Planet of the Humans - Cosa ne penso

Planet of the Humans è il nuovo documentario diretto da Jeff Gibbs e prodotto da Michael Moore che ha sollevato un sacco di polemiche da parte soprattutto di gruppi ambientalisti.
Ma cosa si dice nel documentario? DIscutiamone insieme e cerchiamo di capire fino a che punto dice la verità.
Al solito, controlla le fonti:
Link al documentario: • Michael Moore Presents...
Confronto risorse per fonti di energia: www.scientific...
Situazione della Germania: www.iea.org/da...
Il carbone viene sostituito dal gas naturale: www.iea.org/da...
Impatto ambientale del gas di shale: www.theguardia...
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#michaelmoore #jeffgibbs #planetofthehumans

[@LeonardoVannucci]

Beh caro Marco, ti dimostri una volta di più la persona speciale che apprezzo. Hai messo su un discordo in maniera impeccabile. Hai spiegato molto bene pregi e difetti del documentario, parlando di un tema delicatissimo con una semplicità ed una puntualità invidiabili. Non sarei stato in grado di affrontare così bene l'argomento per cui quando mi chiederanno un parere, sfrutterò la tua risposta piuttosto che sprecare del tempo a provare a dire peggio quel che hai detto tu. OTTIMO.

[@Grizzly_sr]

Concordo in pieno, e anche io citerò spesso questo video 👌😉👍

[@LeonardoVannucci]

@@Grizzly_sr caro, abbracci!

[@FisicainPillole]

Quello che apprezzo di più di te è il tuo modo di sviscerare un argomento. Sei sempre molto chiaro e chiarificatore.

[@GiovaniAstrofiliMilanesiGAM]

Grande Cuso, non accontentiamoci di risposte semplici a domande complesse

[@marcozonca11]

Concordo. La soluzione dell’approvvigionamento energetico è l’integrazione di più fonti, come la nucleare, la fossile e le rinnovabili ( ho apprezzato che hai fatto notare la mancata trattazione esaustiva del geotermico, fonte interessante che merita attenzione). Questo sistema integrato, che sarebbe meglio inglobasse anche il riscaldamento, deve creare con la richiesta (ed il suo incremento) un sistema stabile anche a perturbazioni significative di ogni tipo. Citavi la mutevolezza del clima e l’alternarsi giorno-notte estate - inverno, ma non dimentichiamo le crisi politiche, le fluttuazioni finanziarie, guerre ecc. Ed è l’impatto ambientale totale che va ridotto. Esempio calzante l’auto elettrica: lei non inquina (nell’utilizzo, nella realizzazione e nello smaltimento si) ma se la ricarichiamo con corrente prodotta da centrali obsolete a basso rendimento di fatto abbiamo solo nascosto il problema. Altro aspetto fondamentale è il contenimento degli sprechi. Ottimo il tuo commento sulla lampadina accesa tanto ho il pannello solare! Ridurre gli spechi di energia (e sul calore le possibilità sono tante) permette di avere un risparmio economico ed energetico (al netto degli investimenti In termini monetari ed energetici per la realizzazione delle opere per il contenimento stesso) e quindi nel medio e lungo periodo riducono l’impatto ambientale. In effetti nell’immaginario collettivo le rinnovabili sono la panacea di tutti i mali. Errore enorme. La panacea è l’intelletto umano, il sapere, carta e matita per fare i calcoli. Zonca Ing. Marco

[@stefano4201]

Io veramente non capisco tutto il vostro ottimismo......siamo 8 miliardi di consumatori ingordi che non vogliono farsi mancare assolutamente niente,ed é assolutamente inconcepibile un mondo senza industria...in 250 anni abbiamo devastato un pianeta e veramente pensiamo,come dice il documentario(assolutame veritiero)di risolvere il problema con nuove infrastrutture,o la produzione di nuove 3 miliardi di auto elettriche ????....il documentario non parla su basi scientifiche é vero,ma parla dell' ingordigia insaziabile dell' uomo.......dato vero,dal congresso di Parigi del 2015 sul clima si é passati dal consumo di 62 milioni di barili al giorno di petrolio ai 104 di fine 2021 adesso la mia domanda é questa:su cosa si basa il vostro ottimismo????

[@pipponicco700]

Visto il documentario prima e la tua spiegazione dopo....veramente bravo !!! Grazie...ritengo come te Michael Moore sia realmente troppo americano-centrico ma e' anche sempre pieno di spunti come in occasione degli altri documentari...sempre eccessivo ma anche tanto reale !

[@Piridinio]

Ti ringrazio Marco per aver fatto un video su questo documentario. Devo dirti che lo stile utilizzato è molto simile a quello di quasi tutti i documentari di Michael Moore, quindi anche se lui l'ha solo prodotto la sua mano è evidente. Su questo aspetto quindi credo che non sia giusto fargli una critica sul contenuto, ma più che altro un commento soggettivo alla sua forma. A me piace il modo di fare documentari di michael Moore ma è super soggettivo questo mio parere. Per dirti trovo molto stucchevoli quei documentari che ci mettono decine di minuti per esporre un concetto girandoci intorno senza poi veramente dirlo (lasciando al fruitore cosa scegliere)

[@claudiocapelli7507]

Nonostante, come da te premesso, essere American centric, non ci ho visto una condanna alle fonti rinnovabili, nonostante il grande spazio dedicato ad evidenziarne i punti deboli, d'altronde, inizia affermando quanto ne fossero sostenitori e che semplicemente questo in decenni non abbia spostato la classifica, oltre al rammarico che ciò sia stato oggetto di strumentalizzazione. Il vero messaggio è che occorre inquadrare il problema in un'ottica globale «the whole picture», non limitarsi al cambiamento climatico, non è solo l'anidride carbonica a distruggere il pianeta, non è l'unica cosa che lo pregiudica, lo sono diverse altre, quali la crescita infinita e perpetrata dal modello capitalistico, nonostante sia piuttosto evidente ci si trovi già ben oltre la sostenibilità. La mancanza, dicono loro, e l'impossibilità, aggiungo io, di controllo a tutto questo sarà il vero fattore pregiudicante, d'altronde, tendenzialmente preferiamo bugie rassicuranti a verità scomode o affermazioni come per quella del sommario, dove meno deve intendersi il nuovo PLUS.

[@mamunda1]

Un video molto illuminante, non sapevo che Moore fosse passato a dare addosso alla cultura green. In ogni caso bisogna dire che tra il sensazionalismo acchiappa-audience (alla Moore) e l'informazione critica e pacata incapace di inchiodarti al divano (alla Marco Cuso) dovremmo sempre scegliere la seconda. Almeno noi spiriti illuminati!!!😊

[@Uomo-ratto]

Mi riprendo dalla biciclettata e lo guardo. Potrei matterci giorni 🤣

[@priolo22]

Mi capita spesso di discutere ferocemente riguardo l'incidenza dei nostri comportamenti quotidiani sul riscaldamento globale. IO sono quel rompipalle che in ufficio si lamenta di stare a 25 gradi di inverno e a 19 gradi d'estate, che disprezza la mammina a fare la spesa sul SUV etc etc. Sono additato come tirchio e nel 100% delle discussioni ricevo un bel: "è ininfluente il mio contributo e non voglio vivere di merda". Ora... so bene che non si puo' tornare indietro e che ormai lasceremo una bella grana ai nostri discendenti anche se smettiamo di respirare. Ma davvero non cambierebbe nulla? Delle persone che conosco NESSUNA (ripeto nessuna) è realmente coinvolta! Per loro c'e' un organo esterno tipicamente "i politici" o "gli scienziati" che hanno la responsabilità e il dovere di risolvere il problema (senza pero' aumentare le tasse o sottrarre comfort). Nei dibattiti non c'e' nessuno che focalizza l'attenzione sull'utilizzatore finale, il cittadino comune, la casalinga di Treviso (citazione) ma il MALE sono sempre le "multinazionali" oppure "l'inquinamento" come se fosse il demonio sceso all'improvviso sulla terra. Insomma la domanda è: seguendo delle regole comuni (c'e' un paper su questo) per esempio con una dieta per lo piu' vegetariana e organizzandosi per il trasporto quotidiano si otterrebbe un "vantaggio"? non dico sia la soluzione ma per lo meno un vantaggio per il futuro?

