060 Maria Soresina legge la Divina Commedia Purgatorio IX, 115-145; X, 1-33

[@dianellafabbri9415]

Trovo geniale l'invenzione di Dante di disseminare il percorso del Purgatorio di opere che mostrano l'opposto del male commesso. Oggi, finalmente, ho capito che esse non sono solo pie esortazioni, ma tappe di un autentico percorso il cui nome è Bellezza, Arte... Grazie per questa sottolineatura, cara Maria!

[@RoccoVentura]

"Poi fummo dentro al soglio de la porta che 'l mal amor de l'anime disusa, perché fa parer dritta la via torta,..." C'è un universo in questi versi...

[@tommasomargari2130]

Il quarto passo è il SOLVE ET COAGULA degli alchimisti. Dissolvi il peccato tenendo ben ferma nella mente la virtù.

[@ilibridimariasoresina4540]

Interessante. Grazie. Non sono una grande esperta di alchimia, ma sembra sia proprio così, ovvero che vi sia corrispondenza con il quarto passo. La via è una! 🌻

[@negy2570]

Cara signora, lei è eccezionale! Non solo osserva davvero, mentre legge un'opera così complessa, ma poi è anche in grado di descrivere e commentare in modo chiaro e coinvolgente, non senza deliziosi impeti di indignazione 🙂 Non si può essere certi che Dante fosse cataro. Troppo tempo è passato e troppi miscugli avvenuti. Come lei più volte già disse i Catari alla fine erano normali cittadini. Quanti di noi attuali cittadini accettano tutto ciò che passa la chiesa di appartenenza senza che non sorgano curiosità altre che tutto sommato ora sono anche di più facile accesso per chi è interessato, anche se in forme a volte troppo sintetiche e deformate? Ciò che stupisce anche me è questa reiterazione di un carattere dantesco, comprensivo di fede cattolica e papista, che è quasi più un dogma fra gli studiosi e che poi costringe a letture complicate che impediscono la scorrevolezza del lettura stessa e la sua comprensione. Come lei ha giustamente notato la porta del purgatorio dovrebbe essere ampia e accogliente, tanto più all'epoca di Dante. Se si separa momentaneamente la creazione teologica del Purgatorio dalla questione delle vendite delle indulgenze che tanto aveva scandalizzato Martin Lutero e che tuttora è ragione di dileggio da parte dei Protestanti, a cosa serviva il Purgatorio? Principalmente a dare speranza di salvezza e non è che sia una cosa per forza negativa. Trovo più truce ed inutilmente crudele che un dio d'amore distribuisca premi e punizioni eterni rispetto a vite terrene totalmente finite e pure brevi! E' anche bizzarro che la chiesa in anni recenti abbia attuato una forma di amnestia del Purgatorio prima di chiuderlo, proprio in un'epoca come quella attuale in cui la stragrande maggioranza delle persone non si sente meritoria di finire all'inferno, anche a causa della relativizzazione della gravità di "peccati" che anticamente pesavano molto più sulle coscienze (o sulla psicologia, per chi non è credente). D'ora in poi quelli nè troppo santi nè troppo malvagi dove finiscono? Si sono allargate le porte del Paradiso? Dio è diventato più compassionevole? La scena della porta del Purgatorio così come l'ha interpretata Lei ha assolutamente senso! Proprio un'iniziazione sembra... La lettura invece più catto-tradizionale della stessa scena non spiega perchè uno si debba confessare DOPO essere morto. Forse come avveniva nell'antica religione egizia con la pesatura del cuore? Ma quella avveniva immediatamente dopo la morte per poi essere indirizzati al luogo di eterna villeggiatura finale. Non mi pare che fosse necessario confessarsi prima di finire all'Inferno o in Paradiso. Riguardo all'Inferno in particolare, a chi finisce lì in pratica è stata negata anche la possibilità di confessarsi ed essere assolti o non assolti. Come dei condannati all'ergastolo senza regolare processo. Anche questa è un'incoerenza, dato che nella dottrina cattolica il sacramento della confessione non si nega a nessuno in vita. I personaggi che si trovano in Inferno ci si trovano e basta per decisione Altrui, per Legge suprema. I personaggi che si trovano nell'antipurgatorio invece cosa stanno espiando se non hanno ancora avuto modo di ri-confessarsi? E se nel frattempo espiano, poi nel caso cosa confessano? Ovviamente, i critici più raffinati e più dotti in materia religiosa potrebbero obiettare che chi muore con un barlume di consapevolezza ha diritto ad una confessione nell'aldilà, ma di fatto resta l'unico sacramento nella Divina Commedia, se diamo per buona che si stia parlando proprio di quello. Perchè dovrebbe essere necessario o utile quando tutti gli altri sembrano necessari solo in vita terrena?

[@ilibridimariasoresina4540]

Sarà perché sono vecchia, ma non amo corrispondere con persone di cui non conosco il nome. E non amo scrivere su questi sistemi (youtube, facebook, ecc), anche se talvolta, per brevi messaggi, lo faccio. Come ho detto fin dall’inizio, ho un indirizzo mail, dove ricevo molte lettere, alle quali rispondo sempre: [e-mail]

[@RoccoVentura]

Lei mi pare... indiscutibilmente inconfutabile. Torno a Dante... “E voi, mortali, tenetevi stretti a giudicar: ché noi, che Dio vedemo, non conosciamo ancor tutti li eletti;”. Par. XX

[@negy2570]

@@RoccoVentura mi limito a ragionare, ma la signora ha assolutamente ragione e non si chiama vecchiaia ma saggezza 😃

[@marcoserpieri]

la pietra che si muove come acqua... mi pare sempre un processo alchemico