La I Lettera di Giovanni: introduzione, struttura e contenuti.

[@monica-3699]

🙏🏻🤗

[@salvatricevullo5869]

Grazie di tutto, sei veramente bravo ti seguo sempre. Che il Signore ti benedica.

[@vittoriosecco]

Grazie di cuore, cara Salvatrice!

[@1948mori]

Complimenti come sempre per l'equilibrio del commento e per gli spunti di riflessione. Certamente qui si entra in un mondo "teologicamente avanzato" che rispecchia il pensiero del quarto Vangelo e soprattutto cerca di fare chiarezza sulle prime incipienti eresie e deviazioni dal giusto messaggio cristiano. "I seguaci dello gnosticismo credevano che la salvezza non si raggiungesse liberandosi dal peccato, ma piuttosto liberando lo spirito dalla materia, ovvero dal corpo fisico. Essi credevano anche che si potesse ottenere la salvezza attraverso una conoscenza speciale (gnosi) invece che tramite la fede in Gesù Cristo." "I seguaci del docetismo davano invece eccessiva enfasi alla natura spirituale di Gesù, al punto da rifiutare l’idea che Egli fosse realmente venuto sulla terra con un corpo fatto di carne e ossa." La lettera sembra dare una risposta a questi idee e dubbi che alcuni volevano diffondere e che che tormentavano forse i cristiani alla fine del primo secolo. Più che una lettera sembra una "enciclica" e Il suo scopo è perciò quello di richiamare gli elementi essenziali e irrinunciabili del credere e dell’agire cristiano. Prendo, ad esempio, quello che colpisce di più: l’amore di Dio e l’amore per i fratelli . L’amore che Cristo ci ha dimostrato sulla croce deve spingerci a vivere anche la forma più alta dell’amore: l’amatevi l’un l’altro come io vi ho amato , e nella vita pratica a rammentare che l’amore senza le opere è morto. Il vero amore crede nell’uomo, ha fiducia in lui, guarda alla sostanza, non alle apparenze, è sempre disponibile alla comprensione e al perdono senza far pesare né l’una né l’altro. Più che una "buona novella" questo comandamento dell'amore sembra "l'ultimo" messaggio di Dio agli uomini per renderci come lui e per farci conoscere la "sua" vera "natura".

[@vittoriosecco]

Caro Giuseppe, grazie! Interessante prospettiva!

[@giovannivivalda6970]

Grazie Vittorio, anzi credo di poterti chiamare fratello, grazie perchè ritengo tu abbia un buon modo di spiegare la Parola di DIO. Ti ho ascoltato col prof, il quale fa fatica ad accettare le tue spiegazioni, perchè troppo legato dalla religione. Mi piace molto ascoltarti e ti benedico nel Santo e potente nome di Yeshua nostro Re, Signore e salvatore.

[@vittoriosecco]

Grazie, ricambio ogni benedizione! Però non penso che Gianmario abbia difficoltà con le mie spiegazioni, anche se senza dubbio abbiamo teologie differenti a causa delle nostre tradizioni di partenza. Ad ogni modo qui tutti sono i benvenuti al di là delle idee, a patto che usino rispetto gli uni verso gli altri!

[@claudiotaccucci7550]

Sappiamo che il messaggio centrale di Cristo è il comandamento dell’amore, tema anche di questa lettera. La parola “amore” qui, come nei testi del Nuovo Testamento, agápē è ben definita in greco come “forte sentimento di affetto e di premura verso un'altra persona, anche non ricambiato”. Ma in ebraico o in aramaico ha lo stesso concetto? Ed è uno scambio, in Giovanni, solo fra fratelli cristiani? Grazie

[@giuseppedallabarba2592]

Siccome lo citi spesso nei video: farai un video a parte sullo gnosticismo vero e proprio e il "presunto gnosticismo"?☺️

[@vittoriosecco]

In futuro ci dedicheremo molto a questa categoria, non temere! 😄

[@giuseppedallabarba2592]

@@vittoriosecco perfetto😀 ne sento molto parlare, ma non sono mai riuscito ad approfondire bene

[@vittoriosecco]

@@giuseppedallabarba2592 ci sarà molto lavoro da fare, ma lo faremo 😎

[@udjrarodriguez4313]

Anche si io non sono per la trinità, uguale un video interessante, Pero sono sicura che il cristo padre il maestro Gesù é il figlio di D_io. Un abbraccio amigo. Like.

[@vittoriosecco]

Tu siempre eres bienvenida!

