I corsi di linguaggio inclusivo

[@marrozzone]

Posso confermare che due grandi (e sottolineo grandi) aziende di gioielli hanno cominciato a inserire questo tipo di corsi tra quelli proposti ai dipendenti. Faccio il formatore da 17 anni e so che se dovessi trovarmi in aula qualcuno che dicesse di sentirsi offeso dal mio consueto "buongiorno a tutti" rimetterei il mio portatile nello zaino, prenderei la borsa dei giochi e, in completo silenzio, lascerei l'aula per trascorrere una tranquilla giornata ai giardini pubblici p.s. ho aggiunto una virgola perchè per l'incazzatura l'avevo dimenticata

[@YasminaPani]

Eh, lo facessero tutti...

[@kaPPa009]

Se qualcuno si sentirà offeso ci dormirà sopra e gli passerà

[@Dany_Mory76]

Immagino Fantozzi sul palco mentre dice "la schwa è una cagata pazzesca" coi famosi 90 minuti d'applausi.

[@rodolfofumagalli3198]

92

[@rafallatacc721]

😄😄😄😄😄

[@ItaliansShredsBetter]

dai su, usa il linguaggio inclusovo: "lə schwa"

[@poncione]

​@@rodolfofumagalli3198facciamo 184 😂 esageriamo

[@marcellominasi41]

Nessuna meraviglia. Qualche giorno fa, a Cagliari, piazza gremita di gente e polizia per una manifestazione contro il matriarcato. Manifestazioni contro l’imminente terza guerra mondiale, zero.

[@giogioify1975]

contentissima che esista un canale simile! Mi da speranza, mi spiace solo averti scoperta adesso. Io anche sono laureata in lettere, con il massimo dei voti, alla Sapienza vecchio ordinamento, la precisazione non è per vanto, ma per far presente che conosco BENE la nostra lingua, le origini, ecc. e molte cose di cui parli, ma... la gente oggi mi ribatte con gli stessi argomenti che citi anche tu: LE PUT...TE. Mi sono appena iscritta e ora cercherò di vedermi tutti i tuoi video. Grazie per il tuo lavoro!

[@YasminaPani]

Ti ringrazio!

[@francescozzononsisa1078]

Sono contentissimo che tu abbia scoperto Yasmina. È una donna sana e non a pecora rispetto al mainstream politicamente corrotto atlantista. Assapora!

[@unattimo7658]

L'altro giorno ho dato un occhio ad una live di breaking italy, nei commenti una moderatrice ha redarguito un utente dicendo che non si dice "i mod" ma "le mod", perché in quel circolo si usa il femminile sovraesteso, ci ho messo un po' a capire se scherzava o se fosse seria

[@YasminaPani]

Problemi veri

[@eleonorastella1189]

La stessa gente che poi non vuole l'articolo femminile davanti ai cognomi...

[@cristiutube1]

ti prego, mandami il link. Manderò parole maschili a caso.

[@gaia7240]

Che delusione, li seguivo spesso

[@MrSeanma]

@@YasminaPani ecco, QUESTO a me fa venire il vomito. Però lascio a Lei la battaglia contro questi mulini a vento. Sopra parlava di ignavia... insomma. C'è chi è nato per combattere, chi per ubbidire. A ognuno il suo ruolo. Un asino non può essere cavallo

[@umbertodalicco2066]

Sono un docente. E confermo che siamo alla follia. Mi batto tutti i giorni, litigo coi colleghi (ovviamente colleghe), parlo coi ragazzi e li faccio ragionare. Ma mi sembra di esser sempre sul filo del rasoio. Mi aiutano i miei studi e la mia overconfidence, in questo caso bias utile, a darmi la forza di oppormi a questa psicosi collettiva.

[@YasminaPani]

Ti sono davvero vicina: per me siete coraggiosissimi a resistere in quell'ambiente. Sappi che la tua resistenza conta!

[@mrandrews3303]

@Umbertodalicco2066 fossi in te, invece di perdere tempo a cercare di ragionare con quelle oche giulive, le indirizzerei direttamente su questo canale. ;)

[@sonia_lombardo]

Io ho avuto un assaggio di questi corsi in maniera diciamo indiretta. Tre anni fa ho seguito un corso di aggiornamento sulla traduzione per il settore del lusso e, purtroppo, non sono potuta sfuggire a questi continui rimandi al linguaggio inclusivo, relativismo linguistico e compagnia cantante. In quel periodo, all'università, avevo anche cominciato a seguire più assiduamente corsi di linguistica e glottologia, che ovviamente dicevano le cose come stanno, senza se e senza ma, quindi per me frequentare quel corso di traduzione è stata una mezza tortura. Tra l'altro, era prevista anche una lezione con la stessa Vera Gheno, ma che io ho saltato volentieri perché 1) era il compleanno di mio padre; 2) non avevo voglia di sentire anche lei 😂. Lei che non solo tiene periodicamente corsi o lezioni nell'istituto in cui ho fatto il corso ma anche in molti altri. In linea generale, parlando del mio settore, traduzione, la maggior parte di chi tiene corsi ripete a pappagallo questa storia del relativismo linguistico e più in generale ha delle grosse carenze in linguistica, o più semplicemente gli conviene salire sul carrozzone che fa più rumore 😂.

[@Hesperia01]

Vera Gheno ha cavalcato e sta cavalcando l' onda della notorietà

[@sonia_lombardo]

@Hesperia01 la cosa che dà più fastidio sono i suoi seguaci che la difendono a spada tratta dicendo: "è una linguista, sa quello che dice"; oppure "sa benissimo come funziona, il linguaggio inclusivo è nato per scherzo". Sarà anche così ma se nel frattempo ci scrivi su degli articoli, tieni corsi e conferenze, ti fai conoscere al pubblico per questo tema qui, allora non è più uno scherzo, ma ci credi eccome. Nel suo caso specifico credo faccia finta di crederci perché le conviene di più. Ah, e giusto per aggiornarvi: non si chiama più linguaggio inclusivo, ma linguaggio ampio. L'ultima volta che ho controllato è stato presentato così nell'ennesimo corso tenuto dalla Gheno. Cosa significhi "ampio" non lo so e non mi interessa.

[@YasminaPani]

Ma poi non è che uno si deve fidare che siccome sei linguista sai di cosa parli 😅 mostra delle cazzo di fonti scientifiche attendibili, allora ne possiamo parlare

[@francescozzononsisa1078]

già, i radical chic vanno matti per questo linguaggio, diciamo così, """inclusivo"""

[@outis4]

@@YasminaPani Giustissimo ma, purtroppo, se mostri fonti scientifiche attendibili (che poi attendibili o meno a maggior ragione è difficile dirlo) a chi non è del settore ci capisce ben poco! Diciamo che sparando nel mucchio della massa, fa più presa chi fa la voce più grossa, chi cattura di più, chi si vende meglio e la Gheno c'è riuscita sottolineando l'essere lei stessa del settore ed i 20 anni di collaborazione con la Crusca! E quanti si vanno a guardare davvero il suo cv per leggere che scriveva di aver fatto da segretaria ed organizzatrice di convegni per l'Accademia?!

[@mattflos9722]

Da Laureato in Lettere Classiche concordo in tutto. Grande, Yasmina ❤

[@silvanoragozza656]

Da insegnante di lettere, sono assolutamente d'accordo. Purtroppo la più grande sostenitrice dello schwa è Vera Gheno, che pare abbia pure collaborato con l'Accademia della Crusca...

