BIOLOGICO è meglio?

[@Generba]

Occhio alla mela del contadino.... Purtroppo la maggior parte dei contadini usa prodotti chimici senza neanche sapere cosa sta usando e non capisce assolutamente una diluizione di base, usandone anche più del dovuto.

[@MassiPG]

La migliore intro di sempre....

[@fighter77773]

Sul contadino dietro casa ci starei attento perché non è controllato da nessuno.

[@tomasbartoli2359]

Ne conoscevo uno che, oramai è morto, ma era un criminale per come trattava le verdure. A momenti crescevano anche in inverno.

[@stefano5080]

Concordo, paradossalmente dal punto di vista igienico sanitario è molto meglio il supermercato del produttore privato.

[@MicheleToscan]

Potrebbe esserlo, non è

[@ratchet2012a]

Innanzitutto un grazie all’autore. Mi sarebbe piaciuto un maggiore dettaglio, che magari era pensato per successivi video. Il video è interessante anche se a mio avviso nella sua durata si sofferma poco sulla parte “tecnica” del bio e troppo sulla parte “sociale”, che è ripresa più volte e poteva essere condensata meglio. Riguardo quest’ultima, sarebbe stato interessante un paragone del “sovracosto” del bio rispetto alle controparti ordinarie delle varie tipologie di alimenti, anche a sostegno della tesi portata avanti nel video. Inoltre, non viene fornita la norma di riferimento del Bio. Non viene accennata della non contaminazione dei terreni in cui avviene la produzione. Non viene accennata la differenza tra le uova bio e quelle allevate all’aperto. Non viene accennata per la carne dell’indicazione di luogo di nascita e macello. Non viene detto secondo quali studi si afferma che non c’è reale differenza in micronutrienti tra bio e non. Non viene detto per quali tipologie di alimenti è possibile “aggirare” il bio, come accennato nel video. Sono tutti temi che magari potrebbero essere trattati in futuri contenuti.

[@maxgallo6410]

Leggo alcuni commenti negativi, ma devo dire al contrario l'ho trovato abbastanza centrato, sul tema dichiarato e rispetto l'ambito in cui ci troviamo. Non è un trattato sul bio, ha inquadrato il tema a grosse linee ed espresso alcune riserve sul tema. Concetti semplici, da approfondire, chi vuole. Non è tutto oro quel che è.. bio.

[@simoneadaminutrition]

Grazie❤

[@St-p2z]

Mettere il contadino al primo posto dimostra incompetenza o malafede. Giusto per fare un esempio, hai un'idea dei controlli a cui sono poste le uova messe regolarmente in commercio sullo scaffale di un negozio in confronto a quelle senza alcun controllo del contadino dietro casa?

[@pfizerastrazeneca9511]

Non è detto che il contadino non usi i pesticidi, non è detto che il piccolo allevatore non tenga le galline in gabbia minuscole, non è detto che il chilometro zero sia meglio del bio del supermercato, sicuramente il chilometro zero ha un impatto ambientale minore del bio dell'altra parte d'Italia, ma se devo scegliere tra una cosa biologica che ha fatto 1200 km è una cosa convenzionale a km 0 Ma con i pesticidi preferisco la bio. Poi ovvio che se uno riesce a comprare il latte e formaggi dall'allevatore di montagna, le uova da quello che ha le galline all'aperto, frutta e verdura dal contadino biologico km 0 allora è tutta un'altra cosa. Personalmente se si riuscisse a produrre determinati prodotti da sé sarebbe ancora meglio

[@griptor1]

ci sono pesticidi (e agrofarmaci in generale) anche per le coltivazioni biologiche altrimenti non avresti delle rese sostenibili. infatti sei vai a leggere dicono che non usano sostanze DI SINTESI. quindi c'é il rifiuto categorico nell'utilizzare i farmaci piú moderni per favorire i metodi tradizionalmente usati senza considerare vantaggi e svantaggi che cambiano da caso a caso e necessiterebberano di una scelta ponderata e non basata su un'ideologia. anche perché per legge non ci devono essere tracce rilevabili di pesticidi sul prodotto finale, quindi stanno solo cavalcando una paura infondata per vendere un prodotto coltivato con sostanze tossiche di origine naturale come il verderame usato come anticrittogamico

