ERRATA CORRIGE: i versi si Dante che cito nel video sono tratti da Canto VI del Purgatorio, non del Paradiso. Scusate il lapsus!
@andreamarta977Күн бұрын
Non fa niente, il senso era chiarissimo lo stesso. Ho adorato ogni parola di questo video
@mirkomartuccipizzerialive3 күн бұрын
Sior mercadini, è sempre un piacere guardare e riflettere sui suoi video
@solosikoa-p4cКүн бұрын
Staffellun sei tu ?
@bobon1232 күн бұрын
Agnostico è un termine nato nella tradizione filosofica accademica delle discussioni sulla necessità di un Dio: se non credi a nessun argomento logico deduttivo sull'esistenza di Dio (come l'argomento cosmologico sulla sua necessità) o sulla sua non esistenza (come il problema del male), sei agnostico. Non vuol dire "sono equidistante dalle due posizioni", ma vuol dire che credi che non si possa sapere con certezza logica, gnosi, l'esistenza di Dio. Credi cioè che l'esistenza di Dio non sia un argomento che si possa affrontare allo stesso modo in cui si affronta l'esistenza delle soluzioni di un'equazione. Questo, come scritto da altri, è irrilevante per discutere in cosa "credi", e _quasi_ irrilevante per discutere _quanto_ credi nell'esistenza o non esistenza di qualcosa. In nessun processo in tribunale si raggiunge la gnosi, la certezza logica indisputabile, eppure possiamo essere certi a piacere della colpa o dell'innocenza di qualcuno. Ad esempio io non ho mai visto pecore verdi. Chimicamente non avrebbero senso, biologicamente non avrebbero senso, e so bene che mammiferi naturlamente verdi in natura non sono mai stati osservati. Sono _sicuro_ che non esistano pecore naturalmente verdi. Ma non posso creare un sillogismo a partire da assiomi logicamente indiscutibili per cui non esistano, allo stesso modo in cui potrei invece dimostrare che non esistano soluzioni reali dell'equazione x² + 1 = 0. Quindi, sono agnostico sulla loro esistenza. Ma credo al 100% che non esistano, mi comporto come se non esistessero, scommetterei quasi qualsiasi cifra sulla loro non esistenza. Se pensi sia _impossibile_ l'esistenza di Dio, sei ateo e gnostico. Se pensi sia _necessaria_ l'esistenza di Dio, sei un credente gnostico. Se per te invece la non esistenza di Dio è probabile quanto le pecore verdi allora sei ateo e agnostico, mentre se credi che esista un Dio ma concorri che non si possa dimostrare, sei un credente agnostico. In mezzo c'è tutta una gamma di probabilità su quello in cui credi. Io ad esempio sono sul 50/50 sull'esistenza di un generico creatore, mentre ho un netto 0% sulla probabilità di una specifica religione. Ma ovviamente non credo sia logicamente impossibile l'esistenza del Dio cristiano, come non credo sia impossibile che esistano gli elfi e i vampiri ma vivo la mia vita in modo identico al caso in cui li considerassi logicamente impossibili: eventi non impossibili, ma con probabilità zero.
@gabrielefregniКүн бұрын
Grazie infinite per questo commento, hai espresso perfettamente quello che avrei voluto dire e in realtà hai quindi chiarito anche le mie idee.
@yugen97Күн бұрын
Sono tendenzialmente d'accordo con te ma non limiterei la "gnosi" alla certezza logica deduttiva. Posto che non è possibile essere al 100% sicuri di nulla, nemmeno dei principi logici, io mi definirei "gnostico" circa la non esistenza delle pecore verdi, nel senso che non solo credo non esistano, SO che non esistono, dove il sapere altro non è che una credenza sostenuta col massimo, o quasi, della certezza (che non è il 100% perché, come già detto, non è possibile). Una persona che ritiene di sapere che Dio esiste, indipendentemente dagli argomenti logici, la definirei teista gnostica. Una che ne ritiene impossibile l'esistenza, anche solo empiricamente, non per forza logicamente, la definirei atea gnostica. Infine personalmente rispetto al Dio cristiano io mi definirei ateo gnostico in quanto la stragrande maggioranza dei cristiani crede nel concetto della trinità, che viola chiaramente il principio di non contraddizione.
@giansala740919 сағат бұрын
Complimenti per l'esposizione.
@alessandro32985 сағат бұрын
Un bellissimo esercizio di logica, grazie 🙏
@salvodag94582 күн бұрын
io credo che l'importante sia farsi sempre domande, anche se le risposte tardano ad arrivare. Lo dico da agnostico.
@carmelo793 күн бұрын
Da credente condivido ogni singola parola. E tu sei il mio ateo preferito! Stima immensa sempre!
@waspjournals412 күн бұрын
Ciao Roberto, video ineccepibile come sempre, volevo aggiungere un mio contributo sperando che questo messaggio non finisca in fondo. Qualora non ne fossi già al corrente (e in tal caso ignorami pure) la concezione Americana di agnosticismo è molto diversa da quella Italiana e secondo me offre degli spunti di riflessione molto interessanti. In Italia tendiamo a vedere l'agnosticismo come la parte centrale di un unico spettro, un continuum, che va: "ateo-agnostico-credente (o teista)". Diverse scuole di pensiero Statunitensi (mi viene in mente ad esempio Matt Dillahaunty) lo concepiscono invece come uno spettro separato. Per loro esistono due variabili: una è la conoscenza e l'altra è la sicurezza della conoscenza, rispettivamente "ateo-credente" e "agnostico-gnostico". Per cui un ateo può essere sia gnostico che agnostico. L'ateo gnostico è certo dell'inesistenza di dio, l'ateo agnostico non crede in dio ma ammette che non può esserne certo. Allo stesso modo, il credente gnostico è certo dell'esistenza di dio, mentre il credente agnostico ci crede ma ammette che non può esserne certo. Secondo questa doppia dicotomia, la posizione più giustificabile logicamente è l'ateismo agnostico, la posizione più comune nella popolazione è il teismo agnostico, mentre i due opposti (ateismo e teismo gnostici) sono rari, tipici di correnti di pensiero estremiste e logicamente indifendibili. Ne consegue che tutti siamo o atei o teisti, anche gli agnostici devono per forza essere o agnostici atei o agnostici teisti. Non esiste l'agnostico "puro" esattamente al centro e completamente neutrale come lo si concepisce in Italia. Mi piacerebbe sapere cosa pensi a riguardo🙂
@akey482 күн бұрын
@waspjournals41 In realtà esiste l' agnostico neutrale, ma in pratica è piuttosto raro come lo è il teista gnostico o l'ateo assoluto. Sul resto dell'interpretazione: se un ateo dice che Dio non esiste, ma ammette di non essere certo della sua non esistenza, secondo me è un agnostico tendente all'ateismo. Chi invece crede in Dio ma ha dei dubbi, è un agnostico tendente al teismo. Privilegiare i termini 'ateo' o 'teista' ad 'agnostico' secondo me tradisce una valutazione di merito. Insomma, la solita vecchia dicotomia cara agli atei, o sei ateo o sei teista, l'agnosticismo non ha senso ed è il terzo incomodo. Come tenta di dire qui Mercadini, se non ho interpretato male...ma lui lo dice in modo così simpatico che riesce a non irritare nessuno.
@marcoperusisavorelli47982 күн бұрын
Che bell'approfondimento! Grazie.
@bobon1232 күн бұрын
@@akey48 Non ha scritto che l'agnosticismo non abbia senso, anzi: siamo quasi tutti agnostici. L'agnostico è la posizione di mezzo nella gnosi, nelle discussioni filosofiche sulla necessità di Dio: credi Dio sia necessario e non possa non esistere? Credi Dio sia impossibile e non possa esistere? O sei _agnostico,_ credi cioè che non si possa dedurre da principi primi? Questo è il modo in cui è definito l'agnosticismo in filosofia. Visto che praticamente tutti credono non sia né necessario né impossibile, la stragrande maggioranza della popolazione è quindi agnostica. Se si vuole usare questa definizione di atei, teisti, e agnostici, siamo tutti agnostici e fermiamo la discussione. Non solo ci sono molti pochi atei in questo mondo, ma non c'è praticamente nessun credente! Oppure possiamo, senza introdurre dicotomie, accettare non si possa determinare logicamente se Dio esista o meno ma comunque discutere di _quanto_ crediamo o non crediamo in Dio, in una scala da ateo a credente che è ortogonale alla scala relativa a quanto sia possibile dedurlo da principi primi. Scala di cosa crediamo che può includere, come qualsiasi discussione empirica, un'autentica indecisione 50/50 sull'esistenza o meno di un Dio: semplicemente non è solo quello l'agnosticismo. Viceversa puoi credere al 100% che Dio esista (o non esista), e essere comunque agnostico perché non credi se ne possa dimostrare la necessità (o impossibilità). Si può credere che qualcosa sia _possibile_ ma abbia probabilità _esattamente_ 0 di esistere: non vi è contraddizione. Io credo al 100% che esista mia sorella, ma non posso dimostrare che _non possa non esistere_ e quindi sono agnostico ma credente nell'esistenza di mia sorella. Non posso dimostrare che su Marte non ci sia scritto un poema burlesco in Romanesco, ma sono sicuro non ci sia: sono agnostico e non credente sui sonetti di Trilussa su suolo marziano. Mentre sono gnosticamente credente nella mia esistenza e nell'esistenza delle soluzioni reali dell'equazione x² - 1 = 0 e gnosticamente non credente nell'esistenza delle soluzioni reali dell'equazione x² + 1 = 0.
@PeterParisiusКүн бұрын
Di nuovo? Questi sono altri giochi di parole. I confini sono ben disegnati. Ci sono atei (come me) e non-atei. La figura dell'agnostico è una barzelletta.
@Amanda-wc8nrКүн бұрын
Anch’io ho pensato una cosa simile. Infatti l’agnosticismo è una posizione gnoseologica: riguarda la conoscenza, non la fede. Poi, sicuramente conoscenza e fede non sono totalmente scisse. Ad esempio, una persona può definirsi agnostica, perché non pensa si possa dimostrare né che Dio esista né che non esista, in quanto il nostro concetto di dimostrazione richiede, da un po’ di secoli a questa parte, la “sensata esperienza”, ovvero la conferma empirica, cosa impossibile per Dio; la dimostrazione logica non ci soddisfa più (ammesso che vi possa essere dimostrazione logica di Dio, come pure si è tentato). Tuttavia, questa persona può propendere più per l’ipotesi che non esista, pur non potendolo dimostrare. Di conseguenza, non potrebbe riuscire a credere in Dio, e dunque è anche atea.
@danielrajer5472 күн бұрын
in realtà l'apparecchio è il televisore, mentre la televisione è una emittente televisiva (es. Rai1, Canale5,...)
@gruppopremium2 күн бұрын
Caro Roberto, l'esempio about Mario si basa sull'analogia con altri casi di avvenuta morte e su accertamento empirico. Dio, così come qualunque altra cosa di cui non si è fatta (ancora?) esperienza, non può essere paragonato, per questioni di pura logica, all'esempio riportato. L'agnostico è ragionevole. Con stima.
@gabrieleborgogno7279Күн бұрын
Esattamente
@maurorossi420322 сағат бұрын
Si, è un esempio che non c'azzecca, come direbbe qualcuno.
@Feelsentirelavita2 күн бұрын
Roberto, hai mancato di descrivere una terza versione dell'essere agnostici che è il mio approccio da alcuni anni: ricordarsi sempre del buon Socrate e cioè di "non sapere nulla" ma essere attivi nella ricerca filosofica, razionale, psicologica (e se vogliamo anche "spirituale", anche se non mi è ben chiaro cosa significhi) non di dio, ma della Verità. Prendimi con le pinze, non so davvero nulla, tanto meno sulla Verità, ma so che sono aperto a tutto e in costante ricerca (e per nulla schizofrenica). ☺
@alessandromameli448821 сағат бұрын
Beh prima di tutto converrebbe accordarsi sul significato della parola spirituale; infatti se ne può dare anche definizioni e interpretazioni filosofiche. La cosa interessante rimane che una posizione spirituale filosofica riesce a inserirsi in maniera pragmaticamente efficace nella tensione tra la fede e la scienza secondo me
@davidecarretta19442 күн бұрын
Hai detto una frase tipo "non credo che gli atei siano in buona fede"... mi ha fatto ridere!
@giulianoscarano3 күн бұрын
Caro Roberto, personalmente seguo l'ateismo superstizioso di tipo napoletano. Posso riassumere il concetto con la famosa frase "non è vero ma ci credo" personalmente seguo una serie di valori morali che in parte derivano da un'educazione cristiana cattolica ed in parte da scelte maturate negli anni. Personalmente la mia filosofia di vita è di cercare di comportarmi ed essere "buono", secondo i miei valori. Se poi un giono, alla mia morte scoprirò l'esistenza di un Dio sarà lui a giudicare in che modo ho vissuto (sperando di rientrare nei suoi canoni), viceversa se non ci fosse niente, comunque avrei vissuto una vita seguendo quello che secondo me era la maniera più corretta. In pratica metto le mani avanti.😅
@SaintTM22222 күн бұрын
Non so se hai mai dato uno occhiata alla bibbia, ma sta scritto che non andrai in paradiso perché ti sei comportato bene. Anzi nessuno ci andrà perché si è comportato moralmente in maniera giusta. Perché le buone azioni non cancellano le azioni malvagie
@62peppe62Күн бұрын
Matteo 25 . 32-46 32E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
@matthew_v8333 күн бұрын
In quanto agnostico ti dico che mi limito a sapere che è un dilemma a cui non posso rispondere, accetto la mia incoerenza e dialogo con i morti quando vado al cimitero, ringrazio dio per le botte di culo, e lo insulto altrettanto per le mie sfortune. Ogni agnostico è diverso, io ho fatto miei alcuni dei messaggi di Cristo per la vita di tutti i giorni, ma se davvero devo andare a messa tutte le domeniche per esser considerato degno del paradiso allora mi permetto di dire che il metodo di valutazione è sbagliato.
@dav77h3 күн бұрын
Alcune persone sentono il bisogno di credere nell'esistenza di una presenza superiore, gelosa e vendicativa, che le osservi costantemente. Questa convinzione funge da deterrente, spingendole a evitare comportamenti immorali per timore di essere giudicate o punite per l'eternità. È per questo che devono andare a messa tutte le domeniche.
@simonecalveri67993 күн бұрын
Ogni agnostico è diverso perché alcuni sono credenti, altri atei. Se parli coi morti e con Dio, sei credente. L'agnosticismo in sé non ha senso, perché "non essere sicuro di" è una condizione che appartiene a tutti. Il credente non è sicuro che Dio esista, ci crede. L'ateo non è sicuro che Dio non esista, non ci crede fino a prova contraria. L'agnostico è l'uno o l'altro perché, di fronte alla questione, non prendere posizione è impossibile.