[@camillairinemura6097]

Grazie per l'analisi molto interessante. Sono d'accordo anch'io sul fatto che il problema sia molto complesso e che un uso variegato delle diverse fonti energetiche in base alle singole necessità possa migliorare la situazione. D'altra parte sono anche d'accordo con la riflessione riportata nel film circa il "cosa fare": un consumo energetico pro capite quale quello occidentale non è sostenibile già con l'attuale popolazione mondiale. Le soluzioni sono due, e non sono facili da digerire: cambiare le nostre abitudini radicalmente e diminuire la popolazione. Credo sia arrivato il momento di cominciare a prenderle seriamente in considerazione.

[@dly209]

Moore ha sempre fatto docufilm con questa impostazione in verità, tutto bianco tutto nero. Io lo apprezzo parecchio, più che altro perché rappresenta una risposta alternativa all'America repubblicana e anti-ecologista per ignoranza, ma il suo punto di vista è sempre parziale, il montaggio serve solo a veicolare il suo messaggio e punto. Somiglia molto a certi servizi di Report.

[@mementomaggioriano155]

Condivido

[@yospeleo]

esaustivo e illuminante. Bravo e complimenti

[@maro3274]

Viva l'obiettivitá e l'imparzialità!

[@Nicola_F.]

Ciao Marco. Grazie per la chiara e utile esposizione 👍💪👏

[@stefano4201]

Anche io quando ho visto quel documentario 3 anni fa' ho pensato:"e la Madonna,che catastrofista,siamo troppo intelligenti per autodistruggersi,il futuro sarà ipertecnologico e assolutamente ecosostenibile,non siamo mica i topi dell' esperimento universo 25,siamo troppo intelligenti noi"......2022 .....nelle mie Alpi quest' anno da gennaio ad oggi ho visto cose assolutamente inquietanti,dalla totale assenza di neve con vento CALDO a inizio gennaio ai sassi che scottavano a 3300 mt, a sorgenti che sono sempre andate da quando io ricordi alla secca totale fino a novembre in cui a Livigno ci sono 20 gradi...sul fatto che sia cambiato il clima,non esistono dubbi,ma sai qual é il problema più grosso per tutti quanti????le ripercussioni economiche, addirittura in pianura padana pubblicizzano imprese che impermabilizzano buche per non fare drenare l acqua piovana nel terreno,io lo vedo come un altro affronto a madre natura ,loro invece lo vedono come fonte di entrate economiche......io non só se questo cambiamento climatico sia dovuto veramente all uomo o si tratta di un naturale ciclo climatico ma se la colpa é dell' uomo,l autodistruzione é assolutamente. certa.......in conclusione é più realistico quel documentario senza basi scientifiche che il tuo ottimismo.....basato su cosa????........

[@IlicSorrentino]

Complimenti Coletti, la migliore recensione su questo importante documentario che, ad onor del vero, non mi è piaciuto o meglio non mi ha convinto per eccessiva semplificazione e pessimismo. Moore ha fatto di meglio, stavolta sembra vada a trattare un argomento senza essersi informato. L'ambientalismo lo ha scoperto DOPO la politica, e si nota. Da vedere, forse, perché getta inutilmente più ombre che luci. Mah...! S', lo so, è diretto da un altro blah blah... se ci metti un nome come Moore, non puoi aspettarti che io commenti il lavoro di un Gibbs pensando che il produttore non ci abbia pesantemente messo la mano.

[@Chiavaccio]

Bel video! 😀👏

[@marcusgaudium]

Insomma, sembra proprio che la prospettiva con cui il documentario affronta la tematica segua la filosofia statunitense che si è affermata dagli anni '80 (da Reagan in poi), ovvero niente più approccio sistemico, niente più politiche industriali mediate o concertate dalle istituzioni, ricerca di una trovata "miracolosa" che permetta al singolo di avere in mano la soluzione del problema. Un bel passo indietro evolutivo. È molto triste assistere a questo fenomeno di de-civilizzazione.

[@poseidone5]

Critica davvero perfetta! Ho pensato più o meno le stesse cose. Bisogna creare una cultura verde: nel nostro piccolo, la casa dei miei genitori funziona con pannelli fotovoltaici e luce led (ultima bolletta 22e), pannelli termici che ci danno acqua calda gran parte dell'anno e una termocucina a legna che con poco ci scalda casa. Io però abito in un appartamento ma col tempo mi sono reso conto che con degli accorgimenti riesco a risparmiare molto.

[@dwalinozzo]

se hai una termocucina a legna i PM10 sono a livelli superiori a quelli del centro di nuova dehli. la legna produce quantità stratosferiche di PM10. io andrei a gas o a piastre ad induzione, è una scelta molto più ecologica e per la salute della persone della legna. come li smaltisci i pannelli? lo sai? sono rifiuti speciali. quanto ha inquinato la loro produzione e quanto inquinerà il loro smaltimento? non devi vedere solo il pannellino singolo, ma tutto il ciclo di vita del pannello.

[@poseidone5]

@@dwalinozzo Non intendo termocucina per cucinare ma per l'acqua calda e per i termosifoni. Nel paesino dove abitano i miei, la maggioranza delle famiglie ha almeno una stufa a legna e il livello di PM10 non sfora praticamente mai i limiti. Altro che Dehli! Mi sembri un po' troppo estremista e non hai compreso la critica costruttiva fatta da Marco. Stufa a legna no, pannelli no, ecc. So che ci sono case che funzionano benissimo come quella di Luca Mercalli ma noi siamo gente normale non abbiamo tutti questi soldi da investire ma nel nostro piccolo abbiamo una coscienza ecologica. Le cose possiamo cambiarle nel nostro piccolo ma sarà sempre poco rispetto ai grandi inquinatori come le ecomafie, i grandi industriali che non investono per migliorare il loro ciclo produttivo o addirittura sversano inquinanti.

[@dwalinozzo]

@@poseidone5 se in un paesino si sfiorano ogni tanto i limiti è preoccupante, lo sai? vuol dire che utilizzate palesemente troppa biomassa come fonte di energia. se in un paesino di quanto, 1000 abitanti, avete livelli procapite di PM10 prodotti pari a quelli delle città più inquinate del pianeta, dovete eliminare il prima possibile le biomasse. che poi siate in 1000 e quindi i livelli totali siano sotto il limite ed inferiori ad una megalopoli di 25 milioni di abitanti, non è una bella notizia. se vuoi fare qualcosa per la salute, abbandona le biomasse e vai a tutto elettrico. la cosa assurda è poi che dalle tue stesse parole non capisci che tu nel tuo piccolo inquini più che un grande industriale.