[@gielle30]

Meglio il rame che glifosate insetticidi e anticrittogramici vari...va a vivere in mezzo ai vigneti di prosecco e nelle vallate delle mele

[@griptor1]

@@gielle30 perché paragoni il glifosato (glifosate é in inglese...) al verderame? non é né un pesticida né un anticrittogramico ma un erbicida, quindi non svolge la stessa funzione del verderame che funziona in quanto sostanza sicuramente tossica (anche per l'uomo) che si accumula nel nostro corpo, al contrario del glifosato serve a uccidere selettivamente le piante e agisce bloccando un loro enzima (che noi non abbiamo) é considerato sicuro per i consumatori da enti del calibro di OMS, l'Echa, l'AIRC,.... grazie per aver dato per scontato che non abbia lavorato nell'ambito 😂

[@paolorossetto8621]

​​@@gielle30 sicuro che il glifosate faccia così male? In più di 40 anni e con miliardi di euro di ricerche ancora non si è riusciti a collegare chiaramente (ovvero escludendo correlazioni spurie) almeno una (UNA) patologia umana la cui diffusione o virulenza sia aumentata dall'assunzione di glifosate o suoi metaboliti. Ah, tanto per esser chiari, spesso si cerca l'AMPA (un metabolita) per derivarne l'uso e lo "sversamento" di glifosate in una certa zona. Piccolo particolare, l'AMPA é presente in moltissimi prodotti per la detergenza, i quali vengono usati in quantità sicuramente superiori a quelle di glifosate, almeno in ambienti fortemente antropizzati come sono quelli italiani. Ergo, spesso quando si legge di glifosate in dosi elevate vicino ai centri abitati, é quasi certamente dovuto a presenza di residui di detti prodotti detergenti negli scarichi civili. Il verderame é meglio? Non credo proprio. Il rame, in quanto metallo pesante poco mobile, tende ad accumularsi nei terreni e alla lunga ha effetto deprimente sulla fertilità dei suoli. Praticamente sterilizza. In molte zone dove la vite è stata coltivata da secoli i terreni sono diventati quasi completamente sterili. Col glifosate (usato fra l'altro come erbicida, mentre il rame ha funzione anticrittogamica) questo non succede, semplicemente perchè, al contrario di quanto molte persone ignoranti in materia credano, il glifosate si degrada molto velocemente a contatto col suolo, venendo rapidamente metabolizzato. Per finire pensi veramente che i biologici usino meno prodotti e trattino meno? Guardati e metti a confronto qualche QdC (quaderno di campagna o registro trattamenti) di aziende in regime bio rispetto ad aziende in regime di lotta integrata (il convenzionale non esiste praticamente più in Italia). Per molte colture i biologici effettuano molti più trattamenti. Ma ti dirò di più, utilizzano anche prodotti che pur essendo normalmente più blandi, hanno spesso profili tossicologici molto peggiori rispetto ai fitofarmaci usati in lotta integrata. Per esempio il piretro (insetticida chiave per molte colture. in regime bio) è assolutamente non selettivo per l'entomofauna utile. Il rotenone che si usava anni fa é stato rimosso dalle sostanze utilizzabili perché considerato troppo tossico. Comunque tranquillo, puoi benissimo continuare a mangiare sia "bio" che "integrato": la legislazione sui limiti massimi di residui é cosi stringente che sarebbe fisicamente impossibile assumere una quantità di un qualsiasi PF (o mix di di PF, concetto che si tira spesso fuori in assenza di argomenti) che abbia effetti dannosi per la tua salute. Le quantità degli LMR ammessi sono talmente basse che nessuno potrà mai arrivare a ingurgitare una dose giornaliera sufficiente causare anche il minimo fastidio. Per farti un esempio: se tu consumassi pasta con luvelli di "glifosate" residuo uguali al LMR per notare forse un qualche effetto, dovresti consumarne circa 60 o 70 KG AL GIORNO per tutta la vita. Attenzione però, questo vale se la mangi cruda, direttamente dal sacchetto. Se la cuoci allora devi almeno triplicare il valore perché la gran parte del residuo viene dilavato. A essere onesto io mi preoccuperei molto di più di quanto amido sto ingurgitando. Ti rendi conto che ti preoccupi di un qualcosa che non ti causerà mai alcun danno? Non é certo colpa tua ma piuttosto della qualità dell'informazione in materia, totalmente scollegata da realtà, ricerca, regolazione normativa e dati scientifici.

