Giorgio De Chirico e la Metafisica - premessa del surrealismo

Piazze vuote e desolate. Statue marmoree classiche che campeggiano, mute. Prospettive quattrocentesche con porticati a tutto sesto che sintetizzano la secolare ricerca razionale di senso. Ombre portate allungate, testimoni di un'ora che viene smentita dai colori, ad accentuare l'isolamento, l'inquietudine, l'impossibile dialogo tra passato e presente, tra spazio e tempo, tra uomo, natura e storia. Guanti, manichini, treni, vele, obelischi, orologi, enigmi: e cosa amerò se non ciò che è enigmatico?

[@RaffaellaArpiani]

Altro elemento che ho dimenticato di citare: lo spiazzamento provocato, non solo dalla decontestualizzazione degli oggetti ma anche dalla loro sproporzione dimensionale. A volte i guanti, ad esempio, sono ingigantiti e risultano campeggiare come statue, di fianco alle statue, in queste piazze…

[@davidegiannelli4475]

Per forza de Chirico soffriva della sindrome di Alice nel paese delle meraviglie. Infatti c'è un libro che lo attesta e si intitola: "L'aura di Giorgio de Chirico, arte emicranica e pittura metafisica" MIMESIS Neuro-esteticA 2003 Milano

[@mirianasala8702]

Grazie, i suoi contributi sono ottimi da integrare a tutto il materiale di studio in vista di un esame relativo alla storia dell'arte contemporanea. Dopo tante ore di lettura ogni sera e' piacevole riprendere certi concetti con l'ausilio di materiali e spiegazioni chiare e appassionate .... Grazie mille professoressa

[@RaffaellaArpiani]

@Miriana Sala, mi fa davvero piacere sapere di far parte di una piccola routine che possa rendere lo studio un po’ meno pesante. Grazie di avermi scritto!

[@francescos7361]

De Chirico domina tutti gli ambiti conoscitivi dalle innovazioni scientifiche , artistiche e oltre.

[@RaffaellaArpiani]

@Francesco S, il suo ruolo è stato ampiamente riconosciuto già dai suoi contemporanei!

[@francescos7361]

@@RaffaellaArpiani certamente , dai critici d'arte come pittore metafisico

[@serenellachianella3540]

Grazie Raffaella ho seguito con molta passione anche questo video, se pur dopo 2 anni dalla sua uscita. Ho letto tutti i commenti che sono stati scritti precedentemente e mi unisco al coro dei complimenti!!!! Condivido pienamente il pensiero in cui, spesso a scuola, dobbiamo abbreviare, sintetizzare e schematizzare i programmi per mancanza di tempo! Malgrado tutto, cerchiamo di farlo sempre, in modo efficace e coinvolgente, così, come tu l'hai fatto, egregiamente direi, durante questa video lezione! Grazie infinitamente.

[@RaffaellaArpiani]

@Serenella Chianella, grazie davvero del tuo entusiasmo e della tua comprensione. Tra docenti sappiamo bene quanto sia difficile riuscire a toccare in modo non banale argomenti spesso difficili, ma ci proviamo, ci proviamo sempre! ❤

[@giovannifalsetti815]