@matthew_v8333 күн бұрын
@@simonecalveri6799 non è che atei e credenti sono come i creeps e i bloods (salvo certe occasioni), credo giusto che siano possibili entrambe le possibilità. Anche se pregassi nel tempo libero ma mi considerassi lo stesso agnostico quale dio starei pregando allora? (Tralasciando l'educazione cattolica standard per tutti gli italiani). Per me se Dio esiste di certo non è paro paro a quello rappresentato dai vari culti sparsi nel mondo, magari questi ultimi si sono basati su un qualcosa di vero ma questo non lo posso sapere. Quindi mi tengo la mia ignoranza e incoerenza e vado avanti cercando di essere un essere umano rispettoso dei morti, del credo altrui e di ciò che non posso concretamente dimostrare. Non per forza bisogna identificarsi in un' iconografia preesistente, o fondare un nuovo credo per ogni versione di Dio che si pensa che possa esistere, sarebbe un casino
@matthew_v8332 күн бұрын
@@simonecalveri6799non so perché mi hanno cancellato la vecchia risposta, ma comunque non è che atei e credenti sono come dei team avversari (tranne quando lo sono, immagino), se dialogo con i miei cari defunti al cimitero non è che sto facendo appello ad un aldilà specifico di un credo specifico. Per me se Dio esiste non è affatto un' entità raccontata da un culto preesistente. Può essere che ci siano degli elementi di verità nelle varie religioni del mondo ma non lo posso sapere e non è che vado a documentarmi su ogni credo esistente per scegliere il team che mi fa più comodo. Socrate, signori, Socrate. Fino a quando non avrò una chiamata o una certezza a riguardo mi tengo le mie incoerenze cercando pur sempre di essere un essere umano rispettoso dei morti, del credo altrui e di ciò che non può (o non ha sbatti) di comprendere. Se per forza bisogna prendere una posizione tra le due opzioni allora nel mio caso dovrei fondare una religione sulla mia concezione di dio, e francamente mi sembra una pessima idea. Se Dio esiste bisogna considerare anche la possibilità che noi non siamo una priorità per lui
@albero7812 күн бұрын
Sei cristiano "fai da te"
@tafanoprussiano2 күн бұрын
Sono d'accordissimo sul fatto che le proprie posizioni "filosofiche" debbano agire in concreto sulla pratica. Non a caso Spinoza chiamò "Etica" il libro che racchiude il suo sistema, e Platone chiamò anche "πράγματα" le idee, col duplice significato di cose e azioni. Però il fatto che l'agnostico agisca come un ateo non significa che siano la stessa cosa. Secondo lo stesso ragionamento, neanche lo scettico potrebbe esistere, perché se no non potrebbe fare niente senza avere il dubbio di non star facendo, in realtà, l'azione opposta. E magari, come mi pare disse Aristotele, si butterebbe in un pozzo pensando così di poter raggiungere Argo. Ancora, una persona che creda che la terra giri attorno al sole non agirà differentemente rispetto a una che creda che sia il sole a girare attorno alla terra, senza però che quest'ultimo creda che la terra sia il centro dell'universo. E un terrapiattista non si comporterà di conseguenza, tranne nei rari casi in cui gli venga proposto di fare il giro del mondo o di visitare l'antartide.
@gianlucadeferre42922 күн бұрын
Ciao Roberto, voglio condividere con te una riflessione che spero possa essere costruttiva. Non sono un credente, non mi definisco con certezza ateo o agnostico, perché sinceramente trovo che la differenza pratica tra queste due posizioni sia minima, come hai anche espresso tu stesso. Tuttavia, in base alla mia esperienza, mi pare che esista una distinzione di atteggiamento: Ho notato che alcune persone, che si definiscono atee, si oppongono all’idea che esista un dio o una entità metafisica. Questo atteggiamento, per come lo vedo io, è diverso dal semplice dire "non credo che Dio esista". La distinzione che ho sempre percepito è questa: l'agnostico sostiene che, essendo Dio un concetto al di là della nostra comprensione, non si può sapere se esista o meno e quindi evita di porsi la domanda o prende atto di non poter rispondere e non si esprime. L'ateo, invece, quantomeno chi ho conosciuto, afferma con “certezza” che Dio non esiste, nonostante questa certezza non la si possa avere proprio in virtù del fatto che è un qualcosa al di fuori della propria comprensione. Sarei curioso di sapere se questa percezione è solo mia.
@stefanopetrone99002 күн бұрын
Io mi definisco ateo, non perchè non credo che possa esistere una qualche "entità metafisica", ma perché sono molto fiducioso che tale entità non sia il dio o qualsiasi "entità" descritta dalle religioni, e che se questa entità esistesse e potessimo in qualche modo farne esperienza riusciremmo a caratterizzarla come abbiamo fatto con qualsiasi altra entità fisica. Quindi rianalizzando quanto ho scritto, dubito che esista una qualche entità metafisica che una volta sperimentata non sia razionalizzabile in qualche modo tramite metodi scientifici.
@evolutionepicfail77092 күн бұрын
@@stefanopetrone9900 Sei agnostico e non lo sai, alla faccia di Mercadini 😁
@candidariva74612 күн бұрын
GRAZIE MERCADINI
@Gentemoltosimpatica2 күн бұрын
L'eterno assente se non sbaglio in una live con ateotube ammise (e detto da lui dovrebbe far riflettere) che l'ateo in realtà è un panteista
@pierpandaraffagnato2 күн бұрын
Io mi definisco panteista, ma non sono per niente ateo. Credo più alle leggi dell'universo che alla scienza, e non mi curo nel dire che dio non esiste perchè è razionalmente illogico.
@chiaraascenzi28742 күн бұрын
Ciao caro Roberto. Ti ringrazio per l’ennesimo prezioso spunto di riflessione. Ti ho la mia posizione: hai detto che la filosofia “è una cosa terribilmente concreta”, e che l’ateo e l’agnostico si comportano allo stesso modo, per cui sembra non esserci troppa differenza. Tuttavia penso che la fede non coincida con la pratica della religione, quindi l’ateismo e l’agnosticismo si differenziano per il pensiero, non per l’atto pratico. Il fatto di non passare tempo a interrogarci sull’esistenza di Dio, a mio parere non rende una persona atea. Quel che cambia è la convinzione. Sono convinta che non ci sia assolutamente nulla di divino o mi ritengo non in grado di fornire sensata? E nel secondo caso secondo me esistono posizioni comunque differenti: potrebbe di fatto non importarmi dell’argomento, per cui passo tempo a rifletterci (quindi “mi comporto come ateo”). Oppure potrei avere piena consapevolezza di non avere i mezzi per comprendere qualcosa che eventualmente trascende totalmente dalla mia esperienza terrena e dalla mia concezione logica di funzionamento del mondo. Il secondo lo vedo come un atto di umiltà: non metto bocca non perché non mi interessa, ma perché non ho prove sufficienti per affermare nulla. Quindi decido di discernere tra giusto o sbagliato in altro modo, perché la possibilità che esista qualcosa di ultraterreno, non essendo definita, non mi fornirebbe comunque un modello di comportamento “universalmente giusto”. Buona giornata, grazie ancora
@kaya87942 күн бұрын
Un aforisma di Kafka sopra ogni altro: «Che manchiamo di fede non si può dire. Già il semplice fatto che si vive è inesauribile nel suo valore di fede». «In questo ci sarebbe un valore di fede? Ma non è possibile non-vivere». «Appunto in questo “non è possibile” risiede la forza folle della fede; in questa negazione essa acquista forma».
@joetonny58432 күн бұрын
Sì si può anche chiamare la causalità
@analogic-boy2 күн бұрын
splendido
@babyeyed2 күн бұрын
Mamma mia, sono già passati tre anni? Sto invecchiando inesorabilmente.
@domenico267522 күн бұрын
E invece Mercadini non è cambiato di una virgola. Inizio a sospettare sia un vampiro.
@rufus44522 күн бұрын
Notavo come i significati del verbo credere possano variare dal "penso che sia così ma non ne sono sicuro", al "ne sono fortemente convinto" quando si parla di idee e ideali, al "ne sono assolutamente certo anche se non lo posso provare" della Fede religiosa. Ecco, se ben interpreto l'obiezione che ti fanno, probabilmente intendono dire che se esiste anche una sola probabilità su un miliardo di miliardi che esista un Dio, quella probabilità è sufficiente per far sì che la certezza della sua inesistenza sia considerabile un atto di Fede, e che quindi andrebbe considerato agnostico chiunque ritenga esistere anche una infinitesimale possibilità della sua esistenza.
@evolutionepicfail77092 күн бұрын
@@rufus4452 Infatti. Secondo me l'equivoco sta tutto qui, nel significato fumoso della parola "credere".
@metalpera2 күн бұрын
@@evolutionepicfail7709 perché fumosa? Comunque la si voglia leggere significa che "ti affidi" più o meno totalmente ad una ipotesi che non puoi dimostrare. Piuttosto è un po' arrogante la posizione di chi ne coglie soltanto l'accezione religiosa e cade quindi nell'errore di definire "credente" un ateo lasciando sottintendere che comunque anche lui debba in qualche modo relazionarsi con Dio. Credere che ci sia un Dio e credere che non ci sia non sono due atti di fede in senso ugualmente religioso. Forse l'uomo si chiede da sempre se ci sia qualcosa oltre il visibile e l'invisibile, forse se lo chiedono tutti gli uomini. Ma la convinzione che oltre il visibile e il dimostrabile ci sia un Dio non appartiene a tutti. Quindi perché mai io che me lo chiedo ma tutto sommato sto bene anche senza saperlo, o essendo persuaso del fatto che non ci sia proprio nulla di più che la materia, devo per forza sentirmi dire che "credo" come se anche il mio sentire fosse in qualche modo religioso? Posso avere il diritto di ritenermi, anche con una discreta umiltà, pre-religioso? Quanto agli agnostici... avranno pure loro il diritto di crogiuolarsi nel dubbio (che peraltro è intellettualmente sacrosanto)? Oppure devono scegliere se essere credenti in un verso o nell'altro? Non so... per me il significato della parola "credo" è straordinariamente chiaro, il fatto è che vuoi per la presenza massiccia nel lessico religioso e nelle preghiere sembra essere spesso interpretata come una parola di esclusiva proprietà del ragionamento teologico. E invece io posso credere che tra poco un amico suonerà al campanello, per esempio. Oppure posso credere che non suonerà proprio nessuno. E in nessuno dei due casi potreste dire che sono o meno credente in senso religioso.
@evolutionepicfail77092 күн бұрын
@@metalpera Fumoso perché, da quello che intuisco dalle parole di Mercadini e da molti commenti, credere per loro significa essere convinti al 100% di una cosa o dell' altra. A mio avviso, invece, il credere può avere infinite sfumature. Ad esempio, io posso credere al 90% che non esista e nessun Dio e riservarmi un 10% di possibilità che in qualche modo esista, contemporaneamente. Essere agnostico, per l'appunto, senza una posizione netta. Ma faglielo capire! I credenti e i non credenti sono come due "sette" che tentano di tirarti per la camicia dentro al loro gruppetto di iper-convinti.
@CapitanRocco3 күн бұрын
sei un grande ! da questo momento per me non esistono piu' gli agnostici
@h8ercules1262 күн бұрын
Nel libro "L'illusione di dio" di Richard Dawkins trovi un paragrafo intitolato "Miseria dell'agnosticismo". Se cerchi su google trovi persino il pdf dell'intero libro 😉
@akey482 күн бұрын
@CapitanRocco Mercadini è un grande, ma gli agnostici esistono...anche se ti fanno ridere.
@fuckcensure842 күн бұрын
Purtroppo però esistono gli ebrei.
@werewolf-tr1gb2 күн бұрын
A caxgare, trollazzi anti semiti. @@fuckcensure84
@gudemik53352 күн бұрын
La mia opinione è che siamo tutti agnostici, nel senso che nessuno sa se esiste dio o no. Detto questo concordo al 100% col Merca, ci comportiamo e pensiamo o da atei o da credenti, perché anche se nessuno di noi sa per certo se esiste dio, tutti noi sappiamo se ci crediamo o non crediamo. In questo senso non esiste una via di mezzo o almeno io non riesco a immaginare qualcuno che non sa se crede in dio o no. Quindi no agnostici o tutti agnostici. In ogni modo è un'etichetta inutile
@ciaoVecio172 күн бұрын
Buonasera Roberto, grazie innanzitutto per questo ennesimo splendido video. La similitudine col morto è davvero efficace. Anche io sono interessato a questo argomento, e parte di ciò che scriverò di seguito proviene da alcuni dei miei autori preferiti, tra cui gli irriverenti Dawkins e Odifreddi e i più pacati Pievani e Vallortigara. Se posso permettermi aggiungerei un paio di argomenti al tuo discorso. Senza entrare nei meccanismi per cui si è verosimilmente predisposti a credere (dualismo innato, teleologia, incomprensibilità della complessità del mondo), mi limiterei, in linea col tuo discorso, a "come" la gente crede. Eviterei una divisione netta delle persone tra credenti certi ed atei certi, da cui scaturisce la dubbia "consistenza" degli agnostici. Forse è meglio considerarla una scala a più livelli, dove pochissimi sono certi di una o l'altra cosa, mentre molti invece hanno un'idea (magari vaga) di quanto uno o l'altro scenario sia più o meno probabile. Infine, non escludo che l'ambiguità di alcuni credenti possa essere ricondotta alla famosa scommessa di Pascal. 😊
@EpistemicNarwhal2 күн бұрын
Ciao Roberto, seguo con grande passione i tuoi video perché racconti riflessioni e aneddoti in un modo che mi incanta puntualmente, e anche questa volta il tuo video mi è piaciuto tantissimo. Raramente commento ma questo argomento mi è particolarmente caro perché io ho passato la mia vita fino ad ora (ho 31 anni) con una specie di massima un po' ingenua e forse un po' tracotante: cercare di capire cos'è vero e cosa non lo è e schierarmi sempre dalla parte della verità. Con questo atteggiamento di fondo io ho messo in dubbio tantissime mie convinzioni personali, tra cui anche la fede e credere in Dio. Io sono sostanzialmente, fino al midollo, un ateo agnostico (se proprio dobbiamo etichettarci, cosa che non amo particolarmente), e penso che molte persone non conoscano il significato delle parole, né delle posizioni filosofiche e dei loro significati: infatti, se noi definiamo come ateo un individuo che afferma che "Dio non esiste" è vera l'obiezione secondo la quale l'ateo stia affermando che qualcosa sia vero senza averne le prove (che poi, alla fine, è la definizione che do alla parola "fede"), il punto è che non credere in dio e credere che Dio non esista sono cose molto diverse :) Tu tocchi magistralmente nel video sia la fallacia d'equivoco dietro la parola "credere", sia l'errata concezione che l'agnostico sia una specie di compromesso tra il credere e non credere, cosa che non può essere più lontana dalla verità. Aggiungo una cosa: visto che l'agnostico è una persona che non sa se Dio esista o meno, TUTTI siamo agnostici: chi non sa e crede è un credente, chi non sa e non crede è un ateo (come me, un ateo agnostico). Nella mia personale concezione di vedere le cose, io cerco sempre di credere in qualcosa solo se ho delle prove o un buon motivo, per cui tendenzialmente non credo in nulla che "non so" o che "non posso sapere". Lo scetticismo, in questo senso, è il vero spartiacque tra credenti e atei :) Grazie per i tuoi splendidi racconti e delle tue riflessioni.