[@michelebessi6182]

Video super utile! Grazie!

[@Salvo3mm3]

Sei simpaticissimo! Grande!

[@lorenzofaedi3336]

Molto chiaro come contenuto e lo condivido anche. Penso sia molto utile per chi ha difficoltà a destreggiarsi tra tutte le etichette che oggi vengono applicate...

[@gianlucaderubeis7294]

Daje bel video!

[@cinziachiarimeschiari8297]

un discorso molto sensato, ed equilibrato,grazie !!!

[@davidegadda4477]

Bel video! Molto concreto

[@lailabove5791]

Sempre impeccabile 💪🏻

[@GiovannaGiacominelli]

Grazie..... sono super d'accordo

[@effeesse9575]

il bio è la ciliegina sulla torta. ma prima va fatta la torta. bio non significa salutare. e non significa nemmeno che per produrre la roba bio non si usi la chimica, come il consumatore è portato a pensare: sono tollerati determinati pesticidi e diserbanti e chissà cos'altro in determinate quantità pensate a mangiare sano a prescindere dal bio. poi se potete mangiare sano e bio è un po' meglio, ma il grosso della differenza sta nella torta. considerate che la certificazione bio ha un costo. che si paga anche al certificatore, che ha un lieve conflitto di interesse

[@fabioborio2901]

@@effeesse9575 il bio è il verme nella ciliegia perché è terribile per l'ambiente.

[@gielle30]

Ma non dir cazzate...non è consentita l uso della chimica di sintesi...e i prodotti naturali come il rame ha un limite sul uso ma non per la salute umana.

[@Matteoooze]

I diserbanti ammessi nel bio sarebbero quali?

[@RaffaMitoev]

Quelli che registrano su altre colture

[@giorgiomanieri]

Mi sa che parli per sentito dire. In bio non è permesso alcun diserbante, inteso come prodotto ad azione sistemica. Infatti uno dei problemi principe del bio è il contenimento delle infestanti, per questo si usano sistemi meccanici e pacciamature varie. I pesticidi permessi sono quelli di origine naturale (quindi nessuna molecola sintetica) tra cui piretroidi e altri estratti di piante, oltre a vari batteri e nematodi antagonisti. La maggior parte si questi si preferiscono perchè sono innocui per il resto della fauna non bersaglio (insetti pronubi, micorrize, uccelli etc.). Sono prodotti con tempi di carenza molto brevi (massimo 7gg), alcuni di questi si disattivano in meno di 24h al primo raggio di sole. Dire che non si usa la chimica è una cazzata, dato che qualsiasi cosa è un composto chimico. Anche l'acqua è chimica!

[@taiogoni4735]

Tema poco divisivo dai commenti eh😂 sapevo che il bio è in gran parte marketing, ma nemmeno mi sento di buttarlo via cosi😆

[@COBRA-ln7gi]

8:10 oltre all'arteggiamento delle persone dovrebbe cambiare anche la situazione degli stipendi. È inutile che propongano prezzi più alti per avere più qualità (giustamente) se poi molte persone non possono permetterselo (togliendo dall'equazione quelli che sperperano i soldi in modo diverso, come hai detto tu).

[@fabioborio2901]

@@COBRA-ln7gi ma il bio è un male in sé indipendentemente dal prezzo.

[@fabioborio2901]

@@COBRA-ln7gi ma il problema per l'umanità è il biologico in sé .

[@lorenapasquetti8627]

Grazie❤

[@robyroby1902]

Eccomi😊 adesso sono in America e ho trovato la scelta di carne grass fed anche in posti abbordabili x una differenza accettabile di pochi dollari. Per la carne, il ghee e le farine prediligo prodotti bio x il resto anche no .. Mi fa piacere sentire queste informazioni da chi ne sa sicuramente più di me. Tendenzialmente prendo prodotti bio, in Italia ho fiducia in natura sì, tante verdure però le compro nel supermercato "normale" perché bio hanno prezzi davvero proibitivi e dopo questo video lo farò più serenamente 😊

[@iltergi]

Bellissimo video 👏

[@ilcino92]

Video interessante!

