I palestinesi hanno perso la guerra?

[@andreaermannogammarota2550]

Una delle più belle lezioni che abbia mai sentito su questo argomento, Umana quanto rigorosa....

[@mirkoperego2215]

Buongiorno e Pace a tutti voi.

[@Andrejcv98765]

Ma non parlerei di guerra. Sono un popolo in regime di oppressione e apartheid dal '48. L'ostilità originaria della lega araba verso lo stato che non si può nominare è perché era considerato un residuato coloniale, un corpo estraneo nella regione.

[@maurov6861]

PACIFISTA: "Dottrina, o tendenza, che rifiuta e condanna il ricorso alla guerra e a ogni tipo di scontro armato o di aggressione come mezzi per risolvere le controversie internazionali, e vuole dimostrare la necessità del mantenimento o ristabilimento della pace tra i popoli, da raggiungere solo attraverso trattative o arbitrati." Non ci vedo nulla di male o di sbagliato

[@Orsohobo]

non c'è nulla di sbagliato, è solo inefficace

[@gigi64wolf]

Non c è assolutamente nulla di male; anzi ma purtroppo ci hanno provato in molti ed uno l hanno pure crocefisso per professare l.amore...peccato che questa idea non è così diffusa nel mondo. In altri mondi i valori sono altri. Triste a dirlo ma la realtà è questa...ed è anche per questo che il tentativo di esportare la democrazia nel.mondo è miseramente fallito

[@mariarucci78]

Prof a tradimento! Guardo in differita Grazie ❤

[@MassimoFelicioni-kv3zh]

grazie Prof!

[@pippobaudo4418]

Prof, quasi quasi è meglio la mattina per me

[@DomenicoTauroEX414]

Grazie professore! Bei video! Ma l audio non esce tanto bene

[@arioben100]

Splendida lezione. Purtroppo penso pure io che i Palestinesi abbiano perso.

[@AndrejTerenzovskij]

Professore, come diceva qualcuno le parole sono importanti, ma di quale guerra sta parlando? I palestinesi non sono in guerra con alcun paese, né formale né sostanziale, i palestinesi resistono come possono ad un'occupazione illegale e fuori da ogni trattato da almeno 76 anni (eh sì, anche la famosa risoluzione 181 non ha alcun valore, perché poi le risoluzioni bisogna saperle anche leggere).

[@francescosalinas5701]

Salve Professore , quale democrazia , anche se allo stadio embrionale , può superare indenne 80 anni di guerre e di ostilità da parte dei paesi circonvicini ? La paura trasforma i popoli in modo radicale.

[@angeladifilippo5277]

Interessi strategici dell'Arabia Saudita con Israele (Accordi di Abramo)prevalgono sul fallimento politico di Hamas e dell'Iran

[@marcoaugusto4296]

la gaffe del goulash fu di Bossi

[@contrariainnullamateriapos7302]

Non sono sicuro che si possa parlare di guerra... io lo chiamerei un tentativo di genocidio quale rappresaglia per degli attenati terroristici. La metafora che trovo più calzante è l'uso di una bomba al fine di sterminare un nugolo di zanzare: la reazione è assolutamente sproporzionata all'azione.

[@lorenzomarchione4230]