[@fabioderose]

Gli intellettuali di corte che sostenevano la propaganda di regime sono sempre esistiti fin dall' età classica: pensa a Virgilio, a Giuseppe Flavio,a Tertulliano fino a tutto il 900 con quelli fascisti/ antifascisti e comunisti/ anticomunisti. Mi aspetto che prima o poi nascerà per reazione anche un pensiero maschilista veramente radicale e altrettanto falso come quello femminista.

[@lorenzo7849]

sì, ma alla Crusca si occupava dei profili social dell'Accademia. Oggi sbandiera ogni due per tre i 20 anni di collaborazione come coloro che vantano consulenze all'ONU perchè ci hanno fatto i tirocinii. E comunque dopo l'impennata del 2021-2022, la notorietà di Gheno sta sensibilmente calando, com'é fisiologico che sia. Tra i linguisti non ha mai fatto presa, resta ancora presente tra gli insegnanti grazie ai social e ai millemila festival della Penisola.

[@sonia_lombardo]

@@lorenzo7849 i miei prof di linguistica, quando volevano essere gentili nei suoi confronti, dicevano semplicemente "non è una linguista" 🤣.

[@carloartificialintelligence]

@@sonia_lombardo : per la par condicio potresti chiedere a Vera Gheno cosa ne pensi lei dei tuoi prof di linguistica (ammesso che non siano perfetti ignoti) 🤣🤣🤣

[@outis4]

@@sonia_lombardo Il grosso problema, a mio modo di vedere, è che i tuoi prof - e dico i tuoi prof ma intendo tutta la categoria di linguisti ed esperti in materia - non chiede la testa della Gheno a chi di dovere, un po' come si fa coi medici o avvocati che vengono radiati. Perchè con la Gheno si dovrebbe fare solo questo: toglierle il titolo del quale si avvale per dare un tono alle fregnacce che dice. Nel momento in cui chi la intervista o le da spazio non le sente più dire "sono linguista" perchè le hanno preso il foglio appeso al muro e glielo hanno stracciato con disonore, voglio vedere se vogliono più sentirla parlare.

[@Οὖτις]

«Scevà e asterischetto? Inclusivo perfetto!».

[@airgunnyhighway]

Haha grande

[@marcoanzalone2505]

Hahahaha

[@chepossofare]

"Mamma voglio anche io la Sweet Baby Inc!" "Ma ce l'abbiamo già tesoro." La sweet baby inc in Italia:

[@HumanisticValley]

Vogliamo parlare delle comunicazioni ufficiali delle Università infarcite di schwa e asterischi?

[@marcostacca5435]

Bravo!parliamone! Puttanate senza fine

[@ilmelangolo]

Vogliamo parlare del fatto che il Ministero non muove un dito?

[@marcostacca5435]

@@ilmelangolo Eh ma se il ministero muove un dito è fascista 🤣

[@ilmelangolo]

@@marcostacca5435 Eh appunto... con questa logica però a comandare sono sempre le minoranza organizzate (da chi? con che soldi? con che scopi?) e mai un governo che perlomeno è responsabile di fronte ai cittadini.

[@nicolo4219]

Se c'è una cosa che apprezzo tantissimo del canale e di te come persona è che parli di questioni complesse senza rinunciare a ciò che verrebbe definito da chi si annusa le scoregge come "Turpiloquio". Veloce e diretta senza rinunciare all'elaborazione dei contenuti. Mio malgrado ho lavorato in un'azienda che si occupa di software per la regione in cui vivo e posso dire, sebbene per fortuna non abbia mai dovuto fare un corso di linguaggio, che la presenza di queste ideologie dogmatiche era prassi. Mi occupavo dei tutorial su come usare le suddette app e tutto doveva essere fatto e scritto nel linguaggio (verbale e visivo) più inclusivo possibile: si partiva da mettere tutti i casi di pronomi per arrivare all'obbligo di mettere maschio-femmina e persona di colore in ogni frame esplicativo finendo con il prolungare i lavori e con il tardare le commissioni perché tutto doveva essere "Peer reviewed" dalla nostra capa ufficio dichiaratamente femminista. Quando ho cercato di introdurre idee per snellire e velocizzare il processo come usare degli stock grafici sono stato totalmente ignorato mentre le mie colleghe che dopo di me hanno fatto la stessa identica proposta sono state encomiate. Ora, mi rendo conto che ci sia un po' di astio da parte della capa ufficio che magari in tempi remoti ha subito cose simili, ma mi sembra completamente idiota pensare che un torto contro un torto faccia una ragione. Scusatemi lo sfogo.

[@YasminaPani]

No no, queste testimonianze sono molto utili

[@lucard2020]

Arriveremo al punto che gli studenti si scambiano in segreto i libri scritti in italiano corretto, come se fossero dei giornaletti hot.

[@PetraAnning]

Volevo condividere qui un paio di aneddoti in tema di lettura/scrittura, perché mi sto rendendo conto che sempre più case editrici nella loro comunicazione via web (sia sul sito che sui social) stanno utilizzando sempre di più la schwa, ma non solo perché ultimamente mi sono ritrovata a leggere alcuni libri scritti per l'appunto con questa impostazione. In due casi su due gli autori erano anglofoni e la CE aveva utilizzato la schwa per tradurre il singular they, ma c'erano più problemi nella leggibilità del testo: - In primo luogo io tendevo a leggere lo schwa come una "a", quindi "autorə" nella mia testa diventava "autora", "ləi" "lai" e così via. Ogni volta che lo trovavo il mio flusso di lettura si stoppava un secondo perché dovevo ricordarmi che quel personaggio era non binario e quindi quella porzione di testo andava letta con un'altra impostazione (mi domando come sia ascoltare l'audiolibro). - Credo per errori di stampa, i personaggi non binari a volte avevano riferiti aggettivi/pronomi declinati al maschile, quindi dovevo fare avanti e indietro tra le pagine per controllare se si stesse sempre parlando dello stesso personaggio. - Si utilizzava il "neutro di cortesia" cioè quando un personaggio non sapeva il genere dell'altro gli si rivolgeva con lo schwa, con il risultato che alcuni di questi cambiavano genere da una pagina all'altra. Oppure in un altro caso un personaggio che fino a una data pagina aveva usato pronomi femminili di colpo aveva riferito lo schwa e ci ho messo un po' a capire che il motivo era questo "neutro di cortesia" (ti pare che l'autore si prenda la briga di spiegare delle cose a me povera stronza che ha comprato il suo libro?) Morale della favola, questi testi erano dei Codici Da Vinci in cui prima dovevo ricordarmi che nel testo l'autore si era inventato un terzo genere grammaticale e poi decriptare il sistema linguistico dei personaggi che sembravano cambiare genere da una pagina all'altra. Per adesso non sta succedendo, ma un po' mi preoccupa il fatto che anche nei corsi di scrittura creativa si possa arrivare ad aggiungere una sezione sul linguaggio inclusivo e che non si possa dissentire senza passare per persone maschiliste eterocispatriarcalizzatesalamadonna

[@YasminaPani]

Hai esemplificato molto bene quali problemi può dare questa bella invenzione

[@elenavinerba7946]

Fantastica! Resto convinta che se non si usano le “parolacce” , a volte, certi messaggi non possono arrivare in tutta la loro completezza ed intenzione semantica. A completamento del libro, che acquisterò ed utilizzerò per difendermi da probabili, future forzature nel mondo del mio lavoro, sicuramente utilizzerò anche questi concetti espressi in questo modo!! Quando ce vò ce vò!!! ❤👏🏻

[@YasminaPani]

Ti ringrazio!