[@sarabernardini2786]

Ho trovato molto molto interessante l’argomento Grazie 🙏🏻

[@andreagalluzzi7334]

Dei quattro punti cardinali ti sei dimenticato quello più importante, ovvero che il terreno dove intendi coltivare "biologico" sia pulito da sostanze inquinanti e dannose. Sennò parti male. Detto questo, negli ultimi 20 anni, un sacco di aziende si sono riempite la bocca con " biologico" a sproposito. I grandi gruppi alimentari sono andati in UE a fare lobbismo per avere una certificazione bio che non hanno mai rispettato. I piccoli produttori bio spesso vengono controllati e tassati e perdono la voglia di dire che i loro prodotti sono biologici. Avere la fortuna di conoscere una azienda agricola dove acquistare i prodotti e sapere come vengono coltivati è la cosa migliore.

[@nicolacosta8647]

Gli antibiotici non si possono più usare come prevenzione da almeno 20 anni e sono altamente normati. Il biologico usa molto più terreno dell’intensivo. La rotazione viene utilizzata anche nel tradizionale. Il contadino sotto casa in pensione non ha protocolli da rispettare e quindi usa i prodotti a cazzum…. E la lista inesattezze di questo video è ancora lunga.

[@cris_82]

Ottimo video

[@antonior-sagemode]

Dove posso comprare il quadro che alterna 300, il cavaliere oscuro e altre figate?

[@simoneadaminutrition]

Samsung The Frame

[@antonior-sagemode]

@@simoneadaminutrition top grazie, e grazie per la divulgazione

[@matteor5221]

E io che pensavo venissero cambiate ogni volta 😅

[@billythegreek84]

Ciao avrei una domanda sul discorso nutrienti, alcuni vegetali bio quindi hanno una maggior quantità di alcuni nutrienti, questo ha però un impatto sulla salute? Nel senso, se io ho un'alimentazione corretta, varia, bilanciata, e non consumo prodotti bio, potrei guadagnare qualcosa in termini di prevenzione di malattie sostituendo alcuni prodotto normali con quelli bio o alla fine quei nutrienti in più che possono avere non fanno differenza? Grazie.

[@simoneadaminutrition]

Le differenze ci sono ma le stesse metà analisi non si pronunciano sui miglioramenti della salute. Quindi non è detto che cambi qualcosa (a patto che mangi bene ed equilibrato)

[@faustopioli]

Se non controlli il giro vita e se non fai attività aerobica almeno 5 volte alla settimana “mangiare bene” non serve a nulla.

[@Paoloan]

Pensavo fosse una presa in giro per il bio. Invece è un ottimo video intriso di verità.

[@paoloferrante7436]

Ottimo video comunque bravo

[@B-O-B-O]

Come dici te si può fare un po' di tutto... Io personalmente prendo la frutta e verdura dal contadino perché noto che dura di più e la preferisco, carne non la compro, ed il pesce lo prendo surgelato per comodità.

[@Dino-lg4ey]

A proposito di banane :) La buccia della banana è edibile ed è una fonte preziosa di potassio, calcio, fibre e molto altro. Personalmente la aggiungo al frullato proteico post workout ma: utilizzare buccia di banane non biologiche mi lascia molto perplesso, le banane bio di qualità costano minimo il triplo ed il portafoglio piange.

[@fabioborio2901]

Il biologoco è un grande nemico dell'ambiente

[@nexnexusnex]

Per il consumo di suolo forse, ma per l’impoverimento del terreno assolutamente no. Io parlo di un biologico vero al 100%, magari un terreno tradizionale andrà inevitabilmente incontro ad un impoverimento e dovrà essere costantemente nutrito da concimi a base fosforo, azoto e potassio. Questo nel lungo creerà vegetali sempre più poveri nutrizionalmente (per non dire dannosi per il carico fosforico) e un terreno sempre più fine a se stesso, entrando in un loop. Un terreno biologico a dovere invece sarà sempre ricco di ciò che la pianta ha bisogno perché si sfrutta la rotazione colturale, per sfruttare al meglio le sostanze disponibili, e il maggese, per consentire ai microrganismi di proliferare. Garantendo ortaggi sani e buoni. È vero che si occupa più spazio e sul breve non è affatto un buon trade off, ma sul lungo potrebbe esserlo.

