Cosa sarebbe necessario per salvare il ciclismo italiano? | GCN Italia 307

[@gcnitalia]

Qual è la vostra opinione? 👇

[@filippopogacar]

W i padri del Maranga e i pensionati che ci mettono passione altroché

[@Canerandagio139]

Però questi talenti quando arrivano nel ciclismo che conta vengono rovinati dai procuratori.

[@sandrotabani1216]

In Italia abbiamo troppe tasse che non attraggono investitori e quindi sponsor, troppo traffico, pensiero comune che chi fa sport sta perdendo tempo (quindi lo sport é sempre messo in secondo piano, a partire da scuola). Secondo me questi sono i tre motivi principali.

[@pliniorichinitrainer6357]

Penso che le squadre u23 chiuderanno tutte perché le "devo" pro tour Stan prendendo tutti i migliori juniores e "devo" italiane se escludiamo la colpack sono a zero..... Cosa fare?? 1)cambiare il sistema fiscale 2) trovare chi finanzia una pro tour italiana .,............

[@ago-td7ph]

@@gcnitalia Nel rugby é già stata creata la tua idea, si chiamano centri di formazione/ accademie e c’è ne sono (4 (nord est, nord ovest, centro e sud ) almeno fino a quando giocavo io. Giocatori selezionati in base a criteri degli allenatori nazionali e ai nominativi fatti dagli allenatori delle società, convivono in convitto si allenano e studiano, tutto spesato dalla federazione, ogni tot settimane c’è il torneo o partite tra accademie zonali. Così é più facile da gestire e fare le convocazioni per la nazionale fino agli u18. (Fino agli u18/u20 nazionale i risultati sono migliorati, é la maggiore che non riesce esprimersi) Il problema é sorto con il passaggio al professionismo, alcuni trovavano spazio subito al professionismo (una sorta di champions di rugby, dove in Italia ci sono solo zebre e Benetton, cioè united rugby championship) altri in serie A, altri in B campionati non professionistici. Quindi bisognerebbe creare le accademie almeno fino agli juniores, facendo però firmare una clausola precauzionale di riscatto da parte di squadre italiane professional o continental che hanno una prelazione sui ragazzi a pagamento(20/30k di formazione da dare alla federazione), evitando almeno inizialmente la fuga. In questo modo, se un ipotetico Mario Rossi fortissimo, passa da allievo poi juniores fino ad una professional italiana, quando una top world tour, bussa alla porta della squadra per chiedere di Mario Rossi, la clausola può essere di 100/200k o di più per un ipotetica rescissione. Non esiste ancora il mercato nel ciclismo, ma le clausole rescissorie possono essere messe.

[@pcollu]

Spingete per organizzare una squadra di ciclismo giovanile targata GCN con il Brambo direttore tecnico

[@ITALIA1981]

Ottima idea! Noi potremmo dare anche un aiuto economico!

[@simonepanza4942]

SERVONO I SOLDI !

[@Graz23]

con bravi medici ahahahahahahah tanto il ciclismo e' in mano ai medici

[@pcollu]

@@Graz23 grande! Adesso ti prego, illuminaci sulle verità nascoste dei nostri tempi che solo tu conosci

[@piidjiGR.]

​@@Graz23 Finiscila di rompere i cogli@ni per favore.

[@luigicerrone8490]

Io la penso come Giorgione e avevo capito, al netto dell'episodio di oggi cosa si voleva dire la scorsa settimana. Io mi sono avvicinato al ciclismo da puro amatore e durante il COVID, considerato il mio percorso di studi in scienze motorie, decisi di dare un contributo diretto e sostanziale al ciclismo giovanile presso una scuola di ciclismo e considerato quello che ho visto in questi anni e quello che vedo di domenica in domenica mi sento di dire che ancora non si è capito ad alcuni livelli che una cosa è dare il proprio supporto ad una squadra (cosa che possono fare i genitori o quanti lo fanno per pura passione) un altro è prendersi cura (nel vero senso della parola) della crescita biologica, sportiva, personale e sociale di un ragazzo. L'esperienza serve, ma fino ad un certo punto nemmeno troppo ampio, perché non è detto che ciò che è servito per Tizio venti anni fa possa essere utile anche per Caio venti anni dopo, eppure in alcune circostanze si tramandano ancora esperienze e su di esse si fonda la crescita di un ragazzino... È assurdo oltre che in barba a qualsiasi criterio scientifico ma è così !

[@andreaval5609]

Il ciclismo nella sua massima espressione è un'arte e come tale non può essere racchiuso in un foglio di calcolo e il maestro che conosce l'arte non potrà mai essere uno scienziato. Si possono fare mille discorsi o analisi prestazionali ma questo non va mai dimenticato.

[@bouncia]

Cari ragazzi, ho ascoltato attentamente la vostra discussione. Sto iniziando a fare volontariato e ad aiutare l'allenatore di una squadra giovanile sperando di dare la mia esperienza da ex ciclista e dopo gli studi fatti durante i corsi seguiti. La società che seguo inizialmente era una squadra amatoriale e successivamente i soldi (tanti) li hanno investiti nei giovani. La squadra amatoriale è in supporto ai ragazzini e la quota associativa va ad aggiungere qualche soldo per supportare il team dei giovani. La chiave (non solo nello sport) non è solo nella federazione, ma sta anche nel sistema scolastico. Bisogna che le scuole portino lo sport (musica, arte, eccc) dentro le mura e che sia equilibrato con lo studio. Facendo così aumentano gli interessi e faremo crescere nuove generazioni, non solo di atleti , ma sicuramente migliori e capaci. Tutto il resto è la solita solfa basata sul far girare i soldi nel totale disinteresse dei giovani talenti e non.

