Buongiorno, recupero la prima parte e al min 52:00 ecco la prima perla, grazie. 😀
@NerdAttempato5 ай бұрын
Era il cane di Ulisse, Argo (oltre ad essere il nome americanizzato della corazzata spaziale Yamato)
@ferdinandoborbone14795 ай бұрын
Il primo esercizio è stato molto utile. Volevo annotare alcune cose. 1. Mi sembra di poter dire che - in generale - sia lecito qualificare i sorrisi, purché lo si faccia in un modo che sia immediatamente riconoscibile al senso comune. Quindi va bene “sorriso malizioso”, così come andrebbe bene un “sorriso di circostanza”, perché sono sorrisi di cui abbiamo esperienza ripetuta, diffusa. Sarebbe già più problematico un “sorriso enigmatico”: mettetevi davanti allo specchio e provate a farlo, il “sorriso enigmatico”, ma non credo che ci riuscirete (mentre viene più facile - almeno a me - simulare un “sorriso malizioso” o “di circostanza”). 2. Gli “occhi che brillano” sono in effetti un punto controverso: da un lato è vero che la frase non dà luogo a nessuna simulazione, o comunque la rende complicata, e una frase non simulabile (o simulabile con difficoltà) è sbagliata o, nella migliore delle ipotesi, enormemente migliorabile; dall’altro - ma correggetemi se sbaglio - mi sembra che l’espressione abbia una certa diffusione (un po’ come dire “Fabio esplode in una risata”: è ovvio che Fabio non è esploso in senso fisico, e quel “esplode” serve solo a rimarcare quanto è forte la sua risata), e forse è questo che ha indotto ad utilizzarla. Di là del caso specifico, comunque, è sicuramente vero che l’uso di queste formulazioni (che alla fine corrispondono alle percezioni psicologiche del PoV) vanno usate con estrema attenzione. 3. Quel “La osservo allontanarsi” - nella mia sensazione - rimane anch’esso borderline. “Osservo” - qui - è o no un verbo percettivo? Da un lato si può dire che il PoV ha piena consapevolezza del suo atto osservativo, è cosciente di osservare, e quindi, sì, “osservo” è lecito. Però, dall’altro, si potrebbe dire che “osservo” è… “osservo”, cioè - formalmente - un verbo percettivo, punto e basta. Di regola - secondo me - è bene non andarsi a cacciare in certe situazioni. Non sarebbe meglio una soluzione del tipo “Si allontana” (dove rimane sottointeso che il PoV la sta osservando)? 4. Un’ultima annotazione sul passaggio “Giorgia, in groppa a Zelda, ha il viso arrossato”. Il problema, qui, è così microscopico da essere irrilevante, ma volevo portare all’attenzione il punto generale (anche per sapere se siete d’accordo). Cos’è, formalmente, “in groppa a Zelda”? È un inciso. E cos’è un inciso? È una frase che ne mette in pausa un’altra. È cos’è, in scrittura immersiva, una frase che ne mette in pausa un'altra? È una frase che blocca il flusso. Peccato che i flussi narrativi - simulando la realtà - non possono mai essere messi in pausa. Il flusso narrativo - come quello reale - può essere veloce o lento, tranquillo o concitato, e persino cristallino o confuso (sotto il vincolo di chiarezza della scrittura), o qualsiasi altra contrapposizione volete trovare, ma in nessun caso la realtà (e quindi la narrativa) può bloccarsi, fermarsi, mettersi in pausa: la realtà (come il flusso narrativo) scorre di continuo, in modo più o meno veloce o lento, tranquillo o concitato, chiaro o confuso, ma senza pause. Banalmente, quindi, io scriverei “Giorgia è in groppa a Zelda, ha il viso arrossato, etc. etc. etc.”, perché - mi sento di dire - è questo il modo in cui il PoV la percepisce.
@VeterShelter5 ай бұрын
Comunque Argo secondo me può starci come nome femminile, perché se è vero che come nome di persona è maschile, esiste come nome di imbarcazione (tipicamente femminili) e come nome di città dell'antica antica Grecia.
@LanfrancoAlbani5 ай бұрын
Ho chiesto ad un amico che lavora in un maneggio. I cavalli sudano quando fa caldo, il sudore se strofinato (briglie, sella. ecc.) fa la schiuma. Il testo è quindi corretto.
@evelin2075 ай бұрын
Duca c'è un problema, ultimamente non mi arrivano più le tue e-mail, nemmeno in spam. Dove posso scrivere per risolvere il problema? Grazie mille
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Non c'è modo di risolverlo, se non cambiando indirizzo email. Le email sono inviate da Kajabi, una delle aziende più famose nel settore delle piattaforme per corsi online. Sta al server di posta riceverle. Alcuni fornitori di posta sono famosi per buttare le email delle persone sistematicamente, il che sarebbe anche un reato, ma a loro non frega nulla (tanto possono inventarsi scuse). Yahoo, Outlook, ecc. praticamente qualsiasi fornitore non sia Gmail sono noti per pratiche di questo tipo. Non vanno usati. Sono come postini che buttano le lettere di troppo nelle fogne. Se vuoi che la tua posta ti venga consegnata (se non in rari casi di email perse, molto rari), usa Gmail. Lo abbiamo anche indicato nella mailing list. Con Gmail le possibilità di problemi simili sono così scarse che non ricordo nemmeno un caso in sei anni di corsi (per cui devono essere state davvero poche). Se stai usando un servizio diverso da Gmail, cerca di capire come iscriverti con un account di posta funzionante davvero. Se hai i Corsi Avanzati, forse puoi cambiare email dal tuo profilo. Se non hai corsi, quindi non hai un login, boh. Scrivi a ufficio@dusios.it
@evelin2075 ай бұрын
@@DucadiBaionette ok grazie mille. Non uso Gmail per il semplice fatto che non ho molta memoria e si intasa facilmente. Il rischio è che non mi arrivino le e-mail per memoria piena. Comunque non ho i corsi, vedrò se riuscirò a risolvere il problema in qualche modo, se no proverò a iscrivermi con Gmail. Grazie mille per la risposta.
@LanfrancoAlbani5 ай бұрын
@@evelin207 Gmail dovrebbe garantire 17 GB di spazio per le mail. Io lo uso come servizio principale dal 2007 e ne ho occupati solo 2 su 17
@evelin2075 ай бұрын
Quindi deduco che il mio è stato catalogato come una m.... Visto che l'ho inviato a febbraio. Bene😂