Bel video, ma a mio parere mancano dati fondamentali con cui iniziare questo tipo di discorso. Specifico che hai voluto fare un discorso basato su dati senza presentare praticamente alcun dato. È già questo mi basterebbe per chiudere il commento. Ma continuiamo. Praticamente tutto ciò che dici non ha dati a cui riferirsi perché non li presenti, ogni tanto dici qualche dato casuale che può o non può applicarsi al tuo discorso, preso da chissà quale fonte (immagino... tu stesso). Capisco che sentirsi dire dai propri iscritti "bravo di qui" e "bravo di là" sia appagante, ma una persona come me che non ha niente a favore né nulla contro di te può dirti meglio le cose come stanno: non è così che si fa un'analisi, così è come si esprime la propria opinione senza dati. Innanzitutto non parli se non per mezzo secondo del tanto acclamato digitale, utilizzando mezzo dato decontestualizzato su 3 serie. Sarebbe stato più utile raccontare nei dettagli dell'esempio di Manga Plus parlando delle visualizzazioni TOTALI di tutti i manga nel corso degli anni, per dirne una. In secondo luogo, non parli dei lettori totali del cartaceo giapponesi o italiani. La tiratura di Shonen Jump, come dici tu, è crollata. Ma è vero che i lettori sono calati o magari si sono ridistribuiti sulle altre riviste? Poiché rispetto a 30 anni fa le riviste si sono moltiplicate, non è improbabile che in realtà ci sia stata una ridistribuzione, ma il numero totale magari è in crescita. E se l'utenza si fosse ridistribuita sul digitale? Che come ben (non) sai (o fingi di non saperlo) equivale a metà del mercato dei fumetti giapponese? Questa è la prima domanda che mi son fatto, giusto per dirne una, e a cui non ho ottenuto risposta perché... non presenti nessun dato. Quello che ti sto dicendo è che non è che tu hai torto o io ho ragione, è che il tuo discorso di 23 minuti dovrebbe basarsi ENORMEMENTE su dati statistici oggettivi e raffronti di dati (e diventerebbe noiosissimo), mentre in realtà ne è assolutamente privo. Una persona che sapeva 0/100 su questo discorso prima di vedere il tuo video ora ne sa 1/100, perché non hai portato nessunissimo dato - né per quanto riguarda il Giappone e ancor di meno per quanto riguarda l'Italia - a favore o contrario alla tua tesi.
@ItaloScanniell03 ай бұрын
Allora: se avessi voluto fare uno studio della questione, l'avrei fatto. Come ogni mio video, ho voluto porre delle domande e offrire degli spunti di riflessione interamente personali. Per questo, le tue critiche mi sembrano molto forzate: anzitutto, perché il mio non è un discorso unicamente economico, ma soprattutto culturale, sociale e strutturale. Ho parlato principalmente delle riviste, e i dati fondamentali per quel discorso li ho forniti. Non capisco infatti di quante avrei dovuto parlare per farti capire che no, non c'è stata alcuna ridistribuzione verso altre riviste; per negarti quella sul digitale, che compone il 70% e non metà del mercato dei manga in Giappone, in totale nel 2023 c'è stato un incasso complessivo di circa 4 miliardi e mezzo. Nel '95 erano circa 7. E il mio intento è fartele cercare queste cose, non imboccarti; ho sempre usato i miei video per offrire degli spunti, perché se c'è una cosa che ho imparato nel corso della mia "carriera" è che la tua opinione può cambiare da un momento all'altro, basta "affacciarsi fuori dalla finestra". Infatti, tornando sul digitale, io ho detto "GUARDATE gli aggiornamenti di Jump+". Che è un'esortazione a farlo veramente, approfondendo con altri esempi rispetto a quelli che ho portato io. Così come prima ho fatto una domanda ("vi sembra davvero che il digitale stia aiutando?") a cui si può dare qualsiasi risposta, io semplicemente ho dato la mia. E comunque no, i numeri complessivi sarebbero stati fortemente fuorvianti perché non puoi vedere quanti lettori si perdono da un capitolo all'altro, per questo ho fatto riferimento al primo e all'ultimo di Goze Hotaru. Comunque, mi fa cagare vedere gente che mi scrive "sei bravo e bello", non mi appaga per niente. Mi appaga ricevere vocali di 10 minuti per parlare della questione, sentire colleghi che vogliono partire dai miei spunti per fare una live insieme a riguardo, rispondere a questi commenti (per quanto ti ripeto, onestamente mi pare un po' fazioso) o a quelli positivi in cui c'è una riflessione. Faccio video per dire la mia, non per essere venerato.
@pincopallino56743 ай бұрын
Bravo Italo. Analisi attente e contenuti di qualità. Magari il mercato giapponese diventerà più simile a quello occidentale, meno orientato alle riviste. E poi c'è il mercato indipendente che può fungere da incubatore.
@julio_hammurabi3 ай бұрын
Magari un'implosione dell'industria manga e un grande reset può essere un disastro nel breve periodo ma una cosa buona nel lungo periodo
@MarkPag3 ай бұрын
Visto quello che sta succedendo a tutti i settori della cultura e dell'intrattenimento, è la società umana che deve resettarsi.🙃
@MRGRODA-z1t3 ай бұрын
io non sono daccordo, quello di adesso è un calo momentaneo delle vendite dovuto alla fine di titoli importanti come my hero academia e jujutsu kaisen, come quello tra la fine di dragonball e slam dunk e l'inizio di one piece naruto e bleach. a cui si aggiunge il fatto che il modo di fruire dell'intrattenimento stia cambiando. adesso la gente, anche in giappone, legge il capito online su piattaforme ufficiali come manga plus e poi si compra il tankobon, spesso in digitale che da quel che ho letto non risulta nei dati di vendita di oricon, quindi non è il mercato dei manga ad essere in crisi bensi quello delle riviste cartacee. siamo in un periodo di cambiamento come quello che c'è stato tra i videonoleggi e le piattaforme di streaming, ma i manga non sono mai stati cosi popolari soprattutto all'estero. l'unica cosa bisogna vedere se le attuali case editrici sapranno adeguarsi ai cambiamenti
@ItaloScanniell03 ай бұрын
Il mio punto è proprio che il mercato delle riviste cartacee È quello dei manga. È lì che nascono, è li che crescono ed è sempre lì che poi muoiono; il digitale conferma solo le tendenze del cartaceo, con numeri incostanti che dimostrano quanta disparità ci sia a livello di ricezione tra una serie e l'altra. Non è un problema di vendite dei singoli fumetti, ma delle riviste. Infatti io i numeri fatti da Jump dalla fine di MHA non li ho neanche presi in considerazione, è un dato che non c'entra con un calo che va avanti da quasi 30 anni. PS. Alfredo album incredibile, Freddie è uno dei miei preferiti di sempre
@leonardocavagna54713 ай бұрын
@@ItaloScanniell0 quindi cosa si dovrebbe fare?
