TRACKSPACER: Un Plugin Intelligente per DARE SPAZIO AI SUONI

[@BARTproducer]

Ciao Eleven… hai fatto automazioni sui bpm??

[@silviumelinte3131]

Hai provatto track shapper(w a plugin)?molto molto bello...

[@elevenstep]

mhmm forse no. Sai dirmi di preciso di quale azienda è il plugin? Perché non sono riuscito a trovarlo. 🤔

[@silviumelinte3131]

@elevenstep vocal shaper w a production

[@elevenstep]

Ok grazie. Appena posso gli do un'occhiata 😉

[@andreavailati8292]

In parallelo a mio parere non ha senso per quello che deve fare, bel video però!

[@samhz-prod]

Beh in realtà TRACKSPACER può essere utilizzato in parallelo per diversi motivi (non obbligatori) : 1) per spostare frequenze o panoramica in modo creativo, senza alterare troppo l'equilibrio della traccia principale. 2) Quando si usa in parallelo, puoi mescolare l'effetto con il suono originale, lasciando la traccia principale intatta e utilizzando l’effetto per manipolare solo alcune frequenze o la posizione spaziale. 3) Puoi applicare l'effetto a un gruppo di tracce (come per esempio una sezione di batteria o di strumenti) e regolare l'intensità dell'effetto in base al mix generale, senza compromettere la qualità della traccia originale.

[@andreavailati8292]

@samhz-prod è fatto per ridurre certe frequenze in base a quelle della traccia in sidechain, se poi lo metti in parallelo e quindi non le riduce che senzo ha io no capire

[@elevenstep]

Si in parallelo, per quel poco che ho provato, non è il massimo, poi ovviamente come diceva @samhz-prod, può essere usato anche in questo modo, magari per usi creativi o altro. Quello che conta, come sempre, è il risultato finale. Comunque mi fa piacere che ti sia piaciuto il video. 😉

[@samhz-prod]

@@andreavailati8292 Trackspacer si è progettato per ridurre specifiche frequenze in base al sidechain, ma l'uso in parallelo può comunque avere un senso in alcuni contesti creativi. Quando lo metti in parallelo, non stai eliminando l'effetto di sidechain, ma puoi controllare l'intensità dell'effetto sulle frequenze in modo più flessibile. In pratica, se metti Trackspacer in parallelo, puoi "mescolare" l'effetto con la traccia originale, mantenendo la chiarezza del mix e scegliendo quanto dell'effetto applicare senza compromettere la traccia principale. Questo ti permette di applicare una riduzione di frequenze solo a certe aree del mix, o di lavorare con più frequenze e panoramiche, senza rendere l'intero mix troppo "saturato" dall'effetto. Quindi, anche se la riduzione delle frequenze è meno evidente, si mantiene comunque un controllo creativo sul mix.