Mio nonno dalla Sicilia era li volontario degli Arditi, ha avuto una promozione a sergente e medaglia di bronzo al valore militare per aver tenuto a scacco con bombe e fucile un nucleo di assalto austriaco ( in realtà erano truppe d'assalto tedesche) durante la battaglia del solstizio permettendo alla sua pattuglia di ripiegare in ordine a Nervesa . Poi ha partecipato all'assalto di ottobre nella battaglia di Vittorio Veneto con gli arditi attraversando il piave nella notte del 27 ottobre aveva compiuto 19 anni da qualche giorno. Mio nonno era inizialmente nel nucleo arditi all'interno del 254° reggimento fanteria poi passato al 72° reparto di assalto . Si era specializzato nelle incursioni notturne dietro le linee nemiche effettuate nei mesi precedenti la battaglia del solstizio. Parecchi racconti di mio nonno affiorano e ora sono situati nello spazio e nel tempo grazie alle ricerche che ho svolto su internet. Non ultimo il racconto di un'intera unità nemica( sturmtruppen tedesche) presa prigioniera nelle vicinanze di Vittorio Veneto dal suo nucleo arditi dopo l'intimazione di resa in tedesco e italiano del comandante di mio nonno , questi avendo capito che avevano davanti gli Arditi si sono arresi ma non sapevano che erano solamente 20 contro 100 -150 loro. Durante questa resa un ufficiale austro-ungarico che ha protestato e sputato sugli italiani e l'italia è stato immediatamente passato per le armi, considerando il fatto che mio nonno mi ha raccontato che il loro nucleo esplorante/assalto aveva l'ordine di non fare prigionieri gli altri l'hanno scampata. I prigionieri sono stati fatti sedere e allieare sul muro dell'edificio da cui erano usciti e hanno aspettato che arrivassero rinforzi dal grosso delle truppe per implotonarli e portarli verso le linee italiane. Mio nonno mi ha raccontato pure di quando sono arrivati nei pressi di Vittorio Veneto alcune ore prima della cavalleria italiana, per esplorare le linee e riferire al comando, la gente chiedeva di quale esercito fossero visto l'abbigliamento "particolare" degli arditi. Mio nonno finì quella guerra solo con un paio di ferite lievi e fortunose e dovra ritornare nei campi di battaglia nel 1935-36 in Etiopia, nel 1941 in Libia prima del concedo per limiti d'età . I racconti di mio nonno agli occhi di me bambino sembravano quasi inventati , custodisco medaglie e onorificenze che ne fanno memoria storica che li rendono vividi fatti storici.
@sailor65765 жыл бұрын
Onore a tuo Nonno. Siane fiero del Suo Sangue che scorre in te.
@mauropaloni25364 жыл бұрын
Grande Uomo. Vero Italiano. Che riposi in pace... anche se un po' si annoierà! 🥺🥺🥺
@antoniopavan51694 жыл бұрын
Onore a tuo nonno
@andreaboni793 жыл бұрын
Onore a tuo nonno, devi esserne fiero, il mio bisnonno non era un ardito, ma lui non aveva paura della morte, se fosse morto, sarebbe voluto morire per l’Italia......
@carloconti34693 жыл бұрын
Durante la battaglia di giugno un giovane tenente di Tolentino mia città brigata Macerata uccise a revolverate i due austriaci che l avevano fatto prigioniero dimenticandosi di disarmarlo ordinò a tre soldati prigionieri con lui di raccogliere le armi tornò nella trincea nostra e trovandola occupata dal nemico intimò mani in alto a quelli che si trovò davanti pistola in pugno uccise uno di loro ordinò ai suoi di fare altrettanto e catturò 150 centocinquanta dico nemici li disarmo e condusse nella nostra nuova linea. Tenente Giuseppe Mari di Tolentino medaglia d' argento al v.m.per questa azione incredibile. Conservo la motivazione della medaglia e la sua pistola. Ricordiamo queste figure .lui non si considerava un eroe ma lo era. Viva il tenente Mari e viva questa povera Italia che dimentica questi suoi figli
@windtalker31596 жыл бұрын
Mio nonno materno Nicolò, classe 1898, geniere, dalla Sicilia combatté sul Piave, sull'Isonzo, in Friuli Venezia Giulia riuscendo a riportare a casa la pelle. Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo perché morì, nemmeno sessantenne, due anni prima che io nascessi. Conservo con grande orgoglio e gelosamente quei pochi ricordi delle narrazioni di mia madre. Da Ufficiale del Genio, 63 anni dopo la fine della grande guerra, da Udine ho avuto l'onore di visitare e vivere quei luoghi... provando emozioni che non saprei descrivere! Onori a tutti i nostri valorosi caduti ❤⭐
@RobertoMicheleMazzilli6 жыл бұрын
onore a chi ha dato tutto per la Patria
@lucanuvolari37425 жыл бұрын
per il Re e per la Patria
@gemmadeltigullio5 жыл бұрын
Tanti come mio nonno sono tornati segnati dalla vita di trincea. Purtroppo non ho conosciuto nonno, che morì in fonderia a 54 anni. Dalla grande guerra in poi soffrì di asma e altri problemi polmonari, per cui la fonderia completò l'opera uccidendolo. Onore a tutti gli eroi morti per la Patria e per la famiglia. Ad essere fedeli ai valori ecco come finisci e poi c'è gentaglia che ha così poco sale in zucca da offendere!
@brunodanieli65613 жыл бұрын
@@lucanuvolari3742 l09
@samuele63793 жыл бұрын
Allora tuo nonno era di quei superintelligenti che mandava giovani al macello, almeno non dire niente..fai più bella figura.
@pietrocavagna51796 жыл бұрын
Bellissimo documento bravi, bravissimi...viva gli arditi.....ali alle ali....amo questa Italia con tutto il mio cuore.
@aldolamberti38556 жыл бұрын
Mio Padre era li' , nel Genio Pontieri , aveva 19 anni , un coraggio smisurato . Grazie Giovanni !
@taipeinova1014 жыл бұрын
E nella Seconda Guerra mondiale dov'era ?
