Perché non dobbiamo consegnare il RAW al cliente

Talvolta il fotografo (specialmente se lavora per riviste o agenzie, ma anche per clienti privati) si sente chiedere il file RAW, “così - dicono - ci penseranno i nostri grafici a trattarlo in modo da ottenere la stampa migliore”. Questo podcast spiega perché è meglio non farlo.
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[@ivano2910]

Buongiorno Michele, sono d'accordo con il tuo pensiero. Professionisti o amatoriali, non fa differenza: il negativo digitale è spesso quasi inguardabile ed avrebbe senso solo per chi l'ha creato. In qualche corso, al massimo, mostro il raw di alcune foto, ma solo per far notare gli interventi di post produzione: c'è un fine. Non capisco davvero il motivo di certe richieste. Buona continuazione.

[@analfabeta53]

Non sono un pro, ma condivido il pensiero. Quando vado in ristorante non vado in cucina a guardare il lavoro dello chef, aspetto il piatto che ho ordinato. Tanti anni fa, al mio matrimonio, fu girato un video. Il risultato non mi entusiasmava per la mancanza di ritmo. Una vera noia. Il fotografo era un amico e avevo le capacità e i mezzi per rifare il montaggio. Gli chiesi una copia del master spiegando cosa volevo fare. Fece orecchie da mercante.

[@giorgio4934]

E comunque un Jpeg di buona qualità si può comunque modificare ma probabilmente peggiorando il risultato finale. Quindi il fotografo, se riconosciuto come autore degli scatti si ritroverebbe in una posizione ancora peggiore.

[@AE-jk3lp]

👏🏼👏🏼👏🏼

[@alexanedda3960]

Ottima analisi Maestro Michele. Dal mio punto di vista non consegno mai file aperti e modificabili (realizzo grafiche pubblicitarie), e al cliente consegno solo il file finito come blocco unico. Il motivo? Semplicemente per come ho strutturato il progetto: uso livelli organizzati, stili sui testi, grep in certi casi, spesso anche piccoli accorgimenti sulle varie distanze e spaziature... tutte cose che velocizzano il lavoro. Insomma, c'è comunque uno studio dietro e un processo costruttivo frutto di studio e fatica. Certo, chiunque poi può replicare il risultato finale, ma non gli renderei vita facile 😅. Un saluto dalla Sardegna

[@alfabravofilm]

Non tengo corsi (figuriamoci); i miei raw sono guardabilissimi perché cerco sempre di non scattare a vanvera . Comunque sia, non li do a nessuno. Molte grazie per la conferma di ciò che supponevo. Cordialissimi saluti.

[@cristianomariani6838]

Pure io anke sono amatoriale non consegno mai i RAW, gli do tutti i formati che vogliono ma mai i raw

[@carloleo8214]

Assolutamente chiaro ed esaustivo. Non avevo riflettuto su questi aspetti sui quali sono perfettamente d’accordo! Grazie Maurizio !

[@mvculturalphotography]

Grazie a te. Occhio che mi chiamo Michele, non Maurizio😂

[@carloleo8214]

Che vergogna Michele !!!! 🙈🙈🙈

[@robertobrondi8493]

Sono d'accordo in linea di principio,ma trovo che stiamo parlando del nulla,la fotografia professionale è praticamente scomparsa ,salvo sparute nicchie.

[@mvculturalphotography]

Per fortuna non è così.

[@robertobrondi8493]

Ma si che è così,nella mia città Livorno,come Pisa e Firenze i fotografi sono drasticamente diminuiti.Qua a Livorno da circa una quidicina ne sopravvivono un paio e sono abbinati ad altre attività commerciali,altrimenti di sole foto non potrebbero sopravvivere.Non credo che nel resto dell'Italia la situazione sia molto diversa.@@mvculturalphotography

[@alfabravofilm]

@@robertobrondi8493 Il loro livello qual'era? Proprio stamani, il titolare di un noto ristorante mi ha mostrato alcune foto degli interni e di alcuni "piatti" affermando la propria delusione in merito ai risultati, pur avendo commissionato il lavoro ad un "professionista". A mio non sommesso bensì becero parere, ho confermato. Foto infarcite di errori tecnici madornali frutto di impreparazione: fuori fuoco a iosa sempre dove non serviva, linee che più che cadenti erano collassanti; insomma un vero disastro. Il punto è che, non sapendo cos'altro fare dopo la scuolina, acquistano una fotocamera, un paio di obiettivi, prendono la P. IVA et voilà, ecco che sono professionisti, ma di quale caratura? Il "cliente" non è sprovveduto anzi. Non solo non gli commissionerà più alcun lavoro ma spargerà anche la voce sull'abissale incompetenza dell'improvvisato "professionista" il quale, ormai dotato di P. IVA si accontenterà di sbarcare il lunario vendendo cornici e pellicole. Il sottoscritto è un professionista, non in ambito fotografico, e per iscriversi al proprio Ordine oltre a conseguire la laurea ha dovuto svolgere obbligatoriamente anni di pratica e superare l'esame di stato. Ora non pretendo che un fotografo professionista affronti questa sorta di "calvario" ma perlomeno studi, si documenti, scopra che esiste la Storia dell'arte, frequenti pinacoteche, segua e frequanti corsi tenuti da Docenti qualificati e comunque immagazzini tutto quanto è necessario conoscere in materia. Oh, ora l'ho detto. Era un bel po' che questo "rospo" l'avevo in gola.... perlomeno da stamattina... 😁 Dott. Vacchiano, cancelli pure senza remore questo commento, del tutto fuori tema, se lo ritiene. Non si faccia problemi. Continuerò ugualmente a stimarla come merita. Cordialità. A.B.

