La guerra di Piero - Analisi del testo

La celebre canzone di Fabrizio De André ha un testo ricchissimo di suggestioni sia da un punto di vista del contenuto che della struttura. Cerco di darne qui una mia lettura.
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[@jubbo_]

Secondo me è presente una piccola "citazione" a Dove vola l'avvoltoio di Calvino! "Nella limpida corrente ora scendon carpe e trote non più i corpi dei soldati che la fanno insanguinar" "Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente."

[@alessiospurio6130]

Infatti De André si era ispirato a quel verso.

[@sabrinaricci4710]

Narratore: E se gli spari in fronte o nel cuore Soltanto il tempo avrà per morire Piero:Ma il tempo a me resterà per vedere Vedere gli occhi di un uomo che muore Questa per me è sempre stata l'interpretazione, un botta risposta fra quello che è il dovere (di quel "triste come chi deve") ed il buon cuore di Piero

[@sabrinaricci4710]

@@porcoddiogesubastardo9669 sei proprio un tipo in gamba, complimenti

[@io2146]

@@porcoddiogesubastardo9669( però, che presentazione!)PERCHÉ sei così maleducato? Non sono più ( da tanto) i tempi nei quali la donna non votava nemmeno. Tu, invece, sei rimasto lì. AL PASSATO REMOTO. UN UOMO CHE DOVREBBE RIPENSARSI.

[@PiNgUtEk]

Solo applausi per questa splendida analisi Wesa

[@porcoddiogesubastardo9669]

Cazzo in culo merda porcoddio

[@porcoddiogesubastardo9669]

Anal-izza

[@violaclematis5899]

Sai, l'ho sempre cantata "Ma se gli sparo in fronte o nel cuore soltanto il tempo avrà per morire, ma il tempo a me resterà per vedere, vedere gli occhi di un uomo che muore", immaginandolo come un pensiero di Piero. Come se lo stesso Piero rispondesse alla voce narrante, sottolineando di non voler sparare, per non dover vedere gli occhi di un uomo che muore. Noto che anche sull'Internet vi sono versioni contrastanti del testo. Incredibile come solo cambiando una lettera cambi l'intera interpretazione del verso.

[@alessiod1996]

Personalmente penso sia palese che sia una risposta di Piero alla "coscienza", tanto che quest'ultima lo ammonisce con "e mentre gli usi questa premura" che non avrebbe un soggetto se quello non fosse un pensiero diretto di Piero

[@toplistbrecco5391]

Viola Clematis Sono assolutamente d'accordo con la tua versione

[@sabrinaricci4710]

Anche io!

[@NanaOsaka]

Ho scritto la stessa cosa prima di leggere che lo avevi già scritto tu. Sono perfettamente d'accordo! E in questo senso quel "ma il tempo a me resterà per vedere, vedere gli occhi di un uomo che muore" diventa la parte più toccante di tutta la canzone

[@gabamarsa]

Comunque in inghilterra il papavero rosso è comunemente usato come simbolo rappresentante la prima guerra mondiale, probabilmente perché, in Francia erano gli unici fiori che crescevano tra le trincee. Questo viene in qualche modo narrato dalla celebre poesia "the break of day in the tranches" del poeta di guerra inglese Rosenberg. Se De Andrè, amante della poesia inglese, faceva riferimento a questo, allora probabilmente i "fossi" sono le stesse trinceee

[@MartinoMaroso]

Anche io l'ho sempre instintivamente collocata nella WWI, quel giorni di primavera per me è assolutamente un richiamo al 24 Maggio, ai primi fanti che andavano in guerra, in un'altra canzone che tutti conosciamo. Incredibile inoltre, proprio come dicevi, che questa canzone con così tanti punti di vista diversi e concatenati la possa capire qualsiasi bambino, talmente intuitivi diventano i passaggi.

[@matteoa.7617]

Ti ho scoperto da poco. Sto recuperando pian piano tutti i tuoi video. Sono davvero splendidi, mai banali, con ottime riflessioni, analisi e parallelismi. Imparo sempre qualcosa, grazie :)

[@pincessconsuela1896]

"Di cosa ha paura oggi Fabrizio De Andrè?" "Sicuramente della morte. Non tanto della mia che in ogni caso quando arriverà, se mi darà il tempo di accorgermene, mi farà provare la mia buona dose di paura, quanto la morte che ci sta intorno: lo scarso attaccamento alla vita che noto in molti dei miei simili che si ammazzano quotidianamente per dei motivi sicuramente molto più futili di quanto non sia il valore della vita. Io ho paura di ciò che non capisco, e questo sinceramente non riesco a capirlo." Piccolo estratto da l'intervista che fece con Mollica. Penso si spieghi da sola