Raffaella Arpiani, grazie per il suo contributo, certamente pregevole, all'illustrazione di De Chirico per scopi didattici. Tuttavia, c'è un aspetto del suo video che volevo sottolineare, che mi convince poco. Se è storicamente vero che la metafisica di De Chirico ha ispirato alcuni aspetti del Surrealismo, può risultare fuorviante presentare quest'ultima come un' "avanguardia minore" e come una sorta di "premessa" del Surrealismo. Oggi si tende a vedere nelle avanguardie dei movimenti in cui si sono formati grandi artisti, i quali poi spesso sono usciti da questi gruppi per manifestare la propria personalità autonoma. Si tende in tutti i campi a valorizzare le grandi individualità della storia dell'arte. De Chirico non è secondo a nessuno, è un gigante riconosciuto come tale anche a livello internazionale. Sembra quasi di scorgere un approccio teleologico nel passaggio che lei descrive dalla metafisica al Surrealismo, che finisce inevitabilmente per sminuire la prima. De Chirico non poteva rimanere intruppato in una corrente qualsiasi, perché esprimeva un'originalità profondissima, e il suo richiamo ai valori pittorici della tradizione non è affatto un "passo indietro" come lei si esprime, perché il linguaggio dell'artista è assolutamente innovativo, paradossale e spiazzante. Il genio di De Chirico (che poi è una caratteristica peculiare del genio italiano) è quello di ricavare dalla nostra ricchissima e inarrivabile tradizione tutti gli elementi di novità e di contemporaneità. Pensi a come Modigliani incorpora tutte le novità del cubismo, della scultura negra, di Klimt e di Brancusi in una base tradizionale come la pittura senese del Trecento. Uno degli elementi di superiorità della pittura metafisica rispetto al Surrealismo risiede nel fatto che essa, come suggerisce la parola "metafisica", intende essere una visione dell'esistenza che veicola significati oggettivi e non l'espressione di una soggettività inconscia attraverso tecniche di scrittura o pittura automatica. De Chirico, discepolo ideale di Schopenhauer e Nietzsche, tende a concepirsi come un viandante, colui che attraversa il secolo senza fermarsi in nessun luogo limitante che possa contenerlo: le avanguardie artistiche (che spesso sono diventate anche un marchio commerciale e un emblema identitario) in special modo. De Chirico non divenne un surrealista non perché fosse un classicista conservatore, ma perché non volle diventarlo: in una celebre intervista alla RAI disse apertamente che conobbe i Surrealisti a Parigi nel periodo 1911-15 e che li trovò decisamente antipatici. E non per un giudizio epidermico, era troppo intelligente per dare valutazioni impulsive, ma perché aveva chiaramente visto che si trattava di una conventicola che rivendicava una sorta di prepotente e angusta egemonia culturale. La loro meschinità emerse quando si appropriarono di alcune tele del nostro e vi lucrarono sopra inventando una leggenda falsa sull'uomo De Chirico. Quando poi il pittore la sbugiardò, i Surrealisti iniziarono a spargere veleni sul suo conto. E' un vero peccato che nella scuola italiana si dia troppo (e immeritato) risalto ad artisti come Dalì e si passi frettolosamente sopra la pittura italiana del Novecento, di gran lunga superiore alle cosiddette avanguardie storiche e comparabile con la levatura dei grandi maestri della nostra tradizione. Non dico questo per un'opzione di tipo tradizionalista o nazionalista, ci mancherebbe altro! Non c'è e non vuole esserci alcun provincialismo nel mio giudizio. De Chirico ebbe una formazione cosmopolita e la sua arte è oggi apprezzata in tutto il mondo. Nella scuola italiana bisognerebbe invertire l'ordine di priorità: usare le avanguardie come sfondo contestuale per la valorizzazione dei nostri grandi artisti: De Chirico, Carrà, Modigliani, Morandi, Boccioni, Guttuso.

[@RaffaellaArpiani]

Giovanni, grazie mille per le interessanti considerazioni che propone. È vero che a scuola dovremmo dedicare più tempo e più cura nell'esposizione di artisti italiani così importanti. Ma è anche vero che, per decisione dei precedenti Ministri, noi docenti ci troviamo a dover combattere contro il tempo, avendo a disposizione per i Licei solo due ore settimanali nel triennio (a eccezione dell'Artistico - dove non insegno - e del Musicale, che studiano storia dell'arte per due ore a settimana per 5 anni). Questo comporta che dobbiamo passare dalla preistoria alla contemporaneità a tempo che nemmeno Usain Bolt riuscirebbe a superare. E ci troviamo a saltare/tagliare/semplificare/accrocchiare come meglio possiamo. Nel mio caso preferisco fornire una visione panoramica che permetta ai ragazzi una maggiore autonomia e indipendenza di visione in previsione che possano girare da soli per mostre e musei di tutto il mondo. Ecco motivate le mie scelte, assolutamente discutibili. Di solito De Chirico e la Metafisica non entrano nemmeno nelle aule di scuola. Tantomeno Morandi, Modigliani o Carrà. Grazie davvero per gli spunti.

[@giovannifalsetti815]

Immagino la scarsità del tempo e le pastoie burocratiche. Tanto più meritevole il fatto che lei abbia ricavato del tempo per una lezione su De Chirico. Sono convinto che si possa sfruttare la flessibilità in materia di programmazione didattica per liberare un po' di tempo anche per la nostra grande arte novecentesca. Grazie ancora.