[@poseidone5]

@@dwalinozzo Inquino in proporzione più di un industriale?!? Questa è bella! Viviamo in una valle chiusa (la Valbelluna) dove in molti posti non c'è la rete del gas e sopratutto non c'è ricambio di aria per il fenomeno dell'inversione termica. Aggiungi che i trasporti pubblici fanno schifo e tutti vanno in macchina ed hai che a Feltre (20000 abitanti) raramente si sforano i limiti. Inoltre molta gente ha ereditato boschi e spesso ti obbligano a tenerli puliti quindi molti mandano un boscaiolo così hanno la legna da bruciare come si è sempre fatto. Non tutti hanno i soldi per permettersi una casa con tutte le nuove tecnologie verdi. A mia memoria qui c'è stato un forte cambiamento climatico: umidità, nebbia ed inverni miti rispetto a quelli che ricordo di 20 anni fa. Uno dei motivi di tutta questa umidità sono i tantissimi invasi fatti per gli impianti idroelettrici e che hanno reso un fiume come il Piave alla stregua di un torrentello. Questo lo hanno fatto senza neanche pagare i canoni idrici coi stratagemmi dei leghisti. Quello che non sopporto degli estremisti è che non provano a mettersi nei panni degli altri.

[@dwalinozzo]

@@poseidone5 la sua produzione si spalma su decine di migliaia di utenti. e produce molti meno rifiuti quando ero in paglieri mandavo in un sito di smaltimento circa 30t di acque madri a settimana (CER 070101* l'asterisco indica che sono rifiuti speciali). cosa c'era in queste acque madri? bagni schiuma, acqua e sale + un disinfettante. tu puoi mandare le stesse cose nel lavandino e poi in fogna perchè le tue concentrazioni sono minori, ma tutti gli utenti producono molti più rifiuti totali, dato che solo una minima parte dei bagnischiuma finiscono al centro di processamento. quindi l'industriale paglieri produce meno rifiuti dell'utente finale. il problema è che li produce in modo molto concentrato, e da ciò sono speciali. il fatto che "si sia sempre fatto" non significa che sia una cosa ecologica. dovresti avere dei filtri anti-particolato, li usi? vivere in una valle chiusa ti dovrebbe obbligare a non usare biomasse a prescindere per nessun uso. per migliorare l'impatto ambientale dovresti avere un bruciatore centralizzato, così puoi permetterti sistemi di filtraggio molto più costosi. ma i sistemi centralizzati costano (in proporzione meno che quelli delocalizzati), ma il totale ti spaventa. tu pensi ad 1 pannello da 1 kW che costa 2500€, ma a te non interessa produrre 1 kW, tu devi produrre 1 TWh, e produrre 1 TWh costa alcuni miliardi. i trasporti pubblici fanno schifo perchè si è 4 gatti. alessandria ha 8 linee di bus, ma negli ultimi 15 anni l'ho preso solo 1 volta (avevo forato con la bici ed ero nel paese vicino). come puoi pensare di poter pagare lo stipendio all'autista se moltiplichi per 5 le corse ma gli utenti aumentano solo di 3 volte? mica è detto che tu debba andare dal tuo paese al capolinea, ma potresti dover andare dal tuo paese al capoluogo, quindi fai 3 cambi all'andata e 3 al ritorno? prendi l'auto e risparmi metà giornata di viaggio. oppure ti trasferisci in città, che è un metodo molto più ecologico di vivere. se io vivessi a soli 5km da dove abito ora dovrei fare 1 pieno a settimana, invece ne faccio 1 ogni 3 mesi. sfrutto infatti il trasporto ferroviario per muovermi, ma se dovessi usare l'auto per raggiungere il treno, il mio impatto ambientale sarebbe molto maggiore, a prescindere dal giardino che potrei avere.

[@nerorimmel4222]

Tra le soluzioni più efficienti spesso si tende a dimenticare il famoso impianto ad isola..croce e delizia di molto Green economist...che spinge chi lonptogetta al massimo dell'efficienza ma che è(in Italia..) vietato.... Un abbraccio

[@ivanbombana7282]

Scusa hai un video di esercizi svolti sul capitolo dell' energia? Conservazione dell' energia, teorema dell' energia cinetica ecc...

[@gerlosv]

Video interessante! La realtà è sempre più complessa! Riflessione forse banale, ma che vedo fare a pochi: ma se, tutto considerato, un maggiore uso di eolico, solare e biomasse ci permettesse di consumare una quantità significativa di idrocarburi in meno, non sarebbe comunque un vantaggio? Distribuire la fornitura di energia tra più fonti diverse possibile non sarebbe un vantaggio?

[@dwalinozzo]

è questo che si deve fare. ma rimane sempre il problema di "andare a 100% rinnovabili". se anche la biomassa coprisse solo il 20% dei consumi elettrici attuali (che devono aumentare a causa dell'auto elettrica), gli USA avrebbero 5 anni di biomassa e non 1, poi dovrebbero sempre aspettare decenni prima di avere di nuovo le foreste. poi c'è la duck shape curve, che ti ammazza buona parte dello sviluppo di rinnovabili. facebook.com/lafisicachenontiaspetti/posts/2293272774218700

[@gerlosv]

@@dwalinozzo Non conoscevo la duck shape curve, interessante! Domanda: ok, ci servono fonti alternative a solare ed eolico che sono irregolari, e le centrali a combustibili fossili sono le più migliori candidate perché più versatili e più facilmente modulabili. Ma sarebbe possibile sostituire (almeno in quantità significativa) le centrali a fossili con centrali nucleari? Esistono centrali nucleari "modulabili" come quelle a fossili? (Perché, a parità di energia prodotta, il nucleare inquina molto meno)

[@valerioguagnelliscanzani643]

Quale vantaggio?

[@gerlosv]

@@valerioguagnelliscanzani643 Vantaggi? Per esempio rilasciare meno anidride carbonica in atmosfera. Giusto perché abbiamo un piccolissimo problemuccio di riscaldamento globale...

[@mementomaggioriano155]

@@gerlosv Le modulari le stanno ultimando. Si spera di poterle produrre nei prossimi 2,3 anni. Ma volendo si potrebbero costruire quelle di altri tipi e quelle di 4 generazioni super efficienti per il fabbisogno per i paesi che non dispongono di condizioni ambientali ottimali o/e hanno un sistema economico molto energibivoro

[@izak5015]

È più complicato di come si dice. Hai proprio ragione. Sistemi complessi. Comunque energia eolica per me è da sfruttare di più.

[@mementomaggioriano155]

Tutto dipende dall'ambiente. Se si può sfruttare lo si fa, in quanto é l'energia a meno impatto ambientale in Assoluto, se non erro.

[@arestalon4730]

Mi piacerebbe anche una spiegazione sulla Fusione nucleare, è davvero un tema interessante. Dove possiamo rifornirci di Elio3?

