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Mangiare pesce crudo è sempre più frequente
A prima vista è un’abitudine molto salutare, perché il pesce crudo mantiene inalterato tutto il suo preziosissimo omega 3 e conserva al meglio le sue qualità nutritive. Ci sono però scomodi ospiti che potrebbero dare origine a una parassitosi da pesce crudo: di questi il più pericoloso è l’anisakis. Questo parassita si trasmette all’uomo attraverso l’ingestione di pesce crudo, può contaminare molti tipi di pesce ed è particolarmente resistente. Solo la cottura prolungata almeno 10 minuti o il congelamento a bassissime temperature riescono ad eliminarlo. I sintomi? Provoca nausea, vomito e, molto spesso, violentissimi dolori addominali.
Anisakis
Questo nematode è una larva bianca della lunghezza di 1-2 cm, molto pericoloso per la salute perchè migra dalle viscere del pesce alle sue carni se, quando pescato, questo non viene prontamente eviscerato. Tra le specie soggette ci sono le alici, le sardine, gli sgombri e le aringhe, ma anche i tonni, i salmoni, i merluzzi, le triglie, i branzini, i pesci spada, oltre che i totani, i naselli e la rana pescatrice.
Come riconoscere il pesce fresco
L’occhio del pesce deve essere convesso, all’infuori, non piatto e infossato; le squame e la pelle devono essere brillanti e mai coperte da muco; le branchie devono essere di colore
rosso vivo; infine fare attenzione all’odore, che è sempre il primo segnale della conservazione non ottimale del pesce.
La marinatura non uccide i parassiti, la cottura andrebbe fatta ad almeno 60°C per 10 minuti.
Il nuovo decreto legge Balduzzi approvato il 5 Settembre 2012 impone restrizioni anche sulla conservazione di pesce crudo.
La misura obbliga i distributori a dare informazioni ai consumatori sulla corretta conservazione di pesce crudo: deve essere congelato a -20 °C per almeno 24 ore. Solo così si evita la proliferazione di batteri e parassiti nocivi per la salute, come l'Anisakis. Il ministro della salute impone all'operatore del settore alimentare che offre in vendita al consumatore finale pesce e cefalopoli freschi, nonché prodotti di acqua dolce, sfusi o preimballati per la vendita diretta ai sensi dell'articolo 44 del regolamento CE 1169 2011, di apporre in modo visibile apposito cartello con le informazioni indicate con decreto del Ministero della salute, sentito il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, riportanti le informazioni relative alle corrette condizioni di impiego art. 8 comma 4.
Qual è la soluzione?
Prima di essere consumato in totale tranquillità, il pesce crudo deve essere tenuto a - 20°C per almeno 24 ore, ossia congelato. Purtroppo, però, congelandolo con un tradizionale freezer se ne compromette la struttura, il gusto e l’apporto vitaminico.
La soluzione ideale è l’uso di un abbattitore di temperatura che surgela velocemente, così come richiesto dalla normativa, ma non danneggia la qualità del pesce.
Il surgelamento con l'abbattitore di temperatura elimina del tutto il rischio Anisakis, mantenendo intatto il sapore e la consistenza delle carni: è impossibile distinguere al palato un prodotto surgelato rapidamente da uno non trattato.
L’abbattitore di temperatura
L'abbattitore abbassa la temperatura di un alimento fino a venti volte più velocemente rispetto a un tradizionale freezer. Riducendo il tempo di congelamento, l’acqua contenuta nei cibi si trasforma in microcristalli che non alterano la struttura dell'alimento, come invece avviene impiegando un tradizionale freezer che trasforma l'acqua in macrocristalli.
La differenza la si vede allo scongelamento: il pesce surgelato rapidamente conserva perfettamente la sua struttura, la consistenza, il colore e il sapore.
Come mi comporto se voglio mangiare pesce crudo?
Punto 1: Compra pesce fresco
Piunto 2: Surgelalo con il programma surgelazione pesce scegli il programma a seconda della tipologia di pesce utilizzato.
A fine programma metti in congelatore per 24 ore.
Prima dell'utilizzo: Decongela usando lo stesso identico programma utilizzato per surgelare decongelamento pesce programma usato per surgelare
Consuma il tuo crudo con gusto e soprattutto in sicurezza
Ps: si possono accorciare i tempi da 24 ore a 15 ore se il pesce viene tenuto in conservazione all'interno dell'abbattitore di temperatura usando la funzione conservazione a - 35 per 15 ore.
RICAPITOLANDO:
con la funzione SURGELAZIONE, fino a -18°C al cuore del pesce riusciamo a prevenire il rischio Anisakis poiché le larve vengono devitalizzate se il pesce viene congelato a -20° C per almeno 24 ore o cotto almeno a 60° per 10 minuti.
Diffidate da chi vi dice che la Marinatura con olio, limone o aceto, la salagione o l'affumicatura debellano l'Anisakis poiché. non è così.