Peter Singer: animalismo e utilitarismo

[@italialucedesign5125]

Grazie.

[@Orsohobo]

Buongiorno Prof., mi permetto di consigliarle un libro molto bello che mi ha aperto una prospettiva diversa sull'animalismo (rispetto a Singer): " Questioni di specie" di Massimo Filippi. Rispetto a Singer, Filippi sposta l'attenzione sul discorso politico, mostrando come gli animali sono quel gruppo di esclusi che giustifica un sistema di dominazione che coinvolge gran parte dell'umanità (ad essi associata).

[@Giunga2174]

Bellissima lezione Prof.!❤ La considerazione sulla società prospettata da Singer, che possa scegliere l'eliminazione degli individui che non hanno più capacità sensiente e un progetto di vita dal momento che l'inviolabilità della vita è un valore relativo, mi ha fatto venire in mente il romanzo di Umberto Simonetta da cui è stato tratto il film "i viaggiatori della sera". Mi sembra che nel film questo concetto viene portato alle estreme conseguenze... Infatti illustra di un futuro distopico in cui le nuove generazioni si sbarazzano delle vecchie, le quali perdono tutti i loro diritti, proprietà, professioni e attività per esser trasferiti in un famigerato villaggio vacanza. Qui, oltre l'alienazione progressiva da se stessi e dai propri affetti sentimentali e materiali, incombe una sorta di lotteria a cadenza settimanale e che donerà ai vincitori una crociera(metafora forse di una eutanasia attiva) da cui non vi è più ritorno...😮

[@Noorglo]

Grazie professore, Vi seguo da tempo in silenzio, ma oggi voglio ringraziarVi per aver portato questa perla sul tubo e avermi stupito. Nel 1975 Singer era precursore, ma anche oggi nel 2023 non se ne parla abbastanza.

[@marcomarchi7099]

Caro prof., ritengo che la questione animale meriti un capitolo a sé nella trattazione del pensiero di Singer. Lei ne ha parlato solo di traverso nella parte iniziale della lezione, senza però dedicarle un capitolo che, a mio parere, andava dedicato

[@paolabusacchi5179]

Complimenti professore lei è migliore

[@giuseppeantonionardo8300]

Buongiorno Professore, colgo l'occasione per proporle la lettura e il suo commento del libro di J. Monod " Il caso è la necessità "

[@giuseppeantonionardo8300]

Correggo il titolo "Il caso e la necessità "

[@carmelocaruso4550]

Nessuno scandalo per me, anzi pensiero da approfondire e insegnamenti condivisibili

[@alessandroparma8820]

Mi sembra che il primo assioma si il più problematico: si assume il dolore come il male assoluto, quando per la natura il dolore è un fenomeno fisiologico come gli altri, la conseguenza è una filosofia radicalmente paradossalmente anti-naturalista (non so se ho usato il termine corretto). Sto cercando di orientarmi tra i paradossi dell'antispecismo, ma più approfondisco più aumentano.😅😅

[@mirtaleee8020]

❤

[@marianoputzolu1518]

bravissimo come sempre. però... perché non RALLENTA il ritmo della parlata🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏

[@leonardol.lombardi6111]

🥤🥤🥤🥤🥤💦

[@alessdifons1011]

Il nocciolo del problema è che l animalismo,e lo dico da praticante e grande appassionato cinofilo,e la cinofilia funzionale sportiva, quella igp 3, è un modo intelligente ,una disciplina sociale, per osservare meglio la natura e capire come dovrebbero essere i rapporti,anche sessuali, tra esseri viventi.Empatia e simbiosi perfette tra l uomo e il cane,per intenderci l animalismo cinofilo che seguo,quello piu competitivo in assoluto al mondo, è l esatto opposto del femminismo nato negli anni 70, quello delle rivendicazioni della sua donna femminista che hanno snaturato invece i rapporti naturali e partorito il loro opposto,e cioè identità LGBT e matrimoni omosessuali.L animalismo cinofilo esalta e perfeziona gli istinti naturali,il femminismo invece di cui parlo appiattisce e infiacchisce qualsiasi gesto spontaneo e genuino.Sostenere il contrario e' pura retirica Alessandro Difonso,Pv