[@gabrieleperessutti]

#Captionchallange "risparmia sulla bici, risparmia sulle ruote, risparmia su tutto ma investi sul misuratore di potenza..." così mi hanno detto quelli di GCN italia

[@zuki92]

Brambo leggermente più nervoso da quando si è messo in forma 😂 A parte gli scherzi complimenti per il lavoro che fate e speriamo che qualcosa cambi nei settori giovanili. Lavoro nello sport e le stesse problematiche che evidenziate nel ciclismo le riscontro anche in società di altri sport. Non servirebbe una riforma nel ciclismo ma una riforma dello sport italiano! 🚴 💨

[@onevision984]

sarà un argomento che crea vedute diverse ma una cosa è certa: parlate con cognizione di causa, e questo non può negarlo nessuno!! grazie per il vostro lavoro, ci vorrebbero più persone come voi ad affrontare tanti temi dell'Italia di oggi

[@ad0715]

In francia questa cosa si fa da tempo, ogni regione quasi ha un centro di formazione con una decina di ragazzi, io ne faccio parte, abbiamo un preparatore super competente con più laure, preparatore per la palestrà, medico, preparatore mentale…. Una parte è finanziatà dalla regione che paga 10000€ per ogni ragazzo, ma la scuola privata, la mensa o la stanza dove dormire le pagano i genitori. Il vantaggio nella scuola privatà è Che abbiamo degli orari addati per andare in bici. Dalla struttura in qualè sono, dei professionisti come Julien Bernard sono uscitì. I giovani italiani non si rendono conto della fortuna che hanno ad avere bici casco, scarpe… tutto quasi gratuito, qui ogniuno si pagà tuttò e vi posso dire che quando devi fare un sacrifizio così grande per pagarti il materiale la mentalità non è la stessa alle gare.

[@davidebalella447]

Purtroppo è così per molti sport, vedi Valentino con WR46, se non fosse per lui si parlerebbe solo spagnolo. D’altronde cosa pretendi da un paese che non pulisce neppure i fiumi 🤪

[@samuelealmagioni5118]

In poche parole, non si può chiedere alle società gestite in modo amatoriale di tirar su gli evenepoel e i campioni di domani, né chiedere ai ragazzi di talento e motivati di emergere con gli strumenti forniti oggi dal sistema ciclismo italiano, in collaborazione colposa con il sistema scolastico che spesso ostracizza chi dedica tante risorse allo sport. Da ex pallanuotista di buon livello, allargo il discorso aggiungendo che è un problema diffuso in tutti gli sport "minori"

[@andreaval5609]

In realtà è quando tutti possono accedere a uno sport e si corre alla pari che si trova il talento mentre la super specializzazione precoce può dare l'effetto opposto cioè i pochi selezionati, vuoi con più possibilità economiche o fisiche in alcuni casi solo perché più avanti nello sviluppo fisico, che sono spremuti e a 20 anni non vanno più e gli altri che essendo fuori dal giro si ritirano ancora prima perché non corrono alla pari e si stufano, vedete voi dove sta il giusto, sicuro quando uscivano tanti talenti decadi fa i costi per una famiglia erano quasi nulli e i preparatori non esistevano. Ognuno tragga le sue conclusioni.

[@AndreaBurzo]

Ragazzi di gcn quello di cui parlate è proprio il mio caso: io sono un ragazzo di 14 anni e mi alleno da quando ne avevo 11 ho fatto molta strada e sono migliorato tanto ma qui non c'è una squadra vivo in Basilicata e mi alleno da solo vorrei lavorare sul serio nel mondo del ciclismo ma non ho attualmente possibilità...come potrei fare? Comunque bel lavoro anche oggi❤

[@NMeteora]

Secondo me dovresti provare a chiedere direttamente alle squadre che ti facciano fare dei test, mi pare che Nibali ne abbia una in sicilia o vederne in veneto e trasferirti...perché non ci sono alternative a mio parere. Altrimenti ti arrendi e fai altro per conto tuo come amatore.

[@AndreaBurzo]

​@@NMeteora io in Sicilia non ci posso andare grazie per il pensiero

[@NMeteora]

​@@AndreaBurzo Il fatto è che molte famiglie per realizzare il sogno sportivo del figlio hanno collaborato assieme, fatto sacrifici anche solo per spostarsi, impiegato tutti i loro risparmi e qualcuno si era anche indebitato...non è facile

[@AndreaBurzo]

​@@NMeteoraa me lo dici questo mondo della bici è costoso stancante pericoloso e per realizzarti devi fare strada

[@Heliosmaster]

Comunque mi pare che Nibali a suo tempo fece lo stesso, si trasferì in Toscana dove c'era la squadra

[@lngshark1659]

Ciao Alan e Giorgio vi ho scritto che il mio vo2max é di 70 e, almeno che il test che ho fatto era sbagliato, è il mio valore effettivo. (Ho 17 anni e faccio da sempre sport vari)

[@alessandroriva6281]

Bellissimo video e trattazione. Veramente bravi!

[@federicoboezio2886]

Bravi ragazzi. questa puntata mi è proprio piaciuta!!

[@albertob_1112]

Lucidissimi e propositivi, con idee chiare, io continuo a ritenere prioritario l'aspetto culturale, nello specifico in merito alla sicurezza stradale, inutile indicarne i motivi. L'idea del ciclismo a due modalità direi che è interessante e ben argomentata come sempre, e lascerei però la possibilità di passare dal ciclismo come passatempo al ciclismo 'di prospettiva professionale' anche negli anni successivi, perchè spesso all'età di un allievo un ragazzo non ha sempre la maturità e la capacità di capire e decidere cosa realmente vuole e può fare

[@robertogibertoni643]

Ciao Alan e a Brambo , tutti bello quello che dite . Ma a mio avviso c’è un problema alla base di tutti che noi ciclisti dall’amatore al professionista in Italia siamo visti male addirittura c’è stato qualcuno che è contento quando viene asfalto un ciclista….Quindi se non viene cambiata la mentalità non vedo cambiamenti a breve.

[@morenovrancich9118]

Verissimo. Abbiamo bisogno di più tutele a livello di codice della strada.