[@michelecusumano8617]

Mamma mia! Come si suol dire: al peggio non c'è fine. Brava, dottoressa!!!

[@RayleighWave]

Il linguaggio inclusivo e' l'equivalente linguistico del terrapiattismo

[@flaviagrassi9522]

Questo è il miglior commento! 👏👏👏

[@mrwolf84]

direi che e' l'equivalente del geocentrismo nel '500 e '600

[@AndreaCuneoArt]

Pensate che in una scuola di fumetto dove insegnavo (cioè, si imparava a disegnare e/o a narrare per immagini) volevano farmi frequentare un corso di inclusività! Già per gentilezza e per educazione, con le persone in transizione, cercavo di usare il nome che preferivano e non il "dead name", valutando i disegni prodotti per quello che erano e la loro esecuzione nel modo più oggettivo che mi era possibile (la branca di cui mi occupo, il fumetto commerciale non d'autore, adotta delle regole oggettive per la maggior parte). Ho rifiuato perchè a me interessa cosa succede SUL tavolo da disegno e non SOTTO; personalmente (detto in prosa stilnovista della lingia d'oca) penso che con il culo ci puoi fare tutto quello che vuoi tranne che il tuo lavoro (perchè narrare bene anche per immagini è un lavoro). Per fortuna le aziende del mercato d'oltralpe se ne fregano di ideologia woke (e infatti sono un mercato editoriale attivo e vivace a differenza di altri)

[@roccosfondo8748]

A proposito di fumetti politicamente scorretti, hai sentito di quel nuovo manga che è uscito? Il titolo è "drama queen"

[@AndreaCuneoArt]

@@roccosfondo8748 Lavorando nel mercato e nella scuola franco-belga, non frequento i manga per motivi professionali: la loro narrazione e la loro influenza, a mio avviso, hanno intaccando mortalmente qualsiasi capacità narrativa e critica dei nuovi aspiranti disegnatori/autori che mi capitano sotto quindi (ti chiedo già scusa, non voglio offendere nessuno) mi ritrovo a disprezzare quasi totalmente i manga e il funzionamento disfunzionale della loro produzione (ad esempio le recenti morti che sospetto siano dovute anche a una forma di karoshi), a parte rari casi di Seinen o di prodotti più datati e ispiranti.

[@roccosfondo8748]

@AndreaCuneoArt nessuna offesa. Anzi, ti ringrazio per aver espresso il tuo punto di vista. Effettivamente i manga di una volta avevano più "personalità". Quelli di oggi mi sembrano tutti uguali. Mi piacerebbe conoscere meglio il tuo punto di vista sull'influenza che i manga hanno avuto sui giovani disegnatori però mi rendo conto che potrebbe essere difficile in questa sede.

[@AndreaCuneoArt]

@@roccosfondo8748 In effetti è una cosa molto lunga e che ha bisogno sia di immagini che un dialogo dal vivo. Giusto per dare un indizio, direi che se le possibilità di inquadrare e presentare una scena fossero le parole di una lingua, ultimamente mi ritrovo con gente che tramite i manga ha acquisito un vocabolario molto limitato e ha difficoltà sia a formulare che a leggere un pensiero più articolato (che potrebbe permettergli di racconre con più sfumature quello che vogliono esprimere)

[@PieroVannuccini]

aziende d'oltralpe? Mica tutte se ne fregano: informati su cosa sta succedendo in Ubisoft, e con quali conseguenze sul mercato!

[@vittorioballeriocastoldi6171]

Questi corsi di linguaggio inclusivo mi ricordano moltissimo il manuale del giovane balilla che il partito fascista diede a mio nonno quando era bambino nei primi anni ‘40

[@HerzogHyperboreisch]

Ora verrò bannato: Infinitamente meglio il manuale Balilla.

[@YasminaPani]

Non trovo utili questi paragoni

[@vittorioballeriocastoldi6171]

La retorica a me pare proprio quella

[@mastiff85]

@@vittorioballeriocastoldi6171 io più ci penso e più ci vedo molte analogie. la pretesa (ingenua) di modificare gli atteggiamenti modificando il linguaggio, l'imposizione di un'ideologia attraverso la terminologia, il silenziamento degli oppositori(o di interi gruppi di popolazione). se non vogliamo fare dei paragoni,non facciamoli, ma le similitudini credo siano innegabili

[@GigioSedrik]

Ciò che personalmente trovo più fastidioso è il voler inventare a tutti i costi questa elaborata bugia del linguaggio inclusivo per dare l'impressione di essere rispettosi ed educati con tutti, di facciata, ma poi, a fatti, ognuno si fa come sempre i fatti propri; nel momento in cui si vede anche solo una persona anziana che non riesce ad attraversare la strada nessuno si ferma, ma ci sentiamo più buoni a dire l'IngengerA. Si cade nel ridicolo, sarebbe molto meglio mandarsi a quel paese, quando serve, ma aiutarsi nel momento del bisogno. Di sicuro è utopia, ma questa esasperazione dell'apparenza mi sta diventando nauseante. Grazie Yasmina per continuare a combattere (non so se sia contro i mulini a vento, ma bisogno comunque farlo).

[@RT-Roberta]

Come nessuno si ferma per la vecchietta? Immagino che tu ti sia fermato, no? A meno che tu sia nessuno.

[@alexandrok3160]

Impeccabile, come sempre.

[@ashlynne8]

Avevo fatto tempo fa domanda per il servizio civile digitale, e quando andai a fare il colloquio, con altri ragazzi lì presenti (maschi e femmine), uno dei sovrintendenti si è rivolto a noi con il femminile sovra esteso; lui stesso disse che era volutamente per una "questione politica" (grazie per l'onestà). Quando poi mi arrivò la graduatoria per vedere se fossi stata selezionata o no, non potete immaginare la quantità di schwa che mi trovai davanti... È ovunque ormai.

[@MrSeanma]

dici che tocca abituarsi?

[@mrandrews3303]

@@MrSeanma Ma col ca**o! Io direi invece che bisogna ribellarsi!

[@ashlynne8]

​@@MrSeanma No, affatto. È solo una mia amara osservazione, che però può essere smentita in qualsiasi momento, se si agisce con prontezza perché questa tendenza venga arrestata

[@PieroVannuccini]

@@ashlynne8 dove non arrivano leggi e regolamenti puo` arrivare (come in altri settori) la strategia comportamentale: per esempio, far finta di non capire finche' non viene ripetuto in italiano corretto.

[@YasminaPani]

Sì, è ovunque anche perché è pieno di ignavi che non hanno le palle di dire quello che pensano

[@GianluigiPerrone-bh7cj]

Non sono corsi ma luoghi d'indottrinamento

[@airgunnyhighway]

Vengo da una provincia piuttosto blasfema. Anni fa mi sono imbattuto in un uso interessante e inconsueto della bestemmia. Fatta questa premessa posso dire che secondo me i corsi di linguaggio inclusivo sono una diocanata

[@PieroVannuccini]

toscana?