Se Israele volesse fare un vero e proprio un genocidio ci metterebbe un nanosecondo a realizzarlo per davvero. Sarebbe già stato completato in larga parte. Anche perchè stiamo parlando di 2 milioni di persone che insistono su un lembo di terra grande come la fettuccia di Terracina e facendo un conto macabro ne sono "appena" morti 40000-50000 su questi 2 milioni in un anno intero (con dati peraltro forniti dal ministero della salute di Hamas in cui non si possono distinguere miliziani, fiancheggiatori e "poveri cristi"). Il genocidio è la deliberata e studiata progettazione della eliminazione completa di una intera popolazione. Un pò quello che hanno provato a fare Hitler proprio con gli ebrei, i turchi con gli armeni ed i toutsi contro gli houtu in Africa. Tra l'altro in Israele vivono circa 1,5 milioni di arabi con passaporto israeliano che ricoprono le più disparate professioni e sono pienamente sostenuti, come è giusto che sia, dal welfare locale (minoranza beduina inclusa). Peraltro non si è mai visto un genocida che comunque avverte per quanto possa la popolazione di spostarsi dai luoghi di azione e si presta a vaccinare la popolazione sfollata. La situazione che attualmente c'è in quella parte del Medioriente non è una "situazione di genocidio", ma una "situazione di guerra" con tutti ahimè i danni collaterali che vediamo in quasi ogni altro scenario di guerra solitamente. Solo che siccome stanno sul culo Israele e lgli USA allora in questo caso si parla a sproposito di genocidio. Peraltro come combatte il nemico di Isarele? Ne vogliamo parlare? Messo a latere il pogrom del 7 ottobre ed i vecchi attacchi suicidi dei "martiri" ripempiti di chiodi e bulloni gli isialmisti di Hamas hanno usato i soldi di Qatar ed Iran per "armarsi fino ai denti", per costruire vigliaccamente cuniculi e cuniuculi di tunnel sotto scuole, ospedali, facilities pubbliche per civili, centri dell'Uwra, edifici privati. E quei tunnel li ha usati come magazzini di armi, piattaforme di lancio di razzi e custodia di ostaggi nel mentre davano solo mance e sussidi alla popolazione che "figliava come conigli" e usando costoro spesso come veri e propri scudi umani. Del resto Ismail Haniyeh, leader di Hamas, morto nel raid di questa estate ce l'ha detto pure apertamente: "Il sangue delle donne, dei bambini e degli anziani… siamo noi che abbiamo bisogno di questo sangue perché risvegli dentro di noi lo spirito rivoluzionario, ci spinga ad andare avanti".

[@lucacolaninnoalbenzio9130]

A Giannuli si può perdonare tutto e di più, tranne una cosa: non aver mai votato DC

[@lucacolaninnoalbenzio9130]

e PSI

[@pietrobrunelli4846]

Prof. Continui a parlare di guerra dove è un solo esercito super armato contro combattenti con sandali e fionde. Prof. Hai forse paura di far dispiacere qualcuno potente di perdere la cattedra?

[@giovannimaddaloni2845]

ma ormai i palestinesi devono solo trovare un posto dove poter stare (cosa molto difficile).

[@tairo1092]

Perché non facciamo la stessa cosa con gli amichetti di Jahvè?

[@sitoni01]

probabilmente saranno o sterminati o assimilati. poco altro da dire

[@TheCygnusbass]

Io questa la chiamo pulizia etnica non so tu, tra l altro sono quasi sette milioni dove li vorresti mandare? Stai studiando per caso qualche "soluzione finale"?

[@gabrielecarbone8235]

vai avanti tu 😂 ​@@tairo1092

[@danielgeistzer513]

Analisi approssimativa e molto poco coerente con la realtà dei fatti e il contesto generale. Nessuna menzione sulla situazione disastrosa dell'IDF nel sud del Libano, mistificazione su un presunto "divario tecnologico" tra Iran e Israele, visto i primi hanno dimostrato di poter colpire il territorio Israeliano con estrema precisione eludento totalmente le difese Israeliane (ovvero: facendo crollare la deterrenza di Israele), senza menzionare lo stato di devastazione dell'economia di Israele, la crisi in cui versa la società Israeliana, che vede le proprie città colpite quotidianamente dai missili di Hezbollah, vede tornare migliaia di giovani militari morti, mutilati o con PTSD. Una nota metodologica: "i palestinesi" non sono una parte in conflitto, la stessa domanda "i palestinesi hanno perso la guerra?" parte da un presupposto errato. Piuttosto, è stato Israele che ha lanciato un'operazione miltare dichiarando 2 obiettivi: 1) La liberazione degli ostaggi. 2) L'eradicazione di Hamas. Nessuno dei due è stato ottenuto e con ogni probabilità NON sarà ottenuto. Quindi, a rigore, Israele sta fallendo negli obiettivi dichiarati e quindi, Clausewitz ci insegna, sta perdendo la guerra.