[@EmilianoGalanti]

Ottima analisi e ottime proposte. Non c’è alternativa a modernizzare questo sport. Serve sdoppiare i percorsi perché serve allargare la base dei praticanti. Bravissimi. Grazie

[@ago-td7ph]

BRAMBO CONDIVIDO E PER CHI FOSSE INTERESSATO LEGGA Nel rugby é già stata creata la tua idea, si chiamano centri di formazione/ accademie e c’è ne sono (4 (nord est, nord ovest, centro e sud ) almeno fino a quando giocavo io. Giocatori selezionati in base a criteri degli allenatori nazionali e ai nominativi fatti dagli allenatori delle società, convivono in convitto si allenano e studiano, tutto spesato dalla federazione, ogni tot settimane c’è il torneo o partite tra accademie zonali. Così é più facile da gestire e fare le convocazioni per la nazionale fino agli u18. (Fino agli u18/u20 nazionale i risultati sono migliorati, é la maggiore che non riesce esprimersi) Il problema é sorto con il passaggio al professionismo, alcuni trovavano spazio subito al professionismo (una sorta di champions di rugby, dove in Italia ci sono solo zebre e Benetton, cioè united rugby championship) altri in serie A, altri in B campionati non professionistici. Quindi bisognerebbe creare le accademie almeno fino agli juniores, facendo però firmare una clausola precauzionale di riscatto da parte di squadre italiane professional o continental che hanno una prelazione sui ragazzi a pagamento(20/30k di formazione da dare alla federazione), evitando almeno inizialmente la fuga. In questo modo, se un ipotetico Mario Rossi fortissimo, passa da allievo poi juniores fino ad una professional italiana, quando una top world tour, bussa alla porta della squadra per chiedere di Mario Rossi, la clausola può essere di 100/200k o di più per un ipotetica rescissione. Non esiste ancora il mercato nel ciclismo, ma le clausole rescissorie possono essere messe.

[@emrback8563]

Grazie per aver condiviso

[@favro8326]

Davide Cassani già almeno dieci anni fa diceva cose simili alle vostre. Diceva, ad esempio, che le squadre dovevano pensare di fare provare tutte le specialità del ciclismo ai ragazzi (ciclocross, Mountain bike, pista, etc.) così da farli divertire e allenarli non solo su strada. Unico neo di questa proposta è che non tutte le zone danno la possibilità di allenarsi in pista e, soprattutto, pista coperta.

[@signo85]

Dai su Cassani lasciamo stare ..

[@MrMassimo1970]

​@@signo85 il buon Davide pubblicizzava il bici+treno

[@gianlucasardegna1836]

Cmq bravi bravi e giusto parlare e voi lo avete fatto sempre senza offesa per nessuno ovviamente ❤

[@alessandracristalli]

Da mamma che apprezza e pratica ciclismo, sia su strade che offroad, mai e poi mai comprerò di mia iniziativa una bici da strada per mio figlio (ancora piccolo ndr), paradossalmente mi sento più sicura a vederlo su sentieri tecnici e pericolosi in MTB che su strada. E questa credo sia una considerazione che potrebbero aver fatto anche altri genitori per la scelta della disciplina da far praticare ai loro figli

[@DaDr1967]

Non sono un esperto di ciclismo, non capisco nulla di ciclismo giovanile, ma lo schema che descrivete mi pare applicabile a qualsiasi sport giovanile, anche quelli che conosco di più. Secondo me manca un tassello importante, ovvero lo sport "per divertirsi e tenersi informa" dovrebbe avere un contributo fondamentale del sistema scolastico, da cui dovrebbero partire i ragazzini che capiscono che potrebbero diventare atleti, è li che dovrebbero riconoscersi. Non dimentichiamo che siamo una delle nazioni in europa con la maggiore incidenza di obesità infantile e giovanile, che teniamo bambini e ragazzi immobili per 6 ore al giorno lamentandoci pure che sono agitati. Sullo sport e sulla educazione motoria (o fisica, come in anni passati si diceva con molta più appropriatezza) la scuola potrebbe e dovrebbe fare molto di più, ovviamente cambiando e di molto la sua strutturazione. Brambo dice che deve esserci un più importante contributo delle famiglie, ma già oggi la crescita sportiva di un ragazzo è funzione solo non solo dell'impegno, ma anche della capacità economica e disponibilità di tempo (fattore tra i più limitanti) dei genitori. Si è persa l'idea dello sport come ascensore sociale, mentre diventa sempre più una roba da ricchi. Poi mi rendo conto, è vero che non si può pretendere che tutto ti arrivi dall'alto, su questo concordo in pieno, diciamo che ci vorrebbe una via di mezzo. In altri sport ad esempio ci sono le squadre delle ffoo a fare da cuscinetto. In ogni caso bella analisi, che descrive non solo uno sport, ma anche pregi e difetti della nostra società.

[@criss988]

posso dirvi la mia esperienza? sono padre di un 13enne (esordiente 1° anno). quest anno per lui è stato il primo anno di gare. che dire,un disastro . benché bravo tecnicamente gli è venuta a mancare la figura dell Allenatore. sentirsi dire da colui che lo dovrebbe allenare " durante la settimana se puoi allenalo tu portandolo a fare qualche giro" ci ha un po buttati giu, complice anche il fatto che in un intera provincia non abbiamo trovato un altro ragazzo per farsi forza l un l altro e farsi compagnia. il risultato è stato che il ragazzo ha smesso,non ha avuto piu motivazione,non si è sentito motivato, in gara scoraggiato ecc ecc .. peccato, era in gamba 😞

[@nicolaravasio8246]

Sono un ragazzo di 21 anni e pedalo da 6 mesi circa. Ho una ftp di circa 300 watt (ho mantenuto per 20 minuti 315 watt seguendo il protocollo Conconi). Mi piacerebbe tantissimo potermi misurare in delle gare, ovviamente di basso livello: negli altri sport c’è il CSI, nel ciclismo un bel niente per persone come me. Ci si deve necessariamente buttare nell’amatoriale, circondato da gente che come minimo ha il doppio dei miei anni… Create un circuito CSI, in cui prevalga il divertimento, ma in cui ragazzi come me possano gareggiare e misurarsi con i coetanei! Provengo dal nuoto e lì questa cosa è presente.