[@davidegiannelli4475]

@@giovannifalsetti815 caro amico, comprendi ora dalla risposta della professoressa perché la nostra scuola è così arretrata? Lei ti dice che ti ha già fatto un favore a inserire de Chirico nel suo programma poiché così fan tutti, e cioè nessuno studia veramente le cose importanti da trasmettere ai propri alunni, allora si possono fare lezioni del genere dove il docente non ha mai aperto e studiato un libro serio che possa perlomeno dare una direzione minimamente giusta sull'artista di cui si parla per capirlo, e questo ci dice per ammissione della stessa docente che le condizioni della nostra cultura sono disperate. Per fortuna la tua ottima sintesi e i miei interventi fatti di pancia ma in ogni caso competenti, possono in parte raddrizzare questa lezione veramente pessima su un artista tra i più grandi del 900 come Giorgio de Chirico, il pittore più filosofico e profondo che sia mai esistito. 🖖👁️

[@SeraphineClarisse]

Fantastico , grazie .

[@RaffaellaArpiani]

Grazie @Klaro!

[@matt6051]

Sembrano essere stati anticipati in modo sognante, onirico, preannunciati.

[@diadumenos82]

Bellissimo parallelismo tra piazze vuote e piazze metafisiche (poi 4 anni dopo il covid è un piacere vedere che è tutto passato). De Chirico è veramente affascinante (e capisco il suo amore per la grecità ahahaha).

[@RaffaellaArpiani]

@diadumenos82 ahahah sei di parte!

[@susannavaccaro794]

Grazie Raffaella.

[@RaffaellaArpiani]

@susannavaccaro794 a te!

[@Popov309]

Muy bueno, gracias, Raffaella!

[@RaffaellaArpiani]

@Popov309, a te!

[@francescabertola1318]

Grazie professoressa, sto preparando un esame universitario su de chirico e questo video mi è stato utilissimo

[@RaffaellaArpiani]

@Francesca Bertola, mi fa piacere!

[@Frank7077]

Grazie mille per la condivisione 🙂

[@RaffaellaArpiani]

Grazie a te!

[@riccardo8113]

Tu, Raffy, sei bravissima. Firmato Nevula 😊

[@RaffaellaArpiani]

@Riccardo (Storm), tu invece sei un amore ❤️

[@alfo6560]

Grazie!!!

[@RaffaellaArpiani]

@Alfonso Depreziato, grazie a te!

[@davidegiannelli4475]

La Metafisica è superiore in profondità al Surrealismo. Eh! Anzi senza la Metafisica non ci sarebbe stato in quei termini neanche il Surrealismo. E lui in realtà il padre del "Realismo Magico, Surrealismo e Metafisica". Il vero ispiratore di tutta la pittura più moderna del 20 secolo, fino a tempi d'oggi. Eh! Giorgio de Chirico non solo è il più grande pittore italiano del 900, ma di tutta la sua epoca! La sua pittura assolutamente moderna trattiene in sé la memoria dell'arte classica, trasfigurata dall'enigma e dal Mistero. Come nelle poesie polisemantiche i suoi quadri ti lasciano sempre con delle domande non solo sulla sua pittura, ma su tutta la realtà a livello filosofico, rilanciando il discorso-dibattito (questo si) nel suo telos infinito. Eh!

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@davidegiannelli4475]

@@RaffaellaArpiani, prego. 💙🤝💙🙋‍♂️

[@RaffaellaArpiani]

Riascoltando mi sono accorta di non avervi citato il titolo dell'opera di Boccioni del Museo del '900 cui mi riferivo: Forme uniche di continuità nello spazio.

[@davidegiannelli4475]

Il figlio prodico è l'abbraccio tra il figlio Giorgio con il Padre Evaristo, dopo il viaggio interiore e metafisico di de Chirico attraverso l'arte. Ritornato finalmente in maniera metaforica nella casa dell'ordine della pittura classica. In ogni caso de Chirico non smetterà mai di essere metafisico, come si può vedere anche in tutte le sue opere future. 😉

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@davidegiannelli4475]

@@RaffaellaArpiani, figurati. 🌀

[@alfiobarbagallo9282]

❤

[@RaffaellaArpiani]

@alfiobarbagallo9282, grazie!

[@matt6051]

Tutti questi elementi quasi un interrogarsi tra il passato il presente e il futuro, i simboli del passato e l'enigma del presente.

