Ultimo tentativo: atei e fede

  Рет қаралды 52,937

Roberto Mercadini

Roberto Mercadini

Күн бұрын

ERRATA CORRIGE: i versi si Dante che cito nel video sono tratti da Canto VI del Purgatorio, non del Paradiso. Scusate il lapsus!
Per entrare nel mio Tipeee: it.tipeee.com/...
Merchandising: robertomercadi...
Per acquistare on-line "La donna che rise di Dio" (Rizzoli): www.amazon.it/...

Пікірлер: 1 400
@RobertoMercadini
@RobertoMercadini 2 ай бұрын
ERRATA CORRIGE: i versi si Dante che cito nel video sono tratti da Canto VI del Purgatorio, non del Paradiso. Scusate il lapsus!
@andreamarta977
@andreamarta977 2 ай бұрын
Non fa niente, il senso era chiarissimo lo stesso. Ho adorato ogni parola di questo video
@casta103
@casta103 Ай бұрын
Io che la so a memoria me n'ero accorto subito... per questa volta...
@Annibale1985
@Annibale1985 Ай бұрын
😊
@Annibale1985
@Annibale1985 Ай бұрын
😊😊
@mirkomartucci
@mirkomartucci 2 ай бұрын
Sior mercadini, è sempre un piacere guardare e riflettere sui suoi video
@bobon123
@bobon123 2 ай бұрын
Agnostico è un termine nato nella tradizione filosofica accademica delle discussioni sulla necessità di un Dio: se non credi a nessun argomento logico deduttivo sull'esistenza di Dio (come l'argomento cosmologico sulla sua necessità) o sulla sua non esistenza (come il problema del male), sei agnostico. Non vuol dire "sono equidistante dalle due posizioni", ma vuol dire che credi che non si possa sapere con certezza logica, gnosi, l'esistenza di Dio. Credi cioè che l'esistenza di Dio non sia un argomento che si possa affrontare allo stesso modo in cui si affronta l'esistenza delle soluzioni di un'equazione. Questo, come scritto da altri, è irrilevante per discutere in cosa "credi", e _quasi_ irrilevante per discutere _quanto_ credi nell'esistenza o non esistenza di qualcosa. In nessun processo in tribunale si raggiunge la gnosi, la certezza logica indisputabile, eppure possiamo essere certi a piacere della colpa o dell'innocenza di qualcuno. Ad esempio io non ho mai visto pecore verdi. Chimicamente non avrebbero senso, biologicamente non avrebbero senso, e so bene che mammiferi naturlamente verdi in natura non sono mai stati osservati. Sono _sicuro_ che non esistano pecore naturalmente verdi. Ma non posso creare un sillogismo a partire da assiomi logicamente indiscutibili per cui non esistano, allo stesso modo in cui potrei invece dimostrare che non esistano soluzioni reali dell'equazione x² + 1 = 0. Quindi, sono agnostico sulla loro esistenza. Ma credo al 100% che non esistano, mi comporto come se non esistessero, scommetterei quasi qualsiasi cifra sulla loro non esistenza. Se pensi sia _impossibile_ l'esistenza di Dio, sei ateo e gnostico. Se pensi sia _necessaria_ l'esistenza di Dio, sei un credente gnostico. Se per te invece la non esistenza di Dio è probabile quanto le pecore verdi allora sei ateo e agnostico, mentre se credi che esista un Dio ma concorri che non si possa dimostrare, sei un credente agnostico. In mezzo c'è tutta una gamma di probabilità su quello in cui credi. Io ad esempio sono sul 50/50 sull'esistenza di un generico creatore, mentre ho un netto 0% sulla probabilità di una specifica religione. Ma ovviamente non credo sia logicamente impossibile l'esistenza del Dio cristiano, come non credo sia impossibile che esistano gli elfi e i vampiri ma vivo la mia vita in modo identico al caso in cui li considerassi logicamente impossibili: eventi non impossibili, ma con probabilità zero.
@gabrielefregni
@gabrielefregni 2 ай бұрын
Grazie infinite per questo commento, hai espresso perfettamente quello che avrei voluto dire e in realtà hai quindi chiarito anche le mie idee.
@yugen97
@yugen97 2 ай бұрын
Sono tendenzialmente d'accordo con te ma non limiterei la "gnosi" alla certezza logica deduttiva. Posto che non è possibile essere al 100% sicuri di nulla, nemmeno dei principi logici, io mi definirei "gnostico" circa la non esistenza delle pecore verdi, nel senso che non solo credo non esistano, SO che non esistono, dove il sapere altro non è che una credenza sostenuta col massimo, o quasi, della certezza (che non è il 100% perché, come già detto, non è possibile). Una persona che ritiene di sapere che Dio esiste, indipendentemente dagli argomenti logici, la definirei teista gnostica. Una che ne ritiene impossibile l'esistenza, anche solo empiricamente, non per forza logicamente, la definirei atea gnostica. Infine personalmente rispetto al Dio cristiano io mi definirei ateo gnostico in quanto la stragrande maggioranza dei cristiani crede nel concetto della trinità, che viola chiaramente il principio di non contraddizione.
@giansala7409
@giansala7409 2 ай бұрын
Complimenti per l'esposizione.
@alessandro3298
@alessandro3298 2 ай бұрын
Un bellissimo esercizio di logica, grazie 🙏
@lucacurione9119
@lucacurione9119 2 ай бұрын
Avrei scritto questo se non l'avessi fatto tu
@davidecarretta1944
@davidecarretta1944 2 ай бұрын
Hai detto una frase tipo "non credo che gli atei siano in buona fede"... mi ha fatto ridere!
@antoniomarini8288
@antoniomarini8288 2 ай бұрын
Trovo stimolante la distinzione di Roberto Mercadini tra le diverse accezioni del verbo 'credere'. Da ateo, mi riconosco in questa riflessione, perché anche io 'credo' nell'esistenza di Dio, ma inteso come una creazione dell'uomo, non come un'entità trascendente. Per me, Dio è una straordinaria opera dell'immaginazione umana, come l'arte, la letteratura o la musica. La differenza tra un ateo e un credente non sta nel credere o meno, ma nell'oggetto del credere. Un credente vede Dio come il creatore dell'uomo; io, invece, lo vedo come una creazione dell'uomo.
@roccocicoria4888
@roccocicoria4888 2 ай бұрын
Non ha senso "credere" in una proiezione dell'uomo, che è come credere al nulla. E' nel Vangelo che devi credere.
@maurizioc57
@maurizioc57 2 ай бұрын
- scusi è qui la sede degli atei? - non credo
@Sly_1927G
@Sly_1927G 2 ай бұрын
😂😂
@waspjournals41
@waspjournals41 2 ай бұрын
Ciao Roberto, video ineccepibile come sempre, volevo aggiungere un mio contributo sperando che questo messaggio non finisca in fondo. Qualora non ne fossi già al corrente (e in tal caso ignorami pure) la concezione Americana di agnosticismo è molto diversa da quella Italiana e secondo me offre degli spunti di riflessione molto interessanti. In Italia tendiamo a vedere l'agnosticismo come la parte centrale di un unico spettro, un continuum, che va: "ateo-agnostico-credente (o teista)". Diverse scuole di pensiero Statunitensi (mi viene in mente ad esempio Matt Dillahaunty) lo concepiscono invece come uno spettro separato. Per loro esistono due variabili: una è la conoscenza e l'altra è la sicurezza della conoscenza, rispettivamente "ateo-credente" e "agnostico-gnostico". Per cui un ateo può essere sia gnostico che agnostico. L'ateo gnostico è certo dell'inesistenza di dio, l'ateo agnostico non crede in dio ma ammette che non può esserne certo. Allo stesso modo, il credente gnostico è certo dell'esistenza di dio, mentre il credente agnostico ci crede ma ammette che non può esserne certo. Secondo questa doppia dicotomia, la posizione più giustificabile logicamente è l'ateismo agnostico, la posizione più comune nella popolazione è il teismo agnostico, mentre i due opposti (ateismo e teismo gnostici) sono rari, tipici di correnti di pensiero estremiste e logicamente indifendibili. Ne consegue che tutti siamo o atei o teisti, anche gli agnostici devono per forza essere o agnostici atei o agnostici teisti. Non esiste l'agnostico "puro" esattamente al centro e completamente neutrale come lo si concepisce in Italia. Mi piacerebbe sapere cosa pensi a riguardo🙂
@akey48
@akey48 2 ай бұрын
@waspjournals41 In realtà esiste l' agnostico neutrale, ma in pratica è piuttosto raro come lo è il teista gnostico o l'ateo assoluto. Sul resto dell'interpretazione: se un ateo dice che Dio non esiste, ma ammette di non essere certo della sua non esistenza, secondo me è un agnostico tendente all'ateismo. Chi invece crede in Dio ma ha dei dubbi, è un agnostico tendente al teismo. Privilegiare i termini 'ateo' o 'teista' ad 'agnostico' secondo me tradisce una valutazione di merito. Insomma, la solita vecchia dicotomia cara agli atei, o sei ateo o sei teista, l'agnosticismo non ha senso ed è il terzo incomodo. Come tenta di dire qui Mercadini, se non ho interpretato male...ma lui lo dice in modo così simpatico che riesce a non irritare nessuno.
@marcoperusisavorelli4798
@marcoperusisavorelli4798 2 ай бұрын
Che bell'approfondimento! Grazie.
@bobon123
@bobon123 2 ай бұрын
@@akey48 Non ha scritto che l'agnosticismo non abbia senso, anzi: siamo quasi tutti agnostici. L'agnostico è la posizione di mezzo nella gnosi, nelle discussioni filosofiche sulla necessità di Dio: credi Dio sia necessario e non possa non esistere? Credi Dio sia impossibile e non possa esistere? O sei _agnostico,_ credi cioè che non si possa dedurre da principi primi? Questo è il modo in cui è definito l'agnosticismo in filosofia. Visto che praticamente tutti credono non sia né necessario né impossibile, la stragrande maggioranza della popolazione è quindi agnostica. Se si vuole usare questa definizione di atei, teisti, e agnostici, siamo tutti agnostici e fermiamo la discussione. Non solo ci sono molti pochi atei in questo mondo, ma non c'è praticamente nessun credente! Oppure possiamo, senza introdurre dicotomie, accettare non si possa determinare logicamente se Dio esista o meno ma comunque discutere di _quanto_ crediamo o non crediamo in Dio, in una scala da ateo a credente che è ortogonale alla scala relativa a quanto sia possibile dedurlo da principi primi. Scala di cosa crediamo che può includere, come qualsiasi discussione empirica, un'autentica indecisione 50/50 sull'esistenza o meno di un Dio: semplicemente non è solo quello l'agnosticismo. Viceversa puoi credere al 100% che Dio esista (o non esista), e essere comunque agnostico perché non credi se ne possa dimostrare la necessità (o impossibilità). Si può credere che qualcosa sia _possibile_ ma abbia probabilità _esattamente_ 0 di esistere: non vi è contraddizione. Io credo al 100% che esista mia sorella, ma non posso dimostrare che _non possa non esistere_ e quindi sono agnostico ma credente nell'esistenza di mia sorella. Non posso dimostrare che su Marte non ci sia scritto un poema burlesco in Romanesco, ma sono sicuro non ci sia: sono agnostico e non credente sui sonetti di Trilussa su suolo marziano. Mentre sono gnosticamente credente nella mia esistenza e nell'esistenza delle soluzioni reali dell'equazione x² - 1 = 0 e gnosticamente non credente nell'esistenza delle soluzioni reali dell'equazione x² + 1 = 0.
@PeterParisius
@PeterParisius 2 ай бұрын
Di nuovo? Questi sono altri giochi di parole. I confini sono ben disegnati. Ci sono atei (come me) e non-atei. La figura dell'agnostico è una barzelletta.
@Amanda-wc8nr
@Amanda-wc8nr 2 ай бұрын
Anch’io ho pensato una cosa simile. Infatti l’agnosticismo è una posizione gnoseologica: riguarda la conoscenza, non la fede. Poi, sicuramente conoscenza e fede non sono totalmente scisse. Ad esempio, una persona può definirsi agnostica, perché non pensa si possa dimostrare né che Dio esista né che non esista, in quanto il nostro concetto di dimostrazione richiede, da un po’ di secoli a questa parte, la “sensata esperienza”, ovvero la conferma empirica, cosa impossibile per Dio; la dimostrazione logica non ci soddisfa più (ammesso che vi possa essere dimostrazione logica di Dio, come pure si è tentato). Tuttavia, questa persona può propendere più per l’ipotesi che non esista, pur non potendolo dimostrare. Di conseguenza, non potrebbe riuscire a credere in Dio, e dunque è anche atea.
@carmelo79
@carmelo79 2 ай бұрын
Da credente condivido ogni singola parola. E tu sei il mio ateo preferito! Stima immensa sempre!
@mirkobaglione9156
@mirkobaglione9156 Ай бұрын
Ma che in che credi tu, ma va
@carmelo79
@carmelo79 Ай бұрын
@@mirkobaglione9156 perché ? come fai a sapere in cosa credo e come credo? Hai un termometro social della fede?
@gruppopremium
@gruppopremium 2 ай бұрын
Caro Roberto, l'esempio about Mario si basa sull'analogia con altri casi di avvenuta morte e su accertamento empirico. Dio, così come qualunque altra cosa di cui non si è fatta (ancora?) esperienza, non può essere paragonato, per questioni di pura logica, all'esempio riportato. L'agnostico è ragionevole. Con stima.
@gabrieleborgogno7279
@gabrieleborgogno7279 2 ай бұрын
Esattamente
@maurorossi4203
@maurorossi4203 2 ай бұрын
Si, è un esempio che non c'azzecca, come direbbe qualcuno.
@RobertoMercadini
@RobertoMercadini 2 ай бұрын
Non si tratta di un paragone. Temo che tu non abbia capito quello che ho detto.
@CoppodiMarcovaldo789
@CoppodiMarcovaldo789 2 ай бұрын
Esempio about ? Ma parla come mangi itanglese
@lucianosesta8547
@lucianosesta8547 Ай бұрын
Mercadini, intanto grazie, per lo stile costruttivo e garbato che mantieni sempre, anche nel corso di scambi dialettici accesi. Una vera e preziosa rarità nel mondo nervoso dei social media. È evidente - ed è molto bello - che la tua passione per il merito degli argomenti superi ogni altra preoccupazione. Ritengo la tua presenza uno stimolo pedagogico per tutti gli utenti (anche uno dei miei figli ti segue e ti apprezza tanto). Ciò detto, io ritengo che il tuo discorso su ateismo e fede in linea generale funzioni. Ma con una precisazione per me importante. Quando tu fatichi ad accettare l’idea che anche l’ateo “creda”, lo fai perché ti concentri non sulla forma del credere - che in effetti accomuna atei e credenti - ma sul contenuto. Quando diciamo che anche l’ateo crede, ci riferiamo infatti al credere come atto, non al credere come contenuto. Per te, invece, la questione importante non è che ateo e credente “credano” entrambi, ma il “cosa” credano. È qui che le loro strade divergono, rendendo ragione del loro diverso comportamento nei confronti del problema dell’esistenza di Dio. Insomma, a mio avviso tu hai pienamente ragione nel dire che il credere dell’ateo non è lo stesso credere del credente. Ma in fondo, così dicendo, concedi anche tu che l’ateo creda. I tuoi video sul tema sono perciò, ai miei occhi, un’interessante variazione/precisazione, non necessariamente una confutazione, della classica tesi secondo cui anche l’ateo “crede”. Infine, e mi scuso per la lunghezza del commento, la questione dell’agnostico. Tu ironizzi, simpaticamente, sul comportamento schizofrenico che dovrebbe avere l’agnostico, sempre in sospeso fra possibile affermazione e possibile negazione dell’esistenza di Dio. Ma è un falso problema, non credi? L’agnostico non è uno che, pensando sempre al problema di Dio, agisce ininterrottamente di conseguenza. Per essere agnostici - come del resto credenti o atei - non è affatto necessario agire “sempre” in coerenza con la propria posizione teorica. L’agnostico è piuttosto uno che, quando si pone il problema di Dio, e solo allora, si astiene dal prendere posizione. Poi, nella vita di ogni giorno, si comporterà di fatto ora “come se Dio esistesse” ora come “se non esistesse”, oppure solo in un modo o solo nell’altro. Agnosticismo, fede e ateismo, rispetto all’esistenza di Dio, sono in primo luogo posizioni teoriche, e come tali possiamo discuterle, al di là del comportamento pratico (coerente o incoerente) di chi le professa. Grazie dell’attenzione e complimenti ancora per il tuo lavoro
@salvodag9458
@salvodag9458 2 ай бұрын
io credo che l'importante sia farsi sempre domande, anche se le risposte tardano ad arrivare. Lo dico da agnostico.
@riccardofregoli5479
@riccardofregoli5479 2 ай бұрын
la perla finale sulla "filosofia terribilmente concreta" mi ha colpito nel profondo, nonostante abbia usato pochissime parole. grazie roberto
@EpistemicNarwhal
@EpistemicNarwhal 2 ай бұрын
Ciao Roberto, seguo con grande passione i tuoi video perché racconti riflessioni e aneddoti in un modo che mi incanta puntualmente, e anche questa volta il tuo video mi è piaciuto tantissimo. Raramente commento ma questo argomento mi è particolarmente caro perché io ho passato la mia vita fino ad ora (ho 31 anni) con una specie di massima un po' ingenua e forse un po' tracotante: cercare di capire cos'è vero e cosa non lo è e schierarmi sempre dalla parte della verità. Con questo atteggiamento di fondo io ho messo in dubbio tantissime mie convinzioni personali, tra cui anche la fede e credere in Dio. Io sono sostanzialmente, fino al midollo, un ateo agnostico (se proprio dobbiamo etichettarci, cosa che non amo particolarmente), e penso che molte persone non conoscano il significato delle parole, né delle posizioni filosofiche e dei loro significati: infatti, se noi definiamo come ateo un individuo che afferma che "Dio non esiste" è vera l'obiezione secondo la quale l'ateo stia affermando che qualcosa sia vero senza averne le prove (che poi, alla fine, è la definizione che do alla parola "fede"), il punto è che non credere in dio e credere che Dio non esista sono cose molto diverse :) Tu tocchi magistralmente nel video sia la fallacia d'equivoco dietro la parola "credere", sia l'errata concezione che l'agnostico sia una specie di compromesso tra il credere e non credere, cosa che non può essere più lontana dalla verità. Aggiungo una cosa: visto che l'agnostico è una persona che non sa se Dio esista o meno, TUTTI siamo agnostici: chi non sa e crede è un credente, chi non sa e non crede è un ateo (come me, un ateo agnostico). Nella mia personale concezione di vedere le cose, io cerco sempre di credere in qualcosa solo se ho delle prove o un buon motivo, per cui tendenzialmente non credo in nulla che "non so" o che "non posso sapere". Lo scetticismo, in questo senso, è il vero spartiacque tra credenti e atei :) Grazie per i tuoi splendidi racconti e delle tue riflessioni.
