I LIBRI MI HANNO STUFATA!

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Ima AndtheBooks

Ima AndtheBooks

Күн бұрын

Пікірлер: 145
@irene_reffo
@irene_reffo Ай бұрын
Quando, a inizio estate, mi sono tagliata i capelli cortissimi, mi sono resa conto che tanti prodotti per ricci che avevo acquistato sull'onda del marketing erano stati completamente inutili. Avevo iniziato a fare lo stesso errore quando ho iniziato a seguire molte "bookinfluencer" (termine che nemmeno a me piace perché già definisce la "portata pubblicitaria" dei contenuti). Dopo aver letto 4 libri molto rinomati e aver avuto altrettante delusioni, perché nessuno di quei libri faceva DAVVERO al caso mio, ho rallentato. Molte volte evito anche di entrare in libreria, ho già molti libri in casa a cui dare una possibilità, posso "permettermi il lusso" di non acquistare altro. Dico "permettermi il lusso" perché mi rendo conto di quanto sia facile iniziare a nutrire la paura di "rimanere indietro", di non essere abbastanza "cool" se non si possiede un determinato libro. Sto capendo che non voglio compilare liste infinite coi libri letti in un mese, ma voglio imparare a ridare valore a ciò che leggo e A COME lo leggo. Non mi importa più se ci metto un mese, o due a terminare un libro di 200 pagine, perché non voglio sia la quantità a definirmi, ma il modo in cui vivo la storia che leggo, il modo in cui mi lascio toccare da essa. Preferisco leggere "piano" per ristabilire dentro di me quel silenzio che il "troppo" mi stava portando via. E sto riscoprendo il piacere di leggere PERCHÉ MI PIACE, non perché devo o perché voglio apparire.
@fiorenzaghinassi6526
@fiorenzaghinassi6526 Ай бұрын
Ci sono libri famosissimi che penso di essere l'unica a non avere letto, più sono pubblicizzati più mi respingono. Mi piace comprare libri usati nei mercatini così risparmio e trovo libri che ai più sono sconosciuti anche se non disdegno le librerie. Mi importa poco se quasi sempre sono libri non recenti, mi perdo tra gli scaffali alla ricerca di quelli che sembrano dirmi qualcosa. Brava, hai espresso perfettamente ciò che pensavo da un po' di tempo 😊
@silviabellandi1889
@silviabellandi1889 Ай бұрын
Stavo per scrivere più o meno la stessa cosa, siamo allineate! Io solo adesso a 46 anni mi sono "concessa" certi classici (Dostoevskij, Tolstoj, per citarne 2) e non sto dietro a classifiche o recensioni, anzi, le evito come la peste e lascio che un libro mi chiami. Questo è l’unico canale che seguo con interesse proprio perché Martina riesce a dare semplicemente la "sua" lettura, la sua visione, senza proselitismi di sorta. Questo mi mette in una condizione di libera scelta che apprezzo tantissimo, in pratica venire su questo canale è come entrare in libreria e girare fra gli scaffali!😂❤❤❤ Quindi, come sempre, grazie Martina, e grazie a te che mi hai dato lo spunto per questa risposta ❤
@lalibreriachenonce
@lalibreriachenonce Ай бұрын
Questo perché troppo spesso più sono osannati più sono sopravvalutati
@sarastrabla4713
@sarastrabla4713 Ай бұрын
A me colpisce anche che su youtube e altrove non si parli mai di biblioteche, ma si spinga sempre la gente a comprare. Personalmente acquisto in libreria quando sono un minimo sicura di cosa sto andando a prendere, in biblioteca invece si può esplorare di più, farsi un'idea su alcuni titoli senza cadere nel consumismo più sfrenato. Ovviamente questa non è la soluzione del problema che sta a monte, nelle pubblicazioni, però lo trovo un aspetto importante.
@chiaralettricenotturna
@chiaralettricenotturna Ай бұрын
Eccomi 😂 io vado in biblioteca almeno due volte al mese, mi piace molto andare perché così mi concentro sulla trama e non sul prezzo di copertina
@elisalenzi
@elisalenzi Ай бұрын
@@chiaralettricenotturna confermo, dove accessibili e ben fornite le biblioteche sono una risorsa straordinaria che non va mai sottovalutata
@le.symposie
@le.symposie 24 күн бұрын
Sono d'accordissimo. Si sta facendo anche del libro quel che si fa degli altri oggetti feticcio di KZbin, e sembra che se non si compri un tot tutti i mesi non si stia al passo. Invece il libro sarebbe l'ideale per creare un circolo virtuoso: mi arricchisco internamente spendendo davvero poco e senza dover comprare e possedere continuamente.
@Krisna933
@Krisna933 Ай бұрын
Salto questi rischi evitando le grandi librerie (Mondadori , Feltrinelli ecc ) e concentrandomi sui vecchi libri che sopravvivono al tempo e che di solito trovo a pochi euro nelle bancarelle delle "mie città ": Palermo e Torino. Il risultato sono grandi classici e opere straordinarie a pochi euro ,mai deludenti. La mia strategia dà uno schiaffo al mercato ed una pacca alla vera letteratura: quella che sopravvive allo scorrere delle mode e parla a tutti nel profondo perché è "scritta col sangue " (Nietzsche). Quest'anno , tra i tanti, mi sono goduto le polverose ma vive e fresche pagine di un "Oblomov" ed i due volumi sui "Normanni in Sicilia" di John Julius Norwich. Mi attende "Una vita" di Svevo non appena finisco la dinastia degli Altavilla e tutto con meno di 10€ 🖤📚.
@scatolabox
@scatolabox Ай бұрын
anche io, stesso approccio! Quando ho proprio una voglia irrefrenabile di qualcosa di nuovo e troppo sconosciuto, prendo in prestito da MLOL.
@mariamorandi3729
@mariamorandi3729 Ай бұрын
Quando si é persone con ANIMA,si é talmente onesti verso se stessi ed il mondo da fare un video cosî ! Solo tu Martina parli a chi ,come me, vede tanta mancanza di anima in tanti settori e ,pur avendo un ' età importante,non riesce ad abituarsi a tale mancanza! Per questo trova e sente nelle tue parole tanta bellezza! Grazie !
@Sarina84ful
@Sarina84ful Ай бұрын
Pazzesco, ci sono youtuber che si occupano di altri mercati (vedasi il mercato del make up, della musica...) che denunciano negli stessi termini l'assurda velocità nell'uscita di nuovi prodotti e la rincorsa ad andare virale...e denunciano la stessa progressiva perdita di senso del prodotto che si va ad acquistare!
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Non seguo il marketing di altri prodotti quindi non sono informata, ma di certo il problema della sovrapproduzione è globale.
@giuliadestefano2997
@giuliadestefano2997 Ай бұрын
Io sono fortunata perché per gusto personale leggo prevalentemente classici, sono completamente ignorante sulle nuove uscite. Ovviamente anche a me e capitato di leggere qualcosa di più recente, ma perché magari ho visto il film e mi è venuta voglia di leggere anche il libro, quindi in linea generale sapevo che quella storia mi sarebbe piaciuta. Capisco che questo sia un momento difficile per chi, per lavoro, fa recensioni. Si ritrova con una montagna di nuove uscite che invece di arricchire, o almeno intrattenere, lasciano la sensazione di aver buttato il proprio tempo. E io sono cresciuta con genitori e insegnanti che ci dicevano che leggere un qualsiasi libro è meglio di non leggerne nessuno, però questo forse poteva funzionare quando ero ragazzina io, i ragazzi di oggi si trovano con libri che lasciano il vuoto cosmico. Penso che sia una responsabilità di noi consumatori ponderare meglio i nostri acquisti, se facciamo capire alle case editrici quali sono le letture che ci interessano veramente non sprecheranno soldi per pubblicazioni che nessuno acquisterà. Abbiamo la responsabilità di non farci travolgere da questo consumismo insensato, altrimenti poi come possiamo sorprenderci che la libreria sembri vuota pur straripando di libri? Un buon modo, se ne si ha la possibilità, potrebbe essere quello di mettersi d'accordo con un gruppo di amici lettori e soltanto uno a testa comprerà un libro appena uscito, che poi girerà nel gruppo. E a chi è piaciuto, se ama collezionare, acquisterà la sua copia.