@MRGRODA-z1t3 ай бұрын
@@ItaloScanniell0 sul fatto che le riviste stiano morendo sono daccordo anche io dico solo che è una cosa naturale e che non credo che per questo il mercato dei manga "morirà" ma che cambiera come succeso a quello di film e serie tv e che le riviste verranno sostituite da applicazioni o cose simili. PS: su questo sono d'accordissimo, e non vedo l'ora che esca il suo nuovo album si vocifera che montana il terzo capitolo della trilogia con madlib esca quest'anno
@KainLabhras3 ай бұрын
Tu lo sai che, Netflix a parte, quasi nessun'altra piattaforma ma streaming è in attivo o riesce a reggersi da sola?
@MRGRODA-z1t3 ай бұрын
@@KainLabhras quello delle piattaforme di streaming era un esempio, non perforza shonen jump deve fare un abbonamento alla netflix, Dico solo che i manga non sono mai stati così conosciuti e pop come in questo momento quindi la vedo difficile che l'intera industria fallisca perché le riviste non vendono più come una volta. Semplicemente me non sono più un formato adatto a questi tempi dove i manga vengono scoperti grazie ai social, agli anime (che adesso sono dappertutto persino su disney+) e alle scan, legali e non, quindi non c'è più bisogno delle riviste tradizionali per scoprire nuovi manga
@Angelomasullo3 ай бұрын
Molto interessante la video ho fatto sulla sulla produzione manga in Giappone hai raccontato molti aneddoti interessanti come funziona l'industria e quali problemi ha avuto ma ti sei dimenticato un cosa i manga tratti dai videogiochi è proprio il manga fatti a videogiochi le altre piccole perle dell'Industria che non hai dato ma bravo così 👍
@Umhhhhhhhhhhh3 ай бұрын
Allora...parto col dire che il mio modo di scrivere un pò sopra le righr potrebbe far pensare che io si arrabbiato ma non è così, e voglio instaurare un dialogo pacifico. Quella che tu chiami "crisi" non è tale, e sono la normalità più pura. Il fatto che i grandi guadagnino mentre i più piccoli fanno la fame è lo standard di qualsiasi forma d'arte. È vero che di recente non si sente più parlare di hit inportanti ma sempre dei soliti. Questo discorso si potrebbe fare qualsiasi cosa, quando é l'ultima volta che hai sentito una hit musicale sulla bocca di tutti, un film che sbanca il box office o un videogioco giocato da chiunque, potremmo asserire che musica, cinema e videogiochi siano morti? Assolutamente no è così che funziona il mondo non ci si puo aspettare che un fenomeno resti tale per sempre, ne che in una determinata forma d'arte si guadagni con facilità, chissà quanti artisti e scrittori ci siamo persi nel corso deo secoli perchè non ai livelli dei più grandi. Oltrettutto la parte in cui ti preoccupi del fatto che le case editrici spingano su determinati manga salvo poi sparire, è ovvio è il marketing, e con altre forme d'arte come i videogiochi è pure peggio! Quanta gente adesso sta giocando a GoW o in quanti stanno parlando di wukong o peggio ancora fortnite. Lo so che le vendite sono in calo, ma calo non è sinonimo di morte, non dobbiamo cadere nella trappola del "dataismo", i dati vanno sempre contestualizzati e mai presi singolarmente. Dobbiamo anche ricordrci che pure di netflix dopo il covid si diceva che sarebbe sparito e invece ora si è rialzato a dimostrazione del fatto che un situazione non è mai stabile lungo termine. Il vero problema è che viviamo in un mondo iperconnesso e bombardati di informazioni a non finire, oramai per le persone o qualcosa è famossissimo o è morto mentre è solo un illusione basata sull'ossessione che abbiamo della viralità. Concludo col dire che non ho nulla contro di te e contro la tua fanbase e da come hai risposto agli altri commenti e da come parli mi sembri un persona intelligente e a modo, e di comseguenza non sicuro di riuscire a instaurare un buon dialogo con te. Dico anche di non voler passare come l'underdog che cerca di aprire gli occhi alla gente e che probabilmente potrei anche sbagliarmi su tutto quello che ho scritto. Se ci sono degli errori grammaticali, concettuali o di sintassi è perchè ho scritto molto e non ho voglia di rileggere e da telefono è scomodo. Buonasera e aspetto con ansia una tua risposta e ho forte interesse in un dialogo con te (scusa la riperizione). P.S. bella voce
@Ciao466423 ай бұрын
Ti do perfettamente ragione . Ovvio che c’è la legge de più piccolo e del più grande forse jujitsu kaisen è uno degli unici anime insieme a my hero academia che ha riscattato un botto di successo ma non solo le mode passano . Con il covid quell’industria è cresciuta enormemente anche io iniziai a leggere manga e a vedere anime . Poi te lo dico declino ha me non sembra anche perché magari i costi di produzione per la carta ma ricordo esempio che i fumetti Marvel sono in crisi da decenni i film li hanno aiutati ma minimamente
@Umhhhhhhhhhhh3 ай бұрын
@@Ciao46642 si il punto è che "crisi" è termine forte che secondo me non si addice, perché crisi è, e cito il buon Raiden dei playerinside "quando tutte le case di produzione chiudono una dopo l'altra e diventa difficile campare con quel prodotto (anche se non impossibile)" poi oltretutto la crisi non sancisce il declino o il fallimento di qualcosa, ma spesso è solo un momento di passaggio, vedi Dungeons and dragons che intorno al 2008 era in crisi (causa della 4e) e nel 2022 ha visto le sue vendite schizzare (causa stranger things). Poi comunque esistono crisi e crisi.
