Filosofia - Arendt e la banalità del male - Adriana Caravero

Video completo presto disponibile su www.eduflix.it
Hannah Arendt nasce il 14 ottobre 1906 vicino a Hannover, da una famiglia ebrea benestante.
Studia filosofia e diventa allieva di Martin Heidegger a Marburgo, con il quale ha un relazione sentimentale. Con lui concorda una tesi sul concetto di amore in sant’Agostino, che completerà però con Karl Jaspers a Heidelberg, dopo essersi allontanata dal maestro e amante.
Dal mondo cristiano passa a occuparsi di ebraismo, studiando Rahel Varnhagen, un’intellettuale ebrea vissuta a Berlino a cavallo tra Sette e Ottocento. Una donna che criticava sia la ghettizzazione nel mondo ebraico, sia l’integrazione con il rischio della perdita di identità.
Da questa figura, Hannah Arendt trae ispirazione per le sue future scelte di piena autonomia rispetto al movimento sionista, fautore della costruzione di uno stato ebraico.
Negli anni Trenta, con l’ascesa del regime nazista, la filosofa si trasferisce a Parigi, per poi fuggire a New York nel 1941. Qui diviene attivista nella comunità ebraica e pubblica l’opera che la rende più famosa, Le origini del totalitarismo, frutto di anni di lavoro e di collaborazione con il marito, il poeta e filosofo tedesco Heinrich Blücher.
Nel 1961, quando si apre il processo al funzionario nazista Adolf Eichmann, Hannah Arendt si reca a Gerusalemme come inviata del settimanale “New Yorker”. Ne deriverà il suo celebre scritto del 1963, La banalità del male.
Divenuta ormai cittadina americana, tiene conferenze e insegna in diverse università, fino alla morte. Si spegne nel 1975, mentre si dedicava a terminare la sua ultima opera, La vita della mente.

[@salvatorezappardino3963]

Grazie Dottoressa Cavavero. Grazie veramente !!

[@francescodamele5226]

Un discorso fatto di parole straordinarie eccezionali e meravigliose questo di Adriana Cavarero

[@francescodamele5226]

Straordinaria Adriana Cavarero

[@nicodelfine5194]

Una lezione ancora molto attuale...

[@francescodamele5226]

Un video straordinario

[@francescodamele5226]

5 minuti di parole straordinarie

[@francescodamele5226]

Hannah Arendt la filosofa più importante del 900 insieme ad un filosofo altrettanto importante come John Dewey

[@jesusrogerchavez6289]

disponibile quando?

[@DigitalEPublishing]

Gentile Roger, è già disponibile su www.eduflix.it.

[@francescodamele5226]

Un video eccezionale

[@francescodamele5226]

Formidabile Adriana Cavarero

[@francescodamele5226]

5 minuti di parole eccellenti

[@francescodamele5226]

5 minuti di parole eccezionali

[@francescodamele5226]

Hannah Arendt la filosofa più importante del 900 insieme ai filosofi Heidegger - Rawls e Foucault ma anche a Derrida Gadamer e Lyotard

[@francescodamele5226]

Eccezionale Adriana Cavarero

[@maurizionobili945]

Attenzione alla correttezza storica : “ ben presto prese la cittadinanza americana “ no non è esatto resto apolide e prese la cittadinanza solo dopo 18 anni e non diventò subito professoressa in università ma si dovette arrangiare con lavoretti

[@francescodamele5226]

Hannah Arendt la filosofa più importante del 900 insieme a Husserl - Maria Zambrano e Simone De Beauvoir e ad un filosofo meno conosciuto come Carlo Michelstaedter

[@stefanoleonardocristaldi7902]

Molto interessante l'itinerario di Hannah Arendt. Mi sono permesso in questo mese di dedicarle due brevi video, di cui uno appunto dedicato al testo 'La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme. Eccovi il link kzbin.info/www/bejne/qmirnmahi76cmck

[@Klesk1985]

Il badante c'è la sta somara.. un kid in più.. complimenti a chi gli a dato l educazione..

[@davidechersini9965]

Banale Heidegger, banale l'amore di Hannah.

[@gasparucciox9706]

come al solito orribilmente troncato.......e senza alcuna indicazione di una seconda parte

[@DigitalEPublishing]

Gentile Gasparuccio, può trovare gli episodi completi su www.eduflix.it. Sul nostro canale KZbin carichiamo degli estratti.

[@francescodamele5226]

La politica è il momento sorgivo mediante lo zoòn politikòn detto alla Aristotele

[@lucabianchi3231]

Un libro veramente vergognoso..lei non voleva ammettere che i suoi amati tedeschi furono responsabili, generalizzo, della shoah ebraica e dei vari eccidi; cercando di 'banalizzare' quell'caduto cerca di germanizzarsi . Per chi fosse interessato è stato scritto un ottimo libro in comtrato metodolgoco con questo Libraccio ancora troppo pubblicizzato .

[@sabrinameneghin2980]

Presto una nuova Norimberga.