[@MrMassimo1970]

Prima dei 6 mesi giocavi a calcio

[@titaniumvirtual6226]

Giorgione 🔝🔝🔝🔝 serve un bel cambio di mentalità nel calcio queste cose sono la normalità con le scuole calcio, ritiri, preparatori.

[@nicofico88]

Se ti sei sentito in causa come squadra/preparatore/associazione ciclista dalle dichiarazioni di Giorgione nella puntata incriminata... probabilmente c'è una ragione. Chi lavora bene e lo sa, delle critiche non si preoccupa.

[@FHKP85]

#captionchallenge Quando la tua fissazione per una bici sempre più leggera ti porta veramente a situazioni assurde.

[@antonino5304]

Cmq a parte tutto,secondo me Giorgione è il classico individuo che è sopra la media in tutti i campi...vede le cose in modo esatto ...abbiamo bisogno di gente come lui per portare in alto il ciclismo italiano...numero uno❤

[@massimofavero8901]

E bravi Alan e Giorgio, analisi perfetta ed estendibile ad altri sport! 2 argomenti in primis secondo me: - in FCI molti più ruoli ad ex pro bravi, competenti e giovani come voi; - binomio scuola-sport fondamentale per tutte le discipline (possibile che ministero sport, ministero istruzione insieme alle varie federazioni non possano strutturare un sistema che permetta ai bambini e ragazzi di studiare e praticare sport con possibilità di perfezionarsi per i più talentuosi, virtuosi o volenterosi??? Cmq analisi perfetta!

[@micheleleopardi5868]

#Captionchallange supero i 65kmh!!!! Alla faccia di Alan e Brambo!

[@MattiaOlivi]

20 allievi? Ma se arriviamo a 10 è un miracolo

[@RubenNovello1989]

A questo punto, potremmo provare una cosa. Alan organizza una squadra di ragazzini scalcagnati, con misuratore di potenza ma computerino sotto la sella (non facciamo vedere i dati) e li si fa correre liberamente… conte una squadra di Giorgio, dove sono super organizzati, super tatticizzati, ultra monitorati. In una situazione di gara vera, non “scienza in bici”, ma gara vera… anzi, valevole per la stagione. Io sono pronto a mettere una somma di denaro, per questa impresa, per vedere i risultati. Contattatemi, e magari i sottoscrittori che desiderano, possono unirsi alla mia scia

[@davidebalella447]

Ci vuoi una classe politica che guardi avanti. Grazie ragazzi 💪

[@lorenzomussetti4155]

Tutto giusto, attualmente sto studiando scienze motorie, certamente è molto importante avere tecnici preparati dal punto di vista dell' allenamento, ma spesso si trascura un aspetto importante l' allenatore non è solo un tecnico ,deve essere anche educatore e quindi avere conoscenze pedagogiche per favorire una crescita psicofisica adeguata, cosa molto importante a livello giovanile, mi sembra che con questa visione del ciclismo, ma sinceramente anche con l'attuale tutto ciò venga messo da parte . Ciò potrebbe essere la causa del precoce abbandono di alcuni neoprofessionisti.

[@carlopodaliri2493]

L'avete detto molto bene. Un genitore percepisce giustamente la pericolosità di mandare un ragazzo minorenne ad allenarsi in strada. Forse, bisognerebbe pensare ad attrarre talenti già sviluppati in altri sport e già maturati in contesti nei quali la pratica sportiva presenta situazioni più controllate e meno pericolose. Se ci si pensa, solo per citare la Germania, Florian Lipowitz viene dal biathlon. A livello femminile, poi, sono tante le atlete di grande livello che vengono da altri sport: Demi Vollering dal pattinaggio, Antonia Niedermaier dallo scialpinismo, molte atlete top vengono dal fuoristrada. Il ciclismo femminile è, poi, da osservare con attenzione per i percorsi di carriera che iniziano in età più matura, quando si inizia l'attività professionistica dopo aver, ad esempio, concluso il percorso di studio universitario. Marlene Reusser e Elise Chabbey sono diventate pro dopo la laurea in Medicina, così come Erica Magnaldi. Per non citare il caso di Kristen Faulkner, attuale campionessa olimpica, che è stata una canottiera di buon livello ad Harvard, durante i suoi studi in Computer Science, ha iniziato a lavorare nella finanza, e dopo aver scoperto tardi la passione per la bici, ha deciso di lasciare un lavoro molto ben retribuito per diventare una ciclista professionista. Forse, una delle possibili strategie è quella di incrementare lo scouting da altri sport, puntando su atleti più maturi con già buone basi acquisite con la pratica di altri sport.

[@saverioottolini8816]

Il primo problema è che il DS ha un ruolo, e il preparatore atletico ne ha un altro. Fino a che le società daranno ai DS la funzione del preparatore non andremo mai da nessuna parte. Un preparatore atletico lavora analizzando gli atleti, preparando programmi di gruppo e personalizzati in funzione degli obiettivi del team e dei differenti gruppi, analizza i dati degli atleti. Dovrebbe fregiarsi del titolo di preparatore solo chi ha completato un iter di studi in scienze motorie, dopo aver fatto una giusta esperienza, cosi da poter offrire un consulenza molto professionale. Solo grazie ad una figura di questo tipo è possibile garantire una corretta e costante crescita dei nostri giovani. I direttori sportivi dovranno affiancare i preparatori nell'accompagnare i ragazzi in allenamento e in gara, gestendo le dinamiche e le tattiche di gara. Il problema economico sicuramente esiste, ma fidatevi che il primo problema è la chiusura mentale del 70-80% delle squadre che non capiscono che deve cambiare radicalmente la gestione dei ragazzi. I costi di un preparatore non sono alti, sono sicuro che prendono più soldi tanti DS, ma non si riesce ad integrare questa figura in modo concreto e costante.

