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Non è ancora passata la tragedia che ha sconvolto il mondo, ma forse è giunto il momento di ricominciare a sognare.
Durante questo lockdown la nostra fantasia ha intrecciato immaginarie mete fantastiche, forse ha osato anche qualcosa di più del solito, perché tarpare le ali alla libertà produce anticorpi.
Adesso sento finalmente di nuovo quel brivido che sale dalla schiena, quell’eccitazione seconda solo all’appuntamento con una donna bellissima, sto di nuovo tirando i dadi della vita e non temo quello che uscirà.
Sto partendo di nuovo.
Come da bambino sul libro delle vacanze, compilo liste a matita per dare ordine al mio impeto di spiegare le vele, pesco dal menù dell’esperienza l’armamentario per la prossima pedalata e sogno i componenti migliori e più leggeri.
Le rotte prendono forma e le borse si riempiono, sento che presto assaporerò di nuovo il gusto di non riuscire ad immaginarmi cosa succederà dopo quella curva, presto cavalcherò di nuovo l’acciaio, magari un acciaio NUOVO.