Рет қаралды 7,685
Plutarco, Il grande filosofo e sacerdote dell'antica Grecia , si domanda quale sia stato e quale è il motivo che spinge un essere umano a cibarsi di carne. Ciò che soprattutto lo ferisce è l'offesa alla dignità che per natura appartiene a ogni essere vivente. Nel suo discorso egli non contesta il fatto di doversene cibare per una eventuale necessità, per mancanza di altro cibo , ma condanna aspramente il piacere che gli esseri umani provano nell' appagare il proprio gusto e la propria ingordigia nel cibarsi di questi esseri innocenti, che pure sono dotati di vita e di sentimento.
Considera poi il fatto che, quando gli individui si abituano alla violenza sugli animali essa si ripercuote poi inevitabilmente anche sugli stessi esseri umani, portandoli a commette delitti di ogni genere e conflitti che provocano inevitabilmente delle guerre.
Plutarco, nato intorno all'anno 46 a Cheronea in Boezia, fu un grande filosofo, scrittore e biografo della Grecia antica; e nell'ultima parte della sua vita fu anche sacerdote al santuario di Delfi.
Le sue opere famose sono : Vite parallele e Moralia.
Gli scritti di Plutarco sugli animali, inclusi nel complesso dei Moralia , mirano a promuovere una valutazione dell'universo animale che sia ispirata a criteri di giustizia, comprensione e solidarietà tali da contrastare nell'abitudine degli uomini gli impulsi allo sfruttamento e alla crudeltà verso queste creature che sono anche esse dotate di vita.
testo: DEL MANGIARE CARNE
autore: PLUTARCO
voce di Marisa Vacca