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Ne hanno vendute solo quattordici nel periodo compreso tra il 1 gennaio ed il 29 febbraio 2024 e questo fa onestamente strano: da un lato viene da pensare che ci sia qualche problema di commercializzazione e/o approvigionamento dall'altro invece sorge spontaneo il pensiero relativamente ad un clamoroso flop che avrebbe colpito l'erede elettrica di una recente gamma di 500 Abarth che ha saputo conquistare il cuore di tanti giovani automobilisti - e non solo - grazie alla forza del suo motore 1.4 turbo e la capacità di essere sfiziosa senza eccessi: una muscle car all'italiana, poco interessata ai tempi sul giro ma attenta a tutte quelle dinamiche legate alle sensazioni uditive ed ai piaceri del tuning che su un'auto da 40k, per di più elettrica, vengono meno.
Eppure modo di vendere care certe auto c'è, basta farle a misura di desiderio o andare ad intercettare tematiche come quelle della prestazione anche se si parla di elettrico: nell'esatto momento, però, in cui viene a mancare anche solo uno dei parametri il giocattolo si rompe ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ovvero auto ferme in concessionaria e gelo da parte di quel pubblico che non solo non sostituisce la vecchia per la nuova ma non trova alcun motivo nemmeno per valutarla come prossimo acquisto. Il dramma è che non solo si è persa la vecchia clientela ma non si riesce a conquistare nemmeno la nuova e questo pesa come un macigno in vendite che non sono nemmeno considerabili come tali sin dal momento del lancio. Un vero peccato, forse un gettone speso male da parte di Stellantis, che ha altri tipi di problematica affrontare nel prossimo futuro: manca ancora una visione sulla fascia bassa di mercato, area in cui hanno lasciato giocare liberamente Dacia, ed all'interno della quale arriveranno presto i cinesi con prodotti come la MG3 che sembra ricalcare i fasti della Fiat Punto con tecnologie moderne e la capacità di andare a riprendersi quei clienti che Fiat non ha più saputo accontentare. Ci proveranno forse con la 600, la cui versione Abarth potrebbe subire lo stesso trattamento della 500e Abarth da parte del mercato, ma è chiaro che su certe tematiche sono in ritardo e nonostante il brand Fiat sia pronto per un certo tipo di strategia è evidente che al momento si continua a lasciare campo libero al Gruppo Renault e se non si reagisce velocemente lo si lascerà anche ai cinesi che agiscono dove un tempo Fiat era leader ma non riesce (o non vuole) più esserlo. Eppure hanno piattaforme, hanno motori, hanno ingegneria ma non c'è ancora la quadra per dare vita ad un qualcosa che sia realmente in grado di aggredire il mercato con prodotti che la gente compra e che può apprezzare. Ecco perché Abarth è l'ultimo dei problemi in Stellantis ma è anche il simbolo di una azienda che non sta capendo del tutto i clienti ma ha tutto il potenziale per farlo quando e se decidera di agire.