@mimimia1560
@mimimia1560 Ай бұрын
Meriteresti un monumento per tutto quello che hai detto. Quanto mi mancano la cura e l'attenzione di certe edizioni del passato, quanto mi mancano quelle letture che ti emozionavano perché c'era dentro l'anima, l'esigenza di esprimere un messaggio sentito nel profondo dell'autore/trice, quanto mi mancano quei libri che assaporavi pagina dopo pagina, che ti stupivano, ti toccavano, ti facevano riflettere proprio perché non corrispondevano a una moda del momento ma facevano vedere le cose da un'altra prospettiva, aprivano nuovi orizzonti... Se siamo ciò che leggiamo la situazione è molto grave. I libri dovrebbero essere una finestra sul mondo, ora diventano una porta chiusa che ti rinchiude in un universo molto limitato e ristretto dove tutto è uguale a tutto e niente più ti fa venir voglia di estendere il tuo sguardo un po' più in là.... Grazie per questo video. SVP
@wakeup6170
@wakeup6170 Ай бұрын
Non ho parole...le hai dette tutte tu esprimendo esattamente quello che penso...inoltre mi hai messo in condizione di togliermi un sassolino dalle scarpe.." smetterlla di sentirmi un marziano " solo perché leggo I classici...e mi emoziono rido e piango quando leggo Proust...e mi immedesimo a tal punto nella storia che alla fine del libro sento una sorta di nostalgia e mi dispiace lasciare I personaggi...potrei scrivere un libro su ciò che loro ( quelli con l anima) provocano alla mia anima ....quindi grazie a te e a tutti quelli come noi....Maria...
@lucianoscirpoli5982
@lucianoscirpoli5982 Ай бұрын
Ciao Martina, condivido pienamente le tue idee, ci sono troppi libri che non hanno un'anima e spesso sono quelli che vengono più pubblicizzati, ometto volentieri i nomi perché altrimenti mi viene il voltastomaco. Stesso discorso nell'ambito musicale, i personaggetti che vengono sostenuti rappresentano il vuoto assoluto perché si allineano ad un sistema completamente insulso. Buona serata, Luciano
@manuelanegro6280
@manuelanegro6280 Ай бұрын
Video molto interessante Martina! Spesso le aspettative create da ciò che ci circonda sono talmente alte che rimaniamo delusi. Il tuo discorso si applica a tutti i settori...Si rischia di non ragionare più con la propria testa e anima
@angeladeligia7933
@angeladeligia7933 Ай бұрын
Tutto verissimo. Hai descritto benissimo quello che provo da tanto tempo. Le tue parole aiutano a riflettere ed è bello sapere che ci sono persone come te che hanno le nostre stesse perplessità😊. Ho intenzione di leggere i tuoi libri. Ciao e grazie di ❤
@le.symposie
@le.symposie 24 күн бұрын
Ciao Martina, apprezzo davvero tanto questa riflessione. A me sembra che purtroppo i libri sui social siano diventati l'ennesimo volto di una stessa medaglia, che ha toccato, per esempio, il make up e i profumi: la compulsione, il cedere al consumismo, il feticcio. Mi sembra che anche quelli, in alcuni casi, ora rispondano all'esigenza odierna di trovare una sorta di feticcio a cui aggrapparsi per trovare un senso o un appagamento che probabilmente non si riesce a trovare dentro di sé, e questo è triste (e umano), e bisognerebbe averne consapevolezza. Il fatto che ci siano, per esempio, dei video Haul mensili corposi e regolari, a me dà un po' questa sensazione; è bellissimo comprare libri, però così si instilla inesorabilmente l'impulso a comprare, a credere che sia necessario portarsi a casa una ventina di libri al mese per essere dentro questa passione. Così anche il libro diventa una moda, l'ennesimo oggetto del desiderio da accaparrarsi per vivere un po' quel momento di endorfina, e poi abbandonare lì per passare a quello successivo, e ci si approccia ad un'attività così bella e profonda con la stessa superficialità e approssimazione con cui ci si avvicina ai trucchi, allo shopping e cos'altro. Invece sarebbe bello sfruttare proprio il fatto che il libro non nasce come bene di consumo per parlare, approfondire, invitare al ragionamento, alla moderazione e all'arricchimento non materiale di se stessi, e non all'acquisto. Ti ringrazio per aver condiviso questo pensiero, col quale io concordo in tutto e per tutto. Un abbraccio!
@marisacicciari9074
@marisacicciari9074 24 күн бұрын
Cara Ima questo tuo video cafè a fagiolo per me. Da quando ho deciso di abbandonare Instagram sono rinata e capisco perfettamente ciò che hai detto perché è quello che ho provato io fino a poco tempo fa. Ero schiava del social, dei profilo, dei "consigli che non puoi assolutamente perderti se vuoi essere una di noi!!!". Ho detto basta, ho fatto un passo indietro e finalmente sto bene. Guardo alla mia libreria con amore e interesse, non ho nessuna necessità di correre a prendere l'ultima uscita (perché non posso vivere senza 😱) e quelle volte che decido di entrare in un negozio lo faccio con calma, con serenità, giro tra gli scaffali e più volte mi è capitato di uscire a mani vuote senza che questo abbia rappresentato un dramma per me (cosa che fino a poco tempo fa invece non accadeva: entravo in negozio con l'intento di accaparrarmi qualsiasi cosa avessi trovato che era stata consigliata e se non trovavo nulla prendevo comunque qualcosa perché non si spreca un'uscita in libreria). Oggi sto bene e guardo con grande distacco alle nuove uscite in generale. Preferisco tuffarmi nei miei vecchi volumi in attesa di essere letti (alcuni hanno anche 20 anni di attesa e non sto scherzando 😂).
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks 24 күн бұрын
Dalla tua descrizione sembra proprio di sentire il resoconto di una significativa presa di coscienza. Sono contenta per te. Buone letture 💖
@gomitopazza662
@gomitopazza662 28 күн бұрын
Ottimo spunto di riflessione! Grazie mille ❤
@bukowski2.0
@bukowski2.0 Ай бұрын
Nuovo iscritto😊. Hai fatto un discorso che condivido in pieno. I libri sono sacri e io adoro leggere ciò che mi fa vivere grandi emozioni e mi fa riflettere
@jacopofavaro9021
@jacopofavaro9021 27 күн бұрын
Ti stimo tanto Martina. Tanto, tanto… ❤ concordo con tutto ciò che hai detto e ti ringrazio tanto di promuovere senza remore il tuo pensiero critico che può sicuramente illuminarci e farci riflettere tutti in questo mondo frenetico e fondato sul niente…
@nancyg323
@nancyg323 Ай бұрын
Che bello....trovare che qualcosa non è per noi, ci fa capire in po' quello che siamo, chi siamo. Grazie per la bella riflessione.
@Mario-Betti
@Mario-Betti Ай бұрын
Grazie Martina... Brava come sempre!
@rockessence
@rockessence Ай бұрын
Proprio per questi motivi evito le edizioni Harper Collins. Mi è successo con due libri su due che ho letto recentemente, La ragazza con l'orecchino di perla e Le ricamatrici della regina, edizioni però distanti vent'anni l'una dall'altra. Le storie in sé non sono male e sanno anche intrattenere, ma la traduzione... In un certo senso potrei definirla usando la metafora della riproduzione su carta di un cavallo che cambia e diventa via via più inaccurata spostandosi da una parte all'altra del foglio: all'inizio il libro sembra essere scritto bene, poi però verso i due terzi del libro si iniziano a vedere un certo numero di errori di battitura o traduzioni fatte male o peggio dei riferimenti a cose che solo conoscendo la lingua d'origine e cercando di fare una interpretazione della traduzione puoi davvero cogliere. Tutti sintomi di una corsa contro il tempo alla pubblicazione. E come lettore mi sento preso in giro perché oramai sto già a più della metà del testo e in fondo vorrei anche sapere come va a finire.
@Valeria.L1519
@Valeria.L1519 Ай бұрын
Ciao Martina, mi trovo completamente d’accordo con te. Io sono Laureata in Lettere moderne con indirizzo editoriale e quindi ho studiato molto del mondo editoriale… io insegno e anche nell’editoria scolastica non va tanto meglio!!!
@MrManidoro
@MrManidoro Ай бұрын
Bravaaaaa! Condivido 😊
@kikiskournelaki3046
@kikiskournelaki3046 29 күн бұрын
What you say about books values for everything in the system. So the question has to do with everything that has become a product, everything has. So, a book, a journey, a cloth, a film, a whatever. Just consume like everyone else. You are right. So, lets be ourselves and live with our own soul and mind. Try at least. Have a good day.
@paolaciunci
@paolaciunci Ай бұрын
Secondo me è proprio il mercato che ci crea il blocco del lettore perché siamo delusi od annoiati....
