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Il mistero dell'affondamento del piroscafo Principe Umberto sulle cui circostanze per molto tempo fu mantenuto il segreto. La più grave tragedia della marineria italiana. La nave «Principe Umberto» può essere definita il «Titanic» italiano per il numero di vittime che perirono a seguito del suo naufragio. Nel giugno del 1916, Il piroscafo «Principe Umberto» era impegnato nel trasporto dei soldati del 55° Reggimento fanteria «Marche» dal porto di Valona in Albania verso l'Italia. Fu colpito da un siluro lanciato dal sommergibile «U5», un U-boot della marina austro-ungarica e affondò in pochi. Più di 1.200 uomini tra soldati e membri dell'equipaggio perirono tra i flutti in quella che è ancora oggi la tragedia con il maggior numero di vittime nella storia della marineria italiana. L'affondamento della «Principe Umberto» provocò più lutti di quello del «Titanic» ma la notizia venne tenuta segreta perché l'Italia era in guerra e un fatto così grave non poteva essere rivelato alla pubblica opinione. Ecco il motivo per il quale uno dei peggiori disastri navali di sempre è ancora oggi sconosciuto ai più. Una storia italiana. Servizio realizzato in collaborazione con l'emittente CAFFÈ24 TV. Intervengono oltre a Stefano Gambarotto, Titano Pisani, il col. Lorenzo Cadeddu e l'archeologo subacqueo Marco D'Agostino.