Un pensiero speciale per la signora Maria Schiavato e per tutti coloro che sono passati a Miglior Vita. Grazie per questa raccolta di testimonianze.
@SilvanaScrobogna23 күн бұрын
anch'io avevo partecipato a radio Fiume ci avevano scelti io e un ragazzo per una recita il resto della classe cantavano ero in quarta classe ci avevano messi prima volta davanti al microfono non avevamo fatto neanche una papera mia mamma aveva acceso la radio a tutta voce perché mi sentissero tutti in strada
@SilvanaScrobogna23 күн бұрын
io abitavo vicino a Bruno le nostre case erano vicine era grande amico di mio fratello Sergio era simpatica la sua mamma era sempre a casa da noi a casa sua era il raduno di tutti ragazzi della Banchetta Bruno era il capo banda
@SilvanaScrobognaАй бұрын
anche mi sono nata in via Banchetta e ho fatto la scuola Gelsi mi ricordo della maestra Picinic Anna e abitava in via Trieste e la maestra Emma Tomliamovich
@and.74Ай бұрын
Grazie a chi si presta a ripercorrere i propri ricordi non sempre piacevoli e ai due storici autori di questo progetto.
@igormandich6327Ай бұрын
Complimenti alla Comunità degli Italiani per questi documentari sempre interessantissimi. Questa volta, per me, ancora più commovente in quanto Graziella Compassi è cugina di mia mamma e Graziella Trontel una cara amica. Mi permetto di aggiungere, con affetto, che il papà di Graziella Compassi, (Luigi) non solo era un appassionato di lirica, ma era il Presidente della Società Corale Fiumana (vedi Fiume al lavoro di G. SUPERINA - pag. 48). Il nonno di Graziella, che arrivava da Resiutta (UD), si chiamava Gustavo. La casa di Via Pitteri nr. 7, che si trovava a Cantrida, fu distrutta nel bombardamento aereo inglese del 19/07/1944. Oggi è stata ricostruita.
@adrianasilvio3799Ай бұрын
Due grandi fiumane,orgoglio per tutti noi❤️❤️
@michelangeloboАй бұрын
Grazie alle signore per la straordinaria testimonianza e a voi ragazzi per questo ulteriore tassello
@matteoscarpa3516Ай бұрын
..la cosa che dovrebbe colpire più di tutte è il fatto che queste due belle Signore hanno elencato per due ore soprusi e tragedie con il sorriso sempre stampato e senza mai odio e rivalsa. Solo i grandi possono. Viva Fiume e Viva i Fiumani!
@carlaobrasiliaАй бұрын
Molto interessante. Complimenti.
@matteoscarpa3516Ай бұрын
Sto iniziando solo ora a vedere l'intervista alle Zie Grazielle, non so ancora cosa diranno, ma posso dire che sono due Signore splendide con un cuore enorme e per me è un gran vanto poterle conoscerle .
@ChiaraDoriniАй бұрын
9:34 ciao Gianni,quanti ricordi della bellissima amicizia delle nostre famiglie.
@ChiaraDoriniАй бұрын
Ciao Gianni ,sono Chiaretta ,la figlia di Arno Dorini e di Silvana Chiesa. Quanti ricordi legati alla magnifica amicizia delle nostre famiglie fiumane! Tanti anni sono passati ,ma i cari ricordi rimangono indelebili. Avrei tanto piacere di avere vostre notizie .
@Daniele-c7h2 ай бұрын
Ma le foibe l esodo come se inserisi nel rispetto e nell intercultarilita? Viva gli Esuli viva chi non ga tradido viva Trieste e la Cultura Italiana
@ildionigi25912 ай бұрын
"Erano andati via tutti e la voce del popolo non aveva personale...." Ecco chiediti perché erano andati via tutti fuorché i collaborazionisti stile Vichy.
@Daniele-c7h2 ай бұрын
Yugo .. paese fallito .Onore al Prozio Legionario Fiumano. Gli Esuli non accetterebbero mai la cittadinanza croata avete tentato con Alida Valli e Lidia Bastianich e avete ricevuto picche. L'Istria è profondamente Italiana non importa la gente che ci abita
@ildionigi25912 ай бұрын
Figlia di un Legionario! Ne vada fiera.