@G.Carmela-q7s
@G.Carmela-q7s 27 күн бұрын
Il valore ce l'hanno i classici e quei libri di autori personalmente motivati a dire qualcosa. Se non è così un libro è meglio buttarlo in modo che servirà come carta da riciclare. Non capisco chi fa l'autore su richiesta, chi si sottopone a soddisfare una richiesta editoriale per soldi. Non capisco un autore che cambia il suo titolo al suo libro su indicazione/imposizione dell'editore, perché l'altro titolo è più vendibile. È la società neoliberista che ha trasformato tutto in azienda, con i criteri e gli scopi dell'azienda. Io leggo gli autori che conosco, di cui conosco la vita e capisco se il suo libro ha un perché, se costituisce una ricerca o racconta una esperienza. C'è tanta spazzatura in giro che non ci si pente mai di leggere i classici, di cui soprattutto la filosofia antica, autentica ricerca di persone vere non corrotte dai fini commerciali. Non è vero che l'importante è leggere, leggere qualunque cosa come dicono certi libromani! È vero che è importante leggere libri corposi, cioè che hanno un corpus, una consistenza da renderli persone vive che ci parlano, che ci aiutano, che ci sostengono, che non saranno mai vecchi o sorpassati perché vivono, di generazione in generazione. Altrimenti è meglio farsi una passeggiata e guardare il mondo dal vivo, come un libro aperto.
@sergiogrosso8436
@sergiogrosso8436 Ай бұрын
Grazie per queste riflessioni che arricchiscono l'anima 🙏
@annamariasarlo2252
@annamariasarlo2252 Ай бұрын
Tu sei giovane,Martina e certe cose si acquisiscono con l'esperienza.Io scelgo i libri non perché reclamizzati dal media o in bella vista nelle vetrine delle librerie perché c'è tanto pattume(troppi scrivono e pochi leggono ha detto qualcuno)ma perché sono libri che hanno qualcosa da dirmi.Classici certo ma non solo ,autori del passato recuperati,autori stranieri mai pubblicati ,libri per l'infanzia,teatro, saggi ecc..ma libri ben fatti e che mi diano nutrimento .Oltretutto questi libercoli consumati da tanti fanno danno perché la gente si abitua ad una lettura facile e scontata e non legge più ciò che lo farebbe pensare perché è certo più faticoso.Mi fa' piacere che tu l'abbia compreso perché sono sirene seducenti ma appunto ingannevole.Cerchiamo anche le piccole case editrici che propongono spesso buoni romanzi ,ripeschiamo romanzi tratti da vecchi sceneggiati o vecchi film,fiabe,epica,apriamo le porte a letterature finalmente pubblicate..e soprattutto non leggiamo quello che tutti leggono ma quello che ci piace,ci nutre,ci offre spunti di riflessione o semplicemente ci diverte e ci svaga ma in modo intelligente.Io sono abituata ad andare contro corrente..forse perché nata mancina nei tempi in cui era un tabù esserlo.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Pensa. Io sono una mancina corretta.
@valentinamura4272
@valentinamura4272 Ай бұрын
Cara Martina ti seguo da anni anche se questa è la mia prima interazione col canale. Sono una lettrice forte e i libri arrivano a me attraverso molte vie, mi fido molto delle mie case editrici preferiteve dei miei librai preferiri, ma qualche volta capita che riesci a darmi spunti interessanti (sei l'unico canale sui libri che seguo, per quel che vale è un attestato di stima), spesso sono d'accordo con te ma non oggi. Il libro È un bene di consumo, che ci piaccia o no e le case editrici sono aziende con bilanci che devono funzionare. Da sempre si pubblicano sciocchezze, per la maggior parte direi. Tant'è che quelli che sopravvivono ai tempi sono eccezioni e si chiamano classici. Nel mare delle nuove pubblicazioni sta a figure come le tue fornire i giusti strumenti per una navigazione di qualità, tenendo sempre presente che non tutti abbiamo le stesse esigenze, anche nella lettura. Quindi ti pongo l'annosa domanda: è meglio leggere prodotti di bassa qualita o non leggere affatto?
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Ti rispondo dicendo che è meglio leggere meno, ma meglio. Sarebbe opportuno pubblicare, pubblicizzare, sventolare meno, ma meglio. Le logiche consumistiche non sono le uniche possibili. Il capitalismo non è l’unico sistema possibile. La corsa a fagocitare tutto crea molta nausea, e poco nutrimento.
@EliseoReategui
@EliseoReategui Ай бұрын
Le tue parole hanno risuonato profondamente in me, video bellissimo! ❤
@michela7143
@michela7143 Ай бұрын
Capovolgiamo il mercato, con le dovute sue attuali esasperazioni, contrapponendovi l'aria. (...) Dobbiamo rimanere lettori; non dobbiamo ammantarci di quella gloria che appartiene a quei rari esseri umani che sono anche critici. Eppure, abbiamo le nostre responsabilità e la nostra importanza. I criteri che stabiliamo e i giudizi che esprimiamo pervadono lentamente l'aria e diventano parte dell'atmosfera che respirano gli scrittori mentre lavorano. Ne deriva un influsso che esercita un potere su di loro, anche se non raggiungerà mai la stampa.(...) Da "Il lettore comune" V.Woolf
@VirgimusicAndBooks
@VirgimusicAndBooks Ай бұрын
Ciao Martina, un video molto interessante che da spunti su cui riflettere. Condivido quello che dici, tant'è che ultimamente quando entro in libreria e sfoglio un libro prima di comprarlo mi chiedo "Mi interessa davvero in questo momento?". Credo che porsi questa domanda ci renda dei lettori più consapevoli e anche un po' meno "spendaccioni", il che non guasta! 😊 🤑 Grazie
@Naizo-e5x
@Naizo-e5x Ай бұрын
Ciao Martina! Sono capitato qui per caso, e già che ho visto il video ti rispondo dicendo che la stessa logica si applica facilmente a tanti altri ambiti: dalla ricerca alla musica, dai videogiochi alle serie TV e oltre. Temo che questa tendenza sia destinata a peggiorare e che il libro non sia più 'il' medium per comunicare qualcosa a qualcuno, anche se non riesco a spiegarmi tutto questo mercato. Non so quanto tu abbia letto sul postmodernismo, ma credo che sarebbe interessante portare qualcosa sul canale, dato che offrirebbe spunti perfetti come nota a margine del tuo azzeccatissimo 'senza anima'.
@Ilsussurrodelmondo
@Ilsussurrodelmondo Ай бұрын
Sono d'accordo con il tuo discorso anche se non tutti i lettori leggono (o devono leggere) per lo stesso motivo, le necessità (come dici tu) sono sempre diverse e il valore del libro sarà soggettivo. Ciò che c'è di oggettivo è il fatto che i libri siano beni di consumo, realizzati e venduti in un negozio, proprio come accade con il cibo. Concordo con l'importanza di non conformarsi troppo, di non seguire sempre gli stessi bookinfluencer che consigliano sempre le stesse cose, di rischiare autonomamente e formarsi un proprio percorso da lettore. Capita anche a me, a volte, di avere "paura" di leggere il libro consigliato da una sola persona, quindi è una critica che muovo anche verso me stesso continuamente. È anche vero però che ci sono degli ottimi libri che con il passare del tempo vengono dimenticati, per quanto validi essi siano. Cat person è un libro su cui torno spesso, per me uno dei pochi esempi meritevoli di hype. Mi dispiace che si sia dimenticato, però è successo a lui e alla maggior parte di libri di narrativa contemporanea di cui varrebbe ancora la pena parlare. Sappiamo però quanto sia limitata la "selezione dei classici" e non possiamo aspettarci di trovarne uno al mese.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Stiamo annaspando nel troppo, questo penso. Il troppo è deleterio come il troppo poco. Penso che fermarsi a considerarlo sia importante, rileggere più volte gli stessi libri sia importante, stare anche senza non fare sia importante.
@Ilsussurrodelmondo
@Ilsussurrodelmondo Ай бұрын
@ImaAndtheBooks assolutamente d'accordo. Siamo veramente sommersi, eppure la proposta delle librerie di catena sembra sempre più uniformata e piatta
@saradallagiacoma4344
@saradallagiacoma4344 Ай бұрын
Bel video , riflessione condivisibile da applicare a quasi tutto direi dal cibo al mobilio ... In generale direi che si sta consoldidando una tendenza a volersi uniformare tipica della fase adolescenziale preoccupante , che però purtroppo è irreversibile data la diffusione a tappeto veicolata dai social. Sembra che sviluppare uno spirito critico e dei gusti personali sia quasi sbagliato di base. Resto abbastanza indifferente alla cosa se non fosse che essendo madre mi viene spontaneo oppormi per proteggere/educare le mie figlie e mi trovo sempre più spesso di fronte al problema di mostrare senza rischiare imporre io stessa uno "stile" . Seguo molti "influencer" ma invece di comprare prendo in biblioteca o usato solo ciò che mi ha incuriosito ma qualche cantonata c'è stata. Capisco quindi chi si lascia trascinare dall' entusiasmo ma molto meno se ha la mia veneranda età.