@aldolamberti38554 жыл бұрын
Nel ''BASTIONE DIFENSIVO '' di CHEREN ( ERITREA ) nei Monti del DOONGOLAS ( EX AFRICA ORIENTALE ITALIANA ) .dove tra le altre cose sono nato io all' Asmara , attuale Capitale dell'Eritrea. Aveva 40 anni e i calli sotto i piedi , ! Prelevato sul posto di lavoro , caricato su un camion Militare , con gli abiti da lavoro e' stato mandato nella ''PIAZZAFORTE difensiva , vestito e rifornito con un paio di caricatori per il suo moschetto ' 91 Mod / 38 '' . . E' uscito dalla ''piazzaforte con un Ascaro morente tra le braccia e '' l 'ONORE DELLE ARMI '' .Onore che da sempre i Britannici riservavo sempre SOLO al NEMICO VALOROSO . Tutti gli Ufficiali Britannici vollero stringere la mano a qual ''manipolo '' di ''TENACI EROICI DIFENSORI ''dell'ULTIMO BALUARDO ''difensivo dell'ormai ex Colonia Italiana E' morto nel 1950 a Dar Es Saalam ( Nairobi ) ( ex Tanganika attuale Tanzania ) in un ''incidente sul lavoro '' lavorando come decoratore per la sede del ''governatorato Britannico'' . ' '' L '''oberata '' ambasciata Italiana alla quale tempo fa ( un anno e mezzo circa ) avevo chiesto se avessero provveduto a dare a mio Padre un '' onorata ''sepoltura , mi hanno risposto che ''andiamo ''TROPPO in LA' '' con il tempo e NON era possibile ''avere questa ''documentazione ''...INCAZZATURA a PARTE , NON eravamo nel 1250 ma nel il 1950 ... e questa ''ambasciata '' NON sapeva che da li era passato e morto un ''ITALIANO '' !!! L'anagrafe dov'è nato mio ''BISNONNO '' è in grado di fornirmi un certificato di '' nascita '' andandolo a rilevare dai vecchi faldoni che risalgono al ''PRIMO CENSIMENTO ITALIANO , dopo l' ''UNITA' D'ITALIA '' , ma l'attuale Ambasciata Italiana di Nairobi , con stipendi da ''NABABBI '' NON è in grado di dirmi se mio Padre abbia ricevuto almeno una ''degna ''sepoltura ( provo un profondo e IRREFRENABILE DISGUSTO ) . A conti fatti , credo sia stato TRATTATO MOLTO MEGLIO dal ''PERFIDO ALBIONE '' che non dall' '' AMICO ITALIANO '' !!! Spero di essere stato ''esauriente '' Salve !! @@taipeinova101
@taipeinova1014 жыл бұрын
@@aldolamberti3855 un padre di cui andare fieri non è cosa da tutti. E' un dispiacere leggere che lo Stato non si sforzi di cercare i propri soldati e dare degna sepoltura. Tu sei nato da madre Eritrea ?
@aldolamberti38554 жыл бұрын
No , Italiana . Sono emigrati entrambi in Colonia nel Eritrea nel '36 . Alla fine dei ' 41 , purtroppo abbiamo perso quella colonia del ''Corno d'Africa '' , dove gli stesi Eritrei ''rifiutavano '' l'annessione ''forzosa '' degli Inglesi all'Etiopia , volendo rimanere tra le '' Terre Italiane d'Oltremare '' . Mio Padre era fra i 13.000 combattenti che opposero una ''stoica '' resistenza contro le truppe della ''Coalizione Britannica '' forte di 50.000 uomini , armata in larga parte dagli Americani . Se ti dovesse capitare di andare su Wikipedia , cerca : '' Battaglia di Cheren '' troverai tutto il resoconto degli aspri combattimenti tra quei monti dai due ''schieramenti '' impari ''e il commento di un corrispondente di guerra Britannico della Easter Epic , Compoton Mc Kenzie sul comportamento tenuto dai nostri soldati . Quando lo stesso ''nemico '' ti ''racconta '' con AMMIRAZIONE le gesta di eroismo del suo avversario , credimi , non puoi fare a meno di commuoverti ! .. Ciao figliolo ti auguro ogni bene @@taipeinova101
@denizedda21643 жыл бұрын
@@aldolamberti3855 bellissima storia, onore a tuo padre 💪
@ronbonora78724 жыл бұрын
Great documentary. My grandfather Francesco Bonora fought in the Monte Grappa region. My other grandfather Antonio Pellizzarri fought in the Piave region. Long live Italy, liberated and free. Viva Italia!
@massimochinello37504 жыл бұрын
Unfortunately Italy has not yet been freed.
@giannivolata3 жыл бұрын
unfortunately Italy wasn't liberated, nor freed, by ww1...
@johnvercellone19883 жыл бұрын
Better than million heroes is justice and honor without war..Fyi America has 77,000missing soldiers killed in action from world war 2.over the. 2 to 3dozens of usa annual ceremonies for its veterans on 2 national usa holidays only once and very briefly was this history mention.Thats not respect for a soldier anywhere.mia means no proof of a person killed in action.not a trace.
@marialetizianicodemo98244 жыл бұрын
Mi sono emozionata . Mio nonno Silvestro Nicodemo ha partecipato alla battaglia sul Piave mi ricorderò sempre di lui.Onore al merito per le persone come lui ,eroi in guerra e anche nella vita...
@marilacucentrentoli8314 жыл бұрын
Grazie ragazzi!! Vi dobbiamo tanto...e rimarrete sempre presenti nei nostri cuori.
@aquilaromana42885 жыл бұрын
PER LA PATRIA!!!!!!! NON PASSA LO STRANIERO!!!!!!!! W L'ITALIA 🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹
@gianfrancoghiggi50984 жыл бұрын
Viva la merda morte allo stato
@gianfrancoghiggi50984 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 il comunismo da me è odiatissimo
@enoppp1673 жыл бұрын
@@gianfrancoghiggi5098 anarchico schifoso
@gianfrancoghiggi50983 жыл бұрын
@@enoppp167 se ti rendessi, conto come siamo messi male in questo cesso di paese , 75, anni di repubblica fallita, corrotta, marcia, oltre che hanno sempre rubato non hanno ancora smesso di commettere crimini e malefatte, sul popolo, Italiano. Continuamo, a pagare per non avere niente e nessuna tutela da quegli infami
@leonardacadeddu57583 жыл бұрын
@@gianfrancoghiggi5098 fascista maledetto
@danieleferrari45465 жыл бұрын
mio nonno era li classe 1898!!! CAV. di Vittorio Veneto!!! Fortunatamente conosciuto morto all'età di 90 anni ricordo ancora quando a noi nipoti ricordava la battaglia del Piave!!!
@matteocervesato6372 Жыл бұрын
Immenso documentario.......complimenti di cuore......soprattutto per il ricordo ed il riconoscimento di tutti nostri soldati morti.......
@felicemetelli13465 жыл бұрын
Piave , fiume sacro alla patria...🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹
@felicemetelli13465 жыл бұрын
Mio nonno Metelli giuseppe classe 1894cavaliere di Vittorio Veneto ha combattuto col 5rgt bersaglieri e dopo Caporetto col 6rgt bersaglieri sul grappa. 🇮🇹.
@francescoarigano71526 жыл бұрын
.....questo fa capire il sacrificio per gli EROI ITALIANI nel difendere i confini ITALIANI e tutti coloro che vi abitano....ONORE ora è sempre🙇
@RobertoMicheleMazzilli6 жыл бұрын
onore e gloria
@hpvspeedmachine41834 жыл бұрын
In realta non difendevano i confini perche attaccavano da aggressori degli alleati. I Savoia sono degli infami
@marcot.rosestolato35114 жыл бұрын
Come gli Asburgo in Bosnia e Serbia
@giannivolata3 жыл бұрын
Ma lo fate apposta? Non potete non saperlo... Noi eravamo gli aggressori, non gli aggrediti!... altro che difendere i confini e "tutti coloro che vi abitano" (nei confini, abitano)
@samueledivirgilio19502 жыл бұрын
Il mio bisnonno, è stato al fronte dall'inizio della guerra fino al suo epilogo, Isonzo, Grappa, Caporetto, Vittorio Veneto, era tra i valorosi che entrarono a Trento. Non l'ho mai conosciuto in quanto morto due anni prima della mia nascita a 92 anni, ma la sua storia, vive in famiglia. Mi fa sentire orgoglioso di essere discendente di chi, ha lottato per il tricolore, per l'Italia, per quanto la guerra sia sempre una scelta sbagliata.
