Una curiosità sulla parola "cortesia" o "cortese". Esiste una relazione tra la cortesia e il fuoco. Qui si parla di infiammata cortesia. Inoltre, compare il termine "briga" e nella terzina succesiva c'è "cortese". Lo stesso avviene in inferno sul sabbione infuocato. Dante usa il termine "briga" anche quando descrive lo zolfo dell'Etna. Infine, nel Convivio dice che Enea fu cortese quando bruciò il corpo di Miseno. Per me è come se Dante stesse dicendo: "ho dovuto scrivere questi due canti per paura del rogo" (è stato mosso a causa dell'infiammata cortesia). D'altra parte, Arianna fece la corona in cielo quando "sentì di morte il gelo". Lo stesso ha fatto Dante.
@AzzurraSilla8810 ай бұрын
a mio avviso la parola "compage" XIII v.6 merita un approfondimento. né in latino, né in italiano vuol dire "nebulosità"; è una delle interpretazioni possibili.
@ilibridimariasoresina454010 ай бұрын
Nebulosità c’è nel Sapegno e in altri, e nella frase ha senso. Lei cosa suggerirebbe?
@AzzurraSilla8810 ай бұрын
@@ilibridimariasoresina4540 di mantenere il senso originario della parola.
@dianellafabbri9415 Жыл бұрын
Mi colpisce molto che Dante metta in Paradiso personaggi poco noti ai più: Sigieri e Gioachino da Fiore per esempio. Mi colpisce perché mostra come il Poeta suya attento ai valori profondi dell'uomo e non si lasci deviare dalle opinioni comuni più diffuse che osannano facilmente personaggi già largamente conosciuti. Mi sembra un monito anche per noi oggi, quello cioè di non accontentarsi di pareti generici diffusi a profusione, ma cercare, con attenzione e onestà intellettuale, altro e altri attorno a noi e nella Storia.