[@LillaYT]

Il ballo Giava appare dopo la prima guerra mondiale, e insieme a "ti sputa in faccia la neve", credo dia delle indicazioni sul fatto che sia la seconda guerra mondiale. Tuttavia é irrilevante. Bellissimo video! Piccola storia paranormale: Quando ero piccola sentii questa canzone per la prima volta a volume bassissimo sul lato B di una cassetta vergine che comprai in un supermercato. Io per molti anni fui convinta che un fantasma-soldato volesse parlarmi dall'aldilá, credevo di essere stata scelta per una non intellegibile missione. :D Però quando scoprii l'esistenza di De Andrè, intorno ai 12 anni, ci rimasi male. Malissimo. :D

[@gabrielelopalco4150]

Lilla i

[@Zedot244]

Ahah mi hai fatto spanciare, M I T O

[@lorenzoantonioni9990]

Il ballo di giava appare durante la prima guerra, lo dice anche De André in un intervista che è stato ispirato dallo Zio che ha fatto la campagna in Albania.

[@danielechiantor7198]

@@lorenzoantonioni9990 ma alla fine quando dice "ninetta mia crepare di maggio ci vuole tanto troppo coraggio" credo si riferisca al fatto che l'italia era già stata liberata quindi è morto (in guerra) quando la guerra era ormai finita

[@mizhard]

Ciao! Mio nonno era un orfano di guerra, e solo dopo la sua morte ho cominciato a cercare la storia di questo ragazzo che ha vissuto meno di me, che è partito lasciando a casa un figlio di un mese per non fare più ritorno. Sento quindi molto mia questa canzone. La scena di Piero che usa "la cortesia" al nemico, mi fa pensare ad una scena de "La Grande Guerra" di Monicelli, con Gassman e Sordi. I due, in pattuglia, vedono un austriaco che si prepara un caffè. Si acquattano e lo tengono di mira, ma nessuno dei due ha il coraggio di uccidere così a sangue freddo. Così cominciano a scaricarsi il barile a vicenda "ce l'hai tu?" "spari tu?" "perché non lo spari?", quasi per lasciare il disonore di quest'atto necessario all'altro. Alla fine decidono di lasciargli almeno bere il caffè. Anche in "un Anno sull'Altipiano" di Lussu e in "Uomini in guerra" di Andreas Latzko si possono trovare scene simili: il momento in cui la ferocia della propaganda non può niente contro l'empatia e l'immedesimazione dell'uomo che riconosce chi ha davanti non come il nemico, ma come un altro uomo.

[@gsa261]

Grazie per l'analisi. Ho avuto spesso la sensazione che "La guerra di Piero" potesse essere la storia che precede il poema "Le dormeur du Val" di Rimbaud.

[@Manueilgufo]

"Te ne vai triste come chi deve" è, secondo me, la frase più bella scritta da De Andrè

[@sofia7777]

Che splendida analisi! Mi sono commossa. Mi piace molto il tuo canale 👏🏻

[@mauriziop2005]

sei davvero bravo, ti ascolterei per ore...complimenti!

[@cinziabarillaro7606]

Wesa hai dato una interpretazione profonda di una delle mie canzoni preferite. La canto spesso e ascoltandoti mi sono commossa, ero lì con Piero. Ti ringrazio tanto! Cinzia

[@Rob-er9iv]

Mi sei stato davvero utile per un compito che ho fatto, grazie mille! Spieghi davvero bene! Cerca però di non andare nè troppo lento nè troppo veloce! 😂😉🙏

[@Grizzly_sr]

Lavorone eccellente... varia pure naturalmente, ma prima o poi secondo me dovresti _assaggiare_ la domenica delle Salme, se decidi di ritornare sul buon De André ;)

[@paolofrignani2211]

Come Bob Dylan anche De Andrè avrebbe meritato il Nobel per la letteratura

[@caterinamasia9433]

🌹🙏🌹❤️❤️❤️❤️❤️❤️

[@albormagni]

E', prima di tutto, un piacere ascoltarti! Sto aiutando mia figlia in un lavoro per la scuola su De Andre' e mi sono imbattuto in questa analisi cercando materiale ... Sono estasiato, commosso. Complimenti!

