QUAL E' IL MIGLIOR SUPPORTO

Marco Lincetto, su input di molte richieste ricevute in via privata, torna a parlare, per l'ultima volta, dei vari supporti audio, abbandonando per una volta la ricerca di mediazione e comprensione delle varie posizioni e affermando le sue nette e definitive preferenze.
Un video per chiudere l'anno in modo spumeggiante e all'insegna della massima trasparenza, come ormai tradizione di questo canale richiede.
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[@pinux4377]

Benissimo, finalmente una disanima obbiettiva, esaustiva e definitiva su questo controverso argomento, mi trova non da professionista ma da vecchio amatore, pienamente allineato a quanto Lei ha detto. Io faccio parte di quella minoranza che ascolta i SACD e Bluray Video/audio multicanale. Un'altra piaga dell'ascolto audio è " ALEXA" che sta drogando le case degli italiani. 🙂🙂🙂👍👍

[@angelodalessio2988]

Grazie, Buon Anno!

[@nicolagiannoni973]

Auguri di Buon Anno a te Marco e Famiglia e lo staff di Velut Luna. Come al solito esposizione chiara dal punto di vista di un professionista del suono. È un piacere sentire la tua visione dal punto di vista di chi conosce la tecnica di registrazione.

[@antoniocolombino6039]

Augurissimi di buon anno a Lei e famiglia, Signor Lincetto

[@gabrieleperucchini5438]

sempre una grande lezione grazie attendo con curiosità il discorso di fine anno per adesso auguri

[@eddieedditter2253]

Felice 2023 e in bocca al lupo per tutti i futuri progetti Velut Luna

[@gianmariozucconi3242]

Caro Marco, anzitutto buon anno! Ti ho ascoltato (come faccio da diverso tempo) con molto interesse e piacere, conosco e apprezzo il tuo punto di vista sull'argomento che, anche se non mi trova d'accordo in senso assoluto, in linea di massima lo condivido. Il discorso è comunque molto complesso e copre moltissimi altri aspetti oltre alla sola ed esclusiva qualità audio.

[@marcocrovetto3237]

Auguri! buon 2023.

[@quimail]

Grazie per le spiegazioni, d'accordo al 100%. Bellissimo il video clip finale. Buon Anno.

[@paulinhodacorda4967]

Grazie per la chiarissima esposizione ! Da fare ascoltare ai più giovani. Auguri per un sereno anno 2023. Paolo

[@robertoravasi1050]

Buon Anno! Ottima dissertazione, ma quello che mi ha colpito è il pezzo finale

[@AndreasBossi]

Fantastico. Chiaro, semplice e molto dettagliato allo stesso tempo. Per la prima volta un video è quasi all'altezza di una libro-manuale. In ogni caso siamo ad una prefazione ad un discorso più tecnico ma ... ottima prefazione.

[@ezioravetto1698]

Un piacere immenso ascoltaLa!🖐️

[@Cosimo19641]

E' un vero piacere iniziare l'anno nuovo con Marco Lincetto. Un caro saluto ed a presto.

[@morenocasalegno3532]

Ho scoperto da poco questo canale e sto guardando più video possibili perché mi stanno danno molta chiarezza sui numerosi aspetti dell'ascolto. Personalmente amo gli LP per il solito discorso delle copertine grandi, per il rituale, per gli upgrade al giradischi e alle testine, pre phono e tutte quelle amenità. Mi discolpa il fatto di aver avuto questo interesse già da bambino (sono un gen x), mantenuto anche negli anni dove il CD prendeva il sopravvento. Il CD non lo disdegno assolutamente, anzi mi dispiace che non abbia avuto la fortuna (e l'evoluzione) che avrebbe meritato, salvo gli anni in cui era ancora acerbo e ancora poco performante. Per il digitale "liquido" uso un DAC molto portatile, il dragonfly cobalt, e gli acquisti principali sono file 24/192 o comunque hires, quei pochi che ci sono, da bandcamp o altre soluzioni che danno sia il formato fisico che il file hires. Mea culpa sono un utente Tidal, ma consapevole. Spesso e volentieri usato per un confronto col formato fisico acquistato e per esperimenti di dubbio valore audiofilo. Ho un software di decodifica che mi dice con chiarezza la vera risoluzione dei file spacciati con troppa facilità per "master"... La parte sperimentale riguarda la mia passione per le cassette e la registrazione dei vari formati su di esse e il rito dell'ascolto successivo che ne consegue. Ultimamente mi è venuta curiosità per il formato VHS, che per quanto avesse una povera performance video che si degradava velocemente, a livello audio sembrerebbe vicino alle bobine, per il diametro del nastro e per la velocità della testina di riproduzione, che non essendo fissa ma rotante, permette una maggior definizione e un migliore rapporto tra segnale e rumore di fondo. Che cosa ne pensa in proposito?