[@dwalinozzo]

fammi finire questo periodo e scrivo il video di aggiornamento sulla fusione. cmq il cuso ne ha già fatto uno kzbin.info/www/bejne/hX7dYph6ar-qjM0 sulla luna, dato il vento solare, nella regolite ne trovi in quantità non trascurabili

[@gillespendragon]

Concordo quasi in pieno con quello che hai detto forse sì ha peccato di essere più preciso su alcuni punti, ma io penso che lui abbia voluto mettere in risalto il sovrasfruttamento e il fatto che non abbiamo ancora le tecnologie necessarie allo smaltimento di questi materiali che a causa del consumismo sfrenato stanno facendo più danni che altro, bisogna essere un pochino più realistici perché con i "se" e con i "ma" non andiamo da nessuna parte, chiudo dicendo che la volontà di migliorare le tecnologie di produzione e smaltimento non è nei piani di queste grandi compagnie altrimenti non avrebbero gli stessi profitti, io posseggo una macchina diesel che ha 14 anni e ho notato che consuma esattamente quanto un' auto diesel dei giorni nostri, e vorrei ricordare che circa 20 anni fa la VW creò una Lupo che faceva 100km con 3lt di diesel, che fine ha fatto??? Le tecnologie ci sono per migliorare ma è la volontà che manca.......

[@LaFisicaCheNonTiAspetti]

La Lupo è stata la prima auto che ho acquistato! Quanti ricordi e che trattorino robusto che era, però davvero consumava tutto sommato poco. Solo che non ho idea di quanto inquinasse, perché anche quel fattore è da tenere in considerazione. Sicuramente suona strano che una compagnia petrolifera sia interessata a sovvenzionare le rinnovabili. Molti sospettano che sia per non permettere al nucleare di prendere piede, perché in fondo sanno che di sole rinnovabili non si campa.

[@dwalinozzo]

si, ma devi spiegare che metti sotto accusa il sovrasfruttamento, NON tutto il comparto in sè. è tuo compito spiegare ciò.

[@gillespendragon]

@@LaFisicaCheNonTiAspetti la Lupo 3L era sugli 80/90 mgr di CO2 meglio del miglior euro 6 di oggi credo, lo ripeto le tecnologie ci sono per migliorare e per farci evolvere in maniera giusta ma alla fine tutto si ditrugge per la fame del danaro......

[@gillespendragon]

@@dwalinozzo in effetti sará stato un pó generico, altrimenti il documentario sarebbe durato piú del doppio, magari lui ha anche cercato di dare un input alle persone a cercare di informarsi Di piú......

[@dwalinozzo]

​@@gillespendragon bastava una sola frase. o la stessa frase ripetuta (in varie forme) in mezzo al documentario. non devi spiegare COME rifare il sistema energetico, ma devi dire che il puntare tutto su una fonte genera più danni che vantaggi. o inizi dicendo: "l'andare in un mondo a sole rinnovabili fa male perchè queste hanno limiti invalicabili". e focalizzi il tuo documentario su chi se ne frega di questi limiti. bon......

[@PeterSaintbull]

Bravissimo! :)

[@colinrobinson9674]

chiacchieroni da cameretta! mai nessuno che vada ad indagare davvero sul campo, di persona, solo chiacchiere e nemmeno un distintivo. 1UP per Michael Moore! sempre Game Over per l’influencer improvvisato

[@arestalon4730]

Fai la recensione di Mass Effect, per favore :333

[@mementomaggioriano155]

WTF?

[@nicoladangiolo3908]

Grazie.... chiarissimo... vorrei sapere cosa ne pensate di un progetto etico di cellulare..il fairphone. Grazie

[@LaFisicaCheNonTiAspetti]

Un mio amico ne ha uno. Gli chiedo come si trova e magari se può commentare qui sotto

[@lds-lab.divulgazionescient3335]

Eccomi! Ottima idea ed ottimo progetto, ma non ancora sviluppato a piene possibilità. Il servizio di assistenza è buono, ma il telefono non ancora affidabile, devi avere qualche capacità da smanettone per gestirlo al meglio. Se lavori molto con il telefono non lo consiglierei, ma se sei appassionato di sviluppo di tecnologia ed hai una certa sensibilità per il sostenibile è molto interessante.

[@Lukegamer04]

@@LaFisicaCheNonTiAspetti per curiosità il documentario Planet of the human è su Netflix?

[@nicoladangiolo3908]

@@lds-lab.divulgazionescient3335 grazie mille. Per fortuna uso poco il cell (tranne ora in quarantena) ho letto a proposito da fonti commerciali ma volevo sapere se il progetto è effettivamente valido per chi come me è sensibile ai temi si sfruttamento sociale e ambientale, o se ha "controindicazioni" grazie

[@lds-lab.divulgazionescient3335]

@@nicoladangiolo3908 Io e mia moglie avevamo comprato 2 fairphone 2, uno ciascuno. Quello di mia moglie funziona benissimo e lei continua ad usarlo, il mio invece mi ha creato diversi problemi. Sono riuscito a ripararlo un paio di volte, ma poi non essendo abbastanza smanettone ho rinunciato.

[@ivanramondo2684]

giriamola come meglio credi, ma se l'energia green non è ecosostenibile,oltre che inefficente a soddisfare il fabbisogno e và integrata...direi che è solo una grandissima speculazione dell'industria, delle lobby energetiche...due piedi in una scarpa?? non mi pronuncio sul clima che è meglio... un dogma anche questo.

[@BallantineElectric]

Il tuo video e commento è ottimo. Il film ha però molti altri problemi perché, ad esempio, parla di auto elettrica senza prendere in considerazione le ultime Tesla "di massa" (Model 3 e Model Y) che hanno un impatto ambientale (ad es. la quantità di alluminio) MOLTO minore rispetto ai dati presi in esame dallo pseudo-documentario. Le immagini e le interviste della VOLT risalgono a dieci anni fa... le immagini della fabbrica Tesla non hanno i pannelli sul tetto (mentre oggi li hanno), ecc ecc La sensazione è che stessero accumulando materiale video per fare un documentario sul fallimento delle rinnovabili (le immagini del concerto sono degli anni 90) e dell'auto elettrica e vista l'imminente transizione hanno buttato fuori tutto il materiale che avevano prima che diventasse obsoleto e troppo inattuale. Forse però sono arrivati un po' troppo tardi... basta dare un'occhiata al mercato dell'auto elettrica degli ultimi 12-24 mesi. Andate a vedere un Quattroruote di 2 anni fa :-D

[@dwalinozzo]

sull'auto elettrica non ha mai fatto cenno all'inquinamento prodotto dalla fabbricazione dell'auto, ma all'inquinamento prodotto dal ricaricare le batterie. ascolta meglio. "l'auto può essere elettrica ed ecologica quanto vuoi, ma se la ricarichi al 95% con carbone, non è più così ecologica". la tesla si è sì impegnata a ridurre il consumo di cobalto, ma quello di litio permane, e l'estrazione del litio sulle scale che sarebbero necessarie per una elettrificazione totale + SOPRATTUTTO lo storage, rende questo estremamente inquinante. ti servono ALMENO 100 kWh di storage per ogni kW di produzione rinnovabile, e molte di queste batterie sarebbero usate una volta all'anno, ma se non lo fai non raggiungi il 100% di eolo+foto+idro+geo. per i tetti di fotovoltaico permangono le criticità spiegate, i processi sono inquinanti e richiedono immense quantità di materie prime per la produzione di 1 kWh. da google earth solo quella del nevada ha qualche pannello fotovoltaico sopra, a dicembre era messa così en.wikipedia.org/wiki/Giga_Nevada#/media/File:Tesla_Gigafactory_1_-_December_2019.jpg che è tutt'altro che essere "autosufficiente". 21.000 mq totali www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/dimensioni-pannelli-fotovoltaici-2 siamo nel nevada, consideriamo 10 mq/kW (ci sono molti buchi, ed anche grossi). sono 2 MW totali di produzione, a fronte di 300 MW di domanda. qui parla di 70 MW totali finali sui tetti euanmearns.com/powering-the-tesla-gigafactory/ ma mi sembrano molto difficili. i tetti totali dell'impianto sono pari a 173.000 mq, che sono 17.3 ettari. ma questo impianto, sempre del nevada www.google.com/maps/place/35%C2%B047'00.0%22N+114%C2%B059'30.0%22W/@35.7838595,-114.991688,7255m/data=!3m1!1e3!4m5!3m4!1s0x0:0x0!8m2!3d35.783333!4d-114.991667?hl=en richiede 16.2 kmq (1620 ettari) per generare 552 MW. quindi elon dichiara che genererebbe 4 MW/ha contro i 0.34 MW/ha di quell'impianto. i 16kmq di quell'impianto sono i netti, usa il righello di google. guardando sul sito del sun festival trovi le stesse persone, e o sono dorian gray che in 30 anni non invecchia di 1 giorno, o è il festival di al massimo di 2 anni fa. di che anno si tratterebbe per te? chi è la cantante?

