Alunni con BES: riflessioni sulla nota MIUR del 22.11.2013 Dario Ianes

[@angiemida9902]

Nella nota miur del 22 novembre (nota n.1) è indicato questo: "Al riguardo, si ritiene utile fornire una precisazione di carattere terminologico. Per “certificazione” si intende un documento, con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise disposizioni di legge - nei casi che qui interessano: dalla Legge 104/92 o dalla Legge 170/2010". Ianes al minuto 1.33 dice il contrario. Chi mi sa spiegare?

[@Sergio-wu4uo]

Questo è un contributo preziosissimo. Da tempo studio i suoi interventi. Mi riconosco molto nella sua visione della scuola. Della visione organica dell imparare che emerge dalle sue considerazioni. Credo che saranno all inizio pochi, molto pochi, gli insegnanti che intuiranno i valori e la posta in gioco... di tutto questo. Ma penso che con le giuste motivazioni questa nuova visione del mondo possa diffondersi. Prendere sempre piu spazio. Diffondersi (in controtendenza) dentro la scuola pubblica.

[@concettamessineo134]

il professore sa che una maestra ha in media 25 alunni per classe di cui 3 Bes? Il tempo necessario per interventi personalizzati viene sottratto al gruppo classe ( almeno io non ho compresenze) poi vorrei chiedere se si può fare un piano BES anche quando il genitore non accetta il fatto che il figlio necessita di interventi personalizzati

[@alessandrocastelli7953]

Capisco le "lamentele",soprattutto della collega Silvia Offria, e spero in effetti che il Dott. Dario Ianes risponda, e mi rendo conto della situazione di tante scuole (io collaboro, a progetto, nei Centri Provinciali di Formazione Professionali, dove ci sono casi davvero difficili, tutti adolescenti tra l'altro...Ma credo che una maggiore consapevolezza dei Docenti sia sempre utile, con una maggiore formazione, come afferma Marzia Iosimi e proprio per questo una migliore conoscenza e confronto possono diventare ulteriori strumenti utili per affrontare meglio le situazioni più critiche...Buon lavoro!

[@mattiasegattini6951]

Oggi ci vorrebbero almeno due insegnanti di classe all'interno della classe stessa... Il problema della scuola è tutta la burocrazia che si è instaurata. Un insegnante è esperto di didattica, non tanto di competenze psicologiche... Ecco perché a scuola ci vorrebbero più figure a supporto degli apprendimenti anche dei DSA. La vera didattica inclusiva si realizza attraverso una cooperazione tra tutor DSA, insegnanti di classe e insegnanti di sostegno. Oggi il docente di classe ha bisogno di un confronto e di supporto nel suo lavoro...

[@teachermaia]

Tutte le novità spaventano, e ritrovarsi in certe classi dove i BES non sono solo 2 o 3 ma molti di più fa paura: paura di non riuscire a fare il lavoro, paura di lasciare indietro questi alunni ma anche tutti gli altri che, giustamente, hanno anche loro BES nel loro piccolo. Però questo può essere letto come una sfida no? un modo per andare avanti e migliorare il proprio lavoro.

[@spartakomarione]

Condivido e apprezzo quanto detto da lei, ma allo stesso tempo , oltre ad alcune criticità citate già da altri nei commenti precedenti, ci si contra poi con lo scoglio della valutazione che in molti casi non mi sembra molto flessibile e per non parlare poi dell'invalsi che di quegli aspetti pedagogici cosí importanti se ne sbatte altamente calpestandoli con violenza...infine concordo anche sul fatto che ci sia bisogno di una maggiore formazione e aggiornamento sulla didattica inclusiva ma mettiamo sul piatto anche il riconoscimento professionale!!!...Sperando di trovare un po'di chiarezza...buon lavoro a tutti

[@azne67]

Credo che non vi sia nulla di nuovo. Abbiamo parlato di piani personalizzati da decenni ... era la nostra prassi quotidiana quella di escogitare strategie di insegnamento apprendimento diversificate x stimolare tutti i canali di lettura degli alunni. Agire con loro in maniera diversificata perché ciascun alunno come ciascun individuo è unico. ... era naturale. Si è solo formalizzato qualcosa che il vero insegnante ha nell'animo....

