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Esatto, è proprio una Mazda. Ed è anche una Toyota. È questo uno di quei casi, già accaduti in passato, di "rebadging" o "rebranding" dove due carmaker si accordano per la messa in vendita di un certo modello coi nuovi marchi, in genere senza modificare niente d'altro, per ovvie ragioni economiche.
Il perché sia stata scelta la Yaris ibrida è presto detto, è un'auto fantastica, capace di fare 25-30 km/litri in città e nel segmento B non c'è davvero di meglio. La Mazda ha ancora qualche settore del listino scoperto per le ibride, e ha scelto davvero bene.
Perché preferire l'una o l'altra? Io lo spiego così: per esempio, l'officina Mazda è più vicina a casa mia di quella Toyota. Oppure non mi sono trovato bene con l'assistenza di Toyota. O ancora, ho già una Mazda e voglio restare "in casa" e per questo magari riuscirò a spuntare un bello sconto.
Una qualità per cui non è possibile preferire l'una o l'altra è invece la performance stradale, perché sono veramente identiche sotto ogni punto di vista. Il leggendario full hybrid Toyota sta sotto al cofano con tutti i suoi pregi (molti) e il piccolo compromesso del cambio e-CVT che non piace a tutti per il suo modo un po' rumoroso di salire coi giri alla partenza o alle sgasate veloci, ma se avete scelto una utilitaria full hybrid per guidare sportivo mi sa che avete sbagliato indirizzo.
C'è invece una cosa vera che non mi piace. Insopportabile, fastidiosa, anche se inevitabile. Il cicalino delle cinture di sicurezza. Si, lo so che è obbligatorio e anche il benvenuto per la sicurezza, ma hanno scelto una frequenza e una intensità che è da chiodo nel cervello. Si attiva appena muovo le ruote, quando persino per una manovra di parcheggio nel garage e non cessa nemmeno se metto in parking.
L'equipaggiamento, al pari della gemella Toyota, è di alto livello specialmente sul piano delle assistenze alla guida, che raggiunge un livello 2,5 con centraggio dell'auto in corsia, ACC intelligente e frenata di emergenza. Ma anche tanti dettagli più piccoli come la ricarica wireless per il telefono che "cerca" automaticamente a seconda dello smartphone il punto più efficace per accoppiarsi con il minimo di dispersione. E ovviamente c'è tutto un modo all'interno del sistema multimediale con Apple Car Play e Android Auto.