Il Neo-Liberalismo: fatti storici - I

[@alessandropollastri6691]

Qualche giorno fa ho incontrato il Prof. Federico all’aeroporto e abbiamo preso lo stesso volo. Abbiamo fatto una breve, ma intensa, chiacchierata. L’ho ringraziato per questi interventi e per la puntualità con cui descrive gli eventi storici. Grazie mille ancora.

[@AlbericoBarattieri]

Del liberismo ha dato una definizione simpatica Costantino De Blasi: "il liberismo è tutto ciò che non è un piano quinquennale".

[@paolodelfini3384]

una battuta spero !

[@ludovicaguicciardini]

@@paolodelfini3384 per niente, è proprio così

[@paolodelfini3384]

io personalmente sono contrario sia al marxismo sia al capitalismo liberale

[@leone19631]

@@paolodelfini3384il libero mercato senza alcun controllo e’ stato descritto da John Kenneth Galbraith come la libertà del lupo di passeggiare nel pollaio.

[@paolosalmaso6853]

P

[@MSkalda]

Ho già ascoltato la puntata in podcast, mi pare che lì sia uscita lunedì. L'ho trovata molto interessante ed istruttiva. Spero che la serie prosegua. Grazie!

[@leone19631]

John Kenneth Galbraith, grande economista americano, “ Il libero mercato senza alcun controllo e’ la libertà del lupo di camminare nel pollaio”……questa è a mio parere la più azzeccata definizione di Neo liberismo…

[@sergiomillo3954]

Mi sembra il video più concreto in giro su KZbin sul tema del neolibbbberismo. I due prof sono sempre una garanzia.

[@stefanocinti-luciani3159]

Ottimo! Aspetto con ansia un approfondimento sul percorso italiano (e una ripresa del confronto con Parsi). Grazie ancora

[@zackhassi]

Grazie veramente ai due prof che riportano fatti storici ben dettagliati con dati che supportano la spiegazione in modo tale da sfatare i primi pregiudizi erronei che spesso vengono quando si tratta dell'argomenti neoliberismo, che nascono soprattutto da un'ignoranza di natura prevalentemente storico ed economica. Inoltre sarebbe molto interessante vedere nella seconda parte una analisi sui vari singoli casi in modo anche da capire le varie differenze e soprattutto i punti in comune che portano ad unire questi casi sotto il movimento neoliberista. Grazie ancora per l'ottimo video divulgativo.

[@raffaelemazzolari856]

Dialogo costruttivo ed informativo. Bello.

[@lorenzosoro9365]

L' anti-trust del periodo standard oil fu intorno ai primi del 900, ma andò male perché poi fu divisa in tante piccole aziende( comunque enormi),ma alla fine il proprietario era sempre Rockefeller. Consiglio il libro di Rene' Sedillot " la storia del petrolio"

[@DamageControlParty]

Di questi video sul neoliberismo recenti (è un tema che è stato affrontato anche su altri canali) questo è quello che ho seguito con più semplicità, i rimandi storici rendono poi il tutto molto piacevole da ascoltare e più facile da collocare. Complimenti

[@niccolobuccini4834]

Like preventivo per un video che si preannuncia interessante e necessario

[@stefanogozzo1729]

Grazie, come sempre livello del dibattito altissimo

[@pieromenno2578]

Come premessa della prossima puntata sarebbe utile fare delle belle definizioni di cosa significa liberismo, neo liberismo, a loro volta distinti dal liberalismo e neo liberalismo: capisco che è complicato, ma continuando così si rischia di fare confusione dal punto di vista meramente didattico/divulgativo. Just my 2c...

[@allamut6111]

Grazie per il vostro lavoro

[@francescodecio4334]

Sull'ultima affermazione di Michele a 1:12:50 si può dire che sia stato un bene che ci sia stato l'aiuto della bce, altrimenti le conseguenze sarebbero state troppo pesanti, oppure prevale il conseguente azzardo morale che non ha mai fatto affrontare all'italia il suo problema di bassa crescita? Grazie, non vedo l'ora dei secondi episodi di questa chiacchierata e di quella con VE Parsi.

[@LiberiOltre]

E chi lo sa? Ci sono, ovviamente, entrambi gli aspetti. Io propendo per dominanza del rischio morale, ma non ho maniera di provarlo.