[@saracoruzzi]

Spiegazione eccellente! Complimenti ❤️

[@paolozaffoni6304]

Mi piacerebbe molto la tua analisi di “Amico Fragile”. Complimenti per il tuo lavoro in ogni caso

[@chitacarlo]

Bella analisi, complimenti! Personalmente ho sempre interpretato questo mutevole punto di osservazione e narrazione della storia motivandomelo come fosse il racconto dell'anima stessa. Anima ormai fusa con tutto l'universo, che riesce a raccontare attraversando lo spazio e il tempo in maniera impossibile per un vivo o per un narratore esterno che non fosse stato anche Piero, una volta. E questa coscienza, nella canzone, passa come in un volo, attraverso cose e uomini compreso lo stesso Piero, che è per un istante il sé stesso vivo di quell' istante preciso, non il racconto di quello stesso istante. E i suoi ricordi, le sue speranze, fanno ormai parte di una consapevolezza atemporale e possono essere sia ripercorse con distacco sia immergendosi nell'emozione di un momento preciso, realmente rivivendolo per la prima volta. Ovviamente la bellezza delle parole di De Andrè, sta nel fatto di riuscire a costruire questa storia come quella di una vita dal bilancio misero, azzerato dalla brutale assurdità della guerra, ma capace ugualmente di consegnare un anima che ricorda lucci argentati, amori vissuti e un buon motivo per non voler sparare.

[@LuckLuthor]

Difficilmente guardo più volte un video. Complimenti, sei preparatissimo, e non solo su de André. I tuoi video sono belli e interessantissimi

[@lucaamaranto674]

Quanto mi mancano questo genere di video...

[@davideorlandini3315]

Dormi sepolto in un campo di grano Non è la rosa non è il tulipano Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi Ma sono mille papaveri rossi Lungo le sponde del mio torrente Voglio che scendano i lucci argentati Non più i cadaveri dei soldati Portati in braccio dalla corrente Così dicevi ed era inverno E come gli altri verso l'inferno Te ne vai triste come chi deve Il vento ti sputa in faccia la neve Fermati Piero, fermati adesso Lascia che il vento ti passi un po' addosso Dei morti in battaglia ti porti la voce Chi diede la vita ebbe in cambio una croce Ma tu non lo udisti e il tempo passava Con le stagioni a passo di giava Ed arrivasti a varcar la frontiera In un bel giorno di primavera E mentre marciavi con l'anima in spalle Vedesti un uomo in fondo alla valle Che aveva il tuo stesso identico umore Ma la divisa di un altro colore Sparagli Piero, sparagli ora E dopo un colpo sparagli ancora Fino a che tu non lo vedrai esangue Cadere in terra a coprire il suo sangue E se gli spari in fronte o nel cuore Soltanto il tempo avrà per morire Ma il tempo a me resterà per vedere Vedere gli occhi di un uomo che muore E mentre gli usi questa premura Quello si volta, ti vede e ha paura Ed imbracciata l'artiglieria Non ti ricambia la cortesia Cadesti a terra senza un lamento E ti accorgesti in un solo momento Che il tempo non ti sarebbe bastato A chiedere perdono per ogni peccato Cadesti a terra senza un lamento E ti accorgesti in un solo momento Che la tua vita finiva quel giorno E non ci sarebbe stato ritorno Ninetta mia crepare di maggio Ci vuole tanto, troppo, coraggio Ninetta bella dritto all'inferno Avrei preferito andarci in inverno E mentre il grano ti stava a sentire Dentro alle mani stringevi un fucile Dentro alla bocca stringevi parole Troppo gelate per sciogliersi al sole Dormi sepolto in un campo di grano Non è la rosa non è il tulipano Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi Ma sono mille papaveri rossi

[@vincenzotarantini3709]

Grazie per questo "regalo". Mi sono commosso come quando, ragazzino, ho ascoltato questa opera per la prima volta.

[@evyna2825]

Che bel ragazzo, pure sensibile ed intelligente.

[@friedrichnietzsche1101]

Anche io penso che sia ambientato nella prima guerra mondiale, visto che nella parte ''lungo le sponde del mio torrente'' si può riferire all'impresa del Piave. Comunque una spettacolare analisi.

[@tomiokaedit970]

Interessante

[@nadiar.7019]

Il luogo della sepoltura è un luogo simbolico per una storia di guerra straordinariamente concreta: un'opinione personale. Grazie per il tuo lavoro.