@Marcellobigongialix4 жыл бұрын
Grazie, bellissimo servizio, noi italiani siamo riconoscenti. Gloria ai nostri eroi
@adrianogiachi53396 жыл бұрын
bellissimo documentaro !!" complimenti ai realizzatori !!! e onore ai nostri valorosi Uomini !!!!
@mauromaffia12606 жыл бұрын
Mio nonno,Ardito...era lì!...ed è tornato,sano e salvo...e c`era pure nella Seconda...conservo ancora il Suo pugnale!Onore a tutti gli Eroi caduti,a coloro che credevano ancora in una Patria ormai dimenticata...queste cose le dovrebbero insegnare a scuola perché nel bene e nel male sono la Nostra storia!
@Carnisch6 жыл бұрын
Onore! Mio nonno era sergente maggiore con il XXII che liberò Moriago.
@aieraierduk86236 жыл бұрын
Onore a tutti gli arditi !!!!!!!
@haroldthebarrel95476 жыл бұрын
ONORE !!!
@alesilas70146 жыл бұрын
hai ragione Patria dimenticata, stuprata e violentata
@bravefighters99156 жыл бұрын
Siatene sempre fieri!!💪🏼
@haroldthebarrel95476 жыл бұрын
E si vorrebbe cancellare tutto questo ?? MAI !!!
@bravefighters99156 жыл бұрын
Harold the Barrel chi l’ha detto? Le commemorazioni si fanno ogni anno, sono i giovani che sono dei somari e non danno valore alla nostra storia e al sacrificio fatto da questi ragazzi, colpa anche dell’istruzione scolastica secondo me!
@haroldthebarrel95476 жыл бұрын
@@bravefighters9915 La scuola attualmente parla di "gender" anzichè di PATRIA. Ma l'andazzo fino ad oggi è stato quello. I libri di testo scolastici sono una vergogna ,mi auguro che cambino le cose.
@bravefighters99156 жыл бұрын
Harold the Barrel hai ragione su questo, purtroppo 👍🏻
@RobertoMicheleMazzilli6 жыл бұрын
troppo pericoloso , ricordare
@luca912745 жыл бұрын
@@bravefighters9915 per forza, colpa di una classe di insegnanti che proviene spesso da una certa parte per la quale la Patria non esiste
@robertozanetti56673 ай бұрын
Mio nonno, Ruga Paolo detto "Paulin", ragazzo del 99', era lì. Ancora oggi, dopo tanti anni dalla sua morte nel 1978, conservo i suoi racconti e i suoi cimeli. Grazie a loro noi siamo quello che siamo ora❤
@yancamil98114 жыл бұрын
Mio zio, il fratello di mio padre, ha combattuto in questa battaglia ed è stato decorato tre volte per il suo eroico coraggio in combattimento. Un ricordo eterno per lui. W Italia, W Argentina - Vincenzo Annecchini.
@claudiols85323 жыл бұрын
Cari connazionali, ricordiamoci che il sentimento patriottico è il più grande Amore per il proprio popolo, il proprio Paese, con la sua gloriosa storia, Arte, Cultura, genialità dei singoli italiani e il coraggio di moltissimi servitori dello Stato che hanno onorato immensamente l'Italia e dato una grande dignità alla nostra Patria. Onoriamo questi uomini e donne che hanno pagato col sangue la difesa dell'Italia, della sua indipendenza e della sua Libertà
@albertodatei3890 Жыл бұрын
L
@TheFaina19816 жыл бұрын
A fianco a quella piramide ho giurato come Alpino nel 2003, emozionante
@lorenzocalori49854 жыл бұрын
C’ero anch’io - 8’03, 69 Fulmine
@samuele63793 жыл бұрын
Un Sardo come Alpino..altro motivo perchè non avete e mai vinto, e mai vincerete anche una piccola battaglia..noi marciamo con 50/60 Kg tra zaino, armi o cani, dobbiamo coprire 30 Km in 1 ora, in pieno deserto..ecco questi siamo noi DEVGRU ST SIX Gold..l'Elite dele Special Force mondiali. di noi non si deve parlare..ma c'è un video che dice solo "Sono le Spacial Force che nessuno vorrebbe incotrare"
@annamariagiuliani19574 жыл бұрын
ONORE E GLORIA A TUTTI I RAGAZZI CHE HANNO COMBATTUTO LA GRANDE GUERRA! Mio nonno materno era un Ardito d'Italia combattente della grande guerra. Non dimentichiamo,!
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a suo nonno. Come si chiamava? In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato?
@annamariagiuliani1957 Жыл бұрын
@@Carnisch Buonasera, mio nonno materno si chiamava De Luca Romeo nato il 10 maggio 1897 ad Amatrice - distretto dell'Aquila. Non so quale fosse il suo reparto quale Ardito d'Italia, mi sono informata e dovrei richiedere il suo foglio matricolare purtroppo poi mi so o arenata.
@TheGatanprix6 жыл бұрын
non dimenticate mai la grandiosa 64ª Divisione fanteria "Catanzaro"
@RobertoMicheleMazzilli6 жыл бұрын
non dimentichiamo, ma ora ricordiamo, di nuovo
@Riki85Ce6 жыл бұрын
La nostra storia!
@dinozucchelli92836 жыл бұрын
Onore per sempre a chi ha dato tutto per noi
@dlmomo4306 жыл бұрын
Ho la croce di ferro di ardito data a mio nonno, ebbe modo di guadagnarsene una d'oro durante la campagna greca per aver condotto in salvo la sua compagnia.
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a suo nonno. In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato durante la Grande Guerra?
@unoenessunocentomila43826 жыл бұрын
Bravi.Un bel documentario.
@dusk6159 Жыл бұрын
Grandissimo video e grandissima musica!
@adolfodambrosio30104 жыл бұрын
Ho avuto la fortuna di conoscere combattenti della grande guerra . onore e rispetto a tutti loro grazie
@RobertoMicheleMazzilli5 жыл бұрын
onore a tutti coloro che combatterono per salvare la Patria
@giulianabusibusi79923 жыл бұрын
Mio nonno Santo Busi era del 1892 e combatte proprio li e torno ferito
@gianfrancolampedecchia47854 жыл бұрын
Mio nonno fu mandato dalla Puglia come tanti altri pugliesi qui tra il Grappa ed il Piave.....posso solo dirvi che sono orgoglioso di questa regione meravigliosa e di tantissimi militari morti in Veneto.....che riposino in pace quei grandi uomini😢😢😢😢😢😢
@lorettadebiasi62054 жыл бұрын
anche mio nonno era Cavaliere di Vittorio Vento
@gianfrancolampedecchia47854 жыл бұрын
@@lorettadebiasi6205 si si certo tanto che mio nonno fu onoreficiato di Cavaliere al merito di guerra
@stefen84k5 жыл бұрын
Grazie bel documentario!