@Mario-Betti2 күн бұрын
ciao, scusami, non capisco cosa significhi "ateo agnostico"... "Ateo" è colui che ritiene che Dio non esista (quindi si pronuncia sulla questione); un agnostico è uno che sospende il giudizio, non sa se Dio esista o no, e (di solito, io credo) ritiene che non si possa né esser convinti che Dio esista né che Dio non esista...
@akey482 күн бұрын
@@Mario-Betti Infatti, cosa vuol dire essere ateo agnostico? L'uno esclude l'altro. Sono due posizioni diverse. A meno che non intenda dire: sono agnostico tendente all'ateismo... Cioè, dovrebbe dire: sono agnostico perché non ho certezza di nulla; nella fede non c'è niente di razionale e dimostrabile, nessuno può provare l'esistenza di Dio e neppure il contrario, comunque, siccome non amo il soprannaturale, se dovessi fare una scommessa, scommetterei che dio non esiste, perciò tendo all'ateismo. Poi ci sono gli agnostici orientati alla fede, e allora quelli ragionano così: è vero, non c'è nessuna prova che Dio esista o che non esista. Però secondo me ci potrebbe essere un aldilà, un Essere superiore. Sarà Dio, non sarà Dio, sarà la Natura, la Luce, l'Energia cosmica, un'Intelligenza estrema, per me qualcosa c'è: non ho prove per affermarlo, non so cosa sia, però lo sento e se dovessi fare una scommessa, punterei sull'esistenza di Dio. Per la verità, ci sono anche gli agnostici a cui non importa nulla di tutto questo. Semplicemente si astengono dal giudizio e vivono la loro vita ignorando la religione, senza essere atei.
@EpistemicNarwhal2 күн бұрын
@@Mario-Betti Ciao, provo a spiegare brevemente il significato di agnosticismo e ateismo (e la relazione che c'è tra "sapere" e "credere"). Innanzitutto, l'agnosticismo, come posizione filosofica, ha un significato ben preciso e non riguarda assolutamente la sospensione di un giudizio, ma riguarda il conoscere (o non conoscere), nel senso di sapere. Lo stesso termine è usato in maniera colloquiale per indicare qualcuno di "disinteressato", ma nella realtà dei fatti NESSUNO sospende mai il giudizio su nulla: su una stessa posizione o frase o proposizione, ad esempio "Dio esiste", ogni singola persona può dire di credere che sia vera o non credere che sia vera. Si può definire agnostico qualcuno che non abbia consapevolezza della questione, ad esempio una persona che non si sia mai soffermato sulla proposizione né l'abbia mai incontrata nella propria vita, ma quando la incontrerà, sicuramente, quella persona crederà che sia vera o non crederà che sia vera. Non ci sono stati intermedi, credere o no in qualcosa è un fatto binario: o ci credi o non ci credi, non esiste una posizione di mezzo. Puoi dire "non lo so", ma il sapere o non sapere qualcosa è scorrelato dal fatto che tu a quella cosa creda o non creda, e non è una terza via, è aggirare la domanda. Ciò detto, passo alla definizione di ateo e agnostico: Un agnostico rispetto a X è una persona che non sa (sapere nel senso stretto del termine: avere una prova, di essere convinto per mezzo di un'evidenza tangibile, che eleva la propria ipotesi a qualcosa di solido, replicabile, condivisibile) se X sia vero o no. Di solito, nel colloquiale, "agnostico" come termine è sempre riferito a X = Dio, ma si può essere agnostici rispetto a molte cose. Ad esempio, io non so se esiste un diamante di un chilo sul pianeta Venere, per cui sono agnostico rispetto alla proposizione "Esiste un diamante di un chilo sul pianeta Venere". Faccio una breve digressione che serve a capire meglio cos'è un agnostico e cos'è un ateo. Ciò in cui crediamo è un insieme che contiene ciò che sappiamo. Io posso credere che ci sia un diamante di un chilo sul pianeta Venere, ma non posso dire di sapere che ciò sia vero. Quando quello in cui crediamo ha delle prove riscontrabili nella realtà, quel credere diventa sapere, quindi il sapere è quella piccola parte dell'insieme di credenze che abbiamo che raggiunge un livello di prove sufficiente tale da poter essere preso per vero oltre ogni ragionevole dubbio. Ad esempio, io credo che la terra sia (all'incirca) sferica, ma questa mia credenza non è solo una credenza, è sapere, perché io posso dimostrare che questa particolare proposizione "La terra è (all'incirca) sferica" è vera, ci sono delle prove, indipendenti da ciò in cui credo o da me, che sostengono ciò che dico. L'ateismo non riguarda ciò che sappiamo (sempre nel senso stretto di sapere che ho definito prima) ma ciò in cui crediamo (o, in questo caso, non crediamo). Quando una persona dice che crede in Dio, egli afferma qualcosa in cui crede, ma non può dire di sapere che Dio esiste. Di conseguenza, egli è agnostico rispetto alla proposizione "Dio esiste" (non lo sa!) ma è credente perché accetta per vera la proposizione "Dio esiste". Quando, e se, la persona avrà sufficienti prove per poter dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che Dio esiste, quella persona non sarà più agnostica rispetto alla proposizione "Dio esiste". Visto ciò che ho detto penso sia più chiaro ora cosa significa "ateo agnostico". Un ateo agnostico è una persona che non sa se Dio esiste ma che non prende per vera la proposizione "Dio esiste". Io, prima di essere un ateo agnostico, sono soprattutto uno scettico: cerco di non prendere per vera nessuna proposizione senza avere una prova, pertanto il mio essere agnostico rispetto a qualcosa mi rende automaticamente non credente su quella cosa. Molte persone sono diverse: anche se non sanno se qualcosa sia vero o no prendono quella cosa per vera, qualunque sia la loro motivazione. Per intenderci, ogni singola persona sul pianeta è agnostica rispetto a DIo, perché nessuno è riuscito a dimostrare che Dio esista, per cui chi crede in Dio è automaticamente un credente agnostico e chi non ci crede è un ateo agnostico. Un'ultima cosa, che aggiungerà probabilmente confusione, ma è importante: un ateo è semplicemente una persona che non prende per vera la proposizione "Dio esiste". Esistono persone che affermano qualcosa di più forte, ossia credono che la proposizione "Dio esiste" sia falsa. Queste due cose (non accettare che qualcosa sia vero e accettare che qualcosa sia falso) sono cose molto diverse tra loro. Ovviamente, chi afferma "Dio non esiste" è un ateo (e forse tu quando pensi ad un ateo pensi proprio a chi afferma che Dio non esista), perché affermare che Dio non esiste è qualcosa che implica il non prendere per vera la proposizione "Dio esiste", ma è un ateo che afferma di sapere che Dio non esiste, e, come tale, dovrebbe presentare la dimostrazione del proprio sapere (anche qui tutti falliscono miseramente, anche perché prima dovresti definire di quale Dio si parla e molto spesso Dio è definito in modo tale da non poter essere falsificabile, ma non voglio aggiungere altre definizioni). A volte queste due posizioni vengono definite come "ateismo debole" e "ateismo forte", e tutti pensano che un ateo faccia parte della categoria "ateismo forte", ma non è quasi mai così. Consiglio assolutamente lo studio dell'epistemologia (almeno i fondamentali) per capire meglio le questioni relative a conoscenza vs credenza. Lascio qui un articolo divulgativo di facile fruizione per chiunque sia curioso sull'argomento: www.answers-in-reason.com/religion/atheism/the-gumball-analogy/ Spero di averti chiarito qualche dubbio, anche se mi rendo conto che non siano proprio discorsi leggeri :D
@raffaelefederico54272 күн бұрын
@@EpistemicNarwhal tutto molto interessante, e ti ringrazio di avermi erudito a riguardo. Ma devo dire che alla fine tutte queste questioni sono francamente solo quisquiglie. Poco più che mere formalità linguistiche. A livello di posizione filosofica concreta cambia veramente pochissimo, pressappoco nulla. Io credo, molto prosaicamente, che nella pratica, a conti fatti, la questione sia invece brutalmente e banalmente elementarissima, totalmente binaria. Per me o credi in Dio o non ci credi, punto. Tutte le posizioni, passami il termine "intermedie", soprattutto poi quando si differenziano tra loro per delle sottigliezze così minime, svaniscono nel nulla. O sei credente o non lo sei, fine. Ma comprendo bene che nella nostra società ci sono mille ragioni per essere, diciamo così, prudenti, quando si tratta di affermare che non si crede in qualcosa in cui così tanti credono così fortemente, o almeno dicono di farlo. Chi crede non ha problemi, lo dice orgoglioso, sa di essere in maggioranza. Chi non crede spesso finisce in questioni filosofiche contorte come le tue, che in sostanza non credi, ma, perdonami questa è la sensazione che ho io, tendete a nascondervi un po' dietro le parole e/o le sottigliezze. Solo una ristretta minoranza dichiara apertamente e senza mezzi termi di non credere.
@EpistemicNarwhal2 күн бұрын
@@akey48 Ho spiegato cosa vuol dire essere un ateo agnostico, ateismo e agnosticismo riguardano questioni diverse e non sono posizioni dicotomiche, ateismo e teismo sono in contrapposizione, così come agnosticismo e gnosticismo, ma non ateismo e agnosticismo.
@rossorossi21812 күн бұрын
Io è una vita che campo da agnostico e ci campo benissimo, restare in contemplazione senza dovermi rivolgere a un dio specifico mi fa star bene. Per me è una visione puerile dover prendere posizione su una cosa di cui non si può conoscere nulla. Mi par di tornar all'epoca in cui ero ragazzino e tutti pretendevano che io tifassi una squadra di calcio solo perché mi piaceva vedere qualche partita di calcio, come se non si potesse godere nel vedere un bel gioco indipendentemente dalla maglia dei giocatori. Per me siete strani voi fedeli , tu rimani simpatico e interessante ma pur sempre strano quando pretendi di incasellare tutti gli esseri umani in due categorie che ti sembrano esaustive.
@evolutionepicfail77092 күн бұрын
@@rossorossi2181 Esatto.
@blim87773 күн бұрын
Spero di non risultare offensivo, ma in tutto questo discorso mi ha lasciato un po' perplesso la descrizione della figura del "credente". In particolare mi sembra che si dia per scontato che il credere nel divino comporti necessariamente molti altri aspetti, tra cui, l'esistenza dell'anima in assenza di un corpo fisico, l'immortalità della coscienza, la presenza di un progetto divino specificatamente dedicato all'umanità, i concetti assoluti di bene e di male, il poter interagire col divino al punto di influenzarne le decisioni con la preghiera, il fatto che il divino agisca per un bene assoluto,... Mi sembra che la figura del credente qui considerata sia unicamente quella di colui che adotta pedissequamente il pacchetto di dogmi proposti da Santa Romana Chiesa (o istituzione equivalente), mentre credo che la fede e la spiritualità possa prendere forme e sfaccettature significativamente diverse (sicuramente in alcune delle religioni comunemente riconosciute, a maggior ragione se la spiritualità in questione è frutto di un'evoluzione personale). Esistono pertanto credenti che magari non credono nell'immortalità dell'anima (intesa come coscienza di sé), che magari non ritengono sensato interrogare il divino, ma comunque magari sentono di risuonare in una qualche forma di disegno cosmico. In questo senso penso che sia necessario superare la figura stereotipata del credente a cui si è fatto riferimento nel video ed estenderla a coloro che sono fermamente convinti dell'esistenza di qualcosa o qualcuno che trascenda il mondo fisico. In questo senso l'ateo sarebbe colui che è fermamente convinto che la realtà si esaurisca nell'interazione di particelle che seguono le leggi della fisica (conosciute e non), mentre l'agnostico non sarebbe convinto da nessuna delle due interpretazioni (magari essendo convinto della non dimostrabilità di entrambe). In questo senso ateo, agonistico e anche qualche credente si comporterebbero "da ateo", eppure cambia il modo di concepire l'universo (e credo che sia questo il punto in cui individuare la differenza dei termini, non nelle azioni che scelgono di intraprendere nei momenti di difficoltà)
@bbbb-l1y2 күн бұрын
Faccio una breve correzione: L'assolutismo del male non fa parte del pacchetto cristiano cattolico (Credo si possano trovare tante fonti, ma ti cito quella di uno dei padri del pensiero cristiano: S.Agostino).
@giancola89Күн бұрын
Mario abitava in una tenda siberiana. Ci ha lasciato le penne guardando il proprio televisore spento.
@glossatore50663 күн бұрын
Del resto, come dice anche un noto ATEO contemporaneo, nonché Presidente onorario dell' UAAR: "Affinché l'impresa scientifica abbia senso lo scienziato deve preventivamente affermare che la natura sia razionale... Nella Natura si manifesta dunque un ordine universale, che si chiama Lògos in greco, Ratio in latino e Ragione in italiano. Il che ci permette di dare un senso letterale al versetto 1,1 di Giovanni: "In principio era la Ragione, e la Ragione era presso Dio, e Dio era la Ragione". (Piergiorgio Odifreddi: "Un matematico ateo a confronto con il Papa teologo", 2011).
@gudemik53353 күн бұрын
Non sono d'accordo, uno scienziato non deve dare per scontato niente, nemmeno che la natura sia razionale. La razionalità è una definizione che diamo noi la natura fa quello che vuole. Lo scienziato descrive la natura e la descrive con un linguaggio così preciso (il più preciso che conosciamo ma non è detto che sia corretto, solo è il meglio che siamo riusciti a pensare) che la sua descrizione molte volte vale anche per il futuro. Questo non dà nessuna certezza che sia la descrizione corretta e lo scienziato lo sa (o dovrebbe saperlo), infatti quando c'è una svolta nella conoscenza scientifica, spesso è perche una previsione si rivela errata. In quel caso non si dice che la natura era irrazionale, solo che la nostra teoria è errata o da perfezionare. Non occorre decidere a priori che la natura è logos
@CapitanRocco3 күн бұрын
ma almeno -la natura- non ti vieta di farti le seghe e non ti chiede l ottoXmille
@carlofierens37733 күн бұрын
Beh ma questo passaggio di Odifreddi che citi è decisamente un atto di fede haha.