[@fabioborio2901]

@nexnexusnex consumo di suolo enorme attività di macchine o persone ecc . Poi ovviamente qui si semplifica tutto all'osso.

[@nexnexusnex]

@@fabioborio2901 si ma ti ho spiegato che il consumo di suolo è un trade off momentaneo

[@Locchiosinistro]

Il concetto è chiaro: vogliamo migliore qualità in ciò che mangiamo ? Investiamo di più nel cibo ma moderiamone l’assunzione. Sarebbe anche un freno alle coltivazioni ed agli allevamenti intensivi.

[@busdragofumagalli4361]

Col biologico salvaguardi l’ambiente ma non a parità di quantità del prodotto. 1kg di carne bio o verdura bio richiede più terreno dedicato all’allenamento o l’agricoltura.

[@Matteoooze]

Dell’ allevamento non parlo ma vorrei capire, da viticoltore biologico, in che maniera consumerei più terreno rispetto ad un agricoltore che segue il metodo integrato. Mi sembra un video molto generalista…sarebbe meglio far fare questi video agli agronomi

[@fabiolessi3867]

​​@@Matteooozeperché senza fitofarmaci e concimi la produzione è minore, le piante fanno meno resa e si ammalano di più o sono parassitate di più. Quindi per produrre la stessa quantità ti servono più piante e più terreno.

[@fabiopedol]

👏👏

[@damen8964]

Che bello che il Project dice cose vere e non, se non lo sono, buonista per forza. Ps: il cambio di locandine dietro è un easter egg figo

[@francescomessina526]

Ma perché il quadro alle tue spalle ha deciso di cambiare? xD

[@project_invictus]

Perché è un biricchino 😊

[@francescomessina526]

@@project_invictus xD Ho capito in seguito che è uno schermo, molto fico!

[@Acidoetilendiamminotetracetico]

Purtroppo il concetto di "contadino" è fuorviante. Il contadino è una persona che coltiva vegetali, se lo fa per piacere personale e ogni tanto ti porta due melanzane e un sacchetto di pomodori forse ha senso il tuo discorso, ma se è lo stesso contadino che poi va a vendere i suoi prodotti al mercato o ai consorzi no, perchè anche lui ci deve guadagnare su quei prodotti e troverà sempre la via più remunerativa per coltivarli.

[@project_invictus]

@@Acidoetilendiamminotetracetico si è vero. Poi funziona così per tutte le aziende anche non del food 😊

[@simoneadaminutrition]

Più che fuorviante magari un po' vago. Per contadino intendo quelle piccole realtà che vendono localmente direttamente ai privati. Chiaro che anche loro guadagnano ma solitamente avendo meno appezzamenti e meno spese riescono a trattare meglio i prodotti e la terra.

[@Lorenzo.Stella]

Stravero, bisogna ragionare bio

[@SaraDeRosaYT]

0:12 Io le sceglierei tutte e due 😉

[@ildiablo]

Per me è stato un video in cui si sono ripetute sempre le stesse cose per 6 minuti e passa su 8 e in cui si fa la morale da un punto di vista economico a certe persone che vogliono il bio ma a prezzi bassi, quindi, come si suol dire, la botte piena e la moglie ubriaca. Mi aspettavo più un video da un punto di vista nutrizionale o simile sui prodotti bio e non bio. Alla fine l'unica cosa che mi è interessato, ma che già sapevo, è stata la conferma che bio e non bio hanno gli stessi valori nutrizionali. Questo è il mio feedback se può interessare. Detto questo, sempre e comunque tanta stima per Project e il dottor Adami

[@simoneadaminutrition]

Il nocciolo era quello. Non ci sono grandi differenze. Volevo fare un video più sulla parte pratica. Grazie comunque del feedback la prossima volta cambierò approccio!❤

[@fabioborio2901]

@@ildiablo biologico è generalmente un prodotto uguale ma che costa e inquina di più

[@ildiablo]