@comstraker73296 жыл бұрын
Il Piave mormorò: non passa lo straniero!
@lauraferrari95724 жыл бұрын
Versione in milanese: Il Piave mormorò: De chi se pasa no!
@hpvspeedmachine41834 жыл бұрын
per il piave lo straniero e' il savoiardo
@marcot.rosestolato35114 жыл бұрын
@@hpvspeedmachine4183 Non direi. Era italiano dal 1866
@angelogualdi4 жыл бұрын
Ora diamo noi che li andiamo prendere in mare
@denizedda21643 жыл бұрын
Poesia
@gfrinc6 жыл бұрын
bellissimo video.. un ricordo per mio zio Ivo, ardito sul Piave e di tutti gli arditi... Eroi tra gli Eroi..
@andreaseita28722 жыл бұрын
Ho un amico che si chiama ivo, ma non ha fatto la guerra. E' piu giovane di me' e frequenta le palestre.
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a lui. Come si chiamava di cognome? In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato?
@gabbor35296 жыл бұрын
Al giorno d'oggi in Italia non si fa caso dei nostri caduti.
@tvcci28045 жыл бұрын
Gheber 07 gheberrr
@tvcci28045 жыл бұрын
HAHAHA
@tvcci28045 жыл бұрын
Sei quello di RR
@marazza565 жыл бұрын
Vero.. Tanto è vero che anche lo Stato, L'ITALIA. HA cambiato anche il giorno dell'anniversario della vittoria, un senso anche di omaggio verso i NOSTRI CADUTI, in giornata delle forze armate. Per me GRANDE TRISTEZZA.
@saxcix98565 жыл бұрын
Si fa caso mussulmani che affogono italiani traditori della patria finti buonisti rovina italiana
@alessandrocarolli19646 жыл бұрын
"O il Piave o tutti accoppati!"
@luigimangiacapra25743 жыл бұрын
Onore e gloria, agli Arditi e a tutti quelli che hanno sacrificato la loro vita in giovane età , per la libertà e la vittoria, non saranno mai dimenticati.
@paolacarlini90747 ай бұрын
Grazie per queste gloriose testimonianze!
@gianfrancolampedecchia47853 жыл бұрын
Complimenti a quei ....." 121 DEFICENTI " che hanno messo il pollice in giù offendendo la memoria di quei poveri soldati
@petergrifin54063 жыл бұрын
Mio binonno nato a Buenos Aires al 1887,morto il 17 di agosto di 1917 a Gorizia.Compagnia 317 de ametragliatrice Fiat.
@toby90506 жыл бұрын
Mio padre era un ardito in Albania nella seconda guerra mondiale e nonostante fosse ferito ad un braccio, andò avanti e salvò un suo camerata. Fu insignito della medaglia di bronzo al valor militare....! Onore e gloria ai giovani eroi Italiani caduti e reduci...!
@RobertoMicheleMazzilli6 жыл бұрын
onore
@gabrielerubini99945 жыл бұрын
Onore e Valore a tuo Padre.
@alexcornale59804 жыл бұрын
Mio nonno con altri 5 assaltarono due postazioni di mitragliatrici che coprivano l'artiglieria e sbarravano il passo durante la campagna di Russia, conservo la croce e la medaglia al valore gelosamente in un quadro e ogni volta le ammiro con orgoglio
@NoName-hg6cc3 жыл бұрын
@Lalia malli No, non è vero
@valtersottile28985 жыл бұрын
Grandi i Nostri ragazzi.
@andreamalfanti79515 жыл бұрын
Grazie di averci ricordato quei giovani e quei momenti , troppo spesso facciamo come se non ci fossero e invece è a loro a tutti loro che dobbiamo riconoscenza e onore
@pierpaolocolafati85603 ай бұрын
Ricordatevi i dimonios.. Hanno dato la vita x l'Italia.... Onore al fior fiore della gioventù sarda che se battuta da veri eroi... ❤Sa Vida pro sa patria... Ajo dimonios avanti forza paris ❤
@busybeexcellame28774 жыл бұрын
grazie per questo bellissimo documentario. mio padre ha combattuto sul Grappa in un gruppo di arditi. cosi fu costruita l'Italia
@albinacamilli33897 ай бұрын
Crescuiuta con papà su queste grave del Piave mio amato fiume in oltre che esere sacro alla Patria ! Nonno Cavaliere di Vittorio Veneto mi raccontava che nel fime scorreva sangue non acqua! Questa terra è dedicata ai ragazzi del 99! Grazie ragazzi!
@matteofracaro87944 жыл бұрын
Bellissimo video 🔝
@gianelio8283 жыл бұрын
Grazie.
@marcoviniciogrispini30324 жыл бұрын
PATRIA TRICOLORE AMORE SACRIFICIO SIETE SEMPRE TRA NOI E PORTATI NEL NOSTRO CUORE
@enniobeldi31555 жыл бұрын
Bello, grazie.
@skilanderspirosadventure21083 жыл бұрын
O solo una cosa da dire 🤚🇮🇹 Onore a tutti gli italiani volontari
@marcopozzoli45413 жыл бұрын
Gloria eterna ai nostri valorosi caduti della grande guerra !!!!!!!!!
@piodambrosio14274 жыл бұрын
Ai caduti bisogna aggiungere le vite spezzate dei reduci; Alcuni non ritrovarono più un equilibrio mentale per superare i lutti che la vita gli avrebbe riservato; è il caso di Mio nonno Materno che ritormato a casa dopo un lungo periodo passato al fronte, perse la sua seconda figlia che aveva rirovato al ritorno dal fronte! Purtroppo la bimba si ammalò e morì Mio nonno non riuscì a supersare il lutto; e cadde nella depressione! Un male che all'epoca ancora non era ben conosciuto, perciò per decisione del medico curante fu ritenuto pericoloso per sè e per gli altri e convinsero Mia Nonna che si era dovuta rimboccare le maniche e andare a lavorare nelle locali cotoniere, che per la sua sicurezza e per la sicurezza degli altri figli che lei era costretta a lasciare a casa in compagnia del padre che nelle sue condizioni non riusciva più a lavorare, che era meglio internarlo nel locale Manicomio; Le condizioni di internamento, la convivenza con gli altri malati psichiatrici, però non fecero che aggravare lo stato psichico di Mio Nonno che alla fine in quella situazione lontano dalla sua vita di lavoratore e dai suoi affetti curato sommariamente si lasciò andare e non sopravvisse che qualche anno in internamento! Purtroppo di lui non abbiamo che la memoria orale, trasmessaci da mia madre e i miei zii e dalla Nonna! Perciò non possiamo stabilire a che ruolo e che reparto era assegnato! Sappiamo però che fu vittima della dura disciplina militare alla quale si era ribbellato aggredendo a mani nude un ufficiale per tale gesto il sodato Danisi Giuliano, fu processato e mandato in prigione, finita la guerra non era rientrato e dopo averlo dato inizialmente per disperso, si seppe che era internato nel carcere militare e non poteva neanche comunicare con la famiglia Mio Nonno e Mia Nonna a differenza di tanti loro coetanei sapevano leggere e scrivere! Per tentare ottenere il rilascio , mia nonna dovette incaricare un avvocato che iniziò la causa per la richiesta di grazia, oltre ai casi di ribbellione mio Nonno si era anche distinto per capacità e valore! Fortunatamente la regina partorì un erede Maschio e fu concessa l'amnistia anche ai prigionieri militari ! Ma il foglio matricolare del Soldato Danisi, fu irrimediabilmente macchiato dai tanti episodi di insubordinazione! Questa è la storia che cio è stata tramessa dai nostri genitori Nonna e zii, rimane il rammarico che nessuno di Noi figli e nipoti, sia andato a fondo per riabiltare La figura di un caduto post bellico! Il nonno di un altro mio compaesano (Cuomo Nicola) dato per disperso, fu ritovato dal nipote nell'elenco dei caduti del sagrario di Udine! Anche il mio nonno Paterno fu arruolato in guerra, però ebbe gravi problemi do salute , e perciò fu riformato e potè ritornare a casa prima della fine della guerra! Purtoppo la malattia (L'epilessia) che ebbe riconosciuta lo accompagnò fino alla fine! La Malattia che prima di andare in guerra non si era manifestata; Dopo si manifestò diverse volte! Infine posso dire che la mia famiglia del sud italia, ha avuto due vittime post belliche della grande guerra, vittime a cui non saranno mai riconosciuti ne onori; nè indennizzi! Due persone partite sane e vigorose e ritonate malate! Per che cosa? Per liberare una popolazione che ancor oggi schifa l'italia; e soprattutto schifano i connazionali del Sud! i cui antenati, in tanti hanno dato la vita! Forse avrebbero preferito restare Austrieci o Iugoslavi?