[@dischiesoda6955]

Grazie! Finalmente un pò di giustizia per il povero e bistrattato CD! Per motivi anche diversi dal passato (vedere il costo), oggi può tornare ad essere ancora apprezzato come supporto di distribuzione per le sue sempre ottime caratteristiche di fedeltà e praticità, e finalmente essere sfruttato al 99,99% delle sue capacità.

[@fabioalberti2120]

Al di là del supporto conta la mano di chi c'è dietro la registrazione. Se è quella di Marco Lincetto andiamo sul sicuro. Che lo musica in streaming sia il miglior supporto oppure no poco mi importa. Sono disposto a rinunciare a parte della qualità musicale ma ad avere in mano qualcosa di fisico con copertina e collezionabile. E' la stessa differenza tra leggere da un libro o un tablet

[@vittorioalberti9890]

Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire determinate cose. Tra chi ha un minimo di esperienza musicale sono perlopiù note da tempo. Purtroppo, per ragioni commerciali e di convenienza, agli utenti è stato fatto credere quello che giustamente è stato evidenziato in questo video. Un sincero saluto e i miei più vivi complimenti.

[@Enzo-rn1ht]

grazie e auguri

[@giuseppemusco1831]

sei stato chiarissimo

[@francescodesantis9746]

"Jazz Nature" bellissimo disco. Preso su hdtracks a 24bit/88.2khz e suona da favola meglio di molti dischi di marchi blasonati. Ad esempio a me la esse sibilante da un fastidio cane e con i dischi velut luna ho trovato la pace, un grande piacere di ascolto :) Per il resto concordo su tutto tranne sullo streaming ad alta risoluzione. O meglio, concordo sul piano politico/economico/commerciale ma non su quello tecnico (restando nell'ambito lossless quindi niente accrocchi come MQA). Un FLAC fissata la risoluzione suona identico sia se partiamo dal file sia se partiamo dallo stream. La musica in streaming HD ha il suo vantaggio, io la uso nel seguente modo che credo sia rispettoso delle esigenze di tutti: con lo streaming in abbonamento mensile, esploro i dischi che vengono pubblicati, ascolto ad ampio raggio uscendo anche fuori dalla zona di comfort. I dischi che mi colpiscono però poi li compro e devono diventare oggetti fisici che mi appartengono. Secondo me sono due modalità diverse che hanno differenti scopi e dovrebbero essere usate entrambe. Certo sarei più felice se il SACD avesse sfondato arrivando a prezzi più umani.... ma tant'è

[@leonardomartino2352]

Tanti Auguri di un prospero 2023 ricco di tanta Buona Musica!

[@paolobonfanti2623]

Concordo pienamente!

[@persichettialfredo3110]

anche se non ne capisco un h,rimango sempre affascinato da questi argomenti.

[@alessandrograsso8570]

Gentile Maestro,io da musicista appassionato dei dischi del Pat Metheny Group e di Fagen,le dico la mia ma da prenderla come sensazione(parlo da chitarrista ormai 46 enne che ha vissuto tutto il cambiamento).Condivido le parole spese sul CD e sul Vinile che ha i suoi svantaggi fisiologici nel tempo.Premetto che vengo da una cultura familiare dove si impiegava qualche anno a realizzare l'acquisto di stereo a rack dei propri sogni: l'osservazione che faccio è di carattere puramente socio-culturale...chi vive oggi la musica on demand e non ha vissuto certi passaggi semplicemente non si pone il problema perché non sa, l'analisi comparata non esiste.Personalmente vivo ed avverto questa "diseducazione"dell'orecchio all'ascolto ed il naturale adattamento dello stesso anche alla spazzatura se diventa un'abitudine:una su tutte non sento oggi la tridimensionalità del suono soprattutto in alcuni generi dove sarebbe meglio mantenere una certa qualità per necessità musicali ,dove la dinamica del suono fa veramente la differenza.Cio' che avviene all'orecchio oggi è come una mancanza di vari pezzi del puzzle che fanno "la rotondità"del suono ed ho paura che questo sia uno dei tanti processi inarrestabili della rivoluzione digitale che comporta nel fruitore l'azzeramento della memoria(lo si vede in politica,in musica,nel pensiero),si ha la sensazione che si stia riscrivendo tutto ma di riverso ho anche un po' di ottimismo... può essere che siamo solo agli albori di questo processo che attraverso la ricerca offrirà sempre più fedeltà e qualità a costi minori(??). D'altronde nel mio settore si è arrivati a delle soluzioni digitali sul suono della chitarra elettrica davvero impressionanti se si pensa a tutta la catena,allora improponibili e meno compatte.Ovviamente parlo della registrazione finale e non della sensazione fisica sul palco.La seguirò con interesse perché ora sono veramente combattuto sul rapporto costi/benefici

[@kerubyn84]

Non penso sia da attribuire al digitale. Il digitale è uno strumento. I risultati odierni di appiattimento sono dettati dal mercato (loudness war, dispositivi di riproduzione, ecc)

[@raffaelecampagnano4260]