[@andreagranata3896]

#captionchallenge immagine esclusiva di Tadej che, dopo le pedivelle, testa nuovi materiali piu piccoli per la Strade Bianche

[@nsm3355]

La zalf euromobil fior, chiude, il team Friuli idem , sponsor non se ne trovano, i genitori spingono x altri sport, no lo vedo bene il nostro amato sport in prospettiva futura. Potrebbe essere che la tendenza moderna sia quella di sfruttare il giovani proprio perché il meglio lo danno fino ai 27 -28 anni quindi meglio sfruttarli da giovani che poi da "vecchi" non possono dare più di tanto

[@matteomarchetti1687]

Ma è vero che chiude la Zalf...???? Incredibile

[@nandomurgia220]

Ha chiuso pure la mastromarco😢

[@matteomarchetti1687]

​@@nandomurgia220 che tristezza,io abito in Lombardia ma sono nato e cresciuto in Toscana,che sfide che c'erano fino a una decina di fa', incluso Veneto Emilia Romagna Piemonte...

[@giovannicalignano7707]

A mio avviso il problema è strutturale e dietro ci sono ragioni sia economiche che di scarsa capacità federale. Gli sport come il ciclismo, l"atletica, il nuoto, definiti in maniera dispregiativa minori, ricevono attenzioni nulle salvo da chi con passione gli pratica e si impegna nell"aiutare i ragazzi che vogliono praticarlo. Basta chiedere ai medagliati azzurri degli" sport minori" quanti sacrifici hanno fatto loro e le famiglie per arrivare dove sono. Hanno distrutto i velodromi, nelle scuole manca poco che scompaia l"ora di educazione fisica e poi ci si lagna che nelle gare non ci siano corridori italiano di livello. Se eravamo la patria di Coppi, Bartali, Magni, Bottecchia, Gimondi, Moser fino a Nibali ed adesso non lo siamo più qualcuno dovrebbe farsi delle domande.

[@massimobettin]

ho letto la storia di Jack Burke (che forse merita una puntata GCN ?), super interessante, dimostra che anche in giro per il mondo non è proprio rosa e fiori la situazione, nel senso che è difficile trovare una squadra che fin da "bocia" ti segua bene e ti dia una opportunità

[@Ermanno-SkiAlp]

17:50 nell' atletica ci sono due federazioni: CSI e FIDAL, chi vuole fa la doppia tessera. Il CSI organizza competizioni e campionati con uno spirito più "sociale" rispetto alla FIDAL che invece forma gli accrediti per le competizioni più "ufficiali" dove la classifica ha una rilevanza maggiore rispetto alla socialità. Chi inizia con la squadra CSI se poi si motiva ed appassiona inizia a gareggiare nel circuito FIDAL dove compete ad un livello più alto. C'è spazio per tutti.

[@Mary-um9yw]

ciao Alan e Giorgio, video bellissimo. Sono un allievo primo anno ed ho iniziato lo scorso anno. penso che ci siano troppi ragazzi in alcune squadre e non siano abbastanza seguiti. non sono tra i migliori ma il mio sogno è diventare professionista, e trovo che alcuni vengano seguiti molto solo perché più forti, ma è possibile che nel giro di un paio di anni questi vengano persi perchè troppo fissati in alcune cose. cosa ne pensate?

[@giordanostramare]

@gcnitalia La scuola dove ho il grandissimo piacere di insegnare quest'anno, ovvero l'I.S.S. Follador-De Rossi (con due indirizzi di istituto tecnico: minerario geotecnico e chimico, liceo scientifico, liceo scientifico sportivo, professionale manutentori, enogastronomico e alberghiero) di Agordo (BL) ha un progetto per gli atleti di alto livello, specialmente per lo sci ma c'è anche una professionista del ciclismo. Per chi viene da fuori esiste un convitto. Esistono accordi per la didattica per permettere flessibilità agli atleti di partecipare ai ritiri e alle trasferte per le gare. Le possibilità esistono.

[@flaviobianchessi3528]

Secondo me non c'è niente da inventare , come si dice basta copiare e migliorare se possibile.Cosa fanno in Slovenia , Norvegia , Danimarca tanto per dire alcune delle nazioni all'avanguardia? Guardiamo ai risultati, le strategie li sono all'avanguardia e pagano, per cui se si vuol restare al passo o si fa lo stesso o ci si accontenta senza piu recriminare sui molti aspetti che in Italia non funzionano. Ad esempio si continua a dire che in Italia non ci sono squadre WT e questo penalizza la crescita e l'inserimento dei nostri talenti tra i prof , ma quante ne ha la Slovenia ? Allora gli aspetti su cui puntare non sono a valle ma a monte , cosa fa la Slovenia o la Danimarca coi giovani ? Nelle scuole? Facciamo lo stesso , poi magari si scopre che non è possibile perchè in Italia non cè una mentalità sportiva a scuola ,non cè la volontà politica di far crescere il movimento, non ci sono strutture adatte , cè troppo traffico che allontana dall'idea di mettere in strada i figli ecc. Allora se è così accontentiamoci di quel che viene , uno o due talenti ogni 10 o 20 anni che fan quel che possono in squadre straniere. Ma vi sembra possibile che una struttura come il Vigorelli sia lasciata nel degrado , io mi ci allenavo al Vigorelli quando non si usciva in strada 50 anni fa , adesso servirebbe a maggior ragione , ma di cosa stiam parlando se non cè un cane che metta come obiettivo il far divertire i ragazzi senza dover pensare ad un ritorno immediato, senza che metta sul tavolo un conto economico per capire se coviene o non conviene farlo. In Italia si è perso il senso civico e di identità nazionale che penalizza non solo il ciclismo ma tutti gli ambiti della società , attività sportive tutte fanalino di coda.

[@Gabriele.benvegnu]

Al di là dell'ammirevole disponibilità e volontà di molti dirigenti e addetti ai lavori delle giovanili, si nota una grave mancanza di adeguamento ai tempi moderni con l'idea che va bene quello che si è sempre fatto. Si fa persino fatica ad utilizzare e interpretare i dati di strumenti basilari come garmin o misuratori di potenza. Cosa serve ad esempio un misuratore di potenza se non so come interpretare la curva di potenza o non conosco IF, TSS, ecc...