[@HerzogHyperboreisch]

Veneto

[@PieroVannuccini]

@@HerzogHyperboreisch ah...pero` anche in Toscana ci vanno giu` pesante, magari piu` come intercalare che come espressione di odio

[@airgunnyhighway]

Bergamo! ​@@PieroVannuccini

[@PieroVannuccini]

@@airgunnyhighway mistero svelato! Pero` non l'avrei detto, si impara sempre qualcosa!

[@fabioconsonni3232]

Lo fai un bel corso di "uso mirato di linguaggio scurrile" a solo 29,99 euro per il black friday? 😂😂 Sempre grande Yasmina. A volte fatico a starti dietro, i tuoi riferimenti culturali sono fuori dalla mia portata, ma capisco.

[@RikCor]

Sarebbe meraviglioso!!

[@deadlift65]

Grazie.

[@YasminaPani]

Grazie mille

[@markfedyb.1527]

Ottimo video, brava Yasmina, finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire la propria opinione (intelligente) sull'argomento! 👏👏

[@Elo-gh5wg]

Ciao Yasmina! Conosco molto bene questi corsi, ahimè :( Grazie per averne parlato! Vivo in Germania da anni e qui la cosiddetta Gendersprache è ormai onnipresente. È stata adottata da tutte le istituzioni pubbliche e private (non ne sono sicura al 100% ma credo sia ormai obbligatorio, specie negli annunci di lavoro), anche se la maggior parte della popolazione nei sondaggi si dice contraria. Di recente ho iniziato a lavorare per un ente pubblico e nella pagina intranet è tutto un fioccare di asterischi e ripetizioni, tanto da rendere la lettura incomprensibile. Talvolta mi ritrovo a leggere e rileggere la stessa frase più volte prima di capire bene di cosa si stia parlando. Il tedesco non è la mia madrelingua, ma non credo che questa mia difficoltà derivi dalla una scarsa competenza linguistica... già solo questo dettaglio mette in luce l'"inclusività" dell'approccio 😅

[@MarioSi-j7n]

Essendo un iscritto dell' ultim'ora (comunque complimenti e ...grazie!) non so se ne è stato discusso ma vorrei proprio sapere come si pronuncerebbe, la schwa...

[@francescazecchini3710]

SCH si pronuncia come SC di "scena" W si pronuncia V Per aiutarti nella pronuncia, fingi che sia una parola slava e poni una lieve pausa tra SC e V, ma senza aggiungere suoni che sembrino vocali... Cioè, cavolo, è più facile da fare che da spiegare 😂

[@francescazecchini3710]

E comunque si direbbe "LO schwa"

[@michelaradi1889]

@@francescazecchini3710 grazie anche per la rapidità Francesca ma non ho chiarito che mi riferivo alla pronuncia "parlata" di una qualsiasi parola contenente la schwa !😊😊

[@francescazecchini3710]

@@michelaradi1889 ma sei Mario o Michela? 😂 Ok dai! La pronuncia della lettera è una via di mezzo tra una A e una E, un suono simil vocalico che potremmo descrivere come simile all'esclamazione tipica dei siciliani (nei film) che dicono "Ah!" 😉 Non so se ti ricordi la pubblicità di Mental (io ce l'ho profumato... L'alito: che cosa avevi capito?) il tizio della pubblicità pronuncia uno schwa

[@MarioSi-j7n]

@@francescazecchini3710 🤣🤣 Sono Mario che ogni tanto scrive da due account e non se ne accorge !! Ricordo la pubblicità e sei stata chiarissima e molto gentile ... e divertente ! A presto su questo canale, indipendentemente dal mio account 😂

[@danielespeziari5545]

Più che di "linguaggio" inclusivo bisognerebbe parlare di "scrittura" inclusiva, perché nel parlato non ho mai sentito nessuno parlare con lo schwa, nemmeno Vera Gheno, e anche chi si sforza di usare la doppia forma maschile e femminile ("studenti e studentesse", "lavoratori e lavoratrici"...) resiste due minuti e poi torna alla forma non marcata (leggi: maschile sovraesteso). La ragione è che il linguaggio "inclusivo" è profondamente innaturale e contrario alle logiche della lingua, che segue principi di economia, per cui non c'è motivo di usare 5 parole ("gli operai e le operaie") quando ne puoi usare 2. Pertanto, l'unica cosa che si può veramente fare è deturpare la lingua scritta con segni vari, quali schwa, asterischi o, in francese, il "point médian", col risultato di produrre una scrittura meno comprensibile e meno leggibile, specie da parte di dislessici o altre persone con difficoltà nel linguaggio. Come dici giustamente, la lingua "inclusiva", oltre a non includere proprio niente (perché la lingua non è un parlamento, non è fatta per "rappresentare" nessuno e non contiene né donne né uomini ma solo categorie grammaticali "maschile e femminile") in realtà esclude i suddetti dislessici ma crea anche una contrapposizione tra buoni e cattivi. Chi usa questo linguaggio lo fa per sentirsi parte del gruppo "giusto", quindi alla fine parte di un'élite. La cosa più schifosa è che dei linguisti si prestino a dare adito a teorie antiscientifiche violando qualunque deontologia

[@YasminaPani]

Esclude un sacco di gente: chi ha DSA o neurodivergenze varie, chi è appena arrivato in Italia e sta imparando la lingua, gli anziani e banalmente chiunque non abbia instagram

[@andrea7935]

Ma quanto è nata l'espressione "maschile sovraesteso"? Nelle grammatiche delle medie degli anni '90 aveva un altro nome, anche se non ricordo bene

[@personaignota]

Da poco è uscito un videogioco, Dragon Age The Veilguard, che nell'originale Inglese fornisce la possibilità di utilizzare il pronome "they" per i giocatori o personaggi nonbinari, e nell'adattamento italiano lo hanno tradotto con l'utilizzo della schwa. A quanto pare hanno fatto così un po' per tutta l'Europa, e ho letto che la versione in tedesco è pressoché illeggibile anche per un nativo. La versione in Italiano fa davvero venire il mal di testa ogni volta che devi leggere certi dialoghi, e non essendoci doppiaggio, per fortuna o purtroppo, non si capisce neanche come andrebbero letti a voce certi passaggi. Ne deve uscire un altro a febbraio, Avowed, in cui c'è la stessa identica questione dei pronomi neutri. Non c'è che dire, l'applicazione è una pubblicità negativa a sé stante, perché la confusione e l'ilarità che ho visto in tutti i videogiocatori italiani sono stati il miglior epitaffio possibile nei riguardi di queste "proposte". Tempo cinque anni, e sparirà del tutto.

[@YasminaPani]

E tutto per cosa? Chi beneficerebbe mai di una roba simile? Nessuno, perché pensare che migliori la vita delle persone non binarie è ridicolo

[@MrSeanma]

@@YasminaPani su questo sono parzialmente d'accordo. Se una persona nonbinaria mi dice 'puoi usare il they e/o non connotare il tuo linguaggio' io DEVO fare lo sforzo, è una questione di empatia; un po' diverso quando, come si sfocia nell'assurdità del femminile sovra-esteso, della serie, toppa peggio del buco

[@YasminaPani]

Ma anche no, scusami: il DEVO non esiste affatto. Io parlo seguendo le regole della mia lingua (che nel caso dell'inglese non prevede they come pronome personale singolare), e se qualcuno pensa che questa sia una mancanza di rispetto deve tornare a scuola. Inoltre, come ho detto, la grammatica non ha alcuna ripercussione pratica, quindi è solo un capriccio, non una giusta richiesta

[@outis4]

@@MrSeanma no guarda, io non devo, io faccio lo sforzo di essere propositivo nei tuoi confronti ma ovviamente DEVONO esserci dei limiti: se mi chiedi di chiamarti Mandrake anzichè Aldo, io ti accontento perchè non mi costa nulla; se mi chiedi di usare il femminile perchè stai iniziando una transizione, io uso il femminile perchè non mi costa nulla; però, se la tua "transizione" equivale solo a farti crescere i capelli senza nemmeno farti la barba perchè "anche le donne hanno i peli" e dovessi scordarmi di usare il femminile e mi attacchi... O se mi dici che io DEVO accettare il modo di parlare che usi nella tua cerchia di amici, o che devo considerarti un cane e farti le carezze sulla testa, lì ti rispondo tranquillamente che sei fuori di melone e che lo faccio cor catso! Altro che "DEVO".