@@fabioborio2901 se lo dici tu... 🤣

[@fabioborio2901]

@ildiablo lo dicono tutti gli studi seri. Per non parlare del biodinamico . Poi libero di credere a quel che vuoi anche che il sole su una caramella al miele 🍯

[@An3ma22]

In realtà l’informazione più importante è sui prodotti animali che risultano essere nettamente migliori se sono selvatici come polli ruspanti, bovino grass fed, pesce pescato e non allevato. Inoltre ci tengo a premere su 2 cose che nel video non vengono citate, il bio che viene preso in analisi dice tutto ma non dice niente perché i vari produttori bio possono lavorare in modo completamente diverso, rispettando dei parametri minimi di accesso bio e quelli valgono per tutti. Ad esempio delle uova bio completamente da galline ruspanti, dove le galline vengono coccolate, ascoltano musica classica e si nutrono di semi di lino e di chia possono essere completamente diverse da delle uova bio di Fontanavecchia che rispetta giusto i minimi parametri minimi accessibili per il bio. Quanto ai prodotti industriali non c’è nulla da aggiungere se non che in realtà in alcuni casi io prediligo il bio non tanto perché mi aspetto un biscotto con più vitamina B, tanto per dire, ma quanto perché molte volte aziende che fanno il bio inseriscono alimenti più sani aldilà del fatto che siano bio. Un esempio potrebbe essere che se vai da Natura Si ti renderai conto che esiste molta più scelta sui biscotti fatti con olio extra vergine di oliva piuttosto che con il Grano Saraceno. Quindi è per la maggiore attenzione all’alimento che si sceglie per comporre il prodotto e non per il fatto che questo sia bio. Quindi il tuo senso di soddisfazione che cambi poco ha senso ma fino ad un certo punto. Perché per chi può permetterselo e non compra tutto bio irresponsabilmente ma sopratutto quello che compra lo fa scegliendo sulla base di uno studio dell’azienda che c’è dietro allora lì è diverso. Io sono nutrizionista e questo lavoro lo faccio già di mio, ma nel piccolo ognuno di noi potrebbe informarsi

[@sergiomillo3954]

Non credo che il Dario bressanini sia molto d'accordo sulle conclusioni finali. Non credo che il.mondo intero si possa sfamare col bio. Non credo che il bio sia conciliabile con il consumo di suolo eccessivo

[@remotomasi5604]

Si informi , ogni coltivazione bio ha il suo protocollo di produzione , certificato da organismo autorizzato

[@Matteoooze]

Io da persona che lavora nel settore non riesco a capire perché quando si parla di agricoltura tutto si sentono in dovere di dire la loro come esperti. Ho letto i commenti e faccio fatica a trovarne uno che dica una cosa vera. Non capisco poi perché di agricoltura bio non parli un agronomo piuttosto che un nutrizionista come in questo caso….

[@soundinpresenceanam65]

Io le verdure me le coltivo tutte usando solo sostanza organica ..nessun trattamento quello che viene come viene viene ...la cosa migliore......sono fortunato ad avere un pezzzo di terra

[@Skiantoss]

Oltre al problema economico ci sarebbe quello della accessibilità. Poche persone hanno accesso al contadino che davvero non usa nulla o l'allevatore grass fed e sono talmente pochi i posti sul territorio da costrigerci ad eliminare questa scelta dalla tabella perché non estendibile potenzialmente a tutti come tutti gli altri cibi. Si ok potrei comprare kg e kg di carne grass fed online con le spedizioni refigerate ecc ma non è sostenibile. La persona normale che va al supermercato, al mercato, al negozio del fruttivendolo nella maggior parte dei casi non trova nulla che vada oltre il bio.

[@ilcontemanu]

No ragazzi, la roba del supermercato costa di più di quella del contadino e fa schifo. Poi si pretendono le fragole a dicembre, l’avocado e tante altre stupidaggini. Imparate ad andare al mercato, a riconoscere frutta e verdura, ad evitare i confezionati. Imparate a mangiare!

[@perbe88]

Indipendentemente dal tema trattato, se hai alle tue spalle un poster di Pulp fiction hai ragione a priori

[@berto2669]

Secondo me bisogna approfondire l argomento meglio questo puo essere un incipit. Ma deve essere approfondito con anche collaborazione esterne secondo me.