@AndreaCavis2 күн бұрын
Non riesco a cogliere il senso Della citazione ma mi sembra non averne perché mi sembra sbagliato l'assunto Di partenza. Non è assolutamente Vero Che la Natura debba esser considerata razionale per far sí Che la scienza abbia senso. La natura opera in maniera casuale seguendo Delle leggi fisiche Che fanno parte del nostro universo. Sarebbe sbagliato Considerare queste leggi come "razionali" perché farlo presupporebbe Che siano state pensate a priori, ma non è cosí, o Meglio, non è detto debba esserlo
@shweshwa92022 күн бұрын
Non si dovrebbe affermare nulla preventivamente. Prima si raccolgono dati, si analizzano e si interpretano, poi si formula un modello. Questo modello viene applicato e, se non funziona, si modificano le ipotesi, si creano nuovi modelli o si cercano ulteriori dati. La ricerca non si ferma mai. Se un modello ci consente di fare previsioni accurate, è un buon segno, ma non ci si accontenta: lo si continua ad affinare fino a sviluppare una teoria, che rappresenta il massimo risultato ottenibile nel metodo scientifico. La fisica quantistica ha già dimostrato che, a livello subatomico, la razionalità classica spesso non si applica: i fenomeni si comportano in modo controintuitivo rispetto alla logica ordinaria. Questo mette in discussione visioni rigide o assolutistiche, come quelle promosse da alcune interpretazioni letterali della Bibbia.
@paolosciarra6084Күн бұрын
Grande Roberto.
@rosariofranco65152 күн бұрын
15:00 è esattamente così che vivo 😂😂
@marcolombardi1262 күн бұрын
Ciao Roberto, tento di dare il mio contributo. Secondo me il ragionamento che esponi è sostanzialmente corretto, però secondo me la questione dirimente è: come l'ateo e l'agnostico rispondono alla domanda "Dio esiste?". Prescindendo dall'agnostico per disinteresse e dall'ateo per partito preso (penso all'ateismo del comunismo sovietico), si giunge a non credere attraverso l'esercizio della ragione. Ora è chiaro che né la scienza né il ragionamento hanno a loro disposizione argomenti definitivi a favore della non esistenza di Dio. Ecco allora che o si dà peso all'argomento "dell'onere della prova" (in base al quale sta a chi faccia un'affermazione di esistenza provare la stessa attraverso un'ostensione fisica o logica della stessa) o bisogna riservarsi una, seppur minima, possibilità di pensare che il credente (pur non essendo stato in grado di dimostrarlo) possa aver fatto un'affermazione corretta rispondedo positivamente al quesito. Nel primo caso si è atei, nel secondo agnostico. Dal punto di vista dell'agnostico anche quell'affidamento al principio dell'onere della prova è un modo di "credere".
@simonecalveri67992 күн бұрын
Ciao, permettimi di risponderti. In realtà l'ateo e l'agnostico sono indistinguibili, poiché nessuno dei due può dirsi sicuro della non esistenza di Dio. Questo perché la non-esistenza di qualcosa è indimostrabile, mentre dimostrabile è l'esistenza. Credere che il credente abbia fatto un'affermazione causalmente corretta, significa essere credenti. Di fronte alla questione: tu credi a Dio? Si può rispondere solo sì o no. Nel primo caso si è credenti, nel secondo atei. Il fatto che l'agnostico faccia un ragionamento più prudente fa sembrare l'ateo un mentecatto che non può recedere dalla sua posizione, ma non è così: l'ateo si fa domande, può avere dubbi, può vedere la questione in maniera sfumata, eppure, alla fine della fiera, non credere. Come sapere se una persona è atea o credente? Nel comportamento. Se prega/parla coi morti/fa riferimento a un aldilà, è credente. Se non lo fa, è ateo.
@marcolombardi1262 күн бұрын
@@simonecalveri6799Ciao Simone, innanzitutto grazie per la risposta. Poniamo che Dio sia definibile come un ente metafisico che ha dato origine ed infonde la realtà di sé o del proprio principio. Se noi ipotizzassimo un'umanità futura in grado di spiegare sia l'origine materiale sia la totalità dei principi che regolano la realtà non avrebbe questo escluso l'esistenza di Dio? È chiaro che ciò sia uno scenario ipotetico e che noi siamo sostanzialmente lontanissimi da questo risultato, ma non è di per sé impossibile. La differenza sta proprio nel fatto che nel frattempo l'ateo si pronuncia apertamente (seppur con i suoi dubbi) sulla non esistenza di Dio, mentre l'agnostico sospende il giudizio, dunque non sono indistinguibili.
@marcolombardi1262 күн бұрын
Con questo non intendo assolutamente denigrare la posizione dell'ateo, anche io mi definisco sostanzialmente tale.
@simonecalveri6799Күн бұрын
@@marcolombardi126 Il punto è che staremmo ancora una volta lavorando di fantasia, e nella fantasia si può immaginare qualsiasi cosa. Il passaggio dalla fantasia alla reale credenza è però oscuro, forzato con un atto di fede che, se lo chiedi a me, non ha fondamento, e quindi motivo di essere. L'ateo non esclude aprioristicamente, ma non crede fino a prova contraria. Solo una persona disonestà intellettualmente, di fronte a un'eventuale prova dell'esistenza di Dio, resterebbe ostinatamente della sua idea. Il punto è che le prove non ci sono, la fede non le richiede. Perciò, se da una parte abbiamo la fede (credere nell'indimostrabile) e dall'altra l'ateismo (credere nel dimostrabile/dimostrato), ecco che abbiamo coperto tutto lo spazio che ci serve, e la terza via, quello che sospende il giudizio, non è nient'altro che un ateo o un credente che dice "non sono sicuro che". Ma nessuno è sicuro. Un ateo è uno che vive senza tenere conto della dimensione ultraterrena, il credente colui che vive tenendone conto. Non si può essere una via di mezzo.
@maurizioc572 күн бұрын
- scusi è qui la sede degli atei? - non credo
@maxtod58773 күн бұрын
Stupendo questo video
@silviusuelbus31083 күн бұрын
Che poi, ad essere onesti, la definizione di agnostico non per forza ha a che fare con la fede. Ad esempio, agnostico può significare anche “che non conosce”. In questo senso, per esempio, io sono sia ateo che agnostico. Agnostico perché se Dio esista o no non lo posso sapere o verificare, ateo perché nonostante io non sappia e non possa dimostrare la sua esistenza, non ci posso credere senza prove tangibili. Edit: In un certo senso possono esistere anche credenti agnostici, che non affermano di poter sapere se Dio esiste in senso pratico, ma che comunque credono in Dio anche senza prove, proprio per “fede”.
@ChristianIce3 күн бұрын
Esatto. Agnosticismo deriva da "gnosi" che significa letteralmente "conoscenza". Quando si usa il termine agnosticismo cercando di definire "la sospensione del giudizio", si commette un errore banale. O credi, o non credi, e se sospendi il giudizio, mi spiace, ma significa che "non credi". Si tratta di una dicotomia, o sei tifoso della Roma o non lo sei, e se "sospendi il giudizio" difficilmente andrai allo stadio a sventolare bandiere.
@mikan32223 күн бұрын
@@ChristianIce è molto diverso dal tifo. Non fai il tifo per una divinità e non devi andare in nessuno "stadio". Se sospendi il giudizio sul credere, in realtà stai credendo che ci sia la possibilità che esista qualcosa, ma non ti senti abbastanza convinto da ammetterlo, però potrebbe essere. Se non credi, credi 0, sempre. Se credi puoi credere 1 o 100, ma credi sia con 1 che con 100, è solo come lo dimostri a te stesso e agli altri, come lo pratichi, che cambia. L'agnostico crede, con incertezza, ma dentro di sé, nel profondo, crede o anche solo spera.
@evolutionepicfail77093 күн бұрын
Bravo.
@ChristianIce3 күн бұрын
@@mikan3222 Credente e non credente sono una dicotomia. Non si tratta di opinioni, ma di lingua italiana. Se l'esempio non ti piace, pazienza :)
@silviusuelbus31083 күн бұрын
@@mikan3222 Se la definizione di agnostico è “colui che non conosce” allora questo non ha niente a che vedere con il credere o con lo sperare.
@RenatoMinutoloComedy2 күн бұрын
Il gioco di parole che scappa spontaneo: "Forse siete in buona fede" 08:52
@bsaeleКүн бұрын
Secondo me non credeva di fare un gioco di parole....😂
@vihai3 күн бұрын
Roberto, usi definizioni di ateo e agnostico che non sono quelle condivise, per lo meno, da molti atei. Questa è l'origine del problema, origine complicata anche da dizionari che in buona, o in cattiva... fede, hanno acquisito la definizione meno condivisa. Prova a considerare questa definizione: l'ateo è colui che rigetta la definizione "dio esiste", per un'ampia varrietà di definizioni di "dio". L'agnosticismo, invece, è una posizione sulla conoscenza. Ateismo e agnosticismo sono posizioni ortogonali tra l'oro. Infatti molte persone si definiscono atei agnostici, senza "e". Io, mi definisco ateo, perché rigetto l'affermazione "dio esiste" e mi definisco anche agnostico perché non "so" se dio esiste, non ne ho conoscenza. Vivo la mia vita nella posizione di default che è quella in cui non esiste un dio finché non ci sarà un'affermazione "questo dio esiste" che sia corroborata da sufficiente evidenza per farmela accettare.. Quindi alla fine è una mera questione di definizione... la potente madre di ogno peggior dibattito e scontro :)
@Panebiancomaurizio3 күн бұрын
Quale dio? Parti da un presupposto non dimostrato Quale dio se esiste ?
@leomeo37273 күн бұрын
Sul tuo commento ben argomentato mi viene spontaneo porre un quesito ulteriore, che spero possa aggiungere qualcosa al tema sicuramente interessante: se un ateo può (nel senso che crede che abbia senso farlo) definirsi anche agnostico per indicare il fatto che non sa se Dio esiste, che non ne ha conoscenza, allora dovrebbero esistere atei che hanno conoscenza della non esistenza di Dio. Dovrebbero, in qualche modo, esistere atei che sanno che Dio non esista. Ma sapere che Dio non esiste è un'ipotesi impossibile da dimostrare pari al suo opposto. Date queste premesse, sembra più che definirsi "atei" o "atei agnostici" sia un modo per posizionarsi socialmente nei confronti dei credenti. I primi, agli occhi di quest'ultimi, diventano i diretti antagonisti, e i secondi si posizionano neutralmente. Questo può avere sicuramente delle utilità sociali di categorizzazione, ma escluderei la distinzione tra "atei" e "atei agnostici" dal punto di vista filosofico e concreto, dato che, come mostra Roberto nel video, l'atteggiamento nella vita non cambia.
@vihai3 күн бұрын
@@Panebiancomaurizio non sta a me definire dio. Tu lo definisci, tu me lo presenti e io decido se accettare o meno la tua affermazione. Quale sarebbe il presupposto?
@vihai3 күн бұрын
@@leomeo3727 forse ci sono atei che *affermano* di conoscere l'inesistenza di dio. Che è una posizione dogmatica e irrazionale come quella dei credenti gnostici. Se ci sono sono comunque pochi, io non ne ho incontrato nessuno. Però purtroppo molti nell'usare il termine "ateo" intendono proprio l'ateo gnostico e quindi elucubrano su un essere potenzialmente inesistente.
@Thomas-tj6ty2 күн бұрын
C’è anche un podcast di questi video che fai su KZbin ?
@hamletlatinjazz2 күн бұрын
La terra che conosciamo e in cui viviamo non è altro che un granello di polvere perso in un infinito universo di cui non sappiamo nulla, che a sua volta è solo uno degli altrettanti infiniti universi.... Ecco, e stiamo qua a speculare mentalmente su concetti di cui non siamo nemmeno in grado di concepire. È interessante questo fatto, ci sentiamo tutti geni super intelligenti con la verità assoluta in tasca. Notevole ..!
@DeeMacias2 күн бұрын
Tutto vero, peccato che credere in Dio significhi l'esatto opposto di quello che hai scritto!
@anarchiccox2 күн бұрын
E allora di cosa possiamo, e vogliamo, discutere... Il calcio no, la borsa no, il porno senza dirlo...
@Vaessar3032 күн бұрын
"altrettanti infiniti universi" si, li hai visti?
@fuckcensure842 күн бұрын
Bravissimo!
@fuckcensure842 күн бұрын
L'ingordigia umana si vede in tutto.
@pensareconfondeidee3 күн бұрын
Splendidamente ineccepibile 🥰
@edo29-i2y3 күн бұрын
Il problema è l'idea che si ha comunemente della posizione degli atei, ovvero che l'ateo si aspetti il nulla eterno dopo la morte. Quando qualcuno non condivide questa visione, tra l'altro poco rassicurante, ma non crede neanche a una divinità senziente che osserva e giudica il comportamento di ogni uomo, allora si definisce agnostico. Si può dire che l'agnostico sia un ateo, perchè non crede in Dio, ma che non eslcude l'esistenza di una dimensione sovrannaturale, ovvero non dà per certo il nulla eterno.
@oscarcastri3 күн бұрын
in questo ragionamento secondo me ci sono troppe certezze.
@shweshwa92022 күн бұрын
Ma che stai a dì? Agnostico è un qualcuno che non sa se x-esiste o no. Quindi il teista agnostico o l'ateo agnostico. Ateo e teista rispondono alla domanda "Credi che dio esiste?" no, ateo. Si, teista.
@edo29-i2y2 күн бұрын
@@shweshwa9202 sì sono d'accordo e magari mi sono espresso male. Mi riferivo al fatto che chi non professa nessuna religione spesso comunque preferisce definirsi agnostico e non ateo, perchè con "ateo" comunemente si intende una persona convinta che dopo la morte ci sia il nulla eterno e questa è una visione che molti rifiutano. Quindi spesso molti non credenti (quindi atei) si definiscono agnostici
@edo29-i2y2 күн бұрын
@@shweshwa9202 per fare un esempio magari qualcuno non crede in nessun Dio, ma non esclude che possa esserci qualcosa ad esempio reincarnazione. Questo qualcuno sarebbe effetivamente ateo, ma non si definirebbe tale perchè nella concezione comune l'ateo non crede a nulla
@shweshwa92022 күн бұрын
@@edo29-i2y ateo risponde a una sola domanda: credi in dio? reincarnazione non c'entra niente. Dire che un ateo non crede in nulla, cosa vuol dire? nulla in cosa?