@Mario-Betti
@Mario-Betti 2 ай бұрын
ciao, scusami, non capisco cosa significhi "ateo agnostico"... "Ateo" è colui che ritiene che Dio non esista (quindi si pronuncia sulla questione); un agnostico è uno che sospende il giudizio, non sa se Dio esista o no, e (di solito, io credo) ritiene che non si possa né esser convinti che Dio esista né che Dio non esista...
@akey48
@akey48 2 ай бұрын
@@Mario-Betti Infatti, cosa vuol dire essere ateo agnostico? L'uno esclude l'altro. Sono due posizioni diverse. A meno che non intenda dire: sono agnostico tendente all'ateismo... Cioè, dovrebbe dire: sono agnostico perché non ho certezza di nulla; nella fede non c'è niente di razionale e dimostrabile, nessuno può provare l'esistenza di Dio e neppure il contrario, comunque, siccome non amo il soprannaturale, se dovessi fare una scommessa, scommetterei che dio non esiste, perciò tendo all'ateismo. Poi ci sono gli agnostici orientati alla fede, e allora quelli ragionano così: è vero, non c'è nessuna prova che Dio esista o che non esista. Però secondo me ci potrebbe essere un aldilà, un Essere superiore. Sarà Dio, non sarà Dio, sarà la Natura, la Luce, l'Energia cosmica, un'Intelligenza estrema, per me qualcosa c'è: non ho prove per affermarlo, non so cosa sia, però lo sento e se dovessi fare una scommessa, punterei sull'esistenza di Dio. Per la verità, ci sono anche gli agnostici a cui non importa nulla di tutto questo. Semplicemente si astengono dal giudizio e vivono la loro vita ignorando la religione, senza essere atei.
@EpistemicNarwhal
@EpistemicNarwhal 2 ай бұрын
@@Mario-Betti Ciao, provo a spiegare brevemente il significato di agnosticismo e ateismo (e la relazione che c'è tra "sapere" e "credere"). Innanzitutto, l'agnosticismo, come posizione filosofica, ha un significato ben preciso e non riguarda assolutamente la sospensione di un giudizio, ma riguarda il conoscere (o non conoscere), nel senso di sapere. Lo stesso termine è usato in maniera colloquiale per indicare qualcuno di "disinteressato", ma nella realtà dei fatti NESSUNO sospende mai il giudizio su nulla: su una stessa posizione o frase o proposizione, ad esempio "Dio esiste", ogni singola persona può dire di credere che sia vera o non credere che sia vera. Si può definire agnostico qualcuno che non abbia consapevolezza della questione, ad esempio una persona che non si sia mai soffermato sulla proposizione né l'abbia mai incontrata nella propria vita, ma quando la incontrerà, sicuramente, quella persona crederà che sia vera o non crederà che sia vera. Non ci sono stati intermedi, credere o no in qualcosa è un fatto binario: o ci credi o non ci credi, non esiste una posizione di mezzo. Puoi dire "non lo so", ma il sapere o non sapere qualcosa è scorrelato dal fatto che tu a quella cosa creda o non creda, e non è una terza via, è aggirare la domanda. Ciò detto, passo alla definizione di ateo e agnostico: Un agnostico rispetto a X è una persona che non sa (sapere nel senso stretto del termine: avere una prova, di essere convinto per mezzo di un'evidenza tangibile, che eleva la propria ipotesi a qualcosa di solido, replicabile, condivisibile) se X sia vero o no. Di solito, nel colloquiale, "agnostico" come termine è sempre riferito a X = Dio, ma si può essere agnostici rispetto a molte cose. Ad esempio, io non so se esiste un diamante di un chilo sul pianeta Venere, per cui sono agnostico rispetto alla proposizione "Esiste un diamante di un chilo sul pianeta Venere". Faccio una breve digressione che serve a capire meglio cos'è un agnostico e cos'è un ateo. Ciò in cui crediamo è un insieme che contiene ciò che sappiamo. Io posso credere che ci sia un diamante di un chilo sul pianeta Venere, ma non posso dire di sapere che ciò sia vero. Quando quello in cui crediamo ha delle prove riscontrabili nella realtà, quel credere diventa sapere, quindi il sapere è quella piccola parte dell'insieme di credenze che abbiamo che raggiunge un livello di prove sufficiente tale da poter essere preso per vero oltre ogni ragionevole dubbio. Ad esempio, io credo che la terra sia (all'incirca) sferica, ma questa mia credenza non è solo una credenza, è sapere, perché io posso dimostrare che questa particolare proposizione "La terra è (all'incirca) sferica" è vera, ci sono delle prove, indipendenti da ciò in cui credo o da me, che sostengono ciò che dico. L'ateismo non riguarda ciò che sappiamo (sempre nel senso stretto di sapere che ho definito prima) ma ciò in cui crediamo (o, in questo caso, non crediamo). Quando una persona dice che crede in Dio, egli afferma qualcosa in cui crede, ma non può dire di sapere che Dio esiste. Di conseguenza, egli è agnostico rispetto alla proposizione "Dio esiste" (non lo sa!) ma è credente perché accetta per vera la proposizione "Dio esiste". Quando, e se, la persona avrà sufficienti prove per poter dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che Dio esiste, quella persona non sarà più agnostica rispetto alla proposizione "Dio esiste". Visto ciò che ho detto penso sia più chiaro ora cosa significa "ateo agnostico". Un ateo agnostico è una persona che non sa se Dio esiste ma che non prende per vera la proposizione "Dio esiste". Io, prima di essere un ateo agnostico, sono soprattutto uno scettico: cerco di non prendere per vera nessuna proposizione senza avere una prova, pertanto il mio essere agnostico rispetto a qualcosa mi rende automaticamente non credente su quella cosa. Molte persone sono diverse: anche se non sanno se qualcosa sia vero o no prendono quella cosa per vera, qualunque sia la loro motivazione. Per intenderci, ogni singola persona sul pianeta è agnostica rispetto a DIo, perché nessuno è riuscito a dimostrare che Dio esista, per cui chi crede in Dio è automaticamente un credente agnostico e chi non ci crede è un ateo agnostico. Un'ultima cosa, che aggiungerà probabilmente confusione, ma è importante: un ateo è semplicemente una persona che non prende per vera la proposizione "Dio esiste". Esistono persone che affermano qualcosa di più forte, ossia credono che la proposizione "Dio esiste" sia falsa. Queste due cose (non accettare che qualcosa sia vero e accettare che qualcosa sia falso) sono cose molto diverse tra loro. Ovviamente, chi afferma "Dio non esiste" è un ateo (e forse tu quando pensi ad un ateo pensi proprio a chi afferma che Dio non esista), perché affermare che Dio non esiste è qualcosa che implica il non prendere per vera la proposizione "Dio esiste", ma è un ateo che afferma di sapere che Dio non esiste, e, come tale, dovrebbe presentare la dimostrazione del proprio sapere (anche qui tutti falliscono miseramente, anche perché prima dovresti definire di quale Dio si parla e molto spesso Dio è definito in modo tale da non poter essere falsificabile, ma non voglio aggiungere altre definizioni). A volte queste due posizioni vengono definite come "ateismo debole" e "ateismo forte", e tutti pensano che un ateo faccia parte della categoria "ateismo forte", ma non è quasi mai così. Consiglio assolutamente lo studio dell'epistemologia (almeno i fondamentali) per capire meglio le questioni relative a conoscenza vs credenza. Lascio qui un articolo divulgativo di facile fruizione per chiunque sia curioso sull'argomento: www.answers-in-reason.com/religion/atheism/the-gumball-analogy/ Spero di averti chiarito qualche dubbio, anche se mi rendo conto che non siano proprio discorsi leggeri :D
@raffaelefederico5427
@raffaelefederico5427 2 ай бұрын
@@EpistemicNarwhal tutto molto interessante, e ti ringrazio di avermi erudito a riguardo. Ma devo dire che alla fine tutte queste questioni sono francamente solo quisquiglie. Poco più che mere formalità linguistiche. A livello di posizione filosofica concreta cambia veramente pochissimo, pressappoco nulla. Io credo, molto prosaicamente, che nella pratica, a conti fatti, la questione sia invece brutalmente e banalmente elementarissima, totalmente binaria. Per me o credi in Dio o non ci credi, punto. Tutte le posizioni, passami il termine "intermedie", soprattutto poi quando si differenziano tra loro per delle sottigliezze così minime, svaniscono nel nulla. O sei credente o non lo sei, fine. Ma comprendo bene che nella nostra società ci sono mille ragioni per essere, diciamo così, prudenti, quando si tratta di affermare che non si crede in qualcosa in cui così tanti credono così fortemente, o almeno dicono di farlo. Chi crede non ha problemi, lo dice orgoglioso, sa di essere in maggioranza. Chi non crede spesso finisce in questioni filosofiche contorte come le tue, che in sostanza non credi, ma, perdonami questa è la sensazione che ho io, tendete a nascondervi un po' dietro le parole e/o le sottigliezze. Solo una ristretta minoranza dichiara apertamente e senza mezzi termi di non credere.
@EpistemicNarwhal
@EpistemicNarwhal 2 ай бұрын
@@akey48 Ho spiegato cosa vuol dire essere un ateo agnostico, ateismo e agnosticismo riguardano questioni diverse e non sono posizioni dicotomiche, ateismo e teismo sono in contrapposizione, così come agnosticismo e gnosticismo, ma non ateismo e agnosticismo.
@glossatore5066
@glossatore5066 2 ай бұрын
Del resto, come dice anche un noto ATEO contemporaneo, nonché Presidente onorario dell' UAAR: "Affinché l'impresa scientifica abbia senso lo scienziato deve preventivamente affermare che la natura sia razionale... Nella Natura si manifesta dunque un ordine universale, che si chiama Lògos in greco, Ratio in latino e Ragione in italiano. Il che ci permette di dare un senso letterale al versetto 1,1 di Giovanni: "In principio era la Ragione, e la Ragione era presso Dio, e Dio era la Ragione". (Piergiorgio Odifreddi: "Un matematico ateo a confronto con il Papa teologo", 2011).
@gudemik5335
@gudemik5335 2 ай бұрын
Non sono d'accordo, uno scienziato non deve dare per scontato niente, nemmeno che la natura sia razionale. La razionalità è una definizione che diamo noi la natura fa quello che vuole. Lo scienziato descrive la natura e la descrive con un linguaggio così preciso (il più preciso che conosciamo ma non è detto che sia corretto, solo è il meglio che siamo riusciti a pensare) che la sua descrizione molte volte vale anche per il futuro. Questo non dà nessuna certezza che sia la descrizione corretta e lo scienziato lo sa (o dovrebbe saperlo), infatti quando c'è una svolta nella conoscenza scientifica, spesso è perche una previsione si rivela errata. In quel caso non si dice che la natura era irrazionale, solo che la nostra teoria è errata o da perfezionare. Non occorre decidere a priori che la natura è logos
@CapitanRocco
@CapitanRocco 2 ай бұрын
ma almeno -la natura- non ti vieta di farti le seghe e non ti chiede l ottoXmille
@carlofierens3773
@carlofierens3773 2 ай бұрын
Beh ma questo passaggio di Odifreddi che citi è decisamente un atto di fede haha.
@AndreaCavis
@AndreaCavis 2 ай бұрын
Non riesco a cogliere il senso Della citazione ma mi sembra non averne perché mi sembra sbagliato l'assunto Di partenza. Non è assolutamente Vero Che la Natura debba esser considerata razionale per far sí Che la scienza abbia senso. La natura opera in maniera casuale seguendo Delle leggi fisiche Che fanno parte del nostro universo. Sarebbe sbagliato Considerare queste leggi come "razionali" perché farlo presupporebbe Che siano state pensate a priori, ma non è cosí, o Meglio, non è detto debba esserlo
@shweshwa9202
@shweshwa9202 2 ай бұрын
Non si dovrebbe affermare nulla preventivamente. Prima si raccolgono dati, si analizzano e si interpretano, poi si formula un modello. Questo modello viene applicato e, se non funziona, si modificano le ipotesi, si creano nuovi modelli o si cercano ulteriori dati. La ricerca non si ferma mai. Se un modello ci consente di fare previsioni accurate, è un buon segno, ma non ci si accontenta: lo si continua ad affinare fino a sviluppare una teoria, che rappresenta il massimo risultato ottenibile nel metodo scientifico. La fisica quantistica ha già dimostrato che, a livello subatomico, la razionalità classica spesso non si applica: i fenomeni si comportano in modo controintuitivo rispetto alla logica ordinaria. Questo mette in discussione visioni rigide o assolutistiche, come quelle promosse da alcune interpretazioni letterali della Bibbia.
@Feelsentirelavita
@Feelsentirelavita 2 ай бұрын
Roberto, hai mancato di descrivere una terza versione dell'essere agnostici che è il mio approccio da alcuni anni: ricordarsi sempre del buon Socrate e cioè di "non sapere nulla" ma essere attivi nella ricerca filosofica, razionale, psicologica (e se vogliamo anche "spirituale", anche se non mi è ben chiaro cosa significhi) non di dio, ma della Verità. Prendimi con le pinze, non so davvero nulla, tanto meno sulla Verità, ma so che sono aperto a tutto e in costante ricerca (e per nulla schizofrenica). ☺
@alessandromameli4488
@alessandromameli4488 2 ай бұрын
Beh prima di tutto converrebbe accordarsi sul significato della parola spirituale; infatti se ne può dare anche definizioni e interpretazioni filosofiche. La cosa interessante rimane che una posizione spirituale filosofica riesce a inserirsi in maniera pragmaticamente efficace nella tensione tra la fede e la scienza secondo me
@giansala7409
@giansala7409 2 ай бұрын
@@Feelsentirelavita buongiorno , nella sua posizione ho trovato la mia...vedo che lei è giovane mentre io sono vecchio , ma il grande Socrate è una stella polare per me . En oida oti ouden Ida . εν οίδα ότι ουδέν οίδα "So solo di non sapere" è da tanti anni il mio motto.
@Feelsentirelavita
@Feelsentirelavita 2 ай бұрын
@@giansala7409 Fantastico! ;)
@MarcoLiay
@MarcoLiay 2 ай бұрын
Condivido completamente.
@francescociaccio5832
@francescociaccio5832 2 ай бұрын
Sono d'accordo con Mercadini quando dice "un ateo è credente è un gioco di parole" perché secondo me si utilizza il significato nella sua accezione estrema negativa per fargli fare il giro e rientrare dalla finestra, un po' come dire che oggi non piove, ma è anche vero che è piovuto 0 cm di pioggia, oppure che stare fermo è come muoversi al minimo possibile. L'assenza di prove non è la prova dell'assenza, ma in questo tribunale della logica l'onere della prova spetta all'accusa (chi afferma) e non all'imputato (chi nega)
@enricomadrigal9168
@enricomadrigal9168 2 ай бұрын
Che poi neanche la loro posizione mi pare non sia unanime... ognuno ha la sua religione quindi per loro significa credere al LORO dio, non credere in generale... quindi boh. Che dire
@kaya8794
@kaya8794 2 ай бұрын
Un aforisma di Kafka sopra ogni altro: «Che manchiamo di fede non si può dire. Già il semplice fatto che si vive è inesauribile nel suo valore di fede». «In questo ci sarebbe un valore di fede? Ma non è possibile non-vivere». «Appunto in questo “non è possibile” risiede la forza folle della fede; in questa negazione essa acquista forma».
@joetonny5843
@joetonny5843 2 ай бұрын
Sì si può anche chiamare la causalità
@paolopezzuoli646
@paolopezzuoli646 2 ай бұрын
Bei giochi di parole, ma privi di significato.
@kaya8794
@kaya8794 2 ай бұрын
​@@paolopezzuoli646ma infatti chi è questo Kafka? Un misero cialtrone...
@kaya8794
@kaya8794 2 ай бұрын
​@@paolopezzuoli646ma infatti chi è questo Kafka? Un vile cialtrone...
@pfranchini1973
@pfranchini1973 Ай бұрын
Sono un matematico credente. Sono circondato da atei che passano le giornate a convincermi che sono un babbeo perchè credo alle favole. A parte che hanno la cultura religiosa del catechismo delle elementari, ma non capisco perché devono spendere tutte queste energie a convincermi che Dio non esiste invece che bersi un caffè alla macchinetta con me e chiaccherare del piu e del meno.
@Ghibly63
@Ghibly63 Ай бұрын
Succedono cose strane davanti alla macchinetta del caffè nel luogo dove lei lavora. Magari contattere il Fornitore.
@pfranchini1973
@pfranchini1973 Ай бұрын
@Ghibly63 ahahahahah mi sa che hai ragione
@danielrajer547
@danielrajer547 2 ай бұрын
in realtà l'apparecchio è il televisore, mentre la televisione è una emittente televisiva (es. Rai1, Canale5,...)
@lucacorona6681
@lucacorona6681 Ай бұрын
Era evidentemente un' imprecisione utile per l'esempio...
@RenatoMinutoloComedy
@RenatoMinutoloComedy 2 ай бұрын
Il gioco di parole che scappa spontaneo: "Forse siete in buona fede" 08:52
@bsaele
@bsaele 2 ай бұрын
Secondo me non credeva di fare un gioco di parole....😂
@giulianoscarano
@giulianoscarano 2 ай бұрын
Caro Roberto, personalmente seguo l'ateismo superstizioso di tipo napoletano. Posso riassumere il concetto con la famosa frase "non è vero ma ci credo" personalmente seguo una serie di valori morali che in parte derivano da un'educazione cristiana cattolica ed in parte da scelte maturate negli anni. Personalmente la mia filosofia di vita è di cercare di comportarmi ed essere "buono", secondo i miei valori. Se poi un giono, alla mia morte scoprirò l'esistenza di un Dio sarà lui a giudicare in che modo ho vissuto (sperando di rientrare nei suoi canoni), viceversa se non ci fosse niente, comunque avrei vissuto una vita seguendo quello che secondo me era la maniera più corretta. In pratica metto le mani avanti.😅
@SaintTM2222
@SaintTM2222 2 ай бұрын
Non so se hai mai dato uno occhiata alla bibbia, ma sta scritto che non andrai in paradiso perché ti sei comportato bene. Anzi nessuno ci andrà perché si è comportato moralmente in maniera giusta. Perché le buone azioni non cancellano le azioni malvagie
@62peppe62
@62peppe62 2 ай бұрын
Matteo 25 . 32-46 32E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
@paolopezzuoli646
@paolopezzuoli646 2 ай бұрын
Il fatto stesso che tu ritieni che, se Dio ci sarà, tu sarai giudicato da lui, dimostra come, forse inconsciamente, tu sia cattolico. Non c'è nessun nesso, filosoficamente parlando. fra l'esistenza di Dio ed il nostro destino, terreno o ultraterreno.
@SaintTM2222
@SaintTM2222 2 ай бұрын
@paolopezzuoli646 non sono cattolico. Seguo la bibbia e Gesù Cristo ma non il catechismo cattolico che contraddice la bibbia
@giancola89
@giancola89 2 ай бұрын
Mario abitava in una tenda siberiana. Ci ha lasciato le penne guardando il proprio televisore spento.
