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👉🏻 È la Mazda MX-30 il modello scelto per la nostra prova, la prima elettrica del marchio giapponese, piena zeppa di "segreti" che la rendono molto speciale.
👉🏻 Un'interpretazione molto originale dell'elettrico che porta con sé una batteria dalle dimensioni compatte che riduce il peso, mantiene l'auto molto guidabile e consente di avere circa 200 km di autonomia a zero emissioni.
👉🏻 Valore che non forse non apparirà eccezionale, se paragonato ad altre vetture elettriche, ma in realtà è assolutamente adeguato per un uso cittadino o per il classico casa-lavoro da 40-50 km giornalieri.
👉🏻 La velocità di ricarica è limitata a 50 kW perché così si riduce la dimensione del trasformatore, si mantiene contenuto il peso e si riesce comunque a riportare la batteria al 100% in breve tempo, poco più di mezz'ora.
👉🏻 Lo stile è molto particolare, da SUV/crossover con delle linee piuttosto filanti e una soluzione originale: la portiera posteriore sinistra che si apre controvento come la RX-8, la coupé sportiva a motore Wankel che ha fatto sognare tanti appassionati.
👉🏻 E proprio l'aggiunta di un piccolo propulsore di tipo rotativo a benzina permetterà in futuro alla MX-30 di estendere la sua autonomia anche quando la batteria avrà esaurito la sua carica, un progetto in sviluppo da 10 anni.
👉🏻 Nel frontale vengono ripresi ed evoluti gli stilemi del Kodo Design Mazda e si nota l'aerodinamica studiata ad hoc per l'elettrico, come le prese d'aria molto ridotte e la presenza di parti plastiche che tendono a chiudere l'avantreno.
👉🏻 I gruppi ottici anteriori incassati seguono le linea della calandra e ricordano lo sguardo di un felino. Anche al retrotreno l'auto è gradevole e originale, con il montante discendente bicolore che integra il logo Mazda.
👉🏻 Particolari i fari posteriori composti da elementi circolari e da una firma luminosa orizzontale che invade il portellone e contribuisce a rendere il SUV elettrico così unico nelle sue forme.
👉🏻 Il bagagliaio ha una capacità di 340 litri con frazionamento 60-40, tipico delle giapponesi, forse sarebbe stato più funzionale un 40-20-40.
👉🏻 I materiali interni sono tutti riciclati, a partire dalla parte superiore rifinita con una specie di cartine pressato, passando per la pelle ecologica, per arrivare al tunnel centrale in sughero.
👉🏻 L'infotainment ha tutto quel che serve, pur non essendo il più moderno o tecnologico del mercato, si può gestisce tramite touch o con la classica rotella fisica e supporta Apple Carplay e Android Auto.
👉🏻 La strumentazione è parzialmente digitale: l'indicatore della capacità di energia interna della batteria, quello della temperatura della batteria stessa e quello che mostra le gestione del sistema elettrico sono analogici, mentre il quadrante della velocità è digitale.
👉🏻 La scelta di un''alimentazione elettrica favorisce la silenziosità e il comfort all'interno dell'abitacolo, ma allo stesso tempo spinge con forza grazie alla coppia immediata di 265 Nm e ai 145 Cv di potenza che fanno accelerare l'auto da 0 a 100 km/h in poco più di 9 secondi.
👉🏻 Un'auto brillante e piacevole alla guida che grazie alla rigidezza del telaio e all'ottimo lavoro delle sospensioni rende tutto l'insieme molto solido.
👉🏻 Lo sterzo è ben tarato e costruisce alle doti dinamiche di questa elettrica made in Japan.
👉🏻 Autonomia: come accennato in precedenza, in città si percorrono circa 200 km, invece utilizzando la Mx-30 in autostrada i consumi salgono e diventa difficile fare più di 130-140 km. Potrebbe essere un problema per chi ha necessità di fare viaggi di media lunghezza.
👉🏻 Prezzo: 34.900 euro per la versione base, mentre per l'allestimento speciale, full optional, 100th Anniversary della prova la cifra sale a quota 41.100 euro.