@gaggiasuperfly84073 күн бұрын
South Park ne ha parlato nella stagione 15 in modo ovviamente esilarante. Nell'episodio che si intitola "Il bambino povero" succede che tre bambini a cui poi si aggiungerà Cartman (da South Park Wiki) "[...] vengono affidati ai coniugi Weatherheads, una famiglia adottiva militante e agnostica che vive a Greeley, che proibisce ai loro numerosi figli adottivi di esprimere qualsiasi nozione di certezza. Il loro agnosticismo si manifesta in un certo numero di modi peculiari, come il loro editto secondo cui i bambini possono bere solo "bevande agnostiche" come la Dr. Pepper, perché nessuno può essere sicuro del suo sapore e ipotizzano che Dio possa essere un "gigante uccello rettile" responsabile di tutto.". Grandi come sempre, tu e South Park. In questo ordine 😉😉👍👍
@DerrickDrum2 күн бұрын
Ho la risposta, basata sulla mia esperienza di vita personale: l'agnostico è colui che, in presenza di un credente, pur essendo ateo, dice di essere agnostico per lasciare quel tanto che basta di beneficio del dubbio, al solo scopo di evitarsi una discussione infinita e soprattutto inutile con un credente.
@isabellacicchetti60582 күн бұрын
Giusta osservzione: il credente tollera l'agnostico ma l'ateo lo manda in bestia.
@DeeMacias2 күн бұрын
Quindi l'agnostico è un ateo bugiardo perchè è pigro ed egoista? Ma vi rendete conto delle castronerie che pensate?😂😂😂 Scusa ma non posso fare a meno di rispondere a questi commenti. Soprattutto dopo aver letto "Ho io la risposta". Non so se ridere o piangere. Se mandarlo sto messaggio o cancellare passando oltre. Lo mando.
@anarchiccox2 күн бұрын
@@DeeMacias chiunque abbia un po' di autostima, una risposta propria e intima, la darà ad ogni quesito che gli si propone, perciò sappiamo tutto e niente. Ciò che per me può essere vitale, per un altro sarà lo scarto, e così via...
@DerrickDrum2 күн бұрын
@DeeMacias ecco un ateo dell'umorismo
@fuckcensure842 күн бұрын
No, l'agnostico è l'unico che non vive di certezze, al contrario dello scettico e del credente.
@leezard25787 сағат бұрын
Da quando gli uomini non credono più in Dio, non è che non credono più a niente ma credono a tutto 😂
@Nivrem-d9j2 күн бұрын
Ascoltandoti, da agnostico, forse ho capito che sono credente. Amen.
@Teller-643 күн бұрын
Ciao Roberto, ti seguo da tanti anni ormai (quando hai detto che l’ultimo video sull’ateismo risale a 3 anni fa mi sono sentito vecchio a 21 anni). Non ho mai commentato, ma da ex agnostico (non so più come definirmi ormai, mi sono fatto la mia personale religione) mi sento di intervenire in questa discussione. Il fatto è che tu parti da un presupposto sbagliato, ovvero che la negazione dell’ipotesi non sia un’ipotesi di per sé. Questo è un concetto logico che vale solo in fisica e nelle scienze naturali, ed è una semplificazione della vera logica matematica. Ovvero per chiare ragioni di ordine all’interno della comunità scientifica, si da per scontato che una cosa non esista finché non viene dimostrato il contrario. Da qui si capisce che dimostrare la non esistenza di qualcosa sia totalmente superfluo in fisica per esempio. Tuttavia il concetto di dio (a meno che non siamo pagani e crediamo in odino come essere fisico che vive ad asgard) è metafisico, e quindi per definizione gli strumenti “semplificati” della fisica non possono essere usati. Cosa ci resta quindi? La matematica, che fortunatamente è astratta proprio come la religione. Ora nella logica matematica il funzionamento è ben diverso. In matematica non esistono differenze tra affermazioni e negazioni, infatti la combinazione di ipotesi e tesi è detta proposizione. Questo significa che ogni singola proposizione va dimostrata, altrimenti rimane l’interrogativo (come ad esempio i problemi del millennio). Possiamo infatti dimostrare che nell’insieme [2,3] non esiste il 5. Finito questo lungo preambolo arriviamo alla religione. Ipotizzare l’esistenza di dio, o negare la stessa ipotesi, a livello matematico hanno la stessa identica valenza. Ovvero per essere veritiere vanno entrambe dimostrate. Da qui si potrebbe anche affermare che l’ateismo sia in realtà l’approccio meno razionale in assoluto, in quanto di base al fedele non interessa dimostrare l’esistenza di dio, mentre l’ateo teoricamente crede proprio nella scienza, che però gli scarica addosso l’onere della prova. Il punto di essere agnostici è proprio che non esiste la domanda “come si comporta l’agnostico?”. La domanda in sé mette l’ateismo sullo stesso livello della religione, perché come il cristiano si comporta in un certo modo in quanto cristiano, allora anche l’ateo si comporterà in un certo modo in quanto ateo. L’agnostico invece si comporta come vuole. Non esistono due agnostici uguali: uno si interrogherà spesso sul concetto di dio, uno magari osserva una determinata religione senza essere sicuro dell’esistenza di dio, uno magari ammette la possibilità dell’esistenza di un creatore o di un ordine cosmico, un altro si comporterà come un ateo. Il punto è proprio che l’agnostico non può essere definito nel suo comportamento, perché non ammette nessuna etichetta.
@G0REX942 күн бұрын
Sottoscrivo pienamente in qualità di agnostico.
@trysteroelesuecaverne2 күн бұрын
Come tutte le definizioni, le distinzioni siamo noi a tracciarle in base all'utilita'. Una persona che dubita della propria religione pur seguendola non e' precisamente "agnostica". E' solo una persona che crede parzialmente, con un pochino di agnosticismo seminato sopra.
@Asdrubale01Күн бұрын
ma questo prima intavola tematiche dicendo di commentare e di essere aperto ai commenti, e poi non risponde nemmeno ai suoi iscritti? Ma che tipo è? Cioè, che fosse di fori come i terrazzi si vedeva benissimo, ma cosa vi iscrivete a fare...
@Teller-64Күн бұрын
@@Asdrubale01 vabbè c’avrà anche una vita oltre a youtube eh
@matteobosio1142 күн бұрын
La questione molto interessante e vorrei ragionarci sopra per dare una mia risposta più completa, ma prima necessita rivedere gli altri due video Collegati a questo perché altrimenti rischierei solo di fare mie valutazioni non relative ai concetti espressi da mercatini. Vorrei rivedere anche questo per capire più chiaramente i concetti espressi ma da una prima visione non mi trovo d'accordo sulla definizione di agnostico e quindi sul ragionamento che ne consegue.
@MarcoMB703 күн бұрын
Posso permettermi di dire che si confonde la logica formale con quella sostanziale? Come avvocato io costruisco in Tribunale due tipi di ragionamenti: 1. Logico formale: Mi preoccupo che il mio ragionamento sia coerente e non contenga contraddizioni. 2. Logico sostanziale: Mi assicuro che le premesse (numero 1) siano supportate da prove CONCRETE e che il ragionamento sia rilevante per il caso. i clienti/fedeli (quasi tutti) si fermano al numero 1, e qui siamo uguali (un ateo ragiona come un religioso) io però sono ateo e devo applicare anche il numero 2. Roberto Mercadini è un uomo calvo risponde perfettamente a 1 ma non a 2
@oknicetoseeu3 күн бұрын
Interessante. Ho sempre visto l'idea dell'ateismo come "atto di fede" non tanto nel sistema per arrivare alla conclusione, ma idea profonda dell'essere disposti a rinunciare a qualcosa come Dio, talmente fermamente da essere appunto disposti a definirsi atei (termine secondo me spesso abusato). La domanda che fai ha quindi senso, cos'é l'alternativa (cioé essere agnostico)? Sempre per come ho sempre visto il termine, non è tanto un limbo (la via di mezzo) in una situazione dualistica ma bensì una risposta razionale (come hai spiegato bene tu per quanto riguarda l'ateo) a qualcosa che spiritualmente (irrazionalmente) non si sente di rifiutare. Trovo per questo molto lodevole chi ammette di non avere il coraggio di rinunciare all'idea di Dio. Senza però avere la necessità di legare ogni avvienimento del mondo ad esso, o non in modo diretto. Quindi quando capita qualcosa invoca Dio? No, pensa al caso o alle leggi di natura, che per quanto ne sa potrebbero essere volere divino. Quondi in realtà "crede" nel senso religioso del termine? No, non crede, ammette piuttosto di non sapere. In breve è la soluzione di chi si è posto la domanda senza avere il coraggio o la volontà di decidere una risposta, anche se razionalmente plausibile Il video è stato sicuramente uno spunto interessante. Spero che la mia risposta possa essere un aggiunta interessante. Se ci fosse un grossolano errore logico fatemi sapere, a patto che la risposta non verta sull'interpretazione semantica dei termini
@pistacchio2 күн бұрын
> Ho sempre visto l'idea dell'ateismo come "atto di fede" non tanto nel sistema per arrivare alla conclusione, ma idea profonda dell'essere disposti a rinunciare a qualcosa come Dio l'ateo sa che l'esistenza di qualcosa non dipende in nessun modo da quanto gli farebbe comodo che quella cosa esistesse. non c'è differenza fra l'affermazione che la teiera di Russel non esiste e l'affermazione che Dio non esiste. abbiamo lo stesso numero di prove che queste due cose esistano
@rivoluzionedelpensiero2 күн бұрын
Non mi convince la tua posizione, sempre che io l'abbia compresa. Convengo naturalmente che c'è una netta differenza tra l'ateo e il credente di cui tu parli, perché l'ateo di cui parli è colui che ha la singola credenza che "Dio non esiste" o perlomeno la singola credenza: "Non ho alcun motivo per credere in Dio", ma il credente di cui parli non ha solo la singola credenza "Dio esiste", ma anche "esiste il paradiso", "esistono i santi", "esiste Gesù", "Dio è buono", e via discorrendo. Nell'esempio che hai fatto emerge la stessa cosa. Colui che guarda la televisione spenta guarda solo la televisione come oggetto, colui che guarda la televisione accesa non guarda solo la televisione come oggetto, ma guarda anche il suo contenuto. Non so se sono riuscito a spiegarmi: la tua comparazione non è corretta in partenza. E' infatti ovvio che un credente come lo definisci tu fa un atto di fede più "pesante", perché appunto un tale atto gli chiede di credere a tantissime cose. E questo tu da ateo lo percepisci benissimo perché sai intimamente che non potresti mai riuscire a credere a tutte quelle cose a cui crede un credente (il credente di cui parli tu). La tua comparazione quindi è sbagliata in partenza perché non ti è chiaro, forse, che il modo corretto di approcciarsi a Dio è un modo naturalistico, in relazione al quale ci si pone di fronte alla domanda ultima sulla natura dell'universo. Tale natura si può spiegare con o senza ricorrere a un essere creatore? Ed è di fronte a questa domanda che essere atei o credenti si palesano come due facce della stessa medaglia. Comunque, se hai tempo e voglia, ti consiglio di vedere il video che ho fatto qualche giorno fa e che ho intitolato "Basta mistificare Dio", dovrebbe chiarirti meglio il mio pensiero.
@ChristianIceКүн бұрын
Il concetto di dio porta con se il bagaglio dei peccati, dell'anima immortale, del giudizio, del paradiso e l'inferno, o perlomeno quello è l'unico di cui mi interessa essere ateo. Un dio motore del cosmo, privo di tutti i gadget sopraelencati, a che serve nella pratica? È irrilevante, la nostra esistenza sarebbe identica con o senza.
@rivoluzionedelpensieroКүн бұрын
@@ChristianIce vuoi forse dire che se le cose non stanno secondo i tuoi desideri, preferisci non sapere? Ma sei davvero sicuro che non ti interessa conoscere la natura ultima di ciò che esiste, e comprendere ad esempio se in qualche forma puoi esistere per sempre, essendo parte di qualcosa di più grande?
@ChristianIceКүн бұрын
@@rivoluzionedelpensiero "se in qualche forma puoi esistere per sempre" Eh no, questa è l'anima immortale, che si porta dietro tutti gli altri bagagli. Se c'è anima immortale com'è la vita dopo? È uguale per tutti, buoni e cattivi? Allora c'è un giudizio! Allora ci sono delle regole! Allora tutto il tuo discorso va a farsi benedire, senza offesa.
@rivoluzionedelpensieroКүн бұрын
@@ChristianIce il mio discorso è semplice: credere o no in Dio è qualcosa che attiene la natura ultima dell'universo e non riguarda per niente le religioni. La natura ultima dell'universo non è però qualcosa che non ha conseguenze, un fatto di pura curiosità, significa anche avere la chiave per svelare cosa siamo veramente, come si origina la coscienza e la nostra identità: tutti discorsi che devono affrontarsi in termini naturalistici non religiosi. Il tuo discorso sembra essere: solo la religione dà risposte a queste domande, nel momento in cui considero la religione incoerente e irrazionale, tutte queste domande perdono di senso. Ma sbagli: tali domande mantengono il loro senso più autentico, che è un senso naturalistico.
@ChristianIceКүн бұрын
@@rivoluzionedelpensiero Credo tu debba scegliere se avere un approccio deista o se riferirti ad un dio personale. Per come la vedo io, nel primo caso è irrilevante, nel secondo si tratta di religione, anche sia la religione di una persona singola che immagina dio un po' come crede. Da un punto di vista naturalistico abbiamo la certezza che la mente sia un sottoprodotto del cervello, e da li purtroppo non si scappa.
@gabry2558Күн бұрын
Ottimo video Roberto, vorrei però aggiungere un livello di complessità che, in un certo senso, risolve alche il "problema" del 'come si comporta l'agnostico': non solo si può essere in dubbio che esista o meno dio, ma si può anche essere in dubbio su QUALE forma sia quella propria di dio nel caso esita, quindi non necessariamente l'agnostico dovrebbe adottare la "forma" cristiana cattolica di preghiera in certi momenti ma potrebbe anche adottarne una di diversa religione "codificata" o una in generale più intima, personale e amorfa
@blenderpowerofficial3 күн бұрын
propongo la mia umile visione, riassumibile in: agnostico speranzoso :)
@pistacchio2 күн бұрын
anche i credenti hanno questa posizione. non sanno ma ci sperano
@emanuelecambria17192 күн бұрын
@@pistacchio anche gli atei non sanno ma ci sperano (sperano che non esista)
@pistacchio2 күн бұрын
@@emanuelecambria1719 che cazzata. perché mai dovremmo sperarci? chi non vorrebbe avere la vita eterna? dover morire è una merda. chi non vorrebbe, davanti alla morte di un familiare, poter sperare di poterlo rivedere dopo la morte? io non credo perché, che la religione sia un'invenzione dell'uomo, è evidente da molti punti di vista, non capisco come non facciate a vederlo, francamente. non siete nemmeno in grado di spiegare la realtà alla luce dell'esistenza di Dio, bastano 2 domande per sentirsi rispondere "non possiamo pretendere di capire Dio", o "la logica di Dio è diversa dalla logica dell'uomo". non solo non sapete dimostrare l'esistenza di Dio, non sapete neanche proporre un modello coerente con la sua esistenza
@artiko8882 күн бұрын
@@emanuelecambria1719Perché dovrei sperare che non esista, se esiste io avrò la vita eterna. Io spero che esista ma mi sembra una cosa veramente infantile. Ma se fosse vero magari.