[@lorenzomarchione4230]

Bè insomma mi pare un pò sbilanciata come analisi. Sicuramente c'è del vero, ad Isarele non sta andando mica tutto "rosa e fiori", però hanno fatto fuori in poco più di un anno: - Ismail Haniyeh (leader politico di Hamas) - Hassan Nasrallah (il sostituto è stao ucciso una settimana dopo) - Yahya Sinwar (leader militare di Hamas). Hamas è non dico allo sbando, ma ha subito una pletora di sveglie che manco in un film di Bud Spencer. Dall'altra parte sicuramente Hezbollah è più impegnativa, però tra walkie talkie che espoldono e azioni mirate, non stanno passsando bei momenti. Hanno martellato per un anno il Nord di Israele ed ora stanno andando in difficoltà, prova ne è che Isarele non si fa nemmeno più tanti sensi di colpa a colpire l'area cuscinetto Unfil...che area cuscinetto non lo è manco per niente visto che c'erano cuniculi di Hezbollah anche a 30 metri dalle loro torrette

[@Zaramorte3204]

I "palestinesi", prima del '48, manco loro sapevano di esistere 😂... cmq è da notare che in tre occasioni furono molto aiutati da nazioni arabe: La Giordania diede a parecchi di loro la cittadinanza: per ringraziare i giordani, i palestinesi crearono strutture parallele allo stato, e tentarono di sobillare un colpo di stato e la guerra civile in Giordania. Il Kuwait diede a sua volta rifugio a moltissimi palestinesi e varò leggi a loro protezione: per ringraziare, i palestinesi appoggiarono attivamente l'Iraq durante l'invasione del '90. Grazie ai delatori palestinesi molti abitanti del Kuwait, che si erano nascosti, furono trovati e fucilati dalle truppe irachene. Infine il Libano anche diede rifugio ai palestinesi... e questi per ringraziare portarono il paese alla rovina. Chissà come mai, visti i precedenti, nessuno stato mediorentale li voglia più sul suo territorio... e già, chissà!! 🤣

[@paoloscatolini1532]

@@Zaramorte3204 l palestinesi prima del '48 erano per lo più contadini e braccianti che vivevano nei loro villaggi dove avevano tutto il diritto di continuare a vivere e a cui avevano il diritto di tornare dopo l'armistizio del '49, diritto al ritorno riconosciuto dalla risoluzione 194 dell' ONU, ma ben gurion aveva altri piani

[@Zaramorte3204]

@@paoloscatolini1532 la risoluzione non riguardava i "palestinesi", che non esistono. L'ONU aveva dichiarato che in quei territori dovesse nascere Israele e un'entità statale araba, e questo sono i "palestinesi": dei variegati gruppi tribali arabi, una sorta di zingari arabi, non un popolo, un semplice rimasuglio dell'impero ottomano: e, per la cronaca, la terra l'avevano loro venduta a carissimo prezzo agli ebrei, cercando poi di riprendersela con la guerra quando, sempre gli arabi, decisero di non riconoscere la risoluzione dell'ONU e muovere guerra, loro, non Ben Gurion... e persero... Vae Victis. Cmq il problema si sistemerà da solo... Gaza sopravviveva grazie a un acquedotto israeliano: gli israeliani non hanno intenzione di ripristinare il servizio, nè nessuno può costringerli a regalare a quegli assassini l'acqua: gli egiziani non hanno intenzione di sostituirsi a loro per dar da bere a Gaza... vogliono restare? che lo facciano: ci penserà il deserto a risolvere la faccenda. Detto questo: la questione è che, anche avessero uno stato, visti i precedenti di Libano, Kuwait e Giordania, non finirebbe bene... i confinanti, compresi e soprattutto gli arabi, si vedrebbero costretti ad invaderlo in breve tempo uno "stato" "palestinese", perchè diventerebbe istantaneamente un'entità destabilizzante per chiunque gli fosse attorno.