[@simoneacacelli6395]

Produrre carne in biologico ha impatti ambientali a volte persino più alti del convenzionale a causa dell' utilizzo di suolo maggiore dovuto alla bassa produttività

[@edoardogioia167]

Secondo me, il video non ha l’approccio scientifico/etico che contraddistingue Project Invictus. Innanzitutto mi terrei lontano dalla “roba del contadino “ ,quella meno controllata. Il biologico è innanzitutto una certificazione con controlli e regolamenti specifici per Europa/Italia ( più rigidi e ben fatti che nel resto del mondo)poi è anche tutto il resto che giustamente è stato citato… e infine anche una filosofia legata alla natura e all’etica ( anche per come, in media, trattano e pagano i dipendenti). Credo si faccia anche un po’ di confusione con il biodinamico. Il biologo è garanzia al 100% di tutto il bene che il cibo può darci? Ovviamente no! Come non lo è la creatina, la quale però qui quasi tutti assumiamo e della quale ci fidiamo… perché è quella più studiata, efficace e tendenzialmente sicura tra i tanti integratori… però non abbiamo garanzie al 100%! Personalmente non mi fare mai seguire da un nutrizionista che tratta un argomento cosi importante, e sicuramente anche controverso, in questa maniera. Senza offesa ovviamente

[@davismedini8137]

Il quadro dietro è cambiato 3 volte

[@SengiR86]

Amen

[@michelangelotacconi]

Questa volta ho trovato il tuo contenuto poco chiaro e poco approfondito. Peccato, perché solitamente sei molto bravo nel debunking. Un video al di sotto della tua eccellente media. Continuo a fare il tifo per le persone come te; massima stima 💪🏻🤙🏻

[@simoneadaminutrition]

Ma non doveva essere un vero e proprio debunking. Alla fine era solo per chiarire i punti pratici del bio senza andare in dettagli noiosi. Ma grazie del feedback, la prossima volta andrò più in profondità!❤

[@cesarepeli]

Non ha più proteine e meno grassi il pollo bio?

[@project_invictus]

Proteine praticamente uguali grassi forse meno, occhio a non confondere il pollo libero con quello biologico. Nel secondo caso é principalmente bio perché mangia mangimi bio, ma sempre mangia a bizzeffe.

[@piergll642]

Condivido, i film delle locandine che si avvicendano sulla sx .

[@Nickxb12]

Il problema è che oggi al ristorante un semplice piatto di spaghetti alle vongole costa sui 20€ ed è pure mediocre nella maggior parte dei casi. A casa me lo faccio meglio e con poco.

[@A.Bellini]

Un po' di confusione secondo me. Bio significa anche altre cose, non solo qualità degli alimenti, a partire dalla salute di chi opera nel Bio.

[@marcovaleriototicchi7977]

E l'impatto ambientale del biologico? L'utilizzo di più quantità di campi per sopperire alla minor produttività porta a danni alla biodiversità ben maggiori dell agricoltura convenzionale. Inoltre non potremmo mai sfamare 8 miliardi di persone così, non è assolutamente sostenibile e fattibile. Il biologico è un bel sogno e molta fuffa ideologica e markettara, non ci sono prove del fatto che mangiare bio sia più sano.

[@emilianomontanari283]

Per me è stato un video poco chiaro poco coinvolgente e poco brillante, però il tema mi interessa, vorrei che faceste approfondimenti migliori grazie

[@project_invictus]

@@emilianomontanari283 grazie del feedback 😊 faremo meglio con un approfondimento 💪

[@emilianomontanari283]

@ grazie ☺️

[@simoneadaminutrition]

​@@emilianomontanari283 se mi dici cosa è stato poco chiaro in questo video provo a spiegarti meglio!🙏

[@fabioborio2901]

Secondo me il video cerca di nin essere teoppo duro con i devoti del bio perché essendo dei credenti rinnegherebbero i fatti e non la loro fede.

