Qui purtroppo non si tratta di un fenomeno circoscritto al solo ambito sanitario. Secondo me il problema delle aggressioni al personale sanitario è dovuto solo in parte alle falle del SSN e alla mancanza di una corretta comunicazione (che sono comunque dei problemi reali e che richiedono una soluzione). La mia impressione invece è che il fenomeno delle aggressioni sia solo una delle tante conseguenze di un problema molto più ampio e pervasivo, che descriverei come sorta di deriva culturale della società moderna. Secondo me, ad esempio, il fenomeno delle aggressioni ai medici ha molti elementi in comune con quello delle aggressioni a maestri e professori. Non è facile riuscire a condensare tutto questo in poche frasi, ma penso che ciò che stiamo vivendo sia frutto dell'evoluzione di una cultura basata sull'individualismo, sul rifiuto dell'autorità e su un'idea distorta di successo, in cui non è ammesso alcun fallimento (da parte propria, ma anche da parte degli altri). In pratica le persone stanno diventando sempre più incapaci di riconoscersi l'una con l'altra, creando una società composta da gente frustrata, intollerante e dispotica (in altre parole una società priva di coesione e che pertanto non può più essere considerata come tale). È vero che alla base c'è sempre un po' di ignoranza, ma l'ignoranza da sola potrebbe essere facilmente risolvibile attraverso l'educazione. Qui invece il vero problema è che all'ignoranza si è aggiunta l'arroganza e purtroppo quando una persona ignorante diventa anche arrogante non accetta lezioni da nessuno...
@langolodegliscrittori51122 ай бұрын
Mi hai tolto le parole di bocca. Giusto oggi abbiamo seguito un corso di formazione per RSA ed RSD sul risk management dove si è affrontato anche l'argomento scottante dell'aggressione agli operatori sanitari e la conclusione era proprio quella da te spiegata in modo così semplice: punire non serve, si deve fare formazione. Se si fa capire ciò che facciamo e se formiamo le persone, magari arriveranno ancora segnalazioni e lamentele perché come hai detto tu, l'ignoranza e la violenza esistono, ma forse evitiamo situazioni al limite dell'assurdo come quelle che viviamo oggi e che vivono molti dei nostri colleghi. Noi, tra l'altro, rispetto a tanti altri paesi anglofoni o altri setting, siamo indietro anni-luce sulla gestione del rischio, così come per l'addestramento del personale a gestire queste situazioni complicate, dal momento che manca la formazione di base sia verso gli operatori (a volte si ha una formazione lacunosa o mal percepita) che verso l'utenza.
@AlbertoMolteniMD2 ай бұрын
@@langolodegliscrittori5112 grazie ❤️❤️❤️
@gianmaurorinciari32422 ай бұрын
hai visto mai una pattuglia che prenda le difese degli operatori sanitari?
@AlbertoMolteniMD2 ай бұрын
@@gianmaurorinciari3242 quello si…
@giuliatrioni39282 ай бұрын
Si po partire dal scuola.
@AlbertoMolteniMD2 ай бұрын
@@giuliatrioni3928 decisamente…
@giuliatrioni39282 ай бұрын
@@AlbertoMolteniMD volevo chiederti ma c'è qualche paziente che manifesta di più questa aggressività? ( tipo pazienti sichiatrici)
@paulalastor2 ай бұрын
Sottoscrivo in toto, ma aggiungerei banalmente una considerazione basilare e quantomeno "populista", riguardo al motivo della frustrazione e disperazione delle persone che abitano in questo Paese. Il loro comportamento e le loro azioni riprovevoli da denuncia alla "chiamiamo la Rai, sta avvenendo una tragedia in questo momento!" fa riflettere e pensare che vi sia un problema di fondo che non ci si riesce a scrollarsi di dosso o, quantomeno, a metterci una pezza momentanea con soluzioni adeguate e ponderate da parte della classe dirigente di turno, da adottare nel medio e lungo periodo. Il problema è la mancanza di rispetto del proprio ed altrui lavoro. Mi spiego: se l'unica possibilità di accesso ad un lavoro decente ( non da schiavi, in nero ecc..) al giorno d'oggi è dovuta all'essere istruiti e formati (formazione che, in teoria, dovrebbe essere continua e fino alla tomba, in base alla propria disposizione caratteriale ed i propri mezzi) come si può pretendere che decine di milioni di persone ignoranti (nel senso che non conoscono e non si auspicano il meglio) non arrivino a compiere queste gesta ignobili e tipiche del quarto mondo in un Paese incivile come il nostro dove vige la legge del più forte? Aggiungo, a mio onesto parere, in Italia il medico, come professione, è una casta, il magistrato/notaio pure, l'ufficiale militare anche. Non ammetterlo è o da schiocchi oppure omertoso. Si può e si deve pretendere che questi neodirigenti/pezzi grossi siano arrivati a quel livello dopo anni di studi, concorsi vinti e, anche, concorsi persi e ritentati successivamente, con successi e sconfitte personali che vanno a creare/forgiare la propria persona. Ma quando un giorno tu medico (tu generico) che hai studiato, sei arrivato, sei una rockstar/astronauta , vieni a dirmi che è morto un mio caro/a dopo una complicanza occorsa in sala operatoria e, da indagini successive, si viene a conoscenza della possibile imperizia o negligenza dovuta ad X motivo, tu dottore e te struttura ospedaliera, ASL, USL o regione che sia, dovete essere puniti nei limiti di legge. Una persona che rispetta sia il proprio lavoro che quello degli altri, quest'ultimo superiore, uguale o inferiore al proprio in termini di responsabilità e retribuzione, si aspetta questo in un Paese civile dove paga le proprie tasse. È anche questo (il procedimento penale) un servizio erogato per mio conto da parte dello Stato con i miei soldi. Un ignorante che, invece, fatica a sopravvivere e non riesce a trovare un lavoro decente necessario per portare il pane a casa, in preda alla disperazione e senza supporto alcuno andrà cercando, ogni volta, una valvola di sfogo immediata e vicina: oggi è l'equipe medica dell'ospedale di Foggia, cinquanta anni fa, in condizioni e situazioni molto diverse, erano le forze dell'ordine con gli anni di piombo, domani saranno forse i tassisti, i commercialisti o i proprietari di case in affitto nelle metropoli sempre più care oppure i proprietari di stabilimenti balneari e di ristoranti che, sicuro come le caste che a loro volta compongono, sono assimilabili se non a pezzi grossi, quantomeno a piccoli signorotti di quartiere/paese sulla falsa riga di Don Rodrigo. Non se ne esce fuori a queste condizioni.