[@RaffaellaArpiani]

Evidentemente al minuto 14.24 intendevo dire architettura barocca, non certo gotica! (Oh my!)

[@matt6051]

1910 era tornato a vivere in Italia, prima a Milano e poi a Firenze, da Firenze si ispira alle piazze desolate e assolate, in cui spiccano elementi dell'architettura classica rivista alla luce della prospettiva quattrocentesca. Compariranno spesso statue messe di spalle, inanimate, acefali, figure di pietra, con davanti scenari chiusi, queste case chiuse si ricollegano alla siepe e all'infinito di leopardi. la vela si ricollega al tema del viaggio, l'idea del viaggio come esperienza e conoscena. Opera pienamente metafisica. In tutta Europa gli artisti stavano scardinando il linguaggio pittorico, artistico e concettuale, De Chirico si rifugia in questi spazi isolati, dove i personaggi sono soli, dialogo muto impossibile da entrare, ombre lunghissime, siamo a mezzogiorno per la luce ma siamo quasi verso il tramonto per le ore=incompatibilità del tempo. Tra il 1911 e il 1915 andrà a vivere a Parigi.

[@RaffaellaArpiani]

@Matt, grazie davvero per queste sintesi/integrazioni/riflessioni aggiuntive!

[@davidegiannelli4475]

Non mi vorrete paragonare non so: gli orologi molli di Dali che compaiono nell'opera: "La persistenza della memoria", ad un quadro come: " Mistero e malinconia di una strada", di de Chirico? Eh! Dove tra l'altro c'è la sagoma fantasmica della bambina che corre con il cerchio, e la parola più giusta per commentare quel quadro è usare il titolo originale del capolavoro, che è il mistero.

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@FlackBlag_34]

De chirico aveva intuito “l’essere fantoccio” dell’uomo moderno , i suoi manichini sono inquietanti nella loro paralisi, in un certo senso sembrano alla moda ma vuoti

[@RaffaellaArpiani]

@Varsy Hardcore, di diverso però è che sono immobili e non possono parlare o esprimersi, visto che sono privi di occhi e bocca!

[@davidegiannelli4475]

Concludendo - La cosa importante da capire è che le piazze di De Chirico sono lo spazio e il limite dove la nostra mente si differenzia dal resto dell'infinito. Uno spazio della coscienza che si adagia all'interno della forma ben delimitata geometricamente dalla piazza stessa, e si autosserva riconoscendo il mistero supremo, che è il mistero che riconosce se stesso, cioè noi! 🖖 👁️

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@davidegiannelli4475]

@@RaffaellaArpiani, prego. 👍

[@davidegiannelli4475]

Il manichino è l'evoluzione prima dei personaggi che appaiono in piccolo nei quadri di Böcklin; su tutti quello sulla barca vestito in bianco, desunto dall'isola dei morti (infatti nel tempio fatale viene ripreso da de Chirico nella versione dell'odisseo a Calipso, che è la figura ingrandita di quella dipinta per l'isola dei morti, e poco importa se era una donna, cioè la moglie del defunto, visto che anche nell'enigma dell'ora il filosofo pensatore in primo piano, illuminato da una luce crepuscolare "con l'orologio sfasato che segna le 14:55" ha una silhouette femminile), e poi della statua che è lo stesso artista (diventato nella sua ultima metamorfosi manichino, come nel ritorno del figlio prodigo) che si pietrifica nell'osservare senza fine l'enigma del mondo dove l'uomo è proposto come cosa... desunta dai libri di Nietzsche. E la contemplazione della realtà metafisica all'infinito, poiché il mistero del mondo non si può risolvere, vista la sua sublime complessità che si spalanca su un abisso senza fondo. Eh! Si può solo riconoscere, e in questo riconoscimento sta l'essenza della coscienza. Nessuno in natura vede il mistero di tutte le cose; solo l'uomo è in grado di farlo. Ed è per questo che è l'unico ad essere veramente cosciente. Eh! Infine però c'è un mistero che supera tutti gli altri, ed è il mistero che riconosce se stesso... Cioè noi! Per quello il viaggio interiore dell'artista è il viaggio più profondo e difficile che esista, visto che:👇 Non c'è nulla di più profondo di ciò che appare in superficie, poiché per emergere ha dovuto scalare l'abisso! (Davide G.) 💠💠💠💠💠💠💠💠💠💠💠 Il mistero supremo non è l'invisibile ma il visibile! E non c'è nulla di più serio, vero e profondo del mistero che palesandosi come un'ombra nella luce riconosce se stesso. (Davide G.) 💠💠💠💠💠💠💠💠💠💠💠💠

[@Flymerick]

Citare sé stessi non è esattamente una mossa elegante. Begli aforismi, però.