@akey482 күн бұрын
@@pistacchio Forse non sono tanto credenti se devono sperare.
@LNHEALING2 күн бұрын
Ciao Roberto! Secondo te quali sono le coordinate di un pensiero?
@MrJeancow3 күн бұрын
L’unica cosa costante in un agnostico è il dubbio. E direi che basta questo. Dato che l’esistenza a conti fatti è un mistero e rimarrà tale.
@millantatore61203 күн бұрын
Agnostici lo siamo tutti in senso universale, non però nei confronti delle religioni perché altrimenti dobbiamo sostenere di non sapere se esistono draghi, fate e fantasmi
@ascandone2 күн бұрын
Immagino che te avrai delle posizioni in tema di politica, etica, e così via. Cioè che se alla domanda "credi che sia giusto ?" te possa rispondere si/no. Questo significa che non sei aperto a discussioni al riguardo? A nuovi elementi che potrebbero contraddire o rafforzare la tua tesi? Spero di no - questo non significa che tu sia agnostico riguardo tali questioni Altrimenti dovrei anche essere agnostico riguardo il credere all'esistenza degli UFO perché è per definizione impossibile provare con certezza che non esistano
@ascandone2 күн бұрын
In altre parole: il dubbio (nel senso di adattamento delle proprie posizioni a nuovi fatti) dovrebbero essere un caratteristica dell'indagine su qualunque tema, non prerogativa dell'agnosticismo. Non esistono mai certezze ma uno spettro di ragionevole convinzione per una tesi o per un'altra, che può essere più o meno marcata a seconda dei propri ragionamenti o dell'evidenza incontrata
@millantatore61202 күн бұрын
@@ascandone e anche dipende dal livello di conoscenza
@mind.journey2 күн бұрын
Non è detto. Un agnostico può essere certo dell'esistenza o meno di Dio, perché magari ragiona in termini probabilistici - se non crede -, o perché "sente" che Dio esiste - se crede -. Nonostante questa certezza, sa che l'esistenza o meno di Dio non può essere conosciuta con certezza, ma lui comunque ci crede (o no).
@dariogalluzzi2 күн бұрын
Buongiorno Marcadini: sempre piacevole e avvertito. Complimenti. Mi piacerebbe sapere il suo pensiero sulla teoria di Federico Faggin, non so se ha avuto occasione di approfondirla. Saluti
@ChristianIce3 күн бұрын
L'ateismo è una fede tanto quanto il non fumare sia un vizio. Ateismo e agnosticismo non sono mutuamente esclusivi. Spiegazioni tanto semplici quanto vecchie, tranne per chi si ostina a far finta di non capirle.
@alessandrotorresi69743 күн бұрын
Esatto
@deibu__3 күн бұрын
GUAI A TE CHRISTIAN AIRTE
@eliasbonafe92363 күн бұрын
Come al solito, ogni tuo commento è preciso e puntuale. Ormai sono anni che apprezzo i tuoi interventi che becco ogni tanto sotto i video. Lascio qui il mio di pensiero già che ci sono. Se si vuole usare la parola credente anche per l'ateo, andrebbe bene solo se in cambio ci fosse l'ammissione che la credenza in una qualche religione sia di carattere diverso rispetto a quella dell'ateo; così facendo verrebbe però comunque meno l'obiettivo dei religiosi che in realtà vorrebbero solo, a mio parere con ben poca onestà intellettuale, portare le due posizioni su una stessa livello di legittimità, siccome percepiscono la loro come più fragile e dogmatica. Dunque, se proprio ci tenete, si può affermare che sia l'ateo sia il religioso sono credenti, ma l'ateo crede in ciò che vede e può dimostrare empiricamente, mentre il religioso ha una credenza "di fede", dogmatica e specifica. Ma visto che ormai "credente" si usa già in ogni caso per definire implicitamente una "credenza di fede" (la cose è consolidata), eviterei di cambiare alcunché e di giocare con le parole; e sarà giusto che i credenti si prendano le responsabilità della loro posizione filosofica-teologica.
@7thson8553 күн бұрын
Concordo Aggiungo alla tua riflessione sull'agnosticismo. Non solo non sono mutualmente esclusive, ma alcune forme di agnosticismo implicano un "comportamento ateo" come l'agnosticismo epistemologico di cui parlava anni fa Wesa: Dio è un ipotesi non necessaria e perciò si vive come atei, se un giorno compare la Madonna a fare miracoli e dimostra di fare miracoli allora si crederà verosimile che la Madonna esiste e fa miracoli.
@leezard25783 күн бұрын
@@7thson855E come si fa a dimostrare scientificamente un miracolo?
@albanodega62583 күн бұрын
Sei il meglio che c'è in giro, un vero illuminato e un gran cervellone ma purtroppo in pochi ti capiscono,ho molta stima di te, grande!!!
@marcopezzillo71762 күн бұрын
Ciao Roberto, provo a filosofeggiare con te (per la prima volta, dopo anni che ti seguo), offrendoti una mia visione di cosa sono atei, credenti e agnostici. Ci sono un ateo, un credente e un agnostico che viaggiano in auto, a un certo punto la loro auto ha un guasto, fortunatamente si fermano non lontani dalla casa di un amico del credente, Mario, che è un esperto meccanico. Loro non sanno se Mario è in casa, pero' provano a suonare e notano che nessuno risponde. Il credente resta alla porta, dicendo che probabilmente Mario sta dormendo, lui lo conosce e sa che ha un sonno molto pesante, e che continuando a suonare prima o poi si sveglierà. L'ateo va via poco dopo perché è certo che ormai Mario si sarebbe già dovuto svegliare, e quindi è sicuro che Mario non sia in casa e che stiano perdendo tempo. L'agnostico farà poco dopo la stessa cosa, e non perché sia d'accordo con l'ateo, ma perché non potendo avere la certezza del fatto che Mario sia in casa o meno, e soprattuto non sapere se e quando lui si paleserà, preferisce concentrarsi su possibilità piu' concrete e immediate di aiuto per la loro auto in panne. Come dici tu alla fine dei conti agnostici e atei si comportano allo stesso modo, ma è il pensiero che c'è dietro che li differenzia. (ah, e come al solito è sempre un piacere vedere i tuoi video e seguire i tuoi ragionamenti)
@simonecalveri67992 күн бұрын
Ciao! Permettimi di risponderti che, secondo me, un ateo non si comporterebbe come espresso in questa parabola. L'ateo non esclude possibilità concrete (che Mario stia dormendo), ma evita di fare ipotesi irrealistiche laddove non necessario. In questo caso specifico, che Mario stia dormendo non è implausibile, pertanto l'ateo può decidere di aspettare e vedere se sia effettivamente così, o fare come l'agnostico della parabola, che per non saper né leggere né scrivere decide di risolvere il problema percorrendo un'altra via. Nella parabola c'è inoltre un'incongruenza di fondo che la rende non applicabile al discorso: la ruota effettivamente si è bucata, il problema è concreto e va risolto. Nella questione sull'esistenza di Dio, il problema non sussiste finché non lo si crea. La gomma non si è davvero bucata, il guasto è immaginario e l'intervento di Mario non è rilevante ai fini pratici, perché la macchina potrebbe funzionare già così, senza bisogno di riparazione.
@pepedtkКүн бұрын
Vi devo ricordare che purtroppo mario è morto all'inizio del video 😢
@PeterParisiusКүн бұрын
La situazione non può avvenire perché l'agnostico non esiste.
@bluesbob3 күн бұрын
ciao roberto, è stato un piacere ascoltarti a venaria (sono il ragazzo che ti ha scritto e portato la lettera), spero tornerai presto in quel di torino magari per portare in scena little boy! a presto! ps. bellissimo video come sempre!
@1965Cataldo2 күн бұрын
Un giorno qualcuno rivolgendosi ad un ateo disse: "Ma tu credi?". E l'ateo rispose:"Grazie a Dio, no!".
@novellobrancher9627Күн бұрын
Qualche giorno fa attorno ad una piscina termale, un gruppetto discuteva su questi temi e si capiva che molti confondevano " l'ateo " con " l'anticlericale " così come " l'agnostico " con " il diagnostico..." uno spasso.
@gianandreagiacoma2 күн бұрын
Caro Roberto, il tuo punto di vista è chiaro. Se mai vorrai sarebbe interessante approfondire non tanto la dicotomia ateo e persona di fede, ma nichilista e persona spirituale (che può anche essere non teista).
@ettorefagioli10123 күн бұрын
io credo in te
@robertarossi40543 күн бұрын
Pure io!😊
@silviusuelbus31083 күн бұрын
L’esistenza di Mercadini è abbastanza dimostrabile 🤣
@ivanscipioni2 күн бұрын
Credo che il meccanismo psicologico che abbiamo, come esseri umani cresciuti in un contesto cristiano cattolico, sia fuorviante. Avendo scisso noi persone come entità a se stanti, da tutto ciò che ci circonda, abbiamo di conseguenza posto Dio fuori dal nostro raggio di percezione. Di fatto, vediamo questo Dio come entità anch'esso, dando forma umana. Ciò a portato inevitabilmente a sottovalutare noi stessi, con la conseguente perdita di fede intesa proprio come fiducia nelle nostre vite, staccando la connessione con ciò che noi definiamo Dio, infinito o eterno. Credendo che la vita sia solo biologica, risulta complesso comprendere l' esistenza di Dio come forza creatrice. Grazie Roberto per i tuoi spunti
@Simobrah902 күн бұрын
ma non è vero io bestemmio proprio rivolgendomi a dio
@giuseppe.vavassoriКүн бұрын
Allora non sei ateo. Lui faceva riferimento alle bestemmie di un ateo
@solosikoa-p4cКүн бұрын
Io mi diverto a bestemmiare i bestemmiatori quindi da oggi PORCO SIMOBRAH90
@NicolaZonaro2 күн бұрын
Ciao Roberto, sarebbe tanto bello fare un ragionamento insieme su questo argomento, è molto interessante e fonte di riflessioni. Io credo che oggi, l'unica definizione che mi possa attribuire sia quella di agnostico, e non perché a seconda del momento credo possa esistere lo spirito o meno, ma perché concretamente in me coesistono un ateo ed un fedele. Mi rendo conto che questo può risultare strano, ma non potrei descrivere la cosa in altri termini. Riflettendo profondamente sull’esistenza, in alcuni momenti prevale una parte che aderisce completamente ad una visione scientifica, escludendo qualsiasi influenza divina sul nostro essere, in altri momenti la questione divina invece prende il sopravvento, ammettendo che l'universo non può prescindere da una volontà superiore. Questo è quello che in poche righe riesco a spiegare, anche se il discorso è estremamente più profondo. Per questo mi definisco agnostico, perché se mi dovessi definire con un termine, non c'è una scelta che prevale sull'altra strada.
@Ottavio_Farnese2 күн бұрын
L'agnosticismo è solo un ateismo di fatto, perché non decidere porta inevitabilmente a vivere come se Dio non ci fosse, quindi L'agnosticismo è solo uno spostare il problema senza per niente affrontarlo
@UsssOSMART2 күн бұрын
affrontare cosa? Gli spiriti? C'è fior di agnostici che studia e si confronta con una questione che pure nessuno è in grado di dimostrare. Categorizzare è semplicistica superbia.
@leezard25782 күн бұрын
@@UsssOSMART infatti l'analisi di mercadini mi sembrava un pochino superficiale stavolta, gli atteggiamenti di atei e agnostici non sono proprio uguali uguali
@anarchiccox2 күн бұрын
Oppure lo porta a termine, il problema.
@fuckcensure842 күн бұрын
È colui che vive di certezze che sbaglia, quindi sia il credente che lo scettico. Pura superbia credere di poter vivere di certezze mantenendo una dignità intellettuale. Sapere di non sapere è la forma di conoscenza che ha più spessore. Non esistono verità laddove non si arriva con l'intelletto e con i sensi che abbiamo a disposizione.
@fuckcensure842 күн бұрын
Non ci è concesso sapere, ergo non puoi vivere di certezze che non siano tangibili nel mondo fisico.
@danielepellegrini25572 күн бұрын
Dio... è troppo per mè. Troppo perchè non basta credere che esista, ma anche che ci abbia volontariamente creati cosi come siamo, che ci abbia dotati di anima, che ci sorvegli dalla nascita alla morte, che esista un paradiso e un inferno, che sia immensamente buono ma anche cosi cattivo da condannare alla pena eterna, senza neppure la fuga della morte, che fare strani riti la domenica aiuti a salvarci da non so bene a cosa, e non farli invece ci condanni, che sia uguale a noi tanto da avere i nostri sensi e sentimenti, ma sia piu alieno di qualsiasi creatura immaginata o immaginabile, che sia maschio ma anche femmina, che si sia riprodotto dividendosi in tre parti, che ci abbia rivelato la sua esistenza e il suo volere, un po alla volta tramite persone che hanno capito sempre in modo diverso, e che solo per colpa di questi ultimi tra tutti gli umani sul pianeta ci sia una terribile confusione in merito... non poteva essere un tantinello piu chiaro o almeno farci piu intelligenti? Chissà forse Dio esiste, e ha un forte senso dell'umorismo.
@Panebiancomaurizio3 күн бұрын
Non si può dimostrare il non Si dimostra l'e
@bbbb-l1y3 күн бұрын
Non è vero, ogni affermazione ha sempre la sua contronominale, entrambe con lo stesso significato e dimostrabili, stai sempre facendo un gioco di parole. Né l'esistenza di Dio né la sua non esistenza sono razionalmente dimostrabili, è abbastanza un dato di fatto, anche perché la natura di Dio non è del tutto razionale e quindi non trattabile con la logica. È quindi sbagliato a priori parlare di dimostrazione (se si intende quella scientifica) quando l'argomento trattato è questo.
@ChristianIce3 күн бұрын
@@bbbb-l1y Invece è vero, per il semplice motivo che dimostrare l'inesistenza è una fallacia logica. Ciò che non esiste non può per definizione lasciare tracce della propria inesistenza. Provami che un unicorno invisibile e immateriale non sia nel mio salotto. Non puoi. In ambito scientifico, infatti, queste definizioni vengono scartate come "infalsificabili".