@matthew_v833
@matthew_v833 2 ай бұрын
In quanto agnostico ti dico che mi limito a sapere che è un dilemma a cui non posso rispondere, accetto la mia incoerenza e dialogo con i morti quando vado al cimitero, ringrazio dio per le botte di culo, e lo insulto altrettanto per le mie sfortune. Ogni agnostico è diverso, io ho fatto miei alcuni dei messaggi di Cristo per la vita di tutti i giorni, ma se davvero devo andare a messa tutte le domeniche per esser considerato degno del paradiso allora mi permetto di dire che il metodo di valutazione è sbagliato.
@simonecalveri6799
@simonecalveri6799 2 ай бұрын
Ogni agnostico è diverso perché alcuni sono credenti, altri atei. Se parli coi morti e con Dio, sei credente. L'agnosticismo in sé non ha senso, perché "non essere sicuro di" è una condizione che appartiene a tutti. Il credente non è sicuro che Dio esista, ci crede. L'ateo non è sicuro che Dio non esista, non ci crede fino a prova contraria. L'agnostico è l'uno o l'altro perché, di fronte alla questione, non prendere posizione è impossibile.
@matthew_v833
@matthew_v833 2 ай бұрын
@@simonecalveri6799 non è che atei e credenti sono come i creeps e i bloods (salvo certe occasioni), credo giusto che siano possibili entrambe le possibilità. Anche se pregassi nel tempo libero ma mi considerassi lo stesso agnostico quale dio starei pregando allora? (Tralasciando l'educazione cattolica standard per tutti gli italiani). Per me se Dio esiste di certo non è paro paro a quello rappresentato dai vari culti sparsi nel mondo, magari questi ultimi si sono basati su un qualcosa di vero ma questo non lo posso sapere. Quindi mi tengo la mia ignoranza e incoerenza e vado avanti cercando di essere un essere umano rispettoso dei morti, del credo altrui e di ciò che non posso concretamente dimostrare. Non per forza bisogna identificarsi in un' iconografia preesistente, o fondare un nuovo credo per ogni versione di Dio che si pensa che possa esistere, sarebbe un casino
@matthew_v833
@matthew_v833 2 ай бұрын
​@@simonecalveri6799non so perché mi hanno cancellato la vecchia risposta, ma comunque non è che atei e credenti sono come dei team avversari (tranne quando lo sono, immagino), se dialogo con i miei cari defunti al cimitero non è che sto facendo appello ad un aldilà specifico di un credo specifico. Per me se Dio esiste non è affatto un' entità raccontata da un culto preesistente. Può essere che ci siano degli elementi di verità nelle varie religioni del mondo ma non lo posso sapere e non è che vado a documentarmi su ogni credo esistente per scegliere il team che mi fa più comodo. Socrate, signori, Socrate. Fino a quando non avrò una chiamata o una certezza a riguardo mi tengo le mie incoerenze cercando pur sempre di essere un essere umano rispettoso dei morti, del credo altrui e di ciò che non può (o non ha sbatti) di comprendere. Se per forza bisogna prendere una posizione tra le due opzioni allora nel mio caso dovrei fondare una religione sulla mia concezione di dio, e francamente mi sembra una pessima idea. Se Dio esiste bisogna considerare anche la possibilità che noi non siamo una priorità per lui
@albero781
@albero781 2 ай бұрын
Sei cristiano "fai da te"
@GiovanniSonego
@GiovanniSonego 2 ай бұрын
Parli coi morti e insulti o ringrazi Dio anche se sai che non c'è la prova della sua esistenza. Scusa, non è mia intenzione offenderti, ma se dobbiamo fare una classificazione, tu sei un credente, non un agnostico. D'accordo, non vai in chiesa. Non sei un cattolico praticante, ma comunque sei un credente.
@ciaoVecio17
@ciaoVecio17 2 ай бұрын
Buonasera Roberto, grazie innanzitutto per questo ennesimo splendido video. La similitudine col morto è davvero efficace. Anche io sono interessato a questo argomento, e parte di ciò che scriverò di seguito proviene da alcuni dei miei autori preferiti, tra cui gli irriverenti Dawkins e Odifreddi e i più pacati Pievani e Vallortigara. Se posso permettermi aggiungerei un paio di argomenti al tuo discorso. Senza entrare nei meccanismi per cui si è verosimilmente predisposti a credere (dualismo innato, teleologia, incomprensibilità della complessità del mondo), mi limiterei, in linea col tuo discorso, a "come" la gente crede. Eviterei una divisione netta delle persone tra credenti certi ed atei certi, da cui scaturisce la dubbia "consistenza" degli agnostici. Forse è meglio considerarla una scala a più livelli, dove pochissimi sono certi di una o l'altra cosa, mentre molti invece hanno un'idea (magari vaga) di quanto uno o l'altro scenario sia più o meno probabile. Infine, non escludo che l'ambiguità di alcuni credenti possa essere ricondotta alla famosa scommessa di Pascal. 😊
@marcopezzillo7176
@marcopezzillo7176 2 ай бұрын
Ciao Roberto, provo a filosofeggiare con te (per la prima volta, dopo anni che ti seguo), offrendoti una mia visione di cosa sono atei, credenti e agnostici. Ci sono un ateo, un credente e un agnostico che viaggiano in auto, a un certo punto la loro auto ha un guasto, fortunatamente si fermano non lontani dalla casa di un amico del credente, Mario, che è un esperto meccanico. Loro non sanno se Mario è in casa, pero' provano a suonare e notano che nessuno risponde. Il credente resta alla porta, dicendo che probabilmente Mario sta dormendo, lui lo conosce e sa che ha un sonno molto pesante, e che continuando a suonare prima o poi si sveglierà. L'ateo va via poco dopo perché è certo che ormai Mario si sarebbe già dovuto svegliare, e quindi è sicuro che Mario non sia in casa e che stiano perdendo tempo. L'agnostico farà poco dopo la stessa cosa, e non perché sia d'accordo con l'ateo, ma perché non potendo avere la certezza del fatto che Mario sia in casa o meno, e soprattuto non sapere se e quando lui si paleserà, preferisce concentrarsi su possibilità piu' concrete e immediate di aiuto per la loro auto in panne. Come dici tu alla fine dei conti agnostici e atei si comportano allo stesso modo, ma è il pensiero che c'è dietro che li differenzia. (ah, e come al solito è sempre un piacere vedere i tuoi video e seguire i tuoi ragionamenti)
@simonecalveri6799
@simonecalveri6799 2 ай бұрын
Ciao! Permettimi di risponderti che, secondo me, un ateo non si comporterebbe come espresso in questa parabola. L'ateo non esclude possibilità concrete (che Mario stia dormendo), ma evita di fare ipotesi irrealistiche laddove non necessario. In questo caso specifico, che Mario stia dormendo non è implausibile, pertanto l'ateo può decidere di aspettare e vedere se sia effettivamente così, o fare come l'agnostico della parabola, che per non saper né leggere né scrivere decide di risolvere il problema percorrendo un'altra via. Nella parabola c'è inoltre un'incongruenza di fondo che la rende non applicabile al discorso: la ruota effettivamente si è bucata, il problema è concreto e va risolto. Nella questione sull'esistenza di Dio, il problema non sussiste finché non lo si crea. La gomma non si è davvero bucata, il guasto è immaginario e l'intervento di Mario non è rilevante ai fini pratici, perché la macchina potrebbe funzionare già così, senza bisogno di riparazione.
@pepedtk
@pepedtk 2 ай бұрын
Vi devo ricordare che purtroppo mario è morto all'inizio del video 😢
@PeterParisius
@PeterParisius 2 ай бұрын
La situazione non può avvenire perché l'agnostico non esiste.
@NicolaZonaro
@NicolaZonaro 2 ай бұрын
Ciao Roberto, sarebbe tanto bello fare un ragionamento insieme su questo argomento, è molto interessante e fonte di riflessioni. Io credo che oggi, l'unica definizione che mi possa attribuire sia quella di agnostico, e non perché a seconda del momento credo possa esistere lo spirito o meno, ma perché concretamente in me coesistono un ateo ed un fedele. Mi rendo conto che questo può risultare strano, ma non potrei descrivere la cosa in altri termini. Riflettendo profondamente sull’esistenza, in alcuni momenti prevale una parte che aderisce completamente ad una visione scientifica, escludendo qualsiasi influenza divina sul nostro essere, in altri momenti la questione divina invece prende il sopravvento, ammettendo che l'universo non può prescindere da una volontà superiore. Questo è quello che in poche righe riesco a spiegare, anche se il discorso è estremamente più profondo. Per questo mi definisco agnostico, perché se mi dovessi definire con un termine, non c'è una scelta che prevale sull'altra strada.
@dorigonsalpsherbutzky
@dorigonsalpsherbutzky 2 ай бұрын
Io sono ateo, ma spesso mi definisco agnostico paraculo, per chiudere in fretta le discussioni
@matichisitu
@matichisitu 2 ай бұрын
Io non so se o cosa ci sia lassù (ovunque sia questo "lassù"), non so se ci sarà qualcosa "dopo", o se c'è qualcuno che mi ascolta, che mi aiuta e/o che mi mette i bastoni tra le ruote... nessuno lo sa, nessuno è tornato per raccontarci (o perché non può, o perché non vuole... o perché non c'è niente da raccontare o non c'è più qualcuno che può farlo)... ... ci credo, o ci spero, probabilmente entrambe le cose. Di una cosa sola sono certo ora, ed è... ... povero Mario. Grande Rob.
@SaintTM2222
@SaintTM2222 2 ай бұрын
Qualcuno è risuscitato dai morti in realtà...
@rossorossi2181
@rossorossi2181 2 ай бұрын
Abbiamo speranze opposte, se ci fosse un'aldilà , simile a quelli raccontati dalle religioni nostrane, finirei sicuramente tra i dannati. Se esiste un'aldilà speriamo che sia un posto dove anche quelli come me possano essere un po' migliori di ciò che sono è stati.
@raffaelefederico5427
@raffaelefederico5427 2 ай бұрын
@@SaintTM2222 e chi di grazia???
@SaintTM2222
@SaintTM2222 2 ай бұрын
@@raffaelefederico5427 Gesù Cristo circa 2000 anni fa.
@raffaelefederico5427
@raffaelefederico5427 2 ай бұрын
@@SaintTM2222se ci vuoi credere... scelta tua. Ma non venirlo a dire agli altri come se fosse scontato, perché è tutto tranne che un fatto storico dimostrato. Anzi per me è scontato che sia una cazzata. Inoltre non sarebbe nemmeno poi tanto inerente al discorso perché si parlava di tornare indietro per raccontare cosa c'è di la, sempre che ci sia qualcosa. Lui non ha detto nulla.
@MrJeancow
@MrJeancow 2 ай бұрын
L’unica cosa costante in un agnostico è il dubbio. E direi che basta questo. Dato che l’esistenza a conti fatti è un mistero e rimarrà tale.
@millantatore6120
@millantatore6120 2 ай бұрын
Agnostici lo siamo tutti in senso universale, non però nei confronti delle religioni perché altrimenti dobbiamo sostenere di non sapere se esistono draghi, fate e fantasmi
@ascandone
@ascandone 2 ай бұрын
Immagino che te avrai delle posizioni in tema di politica, etica, e così via. Cioè che se alla domanda "credi che sia giusto ?" te possa rispondere si/no. Questo significa che non sei aperto a discussioni al riguardo? A nuovi elementi che potrebbero contraddire o rafforzare la tua tesi? Spero di no - questo non significa che tu sia agnostico riguardo tali questioni Altrimenti dovrei anche essere agnostico riguardo il credere all'esistenza degli UFO perché è per definizione impossibile provare con certezza che non esistano
@ascandone
@ascandone 2 ай бұрын
In altre parole: il dubbio (nel senso di adattamento delle proprie posizioni a nuovi fatti) dovrebbero essere un caratteristica dell'indagine su qualunque tema, non prerogativa dell'agnosticismo. Non esistono mai certezze ma uno spettro di ragionevole convinzione per una tesi o per un'altra, che può essere più o meno marcata a seconda dei propri ragionamenti o dell'evidenza incontrata
@millantatore6120
@millantatore6120 2 ай бұрын
@@ascandone e anche dipende dal livello di conoscenza
@yujj8
@yujj8 2 ай бұрын
Non è detto. Un agnostico può essere certo dell'esistenza o meno di Dio, perché magari ragiona in termini probabilistici - se non crede -, o perché "sente" che Dio esiste - se crede -. Nonostante questa certezza, sa che l'esistenza o meno di Dio non può essere conosciuta con certezza, ma lui comunque ci crede (o no).
@luce8533
@luce8533 2 ай бұрын
robè c'ho il ciclo, mi stavi facendo morì co la cosa dell agnostico, mi fa male la pancia xD giuro che lo conosco un'agnostico/a, sono io! ✨✨ io mi considero agnostica, perchè ero moooooooolto credente da piccola (semplicemente perchè ci sono nata, e sono stata battezzata, come molti, più per "tradizione", che per credo reale della mia famiglia) quindi per me la "fede" è sempre stata più un sentito dire che una cosa davvero sentita da me, anche perchè non avevo idea di come riconoscerla (la concepivo come un qualche tipo di sentimento che pensavo di essere troppo piccola per comprendere appieno.... così come tanti altri sentimenti), nonostante mi trovassi benissimo a catechismo per esempio, perchè si raccontavano tante cose interessanti e si discuteva anche (le mie catechiste sono sempre state molto amichevoli e a volte uscivano anche temi di cui si non si poteva parlare apertamente fuori (tipo l'omosessualità o le famiglie separate) eee riassumendo... praticamente è una di quelle tante cose in cui ci sono regole e concetti a volte molto contrastanti tra di loro (tipo bene e male... che nella realtà della vita quotidiana, non sono davvero poi così facili da categorizzare, caso per caso) che non mi permettevano di vivere serenamente. perchè avere questo tipo di mentalità, mi condannava ad auto-limitarmi, in tutti i contesti della vita (si parla di periodo fine elementari-medie-inizio superiori quindi 10-15 anni massimo), per paura di fare qualcosa che potesse essere considerato "sbagliato", anche solo lontanamente. Cioè cercavo di essere talmente tanto "ligia" a ciò che mi era stato insegnato (sia a scuola, che in chiesa), che a un certo punto, sono arrivata attorno al periodo della cresima (sia prima che durante che dopo)... che già quasi non credevo più, mi sono arresa. Ma non del tutto, per quello "quasi". Perchè giustamente, avendo vissuto con quel mindset per così tanto tempo, non è che posso svegliarmi un giorno e perdere certe abitudini xD nonostante stessi avendo quei dubbi anche prima della cresima (che mi era stato fatto capire che sia tipo la celebrazione più importante prima del matrimonio, a quanto pare), avevo capito che era una cosa molto importante da festeggiare per la mia famiglia, quindi mi sono impegnata a portarla a termine, nonostante tutto... però, dall'altro lato, quando ho "finito tutto" mi son detta il classico "e adesso?" perchè già io non ho mai avuto un "pade" biologico "normale" quanto i miei coetanei (a parte alcune mie amicizie, obv) figurati se voglio tenermi i testa un'altra figura "eterea" che non si vede mai non parla non ti risponde quando preghi non ti può dire direttamente le cose perchè non c'è ecc xD poi io sto scoprendo negli ultimi anni questa cosa del fatto che potrei avere benissimo un certo tipo di neurodivergenza (non so al 100% quale obv perchè non c'ho i soldi però vabbè) quindi... o si parla chiaro, o io mi arrendo xD e prima, quando ero molto "cristiana", sentivo positivamente questa cosa del "Padre eterno" che poteva riuscire a colmare quel vuoto, quella ricerca di affetto/considerazione che non ho avuto, maaa diciamo che a lungo andare l'effetto sulla mia psiche e sulla mia vita quotidiana è stato esattamente lo stesso di quando cercavo di convicermi che il contatto con quella persona esistesse e importasse ancora... cosa che si è conclusa in un nulla di fatto poi xD e quindi insomma.. vicissitudini, taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaante ma taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaante vicissitudini che, TUTTE INSIEME, ti portano appunto ad avere una marea di dubbbi, di domande, di complessi, di crisi esistenziali per cui alla fine finisci col dirti "boh... nel dubbio, facciamo che forse esiste, forse no" io nel dubbio, ognitanto ci provo a parlarci... ma non ricevendo risposta diretta sai com'è, l'interpretazione è libera. quindi per me è silenzio xD a volte un po' inquietante, però silenzio (perchè comunque sottosotto conitnuo ad essere un pochino religiosa in qualche modo, anche se non in senso "standard") è come il gatto di schrodinger Aspetta che muoio e te lo vengo a dire, se esiste 😂😂
@CapitanRocco
@CapitanRocco 2 ай бұрын
sei un grande ! da questo momento per me non esistono piu' gli agnostici
@h8ercules126
@h8ercules126 2 ай бұрын
Nel libro "L'illusione di dio" di Richard Dawkins trovi un paragrafo intitolato "Miseria dell'agnosticismo". Se cerchi su google trovi persino il pdf dell'intero libro 😉
@akey48
@akey48 2 ай бұрын
@CapitanRocco Mercadini è un grande, ma gli agnostici esistono...anche se ti fanno ridere.
@fuckcensure84
@fuckcensure84 2 ай бұрын
Purtroppo però esistono gli ebrei.
@werewolf-tr1gb
@werewolf-tr1gb 2 ай бұрын
A caxgare, trollazzi anti semiti. ​@@fuckcensure84
@gudemik5335
@gudemik5335 2 ай бұрын
La mia opinione è che siamo tutti agnostici, nel senso che nessuno sa se esiste dio o no. Detto questo concordo al 100% col Merca, ci comportiamo e pensiamo o da atei o da credenti, perché anche se nessuno di noi sa per certo se esiste dio, tutti noi sappiamo se ci crediamo o non crediamo. In questo senso non esiste una via di mezzo o almeno io non riesco a immaginare qualcuno che non sa se crede in dio o no. Quindi no agnostici o tutti agnostici. In ogni modo è un'etichetta inutile
@maurimano
@maurimano 2 ай бұрын
Stimolante il ragionamento. Apprezzo anche il gentile entusiasmo nel descrivere il proprio pensiero manifestando rispetto (cosa rara!). Convengo che il "credere" dell'ateo sia diverso. Ma forse l'argomento va affrontato da un punto di vista più stringente: credere che la realtà che ci circonda riveli un progetto e quindi un progettista; oppure "credere" che la realtà che ci circonda sia il frutto di eventi accidentali senza un progetto. Se ci concentriamo su questo snodo centrale, il termine "credere" per l'ateo potrebbe essere quasi giustificato. Io ritengo che per onestà intellettuale l'elemento dirimente sia questo. Le esperienze personali di manifestazioni di Dio non provano la sua esistenza come non provano l'inesistenza di Dio le assenze di manifestazioni. Mi piacerebbe sentire qualche sua riflessione su questo. Ancora complimenti.
