Il populismo è uno strumento di lotta politica tra un’élite emergente o minoritaria e una tradizionalmente consolidata e maggioritaria. La prima trasforma i secondi da avversari in nemici, e li combatte strumentalizzando il malessere popolare. Quando l’élite maggioritaria entra in crisi, l’élite minoritaria tenta il colpo basso accattivandosi il favore del popolo, presentato come moralmente superiore e vittima dell’establishment. L’élite minoritaria, allora, si propone come difensore degli interessi dei ceti più deboli. L’élite maggioritaria entrata in crisi, viene accusata (magari giustamente!) di sfruttare sia il privilegio della propria posizione politica, sia il sistema democratico rappresentativo, per garantire e proteggere i loro personali interessi economici.