@ItaloScanniell03 ай бұрын
@@Umhhhhhhhhhhh Allora: il titolo è ovviamente provocatorio, non ho mai detto che stia morendo. La crisi riguarda principalmente il mondo delle riviste, che è il mezzo principale di pubblicazione; ovviamente, però, se scrivevo "Il mondo delle riviste di fumetto sta fallendo" me l'aprivano in due. Ho tirato in mezzo i tankobon perché anche lì c'è un calo, e onestamente che il mondo del cartaceo sia in crisi mi pare piuttosto evidente. E il digitale non è la risposta, l'abbiamo già visto con il mondo della letteratura. La massa legge sempre di meno, e questo è un fatto. Voglio poi specificare che per me il termine crisi non è solo una questione economica, ma anche sociale, culturale, strutturale. E se le riviste sono in crisi, è in crisi anche la struttura. Riguardo videogiochi, musica e cinema...in verità, se escludiamo il primo che francamente non conosco abbastanza bene, degli altri due si parla come di settori in crisi da parecchio tempo. Riguardo la musica, le vendite dei dischi calano ogni giorno, lo streaming sta distruggendo un intera filiera senza ricompensare adeguatamente gli artisti (che prendono bruscolini anche per milioni di riproduzioni) e se sei un artista anche mediamente conosciuto devi fare live costantemente, altrimenti hai difficoltà. Basta vedere quanti artisti lascino le etichette o evitino proprio di entrarci, perché ormai con quello che incassi finisci per dare tutto a loro e per ritrovarti a fine contratto senza un soldo. Riguardo al cinema, sono ormai dieci anni che si parla di crisi nera della sala: i cinema chiudono di continuo anche nelle grandi città, i prezzi dei biglietti sono alle stelle e i produttori puntano sempre di più sui remake e su proprietà intellettuali molto conosciute per cercare di riportare la gente in sala (e si, i remake ci sono sempre stati, ma mai con queste modalità e questa prolificità). Quindi no, il tuo discorso in realtà non prova che non ci sia una crisi, semmai lo prova visto che c'è anche per quei due settori. Per il discorso Netflix: si, si è rialzato (introducendo però le pubblicità per aumentare gli incassi, non solo con gli utenti), ma quasi tutte le altre piattaforme arrancano. Prime per esempio ha dovuto spostarsi sempre di più sulle pubblicità per diventare sostenibile agli occhi di Amazon, e sai che vuol dire? Che lo streaming sta definitivamente diventando come la televisione. E abbiamo visto che fine ha fatto la TV qui in occidente. Grazie per i complimenti sulla voce, è la seconda volta in tutta la mia vita che qualcuno me li fa e infatti ero convinto che non fosse poi così bella lol
@Umhhhhhhhhhhh3 ай бұрын
@@ItaloScanniell0 innanzitutto ti ringrazio per la tua riposta e per la ta gentilezza. Non metto in dubbio che forse potrei aver inteso male io alcune affermazioni soprattutto quelle riguardanti la "morte" a causa della mia ansia e della mia paranoia che un pò mi accompagna da tutta la vita. Tuttavia mi sento comunque di dire che trovo il termine "crisi" in ogni sua forma un pochettino esagerato per descrivere la situazione, tralasciando il fatto che credo che questo sia un periodo abbastanza roseo per i manga e gli anime in occidente, trovo che sarebbe più corretto (ammesso che sia così) un'assestamento o comunque una marcia indietro nell'industria del fumetto nipponico che dopo aver visto il boom nel panademia ha visto la sua giusta retromarcia, ma è così per qualsiasi fenomeno, dopo un boom enorme c'è sempre un calo abnorme che però non sancisce una crisi ma un naturale avvenire delle cose, vedi ad esempio Rovazzi che dopo il suo boom enorme a visto un drastico calo di seguito però quell'uomo è ancora in circolazione e non fa di certo la fame. anche per la musica ed il cinema si può fare un discorso simile, ok non siamo più nei tempi doro di entrambe (gli anni 80) ed è vero che nessuno vende più dischi e che nessuno si reca più in sala, però se questi medium continuano a esistere nonostante gli alti e bassi un motivo ci sarà, quando qualcosa è in crisi non può durare a lungo. Fino a 2 mesi si diceva che i videogiochi fossero in crisi ed è bastata l'uscita di wukong e astrobot per far dire a tutti "SONO TORNATI". Diciamo che quello che voglio dire è che, possiamo essere d'accordo sul fatto che il manga come medium è uscito dal boom enorme del 2020-2021, ma secondo me parlare di crisi per 1qualcosa che continua a sfornare in maniera ossessiva roba e pubblicità a non finire con le quali gli editori spendono una marea di soldi, non si può parlare di crisi ma di assestamento, e io da studente di storia posso anche farti degli esempi storici la grande depressione america viene dopo il boom economico (degli anni 20 sia chiaro), quindi dopo ogni grande successo c'è sempre una discesa che a volte si trasforma in assestamento a volte in crisi vera è propria e secondo me non è proprio il caso dei manga.
@federicofilippini71833 ай бұрын
Vero, top commento
@piero17933 ай бұрын
Ottima analisi a cui non avevo mai pensato, di solito si finisce sempre per parlare del boom che c’è stato negli ultimi anni in Italia ma non si ci sofferma mai sulla situazione del manga in Giappone. Mi trovo molto d’accordo con le tue affermazioni e anche io mi domando per quanto la cosa possa ancora trascinarsi prima che avvenga qualcosa che costringa tutto il settore ad apportare qualche cambiamento…
@bovialessio24383 ай бұрын
Maaa i costi esorbitanti che aumentano sempre di più!!! 😑
@AlessandroSciangula3 ай бұрын
Esatto
@StePandaBlue3 ай бұрын
Infatti!! Nel 2002 i manga costavano 4€ e già a quei tempi era tantissimo perché equivaleva a 8milalire (praticamente 8€). Quindi se ti volevi comprare dei manga dovevi spendere per un solo volume 8€. Ora non so quanto siano i costi, ma già al tempo era tantissimo e infatti avevo pochi volumi di un solo manga per colpa del costo. E in molti poi ci sono pure errori di traduzione.
@StePandaBlue3 ай бұрын
Quindi un ragazzino senza o con la paghetta un manga non se lo poteva mica permettere. Se sono per ragazzini sono troppo costosi e sei adulto hai altre spese.
@bovialessio24383 ай бұрын
@@StePandaBlue io purtroppo ho delle spese famigliari, ma apparte questo, anche io ho incominciato con Hunter x Hunter e One piece, appena usciti, il primo costava 3,90€.. adesso 7,50€ é la spesa media a manga.. capisco i tempi sono cambiati, ma a mio avviso hanno avuto un aumento spropositato e immotivato, sotto un certo punto di vista.. questo poi é il mio pensiero, ma da vecchio lettore mi cascano un po' le braccia, nonostante continui nel mio a comprare le mie serie preferite..
@bovialessio24383 ай бұрын
@@StePandaBlue hai ragione ma c'era più disponibilità economica al tempo, e comunque anche se spendevi 4€ per un volume, non penso sia la stessa cosa di adesso.. gli stipendi sono calati, i prezzi aumentati in tutto.. e questo é diventato ormai un hobby/ passione, molto costosa... Poi ci sarebbe da parlare per ore nel dettaglio di tutto ciò.. però veramente stanno esagerando a mio avviso con i prezzi.. secondo me hanno visto un aumento di vendite soprattutto estere negli ultimi anni, ed essendo un mercato in crisi da un po' di tempo in Giappone, furbamente hanno aumentato i costi.. però il concetto é sbagliato, guadagnare finché si può il più possibile ma senza pensare poi ad un futuro, dove avrebbero il mercato spianato, fra un po' anzi ormai sono arrivi quasi ad un prezzo simile ad un Must-have Marvel... Poi ripeto sempre questo é il mio parere..