@gianlucadeferre4292
@gianlucadeferre4292 2 ай бұрын
Ciao Roberto, voglio condividere con te una riflessione che spero possa essere costruttiva. Non sono un credente, non mi definisco con certezza ateo o agnostico, perché sinceramente trovo che la differenza pratica tra queste due posizioni sia minima, come hai anche espresso tu stesso. Tuttavia, in base alla mia esperienza, mi pare che esista una distinzione di atteggiamento: Ho notato che alcune persone, che si definiscono atee, si oppongono all’idea che esista un dio o una entità metafisica. Questo atteggiamento, per come lo vedo io, è diverso dal semplice dire "non credo che Dio esista". La distinzione che ho sempre percepito è questa: l'agnostico sostiene che, essendo Dio un concetto al di là della nostra comprensione, non si può sapere se esista o meno e quindi evita di porsi la domanda o prende atto di non poter rispondere e non si esprime. L'ateo, invece, quantomeno chi ho conosciuto, afferma con “certezza” che Dio non esiste, nonostante questa certezza non la si possa avere proprio in virtù del fatto che è un qualcosa al di fuori della propria comprensione. Sarei curioso di sapere se questa percezione è solo mia.
@stefanopetrone9900
@stefanopetrone9900 2 ай бұрын
Io mi definisco ateo, non perchè non credo che possa esistere una qualche "entità metafisica", ma perché sono molto fiducioso che tale entità non sia il dio o qualsiasi "entità" descritta dalle religioni, e che se questa entità esistesse e potessimo in qualche modo farne esperienza riusciremmo a caratterizzarla come abbiamo fatto con qualsiasi altra entità fisica. Quindi rianalizzando quanto ho scritto, dubito che esista una qualche entità metafisica che una volta sperimentata non sia razionalizzabile in qualche modo tramite metodi scientifici.
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
@@stefanopetrone9900 Sei agnostico e non lo sai, alla faccia di Mercadini 😁
@gaggiasuperfly8407
@gaggiasuperfly8407 2 ай бұрын
South Park ne ha parlato nella stagione 15 in modo ovviamente esilarante. Nell'episodio che si intitola "Il bambino povero" succede che tre bambini a cui poi si aggiungerà Cartman (da South Park Wiki) "[...] vengono affidati ai coniugi Weatherheads, una famiglia adottiva militante e agnostica che vive a Greeley, che proibisce ai loro numerosi figli adottivi di esprimere qualsiasi nozione di certezza. Il loro agnosticismo si manifesta in un certo numero di modi peculiari, come il loro editto secondo cui i bambini possono bere solo "bevande agnostiche" come la Dr. Pepper, perché nessuno può essere sicuro del suo sapore e ipotizzano che Dio possa essere un "gigante uccello rettile" responsabile di tutto.". Grandi come sempre, tu e South Park. In questo ordine 😉😉👍👍
@tafanoprussiano
@tafanoprussiano 2 ай бұрын
Sono d'accordissimo sul fatto che le proprie posizioni "filosofiche" debbano agire in concreto sulla pratica. Non a caso Spinoza chiamò "Etica" il libro che racchiude il suo sistema, e Platone chiamò anche "πράγματα" le idee, col duplice significato di cose e azioni. Però il fatto che l'agnostico agisca come un ateo non significa che siano la stessa cosa. Secondo lo stesso ragionamento, neanche lo scettico potrebbe esistere, perché se no non potrebbe fare niente senza avere il dubbio di non star facendo, in realtà, l'azione opposta. E magari, come mi pare disse Aristotele, si butterebbe in un pozzo pensando così di poter raggiungere Argo. Ancora, una persona che creda che la terra giri attorno al sole non agirà differentemente rispetto a una che creda che sia il sole a girare attorno alla terra, senza però che quest'ultimo creda che la terra sia il centro dell'universo. E un terrapiattista non si comporterà di conseguenza, tranne nei rari casi in cui gli venga proposto di fare il giro del mondo o di visitare l'antartide.
@rufus4452
@rufus4452 2 ай бұрын
Notavo come i significati del verbo credere possano variare dal "penso che sia così ma non ne sono sicuro", al "ne sono fortemente convinto" quando si parla di idee e ideali, al "ne sono assolutamente certo anche se non lo posso provare" della Fede religiosa. Ecco, se ben interpreto l'obiezione che ti fanno, probabilmente intendono dire che se esiste anche una sola probabilità su un miliardo di miliardi che esista un Dio, quella probabilità è sufficiente per far sì che la certezza della sua inesistenza sia considerabile un atto di Fede, e che quindi andrebbe considerato agnostico chiunque ritenga esistere anche una infinitesimale possibilità della sua esistenza.
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
@@rufus4452 Infatti. Secondo me l'equivoco sta tutto qui, nel significato fumoso della parola "credere".
@metalpera
@metalpera 2 ай бұрын
@@evolutionepicfail7709 perché fumosa? Comunque la si voglia leggere significa che "ti affidi" più o meno totalmente ad una ipotesi che non puoi dimostrare. Piuttosto è un po' arrogante la posizione di chi ne coglie soltanto l'accezione religiosa e cade quindi nell'errore di definire "credente" un ateo lasciando sottintendere che comunque anche lui debba in qualche modo relazionarsi con Dio. Credere che ci sia un Dio e credere che non ci sia non sono due atti di fede in senso ugualmente religioso. Forse l'uomo si chiede da sempre se ci sia qualcosa oltre il visibile e l'invisibile, forse se lo chiedono tutti gli uomini. Ma la convinzione che oltre il visibile e il dimostrabile ci sia un Dio non appartiene a tutti. Quindi perché mai io che me lo chiedo ma tutto sommato sto bene anche senza saperlo, o essendo persuaso del fatto che non ci sia proprio nulla di più che la materia, devo per forza sentirmi dire che "credo" come se anche il mio sentire fosse in qualche modo religioso? Posso avere il diritto di ritenermi, anche con una discreta umiltà, pre-religioso? Quanto agli agnostici... avranno pure loro il diritto di crogiuolarsi nel dubbio (che peraltro è intellettualmente sacrosanto)? Oppure devono scegliere se essere credenti in un verso o nell'altro? Non so... per me il significato della parola "credo" è straordinariamente chiaro, il fatto è che vuoi per la presenza massiccia nel lessico religioso e nelle preghiere sembra essere spesso interpretata come una parola di esclusiva proprietà del ragionamento teologico. E invece io posso credere che tra poco un amico suonerà al campanello, per esempio. Oppure posso credere che non suonerà proprio nessuno. E in nessuno dei due casi potreste dire che sono o meno credente in senso religioso.
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
@@metalpera Fumoso perché, da quello che intuisco dalle parole di Mercadini e da molti commenti, credere per loro significa essere convinti al 100% di una cosa o dell' altra. A mio avviso, invece, il credere può avere infinite sfumature. Ad esempio, io posso credere al 90% che non esista e nessun Dio e riservarmi un 10% di possibilità che in qualche modo esista, contemporaneamente. Essere agnostico, per l'appunto, senza una posizione netta. Ma faglielo capire! I credenti e i non credenti sono come due "sette" che tentano di tirarti per la camicia dentro al loro gruppetto di iper-convinti.
@babyeyed
@babyeyed 2 ай бұрын
Mamma mia, sono già passati tre anni? Sto invecchiando inesorabilmente.
@domenico26752
@domenico26752 2 ай бұрын
E invece Mercadini non è cambiato di una virgola. Inizio a sospettare sia un vampiro.
@fabior7698
@fabior7698 22 күн бұрын
Infatti queste cose non si fanno 😢 🤣
@bluesbob
@bluesbob 2 ай бұрын
ciao roberto, è stato un piacere ascoltarti a venaria (sono il ragazzo che ti ha scritto e portato la lettera), spero tornerai presto in quel di torino magari per portare in scena little boy! a presto! ps. bellissimo video come sempre!
@vihai
@vihai 2 ай бұрын
Roberto, usi definizioni di ateo e agnostico che non sono quelle condivise, per lo meno, da molti atei. Questa è l'origine del problema, origine complicata anche da dizionari che in buona, o in cattiva... fede, hanno acquisito la definizione meno condivisa. Prova a considerare questa definizione: l'ateo è colui che rigetta la definizione "dio esiste", per un'ampia varrietà di definizioni di "dio". L'agnosticismo, invece, è una posizione sulla conoscenza. Ateismo e agnosticismo sono posizioni ortogonali tra l'oro. Infatti molte persone si definiscono atei agnostici, senza "e". Io, mi definisco ateo, perché rigetto l'affermazione "dio esiste" e mi definisco anche agnostico perché non "so" se dio esiste, non ne ho conoscenza. Vivo la mia vita nella posizione di default che è quella in cui non esiste un dio finché non ci sarà un'affermazione "questo dio esiste" che sia corroborata da sufficiente evidenza per farmela accettare.. Quindi alla fine è una mera questione di definizione... la potente madre di ogno peggior dibattito e scontro :)
@Panebiancomaurizio
@Panebiancomaurizio 2 ай бұрын
Quale dio? Parti da un presupposto non dimostrato Quale dio se esiste ?
@leomeo3727
@leomeo3727 2 ай бұрын
Sul tuo commento ben argomentato mi viene spontaneo porre un quesito ulteriore, che spero possa aggiungere qualcosa al tema sicuramente interessante: se un ateo può (nel senso che crede che abbia senso farlo) definirsi anche agnostico per indicare il fatto che non sa se Dio esiste, che non ne ha conoscenza, allora dovrebbero esistere atei che hanno conoscenza della non esistenza di Dio. Dovrebbero, in qualche modo, esistere atei che sanno che Dio non esista. Ma sapere che Dio non esiste è un'ipotesi impossibile da dimostrare pari al suo opposto. Date queste premesse, sembra più che definirsi "atei" o "atei agnostici" sia un modo per posizionarsi socialmente nei confronti dei credenti. I primi, agli occhi di quest'ultimi, diventano i diretti antagonisti, e i secondi si posizionano neutralmente. Questo può avere sicuramente delle utilità sociali di categorizzazione, ma escluderei la distinzione tra "atei" e "atei agnostici" dal punto di vista filosofico e concreto, dato che, come mostra Roberto nel video, l'atteggiamento nella vita non cambia.
@vihai
@vihai 2 ай бұрын
@@Panebiancomaurizio non sta a me definire dio. Tu lo definisci, tu me lo presenti e io decido se accettare o meno la tua affermazione. Quale sarebbe il presupposto?
@vihai
@vihai 2 ай бұрын
@@leomeo3727 forse ci sono atei che *affermano* di conoscere l'inesistenza di dio. Che è una posizione dogmatica e irrazionale come quella dei credenti gnostici. Se ci sono sono comunque pochi, io non ne ho incontrato nessuno. Però purtroppo molti nell'usare il termine "ateo" intendono proprio l'ateo gnostico e quindi elucubrano su un essere potenzialmente inesistente.
@darioarf3142
@darioarf3142 2 ай бұрын
L'onere della prova spetta sempre a chi presenta il suo teorema. Non agli altri. Sulla questione delle religioni "conosciute" la scienza si è già espressa più volte dimostrando l'inesistenza di "quei" dei li. Se mai ne venissero presentati altri o si paventassero loro stessi si vedrà ​@@vihai
@patrizianisi9630
@patrizianisi9630 2 ай бұрын
Suggerisco un video sulla (enorme) differenza tra spiritualità e religione😏 Grazie e complimenti 😊👋
@isitsunflower
@isitsunflower 2 ай бұрын
propongo la mia umile visione, riassumibile in: agnostico speranzoso :)
@pistacchio
@pistacchio 2 ай бұрын
anche i credenti hanno questa posizione. non sanno ma ci sperano
@emanuelecambria1719
@emanuelecambria1719 2 ай бұрын
​@@pistacchio anche gli atei non sanno ma ci sperano (sperano che non esista)
@pistacchio
@pistacchio 2 ай бұрын
@@emanuelecambria1719 che cazzata. perché mai dovremmo sperarci? chi non vorrebbe avere la vita eterna? dover morire è una merda. chi non vorrebbe, davanti alla morte di un familiare, poter sperare di poterlo rivedere dopo la morte? io non credo perché, che la religione sia un'invenzione dell'uomo, è evidente da molti punti di vista, non capisco come non facciate a vederlo, francamente. non siete nemmeno in grado di spiegare la realtà alla luce dell'esistenza di Dio, bastano 2 domande per sentirsi rispondere "non possiamo pretendere di capire Dio", o "la logica di Dio è diversa dalla logica dell'uomo". non solo non sapete dimostrare l'esistenza di Dio, non sapete neanche proporre un modello coerente con la sua esistenza
@artiko888
@artiko888 2 ай бұрын
​@@emanuelecambria1719Perché dovrei sperare che non esista, se esiste io avrò la vita eterna. Io spero che esista ma mi sembra una cosa veramente infantile. Ma se fosse vero magari.
@akey48
@akey48 2 ай бұрын
@@pistacchio Forse non sono tanto credenti se devono sperare.
@vitoricchiuto5759
@vitoricchiuto5759 2 ай бұрын
Ciao Roberto, grazie per questo video, mi ha dato un bello scossone e mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti della mia vita che finora avevo dato per scontati. Da convinto agnostico, dopo un bel po' di rilessioni ho deciso di scrivere questo commento, per rispondere alla tua domanda, sperando di dare un valido contributo al dibattito. Avverto che è un commento un po' lungo e che vi è una componente strettamente autobiografica, ma alla fine argomenti complessi e personali richiedono risposte complesse e personali, no? La conclusione del tuo video può essere sintetizzata in questo ragionamento: "Le scelte filosofiche devono portare a una condotta di vita concreta, se no sono solo gioco teorico. L'agnosticismo non sembra portare a condotte di vita concrete diverse da quelle derivanti dall'ateismo, quindi dichiararsi agnostici piuttosto che atei è solo un gioco di parole, oppure una fase di passaggio tra ateismo e teismo." Da persona appassionata di letture e di filosofia, che nel tempo è passata da essere credente (infanzia) ad atea (adolescenza), per poi finire nell'agnosticismo in maturità, mi sono interrogato in cosa effettivamente differisse il mio approccio alla vita rispetto a quello di un ateo. E, in effetti, perché sono diventato agnostico? Per me non è stato un mero gioco di parole. A parte l'influenza di letture come le opere di Heidegger, nelle quali si indaga la possibilità di un Essere alla base dell'esistente più liquido e in divenire, che esula dalla classica entità monolitica delle religioni, grande peso ha avuto percepire dentro di me, davanti a conversazioni con amici alle tre di notti o ad alberi che perdevano piano piano le foglie ingiallite lungo una strada, una sensazione di terribile grandiosità, di bellezza oltreumana, che superava tutto ciò che mi stava intorno e che quasi mi schiacciava, mi portava alle lacrime, come se uno spirito superiore e invisibile stesse fluendo fuori dalla realtà tangibile e mi stesse in qualche modo pressando il petto e la testa. Mi sono in seguito chiesto se sensazioni simili non fossero alla base delle esperienze di mistici e santi; mi sono chiesto se un'esperienza simile non fosse alla base della fede. Fatto sta che in me non si è accesa la fede: non solo continuavo a non credere nell'esistenza di un Dio con gli attributi classici delle religioni, in particolare quella cristiana, ma io per primo ritenevo che quell'esperienza potesse essere semplice suggestione o l'esito di chissà quale strano processo psichico, e in ogni caso qualcosa di troppo personale, fumoso e soggettivo per fondarci sopra la certezza dell'esistenza di un essere superiore. Dall'altro lato, però, si è acceso in me il dubbio, seppur fondato quindi non su ragionamenti razionali ma su sensazioni irrazionali: e se davvero esistesse una qualche forma di spirito che ingloba tutto? E se in slanci "divini" di questo tipo avessero origine le intuizioni attraverso le quali grandi matematici e fisici hanno trovato, e soprattutto strutturato in leggi o formule, forme di realtà talmente lontane dalla nostra esperienza da essere inconcepibili (penso ai numeri transfiniti di Cantor)? Ritornando quindi a un discorso più generale e in linea con il tuo video, sono d'accordo con te che il teismo religioso sia il massimo dell'irrazionalità ("credo a tutto un apparato di verità solo sulla base delle mie sensazioni"), mentre l'ateismo sia il massimo della razionalità ("credo solo a ciò che si può dimostrare, l'esistenza di Dio non si può dimostrare e quindi non credo che esista"), ma penso che possano essere ammesse anche forme intermedie di spiritualità, come anche l'animo umano può essere contraddittorio e avere compresenti rigore logico e convinzioni fondate sulla pura emotività. Per me l'agnosticismo è stato il risultato di queste contraddizioni: "Ogni tanto ho sentito la presenza di un'entità spirituale onnicomprensiva e superiore a noi, ma non è assimilabile a un Dio delle varie religioni e comunque potrebbe essere stato soltanto frutto di suggestione. Probabilmemte non saprò mai la verità." A questo punto, la replica immediata che già mi arriva dal tuo monologo: questa visione porta a una condotta di vita diversa da quella dell'ateo o del credente? Ci ho pensato su, e di fatto in effetti non sono molto dissimile da un ateo: non lodo "l'entità" quando succede qualcosa di belllo, non la biasimo o la interrogo quando capita qualche disgrazia, soprattutto non cerco un senso nel mondo, che secondo me a ogni modo è frutto della pura casualità. Però, questo stranamente lo faccio, ogni tanto, davanti a situazioni davvero difficili, prego, sia per me che per gli altri - e prego nel senso vero, in silenzio, con le mani congiunte, soppesando ogni parola della preghiera nella mia testa. Non so neanche chi o cosa prego, forse la "teoria del tutto" di Stephen Hawking, e certamente non prego con la convinzione che farlo serva effettivamente a qualcosa. Prego che, nel momento in cui gran parte di ciò che ci capita - e forse anche i nostri stessi pensieri - è deciso da forze fisiche e naturali che oltrepassano la nostra consapevolezza, beh, prego che in questo enorme campo da biglie subatomiche le cose si mettano un po' meglio per me e per i miei cari, o che i neuroni della buona volontà e dell'impegno si accendano facendoci trovare la soluzione giusta.
@Fyorad
@Fyorad 2 ай бұрын
Se non è “conoscenza”, non può essere altro che “fede”. Se non conosci fattori che confermino la posizione atea, stai esercitando un atto di fiducia basato sui dati raccolti finora, dati che tuttavia non riflettono una certezza. Al di là delle religioni tradizionali, spesso caratterizzate da un’accozzaglia di suggestioni e distorsioni logiche, in natura esistono fenomeni che suggeriscono l’eventuale presenza di ulteriori piani di manifestazione della vita cosciente, così per come la conosciamo. Perciò, l’agnostico è autorizzato dalla ragione a porre un dubbio, sicuramente più dell’ateo, che può aggrapparsi solo all’assenza di dati. Non si può dimostrare l’inesistenza di qualcosa che necessiterebbe di esistere per essere dimostrata; possiamo solo confermare una presenza o sospendere il giudizio. Ponendo il caso che “altro” non esista, l’ateo non potrebbe mai avere la dimostrazione della propria tesi. A mio avviso, si tratta di una posizione intellettuale nata come provocazione e divenuta una moda multiculturale. L'Ateo non ha il diritto di togliere dall'equazione dell'universo e le sue Leggi un possibile fattore determinante senza avere conferma della sua assenza. I lupi dal pelo azzurro, non abbiamo prove per dire che esistono, per cui puoi limitarti a dire "La loro esistenza non ci risulta" che è molto diverso da "Non esistono". Magari ne esiste uno su un altro pianeta chissà dove o da qualche parte nei boschi. Non è possibile escluderlo con certezza, altrimenti si presentino delle prove, in accordo col metodo scientifico, che confermino tale assenza. L’agnosticismo è, obiettivamente, l’unica posizione razionale in assenza di dati certi.