[@brunognocchi3380]

Al maestro saresti stato sul cazzo, come disse lui: "un po' tutti si divertono a fare gli intellettuali", un po' come te. Sempre come lui disse: non bisogna cercare significati in quello che fa. L'arte va completata e basta. Fai il finto intellettuale, sei un surrogato dell'intelligenza

[@davidegiannelli4475]

@@brunognocchi3380 e tu sei un ignorante! La maggior parte delle cose che dico derivano dai suoi testi, coglione! Perché se non lo sai è stato tra le altre cose uno scrittore formidabile! Ma studia prima di parlare, poiché tu hai solo sentito qualche intervista parziale del pittore filosoficamente più profondo che sia mai esistito! Mentre io l'ho studiato a fondo, oltre aver letto tutti i suoi scritti critici e poetici come il Meccanismo del pensiero o la sua autobiografia.

[@brunognocchi3380]

@@davidegiannelli4475 sei un Solone, ciao caro buona notte

[@davidegiannelli4475]

@@brunognocchi3380 non è questione di essere un Solone ma di dare perlomeno un minimo informazioni giuste su un artista di questo calibro, e farlo se si ha la passione magari anche con una lezione, ma dopo aver letto almeno qualcosa! Ma come ti può venire in mente di insegnare qualcosa a qualcuno se tu per primo la ignori! È questo che non tollero, nonostante le buone intenzioni della professoressa.

[@davidegiannelli4475]

Non c'è mai stata un'avanguardia Metafisica, ma solo la Metafisica di Giorgio de Chirico. Eh!

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@matt6051]

16-17 molti artisti si ritrovano a Ferrara e iniziano a condividere questa matrice, oppure che già dal 1910 iniziò la ricerca del singolo artista (de Chirico)

[@albertdinkha4606]

Hello....,the use of metaphysics science concepts in Art....

[@RaffaellaArpiani]

@albertdinkha4606, yes, De Chirico did it! ❤️

[@davidegiannelli4475]

Nel ritratto di Apollinare il poeta viene rappresentato come sagoma da tiro assegno, con ua traccia alla tempia dove Apollinare verrà colpito in seguito nella prima guerra mondiale in maniera veramente presentita da de Chirico. La statua bianca non rappresenta l'aspetto fisico del poeta, visto che dal lato fisico è gia stato rappresentato dalla sagoma, ma bensì esprime più l'anima poetica dell'artista, che infatti a degli occhiali scuri come hanno normalmente i ciechi, e come lo era nella leggenda Omero. Eh Quali baffetti e sberleffo! 🤦‍♂️🤦‍♂️🙇‍♂️💧

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@stefanonegri954]

Ci parla di Boldini e De Nittis ?

[@RaffaellaArpiani]

@Stefano Negri, non ne ho ancora avuto occasione. Sono argomenti che in classe non affronto mai!

[@stefanonegri954]

@@RaffaellaArpiani peccato

[@matt6051]

Nel 1917 nelle opere di de Chirico fanno la comparsa i manichini, una sorta di figure robotiche, a metà di statue classiche e di caratteristiche futuristiche, ma anche di giochi per bambini.

[@davidegiannelli4475]

@matt6051, anche qui mi spiace ma sono di nuovo obbligato a correggerti, poiché i primi manichini fecero la loro comparsa già nelle opere parigine tra il 1914 e il 1915. Se vuoi verificare le mie osservazioni guarda i quadri "il tormento del poeta, fine 1914", e " La coppia, 1915". Naturalmente di quegli anni ce ne sono anche altri dove si possono vedere i manichini dechirichiani. 🌀

[@davidegiannelli4475]

Nell'enigma dell'ora l'orologio segna le 14:55, mentre la luce è quella delle 18:00, 19:00. Eh! Altro che sole di mezzogiorno. Eh!

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@davidegiannelli4475]

La Metafisica è nata a a Firenze e si è sviluppata maggiormente a Parigi! Altro che Ferrara. Eh! I quadri realizzati dal 1910 fino al 1915 sono i veri capolavori in assoluto. Eh!