@vihai3 күн бұрын
@@ChristianIce qui mi tocca correggerti: dimostrare l'inesistenza è solo un'impossibilità pratica, non logica. Ma certamente non puoi dimostrare che le affermazioni non falsificabili siano false.
@bbbb-l1y2 күн бұрын
@@vihai Grazie per avermi preceduto. Aggiungo: A livello scientifico in questi casi (unicorno) si fanno due cose: Le Scienze Dure e Teoriche cercano di studiare la possibile esistenza dell'unicorno presupponendo per buona la sua presenza. Da questo riusciamo a ricavare quali sono le conseguenze del suo esistere, se si pensa l'unicorno in una certa maniera, e quelle del suo non esistere (banalmente essendo un unicorno e non Dio, quindi un essere che +- immaginiamo strano, ma soggetto alle leggi di questo mondo, dovremmo riuscire a Vederlo) Le scienze empiriche osservano con i sensi quello che accade e lo confrontano con la teoria (Tutte le teorie già esistenti e funzionanti). Più sono i casi in cui la teoria dell'unicorno può essere scartata, meno è la probabilità che la sua presenza sia reale. Per ogni unicorno che abbiamo in testa si noterà che ahimè bisogna essere talmente fortunati affinché esista, che... Per Dio vale lo stesso ragionamento, ma il Dio cristiano (se si conosce mediamente bene la religione in questione e si evitano buffonerie) non potrebbe esistere e allo stesso tempo "esser dimostrabile", quindi per il credente il fatto che scientificamente sia indimostrabile non nuoce. Potrebbero esserci errori o fallacie nel mio ragionamento, ma a grandi linee uno dovrebbe riuscire a ricondursi a qualcosa del genere Il grosso problema di questo periodo è che la gente pensa alla scienza come alla Realtà, cosa che non è. La Scienza è l'approssimazione migliore che l'uomo riesce ad avere di ciò che esiste.
@Panebiancomaurizio2 күн бұрын
@@bbbb-l1yla parola è razionalmente Se vuoi credere sono solo affari tuoi . Pensa che leggo i tarocchi E ci credo
@alessiocontorni6852Күн бұрын
Ciao Roberto, ti dico la mia da agnostico... semplicemente non sento alcuna impellenza spirituale, forse per il semplice fatto che non temo la morte. Piccola parentesi: temo l'atto di morire ma non la morte in sé in quanto non mi spaventa affatto che eventualmente il mio essere possa svanire nel nulla. Tornando a noi: come vivo da agnostico? Favolosamente! Non so e non posso sapere se esista o meno qualcosa di superiore, che sia un'entità senziente, un principio primo o un Azatoth di lovecraftiana memoria. Mi piacerebbe scoprirlo? Da morire! Sono curioso come le scimmie! Sta di fatto che non posso saperlo, quindi, per il momento, mi godo l'essere vivo che, già di per sé, è un miracolo. Miracolo ancor più incredibile e stupendo se si venisse a scoprire che effettivamente la vita non ha alcuno scopo, dato che vorrebbe dire che è veramente una fortuna (con i suoi lati migliori e peggiori) se siamo qui con la possibilità percettiva e cognitiva di essere vivi ed interagire con ciò che ci circonda. Se succede qualcosa (in positivo o in negativo) non mi rifaccio su nessun essere astratto o lontano (se non con modi di dire del linguaggio che però non hanno alcun significato letterale). Ami gli esempi e le analogie: hai sentito parlare del fatto che nel mondo possa esistere la tua anima gemella ma non hai idea se questa affermazione possa avere un benché minimo fondamento. Certo, l'idea in sé è estremamente affascinante e ti piacerebbe sia che sia vero, sia che tu abbia un giorno la possibilità di incontrarla. Questo ti impedisce di amare? Ovviamente no. Amerai, vivrai la tua esperienza di vita e non starai lì a cercare la tua "anima gemella" né ci crederai ciecamente. Semplicemente potrebbe essere una possibilità. Ecco, più o meno l'agnosticismo, almeno nel mio modo di viverlo, è una cosa analoga. Nel mio cuore mi auguro che non esista alcun motivo, alcuno scopo, alcun disegno superiore o meno per l'esistenza della vita, questo renderebbe estremamente stupefacente e impagabile essere qui e ora immerso in questa esperienza! Poi, sia come sia, sarò felice di poter scoprire, nel caso, come stanno davvero le cose. Ecco, tutto qui. Spero di averti aiutato nella comprensione e ti auguro ogni bene! Ps: a volte mi ritrovo ad usare il tuo accostamento Giotto/videogiochi quando spiego la percezione della musica ai miei allievi. Ogni volta si divertono un mondo! Come si dice a Roma: daje tutta!
@fabricefoglia84142 күн бұрын
Sono passato da essere un credente convinto (nei miei 20 anni) ad essere un ateo convintissimo oggi. Il fatto è che bisogna avere SEMPRE e in TUTTO un pensiero critico. Con Il pensiero critico inizi a farti (e fare) domande, hai una percezione più analitica di quello che vedi e vivi in prima persona. Non ho mai conosciuto un credente con il pensiero critico e aggiungo che nella maggior parte dei fedeli è solo una combinazione di "società + pensiero popolare" che porta le persone a non farsi domande o semplicemente andare controcorrente. Per fortuna i tempi stanno cambiando e questo meccanismo si sta pian piano sfaldando.
@Mar-dk3mp13 сағат бұрын
Da una religione assolutistica ad un altra insomma. Nessuno delle due prevede il dubbio
@SuperSgallaКүн бұрын
Io sono Ateo, e/ma credo nella Scienza! Comunque, quando Mikalkov venne nei primi anni 90 al Lumière di Bologna, a presentare il film di cui hai descritto la scena del televisore, disse una frase che mi è rimasta stampata nella mente in maniera indelebile: Tutto quello che il regime sovietico diceva del comunismo si è rivelato una immensa balla, però, allo stesso modo, tutto quello che diceva del capitalismo si è dimostrato essere tremendamente vero!
@agrippa63122 күн бұрын
Io credo che l’agnosticismo/gnosticismo e l’ateismo/teismo riguardino due categorie diverse. Il primo riguarda la presenza/assenza di conoscenza, quindi l’agnostico è colui il quale ritiene di non sapere. Il secondo invece riguarda la presenza/assenza di fede (nel senso di credere a proposizioni senza basi fattuali). Ne consegue che possono esistere atei agnostici (che non credono e non sanno), atei gnostici (che non credono e sanno), teisti agnostici (credono e non sanno), teisti gnostici (credono e sanno). Quindi l’agnosticismo non cade in contraddizione con nessuna delle due visioni poiché riguarda tutt’altro.
@francescoz.29122 күн бұрын
Per la mia esperienza personale la rompicoglioneria regna sovrana specialmente nel secondo gruppo, ovvero gli atei gnostici 😊
@stefanopetrone99002 күн бұрын
Io una volta mi consideravo agnostico, e col senno di poi era un essere ateo ma "più aperto mentalmente" perché non ti precludi nulla (penso fosse un modo per sentirsi migliore degli altri). Adesso banalmente, in assenza prove, sono ateo.
@il-sassolino2 күн бұрын
L'agnostico si astiene dalla conversazione perché sa che non ci sono abbastanza dati per determinare se Mario sia vivo o morto, per lui le due opinioni sono egualmente valide.
@Elektero2 күн бұрын
E praticamente questo come si traduce?
@Dennisssi2 күн бұрын
concordo a pieno, per fare un altro esempio: se il mondo fosse diviso in 2 nazioni (una atea e l'altra religiosa), che non hanno mai avuto contatti tra di loro fino a un certo momento, non avrebbe senso che da quel momento in poi i religiosi ritengano gli atei "credenti del nulla" o "con fede in un nulla". Questo perchè prima del loro incontro gli atei in funzione di se stessi non si erano nemmeno mai posti il problema; perchè per loro a priori il mondo è governato da leggi fisiche, e quindi non hanno fede o un credo perchè non hanno mai avuto esperienza con divinità. Quindi questa condizione di fede può essere posta solo da un religioso.
@KaiserJager14183 күн бұрын
Io credo negli unicorni arcobaleno come creatori dell'universo. Visto che non potete dimostrare che non esistono, dovete crederci 🎉
@gengiskhan62302 күн бұрын
L'unicorno è solo uno, rosa e invisibile. Attorno a Lui vi è una fede più consolidata che non attorno a suoi unicorni arcobaleno, quindi non c'è partita.
@riccardo43962 күн бұрын
Io nella teiera
@Ottavio_Farnese2 күн бұрын
Certo che paragonare la questione Dio con quella degli unicorno è veramente da liceali dell'anno 2000. Cioè ti manca proprio lo studio di millenni di argomentazioni. Tra l'altro quella di Russell era una obiezione ad un errore specifico di una argomentazione fideista, non una obiezione al discorso generale sullesistenza di Dio
@KaiserJager1418Күн бұрын
@@Ottavio_Farnese Io credo negli unicorni arcobaleno. Perché l'esistenza del tuo Dio dovrebbe essere più probabile/verosimile dell'esistenza dei miei unicorni? Argomenta questo senza tirare in ballo il passato o altri filosofi.
@stefano5460Күн бұрын
@@gengiskhan6230 Cerca di argomentare un qualcosa di più corposo per asserire e dimostrare il tuo ateismo. Insieme agli unicorni a questo punto potevi metterci: la fata turchina, babbo natale, la befana, gli gnomi, gli elfi ecc.ecc. Visto che non possiamo dimostrare che non esistono potremmo non parlarne per niente, molto meglio della tua "articolata" conclusione.
@luigidavanzo212 күн бұрын
Ci sarebbe tanto da dire, ma provo ad essere sintetico con la mia opinione. Intanto, eccomi: mi ritengo un agnostico e, devo assolutamente aggiungere, anche un fervente sostenitore del metodo scientifico in ogni ambito della vita e, quindi, anche in riferimento alla fede. Il problema, però, di abbinare metodo scientifico e fede è leggermente più complicato, più complesso (ed è qui che intendevo che ci sarebbe troppo da dire). Io pure amo discutere di religione, spiritualità, ecc ecc (ho letto tutta la bibbia, tra le altre cose). Anche io ero "credente" per "tradizione familiare", ma poi sono cresciuto, ho studiato, ho approfondito, ho ragionato e sono arrivato a capire che la fede, appunto, è qualcosa di culturale legato all'essenza dell'essere umano. PERÒ, mi posso considerare ateo? Cioè, posso dire con certezza di essere certo che certamente non può esistere nulla al di là del "che caccio ne so" ? No! Posso dire con certezza che tutte le religioni sono nate per la questione culturale di cui prima e quindi create dall'uomo, posso dire che l'essere umano non è stato creato direttamente da Dio, ma, appunto, non ho prove che non esista qualcosa al di fuori si tutto ciò che conosciamo. Io direi di si, che non esiste. Anzi, aggiungo che ci spererei pure (anche questa è una componente un pochino di un agnostico), ma se avessi un miliardo di euro, lo punterei certamente TUTTO sulla non esistenza di nulla. Io sono convinto che, a proposito anche solo per la questione "speranza", non esistono in fondo in fondo atei ma solo agnostici... Se stessimo su un aereo che precipita, un piccolo pensierino andrebbe anche lì... Invece, per essere definiti atei, io penso che MAI dovrebbe andare il pensierino lì. Mai. Ripeto, sono convinto che non esista nulla, ma non posso mettermi con tutto il corpo sul fuoco pronto a "giurarlo" e provarlo... ma certamente sarei pronto, nel caso di scommesse alla Snai, a metterci l'interno unico miliardo di euro a mia (eventuale) disposizione. Invece, riguardo alle religioni, già sinteticamente mi sono espresso. Sono continuamente, così come il metodo scientifico richiede, alla ricerca di ragionamenti che possano confutare l'esistenza di Dio... nell'attesa che la scienza progredista sempre più per aiutarmi, ma nel frattempo devo mettere la certezza assoluta a riposo e dire "la miglior spiegazione, la miglior teoria possibile al momento è quella di affermare che non esistano gli dei".
@manuelfarzini3 күн бұрын
Il fatto che tu abbia dovuto fare due video per spiegare questa cosa è un fatto quantomeno grave🤣Tu però ci aggiungi sempre qualcosa ed è un piacere ascoltarti.
@evolutionepicfail77093 күн бұрын
L'agnostico è colui che non ha le certezze dei credenti e non ha nemmeno le certezze degli atei. Non vedo il problema e non vedo perché accanirsi contro questa figura. Vive col dubbio? Si. È un problema? No!
@oscarcastri3 күн бұрын
Per esempio, il mio agnosticismo si manifesta nei confronti di un'idea di Dio diversa da quella antropomorfa delle religioni Abramitiche (per esempio), dicendo questo intendo che l'idea di Dio si può sviluppare anche in altri modi. Nei confronti di queste che comunemente vengono chiamate Religioni mi sento dinpoter professare apertamente il mio Ateismo. In questo caso non trovo sensato l'Agnosticismo perchè le Religioni trasformano qualcosa che non so può percepire in qualcoaa di Reale, o ci si crede oppure no.
@meganoid_90012 күн бұрын
Ma ti sei visto allo specchio?
@maxbm2 күн бұрын
sono i credenti che devono dimostrare che Dio esiste, non gli altri, è come se io credessi negli alieni, lo devo dimostrare a quelli che non ci credono, ma siccome non è possibile farlo, si trincerano dietro la frase è una questione di fede....e poi misteri divini? ma quali misteri? chi li ha inventati? da dove arrivano? i credenti non potranno mai dimostrare nulla, ma solo credere a quel che gli pare senza mai poter dimostrare nulla
@Manwel912 күн бұрын
Non può non esistere l'origine, è un fatto di logica, se neghi l'origine (dio) neghi la realtà. Non serve dimostrare l'ovvio.
@UsssOSMART2 күн бұрын
@@Manwel91cos'è che stabilisce origine = dio? Uno scritto sumero?
@SaintTM22222 күн бұрын
Ci sono molte prove ma nella mia esperienza molte persone di fronte a prove inconfutabili, come per esempio le oltre 500 profezie della bibbia adempiute, comunque non vogliono credere. Penso sia più una questione di orgoglio che ti prove concrete. Altre volte ho visto persone credere in base alle prove fornite. Ma la maggior parte dei casi la persona inizia a credere perché ha avuto un vero e proprio incontro con Dio che gli ha cambiato la vita
@CarloAlbertoGalanti2 күн бұрын
Vediti I video del dottor Franco Serafini sui miracoli eucaristici studiati dalla scienza medica forense.
@--Phil--2 күн бұрын
@@Manwel91 dio ha origine?