[@MrSeanma]

@outis4 se gli esempi che fai non sono stati da te realmente esperiti la tua argomentazione è un po pretestuosa

[@massimilianomaltese5795]

Yasmina grazie di esistere!!! ✌️😊

[@luigisollazzo6784]

Praticamente una religione? Grazie del bel video.

[@PieroVannuccini]

Pero` quella del questionario e` un'idea favolosa! Un controquestionario, in cui si chiede fra l'altro se dopo avere acquisito un linguaggio piu` inclusivo e` cambiato qualcosa nelle interazioni con gli inclusi , anzi inclus* ; certo che ci vorrebbe un'associazione organizzata alle spalle, ma mi piace immaginarlo.

[@tutatis96]

Wow con il nuovo microfono è tutt'altra roba, praticamente musica. Infatti non c'ho capito una sega domani riprovo da sobrio

[@Mattroid99]

Tutti questi discorsi di inclusività per poi finire a parlare come Cattivik...

[@Victus_01]

Ho cliccato per due ragioni. Tu lo sai e ne approfitti. Ci crediamo forti, ma siamo inferiori e manipolabili. DANNAZIONE Quando ho attivato l'audio non ho potuto fare a meno di concordare con tutto. Like... per d... tre ragioni

[@gianlucamambelli6498]

I questionari del servizio orientamento dell'università di Bologna sono scritti con la schwa. Anche le comunicazioni del rettore hanno tutte l'asterisco per non specificare il genere

[@YasminaPani]

Ah, bene...

[@ilmelangolo]

Perchè non denunciate al Ministero? Se arrivassero proteste da tutte le università non potrebbero far finta di niente.

[@Principenero68]

Se una persona mi chiede di usare per rivolgermi a lei con un genere neutro, ci provo seriamente per ragioni di cortesia, se intende impormelo non mi rivolgerò più a lei con il genere "classico"... non mi rivolgo proprio. Che le imprese favoriscano questi corsi per il linguaggio inclusivo è cosa, immagino, legata ai vari "washing" che vanno di moda, un po' alla Porsche o la Harley Davidson LGBT; credo sia meno una concreta politica da parte di attivisti presenti in area manageriale, perché la cosa crea più negatività che altro nell'equilibrio dei rapporti di lavoro che altro, ma non è da escludersi completamente. Non vorrei però che spinte di tipo politico includessero questo parametro nelle certificazioni sulla parità di genere (si ci sono certificazioni che attestano che in ambienti lavorativi si rispettino i principi di parità) che adesso sono limitate al rispetto delle normative esistenti in materia, ma che domani potrebbero essere estese a norme che obblighino le imprese con più di x dipendenti, oltre ad assumere portatori di handicap, anche il classico almeno x% di LGBT. Ad oggi queste certificazioni determinano punteggi favorevoli per le imprese per agevolazioni pubbliche agli investimenti. Risultato: selezioni e carriere sempre meno meritocratiche o meno assunzioni ed investimenti.

[@pneumas7]

L’unica mia (debole) speranza è che le aziende cedano a questi ricatti semplicemente per mantenere le facciata e che tra qualche anno quando ci sarà un rigetto collettivo di queste proposte inutili semplicemente ricorderemo tutto con sorriso beffardo.

[@Codyyy32]

Come al solito bellissimo video, ti volevo solo far notare che la 24ore business school non è del gruppo del sole 24ore, gli sono stati venduti i diritti.

[@jimihendrix86]

Qui a Berlino la mia ragazza mi diceva che anche da lei fanno di tanto in tanto queste “lezioni” di tedesco inclusivo, proprio perché credono che (queste tizie non tutti) il tedesco sia maschilista e inoltre lo fanno sia per “includere” tutti.

[@YasminaPani]

È così in gran parte dell'Occidente, dove abbiamo scelto di far finta di non avere problemi veri

[@Dr.MarcoCapecchi]

Bravissima, complimenti!

[@marinaflorio95]

Alle poste hanno fatto un corso online di aggiornamento terminologico, esempio: "nelle mail è meglio scrivere car@ tutt@, oppure car* tutt*". Ma avete presente l'utenza media di poste italiane? O anche l'età media degli sportellisti? 😂

[@YasminaPani]

Sì ma infatti mi fa sempre molto ridere che secondo gli inclusivisti gli italiani hanno tutti massimo 45 anni e sono laureati

[@TravelKeller]

Non so che criterio sia quello della bellezza, in linguistica (non ricordo), ma è più bella la lingua italiana che scrive car* tutt* ? E perché se un ipotetico futuro cominciassimo a censurale le "o" perché sono obese e un rotondetto potrebbe offendersi, così come un magro potrebbe sentirsi rappresentato dalle "i" e cominciassimo a scrivere "Car* tutt* v** che avete partec*pat* al c*nvegn* relat*v* al Linguagg** inclusiv*, f*nalmente s*n* stat* pubblicat* gli att*" E soprattutto non potendo pronunciare tutti gli asterischi, come lo diremmo a parole? E quelli che non capissero il nostro parlare mozzo, sarebbero ugualmente colpevoli? La lingua si evolve per cause naturali, non indotte, io penso così, e soprattutto, quelli che propugnano certe cose vengono subito elevati a maitre-à-penser e gli altri ostracizzati. OGGETTIVAMENTE è cosi.

[@disastrosonoro4404]

@@YasminaPani il classismo sottointeso del femminismo liberale è la cosa più reazionaria dei nuovi progressisti e della wokeleft

[@enricogarosi6646]

Grandissima! Permettimi però di dire che le "belle parole" sono sempre efficaci ed inclusive. Questo è poco ma sicuro!

[@YasminaPani]

Non ho capito

[@lulas491]

È questo il problema, non dovrebbero esserlo. Per capire che le parole belline e petalose non servo a nulla non serve una laurea in lingue, anche se ormai nelle università permea questa solfa di inclusività, ma come dice Yasmina basta aprire un libro di grammatica per capire che tutto questo circo tirato su è basato sul nulla cosmico.

[@MotoLuHa]

​​@@YasminaPaniForse intende di non fare uso del turpiloquio? O forse intende che usando correttamente la lingua non c'è bisogno di cercare una forzata inclusività.

[@enricogarosi6646]

@@YasminaPani Mi stupisco di te!

[@Mattroid99]

​@@enricogarosi6646Magari potresti spiegare cosa intendi...