@itariaheikitai3 ай бұрын
Analisi molto interessante!! Grazie Italo!
@FedericoGrimaudo3 ай бұрын
Bel video ❤
@Parananza3 ай бұрын
Sono estremamente d'accordo con te su ogni punto del discorso. Hai parlato nei confronti di quel che accade in Nippolandia e che di conseguenza in un certo qual modo accade anche qua da noi. Premesso che noi non abbiamo testate contenitore stampate sulla carta igienica, ove viene pubblicato un capitolo a settimana perlopiù atte a pubblicizzare un prodotto che successivamente si dovrà acquistare in formato tankobon se lo si volesse conservare e collezionare. In occidente, o almeno in Italia, quel famoso "primo capitolo", sono i primi dieci/dodici episodi animati creati nella speranza che l'utente acquisti il fumetto per sapere cosa succede, senza aspettare mesi o anni. Io ho scoperto i manga all'incirca nel '93 o nel '94, grazie al numero 4 della prima edizione di Dragon Ball della Star Comics ergo ho potuto assistere alla nascita delle prime fiere del fumetto e delle prime opere importate in occidente. A quei tempi era davvero qualcosa di innovativo nonostante la qualità dei prodotti lasciasse alquanto a desiderare, i fumetti dopo nemmeno un anno si scollavano dalla costa e diventavano "croccanti", c'erano anche bellissime testate mensili: alcune prendendo spunto da shonen jump pubblicavano un capitolo a numero, rcensivano OAV, manga e serie animate e raccontavano aneddoti e narravano curiosità sul Giappone. Alcune avevano anche un CD-ROM incluso con trailer e contenuti multimediali.. Dunque durante la seconda metà dei '90, ci fu una piccola esplosione del genere e anche le fumetterie cominciarono a spuntare qua e là per sostituirsi alle edicole. Gia dai tempi però, si incominciò a notare la scorrettezza di chi importava e vendeva questa tipologia di materiali. VHS con 2 o 3 episodi di Evangelion, o un OAV solitamente della durata di un' oretta, costavano 50 mila lire. Dynamic era la più cara, poi c'era Yamato che aveva prezzi più "umani". Stesso discorso per l'editoria che non appena compreso il potenziale del prodotto, cominciò a sovraprezzare qualsiasi cosa. Dopo Granata Press, la quale purtroppo anticipò di qualche anno i tempi, furono all'inizio StarComics e Planet manga, a proporre i manga più famosi. Ad oggi invece, parlando del modo di produrre e collezionare albi, se in Italia c'è crisi nel settore editoriale è anche colpa delle case editrici le quali sono ormai anni che speculano tremendmente su qualsiasi prodotto di tendenza, anche approfittandosene. I prezzi medi sono a mio avviso veramente troppo alti. Tutte quelle riedizioni e ristampe cicliche degli stessi manga classici, aggiungendo come sottotitolo "perfect edition" "superultragiga perfect perfect color edition", hanno stancato. Se una persona volesse semplicemente leggere un fumetto invece di comprarlo per non aprirlo e tenerlo come fosse un soprammobile in libreria? Vorrei delle "super normal poor edition". Sono anni ad esempio che vorrei leggere Sand Man, ma le uniche edizioni disponibili costano un occhio dalla testa. Per non parlare poi della piaga delle variant. Prodotti creati per lo sciacallaggio estremo. Appena una variant viene messa in vendita, in un ora è sold-out sul sito e dopo mezza giornata è già in vendita al triplo del prezzo ma su E-bay. La bulimica produzione di opere poi, tende a sminuire il valore del singolo prodotto, rendendo difficile che qualcuno di essi possa davvero affermarsi e durare nel tempo, come accadeva quando uscivano meno opere, con meno frequenza, e davano il tempo materiale all'utenza di potervisi realmente affezionare. La sovrabbondanza di creazioni, ci porta a consumare tutto con una ingordigia estrema, togliendoci il gusto di assaporare qualcosa con i tempi necessari ad assimilarlo e a digerirlo. Questa frenesia non sempre premia il migliore tra i prodotti, ma quello che ha il marketing più efficace. LÍQuesto discorso funziona anche verso qualsiasi altro media. Cinema, musica, serie TV, letteratura... Con l'attention spam che tra i giovani va via via assottigliandosi, i quali perlopiù prediligono uno short/reel ad un video di 30 minuti, una canzone da due minuti rispetto ad una di 11? (Cini di Sfera Ebbasta VS When the music's over dei The Doors) Cosa ci riserva il futuro? Vedremo ancora opere che dopo 25 anni sono ancora amate e che vendono come One Piece? Vedremo ancora serie animate lunghe 10 anni come AOT, seguite con tanta devozione da chi non ha letto il fumetto? Ma soprattutto, vedremo mai la seconda stagione animata di Watamote e di No game no Life? Scherzo, questa ultima frase è solo per sdrammatizzare. P.S. chiedo venia per la verbosa prolissità del commento, ma avevo dieci minuti liberi mentre aspettavo che il mio amico si preparasse per uscire. Ciao Italo, sei un grande
@MarkPag3 ай бұрын
Hai scritto tutto questo in dieci minuti? 😮
@Edoardo_Graziani3 ай бұрын
Ottima analisi come sempre, ti mando un grande abbraccio Italo ❤
@ItaloScanniell03 ай бұрын
ricambiatissimo!
@BowlingBallMan3 ай бұрын
Video molto interessante che pone parecchi spunti di riflessione, a cui però mi sottraggo volentieri non leggendo più manga da una quindicina d'anni. A voi il dibattito
@frapponerd3 ай бұрын
Bel video! Del Bessatsu solo Shingeki No kyojin era conosciuto. Mi piacerebbe avere le fonti di questo video
@ToshiLM923 ай бұрын
Secondo me le riviste e il fumetto cartaceo in generale non torneranno più ai numeri di un tempo. Soprattutto per i motivi che hai detto verso l'inizio, ovvero la concorrenza massiccia di altre forme d'arte. La mia speranza è che il mercato dei fumetti ad un certo punto smetta di andare in calo e si assesti su dei numeri accettabili. E magari che ogni tanto riesca ad emergere per il grande pubblico qualche titolo che non sia sempre il battle shonen di successo del momento.