@edrom528
@edrom528 2 ай бұрын
E quali sarebbero questi ulteriori piani della vita cosciente? Quali le sue manifestazioni? Faccia degli esempi, sennò sta parlando di aria fritta.
@edrom528
@edrom528 2 ай бұрын
L'ultimo esempio poi manifesta uno scetticismo ridicolo, fuori da ogni logica: io dovrei sospendere il giudizio sui maiali che volano perché fino ad ora non ho mai visto un maiale volare? La consapevolezza dell'ateo è quella di chi applica il metodo scientifico e fa supposizioni anche e soprattutto in base alle esperienze (non personali, ma scientifiche).
@edrom528
@edrom528 2 ай бұрын
Ma quello che mi ha fatto più ridere di questo commento è l'ateismo come "moda multiculturale": in primo luogo non si capisce cosa diavolo lei voglia intendere con multiculturale, in secondo luogo potrebbe fare questa stessa obiezione agli epicurei e al Lucrezio del De Rerum Natura. Una moda, ma che mi tocca leggere.
@Fyorad
@Fyorad 2 ай бұрын
@@edrom528 Un conto è dire Lupi dal pelo azzurro, e un conto i Maiali che volano. E come se non riuscissi ad esprimerti per sfumature concettuali, ma solo con esagerazioni e tinte piatte. Probabilmente perché in fondo hai capito bene il mio messaggio, e non accetti che quelle sfumature possano esistere e debbano essere considerate; le ignori automaticamente. Non ti piace l'idea di non avere una risposta, e anche se siamo degli essere umani minuscoli e quasi insignificante rispetto alle incalcolate possibilità e combinazioni nell'universo, e forse molte di esse nemmeno concepibili per l'uomo, preferisci aggrapparti ad una risposta lesta basata su nessun dato certo. L'Ateo non ha alcun dato oggettivo per poter negare l'esistenza di un'entità complessiva che coincide con l'universo stesso, nè i religiosi per confermarla. Siete sulla stessa barca, che ti piaccia o meno. Il Raziocinio, senza dati, sospende il giudizio senza assumere posizioni nette. Ci sono delle ragioni pratiche per questo, che determinano la strategia più favorevole in ambito di ricerca. La prossima volta puoi anche non rispondere compulsivamente con tre commenti separati, scritti a sentimento. Potresti riflettere di più su quello che leggi, e fai infine fare unico commento.
@edrom528
@edrom528 2 ай бұрын
@@Fyorad Non hai risposto nel merito a nessuna delle obiezioni e domande che ti ho fatto, in particolare quella relativa al primo commento, che mi interessava più di tutte le altre. Dimostrazione del fatto che sei un bravissimo sofista e puoi ingannare con naturalezza qualche idiota. Tranne me. Quando ti deciderai a rispondere nel merito, anziché attaccare la persona e i modi, sarò qui a leggerti.
@alessiocontorni6852
@alessiocontorni6852 2 ай бұрын
Parlando di morte, te la butto lì: ma una bella riflessione delle tue sull'uso linguistico della morte e del morire? Muoio dalle risate, mi sento morire dentro, è bravo da morire, sto film è la morte, è la morte sua ecc. Sarebbe un argomento estremamente divertente! Anzi, divertente da morire!
@Teller-64
@Teller-64 2 ай бұрын
Ciao Roberto, ti seguo da tanti anni ormai (quando hai detto che l’ultimo video sull’ateismo risale a 3 anni fa mi sono sentito vecchio a 21 anni). Non ho mai commentato, ma da ex agnostico (non so più come definirmi ormai, mi sono fatto la mia personale religione) mi sento di intervenire in questa discussione. Il fatto è che tu parti da un presupposto sbagliato, ovvero che la negazione dell’ipotesi non sia un’ipotesi di per sé. Questo è un concetto logico che vale solo in fisica e nelle scienze naturali, ed è una semplificazione della vera logica matematica. Ovvero per chiare ragioni di ordine all’interno della comunità scientifica, si da per scontato che una cosa non esista finché non viene dimostrato il contrario. Da qui si capisce che dimostrare la non esistenza di qualcosa sia totalmente superfluo in fisica per esempio. Tuttavia il concetto di dio (a meno che non siamo pagani e crediamo in odino come essere fisico che vive ad asgard) è metafisico, e quindi per definizione gli strumenti “semplificati” della fisica non possono essere usati. Cosa ci resta quindi? La matematica, che fortunatamente è astratta proprio come la religione. Ora nella logica matematica il funzionamento è ben diverso. In matematica non esistono differenze tra affermazioni e negazioni, infatti la combinazione di ipotesi e tesi è detta proposizione. Questo significa che ogni singola proposizione va dimostrata, altrimenti rimane l’interrogativo (come ad esempio i problemi del millennio). Possiamo infatti dimostrare che nell’insieme [2,3] non esiste il 5. Finito questo lungo preambolo arriviamo alla religione. Ipotizzare l’esistenza di dio, o negare la stessa ipotesi, a livello matematico hanno la stessa identica valenza. Ovvero per essere veritiere vanno entrambe dimostrate. Da qui si potrebbe anche affermare che l’ateismo sia in realtà l’approccio meno razionale in assoluto, in quanto di base al fedele non interessa dimostrare l’esistenza di dio, mentre l’ateo teoricamente crede proprio nella scienza, che però gli scarica addosso l’onere della prova. Il punto di essere agnostici è proprio che non esiste la domanda “come si comporta l’agnostico?”. La domanda in sé mette l’ateismo sullo stesso livello della religione, perché come il cristiano si comporta in un certo modo in quanto cristiano, allora anche l’ateo si comporterà in un certo modo in quanto ateo. L’agnostico invece si comporta come vuole. Non esistono due agnostici uguali: uno si interrogherà spesso sul concetto di dio, uno magari osserva una determinata religione senza essere sicuro dell’esistenza di dio, uno magari ammette la possibilità dell’esistenza di un creatore o di un ordine cosmico, un altro si comporterà come un ateo. Il punto è proprio che l’agnostico non può essere definito nel suo comportamento, perché non ammette nessuna etichetta.
@G0REX94
@G0REX94 2 ай бұрын
Sottoscrivo pienamente in qualità di agnostico.
@trysteroelesuecaverne
@trysteroelesuecaverne 2 ай бұрын
Come tutte le definizioni, le distinzioni siamo noi a tracciarle in base all'utilita'. Una persona che dubita della propria religione pur seguendola non e' precisamente "agnostica". E' solo una persona che crede parzialmente, con un pochino di agnosticismo seminato sopra.
@Asdrubale01
@Asdrubale01 2 ай бұрын
ma questo prima intavola tematiche dicendo di commentare e di essere aperto ai commenti, e poi non risponde nemmeno ai suoi iscritti? Cioè, che fosse di fori come i terrazzi si vedeva eh..
@Teller-64
@Teller-64 2 ай бұрын
@@Asdrubale01 vabbè c’avrà anche una vita oltre a youtube eh
@francescociaccio5832
@francescociaccio5832 2 ай бұрын
Secondo me nel tuo commento confondi il concetto di verità con il concetto di realtà (i teoremi di Godel ne danno evidenza)
@gabry2558
@gabry2558 2 ай бұрын
Ottimo video Roberto, vorrei però aggiungere un livello di complessità che, in un certo senso, risolve alche il "problema" del 'come si comporta l'agnostico': non solo si può essere in dubbio che esista o meno dio, ma si può anche essere in dubbio su QUALE forma sia quella propria di dio nel caso esita, quindi non necessariamente l'agnostico dovrebbe adottare la "forma" cristiana cattolica di preghiera in certi momenti ma potrebbe anche adottarne una di diversa religione "codificata" o una in generale più intima, personale e amorfa
@blim8777
@blim8777 2 ай бұрын
Spero di non risultare offensivo, ma in tutto questo discorso mi ha lasciato un po' perplesso la descrizione della figura del "credente". In particolare mi sembra che si dia per scontato che il credere nel divino comporti necessariamente molti altri aspetti, tra cui, l'esistenza dell'anima in assenza di un corpo fisico, l'immortalità della coscienza, la presenza di un progetto divino specificatamente dedicato all'umanità, i concetti assoluti di bene e di male, il poter interagire col divino al punto di influenzarne le decisioni con la preghiera, il fatto che il divino agisca per un bene assoluto,... Mi sembra che la figura del credente qui considerata sia unicamente quella di colui che adotta pedissequamente il pacchetto di dogmi proposti da Santa Romana Chiesa (o istituzione equivalente), mentre credo che la fede e la spiritualità possa prendere forme e sfaccettature significativamente diverse (sicuramente in alcune delle religioni comunemente riconosciute, a maggior ragione se la spiritualità in questione è frutto di un'evoluzione personale). Esistono pertanto credenti che magari non credono nell'immortalità dell'anima (intesa come coscienza di sé), che magari non ritengono sensato interrogare il divino, ma comunque magari sentono di risuonare in una qualche forma di disegno cosmico. In questo senso penso che sia necessario superare la figura stereotipata del credente a cui si è fatto riferimento nel video ed estenderla a coloro che sono fermamente convinti dell'esistenza di qualcosa o qualcuno che trascenda il mondo fisico. In questo senso l'ateo sarebbe colui che è fermamente convinto che la realtà si esaurisca nell'interazione di particelle che seguono le leggi della fisica (conosciute e non), mentre l'agnostico non sarebbe convinto da nessuna delle due interpretazioni (magari essendo convinto della non dimostrabilità di entrambe). In questo senso ateo, agonistico e anche qualche credente si comporterebbero "da ateo", eppure cambia il modo di concepire l'universo (e credo che sia questo il punto in cui individuare la differenza dei termini, non nelle azioni che scelgono di intraprendere nei momenti di difficoltà)
@bbbb-l1y
@bbbb-l1y 2 ай бұрын
Faccio una breve correzione: L'assolutismo del male non fa parte del pacchetto cristiano cattolico (Credo si possano trovare tante fonti, ma ti cito quella di uno dei padri del pensiero cristiano: S.Agostino).
@ciroavolio1133
@ciroavolio1133 23 күн бұрын
Roberto, grazie a te ha un senso aprire l app di KZbin. Per me sei un grande. Un giorno potresti fare un video su come siamo arrivati al concetto di un Solo Dio. Perché sembra superiore il monoteismo?
@RobertoMercadini
@RobertoMercadini 23 күн бұрын
Grazie Ciro! Ci penserò; in fondo quello di Dio è un tema su cui rifletto stesso.
@nicolaeilsognodisalomone
@nicolaeilsognodisalomone 2 ай бұрын
L'eterno assente se non sbaglio in una live con ateotube ammise (e detto da lui dovrebbe far riflettere) che l'ateo in realtà è un panteista
@pierpandaraffagnato
@pierpandaraffagnato 2 ай бұрын
Io mi definisco panteista, ma non sono per niente ateo. Credo più alle leggi dell'universo che alla scienza, e non mi curo nel dire che dio non esiste perchè è razionalmente illogico.
@rick17345
@rick17345 2 ай бұрын
Bah, da parte di alcuni ambienti religiosi c'è invece chi afferma il contrario, ossia che il panteismo sarebbe una forma di ateismo camuffato 😅 Anche Guénon lo diceva, addirittura affermando che il panteismo non è realmente metafisico
@nicolaeilsognodisalomone
@nicolaeilsognodisalomone 2 ай бұрын
@@rick17345 Si si condivido ma infatti "L'Eterno Assente" non è un ateo qualunque mi verrebbe da dire è l'ATEO per antonomasia.. Trovavo curioso che ammise di essere panteista e di sostenere che in realtà tutti gli atei sono panteisti, ora lui è un fisico teorico.. Io non sono nessuno, ma effettivamente se per ateo si intende colui che non crede al Dio delle religioni è una cosa, se invece per ateo si intende colui che crede di non esistere nemmeno o che so di essere solo materia e quindi ammasso di particelle senza capo ne coda ok.. Ma in fondo io credo che una cosa la viviamo tutti (atei e credenti) ed è l'esperienza di essere vivi, e la sensazione di essere stati creati in quanto creature.. Il panteista forse altro non è che uno il quale accetta di essere una creatura ma che non riconosce un creatore onnisciente, onnipotente o misericordioso.. E' un pò come quando fai la pupù, si è una creazione ma poi tiri lo sciacquone.. io esisto, la pupù anche, ma tra me e lei non c'è nessuna interazione e anzi ci sono creazioni che compi quotidianamente che non sai di compiere quindi questa è la mia idea di panteismo.. C'è qualcosa di più grande ma noi siamo talmente insignificanti e talmente è alta l'incomunicabilità tra noi e questo "qualcosa di più grande" che non vale la pena perderci tempo, molto più prezioso essere grati di ogni attimo e cercare di pensare a noi stessi e al nostro ecosistema che pensare a Dio.. In questo senso condivido pienamente che il panteismo è una forma di ateismo camuffato..
@carlofierens3773
@carlofierens3773 2 ай бұрын
Bravissimo Roberto! Ho apprezzato molto soprattutto la seconda parte del video, perché va verso un mio profondo convincimento: la posizione agnostica, così "in voga" ai giorni d'oggi, è l'unica veramente NON difendibile delle tre! A meno che non si declini in un puro menefreghismo (che comunque, come giustamente rilevi, agli atti pratici ricalcherebbe comunque un ateismo). L'esistenza di Dio è l'unica domanda fondamentale a cui possiamo dare una nostra risposta intima, la quale sarà democratica come poche altre. Alla resa dei conti, la mia risposta avrà la stessa dignità di quella di un fisico nucleare, il convincimento di un filologo varrà tanto come quello di un proletario. Questo proprio perché è un approccio fondamentale alla vita che non si basa su dati certi empirici ma sulla nostra percezione della posizione dell'Uomo. E non sto dicendo che ogni indagine sia inutile, ma è un po' come nell'amore: vivrò l'amore in modo diverso dopo aver letto la Vita nova? Certo! Ma non potrò mai dire che il mio amore sia migliore di quello di un perfetto analfabeta.
@AndreaCavis
@AndreaCavis 2 ай бұрын
Non capisco il tuo ragionamento, la differenza sostanziale tra ateismo e agnosticismo è nella non certezza dell'esistenza di Dio. Per gli agnostici, non essendoci possibilitá Di saperlo con certezza, non prendono Una posizione netta. Se anche il loro comportamento Sia uguale a quello degl'atei (Che non è detto, come dimostrano altri commenti qua), questo non ha niente a Che vedere col fatto Che la posizione Sia indifendibile
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
@@carlofierens3773 Che supercazzola. Il credente crede che Dio esista. L'Ateo non crede che esista nessun Dio. L'Agnostico non è né credente né ateo. Non capisco come facciate a non comprendere una cosa così semplice. Sembra quasi che gli atei stiano diventando una setta e vogliano tirarsi dentro gli agnostici per fare numero 😁
@silviusuelbus3108
@silviusuelbus3108 2 ай бұрын
Che poi, ad essere onesti, la definizione di agnostico non per forza ha a che fare con la fede. Ad esempio, agnostico può significare anche “che non conosce”. In questo senso, per esempio, io sono sia ateo che agnostico. Agnostico perché se Dio esista o no non lo posso sapere o verificare, ateo perché nonostante io non sappia e non possa dimostrare la sua esistenza, non ci posso credere senza prove tangibili. Edit: In un certo senso possono esistere anche credenti agnostici, che non affermano di poter sapere se Dio esiste in senso pratico, ma che comunque credono in Dio anche senza prove, proprio per “fede”.
@ChristianIce
@ChristianIce 2 ай бұрын
Esatto. Agnosticismo deriva da "gnosi" che significa letteralmente "conoscenza". Quando si usa il termine agnosticismo cercando di definire "la sospensione del giudizio", si commette un errore banale. O credi, o non credi, e se sospendi il giudizio, mi spiace, ma significa che "non credi". Si tratta di una dicotomia, o sei tifoso della Roma o non lo sei, e se "sospendi il giudizio" difficilmente andrai allo stadio a sventolare bandiere.
@mikan3222
@mikan3222 2 ай бұрын
@@ChristianIce è molto diverso dal tifo. Non fai il tifo per una divinità e non devi andare in nessuno "stadio". Se sospendi il giudizio sul credere, in realtà stai credendo che ci sia la possibilità che esista qualcosa, ma non ti senti abbastanza convinto da ammetterlo, però potrebbe essere. Se non credi, credi 0, sempre. Se credi puoi credere 1 o 100, ma credi sia con 1 che con 100, è solo come lo dimostri a te stesso e agli altri, come lo pratichi, che cambia. L'agnostico crede, con incertezza, ma dentro di sé, nel profondo, crede o anche solo spera.
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
Bravo.
@ChristianIce
@ChristianIce 2 ай бұрын
@@mikan3222 Credente e non credente sono una dicotomia. Non si tratta di opinioni, ma di lingua italiana. Se l'esempio non ti piace, pazienza :)
@silviusuelbus3108
@silviusuelbus3108 2 ай бұрын
@@mikan3222 Se la definizione di agnostico è “colui che non conosce” allora questo non ha niente a che vedere con il credere o con lo sperare.
@marcoperoni1511
@marcoperoni1511 2 ай бұрын
Caro Roberto, dal basso dei miei 24 anni vorrei dire che mi fa sorridere molto il tuo epilogo in cui sembri giustificarti dicendo "questo è un video un po' estemporaneo", perché penso che questi video estemporanei siano forse i più pragmatici e utili alle riflessioni quotidiane. Inneggio quindi ad una lunga vita di video come questi, abbiamo tutti bisogno di estemporaneicizzarci.
@DerrickDrum
@DerrickDrum 2 ай бұрын
Ho la risposta, basata sulla mia esperienza di vita personale: l'agnostico è colui che, in presenza di un credente, pur essendo ateo, dice di essere agnostico per lasciare quel tanto che basta di beneficio del dubbio, al solo scopo di evitarsi una discussione infinita e soprattutto inutile con un credente.
@isabellacicchetti6058
@isabellacicchetti6058 2 ай бұрын
Giusta osservzione: il credente tollera l'agnostico ma l'ateo lo manda in bestia.
@DeeMacias
@DeeMacias 2 ай бұрын
Quindi l'agnostico è un ateo bugiardo perchè è pigro ed egoista? Ma vi rendete conto delle castronerie che pensate?😂😂😂 Scusa ma non posso fare a meno di rispondere a questi commenti. Soprattutto dopo aver letto "Ho io la risposta". Non so se ridere o piangere. Se mandarlo sto messaggio o cancellare passando oltre. Lo mando.
@anarchiccox
@anarchiccox 2 ай бұрын
@@DeeMacias chiunque abbia un po' di autostima, una risposta propria e intima, la darà ad ogni quesito che gli si propone, perciò sappiamo tutto e niente. Ciò che per me può essere vitale, per un altro sarà lo scarto, e così via...
