Giulio Cesare Ricci, il folle alchimista dei vinili HiFi con Foné - Pt 1 la storia, Fausto Mesolella

In tanti considerano i vinili Foné quelli con la migliore qualità al mondo. Giulio Cesare Ricci è un folle che fin da bambino ha amato i dischi. Crescendo ha voluto realizzare i migliori prodotti al mondo. A varie aste ha acquistato gli equipaggiamenti usati dai Beatles a Abbey Road per registrare il loro primo album. Li ha modificati per migliorarne la qualità delle tracce, da mezzo pollice a un pollice. Ha anche recuperato microfoni storici con cui cantava Ella Fitzgerald. Poi, per realizzare i dischi dalle sue registrazioni, è andato prima in Germania alla Teldec Telefunkenn, ha seguito le orme della Deutsche Grammophon, dopo aver eseguito i tagli di lacca in Scozia. Il suo percorso alla ricerca della qualità massima lo ha portato ultimamente in Giappone, dove i suoi dischi sono trasparenti, color champagne, che è quello naturale del vinile se non vi fossero messi pigmenti neri o di vari colori, come va di moda ultimamente.
La Foné ha pubblicato vari album di Fausto Mesolella, Musica Nuda oltre a tanti dischi di musica classica o jazz. Di ogni registrazione stampa solo 496 copie, perché oltre le 500 il master si rovina. Inutile dire che i suoi album vanno presto esauriti, comprese le riedizioni di quelli di Vasco Rossi che la Carosello gli ha affidato per rimasterizzarli e pubblicarli con la qualità Foné.
La prima volta che sono andato a trovarlo nel suo studio fra i campi toscani ero con Dolcenera, di cui ha pubblicato l’album “Le stelle non tremano”. In quell’occasione lui ci ha cucinato le sue celeberrime patate fritte, che gli hanno valso il premio ad honorem del miglior chef in Europa, visto che ha battuto i tedeschi a casa loro.
Sono tornato in piena estate, il 24 giugno 2022, accompagnato da Michele Micheletti e Leonardo Pagni di Co-Scienza. Dopo una prima conversazione sotto un tetto di foglie, disturbata dal rumore di trattori, dove mi ha raccontato la sua storia e anche il modo bizzarro con cui Fausto Mesolella ha registrato il suo doppio album “Taxidi”, l’ultimo prima di volare nell’altra dimensione.

[@guardatidalcielo2240]

Meravigliose queste interviste a persone meravigliose

[@ALBERTO-mg1sq]

Sono all’estero per lavoro e ascoltare queste esperienze mi riempie il cuore e mi emoziona.Grazie Giulio Cesare.

[@marziodironco7041]

...Ricci! Togliersi tanto di cappello a questo signore!!!bravo!!!

[@spedey1974]

Che bella persona GC Ricci, al dì la della grande passione per la musica trasmette anche una genuina umanità.

[@giuseppemusco1831]

Persona Unica Un GRANDE.

[@antoniogallo8182]

Ho conosciuto Giulio Cesare tanti anni fa a Brescia da Sound Center di Alessandro Schiavi Diapason alla presentazione del Sacd. E allora mi ha incantato sentendolo parlate della musica çon una passione straordinaria. E ancora oggi mi emoziona sentire le sue storie. GRANDE GIULIO E GRAZIE RONNIE

[@NewHope11]

Una cultura straordinaria!Bello sentire parlare qualcuno cosi! Un super esperto del vinile! Unica pecca la regia:continue zoomate,superflue

[@danielamegna5158]

Solo il viso ...Suona meraviglia chimica

[@marcellominasi41]

Ho incontrato varie volte Ricci al Top Audio Show di Milano e al Munich high end, e il suo entusiasmo, la sua passione, non hanno uguali. C’è chi contesta anche duramente il suo approccio ( due orecchie, due microfoni), ed avrà anche le sue ragioni, ma i risultati parlano da soli. Se volete sentire musica con un approccio naturale, con l’ambienza intatta e la sensazione di avere davanti l’evento reale, ascoltate un suo disco, uno qualsiasi. Sarà difficile che rimanga il vostro unico ascolto.

[@cristianvigliarolo7597]

Ce ne fossero come Giulio Cesare Ricci!