[@SimonaMondelli]

Peccato che molti insegnanti abbiano già le spalle cariche e siano stanchi di dover fare senza mai essere riconosciuti come un valore nella scuola. Io sostengo in pieno quanto da lei espresso e credo fermamente che bisognerebbe anche coinvolgere maggiormente le famiglie nel GLI e in tutti gli aspetti di questo nuovo modo di fare scuola!

[@SergioCasiraghi1]

Grazie, sperando possa essere utile, ho riportato questo puntuale intervento al gruppo di generazione Web Sondrio che ora si chiama GALOIS (Gruppo di Aggiornamento e Lavoro Organizzato in Internet a Sondrio) nel post: gwsondrio.blogspot.it/2014/01/riflessione-sugli-alunni-con-bes.html

[@clercat]

parole, parole, parole... ma far il dire e il fare c'è di mezzo il mare :)

[@teostampi3042]

Ma di che ti stai preoccupare? il professorone ci rassicura dicendo che "lo dice la circolare" e che "si deve fare"! come se bastasse emettere una circolare per certificare la fattibilità di qualsiasi cosa. Se poi dubiti, allora ti dico che lo devi fare.

[@clercat]

hai ragione Teo, probabilmente tu sei un insegnante mentre questo è un parolaio! :)

[@teostampi3042]

teo stampi bravo clercat, hai indovinato la professione di tutti e due ! ! !

[@cavalierejasik]

Bravissimo prof.nella spiegazione il difficile è nella collaborazione e preparazione del consiglio di classe soprattutto nelle scuole secondarie

[@Tecnologhia1]

Tutto bello, interessante. Situazione classe : 25 alunni, 2 certificati legge 104 con ore non totalmente coperte; 4dsa con diagnosi diverse; 2bes per disagio sociale. Si accettano consigli.

[@daniaformigoni7444]

Questo video con le spiegazioni del professore rispecchia tutto ciò in cui credo e che ho avuto modo di leggere da autodidatta in un suo testo. Quello che mi preoccupa e mi fanno arrabbiare sono le invalsi: Perchè devo essere giudicata come insegnante se procedo rispettando tutte le specialità dei bambini? Perchè non posso costruire una didattica strutturalmente inclusiva per tutti dilazionando i tempi che non sono i tempi delle prove invalsi?

[@teostampi3042]

Sono d'accordo, anzi d'accordissimo! bisognerebbe che ci si decidesse una volta per tutte dove vogliamo arrivare: o dove i singoli ragazzi possono oppure dove devono per poter conseguire diplomi che abbiano ancora un senso e per poter accedere ai test universitari con qualche probabilità di superarli grazie a ciò che la scuola ha loro insegnato. Ma a quanto pare a questo professore la cosa non interessa affatto. Ciò che conta non è il piano del risultato ma quello dell'operatività: se poi arrivano delle prove lineari per misurare l'apprendimento, allora è lì che casca l'asino. Insegnanti che rincorrono l'inclusività sono da apprezzare umanamente per ciò che fanno per i più sfortunati, ma non certo per il livello cui riescono a portare gli alunni più dotati. E che no mi si venga a dire che i BES, i DSA e gli H sono una risorsa: è una bella presa in giro. Sono un problema, certo da affrontare, da non ignorare e da risolvere come meglio possiamo, ma no diciamo che sono una ricchezza, perchè la didattica inclusiva da una parte favorisce i più deboli ma depaupera i migliori. E' questo che mette a nudoi l'INVALSI e capisco lo sconcerto di chi si trova a dover operare con BES e poi viene valutato dall'INVALSI. Grande incoerenza, e grande ipocrisia pensare che i più bravi sviluppino le loro potenzialità in una classe inclusiva solop erchè lo afferma una circolare o uno schemino.

[@Sergio-wu4uo]

Osservazione molto interessante. La capisco.

[@flavioserci6046]

bravissimo... ma resta un problema o meglio IL problema di fondo.. il riconoscimento della professionalità dei docenti attraverso una retribuzione decente. Attualmente direi proprio che le cose non vanno!

[@reptileita]

La domanda che sorge spontanea è:"il pofessor Dario Ianes ha mai insegnato nella scuola primaria o secondaria italiana?"

[@caroluscitra]

dai commenti capisco perchè la figura dell'insegnante è una barzelletta in italia

[@marziaiosimi6193]

Le strategie alcune volte gli insegnanti non possono applicarle in modo sereno e professionale, quando si parla di PDP per un Bes.Abbiamo grandi responsabilità inerenti ai Bes, il C.dC. Spesso non è preparato, informato adeguatamente sulla didattica inclusiva.Bisognerebbe formare gli insegnanti e non mandarli allo sbaraglio.