@alessandro98182 ай бұрын
Piccini, cognome umbro doc.. saluti da Foligno, Umbria
@ildionigi25912 ай бұрын
Un traditore della Patria. Speriamo sia con Tito ora.
@messinesefelicemente2 ай бұрын
io non comprendo come non riesca a rendersi conto il Sig. Bradaschia dell'insensatezza del paragone tra gli esuli e la sua famiglia...gli esuli sono stati costretti ad andar via, minacciati e pressati in ogni modo; la sua famiglia ha scelto di trasferirsi. La differenza sta nella mancanza di possibilità di scelta. E' vero, c'è chi è rimasto e le cose (più o meno) sono andate "bene". Ma lo sappiamo col senno di poi. In quel momento la gente poteva solo valutare il presente. Come si fa a non capire la differenza? Come si può muovere accusa di eccesso di drammatizzazione? Si è persa una comunità, un'intera cultura...boh...
@batman33ification2 ай бұрын
accalappiacani in fiuman se dise: šintar
@ildionigi25912 ай бұрын
Sentendo queste storie capisco sempre di più la scelta di chi ha lasciato Fiume ed Istria per non sottomettersi ai titini.
@mariaabram53182 ай бұрын
Grande Pamich
@ildionigi25913 ай бұрын
A Fiume i nazionalisti croati non consentono nemmeno il bilinguismo toponomastica. E sono in Europa.
@ildionigi25913 ай бұрын
Che donna eccezionale. Viva Fiume Istria e Dalmazia!
@GenauOK3 ай бұрын
Loro hanno scelto di andarsene dall’Italia mentre agli altri hanno tolto l’Italia
@giuliovero3 ай бұрын
Zancopè è un cognome veneto e per l'esattezza è diffuso soprattutto nella provincia di Padova.
@girolamofloccari65973 ай бұрын
Al minuto 16:18 il sig.Aldo si domanda che differenza ci fosse tra loro che volontariamente andavano in Jugoslavia e quelli che dalla Jugoslavia sfollavano verso l'Italia,a mio parere la differenza sta' nella volontarietà da parte loro,e nella obbligatorietà da parte loro.
@and.743 ай бұрын
ho avuto modo di vedere tutte le interviste da voi condotte. Sono davvero interessanti. In quest'ultima si è fatta strada una nuova curiosità, la comunità italiana di fiume come ha fronteggiato il difficile periodo degli anni Novanta del Novecento? Come si è posta di fronte al dramma di una nuova guerra?
@carlaobrasilia3 ай бұрын
Molto interessante
@tulliusagrippa57524 ай бұрын
Conosco Una certa elvina Milosevic di Fiume. E di famiglia vostra?
@renzoblecich85905 ай бұрын
❤
@nandomaggiore5 ай бұрын
Grazie caro Walter per questa bella intervista che ho visto solo ora. Un abbraccio Nando
@Andrea-zj1fr7 ай бұрын
Ma è al terzo grado dai carabinieri?
@MAPPAZ8 ай бұрын
Gran personaggio, grazie per l'intervista.
@GenauOK9 ай бұрын
Che nostalgia ogni video. Grazie per l’enorme lavoro ragazzi
@and.749 ай бұрын
Grazie a chi in questi anni ha investito tempo e non solo, nella realizzazione delle interviste qui pubblicate. Ho avuto modo di vederle tutte, ed ognuna mi ha lasciato un qualcosa. Il mio legame con Fiume e l'Istria è sentimentale, non ho legami familiari con quelle terre. sono riconoscente a tutti gli intervistati e intervistate, per gli innumerevoli spunti per approfondire l'interesse che ho per la storia della loro città e non solo.
@albym.900510 ай бұрын
Ottima intervista. Colgo l'occasione per precisare però che un dialetto ciacavo cittadino esisteva, parlato soprattutto in cittavecchia per secoli (assieme al veneto/fiumano), ed estintosi poi nel Novecento per motivi vari (la politica linguistica fascista, l'esodo, il sopravvento del croato standard...). Lo comprovano anche vari toponimi risalenti al Quattro/Cinquecento (Gomila, il torrente Lešnjak, la torre Sokol, Grivica, Vela crekva, cioè il Duomo, ecc.). Oggi sopravvivono ancora le parlate ciacave di Drenova e di Pehlin.