[@aldocolamartino2991]

Ottima puntata 👍👍

[@lorenzosoro9365]

Grazie mille

[@italianbobsleigh]

Like preventivo

[@tommasoungari155]

Sono mai più state realizzate le altre puntate?

[@alfredosala7287]

Molto molto interessante. Grazie.

[@taniamodanese1523]

Bravo 👏

[@marcograziani6556]

Molto interessante, grazie

[@jacopocozzolino6062]

Una definizione di neoliberalismo che ho letto è: ''Con questa espressione si intende un insieme di concezioni politiche, economiche e filosofiche accomunate da un’esaltazione del libero mercato e da una riduzione del peso dello Stato nella vita pubblica. Il termine allude a una nuova e più radicale forma di liberalismo, diversa da quella classico, che accomuna approcci economico-filosofici tra loro anche molto diversi. La premessa comune è la «visione» di un mondo in cui domanda, inflazione, disoccupazione funzionano alla stregua di forze naturali. Il mercato è quindi inteso come un ecosistema in grado di autoregolarsi e di garantire un sostanziale equilibrio economico purché lo Stato non eserciti alcun ruolo di redistribuzione delle ricchezze. ''' (La governance, A. Arienzo) Tra l'altro secondo l'autore del testo in questione una piena attuazione dell'ideologia neoliberista (a livello globale) si avrebbe dalla crisi del 2008 in poi, dal momento che da una governance politica dell'economia (di cui il massimo esempio è il Libro bianco sulla governance europea) si passerebbe a una governance economica della politica, nella quale i postulati dell'economia neo-liberale si affermano come principi di verità e di legittimazione della politica. Mi piacerebbe sapere una vostra opinione in merito. ps: sia chiaro che mi sono limitato a riportare una definizione, non ho detto che la condivido :)

[@simoneloddo3652]

Commento tattico

[@lucabassotto5943]

Bel video, ora lo guardo

[@pradbitt9107]

Professore una puntata (o una serie di video) sull'India? Che ne pensa?

[@LiberiOltre]

Che dell'India io [MB] so troppo poco per fare divulgazione.

[@DavideVergnani]

Riguardo a Roosevelt, Michele cita 1 o 2 persone (una credo si chiami Leo) che secondo lui hanno dato un giudizio corretto. Qualcuno ha capito di chi si tratta?

[@LiberiOltre]

Harold Cole and Lee Ohanian.

[@aldomilia5239]

Ringraziamento tattico 🇺🇦💪

[@leone19631]