Caro Marco (spero accetterai il tu...mi permetto questa familiarità per il rispetto e l'ammirazione che nutro), il video è come sempre interessantissimo. Gli spunti di riflessione che suscita il discorso, assieme alle conferme e a qualche smentita, sottolineano se ce ne fosse bisogno la tua assoluta capacità comunicativa e le sconfinate competenze. Trasudano immancabilmente dai tuoi appunti di vita e non posso che continuare ad invidiarti (in maniera del tutto bonaria) essendo riuscito a tradurre in realtà, nel tuo lavoro, il mio sogno. Della competenza e della disponibilità vorrei ringraziarti. Da appassionato e fruitore di musica (hi-fi per quanto mi è possibile) mi trovo costretto, questa volta, ad aggiungere un tassello alla tua puntuale disamina raccontando, per quanto possa interessare, la mia esperienza con la musica liquida in streaming ad alta risoluzione. All'ascolto la ritengo francamente superiore al CD (almeno nella mia catena audio). Avevo già avuto modo di riscontrare come i file in streaming (nei diversi formati dai file MQA ai file con risoluzioni superiori allo standard CD) fossero diversi dai file master (e ti do assolutamente ragione ritenendo pertanto commercialmente scorretto accostare quanto disponibile online ai file nativi decantandone doti che non hanno e che non penso possano raggiungere nel breve periodo). Tuttavia, al di là dell'aspetto tecnico, c'è un altro punto di interesse assoluto e che riguarda invece la fruizione musicale dei file dalle piattaforme di streaming. Parlo per me ovviamente: lo streaming in alta risoluzione mi spinge alla scoperta di nuovi generi musicali, di nuovi e diversi compositori, mi lega ad un'esperienza di ascolto che il CD od il buon vecchio vinile non ha mai potuto eguagliare. È come per un bambino entrare in un negozio di caramelle...poter assaggiare tutti i gusti, le ultime uscite, le vecchie caramelle dal gusto conosciuto ma dalla nuova ricetta...Fuor di metafora trovo impagabile la possibilità di apprezzare diverse registrazioni, piuttosto che ascoltare tutta la produzione di una medesima etichetta o musicisti comprimari (a proposito è proprio così che scopro Velut Luna e nello specifico Lucia Minetti e Pietro Ballestrero). È una fruizione che presenta comunque dei rischi, un ascolto bulimico e compulsivo è senz'altro il primo, ma che, lato consumatore per citarti, se ben moderata sa incantare. Sarebbe bello, per salvare capra e cavoli, che la vendita dei diritti fosse meglio normata e si trovasse un accordo economico tra le diverse parti in causa (gli artisti, le Major, le etichette indipendenti, i servizi di streaming ed i consumatori) che salvaguardasse gli interessi di tutti in modo anzi da dare linfa e lunga vita alla musica. Non mi aspetto che tu voglia tornare ancora sull'argomento (e non so francamente - mea culpa - se tu l'abbia già trattato in passato) ma manca forse una menzione ai nastri e alle bobine che, senz'altro hanno ancora un posto, seppur di piccola piccola nicchia, nel cuore degli appassionati. Buon anno.

[@VelutLunaMusic]

L'utilizzo che ne fai tu è quello corretto. Purtroppo la maggioranza si ferma all'ascolto bulimico...

[@Progster1980]

Salve Il mio supporto preferito è il cd Ne ho più di 1200. Da un anno però mi sono abbonato ad Apple Music che in rapporto qualità prezzo mi sembra ottimo, anche se reputo il cd nettamente superiore, a parità di brano e di Dac. Ma mi è utile per assaggiare un nuovo album, ascoltarlo attentamente per decidere se acquistarlo in cd oppure no. Generalmente quello che mi piace particolarmente lo acquisto in cd. Apple Music è comodo inoltre in auto, in viaggio, in vacanza per fare playlist e ascoltare gli album che ho ritenuto validi ma che non mi sono piaciuti così tanto da farmi propendere all’acquisto del cd. Detto questo, non potrei mai rinunciare all’ascolto dei miei cd e continuerò ad acquistarne fino a quando sarà possibile. Mi piacerebbe approfondire l’argomento dei file master e della loro fruizione, consigli? Grazie

[@flaviobaciocchi1708]

Buon anno Carlo daje forza Roma

[@andandoandando]

Con la traccia finale ho spiccato il volo… ❤

[@andandoandando]

In riascolto per la quarta volta ❤

[@liberopensiero9691]

Il video finale e' sublime, ancor piu' la sua musica.

[@flaviobaciocchi1708]

Buonasera caro Marco ti ringrazio per questo video.Quale modello di CD player mi consigli di acquistare ?

