Aipo Periodico olivo 6 maggio 2022

Quando fiorirà l’olivo?
Tra circa venti giorni avremo la fioritura per l’annata 2022, una fase delicate per l’olivo ma necessaria affinché i fiori si trasformino poi in olive. E’ un ciclo complesso dove le condizioni meteorologiche hanno un’importantissima influenza e sbalzi termici o venti secchi possono mettere a serio rischio l’equilibrio vegeto-produttivo della pianta d’olivo, compromettere la produzione stagionale.
La fioritura, preceduta dall’attuale fase della mignolatura, si attua in funzione soprattutto della temperatura esterna e quella a livello delle radici.
In quest’annata la mignolatura è giunta nel periodo storicamente atteso, così hanno tutto il tempo necessario a differenziare le loro parti all’interno dei fiori.
Confidiamo in una buona produzione e che le temperature si mantengano miti, con una media presenza di umidità.
Il boro prima e dopo la fioritura
Il boro è un microelemento, nel senso che per la pianta d’olivo ne servono piccole dosi, e ha effetto sulla funzione riproduttiva, in particolare per la germinazione del polline e la differenziazione delle gemme a fiore, nella sostanza ha un ruolo di primo piano nella fioritura e nell'allegagione dell'olivo.
Le funzioni attribuite al boro sono che:
• regola il metabolismo dei carboidrati, favorendone la traslocazione da certi siti e l’accumulo in altri;
• a livello cellulare influenza grandemente la permeabilità della membrana;
• permette una ordinata divisione cellulare;
• è determinante per la fertilità del polline;
• partecipa alla sintesi dei grassi ed al loro metabolismo;
• influenza l’assorbimento e la traslocazione di calcio, magnesio, potassio, fosforo.
Si consiglia, ancora, di evitare di trattare in giornate ventose o con bassa umidità relativa, inferiore a 70%, e in corrispondenza delle ore più calde della giornata, con temperatura superiore a 25°C.
Utilizzo di corroboranti
Indica un prodotto di origine naturale, non ascrivibile alla categoria dei fertilizzanti, che migliora la resistenza e il funzionamento delle piante.
Tra queste troviamo il distillato di legno, noto anche con il nome di aceto di legno, che è ottenuto dalla produzione di Biochar, ossia il carbone vegetale, ne abbiamo già parlato, e sta diventando un prodotto interessante anche per le sue capacità di migliorare l’attività di fioritura e impollinazione.
Difesa fitosanitaria
Mosca dell’olivo (Batrocera oleae): i controlli settimanali danno la presenza di una media dinamica di popolazione del dittero, in linea con i dati storici.
Tignola dell’olivo (Prays oleae): in aumento le catture d’adulti, presenti in corrispondenza della differenziazione dei boccioli fiorali, sui quali le femmine ovidepongono. Le larve neonate, definite come generazione “antofaga”, penetrano nel boccio e si nutrono delle antere; le larve più grandi rodono i fiori dall’esterno, imbrigliandoli con sottili fili sericei e formando una sorta di glomerulo. I danni in questi casi sono comunque minimi e non sono necessari d’interventi fitosanitari a contrasto da giustificare l’uso di agrofarmaci.
Margaronia dell’olivo o Tignola verde (Palpita unionalis): in alcuni oliveti dell’areale collinare veronese sono state rilevate alcune lesioni localizzate su apici vegetativi.
Cecidomide o rogna delle foglie dell’olivo (Dasineura Oleae): dai controlli settimanali si è evidenziato nella galle presenza di larve mature, fori di sfarfallamenti e ovideposizioni, anche con qualche ovatura parassitizzata.
Al momento non si giustifica un intervento di difesa, pur tuttavia, per casi particolari, sarà bene prendere contatto i tecnici per una valutazione.
Cotonello dell’olivo o Psilla dell’olivo (Euphyllura olivina): è stata rilevata la presenza di qualche stadio giovanile, con bozzoli sericei bianchi negli apici vegetativi. È stata riscontrata anche una popolazione d’insetti antagonisti, come Crisopidi e Sirfidi. Non sono necessari interventi fitosanitari,.
Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): continua lo sviluppo delle neanidi, favorito dalle temperature miti. Non sono ancora opportune azioni di contrasto.
Cimice asiatica (Halyomorpha halys): le temperature e le precipitazioni dell'ultima settimana hanno frenato le uscite degli adulti dai siti di svernamento.
Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea); Piombatura (Mycocentrospora cladosporioides); Lebbra dell’olivo (Colletotrichum gloeosporioides); Botrypspheriae: le condizioni vegetative e climatiche sono favorevoli allo sviluppo di patogeni fungini, si consiglia di mantenere protetta la vegetazione anche in previsione delle piogge di fine settimana, intervenendo con prodotti rameici.
Per una disamina completa dell’argomento :
Periodico olivo n. 18 - 6 maggio 2022
in www.aipoverona.it
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