@manupri177
@manupri177 25 күн бұрын
👏👏👏
@lillu2211
@lillu2211 Ай бұрын
Chiarissima come sempre! Io non sono una lettrice accanita di novità e quindi non mi faccio influenzare dal mercato editoriale (infatti leggo soprattutto classici). Condivido assolutamente quanto hai detto sulla libertà e come senza rendercene conto siamo "schiavi" del consumismo e non solo.....
@elissima2075
@elissima2075 Ай бұрын
Questo discorso può essere esteso a tutte le categorie di consumo, ma sono certa che i "veri" lettori non si facciano influenzare da mode e pubblicità perchè hanno un loro gusto consolidato. Confesso che, a volte, acquisto dei libri chiacchierati perchè mi incuriosiscono ma in parallelo continuo la mia personale ricerca. Quest'estate, ad esempio mi è venuta voglia di leggere Solochov che però in Italia non viene più pubblicato da anni; mi sono messa alla ricerca su vari siti dell'usato e sono riuscita a ritrovare buona parte della sua produzione e ne è valsa la pena!
@mariacaterinaconcato3820
@mariacaterinaconcato3820 Ай бұрын
È vero ci sono libri senz'anima che non fanno vibrare alcuna corda interiore e lasciano una sensazione di amarezza, di avere perso qualcosa. Personalmente non scelgo sull'onda del momento. Preferisco andare in libreria e perdere alcune ore. Li sfoglio, leggo alcuni capitoli,sento le sensazioni che danno. Certo si rischia ma si possono trovare tesori impagabili di lettura. Sono d'accordo con lei su una troppa vasta produzione, che nulla offre in termini di qualità ma creando confusione e disorientamento. Ci si orienta come se si fosse in un supermercato, su testi iper-pubblicizzati e di moda. S. Probabilmente si è perso il desiderio e il tempo di scegliere con l'anima e la testa.
@lucillatordi2259
@lucillatordi2259 Ай бұрын
Ciao, fortunatamente non vengo contagiata nel leggere dai giudizi altrui. Ascolto i consigli, le recensioni ma poi decido io, a sentimento e prendo li stesso delle cantonate.
@vassiliki0995
@vassiliki0995 Ай бұрын
Molte grazie per aver parlato di questo argomento. È un peccato che non abbia fornito più esempi di libri senz'anima. Probabilmente non voleva offendere chi scriveva o amava quei libri. Sono comunque d'accordo con Lei. I libri che considero “vuoti”, senza anima sono generalmente di due tipi: Il primo comprende libri in uno stile sofisticato e colto, ma la storia non vale nulla. La seconda comprende libri che promuovono qualche idea (sociale, culturale, ecc. ecc.) ma la storia non vale nulla. La cosa più importante in un libro non è né lo stile né le idee (non importa quanto siano buone o meravigliose). La cosa più importante è LA STORIA. Se la storia non è bella - o se non c’è una storia - il libro è senza vita e senz’anima. Se vuoi scegliere un buon libro che "parli all'anima", vedi se ti piace la storia. Il resto è assolutamente irrilevante. Harry Potter ha tanto successo perché la storia è magica. J.K. Rowlings si è divertita a scrivere la storia e i lettori adorano leggerla. Grazie ancora, continuo a seguire il suo canale con molto interesse.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Le due categorie che ha indicato come senz’anima mi trovano completamente d’accordo.
@vassiliki0995
@vassiliki0995 Ай бұрын
@@ImaAndtheBooks ❤❤❤
@alessandrobevilacqua3752
@alessandrobevilacqua3752 Ай бұрын
Io mi resi conto di questa cosa dei libri senz’anima, quest’estate, quando uscì “il fabbricante di lacrime”, tutti ad acquistarlo poiché letto e pubblicizzato da molti. Oggi, 18 novembre 2024 di quel medesimo libro neanche l’ombra di un ricordo
@lazatteradellamedusa5628
@lazatteradellamedusa5628 Ай бұрын
Va beh, del fabbricante di lacrime posso ancora scusare le 15enni e nemmeno perché io ho una cugina che ha la stessa età che legge veramente dei libri di spessore, ma si capiva che era una ciofeca fin da subito. Un po' come la saga di After e tutte quelle amenità abortitiche, forse nemmeno esiste questo termine. Cosa mi fanno ispirare questi insulsi libri che io definirei più libroidi soltanto perché richiamano al concetto di libro per la forma e non per nient'altro
@francacervi2280
@francacervi2280 Ай бұрын
Bravissima. Hai chiarito. Un trattenimento importante.
@manuelacacciato6729
@manuelacacciato6729 Ай бұрын
Sei stata chiarissima e mi hai dato riflessioni molto profonde e importanti. Ho la tua stessa sensazione. Mi piacerebbe che qualcuno facesse dei nomi. Inizio io con un libro molto pubblicizzato anni fa: La ragazza del treno. Delusione totale e incredulità rispetto al successo riscontrato.
@Daniele-dm6ou
@Daniele-dm6ou Ай бұрын
Probabilmente i social con la loro abbondanza provocano delle crisi di rigetto del tutto naturali. Quando utilizzavo i social non ero solito seguire il mondo dei libri, leggevo qualcosa qui e là ma senza dar peso tra questa o quella recensione. Oggi sono iscritto a tante newsletter di case editrici, ma raramente trovo titoli interessanti. La lettura per me è un piacere, vivo senza tv e questo mi permette di seguire la lettura come qualcosa di bello. E leggendo si impara, come dici bene tu, a capire quando un libro ha un'anima e quando no. Così leggo tanta saggistica: voglio conoscere, voglio sapere. La narrativa, tipo quella italiana attuale, è un insieme di argomentazioni che difficilmente si discostano dal 6,5-7. Tanti piacevoli ma altrettanto scontati, arrivano anche ma non ti rimane molto. È ormai un problema enorme che non so cosa potrebbe cambiare, ma hai ragione quando dici che la troppa velocità di produzione può portare ad un'assuefazione che fa scadere il piacere. Facile dire: so regolarmi Siamo umani e fallibili, si può (e si deve) cadere. Bruttissimo se quella caduta ti fa perdere il piacere della lettura Per fortuna "Tutti gli uomini del presidente" sullo scandalo del Watergate è quella lettura grandiosa che mi riappacifica con la lettura
@espeonsquad
@espeonsquad Ай бұрын
Mi ricordo che quando ero più piccola compravo i libri per dimostrare di essere “di più” delle mie coetanee. 1984 di Orwell l’ho letto per questo. Poi con gli anni ho iniziato a selezionare le letture che piacevano a me e nonostante mi appoggi spesso ai “book influencer” non compro mai i libri solo perché li hanno tutti ma solo se penso che possano piacermi (anche se poi magari sono libri “che hanno tutti”) e capita anche spesso che poi non risultino in linea con me. It’s okay. Capisco molto bene il tuo discorso e lo appoggio completamente. Ormai la lettura sta più diventando una gara (all’acquisto, a chi legge di più, a chi conosce di più) che un piacere.
@valentinapace2509
@valentinapace2509 Ай бұрын
Ciao Martina, sono perfettamente d'accordo con te. Siamo letteralmente travolti dal numero immenso di nuove pubblicazioni e dal marketing.
@patriziabarabotti724
@patriziabarabotti724 Ай бұрын
Una volta in libreria il commesso voleva farmi acquistare il libro del momento con uno sconto e un regalino. Io avevo in mano Oblomov e altri 2 classici e gli ho risposto: vede, io leggo soprattutto i classici, quando li avrò finiti tutti, magari potrò dedicarmi ad altro….Mi ha guardato in modo strano, ma poi si è messo a ridere.
@monicafava7688
@monicafava7688 Ай бұрын
Ciao Martina! Hai ragione! Per quanto mi riguarda i libri spinti da librerie, social e case editrici come immancabili del momento, mi hanno sempre ispirato zero. Non ho tempo ( e nemmeno soldi) da perdere...mi sono sempre letta montagne di classici con incursioni nel contemporaneo su suggerimento di amici di lettura fidati e fidati book tuber ( grazie a te ho letto Murakami ad esempio❤). Non so quanto di quello che viene continuamente prodotto e stampato oggi sopravviverà...lo scopriranno i posteri..noi ora abbiamo un patrimonio arrivato a noi da scoprire ...perché buttarsi su novità spinte basandosi sulle mode della settimana? Io la vedo così..sarò antica! Un abbraccio ❤
@victormagliano4772
@victormagliano4772 Ай бұрын
Io do un consiglio spassionato a tutti: leggete solo i classici!