[@marcowilson1280]

Essendo stato teenager negli anni novanta sono molto legato alla musica Grunge. Un giorno ho messo a confronto un mio vecchio CD di una band molto nota, con lo stesso album in alta definizione da un’altrettanto noto servizio di streaming. Non ci potevo credere! Il mio CD, quindi 16-44.1, distruggeva il file da 24-96 in streaming! Non c’era confronto! La differenza, almeno nel mio caso, era evidente e nettamente a favore del CD! Terminato il periodo di prova non ho rinnovato e non ho più ascoltato musica in streaming…

[@marcowilson1280]

@@user-cs3pm5mu8s Facelift degli Alice in Chains, Qobuz 24 - 96. Nel mio commento infatti ho specificato “ almeno nel mio caso”…

[@fabrized]

Anche ottimi streamer soccombono in confronto a lettori CD di prezzo pragonabile o anche talvolta più economici. Questo vale anche per flac/wav/etc. vs cd. I file a 24 bit all'ascolto non si differenziano da quelli a 16 bit a parità di master (come è quasi sempre). I file a frequenze di campionamento superiori 96/192 KHz talvolta sembrano avere più precisione ad alta frequenza, ma dipende anche da come lavora il dac e dai suoi filtri di uscita.

[@giancarloariosto4264]

@@marcowilson1280 La versione HD (24-96) di Facelit non è un upsampling: lo spettrogramma, confrontato con quello della versione CD (16-44.1) mostra una differenza di 6 dB a 10 kHz e di 12 dB a 20 kHz, ovviamente a svantaggio di quest'ultima che si ferma bruscamente lì, mentre la HD arriva quasi a 30 kHz. Dovresti confrontare il CD con il file HD in locale, possibilmente utilizzando uno stesso DAC di alta qualità.

[@giandujavettorello6184]

marcowilson: la musica in streaming si sente male, specialmente le voci, ma pochi lo capiscono.

[@bikehead77]

Sicuro di avere uno streamer o una catena per la riproduzione in streaming adeguata?

[@alessandroceoloni5665]

Sono un 50enne amante della musica da quando ero ragazzo, ogni tanto seguo i suoi video perché la ritengo una persona competente. Ritengo però che la sua opinione sullo streaming ad alta risoluzione sia parziale dettata da un conflitto di interessi personali. E' una modalità di fruizione che consente all'appassionato di ascoltare tantissima musica diversa, scoprire nuovi generi o autori, tracciare nuovi percorsi nella propria esperienza musicale ad un costo molto popolare che al giorno d'oggi non guasta con una qualità elevata. Ritengo inoltre che sia la modalità maggiormente rispettosa per l'ambiente. 3 anni fa quando acquistai uno streamer ero convinto che l'ascolto di file acquistati fosse superiore e dopo alcune esperienze e raffronti ho dovuto ricredermi così come con il vinile. Il futuro è questo e lei come produttore di musica dovrà confrontarsi con questa tendenza.

[@VelutLunaMusic]

CERTO che ho interessi personali e l'ho detto chiaramente! E, guardi, c'è poco da adattarsi: se e quando spariranno i supporti, io e tutti gli indipendenti come me chiuderanno bottega. Lei cosa fa per vivere? Il funzionario, l'impiegato, l'operaio...? Counque, non deve vivere con la Musica. Io sì. E capisce che passa la differenza... In ogni caso, ovviamente, ciascuno faccia le sue scelte in libertà: io non posso e non voglio OBBLIGARE nessuno. Voglio solo presentare la realtà per quello che è a differenza di come viene presentata dagli uffici di markenting, mantenendo la totale trasparenza su quali sono i miei interessi personali.

[@lucabattanta9246]

Sempre estremamente interessante. Condivido interamente quanto dice. Con le registrazioni Velut luna ad alta risoluzione mi sono sempre trovato estremamente bene, apprezzo anche molto il lavoro di sviluppo del pensiero critico che fa su KZbin oltre la sua grande competenza professionale . Vorrei dare un mio piccolo contributo sul discorso supporti fisici ad alta risoluzione: condivido naturalmente sul blu ray mentre sul sacd vedo anche un altro limite al supporto. Il sacd molto spesso è ibrido(questo va a favore del sacd rispetto ad altri supporti fisici ad alta risoluzione) ma vedo un limite dello stesso sacd per quanto riguarda fatto che non supporta altro che il Dsd 64 mentre ben sappiamo che anche il Dsd si è migliorato con Dsd 128 e Dsd 256 (quest’ultimo utilizzato da mofi come intermaster per produrre i propri vinili) . Ciò obbliga necessariamente per Dsd 128, Dsd 256 e il dxd ad un acquisto di file perché non possono essere registrati su un sacd. Su alcuni portali equivalenti a hdtracks che vendono file legali ma che sono specializzati sul Dsd e il dxd si possono acquistare questo tipo di file che però rimangono appunto parecchio di nicchia. Difficile poi trovare qualcosa di diverso registrato in Dsd 128 o 256 o in dxd che non sia classica o jazz. Avrei una curiosità che mi piacerebbe mi chiarisse : come mai per esempio Mofi ha sposato da tempo il Dsd 256 per l’intermaster mentre altre etichette passano per pcm es24/192 o ancora per altre il dxd? Quali ritiene siano i motivi per cui la singola etichetta decide di orientarsi per l’intermaster digitale su pcm, Dsd o ancora dxd? Grazie e buon anno!