[@marialuigiamura7574]

Ti devo ringraziare La canzone e'splendida, ma la tua narrazione, non e'da meno Sei meraviglioso Fai capire il senso vero del poeta Grazie di cuore

[@zafiroshin]

Bellissimo. De André è un mostro, un gigante, un maestro indiscusso. Bella l'analisi. Se dovessi tornare su De André sarebbe bello approfondire l'analisi del testo di Smisurata Preghiera, che personalmente ritengo un piccolo miracolo di scrittura, ed eppure non riesco a cogliere totalmente.

[@cristianlusci4658]

Complimenti Wesa, molto interessante. Sarebbe belllo se potessi fare l'analisi del testo anche all'album "Storia di un impiegato" e in particolare a "La canzone del padre".

[@gianluigigamberucci6748]

Complimenti Wesa bellissima analisi, 14 minuti di pura riflessione ed emozione.

[@sabrinamalferrari261]

Il papavero rosso è il simbolo della battaglia di Verdun, famosa peri campi di papaveri. Molto spesso il papavero è associato al veterano o al caduto

[@piggy1880]

il papavero è un simbolo fondamentale in questo brano e mi sembra che non se ne sia parlato abbastanza, il papavero il fiore dei caduti in guerra. Il ritornello ha un significato importantissimo in quanto Piero dopo la sua morte non riceverà affetto dai cari, ma solo solidarietà dai suoi fratelli soldati morti anche loro in guerra

[@blacknotecamp1076]

wesa potresti analizzare il testamento di Tito.

[@WesaChannel]

Canzone meravigliosa. E' una bella idea ma cerco di variare, solo De André meriterebbe moltissimi video di analisi

[@Fabiano_il_Flaco]

E prosegui senza esitazioni nel centrare argomenti e gusti di mio pieno interesse. La Guerra di Piero mi appassionò così tanto all'età di tipo 6 o 7 anni che dovetti trascrivere il testo a pc, impaginarlo al mio meglio con WordPad e stamparlo su un foglio di carta verdina. Il problema era che però qualche vocabolo mi sfuggiva o non lo comprendevo bene, ascoltandolo. Quindi si scoprì che in realtà: "i lucci argentati" erano "luci argentate", "triste come chi deve" era triste "come chi beve" "a passo di giava" non era nulla in confronto al "passo di Giada" "Ninetta mia" era più passionale come "Nina e tamìa" "Ninetta bella" era più disperato come "Nina e tabella" ed infine, per chi illuso pensasse che la rosa e il tulipano facessero veglia all'ombra dei fossi, sappia invero "che ti fan verme all'ombra dei fossi" XD In ogni caso, già allora avevo compreso la maestria inenarrabile di De André e con questo video ci hai permesso di celebrarlo in cuor nostro come senz'altro lui si merita! Davvero mi chiedo come abbiamo fatto su KZbin Italia prima che ci fossi tu Wesa. Non oso pensare cosa tornerebbe ad essere se disgraziatamente non dovessi più caricare video.

[@giuseppefiordaliso5395]

Quoto. Canzone bellissima, che racchiude molto del pensiero di De André!

[@_bias_]

È bellissimo ascoltarti soprattutto sui testi poetici di De Andrè:) Avrei una piccola richiesta: potresti mettere il testo nel video o nella descrizione così riesco a capire meglio e a starti dietro più semplicemente

[@VladSparaStoria]

Trovo molte analogie con "Green fields of France" Di Eric Bogle (e mille altri artisti che l'hanno rifatta) - dai un'occhiata se non la conosci

[@giorgioconforti8464]

Che meraviglia, poi è bellissimo quando ti entusiasmi per gli espedienti narrativi di Faber, sono spettacolari. Quando e se avrai voglia, potresti analizzare il suo testo definitivo, quello che a mio parere può emozionare di più, anche se difficilmente comprensibile? Parlo di Smisurata Preghiera, la sua ultima canzone. Intanto grazie mille Riccardo per questa!

[@SerieATIM--bw2de]

Mi piace questo video,è molto bella l’analisi del testa della canzone”La guerra di Piero 🔫”di Fabrizio De Andre 🎤🎧🎸🎻🎺🎷🎹🎼🥁⚽️🏈🏀🏉🏐🇮🇹🎤🎧🎸🎻🎺🎷🎹🎼🥁

[@arianaspanjolli566]

Molto utile, grazie

[@umbertodariovacca1827]

"Chi diede la vita ebbe in cambio una croce" l'ho sempre immaginato riferito alle madri, diedero alla luce un figlio ed ebbero una croce in cambio. Potrebbe essere?