[@BallantineElectric]

Enrico D'Urso guarda qui... bastano i primi 5 o 6 minuti. kzbin.info/www/bejne/mXXUi4mgds50rNU

[@BallantineElectric]

Enrico D'Urso il concetto è: se c’è una tecnologia in forte evoluzione non puoi prendere dati e interviste di qualche anno fa perché sono inattuali. Puoi pensare alla connessione cellulare di ogni persona con la quantità di dati inviata e ricevuta attuale e metterla in un contesto di rete di 10 anni fa con Edge e i primi approcci al 3G? Decisamente no, sembra irrealizzabile. Allora Steve Jobs ha sbagliato a pensare ad un dispositivo come l’iPhone, sempre connesso? Riguardo ai tuoi calcoli: se pensi che quelli Elon Musk siano irrealizzabili, fai vedere i tuoi agli short-sellers... ti copriranno d’oro. Sono 10 anni che ci provano a dire che è un buffone e che quello che dice non è realizzabile. Ma per ora, anche se non sempre in modo puntuale, ha fatto tutto quello che ha detto.

[@dwalinozzo]

@@BallantineElectric dovrebbe avere pannelli fotovoltaici con efficienza superiore al 100%, la fisica ti dice che non puoi produrre 300 MW in 173 ettari, punto. per quanto mi piaccia elon ed adori i suoi progetti (benchè ultimamente stia iniziando a sbroccare), non può violare le leggi della natura. se un impianto fotovoltaico a terra, che non ha problemi di spazio consumato, produce 0.4 MW per ettaro, come puoi pensare di accatastare 10 pannelli fotovoltaici su un tetto lasciando gap fra di essi maggiori che nell'impianto a terra? le interviste sono a-temporali. si parla dei problemi della tecnologia, non dei problemi di quell'apparecchio. il fabbisogno di storage è immenso e non è cambiato. solo che fino a 10 anni fa tutti negavano lo storage (ma se lo chiedevi a me, io ti dicevo già i problemi dello storage e di come sarebbero diventati questi il problema delle rinnovabili). è il consumo di materie prime molto superiore a moltissime altre fonti energetiche il problema delle rinnovabili. ed il riciclo molto basso. la produzione di inquinanti tossici durante tutto il processo produttivo in quantità elevatissime. oggi si continua a dire che 100 GWh di storage alpino ti risolvono i problemi di una griglia a rinnovabili. è come dire che fare 50 passi in più al giorno ti fa diventare my olympia e rivaleggiare col fisico di swartzy. è parziale perchè parla solo delle problematiche senza un contesto, ma quelle problematiche ci sono e sono negate dai più, fra cui tu.

[@BallantineElectric]

@@dwalinozzo come ti ho già detto non ho le competenze per entrare nel dettaglio di tutte le affermazioni e di tutte le opinioni al riguardo. Però una cosa è certa: se tu per criticare un fatto estremamente attuale mi usi un'intervista e dati di 10 anni fa in un mondo così in evoluzione (la presentazione della Chevrolet Volt e quelle interviste sono del 2010) mi perdi di credibilità. Poi puoi anche avere ragione, ma io ti ritengo poco credibile. Ad esempio: se vuoi criticare l'app "Immuni" di prossima uscita per tracciare i possibili contatti Covid io sono pronto ad ascoltare le tue perplessità tecnologiche o in tema di privacy... mente aperta e ascolto. Se però per argomentare le tue perplessità mi porti ad esempio la sicurezza del sistema Symbian su Nokia e la copertura cellulare italiana di Omnitel io ti ritengo poco affidabile e probabilmente non ti prenderò molto in considerazione. Questo non vuol dire che sono assolutamente certo che l'app "Immuni" sia giusta e sia perfetta, così come proposta dal governo, ma la tua credibilità è fortemente compromessa ai miei occhi. Quello pseudo-documentario, ai miei occhi, non è molto credibile. Magari su alcune cose ha ragione, ma aspetto che sia qualcun altro a dirmele con dati ed interviste più attuali.

[@Lukegamer04]

Stasera prima di andare a letto me lo guardo.

[@dwalinozzo]

e gratuito su youtube

[@Lukegamer04]

@@dwalinozzo a ok grazie

[@71Antarex]

E' evidente che si trascura completamente il discorso dello stoccaggio. E' pacifico che le fonti naturali siano discontinue, lo sanno bene sia le piante che gli animali. Per questo incorporano più energia dei consumi quando c'è, poi l'eccedenza vien soccata in amido (piante) o grasso (amimali) per quando non c'è. Per questo le centrali a energie rinnovabili vanno dimensionate per avere un'eccedenza da accumulare. Solo l'uomo bianco può pensare di poter avere energia sempre e comunque e dovunque senza soluzione di continuità e senza un magazzino di stoccaggio.

[@earthdweller5136]

Ma un video sul project safire? É una tecnologia plausibile? É una bufala? Sembra interessante ma un tuo parere sarebbe apprezzato

[@dwalinozzo]

uhm........interessante, nno ne sapevo nulla

[@earthdweller5136]

@@dwalinozzo si tratta di un esperimento in cui ricreano una superfice di plasma x studiarne le proprietà ma non ho le competenze x capire se sia fattibile soprattutto la parte dove nel processo verrebbero trasmutati elementi Mi pare un po' azzardato anche se processi simili avvengono nel sole (nel vento solare vengono rilevati in varie percentuali tutti gli elementi conosciuti)

[@dwalinozzo]

@@earthdweller5136 il sole è una stella di I generazione, indi ha tutti gli elementi conosciuti a prescindere questo finesettimana cerco altre cose.

[@earthdweller5136]

@@dwalinozzo grazie👌

[@earthdweller5136]

@@dwalinozzo novità?

[@TreVolteSette]

Si ma tutti i documentari di Michael hannobquesto taglio

[@andreacattaneo6515]

mi permetto di chiosare affermando con certezza che le rinnovabili rendono più del petrolio, occupandomi di ingegneria civile ti garantisco che abbiamo sbagliato mestiere a fare l'università...sarebbe stato meglio investire in una centralina idroelettrica a 21 cent al kWh.......ciao Cuso

[@onebitterbit]

Dico una cazzata se affermo che il vero problema è lo stoccaggio dell'energia? e che molta viene "sprecata"? un argomento che mi ha letteralmente catturato è il sistema che viene attualmente già usato dalla nasa e per dirne una su un sistema di montagne russe... il sistema di stoccaggio a volano.