[@VelutLunaMusic]

Non conosco le motivazioni degli altri (in alcuni casi sì, ma non si può dire...), ma io ho scelto il PCM HD perchè, banalmente, a mio parere suona meglio e con certezza assoluta è estremamente più versatile in sede di produzione.

[@robertocianni1024]

Grazie per L'approfondimento, preziosi come sempre. Sono abbonato a una piattaforma di streaming francese...a detta di molti, la migliore in termini di qualità sonora offerta. Bene, la qualità dello streaming a mio avviso non è soddisfacente. Non mi addentro su quali possano essere i motivi, non sono un tecnico del settore, anche se li posso intuire: sono un informatico. Però questa piattaforma di streaming, con una delle modalità di abbonamento offerte, permette il download degli album offrendo formati diversi e spesso anche in HiRes. Bhe, devo dire che in questi caso, riproducendo gli album localmente da NAS o Hdd la qualità è molto buona, di certo MOLTO superiore agli stessi brani riprodotti in streaming.

[@fabrized]

Concordo. È la mia stessa esperienza con Qobuz. Il cd, tuttavia, batte anche i file riprodotti offline e non di poco, indipendentemente se questi siano 16 o 24 bit.

[@giancarloariosto4264]

@@fabrized A parità di DAC, questo è fisicamente impossibile: il contenuto informativo di un file offline codificato a 16 bit - 44.1 kHz è identico a quello del corrispondente CD, il quale è però soggetto ad eventuali errori di lettura ottica. Nella migliore delle ipotesi, file e CD suoneranno in maniera identica: nella peggiore, il CD suonerà decisamente peggio.

[@fabrized]

@@giancarloariosto4264 parli per esperienza o sottostando ad una (tua) teoria? Perché la mia esperienza dice esattamente l'opposto di ciò che tu scrivi. Qualunque meccanica moderna in ambito hifi non ha problemi a leggere un cd senza errori. Le discriminanti sono evidentemente altre, quali la precisione del clock, il jitter e quanto i circuiti vengano influenzati dal rumore che si genera a far funzionare il tutto. Probabilmente, creare un trasporto digitale su base informatica (cioè quello che serve a leggere i file) efficiente ed a basso rumore quanto un trasporto cd classico non è così banale. Ed evidentemente chi ha creato lo standard redbook 40 anni fa non era uno sprovveduto.

[@giancarloariosto4264]

@@fabrized Parlo per esperienza: se secondo te i CD suonano meglio dei file HD, devi avere qualche problema nella catena di riproduzione dei file.

[@fabrized]

@@giancarloariosto4264 o viceversa lo hai tu nella catena di riproduzione dei cd :) La mia catena di riproduzine file è la stessa di riproduzione dei cd. E complimenti se riesci a distinguere un file 24 bit da uno a 16, visto che per fare ciò tutta la tua catena deve esprimere una dinamica superiore ai 96dB e devi ascoltare a tali volumi in ambiente completamente insonorizzato...

[@sergioforte4829]

Oggi uso esclusivamente file flac su SSD alla risoluzione più alta disponibile. Occorre però stare attenti ai vari software installati sul pc e al DAC. Il fine tuning del tutto non è immediato. Nessuna nostalgia per il vinile ovviamente (se non per la liturgia), mi fa piacere invece, apprendere che il CD oggi sia un supporto ancora valido.

[@jhondrinkwater7506]

Buonasera una domanda:si dice che il vinile è più caldo del CD,lei che ne pensa?tanto tempo fa ne ho avuti molti di vinili e di vari tipi,ormai venduti perché penso che sia un supporto obsoleto.forse i primi dischi stampati suonano meglio ma è sempre una copia della matrice che è la copia dell'originale a nastro.....

[@guolive_g]

Semplicemente da sottoscrivere in toto anche perché ad oggi sono giunto alle stesse conclusioni dopo anni di ricerche e sperimentazioni da utente finale. Lo streaming? Purtroppo mi ha aperto un mondo infinito di musica, il potere di avere quasi lo scibile musicale a disposizione: mi vengono in mente le sinfonie di Beethoven dirette dal neo contrattualizzato Von Karayan del 62; non avrei mai potuto apprezzarle diversamente se non già conoscendone la fama e indirizzandomi specificamente all'acquisto del supporto fisico

[@autogatto70]

e si il discorso di fine anno è stato un "master" da non perdere ..

[@giovannivota]

Namaste! Lectio Magistralis come sempre!!! Grazie grazie grazie 🙏Una domanda se possibile: cosa vuol dire che i CD negli ultimi 10 anni sono molto migliorati? In che cosa e come? Codifica informazione, supporto ... dove posso trovare maggiori dettagli? Riconoscente per tutto Grazie Gianni _/\_ Love and Gratitude 🙂

[@VelutLunaMusic]

quelli fattio bene sono migliorati, perchè è migliorato lo standard delle registrazioni in HD nativo e sono migliorati e di molto gli algoritmi di decimazione noise shaping verso il formato 44.1/16 riuscendo finalmente a sfruittare aèpieno tutte le reali potenzialità del formato CD.

