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Ogni mese la Redazione STEM commenterà alcune news scientifiche HOT apparse sui media generalisti, collegate ad articoli scientifici recenti di rilevanza internazionale. Rispetto alle news tradizionali, avremo piu’ tempo per analizzare e decostruire le notizie e le pubblicazioni scientifiche a cui fanno riferimento.
🦠 In questa puntata parleremo di due strategie opposte per trovare nuovi antibiotici. Nella prima gli antibiotici sono identificati in grandi banche dati di composti chimici, utilizzando tecniche di deep learning. Rispetto al deep learning classico, il cosiddetto “explainable deep learning” permette di ottenere informazioni sull’attivita’ dei nuovi antibiotici a partire dalla loro struttura. Si tratta quindi di un passo avanti, nella direzione di una vera intelligenza artificiale, che incorpora metodi e tecniche del ragionameno umano. La seconda strategia e’ piu’ “tradizionale” e consise nel modificare antibiotici gia’ noti, la cui efficacia e’ diminuita nel tempo per l’insorgenza di antibioticoresistenze, a cui aggiungere nuovi gruppi funzionali che aumentino l’efficacia. Nel caso specifico, la spectinomicina, un antibiotico usato quasi exclusivamente su animali, e’ stato
modificato inserendo un gruppo che aumenta la permanenza dell’antibiotico nel patogeno, aumentandone l’efficacia. E’ opinione di chi scrive che ci sara’ presto una convergenza e i nuovi studi sugli antibiotici incorporeranno tecniche di intelligenza artificiale e umana, con grandi vantaggi per la ricerca.
🌱 Nel secondo segmento del programma parleremo di uno studio volto a spiegare la relazione tra microbioma delle foglie del riso e la salute della pianta (massa e resistenza ai patogeni). Gli autori hanno trovato dei metaboliti specifici, prodotti dalla pianta, che sono in grado di modificare il microbioma delle foglie, aumentandone la resistenza a certe infezioni. Gli autori suggeriscono che sara’ possibile influenzare chimicamente il microbioma delle piante, migliorando la crescita e la resistenza senza l’utilizzo di agrofarmaci. La strada e’ ancora lunga, ma si tratta di un passo importante nella giusta (?) direzione.
👱♀️ Nell’ultimo segmento del programma parliamo brevemente di un gruppo di “sorelle” dedite alla diffusione della cannabis legale e di uno studio recente sugli effetti della marijuana sugli adolescenti. Concludiamo con una polemica ricorrente sui ricercatori troppo prolifici, che sembrano pubblicare risultati incrementali allo scopo di migliorare la loro carriera. Un classico casi di incentivi mal disegnati, che premiano, in tutto il mondo, la quantita’ a scapito della qualità.
Trovate i link agli articoli discussi nel primo commento di KZbin.
A cura di Enrico Marsili, Luca Mariot, Noemi Messina e la Redazione STEM di @LiberiOltre.
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