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@thelastbaepsae1226]

4:30

[@RaffaellaArpiani]

Segno

[@thelastbaepsae1226]

@@RaffaellaArpiani si 🤣❤️

[@RaffaellaArpiani]

@@thelastbaepsae1226 ormai l'ho capito! 🙂

[@davidegiannelli4475]

No, daiii quella statua stesa è Arianna abbandonata da Teseo. Quale fidia! Belann nooooo

[@RaffaellaArpiani]

I miei studenti non hanno avuto occasione di studiare l'Arianna abbandonata. Per loro non significherebbe niente.

[@davidegiannelli4475]

@@RaffaellaArpiani, questo non è un buon motivo per dare informazioni sbagliate su un canale pubblico. Infatti su You Tube non ci sono solo i tuoi studenti ma anche tanti utenti che porteresti fuori strada e da brava insegnate non credo che questo ti renderebbe contenta, o no? E poi in futuro anche i tuoi studenti di questa mia correzione ne potrebbero giovare, perché se volessero approfondire e allargare la loro conoscenza su De Chirico e sull'arte in generale, sarebbero preparati meglio da un'indicazione giusta.

[@matt6051]

Enigma ora: prospettiva centrale ma senza profondità. Il portico ci fa da siepe, ci chiude lo sguardo. Personaggi solitari........

[@davidegiannelli4475]

No, ma quale sole di mezzogiorno? Semmai il sole del tramonto, con l'orologio che spesso appare nelle stazioni delle piazze Metafisiche, sfasato con la luce... infatti segnano sempre le 14:00, o le 15:00, o 13:30. Eh! Belann studiamo un po' prima di fare delle lezioni su pittori così importanti. Eh!

[@RaffaellaArpiani]

Davide, mi pare di capire che tu sia un esperto dell'autore, mi fa piacere. Come avrai notato e come ho premesso all'inizio, la mia lezione per una quinta liceo è sgorgata dalla necessità di accennare a De Chirico, autore che di solito resta fuori dalle aule di scuola, prima di passare a parlare del Surrealismo. Certamente posso aver straparlato (è il mio stile), ma quanto ad alcuni errori che mi imputi, posso dire un paio di cose. Prima di tutto spesso io lavoro con il frutto dell'osservazione, di ciò che vedo, e non solo di ciò che ho letto e studiato. Mi fido più dei miei occhi, del mio istinto e della mia competenza. E la luce del mezzogiorno è quella più intensa, quella che fissa meglio i colori. La luce di tutti i pittori che puntano all'essenza, dopo Cézanne. Se fossero quelli del tramonto sarebbero tutti su un tono ben più caldo. Le ombre, al contrario, soprattutto quelle di statue o personaggi che campeggiano negli spazi vuoti, sono quelle lunghe del tramonto, anche se spesso quelle degli edifici sembrano ombre di mezzogiorno (brevi, con poco rilievo). E questo sfasamento temporale credo sia davvero interessante in sé. Secondariamente spesso mi riferisco a mie impressioni e/o memorie visive, vado per associazione, anche rifacendomi a opere che i miei studenti hanno studiato e non per sfoggiare la mia preparazione. E la statua di Arianna abbandonata da Teseo, cui tu - e verosimilmente l'opera - fai riferimento, per me (e per i miei studenti) è un evidente richiamo ai frontoni di Fidia, necessario riferimento, tra l'altro, per ogni scultore prima greco e poi romano. Adesso mi rimetto a studiare, come tu suggerisci, per il prossimo video. D'altra parte come docente di liceo e come avrai visto dal mio canale, in un mese ho prodotto 80 video, dall'Ellenismo a Duchamp. E ovviamente non sono esperta di ognuno di questi periodi e/o autori e/o opere. E queste lezioni non sono lezioni universitarie. Come ho premesso, sono perfettibili. Grazie delle tue correzioni!