@eugeniocapelli93164 жыл бұрын
Santa verità.
@antoniozanella79952 жыл бұрын
BEN DETTO!!!!!
@marazza565 жыл бұрын
Mio NONNO.. uno dei RAGAZZI DEL '99... Sono molto orgoglioso di LUI
@luigizanini61197 ай бұрын
Da brividi.
@ziofanale38536 жыл бұрын
Bel documento. In poco tempo si è riusciti a trasmettere emozioni forti che dovrebbero essere tra le basi del senso di appartenenza nazionale. Spiace solo notare commenti che prendono a piene mani da una "storia" da bar. Ciò purtroppo mina la comprensione coerente di fenomeni del passato che dovrebbero venire analizzati in modo diverso.
@maurolando23174 жыл бұрын
La Storia da "bar", a volte, è più genuina di quella professata nei "canali" ufficiali. Lo Stato italiano è sempre stato un paese aggressore, mai stato attaccato per primo dopo il 1861. Questi sono i fatti.
@marcot.rosestolato35114 жыл бұрын
"La storia da bar a volte è più genuina" is the new "ha fatto anche cose buone"
@zebra29274 жыл бұрын
Mi domando com'è possibile che molti italiani non conoscono la propria storia e molti politici la rinnegano fatto ancora più atroce!! Viva L'Italia
@maurolando23174 жыл бұрын
Non la conoscono perché i libri di Storia sono intrisi di falso patriottismo. La verità è che l'Italia è sempre stato un paese aggressore e anche traditore.
@giannivolata3 жыл бұрын
Io la conosco bene la nostra storia e mi fa ribrezzo. Abbiamo iniziato noi una guerra assurda e devastante. Siamo stati gli aggressori. Di cosa dovremmo essere orgogliosi? Di aver mandato 670.000 nostri giovani a morire?
@claudioros35053 жыл бұрын
Sei un pochino ignorante...
@giannivolata3 жыл бұрын
@@claudioros3505 perché?
@ironfrank55515 жыл бұрын
Bellissimo sto documentario.Profondo.
@antoniopavan51694 жыл бұрын
Italiani non dimentichiamo , prima o poi il passato ritorna ..
@giannivolata3 жыл бұрын
Ma speriamo ben di NO!
@MiNa-zc6vz7 ай бұрын
Anche perché non ci sono più gli italiani di allora
@claudiols85323 жыл бұрын
La battaglia del Piave, con conseguente Vittoria della guerra, fu davvero incredibilmente miracolosa....da una sicura sconfitta ad un capovolgimento totale della guerra con l'Esercito italiano finalmente comandato da un Generale umano, preparato, capace e strategicamente geniale...ricordiamolo sempre questo nostro Generale Diaz che possiamo benissimo affermare, ha cambiato totalmente le sorti della guerra che sembrava davvero finita male per l'Italia. ONORIAMO ORGOGLIOSAMENTE QUESTI NOSTRI SOLDATI ITALIANI CHE FECERO E COMPLETARONO LA NOSTRA CASA: L'ITALIA. OGGI ABBIAMO UNA PATRIA....FACCIAMO ANDARE LA MENTE A QUEI GIORNI DI INDICIBILE SACRIFICIO PER QUEI POVERI SOLDATI CHE DIEDERO TUTTO PER FARE FINALMENTE LA NOSTRA PATRIA. Queste cose sono di una immensità morale sublime e di Amore per il proprio popolo davvero commovente
@andreapoliti31103 жыл бұрын
Bravo Giusto! Grande Diaz!
@matteocos49635 жыл бұрын
W l Italia w tutti noi onore a tutti i soldati che purtroppo sono caduti x tutti noi mio nonno era Cavalliere di Vittorio Veneto grazie a tutti
@norbertopelosi92204 жыл бұрын
Bellissimo, emozionante ed interessante. Da rendere la trasmissione obbligatoria nelle scuole elementari e medie.
@aligibonnannini57224 жыл бұрын
Con gli idioti che ci governano li denuncerebbeo per opologia del fascismo
@giannivolata3 жыл бұрын
@@aligibonnannini5722 Che idiozia
@anitatroiano67945 жыл бұрын
Mio nonno ere di Trieste un soldato coraggioso ..ma io mi soffermo , e mi chiedo ,perché tanto massacro....tanto spargimento di sangue. Tanta sofferenza e tanto dolore..figli crescuti senza padri..Donne lasciate sole.. i sopravissuti segnati x sempre e Destinati ad una vita di traumi..Terrore...incubi...un malessere che ti spegneva a poco a poco, PERCHÉ TUTTO QUESTO? c' era bisogno di tanto sacrifici umani x portare la PACE? che paradosso...che ignoranza...e a cosa é servito tt Questo? corpi contro corpi ,mentre le anime si ribellavano perché esse bramano la pace...e se ti rifiutavi venivi fucilato....come TRADITORE...ci siamo amazzati a vicenda...guerra dopo guerra...secoli dopo secoli...migliardi di massacri...ORA viviamo in un mondo Freddo dove abbiamo dimenticato il prossimo ! ma allo stesso tempo molti di noi stanno svegliando le nostre coscenza ,x portare luce in qst mondo di tenebre...
@comstraker73296 жыл бұрын
Mio nonno era nel II battaglione bersaglieri.