Inner City Blues / Testo Testo di Marvin Gaye Musica di James Nyx "Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)" parla dei ghetti e dei giovani che ci vivono, e va ascoltata e basta. Si tratta di un brano semplicemente perfetto: non una nota suona datata, neanche nel senso migliore della parola. Marvin Gaye - What's Going On :: Le Pietre Miliari di OndaRock Dah, dah, dah, dah Dah, dah, dah, dah Dah, dah, dah-dah, dah, dah Dah, dah, dah-dah, dah, dah Dah, dah, dah, dah Dah, dah, dah, dah Dah, dah, dah-dah, dah, dah Dah, dah, dah-dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Razzi, colpi di luna Rockets, moon shots Spenderlo per i non abbienti Spend it on the have nots Soldi, ce li facciamo Money, we make it Prima di vederlo, prendilo Fore we see it you take it Oh, fammi venire voglia di urlare Oh, make me want to holler Il modo in cui gestiscono la mia vita (sì) The way they do my life (yeah) Fammi venire voglia di urlare Make me want to holler Il modo in cui gestiscono la mia vita The way they do my life Questo non è vivere, questo non è vivere This ain't livin', this ain't livin' No, no tesoro, questo non è vivere No, no baby, this ain't livin' No, no, no, no No, no, no, no L'inflazione non ha alcuna possibilità Inflation no chance Per aumentare la finanza To increase finance Le fatture si accumulano alle stelle Bills pile up sky high Manda quel ragazzo a morire Send that boy off to die Oh, fammi venire voglia di urlare Oh, make me want to holler Il modo in cui gestiscono la mia vita (duh, duh, duh) The way they do my life (duh, duh, duh) Sì, mi fai venire voglia di urlare Yeah, make me want to holler Il modo in cui gestiscono la mia vita The way they do my life Oh, tesoro Oh, baby Dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Problemi, delusioni Hang-ups, let downs Brutte pause, battute d'arresto Bad breaks, set backs Il fatto naturale lo è Natural fact is Oh tesoro, non posso pagare le tasse Oh honey that I can't pay my taxes Oh, fammi venire voglia di urlare Oh, make me want to holler E alzo entrambe le mani And throw up both my hands Sì, mi viene voglia di urlare Yea, it make me want to holler E alzo entrambe le mani And throw up both my hands Oh (ow) la criminalità sta (woo) aumentando Oh (ow) crime is (woo) increasing Attiva una polizia felice Trigger happy policing Il panico si sta diffondendo Panic is spreading Dio sa dove stiamo andando God knows where we're heading Oh, fammi venire voglia di urlare Oh, make me want to holler Non capiscono They don't understand Dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Madre, madre Mother, mother Tutti pensano che abbiamo torto Everybody thinks we're wrong Chi sono loro per giudicarci? Who are they to judge us Semplicemente perché portiamo i capelli lunghi Simply cause we wear our hair long Fonte: LyricFind Compositori: James Nyx / Marvin Gaye Testo di Inner City Blues © Kobalt Music Publishing Ltd., Sony/ATV Music Publishing LLC, Warner Chappell Music, Inc BLUES DEI BASSIFONDI (MI VIENE VOGLIA DI GRIDARE) Dah, dah, dah, dah dah, dah, dah, dah, dah, dah, dah Dah, dah, dah, dah Dah, dah, dah, dah, dah, dah, dah Dah, dah, dah Missili, lanci sulla luna [quei soldi] spendili su chi non ha niente. Denaro, noi lo produciamo prima di vederlo, voi ve lo prendete oh, ti viene voglia di gridare. il modo in cui manovrano la mia vita mi viene voglia di gridare il modo in cui manovrano la mia vita questo non è vivere, questo non è vivere no, no ragazza, questo non è vivere no, no, no Inflazione, nessuna possibilità di aumentare il reddito la pila dei conti è arrivata al cielo Spedisci quel ragazzo lontano a morire mi viene voglia di gridare il modo in cui manovrano la mia vita mi viene voglia di gridare il modo in cui manovrano la mia vita Dah, dah, dah Dah, dah, dah Sospensioni, delusioni crolli, riassestamenti [economici] è conseguenza naturale non riesco a pagare le mie tasse oh, mi viene voglia di gridare e alzare entrambe le mani sì, mi viene voglia di gridare e alzare entrambe le mani Crimine in aumento forze dell'ordine col grilletto facile panico dilagante Dio solo sa dove finiremo oh, mi viene voglia di gridare loro non capiscono Dah, dah, dah Dah, dah, dah Dah, dah, dah Madre, madre tutti pensano che sbagliamo chi sono loro per giudicarci, solo perché portiamo i capelli lunghi kzbin.info/www/bejne/a2i8nKlneZWke6csi=lATwBdaqRgDqmtG7 Giusto per ricordare che l’America non è quel paradiso che molti pensano… Guai ai poveri. La faccia triste dell’America, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2017, pp. 172, € 14,00 