MOOG LABYRINTH: FINALMENTE QUALCOSA DI "NUOVO" 😱 | StrumentiMusicali.net

[@OmarBonifacino]

Ordinato e spettacolare oltre il filtro classico Moog . Veramente ottimo non tanto intuitivo

[@davidescaravelli6592]

Grazie del video . Preso da una settimana e mi sto divertendo molto ma ho un problemino . Ho sia una mpc one che un arturia bst pro(che però ë gia tutta occupata ),da quello che ho capito il canale midi labyrinth viaggia su ch 1 oppure ch 2 (confermi ? ) Non riesco a sincarla dal canale midi ...finche si parla di clock e di trigger non ci sono problemi . Hai una dritta per lavorarci a tempo con mpc ?

[@andreadigiorgio]

Ciao, i canali midi possono essere utilizzati tutti da 1 a 16 lanciandolo in midi channel select tenendo premuto chain seq mentre lo accendi e usando i tasti bit shift per aumentare o diminuire il numero del canale midi. Una volta che colleghi il midi all’input il labyrinth dovrebbe automaticamente seguire clock, start e stop dal nuovo device. Controlla che il device master stia effettivamente mandando clock in output e che l’adattatore trs sia del tipo giusto!

[@kickbilo]

La quantizzazione avviene dopo il sequencer o dopo il VCO? Se per esempio giro il knob del pitch rimane comunque in scala?

[@andreadigiorgio]

La quantizzazione avviene sempre sui voltaggi in uscita dal sequencer non sull’oscillatore. In questo caso semplicemente il seq è sempre quantizzato ma i voltaggi in arrivo sul vco vengono prima attenuati da quel piccolo potenziometro che se aperto totalmente li restituisce pieni e quindi quantizzati, altrimenti attenuandoli li invia al vco “stonati”. In ogni caso, come su ogni synth, i voltaggi quantizzati o meno spostano il vco a partire dalla sua frequenza iniziale qualunque essa sia e quindi il vco va sempre prima intonato.

[@kickbilo]

@@andreadigiorgio immaginavo, stavo cercando di ricostruire il flow del seganale e delle modulazioni e credo sia un ottimo synth se si vuole avere un assaggio di quello che sono le potenzialita di un sistema modulare anche in uno spazio abbastanza ridotto se si considera tutto quello che ce dentro, se gia si ha gia un sistema viene voglia di prendere un paio di turing machine e creare qualcosa di simile anche piu personalizzabile e complesso volendo

[@dEadnAstyrEcords]

We like ours best with a DFAM too.

[@mescaLEO]

Bel video come al solito Andrea, ben strutturato e che da unídea chiara di quello che fa il synth. Tuttavia la domanda che mi viene é la stessa di quando l'ho provato: tutto questo potenziale e questa capacitá di controllo, ma di cui mi sfugge l'impiego, nel senso, a meno che non ti interessi fare un tipo di musica prettamente randomica e (piú o meno) auto-generativa, per cos'altro puó essere utilizzato? Ammetto di essere limitato io e di avere ancora molto da imparare, ma questo synth mi ha lasciato perplesso e indifferente. Vorrei apprezzarlo, davvero, ma non mi viene.

[@andreadigiorgio]

Grazie ☺️ Di base con ogni synth hai un set di caratteristiche e capacità sonore oltre che un routing che puoi manipolare a piacimento, ognuno quindi ti offre possibilità e limiti. Sicuramente questo è uno di quelli che ti offre possibilità molto caratteristiche e limitate, un po’ come il subharmonicon o il dfam. Secondo me ci sta perfettamente che se non rispecchia il tipo di esperimenti verso cui vuoi spingerti o il tipo di sonorità che ti colpiscono, il synth non ti affascini particolarmente!

[@mescaLEO]

​@@andreadigiorgio probabilmente hai ragione: c'é da dire che anche quando ho provato il Westpest della Cre8audio sono rimasto abbastanza indifferente, forse é proprio la sintesi westcoast a non fare per me. A tal proposito invece uno spunto per te qualora non ne avessi giá parlato in passato (magari me lo sono perso/non me lo ricordo piú): di solito parli di ognuna delle forme di sintesi insieme allo strumento che presenti, sarebbe interessante vedere un video di comparazione con tutte le 8-10 modalitá di sintesi che esistono, magari anche a grandi linee, con esempi audio e visione sull'oscilloscopio.

[@OmarBonifacino]

Deve essere interessante. Però non lo avevo mai notato

[@marcorecupero2236]

Mi piace schiacci rec su live e cominci a smanettare per ore

[@andreadigiorgio]

Oh yea 😎

[@furiobisotti8150]

Carino e casinista, ma non fa per me. Mi piacerebbe che tu provassi il Muse. Non ho ancora ceciso se mi interessa o no...

[@andreadigiorgio]

Non penso lo proverò purtroppo perché come dicevo all’inizio del video è l’ennesimo tastierone sottrattivo di cui secondo me non c’era bisogno. Mi affascina molto più un prodotto come questo o il dfam che oltra ad essere più accessibili sono anche più caratteristici, quello che fa il muse lo fanno già altri mille synth sia analogici che digitali, ad un decimo del prezzo e spesso anche meglio

[@z1poc]

Ma perché non dare la possibilità di salvare non capisco

[@andreadigiorgio]

Perché il salvataggio implica una memoria e un’interfaccia digitale. I synth semimodulari come questo sono necessariamente totalmente analogici, inoltre hanno la patchbay che può modificare la circuiteria interna, quindi i preset sono proprio impossibili da realizzare se non per iscritto. Non è che non danno la possibilità perché sono cattivi 😂

[@Riuyilmistico]

Carino ma poi nei fatti inutile...

[@andreadigiorgio]

Ma perché mai 😂

[@gabiglioclaudio9354]

Un po monotono come suona

[@andreadigiorgio]

Ammazza se questo è monotono 😱