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All'inizio di giugno 2022 siamo partiti dalla Sicilia in sella a una Suzuki GSX-S1000GT per raggiungere l'Isola di Man, un viaggio che ci ha portato a percorrere più di 6.000 km lungo mezza Europa per unire due isole lontane che vantano sulla propria bandiera lo stesso enigmatico simbolo, il triscele.
Su KZbin trovate già altri contenuti che abbiamo realizzato in queste due settimane di viaggio ( il prologo, il Long Test della Suzuki GSX-S1000GT e delle Metzeler Roadtec 01SE o la nostra intervista a Team Yoshimura SERT vincitore nella 24 ore di Le Mans) ma qui parliamo del viaggio dei posti attraversati e di come sia stato emozionante arrivare a Douglas.
Tanta autostrada ma anche tappe come Caserta, il Passo della Futa, una piovosissima Ginevra, Parigi al tramonto, le scogliere di Dover, il Circuito di Brands Hatch, Liverpool, per poi arrivare in piena notte sull'Isola di Man, teatro del Tourist TRophy in pieno svolgimento, ma l'Isola di Man non è il Tourist Trophy. Certo, se non ci fosse la road race motociclistica più famosa del mondo forse non sarebbe così nota e frequentata, ma girarla in moto è fantastico. Aspra, ventosa, fredda se sali sulla Montagna, accogliente, per nulla ostica, con strade che si perdono fino al Castello di Peel o a Port Enrin dove guidare è bellissimo anche a ritmi molto meno infernali di chi si sfida sui 60 km del tracciato di gara dove, a partire dal rampino di Ramsey fino a Creg-Ny-Baa, è possibile stare “allegri” sotto però lo stretto controllo della polizia: al di fuori di questo tratto i controlli sono giustamente intransigenti sul rispetto dei limiti di velocità e della prudenza, telelaser e simili sono sempre in agguato.
La strada del ritorno verso Torino (dove riconsegneremo la GSX-S1000GT a Suzuki Italia) passa prima da Milton Keynes per una visita a Suzuki GB che si prende cura della “GT” per un check-up prima degli ultimi 2.000 km. Olio e filtro e null'altro: la moto è una roccia, si è dimostrata affidabile, solida e insensibile agli strapazzi di un viaggio di oltre 6.200 km senza nemmeno una notte in garage.
Si punta quindi verso Torino ma prima c'è il tempo di fare una piccola deviazione per chiedere un'intervista al Team Yoshimura SERT, con le Suzuki GSX-R1000 in vetta al mondiale Endurance e protagonista di una lunghissima storia di successi: ha sede proprio all'interno del circuito Bugatti che visitiamo con la guida d'eccezione del Team Manager Damien Saulnier, egli stesso pilota e istruttore.
Giù al Sud, verso Torino, senza fretta e mi aspetta un finale maestoso come il Moncenisio. Finalmente il meteo mi aiuta e prima di arrivare da Suzuki Italia riesco a salire su fino al Lago di Moncenisio e a percorrere la strabiliante strada D1006.
Alla fine sono 16 giorni di viaggio, 6.250 chilometri, un centinaio di ore di guida, moltissime emozioni e un'esperienza irripetibile, come ogni viaggio in moto.
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