[@mauriziomondini4257]

Yasmine, porcamisera, dov’è il tuo video su francamente di xfactor? Io che lo aspettavo con ansia…

[@YasminaPani]

Sì guarda, non sto pensando ad altro

[@destroyart7742]

2:01 IO VOGLIO VEDERE UNO DI QUESTI ATTESTATI 💀💀💀

[@Yattodetaman-ju7yc]

Lavoro per un ente pubblico, nella intranet ci sono pubblicazioni (consultabili anche esternamente) riguardanti Linee Guida per l'uso di un linguaggio rispettoso delle differenze di genere con tanto espressioni da evitare e vocabolario finale, ad esempio Maschile: I dipendenti - Femminile: le dipendenti - Non binario: Il personale/le risorse 🤔

[@PieroVannuccini]

fantastico, le risorse: cosi` per essere piu` rispettosi disumanizziamo le persone. Come la Chiesa anglicana che propone di riferirsi a Dio in modo neutro, "it", come con gli animali selvatici e gli oggetti.

[@YasminaPani]

Sì, sono uguali dappertutto

[@ivan-boskohabus1400]

Mentre scassano la minchia col "linguaggio inclusivo" dai loro salottini "cambio tutto per non cambiar nulla", stanno facendo di tutto per rendere una vita dignitosa un fatto esclusivo.

[@eleonorastella1189]

Esatto

[@YasminaPani]

Chi?

[@eleonorastella1189]

@@YasminaPani la politica in senso ampio: privilegiano sempre di più le classi abbienti, abbattono la classe media e sotterrano/ignorano chi vive in estrema povertà. Nel frattempo cazzeggiano con questa roba

[@ivan-boskohabus1400]

@@YasminaPani Gli snob e gli ipocriti della finta sinistra, i radical chic, quelli che in gergo vengono chiamati posers, quelli che starnazzano contro la corruzione ed il nepotismo e poi, oltre a non denunciarne mai le ragioni strutturali, sono i primi ad approfittarsene nei loro circoli paramafiosi ed autocelebrativi. Quelli che "Noi siamo la cultura e voialtri non siete una cippa".

[@angelom.3517]

Ma quanto sei brava !

[@diegoandreuccioli7992]

Ciao Yasmina, grazie ancora una volta per pubblicarti. Volevo chiederti: cosa consiglieresti per approcciarsi alla linguistica?

[@Elaviel85]

Ho una domanda per Yasmina: qualora dovessi trovarmi nella condizione di essere sottoposto, mio malgrado, ad uno di questi "corsi di formazione", in che modo potrei esprimere il mio dissenso con delle obiezioni tecnicamente valide?

[@YasminaPani]

Ho messo tanti link in descrizione

[@dr.a.n.2934]

Più che "corso" dovrebbe essere chiamato "Indottrinamento"

[@NicolaSalvi-j6k]

Praticamente è come quando a messa fanno recitare il Credo

[@eleonorastella1189]

Uguali

[@maurizio5951]

Ma almeno a messa sei libero di andarci o meno.

[@Dorellik60]

In garnde forma, prof !!

[@Dorellik60]

In grande...

[@martavangelisti5062]

Ciao Yasmina, come si fa ad inviarti un libro da recensire?

[@YasminaPani]

Non funziona così 😅 non sono una booktuber, recensisco ciò che mi va e che ritengo valido

[@matteotonzigdolfin]

Dott.ssa Pani: vero a livello tecnico linguistico, ma nei corsi di inclusività si affrontano anche altri temi tra cui le disabilità. Sono corsi da perfezionare a livello di linguistica tecnica? Sì. Sono da eliminare? No. Cordiali

[@YasminaPani]

Il discorso è identico anche per la disabilità eh: rimane non dimostrato che cambiare la lingua sia della minima utilità

[@matteotonzigdolfin]

@YasminaPani ma il riferimento era in relazione alla comunicazione e comprensione NON verbale (o scritta) Dottoressa. In ogni caso concordo sulla Sua posizione in relazione alla parte di Linguistica. Cordiali

[@NORusskyMirInEurope]

8:35 Per favore quali sono quei soliti 2 libri a cui alludi? Grazie

[@simonelupinelli5281]

Ciao Yasmina! Ti "conosco" da poco ma ho divorato molti dei tuoi video dato che in questo periodo ho modo di farlo e adoro il tuo modo di pensare anche se magari non condivido tutto ma vale soliti discorsi. Volevo chiederti cosa ne pensi te della questione tra meritocrazia e femminismo. La mia ragazza mi ha parlato di come un tempo si studiassero tutti gli autori, donne e uomini, e di come poi nel tempo le cose siano cambiate. Io ci ho pensato e mi è venuto in mente il fatto che magari nell'arte più in generale è comprensibile che ci siano più autori uomini in quanto l'accesso alle botteghe (penso) era consentito solo a persone di questo sesso ma le donne hanno sempre scritto e sempre scriveranno. attualmente hanno molta rilevanza Agatha Christie e Anna Frank ma tutte le altre? Ti è capitato nel corso dei tuoi studi di imbatterti in autrici femminili? Grazie e ti auguro il meglio :)

[@ashlynne8]

Yasmina, volevo chiedervi una cosa, che non c'entra nulla con il video: avete mai letto Rovert Graves? Se sì, cosa ne pensate della sua opera e delle sue teorie?

[@YasminaPani]

Certo, è lì nella libreria. Non sono in grado di giudicarlo, però

[@ashlynne8]

​@@YasminaPani Grazie per la risposta!

[@zakmck73]

Anche se sono d'accordo, forse vale la pena raccontare un po' la mia esperienza. Vivo in UK e a me hanno imposto (ma ne sono contento) corsi, non di linguaggio inclusivo, ma di "diversity and equality", in cui si affronta tutta la questione, dal fatto che i numeri, non le chiacchiere, dicono che viviamo in una società ancora classista (qui sono discriminati anche i neri e quelli che nascono in un dato quartiere o città piuttosto che altrove), al fatto che fissare riunioni (o uscite al pub) sempre al tardo pomeriggio di fatto discrimina molte donne con bambini a scuola (perché di fatto, sono loro che si sobbarcano tutti gli impegni familiari), al fatto che quella che per te è una battuta innocente potrebbe non esserla per un asiatico o un gay. In questi corsi è compreso anche il linguaggio, ci sono buddanade simili ad asterischi e schwa (com'è noto, l'inglese ha meno problemi di questo tipo, ma ce ne ha, eg, si cerca di non dire più 'policeman') , ma ci sono anche cose un po' più serie, tipo che, per esempio, se scrivi un annuncio di lavoro con toni del tipo "siamo invincibili, siamo instancabili, schiacciamo la concorrenza", difficilmente attirerai donne (mia opinione, attirerai soprattutto dei gran sgronzi di maschi misogini e bimbi minghia, ma vabbeh). Cioè, formazione fatta così secondo me ha senso, ha pure senso metterci dentro una rassegna di opinioni su cose come asterischi e schwa, che presenti sia Vera Gheno che Yasmina Pani, se non altro per smontare le credenze ignoranti su questo argomento.

[@eman0706]

a grande richiesta: un video sul corsivoe🙂 🙂 🙂 🙂

[@lenzschwarze]

Sei rimasto al 2021

[@marziomereggia1387]

Comincia a spaventarmi un po' tutta questa situazione...

[@roccosfondo8748]

Domanda: ma poi questo shwa o come cavolo si scrive, come andrebbe pronunciato? Se io vedo scritto "ciao a tutt*" come dovrei leggerlo? Ciao a tuttasterico?