@lazatteradellamedusa5628
@lazatteradellamedusa5628 Ай бұрын
Sì e no. Ci sono classici veramente sopravvalutati e che sono invecchiati davvero male. Ricordiamoci che i classici di adesso venivano mal considerati ai tempi in cui furono scritti. Uno fra tutti la coscienza di Zeno. Il problema dell'oggi è l'iperproduzione ed è anche scoraggiante da parte di un neoautore sentire ciò. Perché la fuori ci sono libri moderni stupendi purtroppo immersi da tanto buonismo e benpensante superficialità. A me sembra che sia più un fattore mentale. Il cervello dice questo è un classico e allora ci sono due vie: ho lo detestiamo a prescindere perché ci ricorda i tempi della scuola oppure lo veneriamo alla stregua della Bibbia per gli ortodossi fanatici che vorrebbero ancora i roghi nelle piazze
@silviazoppi7986
@silviazoppi7986 Ай бұрын
Avrei scritto la stessa cosa.
@victormagliano4772
@victormagliano4772 Ай бұрын
@@lazatteradellamedusa5628 ciao, io non intendo solo ed esclusivamente i classici scritti nel 1600, ma anche i moderni-contemporanei
@linochiesa9705
@linochiesa9705 27 күн бұрын
Se devo dire la verità sono pochissimi i libri che mi sono veramente piaciuti Per fortuna ci sono le biblioteche che ti permettono di iniziarne cento e finirne solo alcuni Per fortuna ci sei tu che spesso fai sintesi splendide a volte meglio dello stesso romanzo GRAZIE
@isabo6282
@isabo6282 Ай бұрын
Ciao Martina, questo video mi sembra sia capitato a fagiolo in un momento della mia vita da lettrice in cui, me ne rendo conto da un po', mi sono fatta troppo prendere dalle recensioni viste sui vari canali qui su KZbin: recensioni che, ed è questo che mi ha fatto accendere un campanello, si ritrovano su diversi canali e che sono palesemente frutto dell' hype attivato in primis dalle case editrici. Libri che in qualche caso sono corsa a prendere in biblioteca (questa è la mia "fortuna", non compro quasi mai libri di recente uscita ma li prendo in biblioteca, magari aspettando un po') e che mi hanno lasciato in qualche caso molto delusa. Mi sembra che qui sui vari canali nell' ultimo periodo si senta molto questa omologazione per cui tanti consigliano gli stessi titoli. Ciao e grazie!
@francesco2305
@francesco2305 Ай бұрын
Per me non ci sono libri con e senza anima, ma solo libri degni o meno di essere pubblicati. Noto spesso, sia da parte dei creator ma anche non, che si punta il dito alla quantità di titoli pubblicati, all'inflazione del mercato del libro. Purtroppo vorremmo pensare che i libri siano degli oggetti magici, ma non è così, il libro è un prodotto, certo non come gli altri prodotti commerciali, perché, come hai detto te, oltre alla loro natura materiale, sono veicoli di cultura. Gli editori però non sono delle onlus, campano se i libri vengono acquistati e per fare ciò c'è bisogno anche del marketing, per tutti gli editori, grandi e piccoli. Secondo me te stai confondendo le cose, mi pare di avvertire dalle tue parole, che te non ce l'hai tanto con il marketing in sé, quanto con la FOMO (fear of missing out), che certamente ha a che fare con la pubblicizzazione attraverso i creator delle ultime uscite. Secondo me la parte fondamentale del discorso e che non sento mai dire, è che chi fa divulgazione, o meglio, chi parla di libri sui social (booktuber, booktoker, ecc.) si "limita spesso a fare marchette e non a costruire un discorso intorno ai libri, critico e consapevole. Ad esempio, si parla sempre di libri sui social, ma mai di editoria. E qui mi ricollego al discorso che ci sono troppe uscite ecc. Chi è che parla di editoria davvero su YT? Chi è che racconta il mondo dell'editoria, chi sono gli editori in Italia e quali sono le loro linee editoriali? Vedo poca divulgazione in questo senso. Poi però si dice che ci sono troppe uscite. MA DAI! Se non si è nemmeno consapevoli di qual è il mercato dell'editoria in Italia, se non si parla anche di critica letteraria, di storia dell'editoria, storia del libro, di quali e cosa sono i generi, ecc. Come si fa a creare un pubblico consapevole? Il risultato? Mille ragazze con in mano la classica tazza da tè che non fanno altro che raccontarti la trama e dirti che quel libro le è piaciuto (ovviamente non mi sto riferendo a te). Spesso mettendo la propria vita personale accanto ai libri.
@andreamoschini9628
@andreamoschini9628 Ай бұрын
Non potrebbe essere anche che ci sono troppi '' scrittori'', a chiunque oramai fanno scrivere libri, basta guardare le nostre classifiche di vendita, i grandi editori lo fanno perché sanno cosa leggono gli italiani ... purtroppo.
@luciaraspaolo2966
@luciaraspaolo2966 Ай бұрын
Non prendo mai i libri appena usciti, soprattutto se molto pubblicizzati....leggo quasi tutti i generi con piacere, e con lo stesso piacere amo scegliere e scoprire magari anche letture vecchie o fuori produzione....ed è sempre una bella scoperta. Poi a volte mi regalano dei libri appena usciti, e leggo anche quelli...
@ilariazaffoni5632
@ilariazaffoni5632 Ай бұрын
Ho avuto l'occasione di approfondire il tema dell'editoria per un esame universitario per quanto riguarda la facoltà di storia e tutela dei beni artistici, ovviamente i libri ne fanno ampiamente parte. Beh, questa regola di "iper-produzione" solo ed esclusivamente per un tornaconto economico esiste da quando è stata creata la stampa. Ovviamente oggi esiste all'ennesima potenza ma il risultato è sempre lo stesso
@mariachiaraaielli8964
@mariachiaraaielli8964 Ай бұрын
Ciao Martina! Per la mia esperienza, anche i libri stampati da case editrici piccole o di nicchia sono spesso pieni di refusi. A volte ho la sensazione che vengano pubblicati giusto per far uscire qualcosa anziché per il valore che hanno. In più, in questi casi, credo che più che la fretta ci sia dietro un discorso di competenza e convenienza. Da lettrice che ama i libri "belli", questa cosa mi rattrista. Per fortuna i libri "belli" ci sono e, credo, ci saranno sempre, ma se non sono classici, vanno scovati e ricercati. 😘😘😘
@stefaniafantei7335
@stefaniafantei7335 Ай бұрын
Parole condivisibilissime. Viviamo in una società caratterizzata dal consumismo sfrenato, che ha travolto anche l’editoria e i lettori. Consumiamo i libri come oggetti di facile consumo.
@katiagarofalo2928
@katiagarofalo2928 28 күн бұрын
Io leggo quasi solamente classici per questo motivo. Quando acquisto autori contemporanei lo faccio dopo mille indagini, proprio in virtù dei problemi che hai citato nel video.
@chiaramerlo3497
@chiaramerlo3497 Ай бұрын
Sono d’accordo su tutto, pur essendo tra quelle persone che compra decisamente troppi libri rispetto al tempo effettivo a disposizione per leggerli. Personalmente compro un libro se è la trama ad attrarmi e solo quello mi influenza realmente, indipendentemente da come il libro in questione è recensito o sponsorizzato. Anzi, posso dire di provare proprio repulsione per quei libri che vengono mostrati da chiunque su Instagram o KZbin, sull’onda della nuova uscita. La lettura non è una moda ma qualcosa di molto personale, indipendente dall’hype generato dai media😊
@VincenzoSerpico-u2o
@VincenzoSerpico-u2o Ай бұрын
Sono completamente d'accordo con Te! Le mie scelte librarie mai condizionate ,influenzate dalle mode o battage pubblicitarie! Raramente concordo con le scelte dei premi letterari ,che imperversano in certi periodi dell'anno. Trovo la lettura contemporanea, perlopiù ,scadente e monotona nei temi.