[@giovannivota]

@@VelutLunaMusic 🙏Grazie gentilissimo! Gianni _/\_ Love and Gratitude :-)

[@CybersurferLibre]

Effettivamente la parola consumatore suona decisamente male; siamo dei cultori del supporto musicale di qualità e non dei parassiti a disposizione delle scelte di mercato di chi deve vendere con la sola logica del puro profitto…….

[@TheAny66]

E dopo questo ultimo video.....buon 2023 a te. 🍾

[@alessandro.vignoli]

Bel video e complimenti , volevo solo avere una delucidazione rispetto alla scheda pcie da inserire nel pc ,si intende una scheda che permetta un uscita ottica o coassiale cosi poi da entrare nel dac esterno ? Grazie

[@pasodobleseven]

Io prenderei un lettore di rete con il DAC incluso tipo ad esempio il Naim HDX2 lettore fantastico…!

[@alessandro.vignoli]

@@pasodobleseven e perché io ho già un dac esterno della topping(MQA) ma lo collego via usb

[@kerubyn84]

Considerato che si spera e presume che le case discografiche lavorino in hi-res perché sulle piattaforme come qobuz o hdtracks questi file scarseggiano, specialmente per la musica pop, che a me personalmente non dispiace affatto???

[@paoloceribelli6375]

Lo scorso anno ho acquistato l’hard disk 500 gb di Velut Luna e posso confermare che i master in esso contenuti suonano meglio di quelli reperibili in streaming (io utilizzo Qobuz). Una curiosità: non ho trovato le Nozze di Figaro in alta risoluzione né sul sito Velut Luna né su Hd tracks. Esiste solo in formato cd?

[@VelutLunaMusic]

DVD video (audio 24/48)

[@paoloceribelli6375]

Grazie.

[@davidegalli8760]

Che opinione avete invece sull'acquisto dei files dalle piattaforme di streaming? Quindi archiviandoli sui propri hard disk?

[@VelutLunaMusic]

...MAMMA MIA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO... più corretto dal punto di vista commerciale (qualche soldo in più arriva a musicisti e produttori)

[@cesareambrosone793]

Buongiorno, in che modo un file in streaming suona peggio del master? Mancanza di informazioni, ovvero caricano meno dati per renderlo più leggero , oppure il suono degrada nel processo di streaming? Quest'ultima cosa mi convincerebbe poco. In ultimo: come mai lo streaming uccide i produttori?

[@VelutLunaMusic]

All'ultima domanda ho risposta in almeno altri tre video, di cui uno dedicato specificatamente fin dal titolo. Il degrado dello streaming sta... nello streaming stesso, in particolare ai passaggi di "compressione", pur cosiddetta lossless che vengono applicati. L'ho ben spiegato nel video, così come spiego è udibile una differeza, peggiroativa, anche semplicemente in un bounce dal progetto nativo del master alla sua versione .wav standard... si immagini lei... Può crederci oppure no, io, banalmente LO SO CON CERTEZZA avendo fatto confronti DIRETTI fra i miei master nativi e le loro versioni riprodotte in streaming.

[@mauriziomiorini5390]

Mi permetto una leziosa leggerezza di contorno ad un discorso impeccabile....il mio sguardo cade continuamente sui cavi "penzolanti" dallo stand del diffusore, dove si intravedono anche le "codine" delle fascette!😄 Da maniaco (purtroppo irrecuperabile!) dell 'ordine dei cablaggi, consiglio di fissare il cavo lungo lo stelo, in modo da mimetizzarlo con l' ambiente.😊

[@VelutLunaMusic]

...E GENERARE COSì UNA TALE MONTAGNA DI INTERFERENZE CHE IL CIELO LEVATI... NO, GRAZIE, VA BENE COSì!

[@mauriziomiorini5390]

@@VelutLunaMusic Ecco, allora questo sarà un discorso da approfondire e divulgare! (soprattutto per me). Buon 2023!

[@alessandrobonfatti7727]

Solo una domanda Marco: io tutti i mesi acquisto quella che credo essere l'unica rivista italiana di rock-blues, ma anche di jazz, seria che è "Il Buscadero". Se vedo un titolo nuovo, di mio interesse, mi ritrovo obbligato a 3 tipi di soluzioni: 1) acquistare il cd (spesso di qualità mediocre) 2) acquistare il vinile ( costosissimo, stampato spesso male con tanti fruscii e riversato dal digitale) 3) usare il mio abbonamento a Qobuz hi-res che detesti. Ecco, scritto questo, come posso ascoltare l'ultimo live di Tom Petty nel formato in cui ne parli tu? Grazie, auguroni!!!