[@teostampi3042]

Certo. MI fa ridere quando il professorone qui ci dice che i docenti dovrebbero leggere i bisogni educativi dei singoli alunni: se siamo alle superiori in un professionale con 30 alunni maleducati, ignoranti e viziati, ma quando lo troviamo il tempo per analizzare seriamente i bisogni di ognuno? mi sembra di ricordare che quando suona la campanella dobbiamo entrare in classe dove li troviamo tutti e 30 contemporaneamente e dove dovbbiamo fare lezione. La conoscenza di quali siano gli stili di apprendimento, i bisogni educativi di ognuno, la lettura di ogni carattere dei nostri studenti la facciamo così, en passant, a sensazione? non mi sembra molto scientifico. Mi chiedo come mai i neuropsichiatri facciano invece entrare nei loro ambulatori un alunno per volta e non 30? Forse il professorone qui incontra gli alunni uno ad uno per il tempo necessario a capire i singoli bisogni? e poi che singoli bisogni ci saranno nella didattica, che so, della tecnolgia meccanica? adattiamo le caratteristiche dei materiali e il funzionamento dei macchinari ai bisogni individuali degli studenti? mi sa che tutti questi bei discorsi del professorone vadano bene alle elementari, ma che poi rischino di fare danni alle superiori

[@Rita3rosa3Rita]

Molto chiaro 👍🏻

[@thestamp59]

Caro Professore So-Tutto-Io, state attenti a non presumere troppo dai docenti, a non sovraccaricare loro e la didattica di obiettivi stabiliti con semplici circolari: nessuno ha mai misurato quanto ancora si possa chiedere di fare ai docenti in classe senza passare un limite fisiologico che l'individualizzazione pone. Chiediamoci: quante personalizzazioni riesce ad assorbire in una classe un singolo docente? si dirà che è l'inclusione strutturale della didattica che le comprenderà tutte. Ah sì? I casi sono due: chi lo dice che lo si riesca a fare, una circolare? perchè allora non scriviamo una circolare contro le guerre e la fame nel mondo, tanto se lo dice la circolare... Oppure se anche strutturo la mia didattica in modo da includere dal down al BES allo straniero moltiplicato per i numero dei casi che ho in classe, ma che razza di lezione ci salta fuori? vorreste avere vostro figlio al quinto anno delle superiori alla soglia dell'ingresso all'università in una classe in cui la didattica è curvata in questa maniera?

[@elisabettadalloro8901]

www.darioianes.it/site/curriculum-vitae/

[@thestamp59]

Un curriculum di tutto rispetto, non c'è che dire. Un curriculum nato e sviluppatosi in ambito accademico, tra università, ricercatori, autori di chiara fama... ma proprio per questo lontano dalla realtà che vivono i docenti veri nelle classi vere con alunni veri, non quelle realtà fatte di dati riportati da altri e sulle quali proiettare le proprie idee, per quanto con nobili intenti. La verifica non va fatta col curriculum, ma con la pratica. E' comodo starsene a scrivere e pontificare all'infinito allungando e ostentando il proprio curriculum e occupare la posizione di chi, essendo ai piani alti, è convinto per questo motivo di avere sempre ragione, invece di scendere in trincea e sporcarsi le mani. Ma si sa, chi ha le mani sporche ha sempre torto. Qui da noi in Italia l'esperienza trentennale di un docente non viene valorizzata - conta di più aver pubblicato un articolo accademico politically correct. Evviva!

[@alberto7694]

In due parole lei vorrebbe rimettere l'insegnante e il consiglio di classe al centro, che appresso a tutte ste certificazioni stanno perdendo di vista il focus: "educare dal Latino ex ducer tirar fuori " un modesto laureando in scienze dell'educazione de formaz. della Pegaso.

[@traduzione1]

Tutto vero, ma al di là della situazione "Bes" che si può anche risolvere con il buon senso del consiglio di classe con moduli prestampati da crocettare durante i consigli di classe (da noi funziona bene e non ci sovraccaricare di gran lavoro, il problema sono le FAMIGLIE che non vogliono accettare il parere esperto del CDC! !! !!