[@kiko-69]

Certo ....non ci avevo mai pensato. Come in America Quando un soldato muore arriva la macchina con le bandierine americane a comunicare alla mamma della morte del figlio consegnandogli le medagliette con la bandiera americana

[@NanaOsaka]

Io l'ho sempre pensato come riferimento cristiano: "ricordati, Piero, che chi cercò di salvarci tutti donandoci la vita eterna é morto crocifisso da quegli stessi uomini che ha cercato di salvare" E infatti Piero soffre all'idea di dover togliere la vita a un uomo, il quale non dimostra per lui la stessa premura e lo uccide

[@masterjunky863]

@@NanaOsaka È vero! Ci sono molte interpretazioni possibili, immenso De Andrè!

[@TinoCarugati]

Sei molto in gamba, complimenti. Posso darti un suggerimento? Perchè non fai un'analisi di un brano in positivo e un'altra di tutt'altro avviso: sarebbe forte e so che ci stupiresti. Ciauuu dal Tino

[@albertocambi4423]

arrivo un po' in ritardo, ma quale sarebbe l'altra canzone in cui si fa riferimento alle parole serrate in bocca in punto di morte. Vorrei tanto recuperare quel passaggio. Grazie se mi risponderai.

[@alfonsosenatore5820]

Da ventenne ti dico che questo format mi piace.

[@alexio222]

Mi è venuta voglia di riascoltarla

[@necoh1568]

La penso diversamente riguardo al punto in cui dice : "Ma il tempo a me resterà per vedere Vedere gli occhi di un uomo che muore" A quanto dici nel video qui parla di un potenziale senso di gratificazione provato dal soldato, io credo invece lui pensi che questa visione sia terribile, contrapponendosi quindi tramite l'uso dell'avversativa con la morte rapida e clemente concessa, penso sia quindi questa la reale cortesia: non solo il tempo regalato al nemico ma il desiderio di non vederlo morire

[@CptJohnny72]

bellissima spiegazione

[@jennifervellutino3547]

graziie per l'aiutoooooooooooooooo

[@davidedionisi4251]

Bisognerebbe veramente togliere quel "triste come chi deve" dalla testa di tutti i sognatori... Complimenti, sempre interessante ascoltarti, mai noioso e soprattutto ORIGINALE! Grande! Continua a cavalcare quest'onda!

[@NanaOsaka]

Io ho sempre pensato che fosse Piero a dire (in una sorta di dialogo con il narratore che lo ha appena incitato a sparare) "ma se gli sparo in fronte o nel cuore, soltanto il tempo avrà per morire, ma il tempo a me resterá per vedere, vedere gli occhi di un uomo che muore" ed in questo senso é come se Piero non se la fosse sentita di uccidere una persona che sentiva come "fratello" ( anche per me il richiamo a Ungharetti é evidente), perché non se la sente di continuare a vivere pagando il prezzo del rimorso, di quegli occhi di un uomo che muore ucciso da lui stesso, che lo avrebbero tormentato per tutta la vita...e proprio mentre é lì che indugia sul dubbio "sarà meglio morire o vivere col rimorso di avere ucciso un essere umano?" L'altro non si é fatto prendere dal dubbio (non gli ha usato questa premura perché non gli é venuto in mente: non ha avuto la stessa sensibilitá di Piero) e gli spara... E in questo senso ritorna alla mente anche la frase "dei morti in battaglia tu porti la voce: chi diede la vita ebbe in cambio una croce" perché la guerra è disumanizzazione: se hai la sensibilitá di Piero mentre sei in guerra, se sei umano, non puoi che morire in battaglia. Inoltre la frase "chi diede la vita ebbe in cambio una croce" associa tutti i soldati come Piero alla figura di Cristo: sono tanto animati dalla stessa caritá cristiana, che non possono che fare la stessa fine, come cristo che ci ha donato la vita eterna ed in cambio é stato messo in croce....

[@lisantisrl6864]

Le stagioni di de Andrè rappresentano l'età della vita. Dove la primavera è la giovinezza, il Maggio è il periodo di mezzo tra la giovinezza e la maturità. Mentre l'inverno è la vecchiaia..."ninetta mia crepare di Maggio, ci vuole tanto troppo coraggio, ninetta bella dritto all'inferno, avrei preferito andarci in Inverno"...altro esempio la canzone del Maggio

[@masterjunky863]

Incredibile come non mi sia mai accorto di cotanta complessità narrativa. Il tutto scorre liscio e naturale, il chè è asolutamente positivo.