Il sottotitolo, ovviamente, si rifà a un verso della canzone di Enzo Jannacci, Messico e nuvole e il libro - proprio come erano Jannacci e le sue canzoni - tutto è tranne che divertente. Pieno di dati (dal 1950 ai giorni nostri), professionale, scritto in modo agile e facilmente leggibile, il libro sostiene una tesi: della povertà siamo responsabili tutti, perché il “diritto” - che ha prodotto povertà - siamo noi. L’autrice si reca ogni anno in America, e ogni anno i poveri sono sempre di più, ogni anno è peggio. Come mai? L’America non è più povera, anzi è il Paese più ricco. La ricchezza è cresciuta di 3 volte e i poverissimi sono cresciuti di 2 volte (e i poverissimi non restano poverissimi, ma la loro situazione può peggiorare). Come è potuto accadere? Il presidente del Consiglio di Amministrazione di Wal-Mart guadagna in 2 giorni quello che un lavoratore guadagna in tutta la vita. Nel libro si spiega la teoria e la prassi di un paese modello (gli Stati Uniti) fondato su un modello e su un pensiero liberale economico. Un modello che ha prodotto questo: 1 bambino ogni 30 è senza casa; 1/3 degli americani è povero. Il libro può essere letto anche secondo alcuni filoni “nascosti”: 1. Ricchezza; 2. Capitale; 3. Teoria dello sgocciolamento: quando sale l’alta marea salgono tutti, bastimenti e barchette, ma invece non è successo. Questa storia è finita; 4. Espansione del potere amministrativo che diventa potere esecutivo (regolamenti, multe, sceriffi nelle contee… ci ricorda qualcosa, anche se qui da noi non ci sono le contee?). Leggi qua: Introduzione “Anna Sullivan è una signora americana di 45 anni, senza lavoro e senza casa. Anna vive a Honolulu, il paradiso del turismo opulento, in cui ai poveri di strada è data la caccia come fossero topi da allontanare. Forte delle ordinanze cittadine che trasformano in reati le innocue e necessarie attività quotidiane dei più poveri - come chiedere l’elemosina, dormire o sdraiarsi in un androne […] - la polizia locale perseguita giornalmente Anna, portandole via le misere cose […] Poco importa se a Honolulu i prezzi delle case sono alle stelle e certamente inarrivabili per oltre la metà più povera della popolazione americana. Men che meno chi governa la contea di Honolulu e la sua polizia si preoccupano che nei dormitori pubblici della città ci sia posto per accogliere Anna […] i senzatetto sono puniti per il solo fatto di esistere, perché i loro tentativi di sopravvivere rappresentano per legge altrettanti “reati contro la qualità della vita. […] Sono queste le storie della quotidianità […] dei tanti, troppi altri americani che […] vivono in condizione di fortissima precarietà. Sono le facce della povertà estrema negli Stati Uniti, una povertà che da più di quarant’anni cresce senza sosta e che al dicembre 2014 […] comprende quasi 21 milioni di esseri umani, che rientrano nella definizione di poverissimi perché hanno un reddito al di sotto della metà della soglia di povertà federale”, pp. 7 e 10. Ecco una possibile interpretazione del titolo: guai ai poveri! Come si dice al figlio che sta per disobbedire… ma anche guai ai (verso i) poveri, nel senso che ci sono dei guai seri pronti per chi è povero: essere arrestato perché dorme in un parco (non avendo trovato posto nel dormitorio pubblico perché è pieno di altri poveri) o perché chiede l’elemosina (non avendo trovato posto nel dormitorio pubblico non può lavarsi né cambiarsi e nessuno lo assume). Ecco un bel “gatto che si morde la coda”, ma per fortuna non ha problemi a dormire fuori. Dalla Quarta di copertina “Mentre ciò [la povertà estrema, NdR] comincia a radicarsi anche in Italia è utile osservare come il fenomeno è governato in quella società [gli Stati Uniti, NdR], che da tempo anticipa i nostri modi di pensare, di vivere, di organizzarci. Su questo aspetto indaga il libro, descrivendo una realtà sconvolgente nella quale il diritto non si accontenta di contribuire alla creazione del povero ma gli si accanisce contro e lo colpisce attraverso lo strumento penale, trattandolo sempre più come un nemico da sconfiggere”. L’autrice Elisabetta Grande insegna Sistemi giuridici comparati all’Università del Piemonte Orientale. Da oltre vent’anni studia il sistema giuridico nordamericano e la sua diffusione in Europa. Fra le sue pubblicazioni: Il terzo strike. La prigione in America (Sellerio, 2007); Imitazione e diritto. Ipotesi sulla circolazione dei modelli (Giappichelli, 2000, trad. portoghese 2009) e la curatela di Le forze vive del diritto: un’introduzione. kzbin.info/www/bejne/m3SmmXlsosafoNUsi=0VmLxZ7-MmJ97GBY