@entityyyy33123 ай бұрын
Invece secondo me nei paesi occidentali la situazione è migliore rispetto a quella giapponese riguardo la varietà. Il fatto che tutti si concentrassero SOLO sui soliti 4 titoli main stream era una cosa di una decina d'anni fa, quando tutti leggevano Naruto, Bleach, Death Note, One Piece... Ora invece da noi la situazione è un pò diversa, riusciamo a far vendere Matsumoto Taiyo, Asano, Shinzo Keigo, Miura, autori che comunque sono relativi ad una nicchia. Certo, i numeri che fanno non saranno mai uguali a quelli in Giappone, ma lì il problema è alla base e consiste nel fatto che nessuno legge proprio più in generale
@martaellero3 ай бұрын
Giusto qualche tempo fa stavo ragionando sul fatto che ormai non sento più di nessun titolo manga, shonen o shojo che sia, totalmente nuovo (no sequel, prequel, spin off o altro) che sfondasse in maniera significativa, anche a livello commerciale, ma non avevo dati alla mano e avevo catalogato la cosa come un mio problema, perché la mia bolla nei social non visualizzava le tendenze dei manga (o almeno non solo) e che quindi banalmente non venivo raggiunta dalle notizie, ma dopo i primi 2 minuti e mezzo, praticamente il video conferma, parzialmente, quei miei pensieri, totalmente partoriti di pancia... e sono shockata da questo....
@ItaloScanniell03 ай бұрын
Le hit ci sono, ma come dicevo sono poche e soprattutto non rappresentano il modo giusto per fare fronte ad una crisi. Se non si parla diffusamente anche delle cose meno in vista, come si fa per le serie TV o per il cinema di nicchia, resta tutto all'ombra purtroppo
@RagnarOrto3 ай бұрын
SEI BRAVISSIMO!
@raccontimusicaegdr80873 ай бұрын
Credo che l'idea di una rivista che pubblichi periodicamente capitoli di diversi fumetti sia eccellente. I lettori possono scoprire nuove serie accanto a quelle che già seguono. e poi decidere quali acquistare in formato completo. Questo tipo di iniziativa potrebbe colmare una lacuna nel mercato fumettistico italiano, che attualmente sembra in difficoltà.
@andrearavazzolo69373 ай бұрын
Perché tu pagheresti per un volume che contiene 1 capitolo di 12 storie diverse per poi decide se prendere anche la versione completa di un manga che hai scoperto e ti piace... E poi una volta letto con quell'albo cosa ci fai? Non credo lo metterai in libreria.
@alever88693 ай бұрын
Anche l’industria del libro è in crisi da anni
@ItaloScanniell03 ай бұрын
Verissimo, è tutto consequenziale
@MarkPag3 ай бұрын
Cinema, videogiochi, libri, fumetti, musica, serie tv... È inquietante come adesso non sia risparmiato nessun settore della cultura e dell'intrattenimento. In sostanza è la società a essere in crisi.
@alessandrorisi11393 ай бұрын
nella mia bolla di community appassionate non credevo ci fosse questo calo nel mercato, bel videozzo come al solito 👌
@andyg.88683 ай бұрын
Essendo un poco ignorante su certe argomentazioni tipo le vendite , ho trovato molto interessante questo video , non pensavo proprio che le vendite dei manga fossero così messe male
@sbirzo72503 ай бұрын
Ciao, mi potresti indicare in che minuto circa indica che le vendite sono messe male? Mi spiego. Nel video dice sì che le vendite sono messe male, ma poi non fa nessun confronto dove riporta delle statistiche per sostenere ciò che dice. Mi spiego ancora meglio. Se io ora ti dico che le vendite dei manga in realtà sono messe bene, non aggiungendo altro alla mia frase, ti ho detto la stessa cosa che ha detto Italo, ma ovviamente al contrario. Quindi a che versione credi? Perché a questo punto si tratta puramente di fede.
@andyg.88683 ай бұрын
@@sbirzo7250 Il minuto non lo ricordo ma se la rivista di punta in Giappone vendeva 4 milioni di copie e ora ne vende 1 e continua inesorabilmente a scendere lo dice .... dice anche dei numeri di manga minori che vendono poco, non capisco cosa tu intenda
@sbirzo72503 ай бұрын
@@andyg.8868 L'ho notato. Il problema è proprio che non capisci anche quando l'ho scritto così. Provo in un altro modo: Io ti dico che la rivista di punta in giappone anni fa vendeva 1 milione di copie e ora ne vende 4. Chi ha ragione, io o Italo? E come fai a sapere chi ha ragione?
@andyg.88683 ай бұрын
@@sbirzo7250 Vedi forse a differenza tua, poi mi vado ad informare se quello che dicono le persone nei video è vero XD non ci vuole poi molto a vedere sul web eh, pensavo che una persona ci arrivasse da sola a questo , ma a quanto pare non è così ,, non tutti ci arrivano
@fabrizioh82463 ай бұрын
video bellissimo che ho visto interamente
@b0o0m0b0o03 ай бұрын
Italo chan che vuole insegnare ai giappi a fare il loro lavoro Italo chan 4 president of giappolandia
@ItaloScanniell03 ай бұрын
Dai così almeno faccio la fine di Shinzo Abe
@ilpulcino3 ай бұрын
More like Italo4chan.
@alex9397093 ай бұрын
Il Jump è ai minimi in quanto a vendite semplicemente perchè il cartaceo in Giappone è in calo in favore del digitale semplicemente. E vale per tutte le riviste non solo Jump
@francescocappelli90713 ай бұрын
Per my Hero accademia ci saranno progetti futuri?
@ItaloScanniell03 ай бұрын
Suppongo proprio di si
@francescocappelli90713 ай бұрын
Dalle ceneri di all for one nascerà un nuovo nemico
@Nabeshin19763 ай бұрын
Hai perso il mio saluto. 💀
@ItaloScanniell03 ай бұрын
Piuttosto dammi un pugno in faccia, ci vediamo tra una settimana scarsa 🥺
@Nabeshin19763 ай бұрын
@@ItaloScanniell0 Waaaatatatatatatatahhhhhhgh
@pizzafrittauneuro013 ай бұрын
Scherzi su di te, io leggo i manga su MangaUp 🗣️🗣️🗣️🗣️🔥🔥🔥🔥
@mr.nessuno43553 ай бұрын
come sempre, bel video
@joalex793 ай бұрын
e pazienza tutto nasce e tutto muore cosi quando moriranno anime e manga morira anche il tuo canale
@vitocarelli3 ай бұрын
ciao Italo, non pronunciate la parola viola, perchè l'algoritmo la associa alla parola violare password, hackerare. video o anche interi canali sono stati bannati
@andrearavazzolo69373 ай бұрын
Se ti sembra un tracollo quello del fumetto, non hai visto come vanno le classifiche delle light novel 🤣, personalmente è un discorso che fine a se stesso, se queste compagnie devono fallire , falliranno, e bona , il marketing "fumetto più bello di sempre" non è niente di nuovo rispetto a cinema e musica, Barbie per esempio l' hanno trasformato in un evento per cui se non andavi al cinema a vederlo eri omofobo 🤣, e non è che serviva a risollevare tutto il cinema, e quindi figurati se mi stupisce il marketing manga, per quanto mi riguarda i manga sono un medium come un altro, raccontano la storia con disegni e dialoghi, ti danno il tempo di fermarti e goderti un momento particolarmente ispirato, ma finisce lì, se muoiono le società che serializzano settimanalmente, si troverà un modo alternativo di pubblicare, io credo che in occidente e america non è stato il COVID ad aumentare le vendite ma lo tsunami woke che ha fatto smettere letteralmente di vendere Marvel e DC in favore dei manga, perché soprattutto in usa Marvel è crollata, DC sta sparendo proprio dalle classifiche di vendita. Non ho una palla di vetro ma mi aspetto che le riviste prima ristrutturino con licenziamenti e poi provino a cambiare format, investendo di più su digitale e vendendo fuori dal giappone grazie ad adattamenti fatti con le ia, assurdo come regolarmente si facciano rubare le Scan dei manga prima ancora di pubblicarle. Ormai sono nell' età per cui le collane di manga sono qualcosa da guardare allineate sulle librerie...
