Puntata molto interessante e piena di spunti da approfondire. Grazie per il lavoro che fate!
@hesperusphosphorus2 жыл бұрын
Complimenti per la puntata, estremamente interessante. Una domanda: tratterete il tema del libero arbitrio, in futuro (e dei modelli del tempo con i quali è compatibile) ?
@lorenzomoriondo63382 жыл бұрын
grazie. bella puntata.
@robertorosati532 жыл бұрын
Molto interessante grazie
@antonio80132 жыл бұрын
By
@apgspalmaapgspalma17682 жыл бұрын
forse non è idea malvagia di ripartire da una domanda che ha poco di intuitivo: puo' dio modificare il passato? se no, perchè, se si' in che modo?
@Emiliano.Boccardi2 жыл бұрын
Sono d'accordo
@danielegalasso81642 жыл бұрын
Oppure: data una posizione legale di una partita a scacchi è possibile ricostruire la sequenza di mosse che hanno condotto a quella posizione?
@apgspalmaapgspalma17682 жыл бұрын
@@danielegalasso8164 buona domanda: ho un'opinione ma è diretta ed intuitiva (risposta: non in modo univoco), ci penso un poco di più
@Emiliano.Boccardi2 жыл бұрын
@@danielegalasso8164, E' una domanda interessante (anche se non so se ho capito bene la connessione) . Io la mettere così. Descrivi gli scacchi come un sistema formale. Le regole sono le mosse permesse, l'unico assioma la posizione iniziale. I teoremi sono le configurazioni possibili. Tutte le trasformazioni permesse (tranne che per i pedoni) hanno una "inversa", analoga all'operatore di inversione temporale per i sistemi dinamici. Perciò per ogni modo (prova) per arrivare ad una configurazione (teorema), puoi costruirne infiniti altri (avanti e 'ndrè...). Quindi la risposta semplice alla tua domanda è: no. Però la domanda resta interessante, perché dipende da cosa decidiamo di considerare come una "stessa prova". Per esempio, se metti nella stessa classe di equivalenza tutte le sequenze "con ripetizione", forse la risposta è meno banale. Leggo su Wikipedia che esiste il problema della "analisi retrograda" (che è esattamente quello che ti stai chiedendo). Domani leggo e se c'è qualcosa di interessante ne riparliamo. Comunque, perché la domanda?
@glicogeno45502 жыл бұрын
@@danielegalasso8164 Piccolo problema, dagli scacchi, i pezzi mangiati vengono tolti. Quindi se dall'universo la materia sparisce, non si ricostruisce nulla. se invece come dicono, la materia non sparisce, ma si aggiunge ad minchiam..., ancora peggio.Quindi, per restare nel paragone con gli scacchi, mano a mano che si avanza nel gioco, certi pezzi si possono muovere in una certa direzioni. A parità di pezzi, osservando due fasi del gioco, senza che qualcuno ti dica quale fase venga prima e quale dopo, dovresti saper metterle in ordine temporale. Poi i pezzi spariscono, in base alla quantità di pezzi presenti, sai quali fasi vengono prima e quali dopo. Poi, i pezzi restano sempre quelli e si muovono un po' in tutte le direzioni, e li non si riesce a mettere in ordine le fasi o diventa più difficile specialmente se i giocatori cazzeggiano invece di cercare di chiudere. Quindi con più materia, si va indietro nel tempo, con meno materia si va avanti, a parità di materia a volte si capisce a volte no. Il paragone non regge.
@emilianoloi2 жыл бұрын
me lo ricordavo diverso RanXerox... molto piu pacato stasera. bellissimo emiliano boccardi ed i suoi ospiti. bravi!
@primulerossa4092 жыл бұрын
Senza fisica di base come spiegate una stella di neutroni o un buco nero e quindi l'entropia di un buco nero?
@apgspalmaapgspalma17682 жыл бұрын
con la fisica, con che altro?
@lorenzobranca82252 жыл бұрын
mmmm non vorrei sbagliare ma anche in meccanica lagrangiana la causalità mi pare abbastanza chiara (analoga a quella newtoniana), tant'è vero che per avere le traiettoria si hanno le equazioni di eulero lagrange.
@Emiliano.Boccardi2 жыл бұрын
Ciao, a me il caso della meccanica Lagrangiana pare sostanzialmente diverso, almeno ad una interpretazione fisica immediata. Nel caso della meccanica Newtoniana la traiettoria è determinata dalle forze che "agiscono" sul sistema, "spingendolo" e "tirandolo" qui e li. Le forze, non a caso, sono vettori che puntano nella direzione in cui il sistema viene "spinto". In meccanica Lagrangiana, invece, non ci sono componenti causali evidenti. Sappiamo che la traiettoria sarà quella che minimizza l'azione (l'integrale della Lagrangiana). Ma non vi è alcun suggerimento riguardo a cosa "spinga" il sistema a mantenersi lungo quella particolare traiettoria. La Lagrangiana stessa è una funzione scalare, e infatti nelle equazioni non compaiono mai campi vettoriali. Niente vettori, niente spintoni.
@lorenzobranca82252 жыл бұрын
@@Emiliano.Boccardi si, ho capito il punto, probabilmente devo schiarirmi le idee. grazie per la risposta.
@edoardomassini34452 жыл бұрын
@@Emiliano.Boccardi sbaglio o sei un logico?
@Emiliano.Boccardi2 жыл бұрын
@@edoardomassini3445, no. Ho studiato e insegnato molte volte logica, ma ho una formazione da fisico e da filosofo.
@edoardomassini34452 жыл бұрын
@@Emiliano.Boccardi mi permetti una domanda : recentemente ho avuto un dubbio circa la decidibilita dell'enunciato di russel, io mi ricordavo mi fosse stato insegnato fosse indecidibile, altri affermavano fosse decidibile, qual e' la tua posizione se posso chiedere, grazie
@mikeryko91282 жыл бұрын
Nel video si parla di Pearl? A me pare uno dei pochi a dare una formalizzazione al concetto di causality che sarebbe interessante discutere.
@Emiliano.Boccardi2 жыл бұрын
Ne faccio un breve accenno alla fine della carrellata iniziale. Poi emerge qui e li in modo non sistematico durante la chiacchierata.
@mikeryko91282 жыл бұрын
@@Emiliano.Boccardi Grazie, me lo vedo (lo avrei visto comunque :D ) Sono dell'opinione che Pearl meriti un video a parte: nel mio ambito (computer science) ha grande riconoscimento ma penso che tra qualche decina di anni parleremo di lui come un gigante al di fuori di quell'ambito (non che non lo sia gia', il Turing e' un segnale, ma ho letto che anche Parisi ha usato diversi suoi framework per approcciare problemi aperti in fisica). La cosa pazzesca della teoria di Pearl e' la semplicita' e l'eleganza della formulazione matematica che poi si traduce nei causal graphs, e di come tramite le cosiddette intervention puoi stimare l'effetto di una variabile su un'altra.