[@marcogregori4780]

Risultato qual è tante emozioni per chi ..?Per le persone... per il mondo .! cool...!!!

[@AbilaiA]

Red Ronnie Gratzias a tie amo questa intervista. L'origine della registrazione analigica Musicalimba - Cordas Et Cannas 1988 - terzo volume della trilogia, lo registrammo su Studer con Marcello Todaro, ex Banco del mutuo soccorso.

[@MaurizioRaso]

Grande Ricci! Ho alcuni dischi Foné e suonano benissimo, me ne mancano uno o due, purtroppo. Ricci se mi leggi, procurameli 😅

[@andreamusto4937]

Passione

[@donaz1500]

Scusate la mia ignoranza, dove posso acquistare Lp di questo signore GIULIO?

[@giovanniantoniocuccu9348]

Sito Internet Fone’

[@donaz1500]

@@giovanniantoniocuccu9348 Grazie

[@refargus3592]

gli ultimi 10 sec di video contengono una bellissima traccia di chitarra registrata divinamente . qualcuno sa dove trovarla ? grazie

[@cavalieragilulfo3794]

è sicuramente un grande professionista, tuttavia ho visto in un altro video fatto da un professionista altrettanto bravo, che il vinile purtroppo ad ogni ascolto si deteriora impercettibilmente, proprio per lo strusciare della puntina sul disco, e tale professionista ammetteva che sebbene lui amasse i vinili, chi ricercava assoluta qualità dell'audio che si conservasse nel corso dei vari ascolti, doveva orientarsi sui supporti digitali tipo cd. Poi oggi con i file digitali tipo flac, secondo me si è superato il problema totalmente.

[@TheGeggio66]

Preferisco sentire un calo " impercettibile " di qualita tra 20 anni che ascoltare la freddezza e la spigolosita di un file digitale

[@cavalieragilulfo3794]

@@TheGeggio66 A parte che spigolosità e freddezza sono gusti soggettivi e non corrispondono a nessun parametro oggettivo, un file digitale se codificato bene non ha nulla da invidiare ad un vinile anzi è decisamente meglio e spigolosità e freddezza, non dipendono dal file in sè ma dai mezzi con i quali lo ascolti e dai settaggi che usi. Inoltre il vinile non ha cali impercettibili dopo 20 anni ma potenzialmente da subito... facciamo un esempio, se il tuo vinile proviene da un master che è tipo la terza copia del master originale, ha già una qualità diversa rispetto a vinili fatti dal primo master o anche dalla prima copia. Inoltre per ogni master vengono prodotti centinaia o anche migliaia di copie, se il tuo vinile nuovo di pacca è la 700esima copia di quel master, avrà una qualità peggiore di un vinile nuovo che è la 50 esima copia o anche la centesima, ma tu non te ne accorgi perchè non hai copie di riferimento. Il vinile si ama per il feeling di toccarlo, scartarlo, del rituale di poggiarlo su piastra e mettere sopra la testina, ma la qualità di base del digitale è superiore e nel caso dei file, di durata infinita, è fisica, il resto sono solo illazioni.

[@TheGeggio66]

@@cavalieragilulfo3794 I suoni che senti sono in analogico e le tue orecchie sono in analogico il digitale per quanto sofisticato sia è sempre una copia .... Ti auguro buona ascolti

[@oscarcasati6464]

@@cavalieragilulfo3794 eh si, anche l' Amore è un' illazione...Nessun parametro oggettivo....😂😂😂

[@vittoriobacchiega9118]

Rendiamoci conto che anche i nastri master analogici degradano nel tempo (mutuo magnetismo). Gli archivi vengono digitalizzati proprio per questo. La musica riprodotta è sempre un'approssimazione dell'evento reale. Comunque l'onestà intellettuale del Sig Ricci è che usa due linee differenti(catena di ripresa) per produrre un supporto analogico e digitale. Ogni tecnologia ha i suoi specifici punti deboli (equalizzazione RIIA e rumore di quantizzazione).

[@simonerosati464]

Certo parlare di fedeltà sonora in un'intervista il cui audio è perennemente saturo...

[@simonerosati464]

a 12.06 avviene il miracolo del gain abbassato

[@renatomilanesi9777]

Sembra strano x chi non capisce ma e tutta colpa di Darwin e mandel