[@maffobear]

14:14 passato in cavalleria una cosa giustissima detta da Alan che in altri sport o altri paesi è comune. Ci sono un sacco di sponsor, spesso di abbiagliamento, che investono nel singolo. Secondo me è molto meglio di una federazione, perché ha mezzi e vincoli diversi

[@danielec2752]

In un mondo ideale lo stato non dovrebbe badare alle medaglie ma al benessere dei cittadini e finanziare quegli sport che puoi praticare fino a 90 anni invece che sport che abbandoni a 30-40 per colpa dei danni fisici che ti ha procurato

[@ClaudioBellotti-s2f]

@Giorgione: il tuo ragionamento ha 1 solo grande difetto, nessuna squadra accetterebbe di essere declassata al livello ludico. Tutte hanno l'ambizione o presunzione di allevare futuri super-campioni

[@MrMassimo1970]

Il ciclismo non e solo stare solo sopra la bici creare meccanici io per esempio preferisco più fare manutenzione che starci sopra,corro per i fatti miei xchè no provare nuove tecnologie

[@emiliobartolini8878]

Torno a ripetere la federazione assente. Ci vorrebbe un presidente che abbia fatto il professionista e non una persona che sia come il politico. credo che possa capire il problema che attanaglia il ciclismo.

[@hornetluca]

#captionchallenge Sarò talmente veloce a fare questo KOM che l'UCI non avrà il tempo di bannarmi la bicicletta

[@cicciobenzina1492]

io sono stato costretto a smettere da juniores perché mi è stato impossibile trovare squadra under 23 e avevo fatto anche una discreta stagione

[@matteomartinelli2930]

Prima volta nelle fiandre e sono stato a bordo circuito ad incitare Sara... Brividi ad Hamme

[@DavideMoretti-kt6hi]

#captionchallenge Eh va bene dai, mi avete convinto. Ho finalmente acquistato un valido ed adeguato prodotto su AE

[@eliostival5896]

il discorso del Brambo sui giovani e' che vuole gia' "professionisti" a 16/17 anni e forse secondo me e' la causa per cui passati pro dopo 2/3 mesi appendono la bici al chiodo. A 16/17 anni il ragazzo non puo' avere l'idea chiare su quello che vuole da grandie poi non tutti maturano fisicamente negli stessi periodi.Non si possono trattare da campioni a 16 anni .Questo e' la mia idea.

[@NMeteora]

Questa è una cosa che si vede in tutti gli sport però, tutti devono essere dei professionisti o provetti campioni molto molto presto...però poi vedi gente a 30 anni che non ha avuto fortuna ed è pure fisicamente distrutta.

[@davide-ur6qy]

Ma all'estero funziona, perché qui no?

[@federico-t2y]

#captionchallenge verso l'infinito e oltre

[@cescofranc]

Io ho sempre fatto sport e dirò sempre che deve essere una parte integrante della vita di un ragazzo, ma da genitore penso che la priorità é l'istruzione. Credo che i ragazzi si debbano prima di tutto divertire facendo sport, invece nelle squadre, ad esempio vedi quelle di calcio, tra allenamenti e partite sabato e domenica, lo sport di fatto è già un lavoro e francamente non è pensabile che uno debba investirci così tanto senza poi avere una prospettiva, se poi non sei bravo non ti fanno nemmeno giocare, ,in quanti poi arrivano al professionismo? Idem nel ciclismo, se uno è un fenomeno è lui stesso ad avere la determinazione che i fenomeni hanno dentro e in un modo o nell'altro arriva al top nello sport che pratica. Per me la via giusta per chi non è un fenomeno e di prendere lo sport come una costante ma senza particolari ambizioni, se invece è uno che emerge (vedi Finn che nonostante il livello sia già alto) è giusto crescere ma senza smettere di andare a scuola ed aspettare a passare pro. Mio figlio fa tutt'altro sport rispetto al ciclismo e la cosa non mi dispiace. Qui siamo in un paese dove purtroppo il l'ignoranza stradale è ad un livello paragonabile ai paesi più pericolosi al mondo per i ciclisti.

[@DAB173]

Io vela butto li: fai una squadra junior regionale, ottieni una ventina di squadre di riferimento alle quali la federazione fornisce preparatori professioniste, poi fai un "torneo" italiano di ciclismo dove tutte le venti squadre si possono confrontare tutte insieme. Devi garantire una copertura televisiva (la rai ha 800 canali) per dare visibilità a chi investe come sponsor, o spende per organizzare le gare. Per creare un po di attenzione, enfatizza l'aspetto campanilistico (siamo un paese molto campanilista) poi il resto va da sé, alla gente il ciclismo piace. Fino agli juniores non scremerei, magari un ragazzo indolente mette la testa a posto e diventa un campione, dall'altra parte nessuno ti garantisce che il "fenomeno" giovane sul quale hai puntato perda il capo per quella robina che piace a tutti noi e molli il ciclismo al grido di "il mio angolo di cielo è un triangolo di pelo"

[@piidjiGR.]

Praticamente il "Giro della Lunigiana " è così.

[@DAB173]

@piidjiGR. ce ne sono diverse gare regionali, ne battezzi un paio per regione e fai una classifica

[@piidjiGR.]

Gare juniores a rappresentativa regionale, come hai descritto tu, ce ne sono veramente poche. Oltre al Lunigiana, (che è seguito dalla RAI ) c'è il campionato italiano e l'eroica. Qualcosa nel cross, o mtb.

[@DAB173]

@piidjiGR. appunto, le crei. Se dai supporto federale e visibilità televisiva .... Basta far diventare gara regionale, una o due delle mille competizioni che tutti gli anni si corrono nelle nostre regioni

[@andreaquarti725]

Tutto giusto e tutti hanno ragione....riassumendo.....il problema principale rimane sempre i 💶.... l'andamento finanziario con restrizioni sempre piu importanti, giuste o non giuste... attuate nel corso degli anni in Italia hanno solo indebolito le società sportive non solo nel ciclismo ma in tutti i sport. Negli ottanta/novanta( per fare un'esempio) migliaia di aziende davano capitali come sponsor alle società, dalle più piccole alle Top. Piu fondi vuol dire migliorare materiali,allenamenti ,impianti... Credo che questo sia il vero problema, ed il vero gap da colmare rispetto altre nazioni.