[@pieromenno2578]

Comunque il SSN nasce con la L.833 nel 1978, non nel 1973...

[@LiberiOltre]

Vero, grazie. Ma la transizione inizia prima: La legge 17 agosto 1974, n. 386 estinse i debiti accumulati dagli enti mutualistici nei confronti degli enti ospedalieri, sciolse i consigli di amministrazione dei primi e ne dispose il commissariamento, trasferendo i compiti in materia di assistenza ospedaliera alle Regioni.

[@pieromenno2578]

@@LiberiOltre Sì, fu la premessa, aggiungendo che risorse reali alle Regioni furono trasferite cil DPR 616/77, ma la riforma è la 833/78 ed in realtà l'attuazione iniziò per davvero con le legislature regionali del 1980.

[@renzonimis8102]

algo, que ritmo!

[@vittorioberti3094]

Da quanto ho capito, la visione differente tra i due prof si basa sul fatto di considerare o no il debito pubblico come un aumento del potere dello stato sulla economia del paese in contrasto alle liberalizzazioni effettuate dalle stesso. Il nesso non mi pare ovvio. Probabilmente dovrebbe essere valutato caso per caso.

[@tizone9317]

Che infatti è una boiata perché lo Stato italiano negli ultimi 30 ha smantellato l'IRI e fatto continui avanzi primari di bilancio ma nonostante questo il debito pubblico è cresciuto a bomba,mentre fino all'inizio degli anni '80 con l'IRI e arrivava a malapena al 60%

[@aldocolamartino2991]

Hanno fatto un film sulla vicenda dell'ambasciata USA a Theran nel 1979: Argo, con Ben Affleck. Ha pure vinto un Oscar.

[@raffaelemazzolari856]

Se ricordo correttamente Argo si limitava all operazione Canadian Caper (dove appunto si inscenò Argo). La parte su Eagle Claw veniva forse solo accennata nel finale.

[@SamueleCastiglioni]

interessante

[@ninostefano8672]

salto a piè pari della globalizzazione, che non è una buona panacea per la ns industria, principalmente piccola e mnedia

[@federicobettio3005]

Buongiorno Professori…grazie per questa vostra divulgazione di cultura….👍 e sempre 💙💛🇺🇦🇺🇦🇺🇦💪.

[@mfender]

Un po`piu`di fairplay sarebbe stato apprezzato e reso piu`comprensibile le due diverse posizioni.

[@LeoBarbareschi]

❤❤❤❤❤❤

[@Dr.Elegantia]

43:48 morto 😂

[@giomini1888]

Interessante. Quindi, sostanzialmente, l'Europa occidentale fino al 1980 era un sistema quasi socialista, o che sembrava andare verso il socialismo, la pianificazione centralizzata e la statalizzazione dei grandi complessi produttivi

[@paolodelfini3384]

Era un' immensa URSS quindi,,,,ma non scherziamo con le cose serie !

[@tizone9317]

Infatti l'Italia è diventata quarta potenza industriale con l'IRI e lo statalismo, non certo applicando i deliri dei liberali/liberisti come invece fa da 30 anni producendo disastri che i suddetti liberali/liberisti giustificano dicendo che c'è troppo poco liberismo e che bisogna aumentare la dose in un loop senza fine da TSO

[@contekozlovski]

​@@tizone9317non è mai stata quarta potenza industriale

[@tommaso7536]

ma insegna ancora a pisa il prof federico?

[@SamueleCastiglioni]

45

[@MrMadoglio]

Minuto56. Certo abbassare le tasse non basta, certamente bisogna contemporaneamente abbassare le spese, ma i soldi delle tasse sono spesi talmente male in Italia, che diminuire i soldi in mano al sistema pubblico non può che fare bene. Perlomeno ci sarebbero meno soldi per sussidiare questo e quello. Diminuirebbe inoltre il vantaggio distorsivo di chi le tasse non le paga.

[@LiberiOltre]

Sono MB. No, questo ragionamento (che e' ESATTAMENTE il motivetto populista con cui BS vi ha imbarcato per tre decenni) e' completamente erroneo. - Abbassare tasse senza abbassare spese aumenta deficit, che in Italia vuol dire debito, crisi, interessi da pagare e maggiori tasse poco dopo. Incredibile che, dopo il 2011 e con i tassi in crescita, continuiate a ripetere questa manfrina. - Non esiste solo l'Italia, la storiella del "tagliamo le tasse e tutto si risolve" venne e viene venduta in molti paesi. Con effetti uniformemente deleteri. Il problema e' la spesa, piaccia o meno. - I sussidi non sono mai calati quando son calati gli introiti fiscali, altre spese son calate. Istruzione ed investimenti in primis.

[@MrMadoglio]

@@LiberiOltre Non ho mai pensato che ridurre le tasse senza ridurre le spese, sia una soluzione, ne ho mai creduto ad una parola di SB. Vorrei solo vedere meno leve in mano a questi manovratori incapaci

[@stefanorizzetto182]

La “Liberalizzazione” del mercato del lavoro italiano è del 24 Giugno 1997, legge 196. Grazie proff.