[@sandrost1000]

adoro questa canzone da sempre da cinquantenne penso probabilmente sbagliando che nel passaggio in cui si rivolge a Ninetta intenda "le fasi della vita" maggio=primavera=gioventù, inverno=vecchiaia, comunque bel video complimenti (non mi ricordo se lo pensavo anche da ragazzo) lol

[@angelomelek91]

Ottima rubrica... più video del genere farai e più sarò contento

[@Anonim-bw5zs]

Omino Dio mi hai aperto un mondo la verifica che ho fatto mi ha chiesto ha chiesto sciegli una canzone e ho preso 9 1/2

[@Rob-er9iv]

R.I.P. 🙏✝❤

[@manuelfurfanelli1848]

Fanne altre. Ascolto De André da quando ho 9 anni.

[@lucastudios86]

Penso prima guerra mondiale perché i “papaveri rossi” evoca “in Flanders fields”, poesia di un medico da campo dedicata ad un suo commilitone morto nelle fiandre

[@manueddi616]

Che canzone, che artista!

[@_DEFALT]

Io sentendo la canzone ho immaginato proprio Piero, questo soldato che vede l'altro magari che subito non lo nota, e fa tutte queste riflessioni appunto quelle del narratore, e non gli spara subito ancora sta riflettendo ma l'altro soldato appunto lo vede e ha paura, e non gli ricambia quella premura (l'esito)e che quando vede Piero non ci pensa due volte e gli spara per primo, canzone bellissima che ti fa proprio immaginare tutto perfettamente

[@vonflafa]

Ho sempre creduto dicesse "...e se gli sparO in fronte o nel cuore..." cosa che viene riportata anche in diverse trasposizioni del testo. Ascoltandolo, non si capisce chiaramente cosa dica. Però in questo modo la frase assume tutto un altro senso (decisamente più coerente anche rispetto al seguito, secondo me). Comunque ottima analisi!

[@misteralessandro7908]

Un tocco di classe sarebbe quello di far sentire al termine del video dopo la tua analisi del testo la canzone.

[@simoart6188]

Ciao, sono un ragazzo di 32, ed ero tentato di chiederti l'analisi del testo di qualche celebre aria di un libretto d'opera italiana. Mi interessava soprattutto per il linguaggio antico e pregno di significato. Ma credo che non interessi a nessuno a parte me. Quindi ti chiederò se puoi farmi l'analisi del testo di una canzone di Edoardo Bennato tipo, ad esempio, "Dotti, medici e sapienti", "In fila per tre!"oppure di altri suoi classici, scegli tu. Magari anche altri grandi cantautori come Branduardi. Oppure vorrei che facessi l'analisi del testo di tutte le canzoni dei Matia Bazar sarebbe interessantissimo!!! 🤩

[@edoardos.3755]

Sarebbe fantastico se analizzassi “il ballo mascherato”

[@almacattleya]

Del rapporto tra la Natura e il soldato consiglio anche la poesia Il dormiente nella valle di Rimbaud.

[@emanueledefelice9476]

Video spettacolare, secondo me però sei stato decisamente troppo veloce a parlare, essendo un analisi bisognerebbe andare più "lentamente", comunque davvero un'ottima analisi è stato fantastico ascoltarla

[@ilpiratadellaluna4466]

I mille papaveri rossi sono gli altri cadaveri

[@faby5491]

Bellissima analisi del testo, io personalmente immagino i "papaveri rossi" come una metafora del campo cosparso di cadaveri e quindi di sangue rosso

[@mattiasalimbeni8400]

Ti prego fai l'analisi di Carlo Martello! (a mio parere la canzone comica più bella di De André)

[@MrBillox2404]

in realtà non è proprio comica, anzi, scritta a 4 mani con paolo villaggio fa anche una citazione della divina commedia. Fece molto scalpore alla sua uscita...meriterebbe senz' altro un' analisi ma quale delle opere di de Andrè non la meriterebbe?

[@spanulazzo4585]

Finalmente canzoni che meritano :) grande

[@scaligeridaniele]

bella analisi bravo!

[@giuliomastronardi5721]

Solo un nome Fabrizio De André . Ci sono cantautori che come il buon vino migliorano . Il tempo non gioca a loro sfavore , anzi con il tempo riesci ad assaporare piccoli retrogusti tutte le sfumature che una CANZONE come questa nasconde. Sentire un testo simile a 15 /16 anni ti lascia emozioni diverse che nel sentirle da "adulto ". Non posso dimenticare Battiato commuoversi mentre canta amore che vieni . Questo per sottolineare che le canzoni di De Andrè assumono più forza più emozioni per chi le ascolta e per chi le canta .