[@simone8433]

Come dicevo il video sulle cinesate non è stato capito… eppure siete stati chiarissimi ! 😅😅

[@alessandramaiorana7813]

Metodo Slovenia !!! Si inizia dalle scuole, fondi statali !!!!

[@danielec2752]

#captionchallenge ....e qui vediamo un immagine di come le difficoltà economiche del paese si ripercuotono sulla qualità delle strade e sulla disponibilità finanziaria degli amatori italiani....

[@stefanodirector]

Ci vorrebbe una Accademia/ Liceo del ciclismo nazionale, in grado di aggregare Federazione, Coni, Regioni e sponsor privati. Con squadre per età e la possibilità di competere all'estero nelle varie categorie.

[@fedepi1147]

Ottima la Marzullata finale😂

[@matteocamplone2592]

#captionchallenge come mi sento quando mi presento in bici da corsa alla gara domenicale trovata per disperazione dopo aver letto "percorso tecnico, consigliate bici gravel o mountain".

[@ignaziolacognata7819]

Sono d'accordo con Giorgione!!! Bisogna cambiare!

[@ef___]

Già una ventina di anni fa c'erano squadre juniores molto ben attrezzate. Sopra la media, e si vedeva la metodologia. E parlo per esperienza. In queste squadre andavano tutti mediamente bene. Non c era lo scarsone del gruppo, più ttosto avevano 2 o 3 punte che poi sono passate tutte professionisti. Potrei elencarle volendo, ma poi rischierei di sminuire il lavoro di altri , che con i pochi mezzi che hanno, han sempre fatto il possibile

[@giuseppelucianoferrero8916]

Sì , bisogna comprendere che ci sono almeno due categorie di giovanissimi che amano il ciclismo praticato : una pensa al professionismo ed è quella che è più esposta ai fallimenti; l'altra è quella di coloro che non rinunciano all'istruzione superiore per praticare il ciclismo e lo fanno per puro diletto e convinzione se il loro percorso di istruzione non viene compromesso da allenamenti durissimi e prolungati che lasciano poco spazio ad altri interessi. Ci dovrebbero essere due categorie di dilettanti una delle quali dovrebbe essere finanziata anche dalla comunità pubblica ; l'altra da privati che lo fanno a titolo di mecenatismo ed amore per il ciclismo.

[@carloalbertodondona3650]

#captionchallenge "gravel it's just a state of mind, no matter what kind of bike you're on"

[@fabiusgo]

non c'è piu la voglia di fare sacrifici , uguale nel mondo del lavoro

[@lucareani8023]

Rogla si è comprato la prima bici a 22 anni! Non ha fatto nessuna trafila giovanile ed è diventato uno dei più forti corridori degli ultimi anni. Quindi facciamo correre quelli che vanno forte indipendente da tutto.

[@tissonedavid]

Verissimo,ma lui un caso più unico che raro

[@davidecerio3466]

Quanti casi tipo "Rogla" ci sono in proporzione a chi invece ha avuto un percorso di crescita giovanile??😅 Esiste una proporzione nelle cose zio... Non è che prendi un esempio rarissimo e lo generalizzi🤷🏻‍♂️

[@sberla7821]

Evenpoel, fabio Aru hanno cominciato da juniores

[@francozen4708]

Comunque tutto mondo paese...anche nei settori giovanili di calcio ci sono i stessi problemi... E siamo in un paese dove il calcio e lo sport principale... Figuriamoci gli altri sport.... Comunque è vero... I ragazzi che vogliono emergere devono avere la possibilità di essere seguiti e di essere valorizzati...

[@TheAwanghens]

L'altra opzione a mio avviso é avere dei vivai nelle squadre tipo eolo o bardiani ecc.. Che attingono dalle squadre amatoriali dove spiccano quei pochi ragazzi promettenti. Così come funziona con le squadre di calcio comunali ecc...

[@luigigreco2586]

Diciamo che il discorso é facilmente trasportabile a tutti gli ambiti in Italia... dalla scuola, allo sport, alla sanità, ecc. . É un problema politico in primis (o di federazioni) che non investe sul nuovo, sui giovani, preferendo stare in un sistema che sta già vacillando ed é prossimo a cadere pesantemente. Non c'è lungimiranza in ogni settore, solo la voglia di continuare col sistema attuale e lucrare il più possibile.

[@oscarseno2531]

Ciao ragazzi, esco un po' dai margini e vorrei farvi un ragionamento paragonabile al tennis in quanto mia figlia è Under 12 e si allena in una accademia dove i costi variano tra i 4000 € e i 5000€ e siamo operai. Lo stato dovrebbe aiutare i più meritevoli ma al momento paghiamo noi genitori in quanto alla FITP interessa solo l'iscrizione dei tornei e il tesseramento fino a quando entri nel giro della nazionale. Conosco i costi che I genitori di Sinner hanno versato all'accademia di Piatti ma con grandi risultati e sacrifici. Comunque avete totalmente ragioni senza sacrifici e disciplina

[@iamjustsobody3991]

Praticamente quello che propone Giorgio é quello che 10 anni fa hanno fatto nel tennis, e i risultati si vedono

[@ferrobrewery]

ciao ragazzi, tutto giusto ma Tour 2003, non 2004! Ullrich corse sempre nel Team Telekom tranne appunto la parentesi Bianchi nel 2003.

[@cristianditommaso81]

Una delle cose più utili da prendere su Aliexpress sono le camere d'aria in tpu

[@Danilo_Tyler]

Ti sei trovato bene?quali hai prese

[@FabioFenaroli]

#captionchallenge Mi sa che aveva ragione Giorgio, qui ci voleva una bici da gravel

[@massimilianomerati982]

#captionchallenge una rara immagine di Roglic mentre si allenava sul trampolino 😅

[@sandrotabani1216]

Potreste considerare la Pressi ne fiscale che c'é in Italia. Probabilmente quello che avviene fuori qui non c'é perché si pagano troppe tasse. Inoltre con tutte queste macchine non ti alleni

[@albertoansel3365]

FINALMENTE !! NON SI PUO' PIU'VOLTARE LA TESTA O ESSERE INDIFFERENTI..