@ichnusanonesteitalia68906 жыл бұрын
i più coraggiosi e coriaci inutile dirlo dal momento che tutti lo sanno furono i dimonius dell,isola mai sottomessa da nessuno
@tonynino22356 жыл бұрын
Ichnusa non este Italia solo al Piemonte diciamo .... ma
@ichnusanonesteitalia68906 жыл бұрын
il Piemonte non a mai sottomesso la sardegna (la derubata e sfruttata)ma gli fu consegnata dopo che la spagna era caduta in disgrazia ….gli unici che hanno conquistato parte della sardegna furono cartaginesi e romani e la pagarono molto cara in vite umane poi la conquisto la spagna all,epoca grande superpotenza e la pago cara in vite umane ,,,ma non dimenticare che la sardegna e una piccola isola e sempre stata poco popolata ...mentre i conquistatori erano grandi potenze ,,,le barbagie comunque non furono mai conquistate da nessuno
@ichnusanonesteitalia68906 жыл бұрын
la brigata sassari erano tutti sardi e spero tu sia d,accordo con me nel dire che erano i più valorosi e più quelli che hanno preso medaglie per il loro valore ed erano temuttisimi dal nemico ...demmo anche ai francesi una sonora strigliata alla maddalena e quartu sant,elena mentre invece conquistarono tutto il centro nord italia praticamente senza sparare un colpo ,,,cacciamo pure i piemontesi che pero tornarono grazie al tradimento di sardi stessi che vedevano in pericolo i loro interessi
@tonynino22356 жыл бұрын
Ichnusa non este Italia l’orgoglio sardo non ha eguali, hanno dato un grosso contributo , in ogni caso quella era l’Italia che ha sofferto veramente... quindi onore a tutti i caduti e combattenti che hanno risollevato le sorti dell’Italia! W l’Italia 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
@alesilas70146 жыл бұрын
Mio nonno era nella Brigata Sassari grazie a Dio torno' ma con gli incubi che accompagnano i reduci, parlava con i suoi camerati morti nella battaglia del Monte San Gabriele sull'altopiano della Bainsizza. I sardi cmq furono dei soldati leali al regno dei Savoia, già nella III^ guerra di indipendenza a Solferino diedero tra le fila dei bersaglieri il loro contributo di sangue.
@denizedda21644 жыл бұрын
Italiani molto diversi da quelli moderni , orgoglio , coraggio , tanto onore. Persone che credevano in quello che facevano che hanno dato la vita per la patria, non dovremo deluderli perdendo dalle nostre mani ciò che hanno conquistato con tanto sacrificio.
@aligibonnannini57224 жыл бұрын
Il capitalismo non ha nè orgoglio nè coraggio nè onore solo profitto e se qualcuno ci la pelle per i loro mastruzzi pace ed è meglio non ricordarlo troppo
@giannivolata3 жыл бұрын
ad aiutarli a credere in ciò che facevano c'erano sempre i carabinieri: se non andavi all'assalto, fucilazione
@denizedda21643 жыл бұрын
@@giannivolata ma chi ti dice queste fesserie??
@giannivolata3 жыл бұрын
@@denizedda2164 decine e decine di libri di memorie sulla grande guerra. Io li ho letti. Tu?
@denizedda21643 жыл бұрын
@@giannivolata si guarda , è molto nota l'usanza dei carabinieri che sparano i soldati per farli andare a combattere, su ogni libro di storia lo trovi 🤦♂️
@angelograziani9147 Жыл бұрын
Mio nonno da Rieti fu ardito dai coscritti 20 giorni di fame e stenti, chiamati dopo caporetto, si lanciò contro le mitragliatrici austriache nonostante tre colpi lo colpirono alla gamba, lanciò tre. Bombe a mano e tenne il pugnale, medaglia d'argento "sempre più avanti sempre più in alto" rimase invalido al ritorno alla vita civile, nonostante l'invalidità continuò a cacciare e a dedicarsi all'agricoltura
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a suo nonno. Come si chiamava? In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato?
@angelograziani9147 Жыл бұрын
La medaglia era d'argento, al valor militare, ed è in archivio di famiglia, era negli arditi mi disse mio nonno, reparto Prima linea del carso coscritti per sua maestà, per quanto ne so, sulla medaglia c'è la scritta che sopra è menzionata, il loro obbiettivo dopo caporetto era di respingere gli austriaci altrimenti sarebbero stati colpiti dai regi-carabinieri all'epoca funzionava tutto diversamente da Oggi, era meglio morire in guerra con onore che di fame
@Carnisch Жыл бұрын
@@angelograziani9147 "Sempre più avanti, sempre più in alto" era il motto della Brigata di fanteria "Pinerolo". Sulle medaglie al valor Militare era inciso il nome del militare e luogo e data dello specifico combattimento. Le suggerisco di chiedere il copia del Foglio matricolare di suo nonno all'Archivio di Stato di Rieti. In quel documento troverà tutte le informazioni sulla carriera militare di suo nonno. E' un documento importante. Dal Foglio Matricolare ho scoperto molte cose su mio nonno, sergente maggiore degli Arditi del XXII Reparto d'assalto.
@amedeodemagnis892 жыл бұрын
ONORE A VOI 🇮🇹💕 ORGOGLIO 🇮🇹 ❤️
@antonelladegrandi36325 жыл бұрын
La nostra storia, la nostra memoria, onore sempiterno a quei ragazzi. Grazie, a Voi dobbiamo la nostra vita e la nostra Grande Patria
@giannivolata3 жыл бұрын
a chi la dobbiamo la vita?
@marcot.rosestolato35113 жыл бұрын
@@giannivolata A quelli che hanno vissuto questi eventi, i quali poi ce li hanno raccontati per evitare che anche noi un giorno viviamo una vicenda simile
@trash_a_palate98895 жыл бұрын
"O la vittoria, o tutti accoppati!"
@sergiomaffeis50568 ай бұрын
SICURAMENTI EROI DI VALORE MA SECONDO ME FURONO PERSONAGGI CHE HANNO AMATO LA PROPRIA PATRIA FINO A DARE LA PROPRIA VITA PER LA VITA DI ESSA.
@angelogualdi Жыл бұрын
Maestà ripassano il Piave, la battaglia d'arresto è vinta ed è vinta anche la guerra . Che emozione 🇮🇹♥️
@angelopagot7066 жыл бұрын
Io nipote di Giacomo e Giovanni che hanno contribuito a fare grande una piccola Nazione e unire questo territorio dico: grazie ai Genieri. agli Arditi e ai nfanti con l'Artiglieria per òla buna riscita della Vittoria.Vittorio Veneto 1918-2018 - Nel ricordo del Centenario- Vittorio Veneto 28 ottobre 2018.
@windtalker31596 жыл бұрын
Anche mio nonno Nicolò, classe 1898, era un geniere e veniva dalla Sicilia... chi sa che non si siano incontrati o conosciuti... 😉
@RobertoMicheleMazzilli6 жыл бұрын
ricordiamo tutti, se lo sono meritato
@giannivolata3 жыл бұрын
Aldo non c'era, con Giacomo e Giovanni, a far grande la patria?
@MegaDomenico755 жыл бұрын
W l'Italia!