@emilnaut2 күн бұрын
ci scherzo spesso, con mia nonna, riguardo al fatto di guardare la televisione, alla maniera di quel cavaliere 😋 A volte mi si corregge dicendo che quello in realtà sarebbe guardare il televisore ( e quindi rispetto alla visione contemplare l'apparecchio credo sia una forma di idolatria ) Le religioni che rispettivamente usano o vietano le immagini, la possibilità o meno, di nominare con una parola il nome di dio, per certi versi affrontano questioni abbastanza simili, seppur in una grana spirituale molto più fine e complessa. ( Studiando storia dell'arte, avendo a volte l'impressione di essere riuscito ad entrare un po' nelle corde, nella natura di certi dipinti, molte volte rimango sorpreso proprio dal modo grossolano e superficiale con cui noi dell'era dell'immagine, "vediamo" un certo tipo di cose, o certi aspetti di noi stessi). Quanto all'agnosticismo, ricordo di aver chiesto: "cosa significa agnostico?" quando ero bambino 🙂 Probabilmente le parole usate allora per la risposta non mi chiarirono affatto le cose🤔☺ però il non capito, il non detto, mi lasciò intuire che si trattava di una di quelle cose incoercibili ad una facile formula o definizione. Inoltre, anche se non avevo messo bene a fuoco che razza di strana bestia fosse l'Agnostico, se assomigliasse ad un Lonfo o al Sarchiapone, mi sembrò che andasse bene così, proprio in "simpatia" al comportamento che, da quanto percepito, doveva avere quella creatura. Una creatura che si aggira cauta per il mondo, non elude le grosse domande, ma vigila, mantiene distanze di quella (tele)visione, dalla rischiosa velleità delle risposte, tipica della specie. Non l'ho mai visto però come un atteggiamento di timore, di dubbio o di uno che non sa, tipo " ma che ne so, ma che m'importa" , piuttosto lo direi quasi una sorta di umiltà, della serie "ma chi siamo noi per dirlo". Dopo 35 anni lo percepisco ancora più o meno così🙂
@antonioturco58922 күн бұрын
Grande Roberto. Preparati però a rifare questo video ogni tre mesi, ché tanto non lo capiscono.
@evolutionepicfail77092 күн бұрын
@@antonioturco5892 No. Non lo capiamo. Ma non per stupidità, ma semplicemente per stavolta il buon Mercadini ha toppato. Succede anche ai migliori. Se tu mi chiedi "sei credente?" ti dirò di NO. Se mi chiedi "allora sei Ateo?" ti dirò altrettanto di NO. E non me ne frega niente se tu hai l'esigenza di inserirmi per forza in una delle due categorie, è un problema TUO, perché io non appartengo a nessuna delle due. Sorry.
@Claudi3333 күн бұрын
Great show!
@yuripalazzo35123 күн бұрын
io ho fatto un discorso simile a un mio amico parlando d'amore. A un certo punto, non ricordo perché, lui diceva "se un ragazzo si innamora di un'intelligenza artificiale, come nel film "her", il sentimento che prova è autentico quindi può essere una forma di vero amore" e io risposi "no, il verbo è quello ma dipende da cosa intendiamo con amore, per me, amore una persona significa avere il desiderio di prendersene cura (tenerle la mano in ospedale, consolarla se piange, spronarla a raggiungere i suoi obiettivi...) ed è una cosa che non puoi fare con una AI. Altrimenti, come la metti tu, amare il prosciutto cotto è uguale ad amare mia moglie. Il verbo è quello"
@xFulgor3 күн бұрын
Non sono d'accordo, penso che termini come amore siano soggettivi e altamente interpretabili, in certi casi puoi voler consolare qualcuno, o tener loro la mano in ospedale e supportarla ma solo per attaccamento disfunzionale, e quindi non per amore...se chiedi a 10 persone cosa significa amore per loro, 10 persone ti daranno 10 definizioni diverse, e per quanto riguarda il prosciutto cotto, ricordiamoci che esistono gli oggettofili, persone che si innamorano letteralmente di muri, torri, macchine e quant'altro...amore misurabile, come quello degli animali verso le persone (ci sono molte ricerche in merito, molto interessanti). Grazie per il tuo punto di vista
@yuripalazzo35122 күн бұрын
@@xFulgor attenzione, in primo luogo, anche se è verosimile che 10 persone mi darebbero10 definizioni diverse, questo non vuol dire che non possiamo dare una versione "light" valida per una buona fetta della popolazione. Le parole esistono per un motivo che non è "dare una definizione precisa e accurata che va bene per tutti" (non ci riescono interi testi, figuriamoci una parola sola) ma "far capire grossomodo di che cosa stiamo parlando". Se chiedessi a 10 persone di pensare a una scapra e poi di descrivermela mi descriverebbero 10 scarpe diverse (sneakers, mocassino, con i tacchi, in pelle, in tessuto, blu, rossa, ecc) ma quasi sicuramente non mi direbbero "è fatta di roccia, si adatta perfettamente alla forma della testa e quando si bagna si gonfia", perché questa definizione è in netto contrasto con la definizione light di "indumento chiuso che si infila ai piedi". Secondo me, magari mi sbaglio, una definizione "light" è quella del prendersi cura, poi ognuno può avere la sua idea di quale sia il modo giusto di prendersi cura di qualcun altro. Secondo, l'oggettofilia è l'innamoramento (che, per la definizione che ho dato io non è amore ma un'attrazione) per uno specifico oggetto. Quindi non c'entra niente con "l'amare il prosciutto cotto" a cui mi riferivo. Se un amico, a cena, ti dice di "amare il prosciutto cotto" non ti sta chiaramente dicendo di provare attrazione sessuale per quei 200grammi di prosciutto cotto che gli ha venduto Gino, salumiere di Bari vecchia, nel 2001. Se sì, cambia amici. Comunque il tuo è un perfetto esempio di come alle volte invece di concentrarci sul significato ci mettiamo a giocare con le parole
@GiulianoParisi852 күн бұрын
Una riflessione che mi è parsa convincente quando l'ho sentita. In quanto umani, incapaci di conoscere l'assoluto, siamo tutti agnostici. In questa condizione c'è chi crede in una religione: il credente e chi invece le rigetta tutte, perché ne rigetta i dogmi non scientificamente dimostrabili: l'ateo.
@leipoldb34522 күн бұрын
Il problema è che con il medesimo lemma, credere, indichiamo sia la fede (aver fede in qualcosa) che il sapere (conoscere qualcosa). Da qui il fraintendimento della conoscenza ridotta a opinione (credo che) e della fede sfigurata in un conoscere (credo a). Queste riflessioni Roberto sarebbero più pertinenti se partissero dall'oggetto dell'esperienza credente, che è la rivelazione (qualsiasi, non necessariamente quella giudaico-cristiana).
@fabianomolinaro72802 күн бұрын
L'agnostico si interroga eccome riguardo all'esistenza di dio. Semplicemente, citando Socrate, sa di non sapere.
@lerriderri36782 күн бұрын
7:00 sono comunque ipotesi e tra quelli che accettano l’etichetta di credente, alla fine non si tratta comunque dello stesso credere in quanto prodotti di menti diverse in condizioni diverse
@VCRgameplay2 күн бұрын
Secondo me, essere agnostici in termini concreti nella nostra società significa non schierarsi in maniera totale ne da una parte ne dall'altra, ovvero un agnostico potrebbe essere più propenso a credere più nell'inesistenza di Dio o meno nell'esistenza di Dio. Però fondamentalmente secondo me, una persona è agnostica se non afferma "Dio non esiste", a differenza dell'ateo che crede (con qualsiasi sfumatura del termine) che Dio non esiste. Quindi è una scelta di non prendere una posizione e poi diventa personale nei casi di difficoltà come comportarsi. Secondo me nella realtà di tutti i giorni un agnostico si comporta al 100% come un ateo ma non dice che dio non esiste ma dice di non sapere se dio esiste o meno.
@laurobonetta2 күн бұрын
Racconti di umanità. Complimenti
@marcoperoni15112 күн бұрын
Caro Roberto, dal basso dei miei 24 anni vorrei dire che mi fa sorridere molto il tuo epilogo in cui sembri giustificarti dicendo "questo è un video un po' estemporaneo", perché penso che questi video estemporanei siano forse i più pragmatici e utili alle riflessioni quotidiane. Inneggio quindi ad una lunga vita di video come questi, abbiamo tutti bisogno di estemporaneicizzarci.
@blueprice_25493 күн бұрын
Lei è un grande, la trovo sempre una persona simpatica
@OwlKilla3 күн бұрын
se quello che ha creato l'universo e tutte le galassie dagli atomi all'universo ti debba qualcosa sei fuori strada figurati renderti immortale, immaginati un essere capace di tutto che ha fatto tutto e che nella sua immensità deve dimostrare ad una formica che lui non gli sta mentendo la fiducia non si chiede neanche agli esseri umani, qua niente è gratis se ragioni razionalmente è vedi solo quello che vedi, comportati bene e tratta bene il tuo prossimo se tutti lo facessero non avresti l'immortalità ma vivresti meglio di mo sicuramente
@OwlKilla3 күн бұрын
scusa se so stato un po stizzito ma a me che praticamente non esco da 1 anno sto agli arresti domiciliari, mi hanno costretto a rifare la targa per 300 euro se no non passava la revisione, mi hai fatto veni in mente un video di richard benson il futuro non è dovuto a nessuno sono john ammazzagufi
@PaoloVolpeFireFox3 күн бұрын
Si in effetti io ultimamente riesco pure a camminare sull'acqua, e dividere il mare🌊🌊 😁😁😁 Peccato che quando vado in giro 😥😥😥ho il deambulatore!!
@OwlKilla3 күн бұрын
@@PaoloVolpeFireFox immaginati concentrarti sul dito
@PaoloVolpeFireFox2 күн бұрын
@@OwlKilla si al mattino quando mi pulisco, 🌊🌊🌊onde🌊🌊🌊 evitare che mi sporco la mano 😁😁😁costa.. più cara, ed è sempre più... sottile 😡😡😡
@giuseppetricerri5994Күн бұрын
Secondo me il ragionamento è valido nella sua declinazione esperienziale, cioè è così come dice Roberto. Per quanto riguarda invece l'esistenza di un Dio creatore da un punto di vista intellettuale, è l'agnosticismo la base per tutti.
@loremasciКүн бұрын
Bel video come sempre. Consiglio la lettura di un breve articolo di Luciano Floridi dal titolo L'agnosticismo scomodo e la sua speranza
@shweshwa92022 күн бұрын
Mannaggia anche Mercadini: Agnostico= non sa Gnostico = sa Teista = crede Ateo = non crede Daje eh!?
@carlofierens37733 күн бұрын
Bravissimo Roberto! Ho apprezzato molto soprattutto la seconda parte del video, perché va verso un mio profondo convincimento: la posizione agnostica, così "in voga" ai giorni d'oggi, è l'unica veramente NON difendibile delle tre! A meno che non si declini in un puro menefreghismo (che comunque, come giustamente rilevi, agli atti pratici ricalcherebbe comunque un ateismo). L'esistenza di Dio è l'unica domanda fondamentale a cui possiamo dare una nostra risposta intima, la quale sarà democratica come poche altre. Alla resa dei conti, la mia risposta avrà la stessa dignità di quella di un fisico nucleare, il convincimento di un filologo varrà tanto come quello di un proletario. Questo proprio perché è un approccio fondamentale alla vita che non si basa su dati certi empirici ma sulla nostra percezione della posizione dell'Uomo. E non sto dicendo che ogni indagine sia inutile, ma è un po' come nell'amore: vivrò l'amore in modo diverso dopo aver letto la Vita nova? Certo! Ma non potrò mai dire che il mio amore sia migliore di quello di un perfetto analfabeta.
@AndreaCavis2 күн бұрын
Non capisco il tuo ragionamento, la differenza sostanziale tra ateismo e agnosticismo è nella non certezza dell'esistenza di Dio. Per gli agnostici, non essendoci possibilitá Di saperlo con certezza, non prendono Una posizione netta. Se anche il loro comportamento Sia uguale a quello degl'atei (Che non è detto, come dimostrano altri commenti qua), questo non ha niente a Che vedere col fatto Che la posizione Sia indifendibile
@evolutionepicfail77092 күн бұрын
@@carlofierens3773 Che supercazzola. Il credente crede che Dio esista. L'Ateo non crede che esista nessun Dio. L'Agnostico non è né credente né ateo. Non capisco come facciate a non comprendere una cosa così semplice. Sembra quasi che gli atei stiano diventando una setta e vogliano tirarsi dentro gli agnostici per fare numero 😁
@cartesiano21Күн бұрын
Non ho letto tutti i commenti, ma quello di bobon 123 spiega ottimamente le cose. Sono stato agnostico per quasi tutta la mia vita, perché, pur non credendo nell'esistenza di Dio, non ho gli strumenti della scienza che possono aiutarmi a dimostrare la sua esistenza. Pertanto, per coerenza logica, mi dichiaravo agnostico. Più di recente, ho scelto di dichiararmi ateo perché mi sono accorto che davo alla figura di Dio una dignità che credo non meriti. Non sono agnostico sull'esistenza di asini che volano solo perché non li ho visti: ritengo che non esistano. Allo stesso modo, penso che non esista un'entità chiamata Dio. Sta a chi ci crede l'onere della prova, cioè dimostrare che esiste, come si fa nella ricerca scientifica, non spetta dimostrare che non esiste a chi non ci crede. Pertanto sono ateo. Se poi Dio si mostrerà, cambierò opinione. Ma per ora, non ho ragioni per farlo.
@markchild27133 күн бұрын
Io mi definisco Agnostico: un Ateo che non ci ha creduto abbastanza.
@un_lucio2 күн бұрын
Ho cancellato da anni la parola "credere", ed i suoi derivati, dal mio vocabolario proprio per aiutare i credenti a non confondersi.
@Falcone-en4wl3 күн бұрын
L'assunto che l'ateo sia un credente poiché basa la sua posizione su un atto di fede, nello specifico l'inesistenza di Dio, si fonda a mio giudizio su un equivoco, cioè che le espressioni "Io credo che Dio non esista" e "Io non credo che Dio esista" siano equivalenti. Dal punto di vista psicologico, secondo me, non lo sono affatto: la prima implica infatti un'attitudine attiva nei confronti dei credenti, mentre la seconda confida sulla percezione di se stessi, quindi passiva, rispetto ai credenti. E l'ateo è appunto meglio descritto dalla seconda espressione e questo, per essere chiaro, lo dico senza attribuire alcun significato morale né alla prima né alla seconda.
@alessiocontorni6852Күн бұрын
Parlando di morte, te la butto lì: ma una bella riflessione delle tue sull'uso linguistico della morte e del morire? Muoio dalle risate, mi sento morire dentro, è bravo da morire, sto film è la morte, è la morte sua ecc. Sarebbe un argomento estremamente divertente! Anzi, divertente da morire!