[@poncione]

Devi dire ciao a tücc 😂 in lumbard, così non si offende nessuno

[@roccosfondo8748]

@poncione 🤣🤣🤣🤣 Oppure come fa qualcuno: "hey, arcigay"

[@YasminaPani]

Ho messo i link ai video relativi

[@Οὖτις]

Pensa al dialetto napoletano, a quelle “e” semiaperte alla fine. Per me è facile perché anche nel dialetto ascolano c'è questo suono; difatto, è come la ö tedesca (solo che lo scevà non è una lettera): ricordo che la professoressa, per insegnarci come si pronuncia, ci disse: «mettete la bocca come per pronunciare la o chiusa, però dite “e”».

[@brandotheone]

Per chi sostiene che il woke non esista o che perlomeno sia solo un fenomeno del mondo anglosassone.

[@Anton-fw2wb]

Corsi di linguaggio, o di comunicazione? Quali aziende impongono questi corsi

[@YasminaPani]

...ascoltare il video

[@Anton-fw2wb]

@YasminaPani Quale tipo di azienda può imporre ai suoi dipendenti un corso di educazione al linguaggio inclusivo? Non fai nomi. Società editoriali? Aziende informatiche? Società di telefonia e telecomunicazioni? In qualche fabbrica? Catene di supermarket? A parte l'università s'intende. Sicura che non si tratti di comunicazione?

[@MetiuT]

Ciao Yasmina, non credo sia in recessione anzi, la stanno usando sempre più organi del tipo agenzie interinale per proporre le offerte di lavoro, varie iniziative anche culturali ecc...

[@danieleercoli5544]

Ciao Yasmina. Da qualche parte avevo letto di corsi simili, forse su LinkedIn, perché magari certe aziende cercano di apparire come inclusive o ci credono davvero o sperano di pararsi il sedere. Comunque penso sia quella botta d'inquietudine della quale non avevamo assolutamente bisogno.

[@YasminaPani]

Già 😂

[@sonikku997]

Non ho mai fatto lo "switch" allo schwa in italiano (anche se in inglese utilizzo il they/them), proprio perché non mi sembra abbia qualcosa di più "inclusivo" rispetto alla lingua italiana corrente. Per come la vedo io, per essere "inclusivo" il linguaggio dovrebbe far sentire più o meno tutti "inclusi". Invece, lo schwa mi sembra una fonte di grande divisione all'interno dell'opinione pubblica italiana. Credo che avrebbe più senso parlare di un linguaggio "preferito" da una parte della popolazione. Non ho nessun problema nel riferirmi a una qualsiasi persona con il genere e i pronomi preferiti da quest'ultima, se questo significa farla sentire più a suo agio con la propria identità. Tuttavia, preferisco regolarmi caso per caso, senza presumere che una persona si debba necessariamente sentire "inclusa" solo perché utilizzo lo schwa.

[@YasminaPani]

Ognuno parla come vuole, tuttavia il fatto rimane che i pronomi neutri in italiano non esistono

[@cristoladro]

Condivido tutto, ma la domanda spontanea che devo fare è: non pensi che l'aspetto economico che dici essere trainante non sia invece subordinato all' aspetto propagandistico? Io personalmente ho sempre dato per scontato che fosse così e gli sviluppi recenti non sembrano smentire

[@YasminaPani]

In che modo?

[@whiteboar3232]

Ma quindi, secondo voi, è meglio dire 'a mmerdU? (Biascica in Boris 4)

[@marianodevalerio8504]

Yasmina, nell’ultima edizione di monumenti aperti a Cagliari ho sentito tantissimi bambini delle scuole usare il “buongiorno a tutti e a tutte” mentre presentavano i diversi monumenti. L’indottrinamento in pillole fin dalla più giovane età.

[@MrSeanma]

beh ma questo si è sempre fatto, e ha un senso linguistico

[@YasminaPani]

Non si è mai fatto, veramente, e di senso non ne ha per nulla

[@MrSeanma]

@@YasminaPani beh, io stesso l'ho sentito dire - e detto - anni fa, in tempi non sospetti. Ben venga un compromesso come questo. meglio dell'asterisco.

[@osnapitzkindle]

@@MrSeanma non direi invece. "buongiorno a tutti e a tutte" è scomodo esattamente come asterisco o schwa. Perché mai dovresti accettare "buongiorno a tutti e a tutte" e non un "buongiorno a tutt*"? A livello di economia linguistica ha più senso il secondo, se dobbiamo dirla tutta. Inoltre, seguendo questo filone logico, il maschile non marcato rimane la soluzione più inclusiva, proprio per il fatto che non presuppone alcun genere preciso. Dicendo "tutti e tutte" stai automaticamente marcando il maschile, riferendoti solo ai generi maschile e femminile.

[@MrSeanma]

@@osnapitzkindle si ma molte categorie intellettuali non accettano proprio l'esistenza del maschile non marcato. dividere i generi ti permette di avere botte piena e moglie ubriaca. l'asterisco è più economico, ma è intrasponibile nel parlato. Mi dispiace suonare democristiano su questi temi, però son fatto così

[@giuseppeforte82]

Ottimo video, grazie.

[@joohh8315]

sono d'accordo ma non è vero che il linguaggio influenza la cognizione? quindi si potrebbe pensare che cambiando il linguaggio si potrebbe cambiare (o approcciare un cambiamento) la "società"? ovviamente la dogmatizzazione e l'imposizione è (quasi) sempre sbagliata però come lo è il suo contrario, forse allora il metodo di ricerca deve puntare ad una riterritorializzazione della pratica

[@YasminaPani]

È una teoria non dimostrata, allo stato attuale nessuno studio è probante

[@Chiavaccio]

"Lo schwa è una idea del bippo": grande Yasmina👏

[@atosBH]

Sei stata fin troppo gentile... :P

[@andre281083]

Fortunatamente la mia azienda nn ha mai organizzato corsi di questo tipo, spero che nn cambino idea

[@Echteseele]

Io vorrei che chi li fa lo dichiari apertamente, così da poter scegliere meglio la prossima volta che cambierò lavoro, sono già reduce da due corsi del genere in un anno, più altri corsi tenuti in azienda da un'attivista femminista...

[@andre281083]

@ alla fine basta fregarsene di quello che dicono

[@EmilianoGirina]

Ma quanto è caduta in basso la Treccani? E pensare che io dicevo a mio figlio che deve preferirla per la ricerca del significato dei lemmi.

[@YasminaPani]

Da un po' ormai

[@MauGandolfi]

Mi piacerebbe partecipare a uno di questi corsi per seminare questo dubbio: com’è che in Sicilia l’organo maschile è indicato con un nome femminile e l’organo femminile con un nome maschile? 🤔

[@felixfelix8609]

Jasmina, ti prego 🙏 (simbolino di rinforzo!), fai un corso intensivo ai presidi! Lo immagino, però, tipo “cura Ludovico” di “Arancia meccanica”. Così magari gli entra in testa!

[@akumpum]

9:23 La deriva di queste robe è che poi non si potrà più nemmeno fare critiche, ne satira, ne battute. Tutto dovrà essere ipocrita e buonista. Si chiama CENSURA non è inclusivo per niente. BIG BROTHER IS WATCHING YOU

[@YasminaPani]

Ma chi è sto big brother?