@gaetanopiperis61385 жыл бұрын
Mio nonno era Cavaliere di Vittorio Veneto , conservo ancora le sue 3 medaglie e la sua sciabola, ha combattuto per lasciare una Italia pieno di valori ed invece i nostri governanti svende L Italia e impoverisce gli Italiani, Anno combattuto soffrendo e morendo per L Italia.
@billyvan83622 жыл бұрын
My grandfather (nonno) was an Arditi in WW1
@roberto47lanini5 жыл бұрын
mio nonno classe 1899 era tra gli ARDITI, e partecipò alla fase aveva poco più di 18 anni, grazie nonno Antonio Lanini
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a suo nonno. In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato?
Il miei bis nonni erano lì e anche suo fratello di 17 anni tutti e tre tornati a casa viva l Italia viva l esercito
@fabiolo2814 Жыл бұрын
Onore!
@robertobarachetti4924 Жыл бұрын
Ai nostri soldati non manco' il coraggio e l'ardimento sia nella prima e nella seconda guerra ma solo il matrigno destino, la pessima organizzazione per non dire altro piegarono il ns, sacrificio, onore ai ns caduti che versarono il loro sangue per noi.
@narcissemancia75874 жыл бұрын
Troppo forti i nostri eroi
@guidomantoet58712 жыл бұрын
Bello.
@normagionco12173 жыл бұрын
Sono nata a Vittorio Veneto mio nonno era un ragazzo del 99 faceva parte degli arditi onore ai morti sempre e il Piave mormoro' " non passa lo straniero"
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a suo nonno. In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato?
@normagionco1217 Жыл бұрын
@@Carnisch Grazie non so il reparto
@Carnisch Жыл бұрын
@@normagionco1217 Per sapere tutti i dettagli della sua carriera militare, ovvero in quali reparti militò e in quali periodi, può chiedere, anche via mail, copia del Foglio Matricolare presso l'Archivio di Stato della città capoluogo in cui suo nonno viveva all'epoca della chiamata alle armi, fornendo nome e anno di nascita. Costa 2-3 euro. Le assicuro che è un documento molto utile e interessante. Anche mio nonno militò negli Arditi, era sergente maggiore nel II poi XXII Reparto d'assalto che liberò Moriago. Sulla sua storia ho scritto il libro "L'Ardito", vincitore del Premio Acqui Storia (2017) e del Premio generale De Cia (2020).
@eugeniobiancalana83022 жыл бұрын
Anche mio nonno era lì ed ebbe l onore di prendere MAVM proprio a Moriago ed ha l onore di essere ricordato nel sacrario dell' Isola dei Morti
@marcogatti73204 жыл бұрын
🔥🇮🇹
@biagioverrocchio6865 жыл бұрын
I giovani di adesso,non si rendono conto,cosa fu la prima guerra mondiale,quanta bella gioventu' mori' in quelle zone,lontanissima da casa,morirono sti eroi,per lasciarci un Italia libera,cosa che attualmente molti ignorano.Sono stato al sacrario di Redipuglia,regna una pace,un grande rispetto per tutti i caduti,sepolti in quel posto.Io oramai ho 70 anni,ma ho sempre in mente sti ragazzi morti x la Patria,aspetto per stringere la mano a questi fulgidi ragazzi
@filippifilippo1424 жыл бұрын
Onore ai caduti !e al mio prozio, Filippi Giovanni, classe 1891, membro del nastro Azzurro, pluridecorato al valor militare, Serg. Magg. degli Arditi, nonche Cavaliere di Vittorio Veneto.
@pietrocannas80605 жыл бұрын
Accumulamo i morti per salire.....questo mi disse mio nonno per la battaglia di Vittorio Veneto,grazie nonno.
@mircovannucchi6600 Жыл бұрын
Mio nonno Guglielmo, classe 1887, attraversò tutta la Grande Guerra. Arruolato negli Alpini prima e volontario nella Fiamme Verdi degli Alpini dal luglio del 1917. Da Caporetto a Vidor, allora territorio austriaco, oggi Valdobbiadene in provincia di Treviso. Proprio a Vidor, sul Piave, lo Stato Maggiore, decise di riposizionare la prima linea dopo la disfatta di Caporetto e ripartire con la contro offensiva. Occorreva tempo per riorganizzarsi, gli Austro-Ungarici stavano incalzando l'esercito in ritirata e quindi aldilà del Piave e del paese fu creato uno sbarramento umano, tremila Alpini che dovevano tamponare dodicimila soldati nemici in arrivo. Il territorio fu diviso in tre settori, ovviamente sintetizzo, mille Alpini, mille volontari degli Alpini e mille Fiamme Verdi degli Alpini scelti dal reparto di mio nonno. Il comandante li fece disporre in schieramento per ordine di fila in base all'età anagrafica, mio nonno che aveva nel novembre del 1917 quasi trenta anni era tra i più vecchi e quindi finì in prima fila. Il comandante li arringò dicendogli "voi rimarrete qui fino all'ultimo fucile" in pratica li condannò tutti a morte e con un gesto che al tempo fu considerato magnanimo gli fece lasciare un certo quantitativo di grappa. Non scendo nei dettagli della battaglia che fu combattuta contro un reparto di Slesiani in campo aperto come avrebbero potuto fare i legionari romani nel 180 DC. Una carneficina per permettere al fronte di ripartire. Mio nonno insieme a pochissimi commilitoni riuscì a non morire ma per lui come raccontò a mio padre una sola volta sul letto di morte da quel giorno di novembre del 1917 ogni giorno, ogni singolo giorno, è stato un giorno in più. RIP nonno. MV
@claudiochessa19833 жыл бұрын
Ottimo servizio, peccato il volume della musica che copre il parlato.
@savinovezzosi11214 жыл бұрын
141 reggimento fanteria Brigata Catanzaro composto in maggioranza da Siciliani e Calabresi il più valoroso reggimento della grande guerra..nessuno lo dirà mai perché furono gli unici che ebbero il coraggio di ribellarsi agli ordini assurdi di pazzi con l'uniforme.
@eugeniocapelli93164 жыл бұрын
QUESTO e vero
@giannivolata3 жыл бұрын
vero. infatti subì la decimazione. una delle tante vergogne di una guerra vergognosa. altro che onore...
@aldolamberti38553 жыл бұрын
Cadorna ''infieri' '' duramente su questo corpo ... purtroppo le vie e le piazze d'Italia sono piene del suo nome ! Fu l'Inventore della '' decimazione '' . Mio Padre era uno dei dieci ''prescelti '' . la evitò perchè troppo giovane e perchè occorrevano Militari del ''Genio Pontieri '' che sotto il martellamento incessante delle postazioni Austro - Ungariche , nonostante l'impetuosità di quel ''Sacro fiume '' riuscirono con un coraggio al limite della follia a far transitare i primi Fanti Italiani che di slancio liberarono i primi territori vicini , per poi ''dilagare '' fino al provocare la disordinata fuga di quell'esercito che con ''orgogliosa baldanza ''' aveva disceso quelle valli ! Firmato - Armando Diaz !
