica esposizione: grazie e mille
@SoniaAmaolo11 ай бұрын
quello che diceva Tocqueville un secolo prima di Popper
@vincenzomendola280511 ай бұрын
Bravo ho la terza media…. Finalmente ho capito grazie
@eymerichinquisitore9022 Жыл бұрын
Che magnifico testo, fui portato dall inizio a considerarla una metafora così come consideravo tali tutti i testi "sacri". La mia domanda prima di leggere Plotino e Proclo era: cosa o chi creò le idee e la materia caotica plasmata poi dal Demiurgo?
@eymerichinquisitore9022 Жыл бұрын
Sto studiando le Enneadi da vent'anni e comincio a capirci qualcosa solamente da poco. Buon viaggio a tutti.
@massimilianodibacco7933 Жыл бұрын
Una lezione utilissima per lo sforzo di rendere chiaro senza banalizzare anzi incuriosendo alla lettura. Grazie prof.
@luciaabbagnato4133 Жыл бұрын
Complimenti una spiegazione esaustiva e chiarissima....ho preso i miei appunti ....una docente di Lettere
@massimopoli299 Жыл бұрын
Straordinario. Grqzie
@micheledeidda2565 Жыл бұрын
Bellissimo , grazie.
@gfemina Жыл бұрын
Grazie per questa esposizione e chiara introduzione a Essere e tempo
@Nico_Pisa Жыл бұрын
Purtroppo ho cancellato, per sbaglio, la risposta alla tua domanda. Ti ringrazio davvero molto per quest' ultima Chiara, i tuoi consigli sono stati utili e il mio studio intensivo. In programma avevamo Tempo e Racconto, la Metafora viva ed un altro saggio; ma non nella loro totalità. La fenomenologia ermeneutica di Ricoeur è un qualcosa di eccezionale e che, tutt' oggi, potrebbe essere tranquillamente tema per ricerche che mirino non tanto alla genialità dell' autore, ma all' importanza e all' esposizione delle parole che, assieme alle persone, sono gli strumenti che veicolano i Valori; prima che diventino virtù o vizi; l' importanza di una metafora, o meglio, della rappresentazione "altra" che può derivare da una singola parola dalla sua origine semantica alle sue variate rappresentazioni (a seconda della capacità del termine stesso di metaforizzare) sino al ritorno alla parola crea un rapporto, ❤, ed un viaggio tra materiale-rappresentazionale-materiale che sarebbe davvero interessante ampliare; dato il contributo lasciatoci da questo grande autore. .....alla fine ho preso 26, perché il Prof. preferiva il citazionismo; cioè come molti fanno delle domande (in ambito umanistico) e si aspettano quella risposta...ma è una tendenza negativa che sta deresponsabilizzando gli studenti per, forse, far sentire maggior potere nelle mani dei professori che, evidentemente, a filosofia, non sanno su cosa fare ricerca. Mi sono laureato e starei continuando con la magistrale che è iniziata abbastanza bene : 30, 30 e lode, 30, 28, 28. Ma....non lo so, mi sto prendendo un periodo sia di pausa che di critica perché non voglio assolutamente fare del sacrificio altrui una mia vanità, né del sacrificio mio una individualità egoista se in riferimento alla pedagogia liceale. Ti ringrazio per la domanda, scusami davvero se l' ho cancellata per sbaglio. Davvero, davvero onorato. Grazie. NICO TOGNINI
@Nico_Pisa Жыл бұрын
Purtroppo ho cancellato, per sbaglio, la risposta alla tua domanda. Ti ringrazio davvero molto per quest' ultima Chiara, i tuoi consigli sono stati utili e il mio studio intensivo. In programma avevamo Tempo e Racconto, la Metafora viva ed un altro saggio; ma non nella loro totalità. La fenomenologia ermeneutica di Ricoeur è un qualcosa di eccezionale e che, tutt' oggi, potrebbe essere tranquillamente tema per ricerche che mirino non tanto alla genialità dell' autore, ma all' importanza e all' esposizione delle parole che, assieme alle persone, sono gli strumenti che veicolano i Valori; prima che diventino virtù o vizi; l' importanza di una metafora, o meglio, della rappresentazione "altra" che può derivare da una singola parola dalla sua origine semantica alle sue variate rappresentazioni (a seconda della capacità del termine stesso di metaforizzare) sino al ritorno alla parola crea un rapporto, ❤, ed un viaggio tra materiale-rappresentazionale-materiale che sarebbe davvero interessante ampliare; dato il contributo lasciatoci da questo grande autore. .....alla fine ho preso 26, perché il Prof. preferiva il citazionismo; cioè come molti fanno delle domande (in ambito umanistico) e si aspettano quella risposta...ma è una tendenza negativa che sta deresponsabilizzando gli studenti per, forse, far sentire maggior potere nelle mani dei professori che, evidentemente, a filosofia, non sanno su cosa fare ricerca. Mi sono laureato e starei continuando con la magistrale che è iniziata abbastanza bene : 30, 30 e lode, 30, 28, 28. Ma....non lo so, mi sto prendendo un periodo sia di pausa che di critica perché non voglio assolutamente fare del sacrificio altrui una mia vanità, né del sacrificio mio una individualità egoista se in riferimento alla pedagogia liceale. Ti ringrazio per la domanda, scusami davvero se l' ho cancellata per sbaglio. Davvero, davvero onorato. Grazie. NICO TOGNINI