[@Οὖτις]

Si sta precipitando nella ἐϰϰλησία. Pagateli e mandateli via.

[@marco27557]

Non si potrebbero denunciare per truffa? Credo che sarebbe la stessa cosa se imponessero dei corsi di cartomanzia... poi non sono un giurista, ma sono curioso di sapere

[@YasminaPani]

Non è esattamente così tanto pagliacciata, diciamo; ma questo in realtà è uno dei problemi, perché il livello delle pubblicazioni scientifiche si sta abbassando moltissimo, quindi si considera valido qualcosa che in realtà non lo è affatto

[@marco27557]

@@YasminaPani A maggior ragione: per quello andrebbero denunciati secondo me

[@vincenzotraettino6533]

A mio avviso il limitarsi a lasciare capire che si rifiuta la questione del linguaggio inclusivo anche da un punto di vista non linguistico, senza esplicitarlo, rende meno incisiva ogni filippica sulla questione. Ogni tentativo di criticare la scwa e le sue sorelle è inutile se non si infilano le dita nella "logica" che impronta questo tipo di linguaggio. La parte meno attaccabile di questa malsana abitudine di inzuccherare il linguaggio, secondo me, sta nell'uso di parole meno cariche di connotati ritenuti disprezzanti. Per quanto ad esempio la parola "spazzino" si riferisca all'atto di spazzare, è effettivamente e generalmente ritenuta meno "gentile" dei suoi sinonimi più usati. Il vero problema di questo linguaggio è quando pretende che le parole NON debbano più, in determinati casi, descrivere la realtà oggettiva, ma diventare neutre allo scopo di rispettare impalpabili sensibilità soggettive. Ad esempio il sentirsi "non binari", escludendo casi rarissimi di disturbi dello sviluppo sessuale, non ha nessun senso dato che gli individui umani sono maschi o femmine a prescindere dalle loro percezioni. Per la casalinga di voghera e per "nonna Tina" e per "nonno giovanni" le donne sono le femmine umane adulte. Secondo i teorici dell'inclusività, e secondo alcuni dizionari esteri, la donna è chiunque si senta una donna. E quindi per definire le femmine biologiche, anche da noi, si usa una serie di strampalate definizioni come "persone mestruanti", persona con la cervice", "persone con utero". La questione del linguaggio inclusivo va molto al di là del maschile esteso e della scwa. Evitare di criticare la radice logica che muove i talebani dello scwa, rende , a mio avviso, mene incisive le bestemmie che aleggiano quando ci delizi con il tuo turpiloquio.

[@YasminaPani]

Veramente queste cose le ho dette e scritte cento volte: ho premesso nel video che mi sono occupata molto a lungo della questione, quindi magari non dare per scontato che si esaurisca in quanto dico in questo video. MA sui non binari ti sbagli, ma neanche tanto a livello oggettivo, quanto più che altro perché non sono affari tuoi come si sentono le persone, che sono liberissime di vivere la propria identità come meglio credono. Questo non ti lede in alcun modo.

[@vincenzotraettino6533]

@@YasminaPani in realtà a me non interessa quel che uno fa e quel che uno sente. Il linguaggio inclusivo è un artiglio con il quale si graffia la realtà cambiandola. Faccio un esempio : nei paesi dove la legge protegge queste percezioni soggettive, un uomo che si senta donna, pur avendo tutti gli attributi maschili, ha il diritto di entrare negli spogliatoi femminili o di partecipare alla competizioni sportive femminili. Non credo che si debba avere una specializzazione in biologia o in antropologia per valutare l'assurdità della situazione. Ad esempio Odifreddi, che è un matematico, che apprezzo tantissimo e con il quale mi trovo d'accordo QUASI su tutto, si è espresso sulla questione più o meno esprimendo le mie stesse perplessità. E non e' un biologo o uno del settore medico. Diciamo che è meglio non toccare certi argomenti se si è una insegnante ..lo sei ancora giusto?

[@vincenzopollaci7428]

Grazie Yasmina

[@davc15]

Apprendere che esistono dei corsi di comunicazione inclusiva mi ha fatto venire voglia di frequentare dei corsi di bestemmia creativa, ne conosci qualcuno?

[@mastiff85]

Ho un buco di memoria…chi erano gli ultimi che volevano modificare politicamente le terminologie in uso?fiorellare,tramezzino,etc…?

[@YasminaPani]

Eviterei questi paragoni

[@mastiff85]

​@@YasminaPani evitiamoli pure, ma credo che qualcuno due domande dovrebbe farsele. d'accordo che tutta questa ideologia corrente ha un puro e semplice fondamento economico (cavalcare il trend del momento per spremere qualche quattrino qua e la), ma a mia memoria non ricordo correnti così pervasive e penetranti da arrivare a pretendere di modificare il linguaggio

[@Caneprocionetanuki]

Ma parliamo dei corsi per evitare o individuare le micro aggressioni?

[@YasminaPani]

Ma guardare il video?

[@Caneprocionetanuki]

@YasminaPani me lo sono perso

[@Jim_Julep]

Nel mio corso aziendale, praticamente un Bignami di ideologia, la consulente era nientemeno che Vera Gheno. Azienda italiana con partecipazione statale.

[@ZacWalker04]

Se il mio capo mi manda in un azienda del genere io mi licenzio

[@GiordanoBrunoFerri]

Brava! 👏

[@massimobena3693]

Meno male che qualcuno ha ancora il coraggio di andare contro il politicamente corretto e tutte queste strozate

[@docnestore]

Vento e pioggia ....come si scriveranno?

[@stefanostella2668]

Sarebbe interessante fare un lavoro empirico su queste esperienze. Quante aziende/cooperative/agenzie effettivamente sottopongono i dipendenti a disinformazione? Di che dimensione sono? Questi esperimenti sono effettivamente in aumento? Da quando? Ad ogni modo quello che è veramente pericoloso è far passare l'idea che le offese siano qualcosa di soggettivo, dovuto al proprio intimo sentimento. Se questo passa(ed è passato) non abbiamo più alcun elemento per distinguere un significato da una verità, un'osservazione da un'offesa e qualsiasi opinione non conforme a quella liberal-progressista può in ogni momento essere etichettata come "odio" o "disinformazione".

[@lucapugliese7262]

Lontani quei tempi quando ci potevamo sfanculare e perculare sensa troppe seghe mentali.

[@marcosclarandis8090]

Un dubbio mi tormenta: Il linguaggio scurrile è solo un parlare condito con il curry? E, giusto per offrire due fave al piccion* (è un nonsense, sia chiaro). Ma visto che abbiamo la povera consonante muta, la H non potremmo darle il compito di accontentare gl'inclusivisti? Così lasciamo all'asterisco le sue classiche funzioni e non lo investiamo di compiti da innovatori isterici. Avranno qualche difficoltà i calabresi che le loro finali espettoranti ma se ne faranno una ragione. Magari diamo loro un'autonomia fiscale di qualche genere, o un'esenzione impositiva sulla 'nduja.

[@alfonsocastelli9235]

Chapeau.

[@poncione]

Comunque non è vero che * sia impronunciabile. Cosa ci vuole a entrare in un bar e salutare con un CIAO A TUTTASTERISCO 😂

[@edoardopavarin4275]

Tendenzialmente cerco di evitare i corsi di aggiornamento che mi sembrano solo un modo per far arricchire i soliti incompetenti

[@FrancescoSaverioCapo]

Evviva! 👏👏👏