@DerrickDrum
@DerrickDrum 2 ай бұрын
@DeeMacias ecco un ateo dell'umorismo
@fuckcensure84
@fuckcensure84 2 ай бұрын
No, l'agnostico è l'unico che non vive di certezze, al contrario dello scettico e del credente.
@TheGTP1995
@TheGTP1995 2 ай бұрын
Penso che avremmo una discussione più costruttiva se ponessimo l'affermazione "anche gli atei credono" nel contesto in cui viene usata. Personalmente sono credente, ma non ho difficoltà ad ammettere che, dal punto di vista puramente razionale, il massimo che si può dire è che non sappiamo se esista o meno un essere superiore (ed ho visto che un'altra persona ha puntualizzato il significato corretto, anche se non comune, della parola "agnostico", molto interessante). Mi è capitato però qualche volta di infastidirmi perché qualche ateo asseriva che chi crede è meno intelligente, in quanto ha una posizione non razionale, o comunque meno razionale della sua. Ed è qui che nasce il problema. Quando sorgono queste discussioni (forse soprattutto su internet), è facile vedere da entrambe le parti semplificazioni, per cui è comune che un ateo semplifichi asserendo "tu non sei razionale perché sei credente" e che un credente, a sua volta, semplifichi affermando "però anche tu credi,". Il vero problema qui non è chiedersi se il verbo "credere" sia corretto anche nel caso di un ateo. La vera discussione è se le due posizioni (credere o essere atei) siano sullo stesso piano dal punto di vista razionale. Io ritengo di sì, perché non possiamo dimostrare alcuna delle due posizioni e le argomentazioni a favore dell'una e dell'altra si riducono ad un diverso modo di interpretare la realtà che osserviamo. Però non abbiamo modo di dimostrare quale delle due interpretazioni sia corretta. Credo che su questo sia d'accordo anche tu, ma se non lo fossi sarei interessato a sentire perché. Un ultima cosa: questa discussione è resa ancor più complicata dal fatto che credere o non credere non è una posizione "binaria", come si direbbe adesso, ma ci sono molte sfumature nel mezzo. Nel video hai fatto riferimento ad alcuni comportamenti che una persona credente potrebbe avere, ma non tutti i credenti credono nelle stesse cose. Per esempio, ci sono credenti che, di fronte ad una guerra, si chiedono in che modo possa fare parte del disegno divino. Io invece questo non me lo chiedo: credo nel libero arbitrio, da cui consegue che le guerre sono causate da noi e che, qualunque essere divino esista, questo non intervenga per risolvere i nostri problemi. Un'altra conseguenza di questa mia posizione è che da alcuni anni ho smesso di pregare.
@danieletumminello8729
@danieletumminello8729 Ай бұрын
Dall'ultima cosa ne deduco che pregavi per chiedere favori come facevo io da piccolo con le carte dei pokemon per trovare le più rare e non per adorare o ringraziare la divinità (e pure quello è comprensibile, perchè, se non interviene mai in nostro favore da una parte, e con tutte queste guerre dall'altra...non c'è nè da adorare nè da ringraziare in effetti). Comunque, per quanto riguarda il corpo centrale, sarei d'accordo con il tuo pensiero se esistesse uguale -- o comunque simile -- probabilità affinchè i due casi siano reali, ma no: è una falsa dicotomia la tua. E anche fosse, quando non si hanno sufficienti dati per dirimere la questione a favore di una o l'altra parte, la posizione razionale in questi casi è il rasoio di Occam (vedi fenomeno degli UFO quando hai immagini sgranate).
@TheGTP1995
@TheGTP1995 Ай бұрын
@danieletumminello8729 sorvolo sulla tua deduzione. Riguardo le probabilità invece, il problema si riduce, come dicevo, ad una diversa interpretazione della realtà. Senza però essere in grado di dire quale sia la visione corretta. In questo caso specifico, si possono trovare valide argomentazioni per dire che è improbabile che esista un essere superiore. Ma si possono trovare argomentazioni altrettanto valide per dire che è più probabile che esista anziché che non esista. Per esempio, la formazione dell'universo che osserviamo è sì possibile in maniera del tutto casuale, ma decisamente improbabile. Ora, noi due ne potremmo discutere per ore, ma se la questione non è stata risolta da secoli di filosofia è proprio perché, se non ci si può rifare al dato sensibile e bisogna invece affidarsi al puro ragionamento, la conclusione che si raggiunge dipende sempre dai presupposti da cui partiamo. Ma non abbiamo modo di stabilire quali siano i presupposti corretti.
@rivoluzionedelpensiero
@rivoluzionedelpensiero 2 ай бұрын
Non mi convince la tua posizione, sempre che io l'abbia compresa. Convengo naturalmente che c'è una netta differenza tra l'ateo e il credente di cui tu parli, perché l'ateo di cui parli è colui che ha la singola credenza che "Dio non esiste" o perlomeno la singola credenza: "Non ho alcun motivo per credere in Dio", ma il credente di cui parli non ha solo la singola credenza "Dio esiste", ma anche "esiste il paradiso", "esistono i santi", "esiste Gesù", "Dio è buono", e via discorrendo. Nell'esempio che hai fatto emerge la stessa cosa. Colui che guarda la televisione spenta guarda solo la televisione come oggetto, colui che guarda la televisione accesa non guarda solo la televisione come oggetto, ma guarda anche il suo contenuto. Non so se sono riuscito a spiegarmi: la tua comparazione non è corretta in partenza. E' infatti ovvio che un credente come lo definisci tu fa un atto di fede più "pesante", perché appunto un tale atto gli chiede di credere a tantissime cose. E questo tu da ateo lo percepisci benissimo perché sai intimamente che non potresti mai riuscire a credere a tutte quelle cose a cui crede un credente (il credente di cui parli tu). La tua comparazione quindi è sbagliata in partenza perché non ti è chiaro, forse, che il modo corretto di approcciarsi a Dio è un modo naturalistico, in relazione al quale ci si pone di fronte alla domanda ultima sulla natura dell'universo. Tale natura si può spiegare con o senza ricorrere a un essere creatore? Ed è di fronte a questa domanda che essere atei o credenti si palesano come due facce della stessa medaglia. Comunque, se hai tempo e voglia, ti consiglio di vedere il video che ho fatto qualche giorno fa e che ho intitolato "Basta mistificare Dio", dovrebbe chiarirti meglio il mio pensiero.
@ChristianIce
@ChristianIce 2 ай бұрын
Il concetto di dio porta con se il bagaglio dei peccati, dell'anima immortale, del giudizio, del paradiso e l'inferno, o perlomeno quello è l'unico di cui mi interessa essere ateo. Un dio motore del cosmo, privo di tutti i gadget sopraelencati, a che serve nella pratica? È irrilevante, la nostra esistenza sarebbe identica con o senza.
@rivoluzionedelpensiero
@rivoluzionedelpensiero 2 ай бұрын
@@ChristianIce vuoi forse dire che se le cose non stanno secondo i tuoi desideri, preferisci non sapere? Ma sei davvero sicuro che non ti interessa conoscere la natura ultima di ciò che esiste, e comprendere ad esempio se in qualche forma puoi esistere per sempre, essendo parte di qualcosa di più grande?
@ChristianIce
@ChristianIce 2 ай бұрын
@@rivoluzionedelpensiero "se in qualche forma puoi esistere per sempre" Eh no, questa è l'anima immortale, che si porta dietro tutti gli altri bagagli. Se c'è anima immortale com'è la vita dopo? È uguale per tutti, buoni e cattivi? Allora c'è un giudizio! Allora ci sono delle regole! Allora tutto il tuo discorso va a farsi benedire, senza offesa.
@rivoluzionedelpensiero
@rivoluzionedelpensiero 2 ай бұрын
@@ChristianIce il mio discorso è semplice: credere o no in Dio è qualcosa che attiene la natura ultima dell'universo e non riguarda per niente le religioni. La natura ultima dell'universo non è però qualcosa che non ha conseguenze, un fatto di pura curiosità, significa anche avere la chiave per svelare cosa siamo veramente, come si origina la coscienza e la nostra identità: tutti discorsi che devono affrontarsi in termini naturalistici non religiosi. Il tuo discorso sembra essere: solo la religione dà risposte a queste domande, nel momento in cui considero la religione incoerente e irrazionale, tutte queste domande perdono di senso. Ma sbagli: tali domande mantengono il loro senso più autentico, che è un senso naturalistico.
@ChristianIce
@ChristianIce 2 ай бұрын
@@rivoluzionedelpensiero Credo tu debba scegliere se avere un approccio deista o se riferirti ad un dio personale. Per come la vedo io, nel primo caso è irrilevante, nel secondo si tratta di religione, anche sia la religione di una persona singola che immagina dio un po' come crede. Da un punto di vista naturalistico abbiamo la certezza che la mente sia un sottoprodotto del cervello, e da li purtroppo non si scappa.
@lucianaleporoni4206
@lucianaleporoni4206 2 ай бұрын
Bravo Roberto per questi spunti di riflessione, in definitiva ognuno di noi è libero di credere in ciò che vuole!!!
@edo29-i2y
@edo29-i2y 2 ай бұрын
Il problema è l'idea che si ha comunemente della posizione degli atei, ovvero che l'ateo si aspetti il nulla eterno dopo la morte. Quando qualcuno non condivide questa visione, tra l'altro poco rassicurante, ma non crede neanche a una divinità senziente che osserva e giudica il comportamento di ogni uomo, allora si definisce agnostico. Si può dire che l'agnostico sia un ateo, perchè non crede in Dio, ma che non eslcude l'esistenza di una dimensione sovrannaturale, ovvero non dà per certo il nulla eterno.
@oscarcastri
@oscarcastri 2 ай бұрын
in questo ragionamento secondo me ci sono troppe certezze.
@shweshwa9202
@shweshwa9202 2 ай бұрын
Ma che stai a dì? Agnostico è un qualcuno che non sa se x-esiste o no. Quindi il teista agnostico o l'ateo agnostico. Ateo e teista rispondono alla domanda "Credi che dio esiste?" no, ateo. Si, teista.
@edo29-i2y
@edo29-i2y 2 ай бұрын
​@@shweshwa9202 sì sono d'accordo e magari mi sono espresso male. Mi riferivo al fatto che chi non professa nessuna religione spesso comunque preferisce definirsi agnostico e non ateo, perchè con "ateo" comunemente si intende una persona convinta che dopo la morte ci sia il nulla eterno e questa è una visione che molti rifiutano. Quindi spesso molti non credenti (quindi atei) si definiscono agnostici
@edo29-i2y
@edo29-i2y 2 ай бұрын
​@@shweshwa9202 per fare un esempio magari qualcuno non crede in nessun Dio, ma non esclude che possa esserci qualcosa ad esempio reincarnazione. Questo qualcuno sarebbe effetivamente ateo, ma non si definirebbe tale perchè nella concezione comune l'ateo non crede a nulla
@shweshwa9202
@shweshwa9202 2 ай бұрын
@@edo29-i2y ateo risponde a una sola domanda: credi in dio? reincarnazione non c'entra niente. Dire che un ateo non crede in nulla, cosa vuol dire? nulla in cosa?
@blueprice_2549
@blueprice_2549 2 ай бұрын
Lei è un grande, la trovo sempre una persona simpatica
@OwlKilla
@OwlKilla 2 ай бұрын
se quello che ha creato l'universo e tutte le galassie dagli atomi all'universo ti debba qualcosa sei fuori strada figurati renderti immortale, immaginati un essere capace di tutto che ha fatto tutto e che nella sua immensità deve dimostrare ad una formica che lui non gli sta mentendo la fiducia non si chiede neanche agli esseri umani, qua niente è gratis se ragioni razionalmente è vedi solo quello che vedi, comportati bene e tratta bene il tuo prossimo se tutti lo facessero non avresti l'immortalità ma vivresti meglio di mo sicuramente
@OwlKilla
@OwlKilla 2 ай бұрын
scusa se so stato un po stizzito ma a me che praticamente non esco da 1 anno sto agli arresti domiciliari, mi hanno costretto a rifare la targa per 300 euro se no non passava la revisione, mi hai fatto veni in mente un video di richard benson il futuro non è dovuto a nessuno sono john ammazzagufi
@PaoloVolpeFireFox
@PaoloVolpeFireFox 2 ай бұрын
Si in effetti io ultimamente riesco pure a camminare sull'acqua, e dividere il mare🌊🌊 😁😁😁 Peccato che quando vado in giro 😥😥😥ho il deambulatore!!
@OwlKilla
@OwlKilla 2 ай бұрын
@@PaoloVolpeFireFox immaginati concentrarti sul dito
@PaoloVolpeFireFox
@PaoloVolpeFireFox 2 ай бұрын
@@OwlKilla si al mattino quando mi pulisco, 🌊🌊🌊onde🌊🌊🌊 evitare che mi sporco la mano 😁😁😁costa.. più cara, ed è sempre più... sottile 😡😡😡
@ChristianIce
@ChristianIce 2 ай бұрын
L'ateismo è una fede tanto quanto il non fumare sia un vizio. Ateismo e agnosticismo non sono mutuamente esclusivi. Spiegazioni tanto semplici quanto vecchie, tranne per chi si ostina a far finta di non capirle.
@alessandrotorresi6974
@alessandrotorresi6974 2 ай бұрын
Esatto
@deibu__
@deibu__ 2 ай бұрын
GUAI A TE CHRISTIAN AIRTE
@eliasbonafe9236
@eliasbonafe9236 2 ай бұрын
Come al solito, ogni tuo commento è preciso e puntuale. Ormai sono anni che apprezzo i tuoi interventi che becco ogni tanto sotto i video. Lascio qui il mio di pensiero già che ci sono. Se si vuole usare la parola credente anche per l'ateo, andrebbe bene solo se in cambio ci fosse l'ammissione che la credenza in una qualche religione sia di carattere diverso rispetto a quella dell'ateo; così facendo verrebbe però comunque meno l'obiettivo dei religiosi che in realtà vorrebbero solo, a mio parere con ben poca onestà intellettuale, portare le due posizioni su una stessa livello di legittimità, siccome percepiscono la loro come più fragile e dogmatica. Dunque, se proprio ci tenete, si può affermare che sia l'ateo sia il religioso sono credenti, ma l'ateo crede in ciò che vede e può dimostrare empiricamente, mentre il religioso ha una credenza "di fede", dogmatica e specifica. Ma visto che ormai "credente" si usa già in ogni caso per definire implicitamente una "credenza di fede" (la cose è consolidata), eviterei di cambiare alcunché e di giocare con le parole; e sarà giusto che i credenti si prendano le responsabilità della loro posizione filosofica-teologica.
@7thson855
@7thson855 2 ай бұрын
Concordo Aggiungo alla tua riflessione sull'agnosticismo. Non solo non sono mutualmente esclusive, ma alcune forme di agnosticismo implicano un "comportamento ateo" come l'agnosticismo epistemologico di cui parlava anni fa Wesa: Dio è un ipotesi non necessaria e perciò si vive come atei, se un giorno compare la Madonna a fare miracoli e dimostra di fare miracoli allora si crederà verosimile che la Madonna esiste e fa miracoli.
@leezard2578
@leezard2578 2 ай бұрын
​@@7thson855E come si fa a dimostrare scientificamente un miracolo?
@rosavitiello8500
@rosavitiello8500 Ай бұрын
Gesù esiste in ogni persona che guarda un suo fratello
@minodiodati3602
@minodiodati3602 2 ай бұрын
La visione atea spesso si associa a un riduzionismo materialista, cioè il voler ridurre tutta la realtà a processi fisici e biologici. Che piaccia o no questo presupposto è fideistico in quanto si basa su una convinzione non dimostrabile. Abbiamo evidenze nella nostra esperienza quotidiana - come la coscienza, le leggi morali e logiche, la razionalità - che sembrano trascendere le spiegazioni materiali e indirizzano verso una realtà metafisica. Ridurre queste evidenze a pura materia è un approccio riduzionistico e una scelta di metodo non giustificata. Chi ha stabilito che ridurre queste realtà immateriali a pura materia sia l’unico approccio corretto? Vedere la realtà come solo materiale è una scelta filosofica legittima, ma non più razionale di una visione metafisica in quanto entrambe le visioni si basano su presupposti non dimostrabili e quindi in ultima analisi, possono essere considerate fideistiche. Inoltre la questione della vita dopo la morte non è necessariamente collegata al credere o meno all’idea di un creatore (potrebbe non esserci nessuna vita dopo la morte ma l’universo potrebbe comunque essere creato).
@bo3053
@bo3053 2 ай бұрын
Lei confonde "fede" con "confidenza", "attendibilità".
@cosmiuz2246
@cosmiuz2246 2 ай бұрын
La “coscienza” è frutto di processi neurobiologici. Si chiama scienza, non metafisica o riduzionismo materialista.
@minodiodati3602
@minodiodati3602 2 ай бұрын
@@bo3053 La distinzione è interessante, ma penso che ci sia una sostanziale sovrapposizione. Avere 'confidenza' nel naturalismo si basa su un presupposto non verificabile, come l’idea che tutto sia spiegabile tramite la materia. Inoltre, alcune spiegazioni naturalistiche, come quelle sulla morale, non mi sembrano particolarmente affidabili o esaustive.
@aselliofacchio
@aselliofacchio 2 ай бұрын
​@@bo3053chiaramente non conosci il significato di "confidenza"
@friedrich.1605
@friedrich.1605 Ай бұрын
Non è filosoficamente corretta l'identità tra il concetto di fede e quello di senso di certezza indimostrata in generale
@rossorossi2181
@rossorossi2181 2 ай бұрын
Io è una vita che campo da agnostico e ci campo benissimo, restare in contemplazione senza dovermi rivolgere a un dio specifico mi fa star bene. Per me è una visione puerile dover prendere posizione su una cosa di cui non si può conoscere nulla. Mi par di tornar all'epoca in cui ero ragazzino e tutti pretendevano che io tifassi una squadra di calcio solo perché mi piaceva vedere qualche partita di calcio, come se non si potesse godere nel vedere un bel gioco indipendentemente dalla maglia dei giocatori. Per me siete strani voi fedeli , tu rimani simpatico e interessante ma pur sempre strano quando pretendi di incasellare tutti gli esseri umani in due categorie che ti sembrano esaustive.
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
@@rossorossi2181 Esatto.
@1965Cataldo
@1965Cataldo 2 ай бұрын
Un giorno qualcuno rivolgendosi ad un ateo disse: "Ma tu credi?". E l'ateo rispose:"Grazie a Dio, no!".
@novellobrancher9627
@novellobrancher9627 2 ай бұрын
Qualche giorno fa attorno ad una piscina termale, un gruppetto discuteva su questi temi e si capiva che molti confondevano " l'ateo " con " l'anticlericale " così come " l'agnostico " con " il diagnostico..." uno spasso.
@luigiterzo2.0
@luigiterzo2.0 2 ай бұрын
“Tichiti tichiti.. ho guardato la televisione per 3 ore e poi l’ho acceeesaaaa tichiti tichiti”
@PaoloVolpeFireFox
@PaoloVolpeFireFox 2 ай бұрын
E ci ho visto tanto amore.... Vasco 😁😁😁😁
@manuelfarzini
@manuelfarzini 2 ай бұрын
Il fatto che tu abbia dovuto fare due video per spiegare questa cosa è un fatto quantomeno grave🤣Tu però ci aggiungi sempre qualcosa ed è un piacere ascoltarti.