[@filippoostinelli2100]

#captionchallenge: sei Roglic e stai partecipando alle stesse corse in cui corre anche Pogacar

[@lorisvalenti6684]

#captionchallenge "Forza, dai, 95 rpm, 98% dell'FTP, dai che tra poco spiana"

[@marktumiatti505]

#captionchallenge Anno 2025: Pogaçar in fuga alla strade bianche, neanche le rotelle e i sandali lo possono fermare !

[@andrearovaris6627]

Purtroppo, "il pesce puzza dalla testa", come dire che "serve individuare la fonte del problema, che di solito, è in cima alla gestione del sistema". Se in Italia lo sport fosse incentivato fiscalmente, molte più aziende investirebbero, molte società in più esisterebbero, molte più figure professionali esisterebbero e la retribuzione di queste figure professionali porterebbe QUALITA' e COMPETENZA. Così come si relaziona con il mondo dello sport, l'Italia sarà sempre quella che insegue in affanno. E pensare che un cambio radicale come quello che ho delineato qui sopra, avrebbe una tale catena di eventi collaterali positivi, sia sociali che economici, che ci guadagnerebbero tutti, perché aumenterebbe educazione giovanile, salute pubblica, occupazione, gettito fiscale e consumi. Io penso che manchi una visione da parte della nostra politica, troppo attenta alle polemiche da talk show che non ai progetti a medio/lungo termine.

[@davidedemartini3101]

💰💰💰 dipende tutto da questi...poche storie...se le squadre ( di qualunque sport) ne hanno creano vivai validi ,altrimenti fanno un lavoro diverso

[@alered6819]

San Brambo ha parlato

[@PasqualeNicolardi]

Pensare che aumentando il costo della tessera possa risolvere oppure aiutare il settore giovanile è pura demagogia, fino a quando la Federazione continuerà a foraggiare i propri interessi. Alla fine sono sempre gli amatori a dover pagare. Già nella Mountain Bike se non ci fossero gli amatori gli Elite/Pro non avrebbero gare a cui partecipare, perché nel fuoristrada funziona proprio così. Ma se per incanto, tutti gli amatori smettessero di tesserarsi? In fondo per divertirsi in bici non serve la tessera.

[@alemare7186]

#captionchallenge : Iniziano a vedersi i frutti degli investimenti in Federazione sulla multidisciplina nel ciclismo.

[@morenovrancich9118]

Un’ultima cosa: ma voi davvero credete che ci siano squadre che fanno allenare i ragazzi tre volte a settimana sempre allo stesso modo??? A me sta cosa non risulta. Nel nord-est nessuno si allena così.

[@samueledeglinnocenti733]

Avevo 2 figli che facevano ciclismo, quando la società ha preso il biomeccanica, le bici d l'abbigliamento e i 4sgzzzi si stavano veramente impegnando con discreti risultati da allievi, ho cercato sponsor importanti ma nessuno era interessato, vompresa red bull che rispose ufficialmente che non sponsorizzavano squadre ma il singolo atleta😂😂😂

[@stefanobertolino4689]

Brambo, condivido al 100%.

[@ktmxse]

#captionchallenge Strade Bianche '25, "Pogačar nun te temo"

[@paolobruseghini1105]

Ragazzi come posso contattarvi in privato?

[@NicoloDeMaio]

#captionchallenge Quando hai svuotato il conto in banca per comprare la bici di Pogacar e i tuoi compagni dicono: "Oggi giretto in mountain bike?"

[@ilbeRRu]

Giorgio presidente🔝….meno soldi a quei fannulloni del calcio e più soldi agli altri sport

[@fabiopon7574]

#CaptionChallenge Fantozzi...va in fuga??

[@lucapappalettera7696]

Da qualche anno per tutti gli sport (o quasi), a livello scolastico, è stato creato il progetto studente-atleta di alto livello. Ovvero misure compensative e dispensative per agevolare il percorso in entrambe le attività e programmare in base agli impegni sportivi. Il problema è che riguarda i migliori 36 di categoria in Italia, quindi prima ci devi arrivare a tale livello. Il problema dell'immigrazione sportiva è il danaro, le famiglie non benestanti è molto difficile che riescano a dare tale possibilità. La soluzione migliore, a mio avviso, sono le squadre giovanili gestite dalla Federazione, come succede in diversi sport. In caso di trasferimento da squadra "privata" a squadra Federazione c'è pagamento di un indennizzo. In questo modo si valorizzerebbero i ragazzi e le società. Oppure squadra sponsorizzata da GCN 😁

[@biancagariboldi3283]

Nel ciclismo sono solo i primi 5 degli italiani e i primi 3 del regionale. Praticamente nessuno (e nelle giovanili spesso sono gli stessi atleti, per non parlare che ci sono regioni in cui tutti sono studenti-atleti, in altre è proprio per pochi)

[@lucapappalettera7696]

​@@biancagariboldi3283 la circolare ministeriale non è ancora ottimale, però è un inizio. Basti pensare che per il ciclismo è difficilissimo ottenerlo, ma ci sono dentro federazioni minori (es. Pallapugno) dove praticamente tutti i praticamente lo ottengono perché sono pochi. Quindi sono certo che nel tempo migliorerà (spero)

[@biancagariboldi3283]

@ negli sport di squadra spesso basta una squadra che gioca in eccellenza per essere uno studente di alto livello. Negli sport individuali le condizioni sono molto più restrittive, in alcuni sport non è concesso quasi a nessuno

[@fabioilferroviere27]

#captionchallenge La bici più costosa che posso permettermi per le strade bianche

[@demedici73]

E perché non inserire gli allievi nelle accademie militari? Si tratta di far entrare i ragazzi in esercito 1 anno prima.