Medioevo (Lezione 16): "Lo scontro tra il Papato e l’Impero Romano d’Oriente (604 - 668)"

[@matteopangia2232]

ho appena scoperto questa rubrica e già non vedo l'ora che ricominci. credo che lei sia uno dei pochi AL MONDO che riesce a parlare di alto medioevo con passione e chiarezza... aggiungerei purtroppo, purtroppo.

[@CarloRolle]

Grazie del suo interesse e delle sue parole gentilissime parole! Molto lieto di conoscerla. L'alto medioevo ci pone tutti di fronte al problema della crisi di una società che era stata globalizzata e più avanzata di quelle che aveva intorno. Inoltre ci pone di fronte al problema della preservazione della cultura, cioè a quello di "salvare il salvabile" per potere un giorno risalire la china. Ho accennato al perché mi piace parlare di questo periodo nell'ultimo video che ho pubblicato: "Considerazioni su storia e filologia".

[@NikoChristianWallenberg]

Even with my limited knowledge of Italian I can understand that this video is about the conflict between Papacy and the Eastern Roman Empire - a most interesting subject matter! Take all the time you need; I shall eagerly wait to see this in English.

[@CarloRolle]

Indeed the video is about the years, in which it became apparent that the roads of the Roman Church and that of the Eastern Roman Empire were diverging, although nobody could imagine that another Roman Empire will emerge in the future and side with the Church. It was a time of violence and extreme uncertainty, with Rome reduced to the ghost of the city it once was, and yet unwilling to bend on issues of religion. Thank you for your kind words, very important for me! I might publish another video in Italian, but then will publish the English versions of both lecture 16 and 17.

[@LatinoKar]

Interessantissima lezione per me, che avevo condotto una ricerca araldica e genealogica. Ho trovato sostegno a quanto già precedentemente avevo scoperto, cioé nell'humus bizantino di Costante II i miei antenati Lutio ed Alfeo (Patrizi romani al seguito dell'imperatore) trovarono le ragioni per giungere rispettivamente a Napoli (passando da Benevento) e Siracusa. Grazie mille.

[@CarloRolle]

Buongirno. Complimenti per essere riuscito a risalire così lontano, fino a storie cariche di fatti drammatici vissuti dai suoi antenati. Sono contento di esserle stato utile. Tutto assume un aspetto diverso e più emozionante, quando si riesce ad arrivare a persone effettivamente vissute, le cui vite vengono così strappate dall'oblio Benvenuto sul mio canale!

[@LatinoKar]

Precisamente il casato cavalleresco é ancora antecedente, perché questi episodi narrano solo dell'approdo in Italia, mentre passando per la Grecia di etnia Dorica, trae origini nella Anatolia minore e prende il patronimico dal nome dell'evangelista Matteo, in ebraico מַתִּתְיָהוּ (Ματθαίος in greco), di seguito Μαθθαίος (dialetto Dorico) e poi (Maffiolus in latino). Ancora grazie.

[@CarloRolle]

Interessante. Se il nome di un suo antenato ha addirittura origini anatoliche e passa per il dialetto dorico, forse le potrà interessare la serie Minoici & Micenei, alla quale sto lavorando (sul mio canale ci sono già le prime 6 puntate), nella quale dovrò parlare - in uno dei prossimi video - anche delle migrazioni Doriche e del "ritorno degli Eraclidi". Alla prossima allora :-)

[@stefanoorlandi8423]

Grazie ancora Professor Rolle. Le sue belle lezioni, chiare e ricche di informazioni, mi sono utili per apprendere tanti aspetti storici a me sconosciuti. Sono solo un curioso di storia che si sta avvicinando ora in maniera un po' approfondita. Complimenti.

[@CarloRolle]

Grazie delle sue gentili parole, mi fa piacere che le piacciano le mie lezioni. Tra circa due ore pubblicherò la numero 20. Spero che le piacerà anche quella, perché parla di fatti veramente poco conosciuti, ma dalle conseguenze importanti.

[@stefanoorlandi8423]

Grazie. Sto trascrivendo tutte le sue lezioni in modo da potermele leggere quando posso e sono arrivato alla 16. Questo mi aiuta ad apprendere meglio, anche in virtù della mia non più giovane età. Gentilissimo

[@CarloRolle]

Un gran lavoro, sono lusingato! Però la capisco, perché anch'io sono legato alla forma scritta. Ho deciso di fare questi video perché molta gente non trova più il tempo di leggere libri. Però metto sempre i libri sullo sfondo, per dare anche visivamente ai più giovani il messaggio che i libri sono insostituibili, e i video sono un complemento, ma non un sostituto dei libri. Grazie per il suo interesse e il suo apprezzamento!

[@alessiodallacqua3133]

Grazie della condivisione!

[@CarloRolle]

Grazie per l'interesse. Piacere di conoscerla!

[@Flood___]

La ringrazio per questi video veramente dettagliati e la stimo per l'avvincente pathos filoimperiale.