@savinovezzosi11213 жыл бұрын
@@aldolamberti3855 la decimazione risale al tempo dei Romani
@aldolamberti38553 жыл бұрын
@@savinovezzosi1121 Il regime penale nell’esercito italiano durante il conflitto mondiale: decimazione, processi sommari, lunghe condanne alla reclusione, ritorsioni sulle famiglie. La denuncia di Giuseppe Ungaretti. Raccapriccianti automutilazioni e sentenze ancor più spaventose Memoria Politica Stragi Salvatore Pugliese affronta, nel contributo che pubblichiamo, una delle pagine più tragiche della storia della partecipazione italiana alla prima Guerra mondiale, aprendo un ampio squarcio sull’efferata crudeltà con cui la disciplina militare venne applicata alle truppe combattenti, sia dai tribunali militari, sia nelle modalità sommarie prescritte dal Comandante supremo Luigi Cadorna, di esecuzione sul campo, ad opera degli ufficiali in comando, di quanti in vario modo, tentarono di sottrarsi alla carneficina, oltre che attraverso la terribile prassi delle decimazioni; una vicenda, quella della cosiddetta giustizia militare, rimasta a lungo taciuta e riportata alla luce alla fine degli anni 60, grazie all’impegno di storici come Enzo Forcella e Alberto Monticone (Plotone di esecuzione fu pubblicato da Laterza nel 1968), proseguito da ulteriori approfondimenti, come quello più recente, di Irene Guerrini e Marco Pluviano (Le fucilazioni sommarie nella Prima guerra mondiale, pubblicato dall’editore Gaspari nel 2004). Il contributo di Salvatore Pugliese aggiunge ulteriori dati e ulteriori elementi di riflessione su una questione che investe direttamente il tema della narrazione pubblica della Grande Guerra, rivisitata nella prospettiva di chi - e fu la stragrande maggioranza del popolo italiano - subì una guerra non voluta e pagò il prezzo più alto di sangue e di sacrificio. Ci sembra appena il caso di richiamare ancora una volta, a questo proposito, il significativo messaggio inviato il 4 maggio 2015 dal Capo dello Stato, in occasione di un Convegno organizzato dal Museo storico italiano della guerra di Rovereto; in esso, tra l’altro, il Presidente Mattarella aveva sottolineato la necessità di non “lasciare in ombra alcune pagine tristi e poco conosciute di quegli anni di guerra” riferendosi in particolare all’esercizio della cosiddetta “giustizia sommaria” da parte dei tribunali militari. “Una prassi - si leggeva nel messaggio - che includeva la fucilazione immediata, senza processo, e persino il ricorso - sconcertante, ma incoraggiato dal comando supremo - alle decimazioni: soldati messi a morte, estratti a sorte, tra i reparti accusati di non aver resistito di fronte all’impetuosa avanzata nemica, di non aver eseguito ordini talvolta impossibili, di aver protestato per le difficili condizioni del fronte o per la sospensione delle licenze”. L’invito a ricordare, così autorevolmente espresso, è stato raccolto, nella presente Legislatura, da una proposta di legge sottoscritta da numerosi deputati, primo firmatario l’on. Gian Piero Scanu (proposta di legge n. 2741, Disposizioni concernenti i militari italiani ai quali è stata irrogata la pena capitale durante la prima Guerra mondiale), finalizzata ad attivare il procedimento giudiziario per la riabilitazione dei soldati italiani condannati alla pena capitale nel triennio 1915-18, nonché per restituire l’onore militare e riconoscere la dignità di vittime di guerra a quanti furono passati per le armi senza processo con la brutale pratica della decimazione o per esecuzione immediata e diretta da parte dei superiori. Approvata dalla Camera dei deputati in tempi che non si possono certo definire celeri, la proposta, come si è avuto occasione di ricordare in precedenti articoli, è stata poi ampiamente rimaneggiata nel corso dell’esame presso la Commissione difesa del Senato che, prestando orecchie a pressioni provenienti anche dai vertici militari, ne ha capovolto il significato, sostituendo al procedimento giudiziale di riabilitazione un generico e inefficace “riconoscimento del sacrificio” dei militari giustiziati, e soprattutto concedendo un equivoco “perdono” a persone che, per esplicito riconoscimento del legislatore, vennero fucilate “senza che fosse accertata a loro carico, a seguito di regolare processo, un’effettiva responsabilità penale”. Su questo punto, peraltro, il testo licenziato dalla Camera prevedeva l’esatto opposto, ovvero un atto di riparazione da parte della Repubblica nei confronti dell’accertata ingiustizia compiuta ai danni di persone innocenti. Consultando i siti web dei due rami del Parlamento, si può constatare che alla data del 21 dicembre 2016, l’esame parlamentare della proposta di legge in questione risultava ancora fermo presso la Commissione difesa del Senato . Se nonti ''offendi ''mio Padre la evitò so perchè troppo giovane e utile ( genio pontieri ) per la costruzione di pontili tr i quali quelli usati in seguito per l'attraversamento del Piave dopo la ritirata a seguito della ''disfatta di Caporetto !
@plutoneplutone84495 жыл бұрын
Anche mio nonno ardito del Piave, classe 1889. Conservo gelosamente le sue croci di guerra. Quelli si che erano uomini e non le femminucce di oggi.
@Platoon-ti8py5 жыл бұрын
I giovani di oggi non hanno ideali e amor di Patria; generazione di idioti e debosciati. Mezze seghe.
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a suo nonno. In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato?
@giulianostella86035 жыл бұрын
Questi sono luoghi sacri
@alvisefossa8481 Жыл бұрын
Non sapevo,grazie .......
@aripi22125 жыл бұрын
Mio nonno ,Oldrini Giglelmo, fu ardito. Poche volte mi parlò delle sue esperienze in guerra, avevo circa 12 anni, ora ne ho 68 ma ricordo alcune sue parole come se me le avesse dette ieri,. Vita di trincea, compagni morti accanto in decomposizione, ovunque olezzo di morte e di escrementi. Fu fatto prigioniero due volte e due volte evase; un uomo semplice, unico, agli occhi di un ragazzo un supereroe fatto di granito e freddo come il ghiaccio. Mi mostrò il suo pugnale con i segni dei denti nel fodero, mi spiegò che quando andava all'attacco lo stringeva tra i denti. Torno a casa vivo, grazie a Dio. " carne da macello" che hanno rischiato la vita per darci quell'Italia che forse non ci meritiamo e non abbiamo saputo difendere e valorizzare nel loro ricordo.
@Carnisch Жыл бұрын
Onore a suo nonno. In quale dei 34 reparti d'assalto ha militato?
@aripi2212 Жыл бұрын
@@Carnisch mi disse solo che era negli Arditi . Altro non so. Ora ho 72 anni, quanto tempo è passato ma, ricordo ancora il gelo nei suoi occhi , le sue mani logore per il lavoro e . . ., difficile dire . . .; un uomo che ebbe una vita dura, un uomo con tutte le sue debolezze, i suoi errori ma, un uomo che non arretrò mai davanti a nulla ! Durante il periodo fascista si rifiutò sempre di indossare la camicia nera, non lo punirono mai perché era stato un Ardito ; in compenso ricinarono più volte mio papà Valerio, suo degno figlio ! Con affetto, Pieralberto