[@dwalinozzo]

quanti ne devi fare? è sicuro avere una massa rotante di alcune decine di tonnellate che ruota ad alcune migliaia di giri al minuto? "falli più piccoli". si, poi lo estrai tu tutto l'acciaio che ti serve? per essere economici devono essere grandi.

[@onebitterbit]

@@dwalinozzo effettivamente ho detto una cazzata 😂

[@dwalinozzo]

@@onebitterbit non è una cazzata in sè, lo è per le necessità totali che avresti. farne 1 è un conto, farne 1 miliardo è tutt'altro.

[@onebitterbit]

@@dwalinozzo he ma in fondo lo è... Nel senso che si ok la tecnologia è efficiente ma se non ragiono sui costi, rischi e problematiche come quelle da te elencate, beh diventa una cazzata 😂 effettivamente, oltre ai costi, in caso di guasto con tutti quei joule diventerebbe a tutti gli effetti una bomba (anche solo rallentandolo per attrito con qualche sistema di contenimento, non oso immaginare le temperature...)

[@dwalinozzo]

@@onebitterbit esatto. ci sono centinaia, se non migliaia di soluzioni, ma ognuna ha un suo ambito. gli RTG producono direttamente energia elettrica, quindi perchè non fare migliaia di RTG, o milioni, in giro per il mondo? perchè la produzione di energia di un RTG dipende dalla temperatura esterna, che sulla terra è altissima (gli RTG lavorano nello spazio, e per carnot l'efficienza è maggiore tanto più il dt è maggiore, benchè gli RTG non lavorino su carnot ma ci siamo capiti). poi hai il problema di costi, produrre plutonio238 è costosissimo, ma COSTOSISSIMO. gli stock mondiali sono di poche decine di kg, la cassini da sola conteneva 30 kg di Pu238 (vado a memoria), ed aveva una potenza di meno di 1 kW (sempre a memoria, se i numeri non sono questi, non mi distanzio molto come ordine di grandezza). quindi per produrre 1 GW dovresti avere migliaia di t do Pu238, ma 1 GW è nulla nella griglia mondiale. i pannelli fotovoltaici della ISS sono fatti per funzionare nello spazio, non sulla terra. sono soluzioni fantastiche....ma solo se nel loro ambito. ed il loro ambito è risicato sia come potenza richiesta che per fondi, che sono tecnicamente infiniti. risparmiare 1kg da mandare in orbita ti fa risparmiare migliaia di €, decine di migliaia di €. anche centinaia di migliaia di €. perchè non è solo il peso risparmiato, ma anche lo spazio. da ciò la ISS ha sistemi di recupero dell'acqua che hanno costi improponibili per un uso terrestre. devi fare sistemi che rendano il tutto competitivo, e che siano affidabili. non ho mai sentito di vittime da volano, ma avere un volano da 100t che ruota a 5000 rpm, se qualcosa va storto non è una bella notizia.......dovresti mettere sistemi di sicurezza talmente grossi (muri di contenimento) che ti rendono lo storage estremamente costoso, data la densità energetica che ha. e non scordiamoci che per andare a 100% rinnovabili, la stragrande parte dello storage lo useresti solo 1 volta all'anno, quindi devi spalmare il suo costo di produzione e manutenzione di un unico ciclo di carica e scarica.

[@robertoandreamadonna6025]

sei grande

[@ParitoPoPItaliano]

sui pannelli fotovoltaici non dimentichiamo che hanno 25/30 anni di vita e poi vanno sostituiti quindi bisogna considerare anche i costi di smaltimento... per questo è importante definire anche metodi di recupero, riuso o riciclo di quelli a fine vita

[@youssu]

Io penso che tu abbia analizzato il documentario con la chiave di lettura sbagliata. Tra l'altro è la stessa chiave di lettura dei movimenti ecologisti che tanto si sono infuriati per questo film. La critica di Moore riguarda il tentativo da parte della nostra società di risolvere sempre tutti i problemi ambientali attraverso la tecnologia, senza cambiare la struttura del sistema socio-economico. Critica non nuova, tra l'altro, basta leggersi "limits to growth" del 1972 per capire che il problema vero sono le dinamiche di crescita della popolazione e dei consumi. Stare qui a parlare del fatto che non ha parlato del geotermico o del fatto che ha usato dati troppo obsoleti, è inutile, e vuol dire non aver compreso il messaggio del film. Per esempio, anziché parlare di aerei che vanno ad idrogeno, si potrebbe invece almeno pensare di smetterla con il turismo di massa low-cost? Pensare di non usare più gli aerei se non per necessità importanti? Questa penso sia la chiave con cui leggere il film, che tenta invano di fare uscire lo spettatore dalla fede incrollabile nel tecno-ottimismo.

[@gianmatteorizzo2310]

ok torno più tardi..>8-)

[@danielepavarini6153]

Ciao io e altri ragazzi che partecipano alle olimpiadi di fisica abbiamo organizzato una simulazione della finale nazionale di Senigallia, l'iniziativa, pur essendo indirizzata agli studenti del liceo, è aperta a chiunque voglia partecipare, compresi universitari e professori. La gara si terrà fra il 23 e il 31 maggio a scelta del concorrente, ci farebbe piacere se potessi sponsorizzare l'iniziativa sulla tua pagina, tramite una storia, se ti senti generoso, una storia in evidenza e se proprio non puoi resistere alla tenzaione saremmo felici di vedere un tuo post a riguardo, chiaramente sei il nostro primo invitato. Per informazioni forum.olifis.it/viewtopic.php?f=3&t=6892 e i nostri contatti a cui potranno scriverci gli interessati [e-mail] @SimulazioneSenigallia2020

[@dwalinozzo]

ci scrivi in pagina dando qualche altra info? così ti pubblicizziamo direttamente in pagina

[@davidesalussoglia4664]

Hai mai parlato del grafene

[@morpe]

mi ricorda un po' le critiche verso gli ambientalisti di Michael Crichton nel suo bellissimo Stato di paura video veramente interessante! ciaoo!! :D

[@LaFisicaCheNonTiAspetti]

Stato di paura me lo sono perso...

[@mementomaggioriano155]

Ah, ovvero? Quali critiche? Sono curioso.

[@angelofontana9656]

I carri armati moderni vanno a gasolio, la benzina era usata fino a 50 anni fa. Alcuni ( pochi modelli) hanno turbine a gas.

[@dwalinozzo]

intendi gli abrams? sono turbine a gas a benzina. era cmq per dire che devi ricaricarli in brevissimo tempo in condizioni probabilmente disagevoli, quindi senza allacciamenti alla rete elettrica nazionale. già ora la logistica è un salasso per gli eserciti, pensa cosa sarebbe il dover portare migliaia di pannelli fotovoltaici, e sentirti dire che non hai potuto fare il pieno perchè era nuvoloso.

[@angelofontana9656]

@@dwalinozzo si, Abrams, T-80 ex sovietici e lo S svedese. Il concetto era chiaro, volevo solo fare un po' il contarivetti. :-)

[@Giovanni2862]

Stiamo quindi andando inevitabilmente verso la catastrofe ambientale?