[@davidegiannelli4475]

@@RaffaellaArpiani 🆗🆗Dai, sei perdonata. ☺️ Però non continuare con il discorso della luce e di Cezanne, che non c'entra niente. 🤔🤨 Eh! 🤷‍♂️ ☺️ Ti devo fare in ogni caso i complimenti per aver trattato il vero genio della pittura del 900, troppo spesso (a torto e per ignoranza) dimenticato, e soprattutto (cosa gravissima) sottovalutato! Buon Futuro Raffaella 🖖👁️

[@davidegiannelli4475]

Il capolavoro "Mistero e malinconia di una strada" e stato creato a Parigi! Mica a Ferrara! Oh! Ma cosa dici? 🤦‍♂️🤦‍♂️🙇‍♂️

[@RaffaellaArpiani]

grazie

[@liatamanini4416]

Gotica? Barocca.... bella lezione ma con alcune imprecisioni

[@RaffaellaArpiani]

@Lia Tamanini, grazie del complimento e perdona le imprecisioni: confezionavo le prime lezioni in gran fretta durante il primo lockdown!

[@matt6051]

Egli affonda le sue radici nel passato, nasce nel 1888 in Grecia, e nelle sue opere si sentirà molto questa origine, questo archetipo.

[@matt6051]

Oggetti realistici decontestualizzati. Guanti di caucciù, di gomma, insieme ad altri elementi incongrui, palla verde, marmo

[@matt6051]

A Parigi entra in contatto con Apollinaire. Nel periodo parigino poco prima di arruolarsi per la guerra.

[@RaffaellaArpiani]

@Matt, grazie degli appunti che annoti qui.

[@matt6051]

A Ferrara gli artisti costruiranno l'avanguardia metafisica

[@davidegiannelli4475]

@matt6051, guarda che a Ferrara c'era solo de Chirico e il fratello Savinio (che però ancora non dipingeva), mentre Carlo Carrà raggiunge de Chirico nel nosocomio militare dove era ricoverato per problemi nervosi grazie a un'informazione di Soffici che gli disse che faceva dei quadri strani e originali... Così Carrà, arrivato solo in un secondo tempo a Ferrara per vedere l'opera di de Chirico, copiò in modo rasente al plagio i quadri metafisici di de Chirico di quel periodo molto diversi da quelli creati prima tra il 1910 e il 1915 a Firenze e Parigi. A darti la prova di quello che dico è l'atto opportunista e meschino (tra l'altro di un'ingenuità pazzesca poiché erano note le informazioni che dicevano che de Chirico già dal 1910 dipingeva opere metafisiche) da parte del Carrà di attribuirsi la paternità della nuova arte metafisica con una mostra organizzata anticipatamente di nascosto a Milano nel Dicembre del 1917. (visto che era stata progettata da entrambi gli artisti per farla insieme con i quadri di tutt'due) dove Carrà presentava i suoi quadri come appunto un'arte nuova inventata esclusivamente da lui tacendo l'influenza dechirichiana per attribuirsi ogni merito. Invece De Pisis era l'unico che abitava già là ma non è mai stato uno vero pittore metafisico, mentre Morandi e Sironi hanno dipinto opere metafisiche solo dal 1918 e non a Ferrara. No, te lo dico perché alcuni equivoci hanno diffuso la convinzione che la metafisica fosse un movimento artistico creato in modo più o meno paritario da personalità diverse, un po' come il futurismo, e soprattutto che essa fosse nata sul finire della guerra a Ferrara, mentre in realtà fu creata dal solo padre della metafisica Giorgio de Chirico già nel 1910 a Firenze, sviluppandola prevalentemente a Parigi negli anni seguenti fino agli inizi del 1915. (e infatti non troverai nessun manifesto di presentazione come era uso fare dai movimenti artistici veri e propri come il futurismo o il surrealismo) Dopodiché nel maggio sempre del 1915 de Chirico e il fratello sono richiamati in Italia per lo scoppio della prima guerra mondiale. Inizialmente i fratelli destinati al distretto militare di Firenze, città nella quale avevano registrato la cittadinanza italiana visto che il padre Evaristo de Chirico e la madre Gemma Cervetto erano italiani, vengono poi trasferiti a Ferrara nel giugno dello stesso anno. Perdonami se ho fatto un po' di storia della pittura metafisica, ma è stato solo per chiarire alcuni fraintendimenti che mi premeva correggere per dare un'informazione giusta a chiunque si trovasse su questo canale per capire meglio come sono andate in realtà le cose. Un saluto 🙋‍♂️

[@matt6051]

Ermafrodito: con una mano quasi benedice

[@matt6051]

Celebre autoritratto del 19-20 in cui impugna una sorta di cartiglio con una iscrizione latina.