@-Hina-3 ай бұрын
sicuramente la sovrapproduzione puo' essere considerata un problema... pero' da un lato da la possibilita' a tanti autori emergenti di avere la un occasione...... la grande scelta' di titoli e' una cosa importante per il consumatore finale... tanta scelta per chiunque e per qualsiasi preferenza e' una cosa che non e' negativa almeno per gli utenti (probabilmente per l'economia no). Basare il proprio mercato sulle nicchie e' sicuramente pericoloso e non molto profiquo a livello di economia di scala e visto da una mentalita' capitalistica, ma e', a parer mio, il miglior modello per garantiere a tutti, prodotti di qualita' e adatti a qualunque gusto, il che e' positivo. In italia essendoci il "filtro" per le opere che vendono di piu' fatto dalle case editrici, molte opere non arrivano, e questo secondo me e' negativo. Anche perche' in un mercato cosi grande come il mondo intero ci sarebbe lo spazio per tutti gli autori di farsi conoscere tramite le loro opere e campare di quello che creano (seppur poco famoso)... dare visibilita' a piu' autori anche fuori giappone potrebbe, a parer mio, far aumentare la qualita' generale delle opere, proprio perche' darebbe da vivere a persone che attualmente con i fumetti non riescono pagare le bollette, perche' si affacciano solo al mercato locale(per i motivi che hai citato nel video) e aumentarebbe la quantita' di autori che sarebbero incentivati a produrre opere nuove e di qualita'. Ovviamente a discapito dell'economia delle grandi aziende, che guadagnano solo sulle vendite stratosferiche.... purtroppo l'economia non porta sempre ad un risvolto positivo Comunque concordo con il discorso generale.... il fumetto rimarra' una nicchia come sempre, almeno in italia... io personalmente non lo trovo un gran problema, anche se sarebbe bello che ci sia piu' mercato a riugardo
@PrinceKenway3 ай бұрын
Per come la vedo io da diversi anni. Il manga è diventato sempre più un'accesorio per i collezionisti che un'oggetto di vero valore. Parlo della mia visione, quindi non è una verità oggettiva. Ma io mi sono spesso definito un'appasionato di anime più che i manga. Una passione che come per diversi mie coetanei è nata nei anni 2000 grazie ai big di Jump. Sopratutto grazie a Naruto, One Piece e Dragon Ball e sembrerò che parlo di eoni fa, ma nei anni 2000 e nei primi anni 10, la passione per anime e manga non era la stessa di oggi. E di che cosa erano pieni le srrie animate di quelle serie? Filler, tantissimi filler, che crescendo li ho compresi e anche iniziato ad apprezzarli ed alcuni pure amati. Ma da ragazzo volevo sapere come proseguissero le varie storie in modo più orrizontale. Ciò mi ha portato a leggere i manga di determinate serie e di conseguenza anche a comprarli. Però mentirei se dicessi che ho riletto qualcuna di queste serie più di 1 o 2 volte. Mentre gli anime li ho rivisti molte più volte. Ed ho pure i DVD e Blu Ray di ciò che è uscito e che mi interessava. Crescendo, trovando un lavoro, quando me lo sono potuto permettere, ho iniziato ad investire in una collezione di anime. Non che non compro più i manga, ma solo serie che veramente mi interessano. Non ho mai comprato il manga di una serie moderna credo da dopo MHA 😂. Per me il vero fallimento dei manga, deriva da questo, non che i blu ray degli anime vendano di più. Ma il fatto che la gente scelga di prendersi un manga che nel 90% dei casi, costa molto meno di un cofanetto anime e spesso non li leggono nemmeno, ma solo per riempire le librerie, ed è il suo vero motivo del fallimento per me. Che come dicevo all'inizio, per me i manga sono solo degli accesori degli anime. Ed è strano perchè in teoria dovrebbe essere il contrario.
@albertorossonovantuno53803 ай бұрын
Io però non capisco Com é possibile che la fama che hanno assunto i manga nel mondo non sia super iper mega positiva? Cioé, in ogni paese ne venderanno molti ma molti meno che in Giappone, ma cavoli parliamo di tutto il mondo! Non mi capacito di come i giapponesi non riescano a sfruttare questa cosa Nella mia testa potrebbero quasi fregarsene del calo dei lettori giapponesi Il fatto che un botto di opere vengono lette solo dall'autore e da sua madre é una cosa che mi immagino succeda purtroppo da sempre e in qualsiasi ambito artistico che sforna tanta roba
@maina98923 ай бұрын
Si Italo il video mi è piaciuto ti prego non prendere a testate niente
@spotlessaxe015toon83 ай бұрын
Qualcuno lo dice
@majiko973 ай бұрын
Owari da manga desu
@lucabastianello98303 ай бұрын
Leggendo moltissimi RAW, anche gli scans online sono in tremenda crisi da tempo
@amonmanagement3 ай бұрын
Ah, vogliamo parlare di Manga Plus? Goze Hotaru tira poco perché un manga che parla di musicisti nomadi non vedenti non attira, ma Centuria ha 5 volte la sua popolarità. E parlando di Shonen Jump... Metà delle nuove uscite sono pessimi Clini di Jujutsu Kaisen, e quando qualcosa è graficamente notevole, viene troncato (Dear Anemone, che spreco)
@alessandromartinelli52443 ай бұрын
Sinceramente trovo che la riflessione sia interessante ma che ci siano alcuni fattori in più da considerare. Il più importante è quello che si potrebbe definire "modello a coda lunga" (non è un termine sparato a caso, ti invito a cercarlo nel caso tu non lo conosca) che attualmente mi sembra quello adottato dall'intera industria manga. La differenziazione del mercato porta ad uno spostamento delle persone sulle opere che rispondono di più alle loro esigenze, per cui in un momento come quello odierno in cui abbiamo, sia in italia che in giappone, una massa di serie e riviste enorme, per ovvi motivi un acquirente non potrà mai comprare tutto ma si dovrà limitare a quelle che gli piacciono di più. Un secondo fattore da considerare è quello della novità: se prendiamo per buono Shin Takarajima come punto di partenza del manga moderno, nel 1990 il manga era ancora un'arte che si poteva permettere di sperimentare pur potendo avere delle entrate quasi sicure mentre oggi la sperimentazione può permettersi di avvenire su rivista solo a piccoli