[@dwalinozzo]

se vuoi andare a 100% rinnovabili con immense quantità di storage si, è praticamente uguale al caso attuale. devi fare rinnovabili + nucleare + storage (poco). se guardi il grafico delle materie prime usate per 1 kWh di energia, il nucleare è nella parte bassa. oltretutto è calcolato per una vita dell'impianto a 40 anni, mentre ora li stanno portando ad 80. quindi i costi energetici della macchina sono spalmati su molti più anni.

[@Giovanni2862]

Enrico D'Urso Anche nelle tue più rosee ipotesi, alla fine, forse un pò più in là, si andrà verso la catastrofe.

[@valerioguagnelliscanzani643]

@@Giovanni2862 esatto. Moore-gibbs hanno ragione.

[@BallantineElectric]

4:30 il materiale video relativo a quel concerto è degli anni 90... la tecnologia delle batterie ha avuto una discreta evoluzione.

[@dwalinozzo]

guardando sul sito del sun festival trovi le stesse persone, e o sono dorian gray che in 30 anni non invecchia di 1 giorno, o è il festival di al massimo di 2 anni fa.

[@BallantineElectric]

Enrico D'Urso kzbin.info/www/bejne/mXXUi4mgds50rNU nei primi minuti parlano del festival. Se hai voglia di vederlo tutto capisci perché anche io, come Marco Coletti, ritengo che il “documentario” sia troppo parziale e di conseguenza poco credibile.

[@dwalinozzo]

​@@BallantineElectric possibile che nessuno legga mai la descrizione e legga che il testo è il mio? quindi non riusciamo neppure a sapere chi è la cantante e quale sia l'anno specifico. se vuoi debunkare, lo fai bene dando i dati. trova la cantante e sapremo l'anno. fino ad allora rimane uno degli ultimi festival. ma se vai nel sito, trovi lo stesso tizio con la barba bianca negli ultimi festival. in 30 anni è rimasto immutato? non parlano del MICHIGAN come stato, ma parlano della compagnia elettrica che alimenta quell'edificio. QUELLA compagnia elettrica è al 95% carbone in quel frangente.

[@valerioguagnelliscanzani643]

Balle. Il solar fest è del 2005. La cantante è Ember Swift. Credete a tutto quello che vi dicono basta che collimi coi vostri preconcetti. emberswift.com/planet-of-the-humans-jeff-gibbs-michael-moore-film/

[@BallantineElectric]

Valerio Guagnelli Scanzani in un altro thread dicevo una decina di anni fa... invece sono 15

[@sblindoraz6737]

Molto bella la recensione! Si Moore è molto “ammerrigano “ e spesso brutale! Però se non fosse così sarebbe ugualmente”visibile “ alle masse di oggi?....a me piace perché lo filtro un po’.Credo che anche lui sia consapevole del suo modo pessimistico e cattivo di documentare però ne fanno il suo stile! Uno stile che funziona molto bene ai giorni nostri,anche a me piacerebbe vedere più ottimismo ...perché vedere tutto nero non ci salverà 😊🙏

[@monkey70.]

Bel video, però mi sento in obbligo di farti notare un punto di vista che forse ti manca per esperienza diretta. Il problema non è l'energia in sé stessa, ma l'utente finale. Fin quando l'uomo continuerà a popolare città energivore allontanandosi dal contatto con la natura non si potrà raggiungere un'esistenza ecosostenibile. Per esperienza personale fi dico che è possibile solo con le rinnovabili, ma bisogna cambiare stile di vita. Se vi ostinate a vivere ammassati in loculi come animali in batteria al fine di alimentare un sistema economico in cui i pochi mantengono in catene i molti stravolgendo la natura e normale che non trovate una soluzione. Sempre parlando per esperienza personale (orto bio,compostiera, pozzo artesiano con cisterna tampone, fotovoltaico isolato dalla rete, animali da cortile, e autoproduzione al massimo) ti dico che questo video sarebbe stato superfluo in una società in cui gli individui sono consapevoli di come si produce un uovo, cosa è un'ampere ,come si stampa in 3d e come si scalda l'acqua con il sole. ..........certo che un un'individuo che vive così non ingrassa banche, politici, sprechi (sistema economico attuale). Continuate a fumarvi la vita che vi rimane.....

[@dwalinozzo]

tu sei un privilegiato a vivere così, e questo tuo privilegio consuma molte più risorse degli altri. quello che definisci: "ammassati in loculi di animali" dà enormi risparmi energetici rispetto al tuo modo di vivere. se vivi con un giardino devi muoverti con un mezzo privato, non hai alcun mezzo pubblico che arrivi in orari decenti presso la tua abitazione. se vivi in una grande città hai più persone che occupano lo stesso mq (più piani), e quindi lasciano più spazio ai campi. vivere tutti in villette mono-familiari comporta uno spreco di terreno molto maggiore. persquaremile.files.wordpress.com/2011/01/the-worlds-population-concentrated.png qui hai una comparazione: se tutta la popolazione mondiale fosse concentrata in differenti modalità. hai il modo europeo (parigi) e quello americano (huston). preferisci il trasporto pubblico parigino, o vuoi l'auto privata americana? se vuoi il trasporto parigino a huston sprechi più energia che avere il mezzo privato, come dimostrano le contromisure anti-contagio nei mezzi pubblici italiani. le aziende di trasporti hanno un crollo dei ricavi dato che nessuno li usa. coltivi tutto tu? quanto tempo impieghi per farlo? il tempo che impieghi è un privilegio, perchè tu coltivi in modo molto meno efficientemente che un vero agricoltore a monoculture. tu avrai quasi tutto nell'orto, ma sono le monoculture che permettono di avere la massima resa, e quindi diminuire la domanda di terreno. sei scollegato dalla rete elettrica nazionale? il tuo pannello fotovoltaico è stato prodotto con l'energia che tu immetti in rete, o è stato prodotto in cina tramite centrali a carbone? quante volte utilizzi l'automobile? io faccio 1 pieno ogni 3 mesi, vivo in una media città ben collegata con i treni, quindi uso pochissimo l'auto. se vivessi solo a 5km da dove vivo ora dovrei fare 1 pieno a settimana, non ogni 3 mesi. avrei un giardino, ma il mio impatto ambientale sarebbe enormemente più alto. non potrei neppure andare a fare la spesa senza automobile, mentre ora posso andarci tranquillamente a piedi (eccetto in questo periodo, dato che faccio una spesa ogni 15gg, e giocoforza uso l'auto per caricare il carrello). la stampante 3d permette di risparmiare moltissima energia a parità di oggetto da produrre. devi solamente avere un filamento o una resina, e da quello stampare il tutto. senza dover fare calchi, creare prove, produrre macchinari appositi. con una stampante 3d puoi fare dalle miniature alla scopa. hai fatto un conto di quanti mq di orto devi avere per avere frutta e verdura tutto l'anno in modo bio? hai provato a fare il conto di quanto orto servirebbe se tutti usassero il tuo stesso stile di vita? e dovresti avere un margine nel caso che arrivino dei bruchi a mangiarti tutti. se tutti dovessero avere un "10% di buono" nella propria produzione domestica, questo comporterebbe uno spreco di terreno incredibile. un agricoltore ha un buffer molto più piccolo, che è dato dalle scale molto maggiori del suo campo. si accorge prima dell'invasione di X e può apportare contromisure. se per te 10 mq sono tutto il raccolto, per lui sono una minima % del totale, e così salva tutto il resto del raccolto, mentre tu lo perderesti totalmente. E dovendo fare ogni singolo sorveglianza attiva personale, tu e tutti i tuoi vicini avete alte % di perdere tutto il raccolto, mentre un agricoltore corre questo rischio in misura molto minore proprio per il fattore scala. dovremmo disboscare intere foreste (e forse non basterebbero) per andare a tutto bio. metti caso che ti venga voglia di fragole, lo devi sapere un anno prima. in quel periodo invece non hai voglia di carote, ti sforzi di mangiar carote perchè le hai, anche se ti andrebbero molto di più i broccoli. il tuo sistema è molto inefficiente se vuoi portarlo all'autosufficienza, se è solo un "vezzo" per avere il bollino green allora ok, te lo diano così dei felice. ma è molto più green una persona in centro a milano che usa i mezzi pubblici che tu che usi l'auto privata in un paesino.