[@ale69126]

Postat su Euronews anni fa. 2) Questi ultimi se vogliono riaprire la partita e veder affermati i loro senz'altro innegabili diritti, devono una buona volta e per sempre prendere coscienza che devono poter contare solo sulle loro forze: i Paesi Arabi e Musulmani, dei Palestinesi oggi se ne fregano altamente come già se ne fregavano ieri. La comunità internazionale si riduce all'atto pratico,alle Grandi Potenze che seguono ora e sempre,i loro interessi di bottega. Dunque l'ANP ha solo le seguenti strade obbligate da percorrere,se vuole uscire dal coma in cui giace da 20 anni: 1)darsi una leadership nuova,che sia forte e credibile,liberandosi del patetico Abbas e della sua corte di parassiti attaccati alle poltrone,buoni solo a piangersi addosso. 2)Ricostituire una forza militare in grado prima di tutto di riprendere il controllo di Gaza sconfiggendo Hamas,il cui fanatismo integralista costituisce il primo mortale nemico dei Palestinesi,e poi,o contestualmente,di organizzare contro Israele una guerriglia militarmente efficace e politicamente intelligente,il che sotto quest'ultimo aspetto vuol dire,una guerriglia che escluda atti di terrorismo che si limiti a colpire i soli obiettivi militari. Solo a tali condizioni,Israele potrà essere costretto ad accettare il principio di una pace giusta. E questo non per malvagità,ma perchè,specialmente a livello di relazioni internazionali,vigono da che mondo e mondo,i rapporti di forza:se c'è una nazione molto forte e un altra molto debole,la prima,finchè la seconda non riesce a diventare almeno meno debole,non ha interesse a trattare alla pari.

[@gabrielecarbone8235]

non concordo sulla conclusione, la forza maggiore dei palestinesi è nel supporto dell'opinione pubblica occidentale che non sono mai stati in grado di utilizzare seriamente perché appunto ancora convinti della possibilità di qualche risultato militare sul campo.

[@mauroperossini4785]

"Le guerre si perdono prima di tutto politicamente" Tipica affermazione da "geopolitologo" che vuol annettere la massima importanza alle teorie di cui si occupa. Ma quando mai...le guerre si perdono prima di tutto sui campi di battaglia, proprio le vicende palestinesi cui si riferisce lo provano in modo chiaro: il prof. dice che i palestinesi han perso politicamente...benissimo, allora rovesciamo l'ottica, vorrebbe dire che Israele ha vinto politicamente. Invece di quest'ultima guerra chiunque è in grado di vedere che Israele dal punto di vista politico ne esce molto male, perdendo ogni prestigio e appoggio internazionale. Però ha vinto in modo schiacciante sul campo di battaglia e i palestinesi, perduta ogni forza militare, non contano più nulla. Come è sempre stato in tutte le guerre. Altre perle: "i palestinesi non dovevano ricorrere alla guerriglia contro la popolazione ma attaccare le FA" Ecco sì, magari con un coltello in mano contro un Merkava...Invece con lo stesso coltello poteva colpire un povero israeliano disarmato ed è quello che han fatto. Perchè era l'unica forma di resistenza che potevano attuare. Del resto è sempre lo stesso personaggio che prevedeva con sicurezza per la conquista di Gaza 20.000 morti israeliani...figurarsi quanto ci capisce di queste cose. Un vero errore chiamiamolo "politico" commesso dai palestinesi è connesso proprio all'azione del 7 che lui giudica "ben fatta"...quando stupri e torturi e uccidi le donne di un altro popolo hai chiuso: o vinci del tutto o dall'altra parte ti tratteranno senza alcuna pietà, è così dalla notte dei tempi: la guerra di Troia si fa per una donna rapita, non credo sia un caso. Gaza è stata rasa al suolo e 40.000 esseri umani sono stati sterminati senza che il democratico (fino ad allora) popolo d'Israele facesse una piega, nessuno è sceso in piazza, se non per i propri ostaggi. E così Hamas ha decretato la distruzione di Gaza. Errore politico? Non lo chiamerei certo così, errore gravissimo figlio dell'odio incommensurabile e irrefrenabile dei palestinesi verso gli ebrei, dunque la politica non c'entra nulla. E comunque non c'era politica che tenesse, l'unica che avrebbero accettato gli israeliani era la completa sottomissione dei palestinesi...ma non mi pare affatto una "politica", ma la dominazione di un popolo sull'altro dopo avergli inferto tutte quelle sconfitte militari...che politica rimaneva da fare allo sconfitto? O inginocchiarsi o fare le cose orrende e autolesioniste che fanno. Quando Arafat bocciò il piano di pace che si dice avrebbe permesso la coesistenza dei due popoli in due stati pare dicesse:"Avessi accettato questo piano al ritorno sarei stato un uomo morto." Più chiaro di così...altro che "politica":) Mah...