[@LucaCavaletto]

Un testo angosciante, un'analisi che non fa altro che dargli ulteriore enfasi. Complimenti.

[@Kazak182]

Ciao Wesa, recupero questo video dopo tanto tempo. Analisi a fuoco che tratta molto bene la regia visiva e linguistica di De Andrè. Ci terrei ad aggiungere, per quanto può valere, una testimonianza del macigno emotivo che la canzone tira addosso, o almeno, a me ha sempre tirato addosso: io credo che mai una canzone abbia descritto così vividamente la morte. Te la fa sentire. Ti fa sentire la repentinità, l'impotenza, il panico, lo sconforto, e lo fa con immagini spaventosamente concrete. Quando ascoltai per la prima volta La Guerra di Piero, a 11 anni, mi resi conto che un giorno sarei morto, e sentii che sarebbe stato orribile. Quando riascolto la canzone torno ad essere quel ragazzino di 11 anni.

[@giulioguidarini7837]

Pov:sei qui per musica

[@alessandropernigo58]

Complimenti, molto interessante l'analisi del testo. Sul passo "te ne vai triste come chi deve" mi permetto di porgere una visione differente. Ritengo De André un vero poeta oltre che un grande cantautore ma penso che, per vivere bene, convenga superare la vecchia antitesi dovere/piacere. Troppo spesso infatti la vita ci presenta un sentiero obbligato a volte frutto delle nostre scelte a volte frutto di eventi fuori dal nostro controllo. Il segreto sta nello scoprire il piacere di fare il proprio dovere, per me stesso e per gli altri. Si tratta di riuscire a metterci un po' di amore in tutto quello che dobbiamo fare (come una mamma che si sacrifica per un figlio, un artista per la sua opera...) e la vita si riempie di senso, di pace e di allegria. Certo la guerra è così assurda che immagino sia difficile metterci amore... però negli altri ambiti della vita si può e funziona. 👍🏻

[@Marcorossetti26]

👏👏👏👏

[@TheMurdok891]

Secondo me la spiegazione del primo ritornello è diversa. Io ascoltando questa canzone mi immagino proprio lui che sta camminando chissà dove finchè non trova il nemico da cui viene fatto fuori. Secondo me, la prima volta che canta il ritornello, non è una previsione della sua fine ma è semplicemente che Piero, mentre cammina, osserva i corpi di altri soldati che hanno fatto la fine che sta per fare anche lui. Almeno io la vedo così

[@federicomontuori9543]

Io ho sempre pensato che fosse la campagna in Grecia

[@bebbacala]

Come sono collegati secondo voi il vento che ti sputa in faccia la neve, e poi il crepare di maggio e avrei preferito andarci d'inverno?? Cioè se nevica è inverno.. no?

[@endirami8293]

Bebba Cala dopo il ti sputa in faccia la neve dice arrivasti a varcar la frontiera in un bel giorno di primavera , da lì a maggio avrebbe incontrato il nemico.

[@Federico_Grandi]

Sos

[@ritaecry]

ciao. bellissima canzone, ma credo che nella frase "... ma il tempo a me resterà per vedere..." non sia il narratore, ma sia come se lui rispondesse al suo inconscio , che gli suggeriva di sparare, perché tanto l'altro non se ne sarebbe accorto, e come se lui si opponesse a ciò, rifiutandosi per non causare la morte dell'altro, credo che quindi quel "sparagli Piero! sparagli adesso! " sia il pensiero di Piero stesso, il suo inconscio che sa cosa fare e che lui semplicemente rifiuta

[@brunoquarato]

Ma gli altri canali ?

[@WesaChannel]

Eh, domanda spinosa. WesaCinema più o meno resta così, quando vedo un film ne parlo. WesaPlay... è pietoso abbandonato così, lo so, ed è anche il progetto che vorrei curare di più. Il problema è il tempo. Devo curare meglio la mia agenda, ma non è una cosa facile. Farò il possibile e in ogni caso a breve chiarirò se Play muore o vive.

[@andreadileginio4174]

Un semplice pensiero, se oggi ancora analizziamo le canzoni di De André forse il suo messaggio non ha tempo e per questo eterno.

[@robertasalatino7461]

Poeta indiscutibile

[@Palmozio]

Complimenti Wesa! "La domenica delle salve" sarebbe la ciliegina sulla torta 8)

[@lorenzoantonioni9990]

Stupendo, ma non sono mai riuscito a capire perché Piero è a tu per tu con il soldato anche se marcia con tutti.