[@CarloRolle]

Mi fa piacere che le piacciano, grazie per il suo commento. Il pathos deriva forse dal fatto che le vicende umane hanno una loro logica ed un loro svolgimento temporale, a volte positivo, a volte contrario alle intenzioni degli attori. La ricerca storica dovrebbe aiutare a chiarire quali fossero i progetti di questi attori, e confrontarli con i risultati. Dallo iato tra il progetto ed il risultato (solitamente definito "eterogenesi dei fini") scaturisce spontaneo il pathos, senza bisogno di calcare al mano. La storia antica e medievale è particolarmente interessante perché la logica che guidava certe linee do azione non ci è più immediatamente apparente. Di qui l'esigenza di ripercorrere certe pagine e restituire un senso a certe vite e alla nostra lunga, sofferta storia italiana.

[@nicolaperrotta4340]

Grazie Prof.

[@havskatt]

Grazie.

[@gabrielezecca5347]

Ancora una volta i miei complimenti per la Sua iniziativa. Attendevo la pubblicazione di nuovi video e posso solo immaginare il tempo necessario alla realizzazione di ciascuna lezione.

[@CarloRolle]

Grazie delle sue parole. E' vero, ci vuole parecchio tempo per uno di questi video. Posso solo dare un range: il termine minimo è: "un mese"; il termine massimo è: "tutta la vita fino ad adesso", perché lì entrano letture, interessi e conoscenze linguistiche coltivate per anni. Però è questo il bello, secondo me, restituire un po' di quello che tanti ci hanno dato prima, e nello stesso tempo riordinare alcune cose sparse. E poi un commento come il suo ripaga di tutto!

[@Gabriele1979]

Questi testi ci restituiscono una vaga ombra, non abbiamo certo una storiografia razionale alla tucidide... Sulla questione religiosa, purtroppo all'epoca, a differenza della nostra in cui vediamo la tolleranza come un dovere, era invece considerato doveroso il settarismo e la partigianeria. Possiamo farci un'idea anche dallo scambio epistolare Simmaco-Ambrogio (mi scuserà se io, da laico, non li chiamo 'santi', anche perché non li ritengo tali, non credo fossero capaci di poteri taumaturgici questi personaggi, ammesso che alcuni li potessero avere), in cui il primo non faceva altro che chiedere tolleranza di venerare il mistero della divinità ognuno a suo modo. Richiesta negata recisamente da Ambrogio. Ed abbiamo un autore moderno, che ha curato una edizione di questo scambio, che ha avuto il coraggio di chiamarla 'maschera della tolleranza', in pratica il vero intollerante secondo costui, che non nominerò, sarebbe stato Simmaco poiché avrebbe, sempre ad avviso di questo noto accademico, costretto le delicate narici dei senatori cristiani ad odorare l'incenso offerto in sacrificio all'Altare della Vittoria.

[@CarloRolle]

Hahaha! Ho qualche sospetto su chi fosse colui che considerava intollerante Simmaco piuttosto che Ambrogio, ma fa bene a non nominarlo, gli farebbe troppo onore. Meglio lasciare un tale personaggio alla 'nagende Kritik der Mäuse', come diceva Marx.

[@CarloRolle]

Salve Gabriele e Buona Pasqua! Ho visto un paio d'ore fa un suo commento in tema di Costantino IV e dei Bulgari, ma ora non lo vedo più: spero di non averlo cancellato inavvertitamente. Se l'avessi fatto, si sarebbe trattato di un errore, ovviamente. A presto.

[@Gabriele1979]

Buona Pasqua a lei Carlo, non si preoccupi! Forse si riferisce a questo: Quanti anni hai Aronne? Non preoccuparti, la giovinezza è solo uno stato passeggero, come la vita del resto. :) Tornando al video, che mi appresto a vedere, intanto una considerazione a freddo: probabilmente Costantino IV credette, dopo aver vinto gli arabi, di avere un esercito invincibile. Grave errore. Contro gli arabi era guerra navale, e di difesa da un assedio, con i bulgari guerra offensiva. Non solo, il nuovo esercito tematico era ben poco adatto, e propenso, a combattere campagne lontano dalla propria terra, ed il nucleo demografico e fiscale di Bisanzio era l'Anatolia, ormai il bacino danubiano aveva cessato di essere il centro principale di reclutamento dell'impero, ruolo che mantenne dalla metà, o forse anche prima, del II secolo, fino al VI. Un tempo lungo, decisamente. Ma tentativo fallimentare. I popoli celtoilliri si 'gettarono' anima e corpo nella romanità di stampo militare e si identificò in essa, evitando di creare una propria civiltà originale e combattere per essa.

[@CarloRolle]

Ah ecco, sì era questo. Purtroppo la scarsità di informazione su quella campagna non mi ha consentito di fare congetture sul rovescio subito dai Bizantini. E' probabile che le truppe anatoliche abbiano trovato l'ambiente del Delta del Danubio diversissimo da tutti quelli che avevano visto fino ad allora. Sono ambienti molto particolari, dove l'armamento pesante tende a nuocere più che giovare, e dove l'adattamento dà vantaggi molto importanti.

[@Gabriele1979]

Le vorrei comunque consigliare una pellicola bulgara del 1981: khan asparuh, si trova anche su youtube con sottotitoli inglesi, è molto evocativo