[@danielgeistzer513]

Mi pare che tu non abbia ben chiaro il contesto, né quello che succede nel "campo di battaglia". Vediamo i fatti. Dopo oltre un anno, nonostante l'impiego spropositato di forze da parte di Israele, tutti gli obiettivi dichiarati sono stati falliti. Gli ostaggi non sono stati liberati, Hamas non è stato eradicato e continua a infliggere pesanti perdite agli einsatzgruppen dell'IDF. Senza contare l'emigrazione di centinaia di migliaia di Israeliani, l'economia in ginocchio, il disastro del sud del Libano, la perdita della deterrenza (crollo del mito dell'invulnerabilità, con i sistemi di difesa antimissili bucati quotidianamente da Hezbollah). Le vittorie si calcolano sul raggiungimento degli obiettivi, non sul numero di morti. Nota finale: le storie degli stupri e delle torture sono già state derubricate come falsi.

[@mauroperossini4785]

@@danielgeistzer513 "Nota finale: le storie degli stupri e delle torture sono già state derubricate come falsi." A parte il resto che sono opinioni (per me Israele si è liberata per sempre dal pericolo di Gaza) è su questa "derubricazione" che vorrei solide prove e non chiacchiere: ho visto coi miei occhi video di una ragazza ferita e svenuta scaraventata come un sacco su un pick-up. So con assoluta certezza che due soldati israeliani furono strangolati e i loro cadaveri fatti a pezzi da una folla impazzita d'odio. Mi sono confrontato con un medico palestinese lavorante in italia che molti anni fa mi disse urlando avrebbe volentieri ammazzato gli ebrei con le sue mani. Io non ho bisogno di altro per credere alle storie di stupri e uccisioni ma se lei ha davvero prove irrefutabili che sono pure invenzioni sono qua per ascoltarle. Aspetto.

[@FlyingJizo]

"Ma quando mai...": in Vietnam per esempio. Gli USA hanno vinto TUTTE le battaglie convenzionali, incluse tutti gli scontri seguiti all'offensiva del Teth. L'errore di fondo che tu e Giannuli fate è che trattate la questione come fosse un conflitto convenzionale (Giannuli ne fa parecchi altri). Israele sta affrontando una guerra di logoramento per la quale non è strutturato, né economicamente, né militarmente (attrezzature, risorse umane, addestramento), né socialmente (la popolazione dell'entità sionista cullata per anni dal mito dell'invulnerabilità, si trova ora ad assaggiare la stessa medicina somministrata per decenni ai Palestinesi, grazie agli incessanti attacchi di Hezbollah, senza considerare mariti, figli, padri, che tornano dal fronte a centinaia morti, mutilati o psicologicamente compromessi).

[@dariodr4624]

Grazie prof!