[@pietrolosurdo245]

Neanche sotto tortura, qualcuno nell'era analogica avrebbe consegnato i negativi? Piuttosto, mi domando se c'è ancora qualcuno che lo fa....

[@antoninomacaluso2094]

Condivido alla grande Michele

[@giuseppecherubini7881]

ebbravo Michele

[@carlogregori1967]

Premetto che non sono un professionista!! Quando i miei figli si sono sposati, i fotografi che hanno fatto i servizi hanno consegnato loro le foto in jpeg per la scelta necessaria a fare gli album relativi, ma nessuno di noi ha preteso la consegna dei files RAW in quanto sono i "negativi" delle foto odierne! In passato, con l'analogico, quando mai un fotografo ha consegnato ai clienti i negativi, che, se non sbaglio, la legge riconosce come proprietà del fotografo!! Saluti!!

[@giorgio4934]

Sempre!! Tutti i rullini che ho sviluppato in passato, sempre erano accompagnati dai negativi su quella fantastica pellicola marrone che ancora conservo.

[@alfredogregoris6045]

Grazie del contributo Michele, io non sono un professionista e non ho questi problemi. Avevo letto di altri problemi, piuttosto complessi nel passaggio dall'immagine alla stampa, dipendenti dalla attrezzatura del laboratorio. Il RAW non è la soluzione, ma quale formato permette di intervenire per ottimizzare quella procedura ? Il png, lo stesso jpeg ? Grazie in anticipo e buon resto d'estate 😊

[@mvculturalphotography]

Se si vuole una stampa di qualità, è indispensabile intervenire sui profili colore. In pratica, chiedere al laboratorio di comunicare i suoi profili colore e trasferirli sul proprio programma di elaborazione (es. Photoshop). Questo è possibile farlo anche se si stampa online, con i laboratori più seri e professionali. In questo modo (se il monitor è perfettamente calibrato) si potrà essere ragionevolmente sicuri che i colori visti a monitor saranno quelli che otterremo in stampa. Detto questo, al laboratorio si consegna un JPEG a qualità massima e questo sarà più che sufficiente nella maggioranza delle occasioni.

[@alfredogregoris6045]

Benissimo; chiaro ed esaustivo come al solito 👍👏 Grazie Michele

[@sandro-me3iw]

Buongiorno, mi è capitato di sentirmi chiedere il raw dalla giuria di un concorso fotografico, presumo per sincerarsi di non aver io postprodotto eccessivamente la fotografia. È, secondo lei, una procedura corretta? Dal momento che non ho fornito il "negativo" non ho avuto accesso alle premiazioni. Con i migliori saluti. Sandro

[@carlogregori1967]

Molto probabilmente quei "giudici" si intendono di fotografia come io mi intendo di ricamo !! Come se in analogico si chiedesse il negativo e come se in analogico non si post-producesse!!!! Di sicuro non hanno mai visto le stampe a contatto di Cartier Bresson con tutti le indicazioni in rosso per le correzioni da fare in stampa!!

[@mvculturalphotography]

Ogni concorso ha le sue regole, e molte di queste sono decise da incompetenti.

[@giorgio4934]

È normale che ad un concorso ti richiedano il file RAW. Devono essere sicuri che lo scatto è originale e spesso che non abbia subito modifiche troppo radicali santurando o alterando la realtà, togliendo elementi di disturbo o persone dall'inquadratura. Altrimenti il concorso non sarebbe più fotografico ma su chi è piú bravo con Photoshop.

[@paolobonfanti2623]

Concordo. Io non so lì mai consegna i raw visto che ti danno il jpeg addirittura compresso

[@pietrolosurdo245]

Il jpg è compresso per sua natura....

[@paolobonfanti2623]

@@pietrolosurdo245 si ma se ti consegnano file di 7 mega è una cosa ma se è meno di uno non è uguale. Va bene x internet ma non x stampa

[@pietrolosurdo245]

@@paolobonfanti2623 Se è piccolo vuol dire che la qualità è stata ridotta ma non si può comprimere di più di quello che già è. Perché il formato jpg taglia già certe informazioni, di più non si può.

[@raffaelecatalano3271]

non ho questo problema scatto solo in jpg....