@valterchiappa3639
@valterchiappa3639 28 күн бұрын
La produzione soddisfa naturalmente dei bisogni, anche se non sono coincidenti ai nostri: in musica hanno pubblicato “Il ballo del qua qua” e “The dark side of the moon”, entrambi con i loro ascoltatori, che hanno il diritto di ricevere la musica che preferiscono. C'è invece un fenomeno diverso che vorrei sottoporre alla tua attenzione e ad un tuo possibile approfondimento. Quando ho visitato il salone del libro di Torino sono stato colpito dal numero smisurato di titoli e di case editrici, che non si vedono mai negli scaffali in librerie. E mi sono chiesto chi comprasse e leggesse tutti quei libri. Avendo frequentato dei corsi di scrittura l'ho capito. Probabilmente ben sai quanta gente sogna di diventare uno scrittore, come se scrivere non fosse un mestiere che richiede preparazione ed impegno, ma un dono di cui provvidenzialmente si è provvisti. Aspettativa che viene illecitamente fomentata da alcuni corsi di scrittura appunto. Questi sedicenti artisti costituiscono un mercato, quando un editore, pubblicandoli, permette di realizzare il loro sogno Case editrici che spesso hanno struttura familiare o addirittura personale, che non fanno editing nè promozione, a cui spesso devi fornire anche l’immagine di copertina. Q Il novello autore, sentendosi arrivato, comincerà a piazzare ovunque il suo libro a parenti ed amici in serate di presentazione che si affannerà a organizzare ovunque, dalla libreria sotto casa al circolo anziani. Supponiamo che venda 200 copie: 3.000 euro di incasso, a fronte delle sole spese di stampa, perché lo scrittore non prenderà una lira. Varrebbe la pena auto-pubblicarsi su Amazon, ma il novello autore non lo ritiene dignitoso. Ed ecco così che, raccogliendo 20 aspiranti scrittori, il nostro editore-persona ha messo su il suo stipendio. Un mercato basato quindi non sul desiderio del lettore ma dello scrittore. Come tutti, immagino, avrai avuto inviti a presentazioni da parte di amici, cui non potevi dire di no. Ma tu, con la tua conoscenza del mondo dell’editoria, avrai conosciuto meglio di me questi processi.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks 28 күн бұрын
È molto interessante il tuo intervento, anche se tratta una questione diversa rispetto a quella focalizzata nel video. Quella che metti in luce tu è un’altra faccia ancora dell’editoria, che conosco molto bene, ma che non considero di mio interesse. È come se fosse un micro mondo nel settore. In ogni caso ne ho parlato in passato, rispetto proprio a spiacevoli esperienze personali.
@stefania4302
@stefania4302 Ай бұрын
È un epoca in cui tutti fanno tutto, in qualunque campo e, quello che conta è solo il business, i soldi, quindi il conto è presto fatto. E poi, attenzione, per molti, tutto quello che viene prima di loro è 'obsoleto' e/o 'lento'; quindi... La visione si puo dire miope, ammesso che ci sia una visione, altrimenti diciamo pure che siamo nel regno della tanta arroganza e scarsa umiltà.
@imvale3301
@imvale3301 Ай бұрын
Perfettamente d'accordo. Nemmeno su di me il marketing ha molta presa 👍.
@giannafuria9395
@giannafuria9395 18 күн бұрын
Io ho veramente dei problemi a comprare libri, nel senso che, dato che percepisco una pensione di invalidità molto esigua, e quindi non mi posso permettere di acquistare tutti i libri che mi passano per la testa, fortunatamente nel mio paese c'è la biblioteca, e quindi ne usufruisco parecchio, io per acquistare i libri ho un metodo tutto personale, per quanto riguarda i libri di intrattenimento, di cui stai parlando in questo punto del video, mi servo della biblioteca, o anche per dei classici che non conosco e che leggo per la prima volta, per quanto riguarda invece gli acquisti che faccio sto molto attenta, appunto per i problemi economici che ho, cerco di acquistare sempre classici che mi interessano oppure saggi che mi incuriosiscono Per quanto riguarda quello di cui stai parlando adesso, spero di aver capito bene, e il mio pensiero è questo, e discordo un pochino con quello che stai dicendo, nel senso che io sto attenta molto anche a quello che voi persone che siete così brave nell'illustrarci i vari libri, ci spiegate, e non mi dispiace per niente lasciarmi un po' influenzare, nel senso che, per quanto io possa amare la letteratura e la lettura, ho sempre la mia piccola cultura di persona che alla terza media si è fermata, per tanti motivi, quindi perché non seguire i consigli e anche i gusti personali di gente che comunque ha studiato più di me? E poi ti dirò, di persone come te, oppure come Selvaggia Sostegni che seguo molto, apprezzo anche la personalità particolare e vari aspetti del vostro carattere, quindi perché non imitare certi lati di voi che mi possano arricchire come persona? Io non la vedo come un'imbeccata , ma come uno scambio costruttivo, per esempio da voi sto imparando a cercare sempre di concludere un libro prima di iniziarne un'altro, mia abitudine che trovo pessima, anche perché alla fine non ne finisco mai nessuno, è una questione di ordine e disciplina mentale che per molti motivi sto perdendo, quindi ben vengano i book influencer , io vi adoro, un abbraccio e buona giornata
@barbara5320
@barbara5320 29 күн бұрын
Ho provato a seguire le nuove tendenze letterarie ma non ricordo nulla proprio nulla di quello che ho letto e sono tornata ai classici o a libri e autori magari poco conosciuti ma onesti
@DjVice90
@DjVice90 Ай бұрын
Libri più venduti nel 1988: 1° Lezioni Americane (Calvino) 2° L'Insostenibile leggerezza dell'essere (Kundera) 3° Le menzogne della notte (Bufalino) Libri più venduti nel 2023: 1° Spare. Il minore (Principe Harry) 2° La portalettere (Giannone) 3° Dammi mille baci (Tillie Cole) Lascio a voi le dovute riflessioni. Ai temi da te trattati aggiungerei anche quello dell'intelligenza artificiale. State pur certi che, più prima che poi, arriverà lo scandalo dell'autore del bestseller da milioni di copie che in realtà non ha scritto nemmeno un rigo di suo pugno. Questo sta già accadendo con la musica. Per me quello sarà il punto di non ritorno, non sono il tipo da letture contemporanee, prediligo un periodo florido cone quello novecentesco, quindi la questione mi tocca marginalmente, ma state pur certi che quando questo accadrà, perché accadrà, per me sarà l'anno zero di una nuova letteratura che non mi vedrà sostenerla. Volevo ringraziarti per avermi fatto conoscere due mie conterranee come Maria Messina ed Elvira Mancuso. Durante il video hai accennato al noir, beh, per sdebitarmi volevo consigliarti Sputerò sulle vostre tombe, di Boris Vian. Altro romanzo meritevole è Flatlandia, che quest'anno compie 140 anni, ma che in realtà non ha coordinate temporali, per quanto mi riguarda potrebbe essere stato scritto tranquillamente oggi. Abbott si ispirò alle investigazioni generali delle superfici curve di Gauss, che nel suo studio descriveva il punto di vista di un verme piatto muoversi su una membrana nello spazio. Eco diceva che si definiscono classici tutti quei libri che sopravvivono al tempo. Ma oggi, in un mondo che si rincorre, chi ne ha più? Prendetevi il vostro tempo, non fate in modo che il tempo prenda voi. Volendo citare i Pink Floyd: "E poi un giorno scopri che hai dieci anni alle spalle, nessuno ti ha detto quando correre, hai mancato il segnale di partenza".
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Grazie. Boris Vian mi piace molto.
@a.provvidenza
@a.provvidenza 29 күн бұрын
Io ho un blocco del lettore che dura da un paio di anni e credo proprio che sia questo il motivo che stai dicendo tu: i libri di moda, vuoti passeggeri. Ho smesso di seguire tante persone perché è impossibile tenere il passo e cerco di essere selettiva con la speranza che mi passi e mi ritorni la voglia di leggere come prima.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks 28 күн бұрын
Io ti consiglio di leggere l’Odissea. Se non l’edizione in versi, quella curata da Blackie è molto bella.
@andrearusso1536
@andrearusso1536 29 күн бұрын
Essere nati alla fine del '900, per me significa in primo luogo avere un debito con un millenario patrimonio letterario e poetico da recuperare. Probabilmente, al compimento del novantanovesimo compleanno cercherò di dedicare un po' di spazio anche al XXI secolo. Nel caso non dovessi arrivare al traguardo, non mi sarò perso nulla di particolarmente significativo. Non sono nostalgico (non potrei rimpiangere tempi mai vissuti) ma ritengo non esista nulla di nuovo né di vecchio: esistono bensì opere eterne, contemporanee dello spirito, ed opere nate già vecchie.
@vitodicaccamo
@vitodicaccamo Ай бұрын
Ciao Martina, le esigenze editoriali hanno anche altre criticità; perché, se da una parte, nuovi libri vengono pubblicati troppo in fretta per ragioni di marketing, per le stesse ragioni, non appena un libro non vende più o vende poco, scompare dal mercato. E mi riferisco ad un libro in particolare del quale hai parlato tu, "La cartella del professore". Questo libro è praticamente impossibile da trovare nuovo, poiché ormai è fuori catalogo. Eppure, pare sia ritenuto davvero un bel libro da tutti coloro che lo hanno letto, ma questo libro, pur avendo un'anima, non lo si trova più.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Ho scoperto da voi che questo libro non è più facilmente reperibile. Fino a qualche anno fa era un titolo comune nelle librerie. Mi viene da pensare al titolo di un altro celebre testo che prenderei in prestito, a proposito della memoria e del valore, per descrivere la situazione in cui ci troviamo: “I sommersi e i salvati”.