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
L'agnostico è colui che non ha le certezze dei credenti e non ha nemmeno le certezze degli atei. Non vedo il problema e non vedo perché accanirsi contro questa figura. Vive col dubbio? Si. È un problema? No!
@oscarcastri
@oscarcastri 2 ай бұрын
Per esempio, il mio agnosticismo si manifesta nei confronti di un'idea di Dio diversa da quella antropomorfa delle religioni Abramitiche (per esempio), dicendo questo intendo che l'idea di Dio si può sviluppare anche in altri modi. Nei confronti di queste che comunemente vengono chiamate Religioni mi sento dinpoter professare apertamente il mio Ateismo. In questo caso non trovo sensato l'Agnosticismo perchè le Religioni trasformano qualcosa che non so può percepire in qualcoaa di Reale, o ci si crede oppure no.
@mariananilaterra6875
@mariananilaterra6875 2 ай бұрын
Non so se Dio esiste ma mi piace credere che in ognuno di noi alberghi una parte immortale ,pura . Sei divertentissimo Roberto 😊 PS:È stato un piacere conoscerti a Venaria al "teatro la concordia "lo scorso 7 nov., bello spettacolo, io e mio figlio non avevamo dubbi,alla prossima!❤
@albertomassi9764
@albertomassi9764 2 ай бұрын
non hai bisogno di crederlo, i nostri protoni hanno miliardi di anni e non ne conosciamo il meccanismo di decadimento. io direi che possiamo catalogarli come eterni 😉
@mariananilaterra6875
@mariananilaterra6875 2 ай бұрын
@albertomassi9764 👍😉
@MarcoMB70
@MarcoMB70 2 ай бұрын
Posso permettermi di dire che si confonde la logica formale con quella sostanziale? Come avvocato io costruisco in Tribunale due tipi di ragionamenti: 1. Logico formale: Mi preoccupo che il mio ragionamento sia coerente e non contenga contraddizioni. 2. Logico sostanziale: Mi assicuro che le premesse (numero 1) siano supportate da prove CONCRETE e che il ragionamento sia rilevante per il caso. i clienti/fedeli (quasi tutti) si fermano al numero 1, e qui siamo uguali (un ateo ragiona come un religioso) io però sono ateo e devo applicare anche il numero 2. Roberto Mercadini è un uomo calvo risponde perfettamente a 1 ma non a 2
@matteobosio114
@matteobosio114 2 ай бұрын
La questione molto interessante e vorrei ragionarci sopra per dare una mia risposta più completa, ma prima necessita rivedere gli altri due video Collegati a questo perché altrimenti rischierei solo di fare mie valutazioni non relative ai concetti espressi da mercatini. Vorrei rivedere anche questo per capire più chiaramente i concetti espressi ma da una prima visione non mi trovo d'accordo sulla definizione di agnostico e quindi sul ragionamento che ne consegue.
@antonioturco5892
@antonioturco5892 2 ай бұрын
Grande Roberto. Preparati però a rifare questo video ogni tre mesi, ché tanto non lo capiscono.
@evolutionepicfail7709
@evolutionepicfail7709 2 ай бұрын
@@antonioturco5892 No. Non lo capiamo. Ma non per stupidità, ma semplicemente per stavolta il buon Mercadini ha toppato. Succede anche ai migliori. Se tu mi chiedi "sei credente?" ti dirò di NO. Se mi chiedi "allora sei Ateo?" ti dirò altrettanto di NO. E non me ne frega niente se tu hai l'esigenza di inserirmi per forza in una delle due categorie, è un problema TUO, perché io non appartengo a nessuna delle due. Sorry.
@TheHamlet89
@TheHamlet89 2 ай бұрын
@RobertoMercadini Credo tu abbia descritto benissimo due cose che però non hai esplicitamente formalizzato, cioè che esistono due tipologie di atei: nella prima parte del video descrivi l'ateo che semplicemente si limita a negare ciò in cui crede il credente. Tu credi in questo, io no. E son d'accordo con te, questo tipo di ateo non si può affermare che creda. Quanto meno non lo sta facendo se si limita all'atto di negazione. Nella seconda parte del video descrivi un altro tipo di ateo, cioè colui che, sulla base dell'ateismo, ha elaborato una sua visione del mondo e di comportamento. Una filosofia di vita basata sull'ateismo. Una filosofia di vita in cui evidentemente crede. E che per altro può essere diversa da altre filosofie di vita basate sull'ateismo di altri atei. Un po' come le diverse visioni religiose. Per cui sorge la domanda: quanta differenza c'è tra credere in una filosofia atea (nell'accezione letterale di "senza dio") o credere in una religiosa? Non è di fatto il semplice spiegarsi l'esistenza con la presenza di un dio oppure spiegarsi l'esistenza senza la presenza di un dio? Rimane pur sempre una spiegazione in cui si crede. A differenza dell'agnostico, che hai splendidamente messo a nudo nella sua ignavia, che di fatto sarebbe l'unico che davvero non crede in niente. Ma si può davvero vivere senza credere in qualcosa?
@Ottavio_Farnese
@Ottavio_Farnese 2 ай бұрын
L'agnosticismo è solo un ateismo di fatto, perché non decidere porta inevitabilmente a vivere come se Dio non ci fosse, quindi L'agnosticismo è solo uno spostare il problema senza per niente affrontarlo
@UsssOSMART
@UsssOSMART 2 ай бұрын
affrontare cosa? Gli spiriti? C'è fior di agnostici che studia e si confronta con una questione che pure nessuno è in grado di dimostrare. Categorizzare è semplicistica superbia.
@leezard2578
@leezard2578 2 ай бұрын
@@UsssOSMART infatti l'analisi di mercadini mi sembrava un pochino superficiale stavolta, gli atteggiamenti di atei e agnostici non sono proprio uguali uguali
@anarchiccox
@anarchiccox 2 ай бұрын
Oppure lo porta a termine, il problema.
@fuckcensure84
@fuckcensure84 2 ай бұрын
È colui che vive di certezze che sbaglia, quindi sia il credente che lo scettico. Pura superbia credere di poter vivere di certezze mantenendo una dignità intellettuale. Sapere di non sapere è la forma di conoscenza che ha più spessore. Non esistono verità laddove non si arriva con l'intelletto e con i sensi che abbiamo a disposizione.
@fuckcensure84
@fuckcensure84 2 ай бұрын
Non ci è concesso sapere, ergo non puoi vivere di certezze che non siano tangibili nel mondo fisico.
@rosavitiello8500
@rosavitiello8500 Ай бұрын
Grazie ❤
@Simobrah90
@Simobrah90 2 ай бұрын
ma non è vero io bestemmio proprio rivolgendomi a dio
@giuseppe.vavassori
@giuseppe.vavassori 2 ай бұрын
Allora non sei ateo. Lui faceva riferimento alle bestemmie di un ateo
@EV_Biker
@EV_Biker 2 ай бұрын
@Fyorad non ritrovo la tua risposta al mio commento quindi la riporto integralmente perché mi sembra interessante: "No, in realtà quello è un enorme errore logico. L'onere della prova spetta a chiunque, sia per confermare che per negare con certezza. Per togliere qualcosa dall'equazione complessiva dell'universo - qualcosa la cui considerazione potrebbe essere cruciale alla comprensione complessiva - dovresti provare la sua assenza certa. Se credi che qualcosa non esista, sarai sempre influenzato a ignorare percorsi di ricerca, ed è nocivo per la Scienza stessa. Se invece sospendi il giudizio laddove non hai prove per assumere una qualsiasi posizione netta, allora sarai sempre nell'attitudine più favorevole nei confronti della ricerca. Hai due puzzle da 4000 pz. davanti. Uno è un disegno di fantasia dall'uomo, e l'altro è la misteriosa fotografia del mondo. Ne prendo un pezzo a caso e ti dico che secondo me non fa parte della fotografia, ti do qualche spiegazione senza tuttavia provarti che quel che dico è certo. Sarà un frammento della fantasia umana o un pezzo della fotografia reale? Mi permetti di toglierlo o vuoi lasciarlo lì in mezzo, sospendendo il giudizio? Riflettici prima di rispondere." Analizzo l'esempio: Ho due puzzle (fatto). Ho un pezzo che appartiene ad uno di questi due puzzle (altro fatto). La tua tesi è che il pezzo non appartiene al puzzle A, ma non me la dimostri. Non dimostrando la tua tesi e attenendosi ai fatti io non escludo il pezzo da nessuno dei due puzzle, resto dell'idea (provata) che il pezzo appartenga ad uno dei due puzzle e continuo a costruirli entrambi finché, eventualmente, non troverò la posizione del pezzo in oggetto.
@il-sassolino
@il-sassolino 2 ай бұрын
L'agnostico si astiene dalla conversazione perché sa che non ci sono abbastanza dati per determinare se Mario sia vivo o morto, per lui le due opinioni sono egualmente valide.
@Elektero
@Elektero 2 ай бұрын
E praticamente questo come si traduce?
@Gigio49
@Gigio49 Ай бұрын
Ciao roberto questa tua spiegazione direi che molto chiara, lineare credo che senza nesseun problema si può affermare che l'ateismo è una forma di fede. per chè comuque puoi essere agnostico e pensi che la domanda abbia poco senso. alla fine sono domande forse più utili e lo dico pure da credetente, è un esperienza profonda. è anche difficile portare delle prove a solo le scritture ma non bastano.
@Panebiancomaurizio
@Panebiancomaurizio 2 ай бұрын
Non si può dimostrare il non Si dimostra l'e
@bbbb-l1y
@bbbb-l1y 2 ай бұрын
Non è vero, ogni affermazione ha sempre la sua contronominale, entrambe con lo stesso significato e dimostrabili, stai sempre facendo un gioco di parole. Né l'esistenza di Dio né la sua non esistenza sono razionalmente dimostrabili, è abbastanza un dato di fatto, anche perché la natura di Dio non è del tutto razionale e quindi non trattabile con la logica. È quindi sbagliato a priori parlare di dimostrazione (se si intende quella scientifica) quando l'argomento trattato è questo.
@ChristianIce
@ChristianIce 2 ай бұрын
@@bbbb-l1y Invece è vero, per il semplice motivo che dimostrare l'inesistenza è una fallacia logica. Ciò che non esiste non può per definizione lasciare tracce della propria inesistenza. Provami che un unicorno invisibile e immateriale non sia nel mio salotto. Non puoi. In ambito scientifico, infatti, queste definizioni vengono scartate come "infalsificabili".
@vihai
@vihai 2 ай бұрын
@@ChristianIce qui mi tocca correggerti: dimostrare l'inesistenza è solo un'impossibilità pratica, non logica. Ma certamente non puoi dimostrare che le affermazioni non falsificabili siano false.
@bbbb-l1y
@bbbb-l1y 2 ай бұрын
@@vihai Grazie per avermi preceduto. Aggiungo: A livello scientifico in questi casi (unicorno) si fanno due cose: Le Scienze Dure e Teoriche cercano di studiare la possibile esistenza dell'unicorno presupponendo per buona la sua presenza. Da questo riusciamo a ricavare quali sono le conseguenze del suo esistere, se si pensa l'unicorno in una certa maniera, e quelle del suo non esistere (banalmente essendo un unicorno e non Dio, quindi un essere che +- immaginiamo strano, ma soggetto alle leggi di questo mondo, dovremmo riuscire a Vederlo) Le scienze empiriche osservano con i sensi quello che accade e lo confrontano con la teoria (Tutte le teorie già esistenti e funzionanti). Più sono i casi in cui la teoria dell'unicorno può essere scartata, meno è la probabilità che la sua presenza sia reale. Per ogni unicorno che abbiamo in testa si noterà che ahimè bisogna essere talmente fortunati affinché esista, che... Per Dio vale lo stesso ragionamento, ma il Dio cristiano (se si conosce mediamente bene la religione in questione e si evitano buffonerie) non potrebbe esistere e allo stesso tempo "esser dimostrabile", quindi per il credente il fatto che scientificamente sia indimostrabile non nuoce. Potrebbero esserci errori o fallacie nel mio ragionamento, ma a grandi linee uno dovrebbe riuscire a ricondursi a qualcosa del genere Il grosso problema di questo periodo è che la gente pensa alla scienza come alla Realtà, cosa che non è. La Scienza è l'approssimazione migliore che l'uomo riesce ad avere di ciò che esiste.
@Panebiancomaurizio
@Panebiancomaurizio 2 ай бұрын
​@@bbbb-l1yla parola è razionalmente Se vuoi credere sono solo affari tuoi . Pensa che leggo i tarocchi E ci credo
@andreacolombarini1091
@andreacolombarini1091 2 ай бұрын
Io sono nel limbo. Fermo. Rimbalzando sulla scelta del voler credere o no. E quando penso di essere arrivato ad una degna ultima parola per convincermi nom si chiude.... Perché quella maledetta porta non si vuole chiudere. Ho preso la mia decisione! Non dovrei piu essere tormentato dalla Domanda. eppure. E quando mi domando perché non posso chiudere quella porta trovo quella annosa coscienza che non posso ingorare, "Elementi insufficieni per decidere."
@fabricefoglia8414
@fabricefoglia8414 2 ай бұрын
Sono passato da essere un credente convinto (nei miei 20 anni) ad essere un ateo convintissimo oggi. Il fatto è che bisogna avere SEMPRE e in TUTTO un pensiero critico. Con Il pensiero critico inizi a farti (e fare) domande, hai una percezione più analitica di quello che vedi e vivi in prima persona. Non ho mai conosciuto un credente con il pensiero critico e aggiungo che nella maggior parte dei fedeli è solo una combinazione di "società + pensiero popolare" che porta le persone a non farsi domande o semplicemente andare controcorrente. Per fortuna i tempi stanno cambiando e questo meccanismo si sta pian piano sfaldando.
@Mar-dk3mp
@Mar-dk3mp 2 ай бұрын
Da una religione assolutistica ad un altra insomma. Nessuno delle due prevede il dubbio
@alexburn2099
@alexburn2099 2 ай бұрын
Hai poche idee e molto confuse. Il problema della "fede" è legato a una visione del mondo, alla personale visione del mondo di ciascuno di noi (e non al semplice fatto di affermare o negare l'esistenza di dio...questa è una banalizzazione di chi - come te - non ha capito il cuore del problema). C'è chi ha una visione del mondo in cui c'è dio (il credente) e c'è chi ha una visione del mondo in cui non c'è dio (l'ateo). Entrambi quindi hanno una "fede" che scaturisce dalla propria visione del mondo e una "fede" incentrata sulla propria visione del mondo. Su cosa si fonda la visione del mondo di un ateo? Che le cose avvengono "per caso"...che gli eventi della mia vita sono frutto del caso, che la vita è frutto del caso (la nascita, la morte), che l'evoluzione e la storia del mondo sono guidati dal caso e che la morte è semplicemente la fine di tutto. Questo è il dogma fondamentale della religione degli atei. Ed è un dogma di fede. Esattamente come è un dogma di fede quello del credente che afferma che le cose avvengono perchè volute o permesse da dio, che gli eventi della mia vita solo voluti da dio, che esiste il paradiso etc etc. Quindi l'ateo ha fede in una religione basata sul dogma del "caso" (o della fortuna o della sfortuna e che la morte è la fine di tutto), mentre il classico credente ha fede in una religione basata sul dogma di "dio" (cioè che le cose avvengono per volere di dio e che dopo la morte c'è il paradiso). Sono dogmi differenti quindi religioni differenti. Ma sono entrambe religioni e si tratta in entrambi i casi di "credenti". Gli agnostici non esistono, perchè non esiste nessuno che non abbia elaborato una propria visione del mondo con i propri dogmi attraverso la quale cerchi di spiegare ciò che accade intorno a lui e ciò che gli accade e cosa siano nascita e morte. E quindi tu, con tutti i tuoi video, altro non fai che cercare di spacciare per vera la tua religione e i tuoi dogmi che, francamente, fanno ridere tanto quanto fa ridere a te il dogma della immacolata concezione. Attenzione però...non c'è un solo tuo video in cui parli esplicitamente della tua religione e dei tuoi dogmi...i tuoi video non fanno altro che cercare di dimostrare la falsità delle altre religioni e dici: "le altre religioni e gli altri dogmi sono falsi, i miei invece sono veri". Senza accorgerti che non fai altro che fare ciò che fa ogni religione e ogni prete di qualsiasi religione. Quindi, non solo tu sei un "credente" e hai la tua fede, la tua religione e i tuoi dogmi, ma ti comporti esattamente come qualunque altro prete o esponente di qualsiasi altra religione che cerca di spacciare i propri dogmi dicendo che quelli degli altri sono falsi. E il bello è che nemmeno te ne rendi conto. Saluti fratello.
@KaiserJager1418
@KaiserJager1418 2 ай бұрын
Io credo negli unicorni arcobaleno come creatori dell'universo. Visto che non potete dimostrare che non esistono, dovete crederci 🎉
@gengiskhan6230
@gengiskhan6230 2 ай бұрын
L'unicorno è solo uno, rosa e invisibile. Attorno a Lui vi è una fede più consolidata che non attorno a suoi unicorni arcobaleno, quindi non c'è partita.
@riccardo4396
@riccardo4396 2 ай бұрын
Io nella teiera
@Ottavio_Farnese
@Ottavio_Farnese 2 ай бұрын
Certo che paragonare la questione Dio con quella degli unicorno è veramente da liceali dell'anno 2000. Cioè ti manca proprio lo studio di millenni di argomentazioni. Tra l'altro quella di Russell era una obiezione ad un errore specifico di una argomentazione fideista, non una obiezione al discorso generale sullesistenza di Dio
@KaiserJager1418
@KaiserJager1418 2 ай бұрын
@@Ottavio_Farnese Io credo negli unicorni arcobaleno. Perché l'esistenza del tuo Dio dovrebbe essere più probabile/verosimile dell'esistenza dei miei unicorni? Argomenta questo senza tirare in ballo il passato o altri filosofi.
@stefano5460
@stefano5460 2 ай бұрын
@@gengiskhan6230 Cerca di argomentare un qualcosa di più corposo per asserire e dimostrare il tuo ateismo. Insieme agli unicorni a questo punto potevi metterci: la fata turchina, babbo natale, la befana, gli gnomi, gli elfi ecc.ecc. Visto che non possiamo dimostrare che non esistono potremmo non parlarne per niente, molto meglio della tua "articolata" conclusione.
@semu16
@semu16 Ай бұрын
Salute a tutti. Mi piace vederla così, ed esprimendo ciò che penso non voglio con ciò accampare ragione alcuna. Secondo me la fede è trascendeza allo stato puro. La immagino come un contenitore , una circoscrizione perimetrale al cui interno ciò che è ritenuto possibile e ciò che si ritiene impossibile, coesistono. Ogni forma di riduzionismo quindi, ad una sola delle componenti interne alla definizione ne invaliderebbe il senso stesso. Allo stesso modo, il "so di non sapere " certifica tanto la conoscenza, quanto l'ignoranza, ma attenzione: ignoranza diventa così un dato cognitivo acquisito, e quindi in qualche modo essa stessa conoscenza, o "terreno" in latenza favorevole al processo del conoscere, certamente utile ai fini di ogni possibile conoscenza. In ogni caso l'ignoranza è così parte intangibile ed al tempo imprescindibile dal processo di conoscenza. Credo che per la fede possa applicarsi più o meno lo stesso principio, solo che la fede, a mio vedere come soglia di definizione, come punto di partenza, muova il passo da lì , proprio da dove dove ogni principio di separazione ne invaliderebbe la definizione .