[@ventz82]

"questo è un DOCUMENTARIO, non è Superquark" , grazie a Dio aggiungerei anche perché avevi appena finito di dire che è tutto corretto (il documentario). Ne deduciamo che Angela Piero oltre ad essere un inguaribile ottimista divulga scienza che definire di basso livello sarebbe eccessivamente indulgente.

[@dwalinozzo]

che tutti i dati siano corretti non vuol dire che sia tutto giusto, e lo abbiamo spiegato. si devono fare così tanti distinguo che minano le fondamenta, e rendono meno fruibile il tutto verso il pubblico. super quark è molto meglio perchè ti spiega il tutto, non te lo butta lì come ha fatto gibbs.

[@ventz82]

@@dwalinozzo superquark mi spiega tutto! sono a posto per la vita adesso, grazie del prezioso contributo

[@dwalinozzo]

@@ventz82 cos'è che non ti spiega?

[@ventz82]

@@dwalinozzo no no mi spiega tutto, da 40 anni a questa parte e per i prossimi 40! e speriamo che abbia numerosi nipoti così siamo tutelati per i tempi a venire!

[@valerioguagnelliscanzani643]

Qualche cazzatella la dici pure tu.

[@LaFisicaCheNonTiAspetti]

Questa è quella che si chiama una "analisi approfondita". Dimmi cosa devo farmene di un commento del genere?

[@valerioguagnelliscanzani643]

@@LaFisicaCheNonTiAspetti Nulla. ma era mia intenzione aggiungere qualche indicazione dopo cena. Dunque anche la tua critica è parziale. Nel senso che è operata dal punto di vista più prettamente scientifico-tecnologico. Una "complessificazione" che ci potrebbe anche stare se non fosse che ti sei perso alcuni passaggi fondamentali e quindi il succo del discorso. Il problema di Gibbs/Moore non è solo o tanto un problema tecnico/mensurale, ma principalmente anche politico. le due metà non sono staccate, ma strettamente legate. Il succo del discorso Gibbs stesso lo riassume alla fine. 89:48 We must take control of our environmental movement and our future (proposta) from billionaires and their permanent war on Planet Earth. They are not our friends (nemici). Less must be the new more (Gibbs sa che una riduzione cmq aiuta) and instead of climate change (politica solleva falsi problemi), we must at long last accept that it's not the carbon dioxide molecule destroying the planet, it's us (sovrappopolazione e sistema consumo). ***It's not one thing, but everything we humans are doing***. A human-caused apocalypse. If we get ourselves under control, all things are possible (di nuovo messaggio cmq di speranza). Le dotte disquisizioni numerologiche coi vari pallogrammi grafi tabelle comparazioni statistiche, finiscono x confondere e distogliere l'attenzione dal fatto che la sovrappopolazione non è attualmente attenzionata (perchè non fa profitto). E anche se metti le tue belle macchinette elettriche, fra 30 anni saremo 10 miliardi, anche mettendoci sopra una vela e mangiando radici, questo pianeta sarà raso al suolo. Rallenti un pochino il processo, ma non lo fermi. eppoi cavolo quando fate sti video siate un pizzico più umili e meno tranchant, state esprimendo la vostra OPINIONE non verità rivelate. ciao

[@valerioguagnelliscanzani643]

L'esperienza Dopo 70 anni cosa ci dice: che siamo di piu, inquiniamo di piu, le energie rinnovabili non funzionano. Questa è la brutale verità. Il resto è chiacchiericcio.

[@dwalinozzo]

@@valerioguagnelliscanzani643 abbiamo parlato di sovrasfruttamento, NON sovrappopolazione. è questa la critica che devi fare, NON quella che siamo troppi. gli americani utilizzano più energia degli indiani. gli americani sono 300 milioni, gli indiani 1.3 miliardi. "ma gli indiani sono poveri e gli americani ricchi". con un uso meno sconsiderato dell'energia, con città in stampo europeo (che quindi possono avere trasporti pubblici, mentre moltissime città USA non possono averli per le densità abitative ridicole), i consumi americani crollerebbero. con un minor spreco alimentare americano consumeresti meno terreno agricolo. a parità di popolazione e condizioni al contorno sono gli sprechi che impattano, NON il consumo in sè. impattano anche i consumi (ovvio), ma se nella cena del ringraziamento mezzo tacchino lo butti via nel tritarifiuti, è mezzo tacchino sprecato, con tutto quello che ne consegue di impatto ambientale nella sua produzione. l'impatto ambientale di 1t di litio è una cosa. ma se ne devi estrarre 1Mt è tutt'altro (e molto più di x1.000.000, cioè la linearità), dato che devi andare ad estrarlo in zone a minor yeld, che hanno giocoforza impatti ambientali maggiori. l'automobile è un bene che è fermo inutilizzato per almeno il 90% del tempo. il riformare il sistema con car sharing a guida autonoma ti consentirebbe di avere ALMENO la metà delle automobili in circolazione, con quindi la componente "fabbricazione" notevolmente diminuita, e ti rimarrebbe solo quella di ricarica.

[@valerioguagnelliscanzani643]

@@dwalinozzo Ciao Enrico, ho letto con interesse i tuoi interventi. Conosco il ragionamento di cui parli, non tanto per i miei capelli bianchi, quanto perchè ne discuto da molti anni. In questo caso non sono del tutto d'accordo. Sfruttamento e Sovrappopolazione sono legati come lo spazio e il tempo. Delle due variabili quella di impatto piu immediato è lo sfruttamento, ma quella che impatta sul lungo periodo è la sovrappopolazione. Al di la dei valori numerici (abitanti, kwh/anno pro capite, ecc.), concettualmente il legame tra le due è asimmetrico. Se la popolazione è stabile, puoi giocare sullo sfruttamento per arrivare a un equilibrio (sostenibilità). Ma se la popolazione cresce sempre, giocare sullo sfruttamento sortisce un effetto limitato nel tempo e ha un limite asintotico invalicabile: un ipotetico consumo minimale ineliminabile procapite, che aumenta il totale per ogni newborn. Alla fine puoi ritardare, ma il consumo finirà per crescere sempre. In conclusione se non si lavora su entrambi i fronti siamo fottuti. come scrivevo sopra "fra 30 anni saremo 10 miliardi, anche mettendoci sopra (l'auto) una vela e mangiando radici, questo pianeta sarà raso al suolo"... le vele le devi produrre le radici le devi coltivare... ecc. Consumiamo sicuramente troppo, ma siamo pure troppi.