@stefanomontesano2010
@stefanomontesano2010 Ай бұрын
Se un libro è valido resta valido nel tempo e leggerlo fra dieci anni o venti sarà uguale a leggerlo oggi perciò non mi affanno a stare al passo con le novità perché con tutto questo entusiasmo il più delle volte mal riposto faccio fatica a separare il grano dalla pula. Mi è capitato di fare dei recuperi volutamente fuori tempo massimo di libri di autori molto chiacchierati/ intervistati/premiati in un determinato periodo. La diffidenza mi porta a perdermi qualcosa (caso piú unico che raro: Zadie Smith) ma il più delle volte avevo fatto benissimo a snobbarli.
@helgazubiz1750
@helgazubiz1750 Ай бұрын
Ehh... Tutto è frenesia, oggigiorno: prendere, cambiare, buttare, parlare velocemente, scattare sulla tastiera del PC come un grillo... Sottolineare che abbiano scordato la cadenza del normale respiro umano, e l'anima simbolica delle cose, è banale e scontato! Fortuna che nel mondo della saggistica, più di tanti pasticci non si possono fare! E fortunatamente, si trovano saggi di storia, di sociologia, di tradizioni popolari con immagini e disegni meravigliosi🥰
@giuliadestefano2997
@giuliadestefano2997 Ай бұрын
Io ho anche un problema con il mettermi in competizione con chi dice di leggere 50 o 100 libri in un anno. E poi mi infastidisce quando salta fuori che molti erano audiolibri. Assolutamente nulla contro gli audiolibri! Quando dico che non sono la stessa non lo dico per sminuire l'esperienza dell'ascolto del libro, c'è anche a chi piace di più o allo stesso modo e questo non si discute. Lo dico solo perché effettivamente non è la stessa cosa, leggere e ascoltare sono due azioni diverse, anche perché ascoltando posso fare altre cose, mentre se leggo leggo e basta. Per una mia limitata capacità immersiva non riesco a gustarmi un libro ascoltandolo, riesco a godermelo solo se lo leggo, però è un problema mio. Solo che se leggo 2 libri e ne ascolto 8 per me non ha senso dire di aver letto 10 libri. Comunque sia a me piace darmi un obiettivo annuale di libri letti. Ho ripreso a studiare da adulta e sono una studentessa lavoratrice, quindi è un obiettivo compatibile e realista con il mio stile di vita (le letture universitarie non rientrano nel mio obiettivo, quelle le devo leggere per forza) e mi da soddisfazione quando riesco a raggiungere, e magari anche superare, l'obiettivo che mi sono posta. Però penso che alcune volte si rischia che questo possa sfuggire di mano, bisogna fare attenzione a non lasciare che la quantità superi la qualità, e purtroppo vedo che molto spesso, pur di raggiungere quel numero, non ci si immerge nell'esperienza della lettura. Si è voraci non perché il libro ci ha catturato e non riusciamo a staccarci, ma voraci in senso consumistico. Come una gara a chi mangia più panini nel minor tempo possibile. E ripeto che sono una persona che è molto soddisfatta quando raggiunge il proprio obbiettivo di libri letti in un anno, però osservate il vostro stile di vita e le vostre abitudini, trovate il vostro obiettivo che vi da soddisfazione. Per qualcuno sarà forse poco, beato lui che ha la possibilità di leggere un libro al giorno, voi pensate a cosa piace a voi e a come renderlo compatibile con la vostra vita.
@claudiobenzo8837
@claudiobenzo8837 Ай бұрын
Ho l’impressione che il titolo proposto non sia appropriato o quantomeno sia generico . L’aspetto importante però è la tua consapevolezza che il mondo dell’editoria operi con le stesse regole di mercato degli altri settori quali i beni di consumo e questo ti ha già permesso di dotarti di una prima e fondamentale chiave di selezione nella scelta di un libro . Non compro ciò che il mercato vuole ma quello che voglio io. Se mi permetti questo non vuol dire che i libri ti abbiano stufato ma che ti hanno stufato i modi con cui vengono proposti e che conducono , in alcuni casi, ad acquisti indesiderati. Sei sulla strada giusta per fare scelte sempre più personali concentrandoti sulle tipologie di libri più attinenti ai tuoi desideri , saggi romanzi o di qualsivoglia ambito essi siano. Un altro criterio selettivo può essere quello che tu hai già astrattamente individuato come “utilità” personale ma che dovresti però meglio strutturare e definire perché la stessa ha svariate declinazioni, come piacere svago conoscenza emozione o banalmente passatempo. Quello che pare evidente è che tu non ti sia stufata dei libri in quanto tali ma necessiti di criteri selettivi personali . Per averne di “utili” allo scopo peraltro si deve per forza passare anche attraverso letture di libri non soddisfacenti ma che ti permettono di darne un giudizio personale e con esso la relativa catalogazione nel retro della tua biblioteca privata .
@lorenzadellabora1529
@lorenzadellabora1529 Ай бұрын
È simile a il mondo di sofia...ma rivolto al mondo dell'arte...a me è piaciuto...ero scettica in quanto pensavo ad una brutta copia appunto de il mondo di sofia...invece poi mi son dovuta ricredere..altri libri che mi son piaciuti ...quelli di Ilaria Tuti ...poi su quello che dici condivido perfettamente ma fortunatamente anche qualche libro si salva
@qwert15111
@qwert15111 Ай бұрын
Ci sono libri di cui si sa già che hanno già un certo valore quantomeno letterario o storico (i classici per dire) e poi c'è il marketing e l'editoria in tutte le sue forme che consente alle persone di avvicinarsi ai nuovi autori (per esempio ai libri di cui sei tu stessa l'autrice). Non possiamo sapere se anche questi libri passeranno la prova del tempo perchè hanno un'anima oppure no, ma non vedo niente di male in chi li promuove e in chi prova a leggerli 🤷‍♀️ Non ho capito dove nasce il tuo senso di impotenza
@renzobello584
@renzobello584 Ай бұрын
mi sembra che Lei stia diventando non più una semplice lettrice e lettrice-youtuber ma qualcosa di più, forse una buona critica letteraria, forse una buona scrittrice, forse molto altro Questo Suo video è molto incisivo, non è fanatico, è interessantissimo sia dal punto di vista della comunicazione che dei contenuti, ha molte potenzialità ed è rivolto a tutti, complimenti, complimenti 👍🏻💖👍🏻
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Salve Renzo, non sono una critica letteraria. Ci tengo a precisarlo. Sono una persona che ama leggere e scrivere. E che vuole cose buone nella vita.
@filipposavioli
@filipposavioli 28 күн бұрын
Ecco perché mi leggo solo i classici
@Anonimo-dy8jq
@Anonimo-dy8jq Ай бұрын
Ciao Martina, potresti parlare di Borges?? Ti ringrazio immensamente!! Ciao
@eSSe_Psicologia
@eSSe_Psicologia Ай бұрын
Hai sollevato un bel problema, ma credo che la questione sia ancora più a monte. Ad essere ormai senz'anima è proprio il libro in sé, come strumento, come oggetto: sempre meno rilegature con spago, sempre più brossure, sempre meno copertine rigide, sempre più copertine flessibili, libri di 40 con una qualità della carta pazzesca che se tenuta bene sembra appena uscita dalla stampa, libri che dopo 5 anni iniziano già a presentare ampie macchie e fioriture di muffa. Il libro stesso, come oggetto, tende all'obsolescenza programmata, come i cellulari. Trovo interessantissimo questo tuo punto di vista perché ti occupi di narrativa e letteratura, io vado per lo più di saggistica, ed è aberrante che titoli che sarebbero da consultare più e più volte nel corso degli anni vengano fatti in brossura.
@danieletramac.2742
@danieletramac.2742 29 күн бұрын
16:26 Ti sei fatta delle domande a cui ti sei data anche la risposta: ed è quella giusta, che altro dire?
@carmenoliveri4042
@carmenoliveri4042 Ай бұрын
Credo che oggi la finalità del marketing non sia soddisfare un desiderio ma creare continuamente bisogni Questo spiega perche' molti mercati sono affollati di prodotti spesso inutili ma capaci di farci venire voglia di possederli. il primo comandamento del marketing di ogni impresa non è piu' soddisfare un bisogno ma crearlo facendo emergere desideri latenti dell'individuo.quando questo comandamento giunge nell'ambito salute si assiste a ragazzine di 13 anni che accompagnate dalle loro madri si rivolgono al chirurgo estetico per liftarsi le labbra. Io so, ho dovuto lavorare con chi crea i desideri, i sogni , le emozioni, le lacrime di chi , come me non approva ma deve tacere.io so...carmen
@inchiostroevinile
@inchiostroevinile Ай бұрын
Riflessioni interessanti. Fra l'altro è abbastanza anacronistico il fatto di considerare i libri generi di consumo in un'epoca in cui si dice che si legga sempre meno. Personalmente non condanno il fatto che ci siano libri di puro intrattenimento, ma certamente la lettura non deve essere una rincorsa al libro più "famoso" del momento.