@rosariofranco6515
@rosariofranco6515 2 ай бұрын
15:00 è esattamente così che vivo 😂😂
@FlagAnthem
@FlagAnthem 2 ай бұрын
come disse mio padre: sarà, ma me lo deve dire LUI! astenersi intermediari perditempo
@maxbm
@maxbm 2 ай бұрын
sono i credenti che devono dimostrare che Dio esiste, non gli altri, è come se io credessi negli alieni, lo devo dimostrare a quelli che non ci credono, ma siccome non è possibile farlo, si trincerano dietro la frase è una questione di fede....e poi misteri divini? ma quali misteri? chi li ha inventati? da dove arrivano? i credenti non potranno mai dimostrare nulla, ma solo credere a quel che gli pare senza mai poter dimostrare nulla
@Manwel91
@Manwel91 2 ай бұрын
Non può non esistere l'origine, è un fatto di logica, se neghi l'origine (dio) neghi la realtà. Non serve dimostrare l'ovvio.
@UsssOSMART
@UsssOSMART 2 ай бұрын
​@@Manwel91cos'è che stabilisce origine = dio? Uno scritto sumero?
@SaintTM2222
@SaintTM2222 2 ай бұрын
Ci sono molte prove ma nella mia esperienza molte persone di fronte a prove inconfutabili, come per esempio le oltre 500 profezie della bibbia adempiute, comunque non vogliono credere. Penso sia più una questione di orgoglio che ti prove concrete. Altre volte ho visto persone credere in base alle prove fornite. Ma la maggior parte dei casi la persona inizia a credere perché ha avuto un vero e proprio incontro con Dio che gli ha cambiato la vita
@CarloAlbertoGalanti
@CarloAlbertoGalanti 2 ай бұрын
Vediti I video del dottor Franco Serafini sui miracoli eucaristici studiati dalla scienza medica forense.
@--Phil--
@--Phil-- 2 ай бұрын
@@Manwel91 dio ha origine?
@7thson855
@7thson855 2 ай бұрын
Roberto, mi piacerebbe aggiungere una piccola cosa al tuo discorso (con cui concordo). Hiroiko Araki in una delle parti di "Le Bizzarre Avventure di Jojo" (l'ottava, Jojolion, per essere precisi) definisce la fede come "speranza nei miracoli" e definisce un miracolo come "qualcosa che non appartiene alla 'logica di questo mondo' ", cioè insomma la fede sarebbe la speranza in qualcosa di inconcepibile o impossibile. In tal senso, effettivamente un ateo *potrebbe* avere fede, nel senso che il fatto che non riponga fede in Dio non gli impedisce di avere fede in un suo ostinato progetto, nell'amore di qualcuno che non lo dimostra, nell'oroscopo, nei complotti o anche, perché no, in una scienza positiva, del resto il termine scientista, seppur utilizzato a sproposito perché di scientisti nel mondo della scienza non ce ne sono così tanti, comunque non è un termine inutile e senza significato. Il punto, come ben dicevi, è che c'è grossa differenza tra il credere religioso di un credente, nel credere in senso psicologico (nonché colloquiale) e nel credere epistemologico di chi si occupa di scienza, quest'ultimo il bersaglio dei credenti ferventi che muovono questa critica. Se il primo è, appunto, fede, il secondo invece si tratta, come lasciavi intendere, semplicemente di una nozione "salvata nel nostro cervello" che diamo per buona, mentre la terza, il vero oggetto di critica, è invece (semplificando al massimo) un ipotesi corroborata da dati di fatto coerenti e da diversi esperimenti fatti per cercare di smentire tale ipotesi. Questa è la cosa più lontana che c'è dalla fede propriamente detta (se non in uno strano processo di teologia negativa). In definitiva, chi è ateo in maniera consapevole, lo è sopratutto perché Dio è un ipotesi possibile (poiché anche impossibile da smentire), ma non necessaria (poiché non toglie né aggiunge nulla alle conoscenze sul mondo), non perché ha fede nella sua non-esistenza.
@ettorefagioli1012
@ettorefagioli1012 2 ай бұрын
io credo in te
@robertarossi4054
@robertarossi4054 2 ай бұрын
Pure io!😊
@silviusuelbus3108
@silviusuelbus3108 2 ай бұрын
L’esistenza di Mercadini è abbastanza dimostrabile 🤣
@ivanscipioni
@ivanscipioni 2 ай бұрын
Credo che il meccanismo psicologico che abbiamo, come esseri umani cresciuti in un contesto cristiano cattolico, sia fuorviante. Avendo scisso noi persone come entità a se stanti, da tutto ciò che ci circonda, abbiamo di conseguenza posto Dio fuori dal nostro raggio di percezione. Di fatto, vediamo questo Dio come entità anch'esso, dando forma umana. Ciò a portato inevitabilmente a sottovalutare noi stessi, con la conseguente perdita di fede intesa proprio come fiducia nelle nostre vite, staccando la connessione con ciò che noi definiamo Dio, infinito o eterno. Credendo che la vita sia solo biologica, risulta complesso comprendere l' esistenza di Dio come forza creatrice. Grazie Roberto per i tuoi spunti
@agrippa6312
@agrippa6312 2 ай бұрын
Io credo che l’agnosticismo/gnosticismo e l’ateismo/teismo riguardino due categorie diverse. Il primo riguarda la presenza/assenza di conoscenza, quindi l’agnostico è colui il quale ritiene di non sapere. Il secondo invece riguarda la presenza/assenza di fede (nel senso di credere a proposizioni senza basi fattuali). Ne consegue che possono esistere atei agnostici (che non credono e non sanno), atei gnostici (che non credono e sanno), teisti agnostici (credono e non sanno), teisti gnostici (credono e sanno). Quindi l’agnosticismo non cade in contraddizione con nessuna delle due visioni poiché riguarda tutt’altro.
@francescoz.2912
@francescoz.2912 2 ай бұрын
Per la mia esperienza personale la rompicoglioneria regna sovrana specialmente nel secondo gruppo, ovvero gli atei gnostici 😊
@friedrich.1605
@friedrich.1605 Ай бұрын
Vedo molti nei commenti che sembrano fraintendersi a vicenda. Solitamente io, per evitare fraintendimenti, distnguo tra ateismo semplice (che si ferma al "non credo che esista divinità") e antiteismo (che giunge al "credo che non esista divinità"). Il primo si limita a negare il credo, è neutro per epochè della ragione, è il cosidetto agnosticismo; il secondo invece fa un passo in più affermando la posizione (non fede) opposta, è ciò che più comunemente si chiama ateismo. L'ateismo come approccio agli eventi della vita lo considero un concetto ancora distinto, non mi dilungo perché già l'hai spiegato benissimo come solo tu sai fare.
@yuripalazzo3512
@yuripalazzo3512 2 ай бұрын
io ho fatto un discorso simile a un mio amico parlando d'amore. A un certo punto, non ricordo perché, lui diceva "se un ragazzo si innamora di un'intelligenza artificiale, come nel film "her", il sentimento che prova è autentico quindi può essere una forma di vero amore" e io risposi "no, il verbo è quello ma dipende da cosa intendiamo con amore, per me, amore una persona significa avere il desiderio di prendersene cura (tenerle la mano in ospedale, consolarla se piange, spronarla a raggiungere i suoi obiettivi...) ed è una cosa che non puoi fare con una AI. Altrimenti, come la metti tu, amare il prosciutto cotto è uguale ad amare mia moglie. Il verbo è quello"
@xFulgor
@xFulgor 2 ай бұрын
Non sono d'accordo, penso che termini come amore siano soggettivi e altamente interpretabili, in certi casi puoi voler consolare qualcuno, o tener loro la mano in ospedale e supportarla ma solo per attaccamento disfunzionale, e quindi non per amore...se chiedi a 10 persone cosa significa amore per loro, 10 persone ti daranno 10 definizioni diverse, e per quanto riguarda il prosciutto cotto, ricordiamoci che esistono gli oggettofili, persone che si innamorano letteralmente di muri, torri, macchine e quant'altro...amore misurabile, come quello degli animali verso le persone (ci sono molte ricerche in merito, molto interessanti). Grazie per il tuo punto di vista
@yuripalazzo3512
@yuripalazzo3512 2 ай бұрын
@@xFulgor attenzione, in primo luogo, anche se è verosimile che 10 persone mi darebbero10 definizioni diverse, questo non vuol dire che non possiamo dare una versione "light" valida per una buona fetta della popolazione. Le parole esistono per un motivo che non è "dare una definizione precisa e accurata che va bene per tutti" (non ci riescono interi testi, figuriamoci una parola sola) ma "far capire grossomodo di che cosa stiamo parlando". Se chiedessi a 10 persone di pensare a una scapra e poi di descrivermela mi descriverebbero 10 scarpe diverse (sneakers, mocassino, con i tacchi, in pelle, in tessuto, blu, rossa, ecc) ma quasi sicuramente non mi direbbero "è fatta di roccia, si adatta perfettamente alla forma della testa e quando si bagna si gonfia", perché questa definizione è in netto contrasto con la definizione light di "indumento chiuso che si infila ai piedi". Secondo me, magari mi sbaglio, una definizione "light" è quella del prendersi cura, poi ognuno può avere la sua idea di quale sia il modo giusto di prendersi cura di qualcun altro. Secondo, l'oggettofilia è l'innamoramento (che, per la definizione che ho dato io non è amore ma un'attrazione) per uno specifico oggetto. Quindi non c'entra niente con "l'amare il prosciutto cotto" a cui mi riferivo. Se un amico, a cena, ti dice di "amare il prosciutto cotto" non ti sta chiaramente dicendo di provare attrazione sessuale per quei 200grammi di prosciutto cotto che gli ha venduto Gino, salumiere di Bari vecchia, nel 2001. Se sì, cambia amici. Comunque il tuo è un perfetto esempio di come alle volte invece di concentrarci sul significato ci mettiamo a giocare con le parole
@albanodega6258
@albanodega6258 2 ай бұрын
Sei il meglio che c'è in giro, un vero illuminato e un gran cervellone ma purtroppo in pochi ti capiscono,ho molta stima di te, grande!!!
@leezard2578
@leezard2578 2 ай бұрын
Da quando gli uomini non credono più in Dio, non è che non credono più a niente ma credono a tutto 😂
@rick17345
@rick17345 2 ай бұрын
In cosa crederebbero?
@leezard2578
@leezard2578 2 ай бұрын
@rick17345 a tutto
@giansala7409
@giansala7409 2 ай бұрын
@@leezard2578 esatto. Ad ogni fregnaccia che si sente raccontare...
@paolopezzuoli646
@paolopezzuoli646 2 ай бұрын
Purtroppo in parte è vero. Sembra che molti uomini non possano fare a meno di credere, e si diffondono fedi di basso livello, basate su pseudoscienze o superstizioni molto sciocche. In parte anche a causa dei social e della facilità di comunicazione a distanza.
@Piripiri79
@Piripiri79 Ай бұрын
​@@rick17345forse alla fregna?
@oknicetoseeu
@oknicetoseeu 2 ай бұрын
Interessante. Ho sempre visto l'idea dell'ateismo come "atto di fede" non tanto nel sistema per arrivare alla conclusione, ma idea profonda dell'essere disposti a rinunciare a qualcosa come Dio, talmente fermamente da essere appunto disposti a definirsi atei (termine secondo me spesso abusato). La domanda che fai ha quindi senso, cos'é l'alternativa (cioé essere agnostico)? Sempre per come ho sempre visto il termine, non è tanto un limbo (la via di mezzo) in una situazione dualistica ma bensì una risposta razionale (come hai spiegato bene tu per quanto riguarda l'ateo) a qualcosa che spiritualmente (irrazionalmente) non si sente di rifiutare. Trovo per questo molto lodevole chi ammette di non avere il coraggio di rinunciare all'idea di Dio. Senza però avere la necessità di legare ogni avvienimento del mondo ad esso, o non in modo diretto. Quindi quando capita qualcosa invoca Dio? No, pensa al caso o alle leggi di natura, che per quanto ne sa potrebbero essere volere divino. Quondi in realtà "crede" nel senso religioso del termine? No, non crede, ammette piuttosto di non sapere. In breve è la soluzione di chi si è posto la domanda senza avere il coraggio o la volontà di decidere una risposta, anche se razionalmente plausibile Il video è stato sicuramente uno spunto interessante. Spero che la mia risposta possa essere un aggiunta interessante. Se ci fosse un grossolano errore logico fatemi sapere, a patto che la risposta non verta sull'interpretazione semantica dei termini
@pistacchio
@pistacchio 2 ай бұрын
> Ho sempre visto l'idea dell'ateismo come "atto di fede" non tanto nel sistema per arrivare alla conclusione, ma idea profonda dell'essere disposti a rinunciare a qualcosa come Dio l'ateo sa che l'esistenza di qualcosa non dipende in nessun modo da quanto gli farebbe comodo che quella cosa esistesse. non c'è differenza fra l'affermazione che la teiera di Russel non esiste e l'affermazione che Dio non esiste. abbiamo lo stesso numero di prove che queste due cose esistano
@danielepellegrini2557
@danielepellegrini2557 2 ай бұрын
Dio... è troppo per mè. Troppo perchè non basta credere che esista, ma anche che ci abbia volontariamente creati cosi come siamo, che ci abbia dotati di anima, che ci sorvegli dalla nascita alla morte, che esista un paradiso e un inferno, che sia immensamente buono ma anche cosi cattivo da condannare alla pena eterna, senza neppure la fuga della morte, che fare strani riti la domenica aiuti a salvarci da non so bene a cosa, e non farli invece ci condanni, che sia uguale a noi tanto da avere i nostri sensi e sentimenti, ma sia piu alieno di qualsiasi creatura immaginata o immaginabile, che sia maschio ma anche femmina, che si sia riprodotto dividendosi in tre parti, che ci abbia rivelato la sua esistenza e il suo volere, un po alla volta tramite persone che hanno capito sempre in modo diverso, e che solo per colpa di questi ultimi tra tutti gli umani sul pianeta ci sia una terribile confusione in merito... non poteva essere un tantinello piu chiaro o almeno farci piu intelligenti? Chissà forse Dio esiste, e ha un forte senso dell'umorismo.
@4esposito
@4esposito Ай бұрын
L’agnosticismo è molto più semplice di quanto ti domandi: credo che possibilmente possa esistere un’entità che possa aver dato il via alle leggi dell’universo (non potrò mai saperlo con certezza), ma sono convinto che non possa interferire con la mia esistenza quindi non me ne preoccupo. Trovo molto meno sensato convincersi al 100% dell’esistenza o della non esistenza di un Dio
@dariogalluzzi
@dariogalluzzi 2 ай бұрын
Buongiorno Marcadini: sempre piacevole e avvertito. Complimenti. Mi piacerebbe sapere il suo pensiero sulla teoria di Federico Faggin, non so se ha avuto occasione di approfondirla. Saluti
@chiaraascenzi2874
@chiaraascenzi2874 2 ай бұрын
Ciao caro Roberto. Ti ringrazio per l’ennesimo prezioso spunto di riflessione. Ti ho la mia posizione: hai detto che la filosofia “è una cosa terribilmente concreta”, e che l’ateo e l’agnostico si comportano allo stesso modo, per cui sembra non esserci troppa differenza. Tuttavia penso che la fede non coincida con la pratica della religione, quindi l’ateismo e l’agnosticismo si differenziano per il pensiero, non per l’atto pratico. Il fatto di non passare tempo a interrogarci sull’esistenza di Dio, a mio parere non rende una persona atea. Quel che cambia è la convinzione. Sono convinta che non ci sia assolutamente nulla di divino o mi ritengo non in grado di fornire sensata? E nel secondo caso secondo me esistono posizioni comunque differenti: potrebbe di fatto non importarmi dell’argomento, per cui passo tempo a rifletterci (quindi “mi comporto come ateo”). Oppure potrei avere piena consapevolezza di non avere i mezzi per comprendere qualcosa che eventualmente trascende totalmente dalla mia esperienza terrena e dalla mia concezione logica di funzionamento del mondo. Il secondo lo vedo come un atto di umiltà: non metto bocca non perché non mi interessa, ma perché non ho prove sufficienti per affermare nulla. Quindi decido di discernere tra giusto o sbagliato in altro modo, perché la possibilità che esista qualcosa di ultraterreno, non essendo definita, non mi fornirebbe comunque un modello di comportamento “universalmente giusto”. Buona giornata, grazie ancora
@GiulianoParisi85
@GiulianoParisi85 2 ай бұрын
Una riflessione che mi è parsa convincente quando l'ho sentita. In quanto umani, incapaci di conoscere l'assoluto, siamo tutti agnostici. In questa condizione c'è chi crede in una religione: il credente e chi invece le rigetta tutte, perché ne rigetta i dogmi non scientificamente dimostrabili: l'ateo.
@CaeliferAtlas
@CaeliferAtlas 2 ай бұрын
Buffo che la pubblicità indirizzata dall'algoritmo a questo video riguardi un applicazione per recitare preghiere
@RobertoMercadini
@RobertoMercadini 2 ай бұрын
🤣
La più importante teoria SBAGLIATA della storia
26:23
Roberto Mercadini
Рет қаралды 161 М.
Divulgatori, colori e schiaffoni
25:27
Roberto Mercadini
Рет қаралды 28 М.
Andro, ELMAN, TONI, MONA - Зари (Official Audio)
2:53
RAAVA MUSIC
Рет қаралды 8 МЛН
The Lost World: Living Room Edition
0:46
Daniel LaBelle
Рет қаралды 27 МЛН
Who is More Stupid? #tiktok #sigmagirl #funny
0:27
CRAZY GREAPA
Рет қаралды 10 МЛН
Scienza e fede - Prof. Zichichi - 02
29:40
Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie
Рет қаралды 239 М.
Yahwèh era il Nulla - Biglino
1:36:43
il Meglio di Mauro Biglino
Рет қаралды 68 М.
Odifreddi e Enzo Bianchi: dialogo fra un ateo e un credente
2:16:59
Piergiorgio Odifreddi
Рет қаралды 92 М.
Astrophysicist explains Universe and Multiverse
1:32:22
Rinascimento Culturale
Рет қаралды 2,4 МЛН
Il mondo lo tirano avanti i matti
22:01
Roberto Mercadini
Рет қаралды 61 М.
Un tema divisivo: la cottura della pasta
19:50
Roberto Mercadini
Рет қаралды 50 М.
OTTO E MEZZO - DIO E' CON NOI?
6:39
La7
Рет қаралды 461 М.
"In bocca al lupo!" e altre maledizioni
19:00
Roberto Mercadini
Рет қаралды 49 М.
Dio mente, il serpente dice la verità
19:49
Roberto Mercadini
Рет қаралды 129 М.