[@antoninoscimonetti3688]

La tua voce assomiglia a quella di saverio tommasi

[@ivannapolitano2202]

Io ho sempre pensato e penserei ancora che "Ninetta" sia il cognome di Piero e che quando il narratore dice "Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non più i cadaveri dei soldati[...]" il narratore sia la collinetta dalla quale Piero vede il nemico. La premura di cui si parla, poi, per me è quella di ammazzare il nemico con un colpo solo al cervello o al cuore per evitare una crivellazione con conseguente agonia e presa di coscienza della morte. Poi posso anche sbagliarmi...

[@DrDifi]

A dire "fermati" non è la voce del narratore! È la voce del pensiero del protagonista!

[@annamariaspano2304]

A me fa pensare dei nostri poveri giovani soldati morti in Russia. E qualunque giovane morto nelle assurde, inutili guerre di ieri e di oggi, che strappano tante giovani vite. Per poi esser dimenticati nonostante il sacrificio delle proprie giovani vite recise e non vissute.

[@emanuelefioroni2099]

tutti morimmo a stento ingoiando l'ultima voce....

[@flaviob84]

I lucci argentati... non credo si riferisca al pesce ma piuttosto un modo per descrivere i riflessi dati dall'increspatura dell'acqua mossa dalla corrente. Non penso neanche al doppio senso.

[@SimBar95x]

Ma non dice ".. e se gli sparo in fronte o nel cuore.."? In prima persona? Io infatti ho sempre pensato che sia Piero, non il narratore, che si spaventa perché dovrà uccidere una persona e si sente già in colpa per l'atto che poi si rifiuterà di fare.

[@DanielSann]

Triste come chi deve può anche essere un classico riferimento di de andrè all'odio verso chi detiene il potere.

[@chleofelix]

A mio modesto parere "l'anima in spalle" è il narratore, pesante come lo zaino del soldato. È l'insostenibile pesantezza di quest'anima che fa esitare Piero, poiché, per colpa o merito di essa, ha il tempo di vedersi, come in un riflesso in uno specchio, negli occhi impauriti dell'altro soldato, unica differenza "la divisa di un altro colore". L'altro Piero ha anche esso "l'anima in spalla", ma è spaventato dall'intruso che inaspettatamente ha superato il "confine". Per questo motivo, è l'istinto a prevalere, non ha il tempo di ricambiare " la cortesia". La cortesia di chi non "deve" obbedire a ordini inumani, e non capisce il senso dei confini. L'anima è immortale, quindi, anche dopo la morte, continua a narrare. "Maggio" è l'epoca della giovinezza, dei germogli, e magari la "Ninetta" non è altro che l'unica donna, probabilmente una prostituta, che ha scaldato l' anima e il cuore al giovane Piero. Nonostante Piero non abbia sparato, e sia lui la vittima del breve racconto, finirà all'inferno, come tutti coloro che accettano di indossare una divisa e impugnare "l'artiglieria".

[@biccighan]

Wesa, magari non ti interesserà... ma sono un renderista e tempo fa, nel tempo libero, ho realizzato un render proprio per omaggiare questa canzone. Io ti lascio il link, nel caso avessi voglia di dirmi cosa ne pensi. facebook.com/bicci3dgraphic/photos/a.1436720659885137/2253365128220682/?type=3&theater P.s. Ottimo video, come sempre :)

[@sussurroabissale8565]

Io penso che ci siano delle sottili riflessioni che rimandano alla passione di Cristo. Oltre al riferimento finale (chi diede la vita ebbe in cambio una croce) c'è anche la scelta dei papaveri rossi. A differenza di altri fiori il papavero non è nobile ed evoca una certa fragilità. È perfetto come allusione cristologica perché evoca la semplicità predicata da Gesù. Se l'occidente, per secoli, ha usato la passione di Cristo come icona massima del dolore nel mondo, De André ha preferito un soldato, un uomo che si porta l'anima in spalle anziché la croce. L'anima è un peso umano, non divino. Secondo me, in generale, in molte canzoni di De André figurano queste interpretazioni in chiave umana e moderna della figura di Gesù, e si vede al massimo in "La buona Novella"

[@Poeta_povero]

Bene, ma se hai davvero competenza e coraggio prova ad affrontare il testo di brani complessi come Amico Fragile e Parlando del Naufragio della London Valour...