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Grandi transatlantici segretamente trasformati in navi corsare. Navi fantasma apparentemente innocue e dunque in grado di avvicinarsi senza destare sospetto ai vascelli delle potenze rivali per poi aggredirli con le artiglierie tenute nascoste fino ad un attimo prima ed impossessarsi del loro carico. La storia che vi raccontiamo oggi è quella delle navi corsare tedesche del primo conflitto mondiale. Non stiamo parlando però di qualche piccolo bastimento o di un anonimo cargo ma di una particolare categoria di vascelli che oggi non esistono più, i grandi «ocean liners», i transatlantici destinati al trasporto passeggeri da un continente all'altro, lussuose città gallengianti che all'epoca costituivano il vanto delle marine mercantili delle maggiori potenze. Ebbene anch'esse furono trasformate in navi per la cosiddetta "guerra di corsa".
Oggi ci occupiamo della grandi navi passeggeri, dei transatlantici, che le marina tedesca convertì in navi corsare. l
la Marina germanica, ben prima del conflitto, aveva stabilito che le navi passeggeri di maggior tonnellaggio, in grado di raggiungere almeno i 18 nodi di velocità, dovessero essere predisposte fin dalla loro costruzione per venire rapidamente convertite in battelli corsari, qualora se ne fosse presentato il bisogno. Tutte queste unità erano destinate a prestare servizio con la qualifica di incrociatori ausiliari. Esse uscirono pertanto dai cantieri dov'erano state realizzate con alcuni accorgimenti che le avrebbero rese in grado di accogliere a bordo i pezzi di artiglieria destinati ad armarle. I loro ponti erano stati opportunamente rinforzati nei punti in cui i cannoni dovevano essere alloggiati. Le artiglierie, già costruite, si trovavano in appositi magazzini, pronte all'impiego ed in compagnia di altre armi di minor calibro, tutte in attesa di essere portate a bordo e occultate alla vista di occhi indiscreti. Era fondamentale infatti che ogni nave corsara tedesca si confondesse tra le centinaia e centinaia di bastimenti neutrali in navigazione sugli oeani. La sopravvivenza di questi natanti dipendeva proprio dalla loro capacità di passare inosservati di fronte alle navi da guerra dell'Intesa.
Questa flotta "segreta" di incrociatori ausiliari una volta in mare avrebbe dovuto ricevere periodicamente e da navi appoggio gli approvvigionamenti
e tutta l'assistenza che le serviva per svolgere la propria missione. I tedeschi non si fecero intimorire dalla difficoltà del compito. Le loro società
commerciali attive nella gran parte dei paesi oltremare fornirono un'ottima copertura per la rete clandestina di rifornimenti che misero in piedi e
che consentiva alle navi corsare di ricevere in punti segreti tutto ciò di cui avevano bisogno. Si trattava in genere di bracci di mare situati a largo
oppure a ridosso della costa, nelle acque di paesi neutrali e lontani dalle rotte più battute.
Un ruolo chiave nell'organizzazione e nella gestione di questo efficiente apparato occulto di rifornimento, fu giocato anche dalla rete consolare tedesca. Pertanto, almeno nelle fasi iniziali del conflitto, le navi corsare del Kaiser Guglielmo, ricevettero con puntualità ciò di cui necessitavano.