@LuciaFazio-hx3gs
@LuciaFazio-hx3gs Ай бұрын
Bene ti ho ascoltato e condivido il tuo pensiero
@fabioponzana215
@fabioponzana215 Ай бұрын
LEGGERE IMMEDIATAMENTE "Il viaggiatore incantato", del grande Leskov. È stato ristampato da Neri Pozza con nuova traduzione a un prezzo buono. Leggi quel capolavoro e passa la crisi.
@silviobrachetta9244
@silviobrachetta9244 Ай бұрын
La questione va oltre la letteratura, ahimè. Viviamo tempi mediocri. Non cattivi come tra guerre e dopoguerre (Hemingway). Non cupi e romantici come l’Ottocento (Poe o Brontë). Non eroici (Omero). Non di rinascita (umanesimo). Non di tramonto (Cervantes). Mediocri: i tempi, le persone, le idee, i media… e l’editoria ovviamente.
@momentidarteconlita
@momentidarteconlita Ай бұрын
Ragionissima!
@goccedilibri
@goccedilibri Ай бұрын
Troppa scelta, sembra il mondo del fast fashion... Martina, pensi che le case editrici piccoline sono più attente alla qualità?
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
In alcuni casi sì, soprattutto se scelgono di andare controcorrente e pubblicare poco. È una scelta tanto anacronistica quanto ammirevole, e andrebbe presa d’esempio.
@gaetanofasulo5394
@gaetanofasulo5394 Ай бұрын
Ottimo video ...infatti ... consideriamo che per gli eitori spesso al contrario rispetto agli autori il libro è un prodotto che rende guadagni ... poi oggi mi pare impressionante pensare a libercoli realizzati con l'i.a. .... è proprio da brivido .... se devo usare l'i.a.lo faccio da solo mi faccio realizzare poesie ricette o altro ma non vado a comprare libri scritti dall'i.a. ..... se li compro e perchè sono stati realizzati da autori in cervallo e pupille e perchè seguono un modus umano .... a prescindere facendo le mie scelte ....
@shishi1821
@shishi1821 Ай бұрын
off topic, ma neanche troppo:ho scoperto solo ora, con dispiacere, che c'è stato un premio strega poesia? quanto è triste non saperlo neanche? Per me avrebbero dovuto inserirlo insieme al premio strega normale per dargli spazio e voce. Potrebbe essere un'idea aggiungere una cinquina poesie anche per il premio booktube per la prossima edizione. Da questo si deduce che sono proprio fuori le mode, visto che prendo prevalentemente poesie. ❤Viva l'emozione in parola. La farfalla che nasce e muore per amore nello spazio di un verso.
@GuidaHarryPotter
@GuidaHarryPotter Ай бұрын
La logica commerciale descritta è propria delle grosse case editrici, le stesse che setacciano i social per selezionare autori solo perché hanno una determinata quota di follower. Tuttavia c' è un enorme sottobosco di piccoli editori che fanno poche uscite, curandole alla vecchia maniera. Purtroppo non hanno la visibilità delle major, perché pur essendo ordinabili in libreria, non hanno la forza per comprare gli spazi per consentire al lettore di inciampare in pile e pile di volumi.
@francescogarganti6236
@francescogarganti6236 Ай бұрын
Hai tutta la mia amministrazione non tanto per ciò che dici che comunque approvo, ma soprattutto per il coraggio di esporti così schiettamente e in controtendenza. Forse se i libri non fossero venduti nei supermercati ci sarebbero meno introiti ma prodotti migliori. Cito i supermercati dove l'offerta è dettata dai motivi che hai ben esemplificato, ma anche trovare bancarelle nelle sagre aiuta soltanto a vendere qualche classico. Anche cinema e musica non vivono di meccanismi molto diversi.
@mariaroncara2132
@mariaroncara2132 Ай бұрын
Purtroppo la letteratura moderna ha troppe "scene" di sesso grafico, violenza descritta in dettagli, turpiloquio . Per questo motivo non compro spesso un libro nuovo. A casa mia ho centinaia di libri , tutti classici e li rileggo anno dopo anno. Anche le riviste mi deludono poiché` contengono quasi solo pubblicità` e costano un occhio della testa.
@paolofranceschi6874
@paolofranceschi6874 Ай бұрын
Ooooh, parole sante... Anche a me, i libri hanno strastancato. Ormai, non leggo quasi più nulla, da tempo. Anzi, trovo la maggior parte dei libri, a dir poco deludenti, inutili, modesti. Di tutti i libri letti, ne salverei 1 su 15, a dir tanto.
@silviazoppi7986
@silviazoppi7986 Ай бұрын
Dipende da cosa si legge. Abbiamo secoli di grande letteratura, europea e non, alle spalle. Io, difficilmente vado oltre la metà del Novecento, perchè la mia preferenza va ai classici, ma ci sono anche scrittori di livello alto tra i contemporanei. Bisogna saper scegliere.
@paolofranceschi6874
@paolofranceschi6874 Ай бұрын
@silviazoppi7986 ma sì, d'accordo, mica è tutto da buttare, è vero... ma spesso è semplicemente superfluo. Con tutte le cose da fare nella vita, prima che finisca il tempo...
@lauraderosso9452
@lauraderosso9452 Ай бұрын
Ciò che dici è lo specchio della società in cui viviamo...
@lorenzadellabora1529
@lorenzadellabora1529 Ай бұрын
Cosa pensi del libro "gli occhi di monnalisa"?
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
Non lo conosco.
@Daniele-dm6ou
@Daniele-dm6ou Ай бұрын
Credo che gli altri youtuber dovrebbero prendere in considerazione l'ipotesi di ampliare il tema che proponi. Onestamente a lungo andare sapere che X ha letto questo o quel libro non riesce a creare quella tensione che serve per non rattrappirsi. Serve confronto, dibattito, scontro. Le camomille tipo ho letto questo, leggetelo. Ho letto quest'altro non leggetelo, alla lunga non lasciano nulla Vediamo se gli altri comprenderanno l'occasione che si può creare con l'avvicinarsi del Natale
@francacervi2280
@francacervi2280 Ай бұрын
Ciao Martina. Mi ripeto, ma un romanzo è soggettivo. Troppa gente scrive ma ahimè non dicono niente, un linguaggio povero, non trattieni nulla. Ho appena terminato Mandorle amare L'hai letto? Te lo consiglio. Mi ha riempita.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
No, non l’ho letto.
@giancarlobardi2007
@giancarlobardi2007 Ай бұрын
Non si deve scrivere, produrre libri a cottimo, ne risente la qualita' e puo' rendere scadente l'opera. Per ora rileggo i molti libri che possiedo, poi se capita un libro che veramente mi prende lo compro. I libri per me migliori li rileggo, e molti sono classici ogni volta trovo qualche cosa di nuovo che veramente mi fa pensare e mi pone nuove idee.Purtroppo molti libri servono solo per fare cassa, mi riconosco in molte cose che dici , se devo comperare solo per essere al passo con tutti non compro, spieghi molto bene il tutto. Ciao e al prossimo video.
@lilianaferrero6027
@lilianaferrero6027 Ай бұрын
Cara Martina, approvo quello che dici MA ormai la società ci dice chi dobbiamo e cosa vogliamo essere. Belle, giovani, magre, alte, di successo lavorativo, madri, figlie amorevoli,... e se non lo siamo non puoi accettarti ed essere accettato. COSTRURE un'identità è piu difficle, un processo lento, dispendioso e insicuro mentre alla nostra società, in fondo, il grande fratello piace.
@ImaAndtheBooks
@ImaAndtheBooks Ай бұрын
La società è fatta di persone. Non è un essere soprastante. E non tutte pensano le stesse cose. Se più persone prendono consapevolezza, le cose nel tempo possono cambiare.
@lilianaferrero6027
@lilianaferrero6027 Ай бұрын
@ImaAndtheBooks non sono così ottimista ma mi piace che qualcuno lo sia ancora. Grazie per le tue riflessioni
@robertabrioschi2648
@robertabrioschi2648 Ай бұрын
Aggiungiamoci anche tutti quei libri pubblicati solo perché “scritti” da personaggi famosi…
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