LA PARMIGIANA DI MELANZANE - Chef Roberto Di Pinto

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Chef Di Pinto Fans

Күн бұрын

Пікірлер: 18

@utnapistim7046 5 ай бұрын

Che spettacolo. Bravo.

@claudioraffaele5575 5 ай бұрын

Ciao Sono un collega e ti faccio un regalo . Questo racconto lo ha scritto mia figli Lucia da Ponza . Spero che ti possa piacere condividere con te uno spaccato di vita : “Il cibo non è un passatempo o una cosa per saziarsi e basta; è poesia, è un racconto, un sentimento come una dolce musica, è conforto e ricordo che si rinnova. Ed ecco allora che sono qui per raccontarvi la mia poesia, giocherò come in ogni buon piatto con i sapori, le consistenze, i colori ma soprattutto cercherò di farvi assaporare ciò che in effetti non si può spiegare. C’era una volta un orto umile e genuino profumato di sole e di mare, il mare di Ponza. In questo paradiso vivevano tanti ortaggi: il succoso pomodoro, la croccante carota, l’ acida e piccante rapa, la zucchina così leggera, ed infine, dietro l’insalata un po’ rosicchiata dalle lumachine, una vecchia vite con delle piccole sfere così perfette che appena messe in bocca esplodono da una croccante buccia. Un po’ in disparte la melanzana, viola come un ciclamino, apparentemente aggressiva per la sua solidità: ha bisogno come le persone di un po’ di calore per rilasciare tutti i suoi “sentimenti”, i succhi, l’acidità, la dolcezza che si fondono nella bocca in un equilibrio insospettabile. Raccolta da una nonna instancabile che per far felice me bambina vuole creare un piatto come se fosse una bella canzoncina; mette a bagno le melanzane nel sale per far sì che possano rilasciare solo il meglio. Per una famiglia numerosa, si compra tanto pane che serve a sfamare quando non c’è altro. Quel poco che avanza è comunque prezioso e viene fatto risorgere dalla magica nonna con una semplice grattugia. Purtroppo una teglia vera e propria per formare una vera parmigiana non c’è ma la soluzione si trova e per tener bene insieme il tutto ecco l’uovo che con la poca farina del barattolo rimasta forma un delizioso miscuglio di cremosità e delicatezza che bene accompagna il carattere forte della melanzana. Poi gli aromi di tante erbe isolane raccolte con la sapienza di chi le conosce bene. Sulla pastella la nonna imbastisce una filastrocca che non ricordo ma ne conservo il ritmo gioioso nel cuore. La nostra protagonista è già ben definita ma manca qualcosa che leghi il tutto e nell’orto ancora l’idea! Il pomodoro, un pezzo di sole che emana un odore di mare, il nostro. Arriva il momento di friggere e non scoraggia la nonna l’estate afosa. Il basilico aggiunge freschezza e delicatezza . Così il giorno di San Silverio, patrono dell’isola di Ponza, si rinnova la storia della nostra famiglia Un amalgama delle gioie e delle amarezze di cui la vita ha voluto circondare i miei nonni che lì sono nati. Non è una “vera” parmigiana quella di mia nonna ma in ogni boccone si sente il racconto della loro vita che hanno saputo inventarsi, nuova, ogni giorno.”

@oriettasestan4802 3 ай бұрын

Wow! Bellissima, e complimenti a tua figlia... mi sembrava di essere lì. Grazie

@francescobisogno5916 4 ай бұрын

Fantastica ❤

@mariostoia727 2 ай бұрын

Ciao chef come sempre quello che tocchi diventa un capolavoro di gusto ❤ mi interessava sapere di più se ti riusciva possibile su una cosa che hai accennato all inizio del video ovvero melenzane a fette e poi in acqua e ghiaccio per farle venire asciutte .... è così? Io sapevo che una volta a fette ad ogni strato si metteva il sale e poi infine un pesi sopra per strizzare poi dopo mezz'ora circa e fargli perdere l amaro ... tu in merito a questo come ti comporti dacci un consiglio per i passaggi giusti per trattare una melanzana soprattutto per non averla amara, ne faremo tesoro e prepareremo una buona parmigiana non acquosa xchè a volte c'è anche questo rischio oltre l amaro ed il tt grazie a te allora aspettiamo i tuoi consigli sui passaggi giusti ancora grazieeeee