[@fabioalberti2120]

Il tuo ragionamento può essere giusto, ma è quello che ha imposto il mercato a discapito dell'alta fedeltà. La musica liquida (a partire da Spotify) ha ucciso l'impianto stereo a favore dell'ascolto in cuffietta, la giusta evoluzione musicale doveva essere Il Super Audio CD o il Blu Ray Audio

[@giancarloariosto4264]

L'album "Live at the Fillmore, 1997 (Deluxe)" (ben 72 tracce) è in vendita su Qobuz in formato 24 bit - 96 kHz a 39,49 € (anzichè 59,19 €) per gli abbonati a Sublime. La versione base (43 tracce, sempre in formato 24 bit - 96 kHz) costa 28,09 € (anzichè 42,09). Buon Anno!

[@alessandrobonfatti7727]

@@giancarloariosto4264 , io pago mensilmente Qobuz hi-res, quindi mi basterebbe lo streaming dell'album. La mia questione è diversa, e mi riferisco aii files nativi di cui parla Marco. Esistono in merito all'ultimo degli Suede o al tributo a Leonard Cohen? Oppure devo cambiare gusti e scelte perché questi files da piattaforme streaming hanno già rovinato il mercato?

[@giancarloariosto4264]

@@alessandrobonfatti7727 Certo che esistono: si trovano sempre nella boutique digitale di Qobuz, ma in formati diversi (24 bit - 96 kHz per il magnifico tributo a Cohen, 24 bit - 44.1 kHz per Suede).

[@giancarloariosto4264]

@@fabio3448 Eh no, se la qualità dello streaming è inferiore a quella del corrispondente file HD non c'è streamer che tenga!

[@Madworld57]

Mi dispiace solo che ci sia così poca fiducia nel Blu ray. Sicuramente non conosco tutti gli aspetti tecnici, ma tenderei a pensare che produrre un Blu ray non debba essere tanto più costoso di produrre un CD. Sarebbe bello che proprio etichette come Velut Luna provassero a distribuire in un unico Amaray CD e Blu ray insieme, un po' come avviene ora nel home video dove nella stessa confezione trovi Blu ray e 4K. Penso sarebbe in qualche modo educativo. Un caro saluto. (Madworld57)

[@VelutLunaMusic]

Produrre un blu ray, soprattutto per un piccolo indipendente ha costi ENORMI, a partire dai quantitativi minimi di stampa richiesti, per arrivare poi agli altissimi costi delle licenze da pagare ai titolari del brevetto. Per me è economicamente impossibile.

[@mastergivenn]

Mi permetto di dire che invece questo discorso,nella sua organicitá e partendo dalla distinzione tra produzione e consumo della musica,ha sicuramente aggiunto qualcosa agli interventi fatti in precedenza e in maniera meno organica. Un peccato non poter godere di supporti fisici ad alta risoluzione ma,ahimé, la disponibilitá dei file prima e dello streaming poi,li ha castrati sul nascere (o sul continuare ad esistere(SACD). Peccato non aver menzionato,anche marginalmente, anche le musicassette a nastro,altra pietra miliare del consumo musicale e che pare stiano tornando in voga. Forse queste ultime sono state il media dal potenziale inespresso maggiore a causa di produzioni sempre fatte al risparmio su nastri al ferro. Giá all’epoca si guardava piú al walkman che alla Nakamichi. Sempre un gran piacere e Buon Anno!

[@MrKarlsea]

Le audiocassette come qualita'audio,sono il nulla, rispetto al nastro a bobina

[@andreabincoletto8609]

@@MrKarlsea Concordo, è un formato nato umile per umili compiti, non ha senso assegnargli più dignità di quella che merita. E comunque anche il vinile a 33 giri, diciamocelo, lungi dal poter affermare che sia migliore dei formati digitali, perché non può tecnicamente esserlo, ma poi quanto costa un setup in grado di farcelo apprezzare per le sue qualità, rispetto al formato digitale? 5-10 volte di più minimo? Sì perché con uno network player puro o lettore CD + DAC possiamo ascoltare musica HD di incredibile qualità, senza usura e senza necessità di tarature (periodiche), pulizie, cautele nel maneggiamento. L'era analogica è il passato, può rimanere viva per merito della nostalgia, del feticismo e dell'animo collezionistico, ma una qualsiasi mente razionale non potrà mai ammettere che rappresenti un vero competitor per il digitale, specie quello attuale che ha raggiunto livelli di qualità incredibili.