[@salvatoredam6229]

Ciao Vittorio buon sabato. Devo dire che questa volta sei stato abbastanza imparziale dimostrando onestà intellettuale. Non è perché "l'amato" Paulus questa volta non è per niente coinvolto? 😂 Scherzo mi diverto a malignare un po'. Anche io credo che questo scritto sia una rampogna, per la seconda generazione della " comunità del discepolo prediletto", che stava inesorabilmente scivolando in un sentiro gnosto sempre più marcato, non che il vangelo di Giovanni non sia infarcito di gnosi, ma qui come poi è accaduto si gettavano le fondamenta di idee molto importanti , come poi furono le scuole di Basilide, Carpocarate, Valentino e in minima parte Marcione che si può definire a mio avviso uno gnosticismo/paolino. Se posso adesso vorrei farti una domanda: Tu personalmente credi che tutta la scrittura sia ispirata da Dio in un modo o in un altro?

[@vittoriosecco]

Ah lo vedi che era Paolo che ti stava antipatico! 😂 comunque sì, è vero, anche se la gnosi, come conoscenza ulteriore per via di rivelazione, è parte dell'orizzonte del Nuovo Testamento, però sicuramente non secondo gli sviluppi successivi intrisi di platonismo. Rispetto alla tua ultima domanda, teologicamente ti rispondo di sì, anche se l'ispirazione del canone non consiste nella sua attendibilità come manuale di storia, né tanto meno come manuale di teologia sistematica. Questo modo di intendere genera sempre molti fraintendimenti nelle persone, specie presso alcuni gruppi evangelici. Però in generale io sono un gran sostenitore del canone così come lo abbiamo, e non vi rinuncerei. 🙏😊

[@salvatoredam6229]

@@vittoriosecco vediamo se ho capito. Credi che il canone sia così per volontà di Dio, però non lo accetti come un racconto storico dettagliato e anche come fonte teologica non può essere concepita in modo sistematico (cercando di armonizzare tutti i versetti che parlano dello stesso argomento). Domanda: Come fai a discernere quello che è di origine "divina" e letterale da ciò che è umano, interpolato e/o "allegorico" . Calcolando che da tutta questa "confusione"(redattori sconosciuti, false attribuzioni, racconti dove l'autore finge essere un testimone oculare), devi ricavare una Fede un eitica una speranza e un modo di vivere ?

[@vittoriosecco]

@@salvatoredam6229 dovrei darti una risposta ben più lunga e motivata di questa, ma ti rispondo in modo telegrafico: per grazia, mediante la fede, prendendo sul serio l'ascolto dei testi, valutandone con gratitudine le tensioni, e dedicando la mia intera vita al suo studio. Non ci sono risposte convincenti per te, temo, ma in estrema sintesi, ti direi così.

[@salvatoredam6229]

@@vittoriosecco Io credo che la fede è una bella cosa ma deve dare soddisfazione alla logica. Un Tomismo invertito fede ancella dalla ragione. Qualche settimana fa ascoltavo il canale bella prof. Dove un simpatico interlocutore spiegava che Dio è intervenuto decretando 3 diverse alleanze con gli uomini, ogni volta per correggere gli i fraintendimenti dei vari destinatari ( una sorte di luce progressiva). Mi chiedo: se così fosse, questo Dio non è onnipotente onnisciente e infallibile perché tutti questi aggiustamenti? Tornado al nostro discorso, perché lo stesso Dio ci ha messo fra le mani un canone confuso che si presenta a tante speculazioni ? La verità non doveva essere una lampada risplendente che regalava la "conoscenza" a tutti?

[@vittoriosecco]

@@salvatoredam6229 mi interroghi come teologo, e cerco di risponderti concisamente in modo teologico: 1) il problema è che le tensioni ermeneutiche che la storia dell'umanità ha proposto non sono prive di senso. Dio, teologicamente, è senza dubbio onnisciente e onnipotente, ma il problema di fondo consiste nella semplificazione dei rapporti causali che costituiscono la struttura della realtà: Anche gli errori sono necessari, e la temporalità, in cui Dio si immerge a partire dal concetto di rivelazione, per poi incarnarsi in Gesù di Nazareth è costituita anche dalla complessità dei fraintendimenti umani. La storia della rivelazione non segue un modello aritmeticamente perfetto, ma si rileva in una narrazione, la più complessa a nostra disposizione. 2) Dio non ci ha messo in mano nulla, ma le Scritture, che sono la somma di parti di quella narrazione più ampia, vengono riconosciute per opera dello Spirito come testimonianza fedele di una relazione più complessa, che ha come centro la relazione tra umanità e Dio, Dio e Israele, Umanità e Gesù Cristo. Lutero diceva: "La Scrittura è la mangiatoia in cui è stato deposto il Cristo". 3) Tralasciando il non piccolo problema della definizione di verità, la conoscenza non è affatto per tutti, anche se si rivolge alla totalità dei popoli, la rivelazione di Dio procede necessariamente per elezione, e dunque non è a disposizione di tutti indistintamente.

[@rossnic4642]

Argomento interessante e spiegato egregiamente ma sta pubblicità ha rotto i maroni

[@vittoriosecco]

Caro mi spiace ma la pubblicità è l'unico modo per sostenere il canale! Se vuoi puoi sempre farmi una cospicua donazione, e io tolgo la pubblicità 😊🙏