passi per poter comunque rimanere nei canoni delle opere commerciali che compaiono sulle riviste più comprate. Infine secondo me gioca anche un fattore economico e di tempo: non ho idea di quale sia lo stipendio giapponese ma sicuramente il lavoratore medio giapponese non ha tanto tempo da dedicare alla lettura. In italia penso che il ragionamento sia da fare invece dal punto di vista economico e di fascia d'età di riferimento: un lettore di solito si attesta su un'età tra i 14 e i 20 anni circa in media (non che persone con età minori o maggiori non leggano, ma sicuramente non sono il riferimento delle case editrici nostrane più mainstream, che coincidentalmente sono anche quelle con più possibilità economiche, di stampa e di serie pubblicate o in corso di pubblicazione). In queste fasce d'età è difficile che le persone abbiano grandi possibilità di spesa per cui è più facile che si approccino al manga più conosciuto come un One Piece piuttosto che ad un opera di Usumaru Furuya che, per quanto qui da noi stia risquotendo un successo più che meritato, non arriverà mai a toccare le vette di popolarità o target ampi come quelli dello shonen tipico. Sulla questione della pubblicità invece mi sento di darti ragione, studiando in quell'ambito mi accorgo che non si tende tanto a spiegare il perché un manga potrebbe essere quello adatto al lettore ma più a fare una televendita, spesso andando a far leva sul lato estetico o sugli influencer che lo spingeranno come "la nuova rivelazione che vi terrà incollati alle pagine per giorni" salvo poi star parlando di Demon Slayer
@fabrizioh82463 ай бұрын
sono il tuo più grande fen
@alessandrorisi11393 ай бұрын
impossibile, se vuoi puoi avere il secondo posto !!!
@fabrizioh82463 ай бұрын
chi sei
@riccardo47393 ай бұрын
@@fabrizioh8246il terzo più grande fen
@lucaajerez1883 ай бұрын
@@fabrizioh8246 È un fan di tony ferguson e jiri prochazka, lascialo stare, goditi il terzo posto comunque💪
@fabrizioh82463 ай бұрын
@@lucaajerez188 non siete nessuno
@hornetscale3 ай бұрын
Prima e più inutile cosa: sentire che Ayakashi Triangle, manga di enorme nicchia che ho letto e compro i volumi, venda addirittura un terzo di quanto ormai vende un top comics americano mi fa sia sorridere sia riflettere. A parte questo secondo me molto è dovuto alla pubblicità. I manga citati subiscono una pubblicità enorme e finiscono con il mettere in ombra tutto il resto. Un po' come ha fatto la Marvel al cinema: ogni volta che fa uscire un film ci fa talmente tanta pubblicità che oscura qualunque altra uscita in sala e la persona qualunque è portata ad interessarsi solo a quello. Non c'è quasi più la persona che va al cinema e decide autonomamente che film guardare. E nessun film rimane discusso dalla gente per più del periodo in cui sta al cinema. Il concetto di cult sta sparendo. Con il manga penso sia uguale. O meglio, in occidente lo è sicuro, in Giappone ci sono più serie che riescono a rimanere discusse a lungo, parlo perché l'ho visto dal vivo. In più il metodo, come viene descritto, del fare cambiare binario allo sviluppo del manga perché deve essere in linea con i risultati dei sondaggi proposti dalle riviste mina spesso la qualità effettiva del fumetto. Io spesso mi trovo a notare come andando avanti il manga ha un calo qualitativo. Lo stesso One Piece, per citare il manga più famoso, ne è affetto da tempo. Io mi rendo spesso conto come manga che attualmente preferisco leggere sono quelli di una durata media e un po' meno conosciuti come, ad esempio, Ballroom o Shadows House. In più Shōnen Jump è volutamente autodistruttiva. Qualche anno fa dichiarò pubblicamente che è preoccupata perché non riesce più a trovare stabilmente serie che continuino per 30+ volumi. E, secondo me, i dirigenti non vogliono accettare la realtà e questo si ripercuote su One Piece stesso. Sono anni che si nota che i capitoli sono volutamente allungati. Più volte mi capita di leggere il capitolo settimanale e alla fine dire che 9/14 pagine sarebbero potute tranquillamente non esserci e non sarebbe cambiato quasi niente. Jump deve accettare che l'epoca dei Big 3 non gli ricapiterà per chissà quanti anni. Probabilmente è una mia concezione sbagliata ma a me sembra che l'autore che ha possibilità di esprimersi di più come artista in Giappone sia quello che si trova nel mezzo: quello che è non così famoso da essere obbligato a cambiare molto i propri capitoli periodici per andare incontro ai risultati dei sondaggi e contemporaneamente non così sconosciuto in modo che gli stessi portino alla cancellazione della propria storia. Mi sembra che sia quello con meno pressioni e contemporaneamente aspettative da parte degli editori. Come disse Frusciante in un video qualche mese fa, ormai, almeno in occidente, la quantità, accessibilità e velocità delle informazioni è tale che non hai il tempo di assimilarne una che subito te ne arriva una nuova. I prodotti cult in occidente quali sono: quelle iniziati dieci anni fa o più. Oggi non rimane nulla nella mente della gente che venga discusso per più tempo, tranne che per gli appassionati. Tre mesi fa un conoscente mi ha chiesto una lista di manga da leggere e gliene ho proposto un discreto numero. La cosa mi fece veramente tanto piacere. Un peccato che però ormai le persone non vadano più a cercare autonomamente cosa vedere o leggere ma siano unicamente indirizzate dalla pubblicità.
@bombaqwe3 ай бұрын
Scusate la moa ignoranza, ma qui so parla essenzialmente della crisi delle riviste non dei manga in se, la cosa come può influire nel futuro dei manga? La rovista non serve solo per fare un po di pubblicita? Le storie dei manga le puoi creare ugualmente e sfruttare altre piattaforme per fare pubblicità. Leggo tanti manga in specie manga poco mainstream e non ho mai letto una rivista.
@ildonnie3 ай бұрын
La fine del manga in Giappone, avverrà con la fine "ONE PIECE" perché dopo che l'opera di Ciruzzo Oda finirà non ci sarà nessuna opera che potrà attirare l'attenzione. E' da anni che lo dico e condivido il tuo pensiero.