[@RSousuke]

Sinceramente ho pensato la stessa cosa del commento. Ho messo in pausa e ho guardato lo schema (tra l'altro la chiave di lettura l'avrei voluta come titolo sopra la tabella e non nelle note...), ma dai minuti prima me lo aspettavo diverso. A parte i prodotti processati, bisognerebbe scegliere contadino/pescatore/ecc, poi bio, poi tradizionale. Ok, ma allora non c'è bisogno di uno schema. Ma quindi quale è la differenza di due uova da galline allevate in modo diverso? La precedenza bio per il pesce a cose è dovuta? I nutrienti maggiori nei vegetali ci sono sempre o dipende dalla tipologia? Il contadino che coltiva in modo artigianale (insomma un po' "a caso" 😋), che non ha fatto analisi e non conosce bene il terreno, è davvero più affidabile di un'azienda seria (anche non grande) che ha un controllo qualità? La GDO che controlli aggiunge a quelli dei produttori? Se la scelta al supermercato è basata anche su altri criteri oltre l'alimentazione, ha senso per ogni tipologia andare in punti vendita diversi facendo dieci giri invece che vicino casa in bici? È sostenibilità anche questa. Domande così che mi restano anche dopo il video, in fondo ho confermato che per alcuni vegetali fa differenza ma è un po' generico. Lo dico con la stima che ho per il canale/progetto, che mette al centro la scienza e non le fuffa. 😉 Quindi sì, sarebbe interessante vedere degli approfondimenti 🙂

[@ThePinoSilver]

8 minuti e nemmeno un accenno su quale dei due è meno tossico in merito ai fertilizzanti (che usano anche nel bio) Credo che sia una discriminante da mettere al primo posto o no ? inoltre la famosa frase contadino vicino casa (qui da me ce ne sono tanti) ma siamo sicuri che non usino fertilizzanti in modo spropositato ? che le uova siano sicuramente libere da batteri? che il terreeno dove coltiva non ci siano sepolti rifiuti radioattivi ? Vedi triangolo della morte (Campania) ma che ne sono in tutta Italia. Quindi mi fai un video un pochino più serio di questa chiacchierata da bar ?

[@mannaggiatuttiquanti]

A te Presidente ti debbono fare

[@federico9563]

No, è essenzialmente Chemofobia ascientifica.

[@atibha]

Niente proteine animali, mangiare il meno possibile

[@guidogferrazzoli3186]

Teoria,teoria e tanta disinformazione.Coltiva un pezzettino di terreno e poi vedi la differenza sul sapore,la sostanza e i nutrienti della carne,verdura e frutta e la rotazione del terreno.

[@richimaff3519]

Perché ovviamente abbiamo tutti qualche ettaro da coltivare ed il tempo per farlo, ma poi ti pare che ogni singolo cristo possa arrivare ad una conoscenza e abilità decente in materia per produrre cibi di qualità accettabile?

[@richimaff3519]

Il sapore non è indicatore di nulla, infatti a tantissime persone piace il sapore dei cibi più disparati e insalutari, la sostanza non so cosa sia non vuol dire nulla, la rotazione del terrone la si conosce dal medioevo e proprio i piccoli coltivatori bio Italia protestano per abolirla

[@guidogferrazzoli3186]

@@richimaff3519 ma quale ettaro di terra bastano 100-200 mt quadri e hai verdura in abbondanza per due famiglie ,il tempo c e l hanno tutti perche sono poche ore l anno da dedicare all orto,esludiamo una parte di persone che abitano in città , la verità è un altra che attualmente ci sono troppo fighetti e "nullafacenti" che dparlano giudicano e producono poco e nulla.

[@guidogferrazzoli3186]

@@richimaff3519 il sapore non lo conosce chi è abituato a mangiare cibi "processati" e alterati,la sostanza dei prodotti intendo tutti i macro e micro nutrienti:vitamine,grassi,proteine e non puoi paragonare un alimenti che cresce in maniera forzata e alterata con prodotti che crescono in maniera naturale.

[@guidogferrazzoli3186]

@@richimaff3519 di terra bastano 100-200 mt quadri e produci verdure tutto l anno per due famigli,per il tempo bastano poche ore l anno,non cercate scusanti quando non ci sono. Di questi tempi ci sono troppo fighetti che hanno poco voglia di fare un minimo di "sacrificio" extra,nemmeno per il loro benessere.

[@FC-df2qk]

Ottimo video