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INNO ALLA SALUS POPULI ROMANI
Al tuo tempio secolare
di ori e marmi rilucente
siamo accorsi ad implorare
il materno tuo favor.
R. O Maria Madre Santa
tu del popolo romano
sei salvezza luce e guida,
nostra speme e nostro amor,
sei salvezza luce e guida
nostra speme e nostro amore.
Col Prodigio della Neve,
segnò il luogo in piena estate,
dell’augusta tua dimora,
il supremo tuo favor. R.
Canto finale della Solenne Messa Pontificale della B.V. Maria Assunta, nella Basilica Papale di S. Maria Maggiore, presieduta dal Card. Stanislao Rilko il 15 agosto 2018: Inno popolare alla "Salus populi romani".
Maestro della Cappella musicale Liberiana: Mons. Valentin Miserachs Grau.
La Chiesa celebra - il 5 agosto - la memoria della Dedicazione della Basilica romana di Santa Maria Maggiore: si tratta del più antico santuario mariano d'Occidente, fatto costruire da Papa Sisto III poco dopo il Concilio di Efeso del 431, in cui Maria venne proclamata solennemente Madre di Dio.
La qualifica di Madre di Dio - ha sottolineato Benedetto XVI - è “l'appellativo fondamentale con cui la Comunità dei credenti onora da sempre la Vergine Maria”:
“Essa esprime bene la missione di Maria nella storia della salvezza. Tutti gli altri titoli attribuiti alla Madonna trovano il loro fondamento nella sua vocazione ad essere la Madre del Redentore, la creatura umana eletta da Dio per realizzare il piano della salvezza, incentrato sul grande mistero dell'incarnazione del Verbo divino”. (Udienza generale 2 gennaio 2008)
L'Inno alla Salus Populi Romani, paradossalmente, non esisteva... è di recente creazione sotto il pontificato di Benedetto XVI a cura dei Frati Francescani dell'Immacolata...