@GuitarHero_Arts3 ай бұрын
Cazzata detta😂
@stefano41703 ай бұрын
Ciruzzo oda ahaha
@dariobagnacavallo61263 ай бұрын
Hai ragione bravo Spendere quei soldi per fumetti, che durano 1ora, quando con meno soldi si può avere tante serie tv e film, o videogiochi che durano molto di più e sono molto più coinvolgenti, fa capire che ormai il Media della carta non ha più molto senso Qualcuno disse che la gente compra delle serie manga perché ha visto prima l'anime in TV, ma mica le compra per leggerle, le compra come gadget della serie tv, come può essere la statuetta o un poster firmato: è puro collezionismo nella maggior parte dei casi
@Antonio_DG3 ай бұрын
Intanto si dovrebbe considerare anche che manga/anime sono al momento sotto attacco da parte dell'entertainment USA e dal sistema globalizzato controllato sempre da loro, gli attacchi usano una strategia semplice, prendere uno regista giapponese e poi produrre roba di insulsa qualità prodotta con i principi delle major USA e tagliando i costi, con anime pessimi e scattosi per risparmiare fotogrammi e tanto pro-LGBT, l'ultimo caso è il signore degli anelli, anime pessimo perché a differenza del Giappone negli USA non c'è una vera competizione sui prodotti, ma solo sul peso finanziario e promozionale, questo modello non fa altro che sterminare la varietà, esempio il fatto che ormai escono solo film Marvel, SW e la cosa ha causato una crisi proprio nel settore cinematografico USA, per ora le produzioni che siano film o serie, attirano persone dopo le pubblicità martellanti che poi scontente mollano quello che guardavano, mentre in passato la pubblicità non era massiva, ognuno trovava quello che davvero gli piaceva. Il motivo per cui nessuno capisca in Giappone che sia un settore potenzialmente in crisi è che oggi stanno incassando tanti soldi dalla vendita di diritti proprio alle piattaforme digitali USA, quindi i consigli di amministrazione guardano i numeri, si danno le pacche sulla spalla e si definiscono geni, mentre sono solo idioti e la visione esclusiva finanziaria in cui è stato ridotto tutto, non si guarda davvero il prodotto.
@Max-ng2nw3 ай бұрын
Bello questo aneddoto sui manga Perché tu Principalmente Parli per gli anime sei dimenticò una cosa i videogiochi tratti sugli manga Non hai detto anche loro vanno bene in vendita
@IvanoMercuri3 ай бұрын
L'unica cosa sbagliata di questo video è l'anteprima del video, dove ci sono luffy, naruto e non ichigo di bleach, dato che solo loro i big 3
@noorsingh81083 ай бұрын
Madai e una cosa perfetta mentre normale e scaduta la stessa cosa con i fumetti americani. della era edoro ché equivale ai anni 1930-1945 dopo entrarono in una Forte crisi ma. Rinaqiero con la Era del argento che va da 1960-1980 sifu una rinascita soprattutto perché capirono. Ché il fumetto doveva cambiare non esere solo per bambini ma a che i adolescenti trattare tattiche più contemporanee così rinacuero . Accadrà anche in Giappone in maniera diversa con dovuti tempi perché il Giappone non sono gli usa ma com questa forte crisi impareranno dai propri errori
@jhonnydiamond3 ай бұрын
Leggere manga e fumetti in generale è diventato un lusso per me
@brokegymrat83543 ай бұрын
Sono povero non compro niente se sta pieno di gente come me questi stanno messi male
@RealKull3 ай бұрын
È ovvio che fallirà, come tutta l'editoria su carta, ovviamente ci vorrà più tempo
@marikaponzio67233 ай бұрын
Perché il mondo dei manga sta fallendo? Perché tu hai paragonato il mondo dei manga come un cavallo quasi morente che usa delle parti robotiche per sopravvivere?🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔
@bane79543 ай бұрын
In crisi Ahahah vuoi paragonare la situazione dei comic americani quelli sono alla canna del gas
@ItaloScanniell03 ай бұрын
No, non lo voglio paragonare, sennò lo facevo lol
@bane79543 ай бұрын
@@ItaloScanniell0 in America son passati da fare 1-2 milioni di copie a numero, ora ne vendono 100mila a numero
@ItaloScanniell03 ай бұрын
@@bane7954 si grazie, a parte che 100mila a numero li fanno le serie che vanno meglio, non mi sembra di aver fatto un video sullo stato del fumetto americano, quindi era inutile paragonarli
@davi_s80tendo663 ай бұрын
Poi un'altra cosa, c'è uin settore dell'intrattenimento che non è in crisi oggigiorno? I film lo sono, i libri lo sono, i videogiochi lo sono (DOPPIAMENTE GIUSTO visto che non solo è calata la qualità come negli altri casi ma si sono anche moltiplicate le truffe basate su internet tipo gli abbonamenti), i fumetti in generale credo che lo siano quindi non solo i manga ma un pò tutti, la musica forse un pò meno deglui altri non certo per meriti suoi ma solo perché in un modo o nell'altro riescono a propinartela in maniera più pervasiva (radio, locali pubblici eccetera). Tagliano le gambe alla qualità, a volte sembra proprio che lo facciano di proposito e probabilmente lo fanno di proposito (ad esempio mi ricordo nei videogiochi la casa di Mortal Kombat si è comprata i diritti di Primal Rage 2 apposta per cancellarlo, perché sarebbe stato troppo più bello dei suoi giochi e loro stessi non volevano impegnarsi a realizzare qualcosa di così strafigo, per fare uno degli esempi più eclatanti che mi vengono in mente) poi se vanno in crisi se lo meritano. Io quasi spero ormai spesso che l'industria dell'intrattenimento in generale vada a quel paese, stanno tutti andando contro la qualità e contro l'interesse del pubblico,, capisco volersi lasciare un margine di sicurezza perché si tratta di lavoro non di opere di bene fatte da dei santi ma quando si arriva al punto che la qualità non conta più niente e si pensa solo a massimizzare i profitti a discapito di tutto il resto o anche peggio (come dicevo vere e proprie truffe come minimo nel caso dei videogiochi) si esagere e a quel punto l'arrivo di una crisi è pure una cosa positiva a mio avviso, hanno quello che si meritano. Forse questa rincorsa al "gigantismo" è sempre sbagliata e bisognerebbe smetterla di andare in questa direzione. Un settore cresce e cresce finche poi sempre arriva a diventare insostenibile e va in crisi, ancora adesso però tutti parlano come se questa "crescita" fosse l'unico possibile scopo ultimo dell'Universo e tutti la vogliono in qualsiasi ambito. Sarà che invece è solo una fregatura e basta e sarebbe meglio cambiare modo di vedere e di gestire le cose?
@hyomaaiiroofficial3 ай бұрын
GOOOODO 🗿🥂👌🏼
@matteozucca34293 ай бұрын
E vivremo senza manga, allora. C'è gente (tipo me) che ha ben altri problemi.