[@MrKarlsea]

@@andreabincoletto8609Sono totalmente d'accordo.Mi tengo cari tutt'ora gli lp accumulati e l'eccezionalita'di riproduzione di nastri a bobina registrati, che ogni tanto riascolto,ma la praticità ed eccellenza sonora dei CD, soprattutto negli anni più recenti,ne confermano l'assoluta preferibilita'.Poi se ci riferiamo al fascino delle mega copertine cartonate,in alcuni casi veri e propri capolavori d'arte e fotografia, anche questo è un altro discorso

[@MrFabio79g]

@@andreabincoletto8609 sono d'accordo con tutto il formato digitale 24 bit è tutt'ora il meglio che c'è secondo me, io nn uso streamer ma compro i file dai vari siti che li vendono. Poi per quanto riguarda la nostalgia per me il vinile non esiste perché la mia passione per l'audio nasce nel periodo del cd, quindi il feticcio per me è il CD, infatti parecchi CD della mia adolescenza andati perduti li ho presi in cd e non ho mai comprato il giradischi sull'impianto che ho comprato negli ultimi anni. Comunque anche a fronte delle considerazioni di cui sopra, a prescindere dalla qualità del supporto, noto che il disco nero per un audiofilo suscita un fascino strano una specie di magnetismo, forse perché l'hi fi degli anni d'oro era rappresentato dal giradischi a livello di fonte. Le musicassette erano lo spotify dell'epoca supporti nati per la divulgazione e non con la pretesa di essere il top a livello qualitativo. Insomma a ognuno il suo basta secondo me contestualizzare.

[@xxxxxx78900]

Come capisco se un c'è che acquisto sfrutta al massimo il supporto?

[@Pablomiki1979]

Sta collaudando la migliore posizione audio/video della nuova abitazione???😂😂😂 sempre sopra la media🎉🎉🎉

[@VelutLunaMusic]

...ilò collaudo è stato fatto 20 giorni fa... ora mi limito a proporre diversi angoli della sala, di volta in volta... oggi uno sguardo sui canali posteriori...

[@ferikdl]

La scarsa qualità di certe produzioni commerciali fatte oggi non meritano nemmeno l'alta fedeltà.

[@lucianoalessio2147]

Quale e' la marca del pianoforte ?? Grazie

[@giancarloariosto4264]

Steinway D274.

[@lucianoalessio2147]

@@giancarloariosto4264 OK Grazie. Indubbiamente un pianoforte d' epoca. Io ho uno Steinweig del 1892.....

[@VelutLunaMusic]

iIl suono che ascoltate è quello della registrazione in studio effettuata con uno STEINWAY & SONS D274 CONCERT GRAND. Il video, ovviamente, è girato in playback e il piano che si vede è uno strumento storico dei primi del '800.

[@giancarloariosto4264]

@@VelutLunaMusic E' un vero peccato che non ci sia la versione HD dell'album in vendita su HDTracks...

[@adrianoargenziano3103]

Hard-disk formato wav.

[@jhondrinkwater7506]

Non potrebbe essere che questa sensazione di suono caldo sia dovuta ad un deterioramento del vinile con il tempo?nessuno se lo chiede?perché si dice che il CD sia freddo?CD o nastro master ?il CD è più vicino al suono del master ?

[@VelutLunaMusic]

solo chi non lo conosce afferma che il Cd abbia un suono freddo... era un problema giusto fra il 1983 e il 1988... caldo o freddo non hanno senso come definizioni, non significano letteralmente nulla. Che master? In realtà un ottimo Cd e un ottimo Vinile sono vicini e lontani alla pari, trovando nella parte della loro rispettiva lontananza le proprie caratteristiche precipue.

[@jhondrinkwater7506]

@@VelutLunaMusic master intendo il mixaggio di tutte le tracce analogiche in un registratore a nastri a due piste.quindi l'ultimo passaggio che servirà a produrre il CD o il vinile.la domanda era :al suono del master si avvicina di più il disco o il CD?grazie per le risposte e per la pazienza dato che non siamo professionisti.

[@VelutLunaMusic]

@@jhondrinkwater7506 ho già risposto qui sopra: Nessuno dei due. Master, vinile e Cd sono tre cose diverse.

[@dariovisintin5731]

uno non esclude l’altro

[@VelutLunaMusic]

...ho forse parlato di "esclusione"?

[@paolorao8308]

Mi stupisco sempre che sia ancora da discutere su questo argomento, il CD è anni luce superiore al vinile, e chi afferma il contrario è affettivamente legato ai propri dischi in vinile, io personalmente li ho venduti tutti nel lontano 1982. Hanno fatto il loro tempo, stop, rassegnatevi.

[@antoniofiori6023]

Condivido al 100%, lo dico da tempo. Se vogliamo usare un analogia con il fumo, la musica liquida è una sigaretta elettronica, il CD è una sigaretta, il vinile è una pipa fumata davanti al camino..

[@achilleprz2325]

Io ho qualche migliaio di CD, i vinili li ho venduti o regalati quasi tutti perché troppo bisognosi di attenzione, sono abbonato ad Amazon Music unlimited perché con poca spesa posso ascoltare milioni di brani di qualità decente e qualche volta migliore del CD. Quando trovo qualche cosa che mi piace compro il CD, se lo trovo. Ho un impianto di medio alto livello ed ascolto musica senza preconcetti o posizioni troppo rigide. W la Moseca!!

[@claudiobergamaschi3310]

Come diceva Enrico Papi ...

[@mikhailsurkov7459]

Cd e vinile...il resto sono solo magna schei